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centralizzato
Impianto SAT
Canali
e satelliti
centralino
TV
H V H V
MULTISWITCH
5 ingressi
Aggiungiamoli
a volontà
Una nuova esigenza sta prendendo piede
negli edifici nei quali la multietnicità dei
condomini richiede un intervento all’impianto
Sat per includere canali e servizi trasmessi
da più satelliti. Vediamo alcune possibili
soluzioni tenendo conto dei limiti del sistema
di ricezione TV già presente nello stabile
Vincenzo Servididio
82 Eurosat - maggio 2015/268
Figura 1. Schema radiale, la soluzione più semplice per portare tutti
i segnali ricevuti da un satellite a più utenti. Ogni presa Sat si avvale
di un cavo indipendente collegato direttamente al centralino
Impianto SAT
P
artendo da un piccolo impianto
centralizzato Sat già esistente,
adatto a distribuire i segnali
TV nel formato in 1ªIF, tipicamente
fornito dall’LNB montato sull’antenna parabolica condominiale, per
aggiungere canali provenienti da
altri satelliti, si possono adottare sostanzialmente due possibili soluzioni
d’impianto differenti tra loro per il
numero di cavi da impiegare nella
linea di discesa.
Si possono ottenere soluzioni
“ibride” oppure “complete”.
Nel primo caso si sfruttano i cavi
esistenti riorganizzando i segnali
da distribuire, nel secondo caso si
aggiungono i cavi necessari per
distribuire tutti i segnali ricevuti da
un secondo satellite (4 cavi in più,
8 totali) potendo arrivare fino a 4
satelliti (12 cavi in più, 16 totali).
La scelta di una o l’altra soluzione dipende dalle tubazioni di linea
incassate. La soluzione ibrida nasce,
infatti, dall’impossibilità di poter
aggiungere i cavi necessari. In questo
caso si distribuisce una selezione di
canali da più di due satelliti usando
meno cavi di quelli effettivamente
necessari, sapendo che possono starci
trenta transponder per ogni cavo.
L’impianto base
L’impianto di partenza che già
distribuisce i segnali provenienti da
un satellite può presentare due configurazioni tipiche più una terza meno
frequente. La prima, rappresentata in
figura 1 si riferisce a uno schema di
distribuzione “radiale” con un centralino multiswitch. Nell’esempio si
utilizza un LNB a quattro uscite (con
bande e polarizzazioni separate) e un
multiswitch a cinque ingressi, di cui
quattro per i segnali satellitari e uno
per quelli terrestri. Va ricordato che
centralino
TV
centralino
TV
H V H V
Derivatore
Multicavo
MULTISWITCH
radiale
MULTISWITCH
derivatore
MULTISWITCH
derivatore
Figura 2. Esempio d’impianto multicavo in cascata.
Si tratta di uno schema classico con linea di discesa a 5 cavi
nella quale il quinto cavo è adibito ai segnali terrestri
Figura 3. Schema d’impianto multicavo in derivazione.
È un sistema usato in edifici dove si vogliono rendere disponibili
molte prese per ogni utente
Eurosat - maggio 2015/268 83
centralizzato
Impianto SAT
tutti i segnali SAT ricevuti dall’antenna
sono talmente numerosi da essere suddivisi su 4 diversi cavi gestiti poi da un
centralino per renderli disponibili tutti
contemporaneamente a tutti gli utenti,
per non subire condizionamenti nella
scelta del canale da seguire. Ogni utente
collegato avrà un singolo cavo indipendente che raggiunge direttamente
il centralino. A ogni presa d’utente
giungono sia i segnali TV satellite sia
quelli TV terrestri.
La seconda soluzione è rappresentata in figura 2 nella quale ci sono
più multiswitch collocati ai piani e
collegati in cascata lungo la linea di
discesa. Si tratta di uno schema classico
adottabile in tutti quegli edifici dove
esistano tubazioni sufficienti a far passare i cinque cavi della linea di discesa.
I collegamenti d’utente sono
monocavo e quindi nel caso di
adeguamento di impianto esistente
non si modifica lo schema di distribuzione degli utenti. Un impianto
di tale genere di solito offre una discreta economicità con funzionalità
garantita da 4 fino a circa 100 prese
di utente.
Può esserci una possibile terza
configurazione, rappresentata in
figura 3 nella quale la linea di discesa
è totalmente passiva con un derivatore a ogni piano e un multiswitch
d’utente collocato presso l’unità
abitativa. Questa configurazione
permette di portare ad ogni utente
il numero di prese desiderato, di numero anche elevato, senza interferire
con il resto dell’impianto.
Ampliare il sistema
La prima possibilità evolutiva da
prevedere è quella di permettere a tutti
i decoder Sat collegati all’impianto
di ricevere i segnali da un secondo
satellite. Il primo esempio riguarda
l’evoluzione possibile dell’impianto
di figura 1 trasformato come appare
nella figura 4. E’ indispensabile in
questo caso l’aggiunta di un LNB in
più da montare sulla stessa antenna,
aggiungendo un apposito supporto
dual-feed o, in alternativa, una seconda antenna completa di LNB. Il
centralino a multiswitch dovrà essere
del tipo con 9 ingressi di cui 8 per il
satellite e uno per la TV terrestre. Il
multiswitch può disporre, secondo
i modelli, di quattro o più uscite in
centralino
TV
V
MULTISWITCH
9 ingressi
H
V
centralino
TV
Filtri & Convertitori IF
MULTISWITCH
derivatore
MULTISWITCH
terminale
Figura 4. Evoluzione dello schema radiale di figura 1 con il quale
aggiungere la possibilità di ricezione da un secondo satellite.
Gli utenti sono collegati con un solo cavo, mentre in testa sono
utilizzati 4 cavi in più per il secondo satellite
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Figura 5. Possibile evoluzione dello schema di figura 2, con
multiswitch in cascata, lasciando invariata la rete di distribuzione.
Sono riorganizzati i transponder all’entrata del centralino
mediante l’impiego di filtri ed eventuali convertitori di frequenza IF
Impianto SAT
funzione del numero di utenti da
servire. In ogni alloggio e quindi per
lo stesso utente, si possono anche
avere più cavi per collegare più prese
e quindi più decoder satellite.
Adattare gli schemi in cascata
(figura 2) e in derivazione (figura
3), invece, implica l’aggiunta di altri
quattro cavi nella linea di discesa. Una
possibile alternativa è rappresentata
da una selezione di transponder da
due satelliti applicati ai cavi disponibili nella linea di discesa come
rappresentato nelle figure 5 e 6.
Più di due satelliti
Il continuo arricchimento dell’offerta di canali satellitari e la nascita
di nuovi servizi multimediali che
sfruttano posizioni orbitali diverse da
quelle dove sono ricevibili i programmi
TV più conosciuti, rende necessaria
un’ulteriore evoluzione degli impianti.
I nuovi canali e servizi solitamente
fanno uso di pochi transponder che
si possono facilmente aggiungere a
qualunque impianto esistente. Si tratta
di selezionare i canali, individuarne
la frequenza e inserirli nella banda
IF distribuita nell’impianto. Per fare
ciò si può utilizzare un doppio filtro
o un convertitore di frequenza al fine
di fare posto tra i canali distribuiti a
uno o due nuovi canali. La tecnica
utilizzata è quella già vista nelle figure 5 e figura 6 dove un’apposita
apparecchiatura elimina alcuni canali
meno importanti da un satellite per
lasciare spazio a quelli nuovi. Con
la stessa tecnica possiamo includere
eventuali altri canali televisivi provenienti da altri satelliti. Negli edifici
dove le tubazioni di discesa esistenti lo
consentono, possiamo invece allestire
un impianto in cascata a 17 cavi, dei
quali 16 sono quelli relativi a ben quattro
satelliti e l’ultimo è quello che distribuisce
i segnali TV terrestri. In figura 7 si può
osservare lo schema.
Adattamento sempre
possibile
Adattare un impianto Sat esistente è
sempre possibile anche se a volte sono
necessari dei compromessi. Là dove
sono presenti tubazioni capienti si possono adottate nuove configurazioni più
“performanti” aggiungendo tutti i cavi
necessari, diversamente sono necessari
stratagemmi che anche se non portano
a risultati ottimali possono sopperire alle
esigenze più comuni per aggiungere solo
alcuni transponder da altri satelliti. E’ importante però rivolgersi a un installatore
specializzato in grado di adottare le soluzioni più adatte all’edificio considerato e
alle esigenze dei suoi inquilini. Eurosat
centralino
TV
centralino
TV
Filtri & Convertitori
IF
MULTISWITCH
radiale
Derivatore
Multicavo
MULTISWITCH
derivatore
MULTISWITCH
terminale
Figura 6. Modifica evolutiva all’impianto di figura 3 scegliendo
e riorganizzando i transponder da ricevere dagli altri satelliti
mediante eventuali convertitori e filtri IF
Figura 7. Esempio d’impianto in cascata in grado di offrire tutti i
programmi Sat trasmessi da 4 satelliti. Sono necessari 16 cavi Sat
e uno TV per ottenere alle prese d’utente anche i segnali terrestri
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