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Gioele Dix
Milanese, classe 1956, Gioele Dix poco più che ventenne diventa promotore e animatore di una
cooperativa teatrale di Milano, il Teatro degli Eguali, con la quale partecipa e porta in scena come attore
tra il 1979 e il 1984 numerose piéce teatrali. Fra i tanti spettacoli, "Sogno di una notte di mezza estate",
musical rock tratto dall’omonima opera di Shakespeare per la regia di Gabriele Salvatores, "Un marziano a
Roma", di Ennio Flaiano, con la direzione di Antonio Salines, e due allestimenti moliériani, "Il malato
immaginario" e "Il tartufo", accanto al grande Franco Parenti.
Dopo questo primo periodo dedicato al teatro delle grandi commedie, Gioele Dix compie una prima virata
professionale quando decide di mettere a frutto la sua vena umoristica. Inizia così la carriera di attore
comico: lavora in locali e cabaret dell’area milanese (il "Derby Club" e lo "Zelig") e nel 1988 conquista il
premio "Riso in Italy" al Teatro Sistina di Roma. Da quel momento per l’attore milanese si aprono le porte
dei grandi teatri italiani dove porta in scena in oltre un decennio numerosi spettacoli comici e pièce
scritte da grandi autori e dirette dai registi più noti del panorama teatrale. Nella lunga serie di titoli,
vanno ricordati "La mia patente non scade mai" (1988), "Antologia di Edipo" (1991), "Anna" (1992), "Sto
ristrutturando" (1993/94) e "Mi sembra che andiamo bene", lo spettacolo da lui stesso scritto, diretto e
interpretato nel 1998.
Alla fine degli anni Novanta debutta al teatro Franco Parenti di Milano con "l'uomo degli appuntamenti",
tratto dalle Centurie di Giorgio Manganelli, uno spettacolo che porterà poi in scena in una lunghissima
tournée nei teatri più importanti di altre città. Nel 2000 è il protagonista di "Cuori Pazzi" di Franco Tullio
Altan, con la regia di Giorgio Gallione, e , interpreta il ruolo maschile ne "Il libertino" di Erik Emmanuel
Schmitt, accanto a Ottavia Piccolo e sotto la direzione di Sergio Fantoni. Due anni dopo va in scena in
“Corto Maltese ”, tratto da testi di Hugo Pratt, con le musiche di Paolo Conte e la regia di Giorgio
Gallione. Sempre nel 2002 è impegnato in “A Posto così”, recital di monologhi e canzoni accompagnato dal
pianista Cesare Picco.
Nel 2003 si ripresenta al teatro Parenti di Milano con uno spettacolo scritto da lui, “La Bibbia ha quasi
sempre ragione” con le musiche ancora di Cesare Picco e la collaborazione artistica di Andrèe Ruth
Shammah. Sempre nel 2003 va in scena “Edipo. com” con Luisa Massidda e i testi scritti da lui e Sergio
Fantoni che cura anche la regia. La lunga carriera artistica di Gioele Dix è naturalmente costellata anche
di apparizioni televisive in spettacoli e programmi come "Cocco", "Maurizio Costanzo Show", "Finalmente
venerdì", "La notte degli angeli", "Seconda serata", "Ruvido Show", "Mai dire goal" e nel recente film tv di
Gianfranco Cabiddu “Disegno di sangue”.
Nemmeno il cinema è assente nel curriculum dell’attore milanese: “Tracce di vita amorosa” (del 1990,
per la regia di Peter del Monte), “Per non dimenticare” (di Massimo Martelli, 1992), “Bidoni” (di Felice
Farina, 1995), “Se fossi in te” (di Giulio Manfredonia, 2001) e “Ora e per sempre” (di Vincenzo Verdecchi,
2004) sono i film che scandiscono la sua esperienza sul grande schermo. Infine i libri: Gioele Dix firma le
pagine di “Il manuale del vero automobilista" (Emme Edizioni, 1991) “Cinque Dix” (Baldini & Castoldi,
1995), “La Bibbia ha (quasi) sempre ragione” (Mondandori, 2003), “Edipo.com” (Ubulibri, 2006) e
“Manuale dell'automobilista incazzato” (Mondadori, 2007).