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CONFERENZA del 17 settembre 2016 “Castrum Novum: relazione della campagna di scavi 2016” Relatori: Flavio Enei, Sara Nardi Combescure, Grégoire Poccardi, Rossella Zaccagnini Interessante Relazione a tre voci quella esposta nella sala conferenze del Museo Civico di Santa Marinella per illustrare i risultati conseguiti nella campagna di scavo 2016 sul sito archeologico della Colonia romana di Castrum Novum, nell’ambito dell’omonimo progetto avviato nel 2010. Ha introdotto le esposizioni il dott. Flavio Enei, Direttore del Museo, che ha richiamato le varie campagne di scavo svolte CASTRUM sull’area a partire dal VIII° sec., inizialmente per iniziativa della NOVUM Camera Apostolica dello Stato Pontificio e successivamente dei vari proprietari dell’area e ovviamente degli “scavatori” abusivi. Scavi purtroppo tutti finalizzati al recupero di reperti da immettere nel mercato dell’antiquariato e museale (vedasi Musei vaticani) e non certo ai fini d’indagine storica, con la conseguenza di non essere stati in alcun modo documentati. Documentazione – ha precisato il Relatore - che sarebbe tornata utile nel corso degli attuali scavi concordati con la dott.ssa Rossella Zaccagnini, Soprintendente Archeologica per l’Etruria Meridionale. Ciò nonostante nel corso delle recenti campagne di scavo (2015 e 2016) è stato possibile consolidare e restaurare le strutture in precedenza scavate (balneum, edificio quadrato, canalizzazione in coppi, pozzo, pavimentazione in terra battuta). Il tutto è stato musealizzato all’aperto in un primo embrione di parco archeologico (inaugurato il 10 settembre 2016) e nel contempo si è proceduto ad ulteriori scavi che hanno riportato alla luce tracce di un probabile teatro, un buon tratto delle possenti mura della Colonia, una porzione di basolato e una tomba a cappuccina. Presenze la cui esistenza era stata anticipata dai rilievi magnetometrici effettuati. Gli scavi in atto (2016) hanno permesso tra l’altro di recuperare reperti (modesti frammenti) protostorici ed etruschi che confermano una occupazione del sito anche in epoca precedente a quella dell’edificazione del Castrum. Ha preso successivamente la parola la dottoressa Sara Nardi dell’Università di Amiens che ha proposto di classificare come “pseudo teatro” le strutture inizialmente ritenute appartenenti alla cavea di un teatro. E’ ipotizzabile infatti che tali strutture possano appartenere ad un “Odeon” (struttura adibita ad esecuzioni musicali) o comunque ad un edificio costruito presumibilmente su uno precedente, forse una “fullonica” (laboratorio di lavanderia /tintoria ) considerata la presenza di una vasca rettangolare impermeabilizzata con pareti in coccio pesto. Da non escludere comunque l’esistenza di una “cavea” - ha precisato la Relatrice - che il georadar sembra aver identificato oltre il muro di fodera della struttura esterna del “pseudo teatro” che tuttavia al momento non è possibile indagare ulteriormente in quanto ricade in un’area di proprietà privata. Per quanto attiene i nuovi ritrovamenti la dott.ssa Sara ha segnalato il pavimento in “opus spicatum”, individuato nei pressi della cosiddetta “caserma”, attribuibile ad un ambiente di lavoro molto deteriorato da scavi di spoliazione e riutilizzo effettuati in epoca antica. A chiusura del suo intervento la Relatrice ha accennato al filmato che documenta le attività di scavo realizzato dal collega Laurent, esperto in cinematografia. A sua volta il dott. Grégoire Poccardi dell’Università di Lille3, dopo aver richiamato il lavoro stratigrafico effettuato nelle precedenti campagne di scavo nella zona costiera “delle palafitte” con l’obiettivo di collegare la stratigrafia costiera con l’archeologia del terreno, ha illustrato il lavoro svolto nel corso dell’attuale campagna (realizzazione di un nuova trincea) e anticipato quanto si prevede di svolgere nella prossima con l’ausilio della fotogrammetria. Avviandosi alla conclusione dell’incontro, la Prof.ssa Clelis del Liceo scientifico di Santa Marinella ha esternato la propria soddisfazione per il buon esito conseguito dall’iniziativa di coinvolgere gli studenti della Sua Scuola nelle attività di scavo archeologico. A testimonianza dell’impegno posto, questi studenti hanno realizzato un video ed una serie di immagini (nonché il logo di una T-shirt) che intendono mostrare nella celebrazione di chiusura dell’anno scolastico. Ha chiuso l’incontro il Presidente del GATC Paolo Marini che ha ringraziato quanti (docenti, volontari, studenti) hanno collaborato alla riuscita della campagna di scavo 2016 evidenziando come tale impegno abbia contribuito ad un’ulteriore chiarificazione delle nostre radici storiche. (sintesi elaborata con la collaborazione di Cristina Memeo)