Vitavissuta - La voce Misena
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Vitavissuta - La voce Misena
Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Sono andato di nuovo all’alba sulla spiaggia. La pioggia e le onde lunghe l’hanno lavata. Non c’è un impronta. Voltandomi indietro scorgo le mie, alla luce radente del mattino. Rimarranno fino a quando il vento, la pioggia e altre onde faranno pulizia e si mescoleranno ad altre impronte. Se cammino vicino all’acqua la risacca le lava subito. Passi leggeri dentro la vita. Ripenso al poeta: “La mia patria or è dove si vive.” Fin quando. Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 19 aprile 2012 - € 1,00 N. 14 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DBC Ancona - Tassa riscossa 60019 Senigallia - Giornale locale ROC Editoriale Vaticano II Concilio Vaticano II. Cominciamo a parlarne, perché sono passati cinquant’anni da quel 12 ottobre 1962. Uno spettacolo di oltre duemila vescovi di tutto il mondo radunati per parlare di Chiesa. Noi eravamo poco più che adolescenti, ma seguivamo giorno per giorno quanto accadeva, leggendo il giornale, i vari diari dal Concilio che ci informavano sulle discussioni in atto. Abbiamo respirato una Chiesa “cattolica”, cioè universale, nel volto dei vescovi venuti da ogni parte del mondo, con le molteplici mentalità. Ne sono usciti 16 documenti su tutti gli argomenti che racchiudono l’ampiezza della Chiesa. Come non ricordare la Liturgia, quella prima Messa in italiano, con 16 mila libretti stampati in tipografia per tutta le parrocchie della diocesi! Chi allora era adulto l’ha vissuta come un evento forte, anche chi non era partecipe alla vita ecclesiale ha percepito che la Chiesa cambiava lingua: parlava le lingue moderne, modificava i suoi gesti liturgici. E la Bibba finalmente ricollocata al centro della liturgia e della vita della chiesa. E il dialogo ecumenico con i cristiani non cattolici. E quello sguardo al mondo non più visto come una realtà da condannare, ma come un'umanità con cui camminare verso il regno di Dio. È cambiata la figura del vescovo, del prete, del religioso, e anche del laico. Abbiamo visto il papa che è sceso dal suo trono e va per il mondo, incontra la gente. Molto si è fatto in questi 50 anni, questo lavorare, ricercare, discutere è un buon segno, ma c’è ancora molto da fare. Ecco perché bisogna riprenderli in mano quei documenti approvati dai Padri conciliari e che dimostravano la volontà della Chiesa di entrare in contatto con gli uomini di buona volontà e di porsi in atteggiamento di rispettoso ascolto delle voci e dei desideri di tutti. Documenti da leggere e rileggere. Gesualdo Purziani Articoli sacri di Senigallia propone ABITI per la PRIMA COMUNIONE Via Andrea Costa, 31 Tel. 07160597 - Senigallia Fede, oggi Una serata per chiederci cosa ha da dire la fede oggi Il Sinodo muove le acque. Non solo all'interno della comunità cristiana, chiamata in tutte le sue articolazioni e sensibilità, a chiedersi quale Chiesa vuole vivere e proporre in diocesi. Lo fa anche proponendo un incontro con Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose, in Piemonte e una delle menti più vivaci del cristianesimo contemporaneo. Nella nostra sala della comunità, il cinema - teatro 'Gabbiano' di Senigallia, venerdì 27 aprile, alle ore 21, è stato invitato a portare la sua testimonianza di monaco, profondo conoscitore del nostro paese e delle dinamiche sociali che lo attraversano. Potevano essere tanti gli argomenti da affrontare, in questa occasione, almeno quanto quelli sui quali si sta ragionando proprio nel Sinodo o quelli che animano la pastorale delle nostre parrocchie. Abbiamo pensato, invece, di farlo parlare di un argomento che cerca di mettere in relazione due parole, troppo spesso distanti tra loro: 'oggi' e 'fede'. Se il Vangelo è sempre quello da oltre duemila e passa anni e la sua proposta di vita rimane eterna, è vero anche che lo stesso Cristo ha usato il metodo, se così si può definire, dell'incarnazione, dello stare dentro, cioè, del parlare il linguaggio dei suoi contemporanei, condividendone fatiche e conquiste. Non si è trattato di una modalità tra le tante altre che avrebbe potuto scegliere per venire sulla Terra: chiede a chi vuole essere alla sua sequela di fare altrettanto. Di farsi provocare dall'oggi, da ciò che agita questo mondo, come l'animo umano. "La fede non è un concetto astratto o un vago sentimento: è un atteggiamento vitale che coinvolge l’intera persona e sgorga dal suo intimo; essa si iscrive nello spazio della convinzione e non in quello della conoscenza", ha scritto recentemente Bianchi in un giornale. Partiamo da qui, allora, dal riflettere insieme sulle possibili declinazioni che la fede può assumere, sulle premesse necessarie per suscitarla e favorirla oggi, anno 2012, in mezzo ad una crisi che taglia le gambe alla speranza, a linguaggi religiosi multipli, ad un compito educativo che fatica a realizzarsi nei luoghi tradizionalmente dedicati a ciò. Il gusto della discussione e del confronto, insieme alle altre dimensioni ecclesiali, è più che mai necessario. Per sentirci parte di un tutto, per incoraggiarci nella testimonianza, per aiutarci ad aprire ancora di più gli occhi su un mondo che ha molto bisogno di credenti appassionati del loro tempo. g.p. in questo numero 7 - 10 Fuori Riga Il giornale dei detenuti di Ancona 3 La Regione e la Cem Intesa su oratori e beni culturali 13 Certe notti... alla Fenice Cartellone teatrale senigalliese attualità la voce misena 19 aprile 2012 Giornata dell'Ateneo cattolico Un progetto per disabili gravi Università e futuro Vita indipendente “Il futuro del Paese nel cuore dei giovani”. In un contesto economico sempre più difficile, specialmente per le nuove generazioni, è proprio ai giovani che invita a guardare il tema della prossima Giornata per l’Università Cattolica che ricorre in tutta Italia, domenica 22 aprile. Anche quest’anno l’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica, invita parrocchie, associazioni, gruppi, in tutte le diocesi italiane, a promuovere iniziative a sostegno di un’istituzione accademica che possa essere sempre più l’Ateneo di tutti i cattolici italiani. La Giornata universitaria è stata istituita nel 1924 con l’obiettivo di rinforzare i legami tra l’Ateneo e le comunità ecclesiali. La “Giornata” di quest’anno cade in un periodo di appuntamenti significativi per l’Ateneo del Sacro Cuore. Il prossimo 29 aprile, infatti, verrà proclamato beato Giuseppe Toniolo che può essere definito a pieno titolo un anticipatore e un ispiratore dell’Università Cattolica, fondata da Agostino Gemelli nel 1921. Il 3 maggio prossimo è previsto l’incontro con il Papa in occasione dei 50 anni della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Il 14 maggio, infine, ci sarà l’incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che interverrà a un convegno storico dedicato al ruolo dei cattolici nella formazione dell’identità culturale italiana. In occasione della Giornata universitaria verranno pubblicati anche i primi dati della ricerca promossa dall’Istituto Toniolo, all’interno di “Progetto Giovani”. Si tratta di un’indagine, lanciata nel 2011, sui giovani italiani, in collaborazione con la Fondazione Cariplo e, come partner esecutivo, la società di ricerca Ipsos. È stato così possibile realizzare un panel di oltre 9.000 intervistati tra i 18 e i 29 anni, che rimarrà stabile per 5 anni. “Il patrimonio di conoscenze acquisite – spiegano dall’Istituto Toniolo - sarà a disposizione di gruppi, parrocchie, imprese, attraverso strumenti adeguati, per fare veramente dei giovani il cuore dell’azione pastorale, delle strategie politiche, delle scelte della società, della scuola, del mondo produttivo”. “In una fase storica nella quale il futuro si presenta carico di incertezze che proprio sui giovani sembrano più intensamente gravare – scrive il prorettore Anelli nel messaggio che riprende il tema della Giornata – il nostro impegno è non soltanto quello di munire coloro che scelgono la Cattolica di conoscenze e competenze sulle quali costruire il loro futuro professionale; all’offerta di una solida formazione non può essere disgiunta l’attenzione al loro “cuore”, alla loro essenza come persone, come componenti di una comunità sociale, politica e familiare in una visione “integrale” della persone nelle sue dimensioni individuali e relazionali. Questa è la premessa affinché talenti, conoscenze e competenze siano impiegati per l’edificazione del bene comune”. Un compito in cui l’Università “non si sente sola”, continua il prorettore, perché “autonomia e libertà di ricerca e insegnamento non implicano isolamento e autoreferenzialità, ma necessità di un confronto leale con le istanze che provengono dalla comunità ecclesiale e dalla società nella sua interezza”. A.S. Il progetto regionale “Vita Indipendente”, a favore di persone con grave disabilità motoria diventa stabile e continuativo. La fase sperimentale, cominciata quattro anni fa, si concluderà ad aprile ma vista la validità e la peculiarità dell’intervento, nonché gli ottimi risultati conseguiti, la Giunta ha ritenuto opportuno proseguire per il prossimo triennio, aumentando le risorse e il numero degli utenti. “I soggetti inseriti nella sperimentazione – spiega l’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi - sono stati 42 e i vantaggi ottenuti in termini di autonomia sono stati notevoli. Attraverso i Piani personalizzati di Vita Indipendente si è infatti garantito a queste persone con grave disabilità motoria il diritto all’autodeterminazione della propria esistenza”. Vita Indipendente significa infatti libertà di scelta nonostante la disabilità. Il percorso progettuale, garantendo e sostenendo un’assistenza personale autogestita, consente al disabile di superare il ruolo di mero fruitore di cure per diventare soggetto attivo e protagonista della propria vita. E’ previsto lo stanziamento di 600 mila euro per il 2012, con un notevole incremento rispetto ai 280 mila euro impiegati per la fase sperimentale. La Regione concorre al finanziamento dei Progetti da un minimo del 50 ad un massimo del 75% sulla base del reddito della persona disabile. L’utente è tenuto a contribuire nella misura del 5% a partire dal reddito di 10mila fino ad un massimo del 25% nel caso di reddito superiore a 30mila euro. Il servizio è gratuito per redditi inferiori a 10 mila euro. Una quota del 25% è a carico del Comune di residenza della persona disabile che può scegliere se compartecipare o meno. A sostegno della spesa del- l’ente locale possono concorrere anche altri enti e organismi pubblici o privati. I destinatari dei Piani personalizzati di Vita Indipendente sono esclusivamente le persone con disabilità motoria, di età compresa tra i 18 e 65 anni, in possesso della certificazione di gravità, che intendono realizzare il proprio progetto di vita. Le persone con disabilità devono manifestare capacità di autodeterminazione e chiara volontà di gestire in modo autonomo la propria esistenza e le proprie scelte. L’assistente personale è un operatore che interviene accanto alla persona disabile per aiutarla negli atti quotidiani compensando i suoi limiti funzionali, permettendole di realizzare delle attività, di integrarsi e di partecipare alla vita sociale. La persona con disabilità sceglie autonomamente i propri assistenti personali ed è tenuta a regolarizzarne il rapporto con un contratto di lavoro. I Piani personalizzati vengono redatti dall’Unità Multidisciplinare Età Evolutiva (U.M.E.A.) d’intesa con l’Assistente sociale del Comune di residenza o dell’Ambito Territoriale Sociale di riferimento e poi esaminati dall’apposito Servizio regionale ai fini della stesura delle graduatorie. In base al punteggio ottenuto verranno redatte due graduatorie: graduatoria “A” riservata ai soli soggetti che hanno già partecipato alla sperimentazione, nel caso in cui presentino Piani personalizzati con lo stesso monte ore del biennio 2010-2012; graduatoria “B” per i nuovi richiedenti e per coloro che hanno già partecipato alla sperimentazione ma che presentino Piani personalizzati con un monte ore superiore rispetto a quello del biennio 2010-2012. S.G. Accordo tra Regione, Università marchigiane e Ombudsman sulla ricerca I diritti da studiare e promuovere Difesa civica, tutela dei diritti dei minori e degli adolescenti, degli immigrati e dei detenuti. Sono alcuni degli ambiti di ricerca, e di specifiche attività, oggetto di un protocollo d'intesa firmato, a marzo, tra la Regione Marche, i quattro Atenei marchigiani, l'Ufficio scolastico regionale e l'Ombudsman regionale, ovvero il garante dei diritti di cittadinanza che svolge il suo incarico presso l'Assemblea legislativa delle Marche. L'accordo prevede che le Università marchigiane e le scuole della Regione supportino, annualmente, le iniziative programmate dall'Ufficio dell'Ombudsman, che mirano ad approfondire, dal punto di vista scientifico, alcune tematiche legate ai diritti di cittadinanza, ma anche a sensibilizzare i ragazzi attraverso percorsi pensati per loro. Il protocollo si propone, inoltre, di creare una "rete", ovvero attuare un migliore coordinamento e scambio sui progetti messi in campo dai soggetti coinvolti. Emergenza minori. "Il protocollo d'intesa non fa altro che ratificare una situazione di fatto che persisteva da un paio di anni a questa parte – spiega al Sir Italo Tanoni, l'Ombudsman regionale –. Alcune ricerche, sulla legalità, sulla mediazione familiare e l'abuso sui minori, sul volontariato penitenziario, sono già state avviate e altri progetti stanno per partire, come ad esempio l'indagine sulle comunità di accoglienza per i minori nelle Marche". Per quanto riguarda il coinvolgimento effettivo dei giovani ci sono iniziative formative, come quella sull'abuso, "in cui intere classi del quinto anno della secondaria superiore partecipano al progetto che sarà poi materia d'esame. Altre classi di studenti faranno percorsi di ricerca-azione sulla lega- lità sotto la guida di esperti di settore. I giovani universitari, infine, potranno aderire ai progetti previsti o come tirocinio volontario o con borse lavoro". Tra le tematiche da affrontare, secondo Tanoni, due sono le più urgenti per il contesto regionale: "Quella dei minori fuori della famiglia, connessa alle cosiddette 'emergenze educative' (sostegno alla genitorialità e altro), e quella della giustizia minorile. In questo caso basta solo un dato: secondo l'Ufficio servizi sociali minori, degli 879 casi di giovani minorenni presi in carico da questa struttura nel 2011, perché a vario titolo hanno commesso dei reati, ben 555 sono adolescenti residenti nelle Marche. Un dato quantitativo molto superiore a quello dei detenuti adulti marchigiani ristretti nei sette istituti penitenziari della nostra Regione, che sono circa 370". Ipoteca sul futuro. "Oggi occorre più che mai incidere nella vita degli studenti in ordine alla presa di coscienza delle problematiche della vita civile". È l'opinione di don Mario Florio, responsabile regionale dalla Pastorale universitaria e preside dell'Istituto teologico marchigiano. Secondo don Florio, "affrontare temi come la difesa dei diritti dei minori e degli immigrati è importante, soprattutto per decentrare gli studenti da loro stessi e dalla loro carriera e sensibilizzarli alla ricerca del bene comune". Per quanto riguarda le tematiche più urgenti, il sacerdote ne intravvede due. La prima è relativa all'"emergenza educativa" rappresentata dagli adolescenti e dal loro modo d'impegnare il tempo al di là della scuola, con eventuali progetti di prevenzione della devianza. L'altra è pertinente al lavoro e alle donne: "Credo – spiega don Florio – che la cittadinanza abbia a che fare anche con l'apertura alla vita. Bisogna sensibilizzare i giovani alla necessità sociale di costruire politiche adatte alle famiglie, dando la possibilità alle giovani madri di lavorare e di non perdere l'impiego a causa della gravidanza. Le ultime statistiche, anche a livello locale, non sono molto incoraggianti e certi contratti capestro, diffusi pure nel nostro territorio, sono una seria ipoteca sul futuro della nostra società". Lavorare insieme. Il responsabile regionale della Pastorale della scuola, ed ex dirigente scolastico, Franco Marini, concorda che "è urgente intervenire nella prevenzione delle devianze e del bullismo". Ma anche la famiglia rappresenta un'"emergenza educativa" e "nella diocesi di Pesaro, dove risiedo - spiega Marini – abbiamo organizzato dei corsi di formazione per gli insegnanti di religione sul tema delle famiglie allargate nelle quali spesso viene a mancare la figura del padre; oggi nei giovani c'è disorientamento perché anche le comunità non esprimono più quei valori condivisi che le stesse famiglie hanno smarrito". Per Marini è comunque importante, adesso, costruire delle efficaci collaborazioni tra Uffici di pastorale giovanile e scolastica e insegnanti di religioni: "Abbiamo fatto una prima riunione a marzo con tutti i direttori diocesani di questi tre settori – racconta – e abbiamo concordato alcune iniziative comuni, anche in vista del convegno pastorale regionale del prossimo anno. Il primo step è comunque che gli Uffici di pastorale comincino a lavorare insieme nelle diocesi per costruire progetti educativi adeguati al loro contesto". a cura di Simona Mengascini enti locali la voce misena 19 aprile 2012 Comunicare con i social network e basi di fundraising PuntoDock - società cooperativa che agisce per consolidare il valore sociale di organizzazioni non-profit, enti locali ed imprese – organizza il “Corso base di comunicazione e fund raising - Ripensare la propria Organizzazione”, che si svolgerà l’11 e 12 maggio ad Ancona, presso la sala conferenze del Centro servizi volontariato Marche (via della Montagnola 69/a). Destinatari - Il corso è destinato alle Organizzazioni del Terzo Settore (organizzazione di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, fondazioni, enti di patronato, enti religiosi ed altri enti privati non a scopo di lucro) con una conoscenza base dei percorsi di creazione di riconoscibilità e utilizzo degli strumenti web. Obiettivi - trasmettere i concetti base per costruire l'identità della propria organizzazione e promuoverla in modo efficace - trasmettere i concetti base della comunicazione 2.0 sui social media e la loro utilità - trasferire competenze per scegliere la strategia di comunicazione più adatta - fornire un quadro introduttivo del fund raising per lo sviluppo della propria Organizzazione - offrire basi concettuali e strumenti pratici per impostare una strategia di fund raising. Il primo modulo (5 ore) sarà dedicato a: “Concetti di personal branding e social communi- cation” come costruire una riconoscibilità e saperla comunicare”. Il secondo (5 ore) a “Concetti e basi di fundraising: primi passi per garantire sostenibilità alla propria causa sociale”. Agli elementi teorici verranno alternate esercitazioni pratiche, interazioni di gruppo ed esempi di buone e cattive prassi. La quota di partecipazione al corso è di € 160 + IVA 21%. Per le Organizzazioni che volessero partecipare al corso con più di un membro la quota di partecipazione sarà di € 250 + IVA 21% (€ 125 + IVA 21% a partecipante). Per informazioni: PuntoDock soc. coop, e-mail: [email protected] - fax: 071 99 45 157. Bilancio positivo della legge regionale Oratori da vivere Duecentoquindici oratori coinvolti, 42 nati nel 2011 "La Regione Marche guarda con grande attenzione ai giovani, specie in un momento di profondo disorientamento come quello attuale, e a tre anni di distanza dall'entrata in vigore del provvedimento regionale per la valorizzazione degli oratori il bilancio che possiamo trarne è molto positivo". Così, nella conferenza stampa tenuta lunedì mattina, il presidente della Regione Marche Gianmario Spacca ha commentato l'esito degli interventi regionali mirati al sostegno delle strutture gestite dalla chiesa marchigiana. Duecentoquindici oratori coinvolti nell'iniziativa, 42 dei quali aperti nel 2011: "una rete - ha osservato il governatore - che può offrire orientamento a tutta la comunità regionale". Mons. Luigi Conti, presidente della Conferenza episcopale marchigiana (Cem) ha evidenziato che gli oratori, prima, "esistevano per lo più sulla carta, ed erano prevalentemente 'giocatori'. L'intesa con la Regione - ha continuato - ci ha costretto a porre l'accento sulla formazione, degli operatori e dei ragazzi". Conti - ricordando che il giocatore del Pescara Piermario Morosini, deceduto sul campo da gioco, conosciuto come "bella persona", frequentava il suo oratorio nel Bergamasco - ha annunciato l'intenzione di perseguire un'opera educativa anche nello sport, "affinché gli sportivi possano vivere una vita integrale". Il vescovo di Fabriano (Ancona) mons. Giancarlo Vecerriga ha sottolineato che "oggi la sfida educativa è divenuta un'emergenza", mentre il vescovo di Macerata, mons. Claudio Giuliodori, nella sua veste di responsabile della commissione nazionale della Conferenza episcopale italiana per cultura, sport e comunicazioni sociali, ha reso noto che i vescovi italiani stanno lavorando su un documento sugli oratori anche elaborando gli spunti portati dallo stesso Giuliodori sull'esperienza marchigiana, e sulla scelta fatta dalla Regione, "che fa onore alle Marche", di sostenere l'attività delle strutture. E agli oratori verrà anche dedicato il convegno delle diocesi marchigiane programmato per novembre 2013. L'assessore regionale Luca Marconi - presente alla conferenza stampa insieme con l'altro assessore regionale Pietro Marcolini - ha evidenziato che l'intervento regionale sugli oratori "é una delle iniziative più belle, che sta diventando un modello. Ora - ha aggiunto - stiamo pensando ai centri per la famiglia e progettando spazi per i giovani contro le dipendenze, nell'ambito di una strategia regionale che mira non solo alla cura dei mali, ma alla loro prevenzione. E sottrarre un giovane, anche solo per un paio d'ore al giorno, all'ozio o alle dipendenze, è una cosa molto buona". Firmata un'intesa per il recupero di quindici beni culturali nella regione. Uno anche a Senigallia e uno a Mondolfo Commentando i contenuti dell'intesa firmata lunedì scorso con il governatore Gian Mario Spacca e il direttore regionale dei Beni culturali Lorenza Mochi Onori - con cui la Regione Marche destina tre milioni di euro per il recupero strutturale di beni culturali (15 edifici, per lo più chiese), la maggior parte di proprietà ecclesiastica, il presidente della Conferenza episcopale marchigiana (Cem) mons. Luigi Conti ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa, non solo sotto il profilo culturale, ma anche civile. "Il valore del recupero strutturale è dato anche dal fatto - ha spiegato - che dietro agli edifici (l'operazione interesserà per lo più chiese, ndr) c'è una comunità, ci sono le ragioni del culto". Conti poi, ringraziando i partner per la programmazione degli interventi condivisa, ha proposto l'istituzione di una segreteria operativa paritetica per mettere insieme risorse regionali e delle comunità cristia- A Fermo l'11 Congresso regionale Acli: nuovo direttivo Il coraggio di sperare Si è tenuto domenica 15 aprile 2012 presso l'Hotel Villa Nazareth di Fermo l'11° Congresso regionale delle Acli delle Marche. A presiedere il congresso è stato Roberto Rossini, Responsabile della Funzione Comunicazione delle ACLI Nazionali. Il congresso si aperto con la relazione del Presidente uscente Marco Moroni dal titolo “Rigenerare comunità per ricostruire il Paese. Le ACLI delle Marche artefici di democrazia partecipativa e di buona economia” "Di fronte al difficile momento che sta vivendo il nostro Paese" ha affermato Moroni"dobbiamo innanzitutto evitare lo scoraggiamento e vincere la tendenza alla rassegna- zione e alla chiusura nel privato, oggi così diffuse. Dobbiamo poi superare contrapposizioni pregiudiziali e favorire il dialogo. Dobbiamo anche ricostruire rapporti sociali solidali, tessere una rete di presenze radicate nel territorio e capaci di produrre una nuova cultura. Dobbiamo fare dei nostri Circoli luoghi di incontro, di confronto e di fiducia, luoghi nei quali le persone possano rafforzare quel tessuto di socialità che è essenziale per la vita comunitaria". "Come nel 1944" ha concluso Moroni"questo è il grande compito delle Acli oggi. Le ACLI devono assolverlo con impegno e con convinzione, per ricostruire il nostro Paese e per dare un futuro ai nostri giovani". Al termine del congresso sono avvenute le operazioni di voto che hanno proclamato primo fra gli eletti Francesco Baldoni. Di seguito i 20 Consiglieri regionali eletti: Francesco Baldoni, Giuseppe Paniccià, Marco Moroni, Marzia Piangerelli, Gilberto Ciaramicoli, Tatjana Cinquino, Elio Cappanera, Venanzio Pennesi, Sergio Coletta, Sergio Ugolini, Giovanna Francolini, Franco Tebaldi, Davide Brocca, Piero Gitto, Roberta Scoppa, Enzo Conti, Zenobio Angelini, Fabio Marinelli, Vittorio Verdecchia, Sauro Berdini. Sono stati eletti rappresentanti in Consiglio nazionale ACLI Maurizio Tomassini e Emidio Cecchini. ne, queste ultime rendendo disponibile l'apporto dell'8 per mille. Il presidente della Cem ha inoltre prefigurato l'impegno delle 820 parrocchie marchigiane al fine di sensibilizzare le comunità civili locali sull'importanza della salvaguardia dei beni. Dal canto suo, Spacca ha messo in luce che, trattandosi di programmazione regionale, i 15 interventi che verranno attuati con i tre milioni resi disponibili oggi non riguardano edifici ubicati nell'area maggiormente interessata dal sisma del 1997; due interventi sono previsti in provincia di Ancona (Filottrano e Senigallia); tre in provincia di Pesaro Urbino (Mondolfo, Cagli, San Lorenzo in Campo), due in provincia di Ascoli Piceno (Montegallo e Montefiore dell'Aso), tre in provincia di Fermo (Fermo, Belmonte Piceno, Montegiorgio), cinque in provincia di Macerata (Macerata, con due interventi, Camerino, San Severino Marche, Mogliano). Una legge a tutela dell'infanzia L'assessore regionale ai Servizi sociali presenterà a breve una proposta di disegno di legge sull'infanzia, un testo su cui l'Ombudsman Italo Tanoni ha già avviato un primo confronto con gli operatori di settore. Lo ha annunciato lo stesso Tanoni in un incontro svoltosi a Roma, presso la presidenza del Consiglio dei ministri, presente il Garante nazionale dei minori Vincenzo Spadafora. L'Ombudsman regionale si è anche soffermato sulla situazione dei minori stranieri non accompagnati, 173 quelli censiti nelle Marche nel corso del 2011, e sull'urgenza di mettere in rete le 11 authority regionali per l'infanzia operative. E' indispensabile, ha sostenuto, anche un confronto ampio con i diversi dicasteri che si occupano a vario titolo delle politiche a favore dell'infanzia e dell'adolescenza: dal ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, a quelli delle Pari Opportunità e del Welfare. L'obiettivo è definire il quadro de Livelli essenziali di assistenza, "per porre argine alla crescente carenza di servizi imposta dalla crisi economica. Le sezioni 'pollaio' nella scuola dell'infanzia (classi da 28 bambini) ne sono un preoccupante segnale". la voce misena 19 aprile 2012 senigallia ni, pertanto, sono costretti a spostarsi sulla strada. Il che è pericoloso in quanto è una via molto transitata ed in cui le macchine non osservano il limite di velocità. In via Bari, dove si aveva lo stesso problema, si è provveduto. Speriamo, quando il Comune avrà le risorse, che anche in via Mercantini il problema possa essere risolto. • Di nuovo, caro Monc', ti domandiamo come abbiamo fatto più volte in questa tua rubrica, a cosa servono le strisce pedonali se pochi, pochissimi automobilisti si fermano per dare la precedenza ai pedoni. Sfogliando il codice stradale ci si accorge che le strisce sulle quali devono attraversare la strada coloro che sono a piedi, equivalgono ad un semaforo. Quindi, come nel caso in cui un'auto passi con il rosso, se non si ferma a dare la precedenza ai pedoni è suscettibile di multa. Al di là delle punizioni, è avvilente vedere che per strada comandano soltanto auto e moto. • Dal prossimo primo maggio i piatti e bicchieri di plastica “usa e getta” non potranno più essere gettati nel contenitore grigio dell’indifferenziato, ma andranno messi, dopo averli ripuliti, nei contenitori bianchi per la raccolta della plastica. Per il momento il provvedimento non riguarda ancora le posate di plastica che una direttiva del Parlamento europeo non consente di considerare “imballaggi”, a differenza di piatti e bicchieri. Anche così, però, la decisione presa è una vera rivoluzione nel settore del- Soggiorni per anziani I moduli 730 in Comune Stronati è stato confermato presidente Il Comune di Senigallia informa che organizzerà anche nell’estate 2012 i soggiorni climatici e termali per anziani. Tre sono le località proposte quest’anno, con la novità di Levico Terme. Queste in dettaglio le proposte: Chianciano Terme, Levico Terme e Riolo Terme. A ciascuno dei soggiorni offerti, tutti con trattamento di pensione completa, potrà partecipare, sulla base delle disponibilità alberghiere, un numero minimo di 30 persone (al di sotto il viaggio sarà annullato) e massimo di 50. Il Comune provvederà a garantire il trasporto gratuito, sia in andata che al ritorno, mentre le quote alberghiere sopra riportate resteranno a carico dei partecipanti. I turni saranno naturalmente organizzati tenendo conto delle richieste e, limitatamente alle disponibilità dei singoli periodi, delle preferenze indicate. Per presentare la relativa richiesta occorre essere residenti nel Comune di Senigallia, avere un’età superiore a 60 anni per gli uomini e 55 anni per le donne alla data di pubblicazione del bando. Le persone autosufficienti dal punto di vista psico-fisico dovranno presentare un certificato medico che lo confermi, mentre quelle che non siano completamente autosufficienti saranno accettate a seconda della insindacabile valutazione dell’ufficio sulla base della documentazione presentata per dichiarare la compatibilità del soggetto con le modalità organizzative del soggiorno (resta inteso che la quota di partecipazione del necessario accompagnatore personale sarà a carico dei partecipanti). Per le domande va utilizzato l’apposito modulo scaricabile in allegato e disponibile presso l’Ufficio Servizi Sociali (in via Marchetti 73 - tel. 071.6629276). Le domande andranno poi presentate entro le ore 12 del 16 maggio 2012 all’ufficio sopra indicato, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12, il martedì anche dalle 15,15 alle 17,45. Sono a disposizione della cittadinanza presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Senigallia i modelli 730 per la dichiarazione dei redditi dell'anno 2011, riservati a tutti coloro che hanno un reddito proveniente da lavoro dipendente o da pensione. Il modello 730 viene utilizzato anche dai soggetti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, dai soci di cooperative, dai sacerdoti della Chiesa cattolica, da giudici, parlamentari e altri titolari di cariche pubbliche elettive, nonché da soggetti impegnati in lavori socialmente utili. Per il ritiro gratuito dei 730 con allegate le istruzioni per la compilazione, è possibile rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Piazza Manni 7) nei consueti orari di apertura dell’Ufficio, cioè dal lunedì al venerdì il mattino dalle ore 8.30 alle 12.30 e il pomeriggio dal lunedì al giovedì dalle ore 15.30 alle 18.15. dill' al monc' in piazza a cura di G. Nicoli • Una nostra abbonata, abitante in via Mercantini, ci ha chiesto di far presente all’Amministrazione comunale il cattivo stato in cui versano i marciapiedi a causa delle radici delle piante che vi insistono sopra e che li hanno tutti dissestati rendendo pericoloso camminarvi anche per la non loro sufficiente larghezza. I pedo- adentistretti Cicogna vicina Le cicogne tornano a fermarsi a Senigallia. La primavera è periodo di migrazioni e tra i tanti uccelli che dall'Africa giungono in Europa per la riproduzione ci sono anche le cicogne. Uno splendido esemplare sabato scorso ha fatto la sua comparsa a Montignano dove sembra aver gradito le premure che l'associazione “Cavalieri dell'Alto Volo”, affiliata a I Gre delle Marche (Gruppi di Ricerca Ecologica), ha predisposto al Centro Falconeria Equitazione Etologica “Lady Hawk”, in località Campetto, sede dei volontari dove già trovano “alloggio” una quindicina di rapaci tra falchi, poiane e gufi. Pasqualina, come è stata ribattezzata vista la concomitanza con la festività, ha trovato ad attenderla delle sagome di legno che riproducono suoi simili, il cibo lasciato dai volontari e un palo per nidi. Confocooperative Massimo Stronati (nella foto) è stato confermato alla presidenza di Confcooperative Marche al termine di un’assemblea particolarmente partecipata. Si è celebrata infatti la scorsa settimana a Senigallia nello splendido scenario della Rotonda a mare l’assemblea di Confcooperative Marche per il rinnovo delle cariche per il prossimo quadriennio. Un'assemblea in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese e per la nostra Regione. Hanno partecipato: il Governatore della Regione Gian Mario Spacca, il Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche – Vittoriano Solazzi – l’assessore regionale alla cooperazione Marco Luchetti, il Presidente della Provincia di Ancona – Patrizia Casagrande – il Sindaco di Se- Scuolagym a Senigallia Non solo una competizione nazionale sportiva nelle diverse specialità della ginnastica, ma anche e soprattutto un momento di incontro, di festa e di socializzazione tra studentesse e studenti di tutta Italia: è la quarta edizione di Scuolagym, un grande evento sportivo che la città di Senigallia ospita dal 15 al 18 aprile 2012. Protagonisti dell’evento studenti di diverse fasce di età – dalle classi quarte e quinte della scuola primaria all’ultimo anno di scuola superiore – provenienti oltre che da numerose città delle Marche da Donoratico, Busto Arsizio, Roma, Olgiate Olona, Gorizia, Lumezzane, Andezeno, Terracina, Biella, Castagnole Lanze, Formia, Termoli, Torino, Latina, Terni, Olgiate Comasco, Chieti, Roseto degli Abruzzi, Cervia. Quasi mille atleti dunque e circa 200 squadre di 50 diversi istituti per un appuntamento sportivo prestigioso. Attorno a lei uno spazio di 35 chilometri quadrati di colline e tanto verde. Sabato ha girato per un paio d'ore guardando le sagome dall'alto per poi fermarsi sul campo. Ha mangiato e poi ha ripreso il volo. Martedì è tornata a farsi viva verso sera. La speranza dell'associazione è che si possa sentire a suo agio da scegliere la zona per nidificare. la raccolta differenziata perche permetterà di riciclare migliaia di tonnellate di plastica finora destinate alle discariche, migliorando così la qualità dell’ambiente in cui si vive. • Anche se la Pasqua è già trascorsa, vogliamo ricordare - per coloro che ci tengono a saperlo - che l’arco di tempo per festeggiarla va dal 22 marzo al 24 aprile, cioè nella prima domenica successiva alla luna nuova di primavera: dal 21 marzo in poi. • Il 2011 è stato per il Comune di Senigallia l’anno dei tagli sullo spreco, con un avanzo di 728 mila euro. E’ rimasta un’unica auto blu, spesso non utilizzata e quindi in garage. Gli introiti dei parcheggi a pagamento negli ultimi tre anni sono raddoppiati, mentre le tariffe dei servizi sono rimaste invariate. nigallia Mangialardi e l’assessore Paola Curzi, il Vescovo di Senigallia Mons. Orlandoni, l’On.le Carlo Ciccioli, il Senatore Mario Baldassarri ed i consiglieri regionali Badiali, Sciapichetti e Zinni. Stronati nella sua relazione ha sottolineato come quattro anni fa si era celebrata un’assemblea nel momento in cui la crisi finanziaria mondiale, con i famosi “subprime”, era da poco scoppiata e ancora non si riuscivano a capire veramente la portata e le conseguenze per la nostra economia. Oggi siamo entrati in una conclamata recessione economica, anche qualche giorno fa i giornali ci dicevano che le ore di cassa integrazione sono tornate a crescere e la disoccupazione è sempre altissima, soprattutto quella giovanile. Non v’è segmento della nostra società civile che non sia toccato dalla crisi economica: giovani, anziani, famiglie, mondo del lavoro e pensionati, imprese di ogni categoria e dimensione e quindi anche il mondo cooperativo. Stronati ha posto l’attenzione sulla necessità di reagire, un reagire non inteso come superare il momento e gestire la fase transitoria, ma come innovare, ripensare, aggregare … in poche parole cooperare. "Occorre aiutare le nostre cooperative, specialmente quelle piccole, dobbiamo accompagnarle sì con i servizi, ma anche con un lavoro di affiancamento per incrementare la crescita, migliorare la produttività, favorire le integrazioni consortili, le fusioni se necessario. Oc- corre aiutare le nostre cooperative a svilupparsi nella giusta dimensione". A Confcooperative Marche aderiscono 427 cooperative, tra cui 20 BCC. Le cooperative fatturano oltre 720 milioni di euro, con 40.000 soci, occupando complessivamente 7.180 addetti tra soci lavoratori e dipendenti. Le BCC hanno una raccolta di 7.200 milioni di Euro, impieghi per oltre 6.100 milioni di Euro, 44.000 soci e circa 1000 addetti. Numeri importanti, anche se le ragioni d’essere del nostro modello non sono mai state solo nei numeri economici, ma anche e prima di tutto nella possibilità di coadiuvare un progetto di maggiore e più diffusa partecipazione e di giustizia nell’economia e nella società. Le cooperative aderenti operano in tutti i settori della vecchia e nuova economia, dalla produzione di beni e servizi al welfare. Le autorità intervenute e i cooperatori che hanno partecipato al dibattito hanno condiviso la relazione ed hanno puntato sul bisogno di riemergere dalla crisi, sulla forza della cooperazione e sull’importanza del ruolo di Confcooperative e dell’ACI (Alleanza delle Cooperative Italiane). Ha partecipato ai lavori il Segretario Generale di Confcooperative Vincenzo Mannino che si è soffermato sulla consistenza del movimento cooperativo in Italia, sulla riforma del mercato del lavoro, sulle potenzialità e sulle difficoltà delle stesse in questo momento particolare, spronando i delegati a continuare a tener duro e a contribuire a far luce per far uscire la regione e il paese dal buio della crisi. Nel suo intervento Stronati ha detto: "Possiamo dire che il bersaglio è stato centrato, tanto che, nell’enorme numero delle sigle di rappresentanza che popolano l’universo delle associazioni sindacali, l’ACI è emersa con il riconoscimento della forza delle migliaia di cooperative associate che rappresenta. Sui tavoli dove in pochi ci si siede per discutere seriamente dei grandi temi che riguardano l’economia nazionale la cooperazione ora c’è.Vi ricordo anche che il 2012 è l’Anno Internazionale della Cooperazione. I movimenti cooperativi celebrano quest’anno in tutti i paesi del mondo l’Anno Internazionale delle Cooperative, per rimarcare la funzione che le cooperative svolgono in tutto il mondo, in tutti i settori economici: credito, consumo e distribuzione, agroalimentare, welfare sociale e socio-sanitario, abitazione, produzione e lavoro, pesca, utilities, turismo sport spettacolo e cultura. Chi pensa che la cooperazione sia relegata ad ambiti solo provinciali o come una realtà tipicamente italiana, ne ha sicuramente una visione riduttiva, mentre essa è diffusa nel mondo ed è tanto più presente, laddove i Paesi sono economicamente più avanzati. Questi alcuni dati: 1 miliardo i cooperatori nel mondo, tre volte gli azionisti delle società di capitali. 100 milioni le persone occupate, 5,4 milioni gli occupati in Europa, di questi oltre 1,3 in Italia". Roberta Montevecchi senigallia succede a senigallia * Secondo una ormai piacevole consuetudine, la sezione Avis di Senigallia affianca alla sua benemerita attività di raccolta delle donazioni di sangue anche momenti di socializzazione all’insegna del turismo. Per il mese di maggio è infatti in programma l’annuale gita sociale, che è tradizionalmente aperta non solamente ai donatori attivi la voce misena ma anche a tutti i sostenitori e simpatizzanti dell’associazione. L’appuntamento toccherà quest’anno Budapest, che la carovana dell’Avis locale visiterà dal 23 al 27 maggio prossimo a condizioni particolarmente vantaggiose. * Un febbraio con tanta neve per un evento climatico eccezionale, un buon motivo per premere un clic e strizzare un obiettivo. Sabato prossimo scadono le iscrizioni al primo concorso fotografico organizzato dall’associazione culturale OndaLibera in collaborazione con la biblioteca comunale “Luca Orciari” e il centro sociale Adriatico di Marzocca. 2012. Il nevone nel Comune di Senigallia è il titolo del concorso aperto a fotografi dilettanti e professionisti e si articola nelle sezioni colore e bianco e nero. Info iscrizioni, premi, regolamento del concorso e composizione della giuria su www. associazioneondalibera.it. * In distribuzione 40.000 card gratuite per il bus, da giugno corse fino alle 3 di notte e bus navetta. Tutto pronto per il pacchetto della mobilità estiva, che si intreccia con il progetto del trasporto totale appena partito. In una seconda fase debutterà la carta della mobilità con cui pagare parcheggio e bus. Già installato il primo tabellone elettronico nel parcheggio dell’ex Gil, dove le automobili di passaggio possono capire se ci sono posti disponibili. * Maxi multe da 400 euro per 27 cittadini beccati ad abbandonare rifiuti. Dall’inizio dell’anno il totale delle sanzioni elevate sono state 94, quasi una al giorno. 19 aprile 2012 Tra queste appunto quelle per l’abbandono dei rifiuti mentre la maggior parte riguarda l’errato conferimento oppure l’esposizione dei bidoni fuori dall’orario consentito. Nel 2011 sono state complessivamente 400 le multe per i rifiuti. * Presso l'Ospedale di Senigallia è stato effettuato un nuovo prelievo multiorgano su un paziente in morte cerebrale, con prelievo di fegato, inviato al Centro Trapianti di Ancona, e di cornee, inviate alla Banca degli Occhi di Fabriano. * Da lunedì 16 aprile anche l’ufficio postale di via delle Viole, come già avviene a Senigallia Centro (via Armellini), osserverà il nuovo orario di apertura al pubblico 8.25 - 19.10 (dal lunedì al venerdì) e 8.25 – 12,35 il sabato. Originali iniziative proposte dall'Anpi Anche a Senigallia la settimana della cultura Festeggiare il 25 aprile Tra le iniziative promosse a Senigallia in occasione del 25 aprile, quest’anno sarà presente anche l’Anpi, per celebrare la festa della Resistenza, dell’antifascismo e della memoria di chi ha lottato e dato la vita per la libertà e la democrazia. L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, che da qualche anno ha esteso le iscrizioni a tutti coloro che si dichiarino antifascisti, ha inaugurato una sezione a Senigallia nel 2011 che conta già oltre 100 iscritti. L'arte originale sa proporre riflessioni attuali sulla resistenza Quest’anno per la prima volta celebra il 25 aprile in città organizzando due giorni di iniziative. Si parte il 24 aprile con una “Cena Resistente” rivolta ad iscritti e simpatizzanti, che si svolgerà presso il Circolo Arci di Scapezzano, al costo di 25 euro a persona (informazioni al 339-3350370). E’ invece in programma per il pomeriggio del 25 aprile a partire dalle 17.30 presso la Pescheria del Foro Annonario, Lo spettacolo “Resistenze Artistiche”, nel nome di tutte le Resistenze, quelle passate e quelle dei giorni nostri, che vedrà convivere musica, letture e arti visive nel suggestivo contesto della Pescheria del Foro Annonario. Parteciperanno all’evento il “Giuseppe Tommasini Trio” (Giuseppe Tommassini, Claudio Mangialardi, Roberto Mazzoli) che per porterà per la prima volta sul palco uno spettacolo creato per l’occasione, che vedrà alternare i principali brani che negli anni si sono ispirati ai valori della Resistenza, alla lettura di brani storici e letterari. Il tutto verrà impreziosito dalla suggestiva scenografia di immagini di archivio storico, rielaborate per l’occasione dall'arte visiva di Diego Vitali e Mirko Carnevaletti. Lo Studio Zelig proporrà invece 'Resistenze artistiche all'handicap'. Rocca e sorprese Domenica 22 aprile 2012, in occasione della XIV settimana della cultura, Italia Nostra di Senigallia in collaborazione con l’Archeoclub organizza una visita guidata alla scoperta della Rocca Roveresca, con la possibilità di vedere anche quei settori che normalmente rimangono esclusi dai percorsi di visita. Le visite si svolgeranno in due turni con inizio alle ore 10 e alle ore 11 e saranno guidate dal prof. Villani e dalla prof.ssa Bonviani Triani. Il primo percorso seguirà le tracce delle fasi medievali, da quella tardoromana a quella malatestiana, di cui restano visibili le basi di alcuni torrioni e la porta di ingresso della rocca fatti costruire da Sigismondo alla metà del ‘400. Il secondo percorso illustrerà invece la rocca fatta edificare da Giovanni Della Rovere a partire dal 1480, soffermandosi sulla sua storia, sull’architettura, sugli ambienti interni e sulle loro fun- zioni. La novità di questa visita è la possibilità di esplorare e conoscere le varie fasi edificatorie stratificate ed inglobate nel tempo all’interno dell’ultima costruzione (la Rocca Roveresca appunto), che da questo punto di vista appare come un involucro dalla forma compiuta e levigata, che racchiude nei suoi anfratti frammenti e vestigia di costruzioni più antiche. Da questo punto di vista la rocca è un po’ il palinsesto della città, attraverso il quale è possibile ripercorrere anche le varie fasi della storia della città dall’alto medioevo al rinascimento. chiesa la voce misena 19 aprile 2012 la settimana del vescovo in agenda Venerdì 20 aprile Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario Ore 17.00: Laboratorio sul lavoro in Episcopio Ore 21.00: Veglia vocazionale in Cattedrale Sabato 21 aprile Ore 9.30: Incontro ad Ancona con il Meic Ore 21.00: Consacrazione nell’ "Ordo Virginum” di Chiara Pongetti in Cattedrale Domenica 22 aprile Ore 9.00: S.Cresima a Piticchio Ore 11.00: S.Cresima a Corinaldo Mercoledì 25 aprile Ore 18.00: S.Messa per l’Adorazione perpetua alle Benedettine Venerdì 27 aprile Ore 17.00: Tavola rotonda sui malati terminali a Chiaravalle Ore 21.00: Conferenza di Enzo Bianchi al Gabbiano Sabato 28 aprile Ore 17.00: S.Cresima a Cesano Ore 20.00: Incontro con i seminaristi Domenica 29 aprile Ore 9.30: S.Cresima a Castelleone Ore 11.00: S.Cresima a Brugnetto Ore 16.00: S.Messa per riapertura Chiesa di Santa Maria della Piana (Castiglioni di Arcevia) Strumenti per vivere meglio il Sinodo diocesano La festa, il lavoro, gli affetti: parliamo di vita Continuiamo la pubblicazione di alcune schede utili per la riflessione sul documento sinodale a uso delle parrocchie e dei gruppi. In particolare affrontiamo la questione dell’ambito lavoro e festa. Il prossimo appuntamento pubblico è venerdì 27 aprile, al Gabbiano, con Enzo Bianchi. La festa - A completare il volto festivo della domenica, come il giorno dell'Eucaristia e della comunione fraterna, concorrono altri aspetti, fra i quali: momenti di preghiera comunitaria, attività dell’oratorio e dei gruppi ecclesiali, convocazione della comunità per la catechesi delle famiglie, assemblee parrocchiali, momenti di festa, pellegrinaggi comunitari, pranzi e cene condivisi. Per questo il livello diocesano promuova tutto quanto è necessario a mantenere viva la comunione ecclesiale e sia il primo custode della sapienza liturgica, evitando di saturare il calendario, in modo da rendere possibile che ogni Consiglio Pastorale parrocchiale, al termine di ogni anno pastorale, possa predisporre il proprio calendario annuale, all’interno del quale si possa indicare con scadenza mensile, le “domeniche della comunità”, quali tappe significative del cammino pastorale annuale di tutta la comunità. L’animazione di tali domeniche può essere affidata al gruppo-famiglie e/o all’èquipe educativa dell’oratorio, quali iniziative di convocazione e di accoglienza per tutti, senza discriminazione alcuna tra colo- ro che sono interessati ad accogliere la fede e coloro che non lo sono, in autentica testimonianza d’amore. La domenica come giorno di riposo e di festa è tempo per la famiglia, per rinnovati incontri con parenti ed amici, per nuove opportunità di partecipazione alla vita sociale e civile, per accostarci ai tesori d’arte delle nostre terre, per il contatto prolungato con le bellezze naturali di cui è ricco il nostro territorio, evitando la banalità di un “week-end” consumistico trascorso in centri commerciali o facendo shopping. • Come far vivere sempre meglio il senso della domenica alle famiglie e ai singoli? • Quali proposte fare per rigenerare lo spirito? • Come vivere sempre meglio la liturgia? Il lavoro - La Chiesa senigalliese intende dare particolare attenzione all’educazione al lavoro dignitoso, alla formazione professionale orientata, all’università e alla cultura in genere, affinché i luoghi formativi non siano solo “oasi” dispensatrici di sapere e competenze accademici, ma ben finalizzati e con un’azione sinergica collegata mondo del lavoro. Fare rete, impegnarsi, essere alternativi. Con il supporto delle Associazioni di categoria vanno recuperati tutti i lavori manuali (artigianato, agricoltura, servizi alla persona, ecc). Va poi creata una cultura nuova che è quella di sviluppare idee per creare lavoro, così come è avvenuto nel primo dopo guerra, quando la crisi era gravissima ma c’era la volontà di risorgere. La Chiesa diventi promotrice di iniziative che facciano conoscere la realtà lavorativa del territorio, mettano in rete le esperienze positive già in essere, creino alleanze, suscitano dialogo tra le parti sociali (tavoli di confronti fra imprenditoria, sindacati, associazioni di categoria …). Vanno diffuse, promosse e sostenute tutte le iniziative di lavoro che nascono nella comunità cristiana come le Cooperative Sociali del terzo settore, il Commercio Equosolidale, i Gruppi di Acquisto Solidale, il progetto “Policoro”, le iniziative promosse dalla Fondazione Caritas, le scuole popolari di Arte e mestieri. • Quali attenzioni la comunità cristiana può avere verso il lavoro che manca? • Quali iniziative concrete suscitare e proporre? Congresso nazionale Fuci a Urbino Si svolgerà a Urbino, dal 25 al 28 aprile p.v., il 61° Congresso Nazionale della FUCI, dal titolo “E’ appena l’aurora”. Chiesa, Concilio, Contemporaneità: 50 anni fa, 50 anni dopo. L’appuntamento si inserisce nell’anno in cui si celebra il 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. "Riteniamo importante, come giovani e universitari – affermano i Presidenti Nazionali della Fuci,Francesca Simeoni e Alberto Ratti – studiare e scoprire cosa ha rappresentato il Concilio Vaticano II nella storia della Chiesa, ma soprattutto la significatività dei suoi messaggi anche per l’oggi e gli uomini del nostro tempo". I lavori del Congresso, cui parteciperanno oltre 200 studenti, provenienti da tutta Italia, si svolgeranno nei luoghi più significativi della splendida città di Urbino: dal Teatro Raffaello Sanzio, all’Università degli Studi “Carlo Bo”, al Palazzo Ducale, fino all’ex Collegio Raffaello, dove si terrà l’Assemblea Federale. A.S. Chiara Pongetti, consacrata nell'Ordo Virginum Chiara Pongetti sarà consacrata secondo il rito dell’Ordo Virginum per le mani del vescovo Giuseppe. La celebrazione si terrà sabato prossimo, 21 aprile, alle ore 21, in Cattedrale a Senigallia. Venerdì sera, sempre in Cattedrale, si terrà la veglia di preghiera in preparazione a questo appuntamento. Chiara, laureata in lettere e insegnante precaria trentaduenne, è della parrocchia di Cesano di Senigallia Quando è iniziato il tuo percorso e come? Alla fine dell'Università è nata in me una domanda forte su cosa fare, durante il lavoro di tesi. Ho cominciato a pensare al futuro e proprio in questo tempo di domande, il Signore si è inserito e mi ha fatto capire che forse c’era qualcosa di più che Lui mi chiedeva. Ho iniziato così un percorso spirituale e vocazionale con un sacerdote che mi ha fatto leggere un libro sull’Ordo virginum. E lì ho trovato una corrispondenza con quello che sentivo di desiderare in me. Cos’è l’Ordo Virginum? È una antica forma di consacrazione che esiste dai primi secoli della Chiesa. Nel tempo si era un po' persa, poi dopo il Concilio Vaticano II è stata riproposta quale scelta di vita particolare nella Chiesa. Le donne consacrate non si sposano, ma non vanno in monastero, bensì vivono all’interno della Chiesa e della Comunità. Tre sono i cardini di questa proposta: la nuzialità con Cristo; la laicità perché si resta nel mondo; l’ecclesialità, vivere cioè il proprio servizio nella Chiesa. (intervista completa nel prossimo nume- ro) Un convegno per Pio IX Conoscere meglio Pio IX: della figura di Papa Mastai-Ferretti si parlerà in un convegno organizzato dal postulatore del suo processo di canonizzazione, mons. Carlo Liberati, arcivescovo-prelato di Pompei, sabato 28 aprile, presso la sala “Marianna de Fusco” del santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei. All’iniziativa, intitolata “La Chiesa in Italia, fra Pio IX e Bartolo Longo”, prenderanno parte i giornalisti Omar Ebrahime, che parlerà sul tema “Il processo di canonizzazione di Pio IX”, e Giuseppe Brienza, che affronterà la questione “Il cardinale Vincenzo Santucci (1796-1861) al servizio della diplomazia di Pio IX”, Giovanni Formicola, responsabile nella Campania dell’associazione “Alleanza Cattolica”, che parlerà de “Il ruolo civico-sociale del laicato cattolico durante il pontificato di Pio IX: Bartolo Longo a Pompei” e lo scrittore Rino Cammilleri, che discuterà di “Pio IX, un ‘Papa nella bufera’, fra panteismo, socialismo e razionalismo”. Giornata a Collevalenza Il Movimento Mariano di Senigallia ed il Gruppo Eucaristico Mariano di Ostra Vetere organizzano per lunedì 21 maggio 2012 un pellegrinaggio di preghiera al Santuario di Collevalenza e al Santuario La Salette di Salmata. Il programma è il seguente: partenza alle ore 5,00 dal parcheggio Agenzia delle Entrate di Senigallia (zona Cityper ex uscita casello autostradale); ore 5,30 partenza da Ostra Vetere (Borgo Cavour), soste facoltative lungo il percorso; ore 10,00 S.Messa; ore 10,30 “Liturgia delle Acque” e visita ai luoghi di Madre Speranza; ore 13,00 pranzo presso la Casa del Pellegrino, poi la Via Crucis. Al termine partenza per la visita al Santuario La Salette di Salmata (Nocera Umbra); proseguimento per il rientro; soste facoltative lungo il percorso; cena libera; rientro in serata. La quota individuale di partecipazione è di euro 40 e comprende viaggio in pullman G.T. – pranzo alla Casa del Pellegrino. Per prenotazioni: Socrate Viaggi – Senigallia – tel. 071-60332. Un viaggio a Monte S. Angelo Il Gruppo di Preghiera di Padre Pio di Senigallia organizza un pellegrinaggio a Monte S.Angelo, vicino a San Giovanni Rotondo, per la sola giornata del 28 aprile 2012. Si parte alle ore 2,30 da via G.Leopardi, ex pesa pubblica, e in serata si rientra. Desideriamo consigliare questo pellegrinaggio perché, come San Giovanni Rotondo e Loreto, per noi è fra i più importanti luoghi di grazia contro ogni male. Per informazioni, telefonare al nostro Vice Capogruppo Oronzo al numero fisso 071-2412564 o al cellulare 331-9275829. Rino Girolimetti - segretario o er m u N tre Fuoririga Periodico di informazione del Carcere di Montacuto - Ancona aprile 2012 Editoriale E’ la stampa, bellezza! Siamo stanchi di lamentarci di come vanno le cose in generale e qui a Montacuto. Quindi abbiamo deciso di ampliare i nostri orizzonti e di buttarci sul mondo. Allora, Salve! Siamo Giuseppe, Giorgio e Pasquale, detenuti a Montacuto. Immaginate…grazie a questo corso di giornalismo un giorno potremmo essere dei personaggi televisivi, dei giornalisti capaci di monopolizzare l’attenzione delle reti di casa nostra. Ovviamente dei personaggi diversi, sorprendenti, combattenti e con un marchio inconfondibile e incorruttibile: l’onestà. In primis, combatteremo i cattivi (la Giustizia e l’Ipocrisia), spaziando in ambienti segreti e dimostrando al mondo intero l’immagine di questi personaggi che solo con delle parole riescono a distruggere i propri simili. Poi, passeremo ai gruppi televisivi che si abbuffano di denaro solo per sgretolare l’umanità. Sappiamo che ci sono segreti e bugie da parte della Tv e delle testate giornalistiche e noi italiani ancora non ci rendiamo bene conto del fatto che i cialtroni si trovano soprattutto nei canali d’informazione e nei talk show. Continuiamo a dire che è assurdo che per avere un indice di ascolto alto ci si aggrappi alle tragedie. Ma se parliamo del nostro Paese, noi detenuti che viviamo in condizioni disumane non siamo una tragedia? Eppure di noi se ne parla in modo superficiale, perché noi non facciamo audience. È preferibile sbattere “il mostro” in prima pagina, magari quello che ha ammazzato la moglie e i figli; quello che ha violentato una povera ragazza indifesa o quello che non è rientrato da un permesso premio e ha compiuto una rapina. Quindi il restante 99,99% che ha osservato le regole viene oscurato da quell’unica tragedia. Ecco perché immaginiamo di diventare dei giornalisti “veri” che, per puro idealismo e senso del dovere, daranno un’informazione giusta e reale, senza trucchi. Giorgio Peroni Giuseppe Palermo Pasquale Ruffo Le parole sbagliate creano ignoranza e paura Non chiamiamoli ‘zingari’ M i chiamo Sablone Orlando e sono sapete nulla. Oggi il mio popolo Rom esi- Per autodifenderci, noi Rom ci autoescluun rom italiano da sei secoli. Ca- ste in ogni continente e raggiunge i 16 mi- diamo dalla realtà circostante limitando i piamoci bene: sei secoli. E sono fiero di lioni di individui in Europa. rapporti al minimo indispensabile e anche appartenere a questo popolo. Le comunità Romanes sono presenti in il furto rientra in una strategia di sopravSono nato a Pescara 41 anni fa da papà tutti gli stati: in Italia sono 170 mila e per vivenza, il che ovviamente non va bene. non Rom e mamma Rom. Il mio popolo il 60% siamo italiani e ci siamo da un sac- Io ringrazio mia mamma che è di origine ne ha subite di tutti i colori tra angherie, co di tempo. Rom e che mi ha insegnato a rispettare e soprusi e persecuzioni. Ma con ciò ha at- Infatti è del luglio 1422 un documento a volere del bene al prossimo senza diffetraversato l’intero pianeta in pace e libertà. che attesta la presenta di comunità Ro- renza di colore, razza o religione. Se un certo signore, Paul Goodman, aves- manes a Bologna. Così, in pieno Rinasci- Io vorrei che queste barriere non ci fosse letto “Rom Genti libere”, un’opera scrit- mento, ironia (ma non tanto) della storia, sero più e che queste cose venissero inseta da un Rom di nome Santino Spinelli, iniziano paura e rifiuto per noi “diversi”. gnate a scuola fin da bambini perché sono mio cugino di secondo grado che, nato a Di noi non si conoscono lingua, cultura, loro, i più piccoli, che domani potranno Lanciano in provincia di Chieti, ha conse- psicologia; veniamo considerati vagabon- cambiare il mondo. guito due lauree e ora è docente oltre che di, fannulloni, sporchi, ladri di bambini, Ma tutto questo è solo un sogno. musicista, probabilmente, dicevo, il signor dissoluti per il nostro nomadismo. Siamo nel 2012, duemila anni dopo la naGoodman, rivendicando i suoi vari modi Dalla differenza alla repressione il passo è scita di Cristo, questa mattina mi alzo e di essere, “anarchico, ebreo e omosessua- breve, soprattutto per le attività che svol- leggo in una foto pubblicata sul giornale e le”, non si sarebbe limitato a chiedere nel giamo: allevare i cavalli, forgiare i metalli, apparsa in u locale di Milano: 1967 a Stokely Carmichael di concedergli fare i maniscalchi, i musicisti, i giocolieri, “Siamo spiacenti, ma per maleducazione e l’identità onoraria di “negro”, ma avrebbe gli intrattenitori, gli indovini…questi era- non rispetto delle regole, e numerosi furti aggiunto anche quella di “zingaro”. no tutti definiti mestieri proibiti ed ecco è vietato entrare ai zingari! Non per razPerché, come scrive Moni Ovadia nella nel 1416 che arriva il primo bando (tede- zismo”. Orlando Sablone prefazione del libro di mio cugino “Rom, sco) contro le comunità Romanes. Ecco genti libere” (edito da Dalai editore, ndr): l’espulsione e la politica della “limpieza de “Rom, Sinti, Kalè, Romanichals, Manou- sangre” dei Re cattolici di Spagna contro ches, formano un popolo capolavoro che mori, ebrei e gitani nel 1492. ha attraversato l’intero pianeta in pace e Smetterete prima o poi di chiamarci “zinlibertà. Un saggio per evitare i soliti og- gari”? getti di studio e proporsi come soggetti di Capirete prima o poi che è come quando confronto”. vi chiamano “italiani mafiosi”? Leggere questo libro significa entrare in Torniamo un po’ indietro, alla Seconda un racconto sulla romfobia e lo stereotipo Guerra Mondiale. Sono stati ammazzati secondo cui il mondo romanō è solo rou- 500 mila Rom nelle camere a gas e di quelotte sgangherate ed emarginazione: quel sto se ne parla poco, anzi pochissimo. Anmondo che vive accanto a voi europei e a che in quella strage di innocenti lo “zingavoi italiani da oltre sei secoli e di cui non ro” rimane di serie B. 2 Fuori riga aprile 2012 Fuori riga aprile 2012 Per le carceri, come per la crisi economica, il monito è “fate presto!” Il coraggio di giudicare la vita, tutta “Fate presto!” era il titolo che Il Sole24Ore scelse qualche mese fa per scuotere la politica italiana e farla reagire di fronte alla crisi economica. Ora lo scegliamo anche noi, per la nostra crisi, quella ormai cronica delle carceri. Stiamo assistendo da tempo alle continue lotte dell’onorevole Pannella, mitico fondatore del partito radicale, che chiede con infinita tenacia che lo Stato applichi legalità e diritti ai detenuti. Chi vi scrive ha vissuto da vicino sin dai primi anni 2000 l’evolversi di queste continue lotte. Ricordo come fosse una scadenza annua che nei mesi di agosto e dicembre si iniziava a parlare nei dorati palazzi politici di indulto e amnistia Si viveva questo momento con la speranza che era la volta buona, quella giusta, che era cambiato il governo (due volte Prodi, due volte Berlusconi). E invece nulla. Nell’anno 2006 la continua lotta porta alla vittoria con l’emissione dell’indulto: “E’ concesso indulto, per tutti i reati commessi fino a tutto il 2 maggio 2006, nella misura non superiore a tre anni per le pene detentive e non superiore a 10.000 euro per quelle pecuniarie sole o congiunte a pene detentive” (art. 1 della legge n.241 del 31 luglio 2006, ndr). Ricordo le lotte tra i vari schieramenti politici, ma la cosa che più ricordo è che, una volta fatto l’indulto, si doveva procedere nell’immediato ad una totale revisione del sistema giustizia e carcerario, per fare in modo di evitare che, dopo pochi anni, si tornasse a chiedere nuovamente atti di clemenza per l’ingorgo dei processi e l’affollamento delle carceri. Sono trascorsi meno di cinque anni dall’indulto del luglio si è valutati con criterio umano, ma solo in base all’incar2006 e rieccoci qua con il problema, a sua volte maggio- tamento processuale. Quest’ultimo non sempre veritiero. rato, a parlare di atti clemenza, extrema ratio per risolve- Persone a volte si trovano a scontare una pena dopo anre ormai il tumorale problema. che dieci anni dal reato commesso, i cosiddetti passati in A tutto ciò fa eco l’appena iniziato anno giudiziario, che giudicato definitivo (la magistratura lumaca). per la prima volta, a mio dire e non solo, ha trovato con- Non tutte, ma molte di queste persone nel corso di questi vergenza sui discorsi e sulle relazioni poste dai togati. anni cambiano vita, trovando lavoro e mettendo su famiMorale, bisogna intervenire subito. Ci vuole un radica- glia, riabilitandosi loro stessi nel mondo del lavoro e nel le cambiamento, il carcere deve essere l’ultimo scoglio. tessuto sociale senza commettere più reati. Parole che, ripeto, hanno trovato adesioni da tutti i vari È vero che chi sbaglia deve pagare, ma visto che ogni deficomponenti: procuratori; giudici; magistrati ecc…Noi nitivo ha già alle spalle un periodo di carcerazione, detto tutti detenuti aspettavamo di sentire pronunciare dal mi- “pre-sofferto”, bisognerebbe anche prendere in considenistero di giustizia la parola amnistia. Nessuno, però, l’ha razione il percorso di vita non delittuoso, ma rieducatipronunciata. Si è consapevoli che non lo possono dire né vo della persona. Quel percorso già avvenuto, insomma, proporre. Naturalmente si è ben capito e letto tra le righe senza bisogno di essere ristretto nuovamente, concedenche vi è questa intenzione. Se poi entriamo nel mondo do quindi più misure alternative. Se questo non avviene, dei costi dei processi e delle carceri, vi sarebbe da fare un si perde il lavoro, che poi sarà quasi impossibile ritrovare. lungo e articolato discorso, basti pensare che il mondo Ci allontanano dalle famiglie e dai figli a volte in tenera dei carceri e dei tribunali vale circa 2 punti percentuali età, per scontare ancora pochi mesi o pochi anni. In quedi pil annuo. sto caso, a mio parere, il carcere è distruttivo su tutti i Detto ciò, oso a questo punto pensare con positiva ansia e fronti. speranza che quest’anno sia quello buono e quello giusto. Vorrei a questo punto lanciare un grido di allarme e speOso però di più sperare sia per noi ora ristretti che per i ranza ai magistrati, ci vuole umiltà e umanità per potere prossimi sfortunati, che si giunga con il coraggio dovuto giudicare sulla vita delle persone. E se vengono a manal cambiamento radicale della giustizia. care questi requisiti, le carceri soffriranno sempre di sovraffollamento e le vittime aumenteranno. A questo proposito, Grazie all’iniziativa di Fuori Riga, Disse José Ortega: “Riflettere è considerevolmente labodove finalmente si dà la possibilità ai detenuti di espri- rioso, ecco perché molta gente preferisce giudicare”. mersi, vorrei approfittare per denunciare il mio disappunto sul fatto che dalla magistratura di sorveglianza non Rolando Ill. Montacuto è tornata! Dopo l’esperienza di “La radio è uguale per tutti”, per il secondo anno consecutivo la Casa Circondariale di Montacuto diventa un’emittente radiofonica. Nella prima puntata delle cinque in programma, ascoltabile attraverso il sito www.radioincredibile.com, si sono affrontati temi come - Il perché di un suicidio - La Crisi - La Felicità. Ne sono emerse testimonianze significative ed interessanti, frutto di una riflessione condivisa e della voglia di rompere il muro di comunicazione, tra i tanti muri, tra chi sta dentro e chi è fuori. Radio Indignados, chiusi ma liberi di parlare: questo il titolo della trasmissione radiofonica scelta dal gruppo di detenuti protagonisti dei Laboratori di Radiofonia realizzati presso la Casa Circondariale di Monteacuto nell’anno 2011-2012. L’attività laboratoriale (Laboratorio di Radiofonia Multiculturale), curata dallo staff di Radio Incredibile, è stata resa possibile grazie al determinante contributo del Club Rotary di Osimo. Ringraziamo inoltre tutto il personale della Casa Circondariale, la cui collaborazione è preziosa e fondamentale. Politici, mass media e delinquenza Il provvedimento approvato pochi giorni fa alle Camere (Montecitorio e Palazzo Madama) chiamato in un primo momento “svuota carceri”, ma poi subito ribattezzato dalla attuale ministro di Giustizia, Paola Severino, “salva carceri”, non risolve assolutamente nulla, forse tiene liberi quei due - tremila posti per fare fronte a numerosi arresti che avvengono quotidianamente. Questo provvedimento “salva carceri” è il semplice prolungamento da 1 anno a 1 anno e mezzo della legge “Alfano” (un ministro della Repubblica che ha pensato spesso di fare leggi ad personam solo per il suo capo Silvio Berlusconi). Con tale provvedimento hanno calcolato che in un anno escono circa tremila detenuti, almeno questo dato è stato L’originale iniziativa del carcere di Ascoli Piceno, raccontata nel loro giornale Coloriamo tutti i muri.... “Questo carcere avrebbe bisogno di un po’ di colore. Quel marroncino alle pareti deprime pure me. Tanti ragazzi imbrattano i muri della città tutti i giorni. Se vogliono qualcosa su cui dipingere, le pareti gliele diamo noi, qui c’è un carcere intero da pitturare”. Decolla con un concorso pubblico promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Ascoli e dalla redazione di “Io e Caino”, l’iniziativa del Comando e della Direzione di dare una “mano di colore” a corridoi e spazi comuni del Marino. Il progetto si propone di rendere più vivibile l’interno dell’istituto coinvolgendo giovani writers. I vincitori del concorso avranno un premio in buoni acquisto e la possibilità di vivere un’esperienza che non capita tutti i giorni: decorare le pareti di un carcere. I detenuti, invece, prenderanno parte sia alla selezione, votando i bozzetti insieme a una commissione di esperti, che alla decorazione. “Non sappiamo disegnare però è un bellissimo progetto, ci piacerebbe vedere come lavorano i writers e poi, se ci dicono come si fa, un angolino possiamo colorarlo pure noi”. Il tema del bando è: “Libertà”. Gli artisti potranno realizzare disegni, riprodurre slogan con tecniche originali o proporre murales e graffiti dedicati al tema. Si parte quindi. E si inizia con i progetti destinati a decorare il lungo corridoio (nella foto in prima pagina) che dalla seconda porta conduce alle sale delle attività culturali, alla Cappella, alla cucina, alla lavanderia e alla Salva o svuota carceri? Basta applicare la Gozzini palestra. Ogni stanza è chiusa con un cancello o un blindo e i disegnatori possono sbizzarrirsi creando murales e graffiti che abbracciano le porte. Terminato il corridoio si procederà con le sale comuni, che hanno pareti regolari. Più calore alla Sala colloqui Fuori bando, ma inserito nel progetto come primo intervento, la decorazione della sala colloqui che sarà dipinta con tinte vivaci. Sulle pareti verranno disegnate scene di favole e cartoni animati per cercare di lasciare nei piccoli un ricordo meno traumatico delle visite al papà che sta in carcere. In seguito, fondi permettendo, si provvederà ad acquistare libri per bambini, giochi nuovi e una libreria che possa contenere il tutto, rinverdendo il materiale attualmente a disposizione. Lo scopo è quello di riuscire a creare, nell’ambito dei colloqui settimanali che i detenuti hanno con i loro cari, un angolo in cui padre e figlio riescano a trascorrere anche solo pochi minuti giocando insieme. Aderiscono al progetto: La Riserva Naturale Sentina che ha destinato a “Coloriamo il carcere” un contributo di 500 euro che sarà consegnato all’Istituto in occasione della prima eco-day. Il Centro di aggregazione giovanile di Grottammare che ha messo in contatto la nostra redazione con l’ufficio Politiche giovanili della Provincia. Il Garante dei detenuti delle Marche. La redazione di ‘Io Caino’ riferito correttamente, ma nessuno ci riflette su. Se attualmente ci sono 68 mila detenuti significa che fra una anno saremo 65 mila. Ma non è così. Quanti ne entrano in un anno? Quanti ne escono? Su questo non si possono avere esatti numeri. Però la cosa certa è che il numero maggiore è di quelli che entrano. C’è da dire che l’applicazione della nuova legge “salva carceri” è a discrezione del giudice di sorveglianza. Se i giudici applicassero la legge Gozzini, semilibertà, affidamento ecc… mica bisognava ricorrere alla “salva carceri”! Voglio ricordare che nel 2006, con 62 mila detenuti, esisteva l’emergenza carceri. Poi nell’agosto di quello stesso anno approvarono l’indulto, purtroppo non accompagnato 3 da riforme strutturali. E quindi, a distanza suo direttore, guadagna 500 mila euro lordi pochi anni, il problema del sovraffolla- di l’anno (ditemi con quale coraggio). mento si è nuovamente presentato . Senza considerare il capitolo “braccialetti Voglio ancora ricordare che con la caduta elettronici”. Come ha scritto anche il Sosuccessiva del governo Prodi non è stato le24Ore: “Dal 2001, lo Stato continua a possibile approvare l’amnistia, questo af- pagare (alla Telecom dal 2003) 11 milioni finché si arrivasse a una giustizia più sana, di euro l’anno per 450 braccialetti (il condato che come è marcia quella attuale non tratto è in scadenza) senza di fatto averli lo è mai stata in tutta la storia repubblica- mai utilizzati per un problema tecnico che na. sembra «irrisolvibile» (la rintracciabilità Si parla delle porte girevoli, vorrei dire a del segnale)”. questi signori che i tornelli sono già stati Quando oggi nelle carceri mancano divermessi negli stadi. Una persona, al mo- se cose e i detenuti sono ammassati in spamento dell’arresto, dopo poche ore di per- zi fatiscenti e allora la disperazione porta manenza in una cella di sicurezza di una le persone a farla finita o magari, chi arriva caserma, vuole essere portato subito in alla fine della pena esce imbestialito e incarcere, questo perché in quei posti la vi- sensibile alla società. vibilità è umanamente impossibile: come Come si può ottenere la certezza della si fa a tenere un arrestato in quel posto pena se non esiste la certezza del diritto? per tre o anche cinque giorni? La stampa, La politica ha il diritto di ripristinare ciò la televisione, tutti i mezzi di informazio- che detta la Costituzione e cioè che la pena ne non fanno sapere mai la realtà dei fatti. deve avere il fine di rieducare la persona e Come può non aprirsi un dibattito su que- reinserirla nel tessuto sociale. Oggi questo sto seri problema, quando nelle carceri dal non avviene perché le nostre carceri sono primo gennaio fino a oggi (26 marzo, ndr) le peggiori di Europa per non dire altro. ci sono stati 42 morti, 15 suicidi e gli altri Se la politica continua a essere indifferente per gravi problemi di salute. Per sapere ciò i suicidi continueranno, la criminalità aubisogna ascoltare il martedì sera alle ore menterà fino ad arrivare ad essere molto 21 radio Radicale dove viene trasmesso un efferata. Solo un provvedimento di amprogramma dal titolo “radio carcere”. nistia e indulto accompagnati da riforme Programmi come “Porta a porta” o “la vita strutturali può interrompere questo disain diretta” o anche “pomeriggio cinque” stro umanitario. dibattono sempre sulle stesse robe, anzi! Anche noi detenuti “normali” condanniaQuesto ultimo programma citato, condot- mo quei criminali, anzi bestie, che durante to da Barbara D’Urso, lo ritengo un mez- la rapina in una villa alle porte di Peurgia zo per dare informazioni che non corri- hanno ammazzato quella povera persona, spondono alla realtà. Tempo fa, invitava i però cari lettori dovete sapere che quella telespettatori a munirsi di spray urticante bestia me la potrei trovare in cella, perperché era stato approvato il decreto “sal- ché qui si fa di tutta l’erba un fascio, ecco va-carceri”. Ma perché non si vergogna la la giustizia! Ecco come funziona il sistema D’Urso, quando poi elogia personaggi che carcerario! siedono sulle sue stesse poltrone che han- Cara Barbara D’Urso il tuo programma dono creato il dissesto economico di questo vrebbe saperne di più, manda le tue telecaPaese? Nessuno parla che in due mesi nel- mere dentro le carceri, dove la delinquenza le carceri italiane ci sono stati 42 caduti si fomenta e si crea con più astio e rancore. a morte e che, da non trascurare, ci sono Questo lo dico anche per i programmi tipo stati 4 agenti di polizia penitenziaria che si “la vita in diretta”, dove esiste solo Avetrana sono suicidati, tra cui un ispettore. e ultimamente il comandante Schettino. O Ricordo alla D’Urso che quando è uscito come “Porta a porta” ecc… Li invito a dil’indulto, nel 2006, non è successo nulla e battere sul tema che continua a fare morti in quell’occasione sono stati rimessi in li- ingiustamente e a fare diventare la crimibertà 25 mila detenuti. nalità più malvagia. Io sono un detenuto Con questo “salva-carceri” non esce nes- non inocente, però non ho ammazzato suno, o qualcuno sì, ma noi continueremo nessuno come si suole dire. Non è giusto a vivere in queste condizioni disumane e che sconti la pena in modo disumano e che questo è una vera e propria vergogna per per me, che sono un essere umano, non ci uno stato di diritto come l’Italia. Con que- sia alcuna prospettiva positiva. sto sistema di scontare pene, la criminalità Chi dice che per noi bisognerebbe buttare aumenta a macchia d’olio. Quando si entra la chiave, se stesse qui un solo giorno non in un carcere sembra di entrare in un gi- lo penserebbe né lo direbbe più. rone infernale dove si è stati classificati. Le carceri peggiori d’Europa e chi le dirige, il Paolo Pennacchione Vittorio e Paolo Taviani raccontano in “Cesare deve morire” un laboratorio teatrale all’interno del carcere romano di Rebibbia. E vincono il festival di Berlino Sheakespeare chiuso in cella Nonostante il nome di grido dei due registi, i fratelli di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle Taviani, chissà che accoglienza avrebbe avuto il film loro celle. Sei mesi prima il direttore del carcere ‘Cesare deve morire’ in Italia se non fosse arrivato espone il progetto teatrale dell’anno ai detenuti proprio per loro, inaspettato, quell’Orso d’oro dal che intendono partecipare. Seguono i provini nel festival del cinema di Berlino 2012? corso dei quali si chiede ad ogni aspirante attore Fuori dai nostri confini il cinema è più coraggioso, di declinare le proprie generalità con due modalità osa di più, non si ferma a descrivere ciò vediamo emotive diverse. Completata la selezione si procede tutti i giorni, magari sotto forma di bistrattata con l’assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno commedia all’italiana (quella vera era tutta un’altra di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. cosa), preferibilmente dentro un interno casalingo Progressivamente il “Giulio Cesare” shakesperiano movimentato da tradimenti, crisi di quarant’enni prende corpo. isterici, storie d’amore senza un perché. Il cinema, I fratelli Taviani sono entrati a Rebibbia con altrove, vuole e sa dire altro. cineprese, troupe, costumisti, addetti audio, luci, In questi giorni sono in circolazione due titoli ecc. Erano certamente consapevoli delle numerose italiani del cosiddetto ‘cinema di denuncia testimonianze, in gran parte documentaristiche, civile’, “Diaz” e “Romanzo di una strage”, il primo che anche in Italia hanno mostrato a chi non dedicato all’operazione di polizia in occasione ha mai messo piede in un carcere come il teatro del G8 di Genova, nel 2001, il secondo alla strage rappresenti un strumento unico per il percorso di Piazza Fontana del 1969, ancora oggi oggetto di reinserimento del detenuto. O comunque un di controversie perché l’attentato non ha ancora linguaggio capace di tirar fuori tanti sentimenti colpevoli. Al cinema, forse, è affidato il ruolo che che spesso rimangono dentro, quasi come una tempo fa aveva un giornalismo di inchiesta quasi bomba ad orologeria. I Taviani scelgono la strada sparito. Cinema utile e capace di suscitare dibattiti. del ‘lavoro in corso’ utilizzando coraggiosamente Nel caso di “Cesare deve morire” si va oltre. Ed è il bianco e nero, quando si tratta di raccontare le questo che rende unica questa sperimentazione prove. Il colore, invece, entra in scena quando la filmica di forte impatto comunicativo. tragedia è rappresentata nel teatro della prigione, Nel teatro all’interno del carcere romano di Rebibbia quando il numeroso pubblico applaude entusiasta si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” alla rappresentazione. Torna il colore anche quando un denenuto, rientrando in cella dopo la prima, dice a se stesso e a noi spettatori rimasti con gli occhi sgranati a fissare lo schermo “ora che ho conosciuto l’arte, questa cella è diventata una prigione”. L’originalità della ricerca dei Taviani sta nella cifra quasi pirandelliana con la quale cercano la verità nella finzione. Questi uomini che mettono la loro faccia e anche la loro fedina penale (sovrascritta sullo schermo, molte volte appare ‘fine pena: mai”) in pubblico si ritrovano, inizialmente in modo inconsapevole, a cercare e infine a trovare se stessi nelle parole dell’autore inglese divenute loro più vicine grazie all’uso dell’espressione dialettale, tanto da rendere necessari i sottotitoli in italiano. Frasi scritte centinaia di anni fa incidono sul presente nel modo che Jan Kott (critico letterario e teatrale, grande studioso di Shakespeare) attribuiva loro nel saggio del 1964 dal titolo “Shakespeare nostro contemporaneo”. Ogni detenuto ‘sente’ e dice le battute come se sgorgassero dal suo intimo così che Giovanni è se stesso e Cesare al contempo, idem per Bruto ed il resto della compagnia. Un po’ come per tutti, viene da dire, quando finalmente gettiamo la maschera, abbiamo il coraggio di guardarci in faccia e, dentro o fuori che siamo, respiriamo per un attimo un po’ di libertà. Laura Mandolini Fuori riga aprile 2012 Primavera a Montacuto Secondo concerto galeotto organizzato e proposto dall’associazione ‘Musikè’ di Senigallia. L’evento si ripete. Identica scena: la bacheca con l’avviso che comunica ai detenuti che in data 21 marzo 2012 si svolgerà il “concerto di primavera”. L’atmosfera è già frizzante. La mente va al precedente concerto: tutti ricordano con entusiasmo quelle ore passate al suono incantevole del gruppo “4x70”!. Solita domandina per partecipare ed eccoci pronti ad assistere al nuovo evento. Giunti nella sala della manifestazione, subito l’occhio va verso il palco. Tutti curiosi di vedere i componenti della band così composta: il duo denominato “Le calze blu” formato da Giulia Torbidoni alle tastiere, già conosciuta da alcuni di noi in quanto svolge il corso di giornalismo qui in carcere insieme a Laura Mandolini, e da Marika Profili voce e chitarra, in collaborazione con Maurizio Paolasini, in arte Bobo, alla voce e Andrea Celidoni alla chitarra. Anche quel mostro di Andrea è già conosciuto qui, in quanto organizzatore insieme alla Associazione Musiké di Senigallia di corsi di chitarra all’interno del carcere. Arrivano le prime note, l’atmosfera si riscalda, il concerto si apre rendendo omaggio a Lucio Dalla, recentemente scomparso con la canzone “L’anno che verrà”. Si prosegue, poi, con un repertorio in gran parte italiano, toccando vari artisti diversi: Dalla, Vasco, De Andrè, i Nomadi, i Matia Bazar, Totò con Mala Femmina e altri. Un tuffo nel passato per i non giovanisimi, facendo evadere la mente, in quanto per me, la musica è la massima espressione di libertà, qualsiasi essa sia. Il momento più emozionante, a mio parere, è stato quando il cantante Bobo si è esibito intonando “What a wonderful world” di Louis Armstrong che con il suo timbro di voce è identico all’originale. Non posso nascondervi che io e Bobo ci siamo emozionati e sono convinto che quelle note hanno toccato altri cuori presenti. Un ringraziamento va a tutti quei ragazzi e ragazze che con coraggio e umanità sono venuti ad esibirsi in queste quattro mura. Non vi scorderemo mai. Ma permettetemi di fare un elogio a chi ha sposato questa causa di portare la musica all’interno del carcere, lasciando da parte i pregiudizi che tutti i detenuti siano bestie da fare marcire in carcere, come pensano anche alcuni personaggi televisivi che i miei colleghi giornalisti detenuti hanno citato nei loro articoli pubblicati in questo numero di Fuori Riga. Grazie ad Andrea Celidoni, professore e insegnante di chitarra che non ha mai creduto a quelle dicerie contro i detenuti. Il suo credo l’ha spinto oltre ogni muro, si è caricato di questo progetto. E’ vero che la musica a volte riesce a fare miracoli: insieme vorremmo fare cambiare idea alla società malpensante. Diceva un grande della musica, Jim Morrison: “Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra”. Noi ci accontentiamo di vincere una sola battaglia: il pregiudizio. Rolando Illuminati Perché ogni pena non sia la violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, deve essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata ai delitti, dettata dalle leggi. Cesare Beccaria, 1764 4 Parole ristrette Seconda puntata del nostro piccolo vocabolario carcerario per capire alcune parole usate dietro le sbarre. Sì, perché anche il linguaggio, qua dentro, ha tutto un altro senso. Nel numero scorso avevamo visto popolazione ristretta. Nello scoralcuni termini come “domandina”; so numero, Andrea ha raccontato “alta sicurezza”; “matricola”; “sezio- la sua esperienza lavorativa come ne comune”; “41 bis”; “sezione pro- “spesino”. tetti o filtro”. Ora vediamo: Dentro le patrie galere vengono Bilancetta – Con tale termine si usati alcuni termini che in questo vuole indicare un piccolo armadiet- posto possono sembrare “normali”, to in cui il detenuto sistema le sue ma che, per il lettore, non credo lo cose personali. siano. Come ad esempio: Carrello – Tale termine può avere diversi significati: • c’è il carrello che si utilizza per trasportare i pasti nelle celle, questo è in dotazione alla cucina e trasporta le vaschette in acciaio, all’interno di cui ci sono i diversi tipi di cibo, distribuite a colazione, pranzo e cena; • c’è il carrello della spesa. Questo, diverso da quello della cucina, è usato per distribuire i generi acquistati a proprie spese nello spaccio interno: zucchero, olio, caffè, ecc…. Quando dalla popolazione detenuta si sente dire: “facciamo lo sciopero del carrello” significa rifiutare il cibo. Per essere più chiaro, significa non mangiare e fare lo sciopero della fame. Spesino – Si chiama “spesino” quella persona detenuta addetta alla distribuzione della spesa alla Ferro o Pezzo – Nel linguaggio carcerario e criminale significa arma o pistola. Zaccagno – Con questo termine si vuol indicare una specie di coltello o punteruolo fatto artigianalmente da un carcerato non tanto “normale”. Di solito, lo si fa quando si verificano dei litigi violenti e il “fabbro” costruendolo non ha buone intenzioni! Bicicletta – Nel gergo carcerario con tale termine si indica una persona che con le sue falsità vuole fare del male a un altro detenuto. Tanto per capirci: uno che ti “monta una bicicletta” è uno che ti sta facendo del male, inventando cose false su di te. P.P. territorio NOTIZIE IN BREVE Scattolini cavaliere Il Sindaco di Corinaldo Livio Scattolini, giunto al termine del suo mandato decennale di primo cittadino di Corinaldo, ha ricevuto dal Prefetto della Provincia di Ancona Paolo Orrei la notizia che il signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con decreto del 27 dicembre 2011, gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine ”Al Merito della Repubblica Italiana”. Alloggi Erap a Montale All'interno del programma proposto dall'Erap di Ancona e approvato dalla giunta la voce misena 19 aprile 2012 provinciale c'è anche un importante intervento per il comune di Arcevia. In frazione Montale, verrà riqualificata l'ex scuola elementare che consentirà di ricavare 5 abitazioni di edilizia sovvenzionata e un'unità non residenziale destinata ad attività pubbliche per un totale di 900 mila euro. "Si tratta di un'operazione di qualità ed utilità per il nostro Comune - dichiara il Sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi -a cui abbiamo lavorato con determinazione. In primo luogo abbiamo venduto un immobile all'Erap che investe sul nostro territorio costruendo cinque alloggi popolari in un momento di grave crisi economica. Mondolfo intitola una struttura a Giovanni Paolo II Giovani multimediali Il Comune di Serra de' Conti, in associazione con il Comune di Barbara e la Provincia di Ancona, intendono realizzare un progetto rivolto ai giovani residenti di età compresa fra i 18 e 24 anni, volto all'accrescimento di competenze tecniche nel campo della multimedialità e delle nuove tecnologie comunicative, da impiegare nella promozione del territorio e partecipazione alla vita pubblica sociale. Tra gli obiettivi, la volontà di fornire ai ragazzi gli strumenti conoscitivi per orientarsi in un contesto economico, sociale e lavorativo in evoluzione, nel quale viene richiesta fortemente 11 la capacità di innovare la comunicazione finalizzata alla promozione del prodotto/ impresa/territorio. Corinaldo, sempre più turisti Turismo: una realtà consolidata dal segno più. Aumenta il numero degli ospiti nella cittadina gorettiana. A Corinaldo sono presenti ben 26 strutture di tipo ricettivo e tra queste spuntano i 12 Bed & Breakfast, 3 alberghi, 3 agriturismi ed un country house. Turismo che per quanto riguarda il totale delle presenze ha segnato un più 41%, arrivi più 30% rispetto al 2010, superando abbondantemente le 16.000 presenze. A Loretello la presentazione del libro di Alfio Perelli Famiglie al centro "La gioia di vivere" Ha aperto ieri a Mondolfo la tre giorni della Festa della Famiglia, che si concluderà domenica con l’intitolazione del Centro Socio Sportivo a Giovanni Paolo II. “Come Consiglio Pastorale Parrocchiale – così l’Arciprete di S.Giustina don Aldo Piergiovanni – abbiamo deciso di caratterizzare la festa della famiglia, nel periodo pasquale, sia da momenti formativi che di svago e di condivisione; unanime il desiderio di intitolare a Giovanni Paolo II il Centro Socio Sportivo, costruito dalla Parrocchia cinque anni or sono”. Ecco dunque il primo appuntamento di ieri sera, con Padre Dario Di Giosia ed il suo volume “La Pastorale dei giovani. Uno studio sul magistero di Giovanni Paolo II”. “Giovanni Paolo II – ha riassunto l’Autore - è stato vero amico ed educatore della gioventù di tutto il mondo. Il libro ripresenta in sintesi le ragioni del successo del papa verso i giovani. In modo particolare si evidenzia il rapporto positivo che il pontefice ha avuto con le giovani generazioni e la sua capacità di valorizzare le loro capacità e aspettative, con un pontificato caratterizzato dalla disponibilità del papa a rispondere alle loro domande, anche le più difficili sulla fede o sulla chiesa e le sue leggi”. Una scelta, quella di intitolare il Centro Socio Sportivo a Giovanni Paolo II, legata appunto alla grande passione verso i giovani e verso il mondo dello sport mostrata da questo pontefice, oltretutto particolarmente legato a Mondolfo da un forte filo d’oro. Ne è ben chiaro segno lo stemma del Pontefice che campeggia all’interno del noto Santuario della Madonna delle Grotte: fu infatti proprio papa Wojtyla ad incoronare personalmente la miracolosa effigie della Madonna delle Grotte in Piazza San Pietro nel 1997, quando oltre novecento pellegrini dall’intera Valcesano si recarono accolti in udienza a Roma, ricevendo il saluto e l’accorato appello del papa; “Lo si legge – riprende don Aldo – proprio all’interno del Santuario, dove allora fu apposta una lapide che ricorda le parole rivolte da Giovanni Paolo II ai fedeli di Mondolfo e della Valcesano: “Carissimi figlioli – vi troviamo - partecipo alla vostra gioia auspico che l’esempio e l’intercessione della B.V. Maria sia stimolo alla vostra fede, e rafforzi i vostri generosi propositi di testimonianza cristiana”. Sabato pomeriggio un triangolare di calcetto, fra gli oratori di Mondolfo, Pianello di Ostra ed Ostra Vetere, poi domenica la grande giornata conclusiva della festa della famiglia: la celebrazione eucaristica al mattino e, dopo il pranzo conviviale al Centro Socio Sportivo, l’intitolazione della struttura al beato Pontefice, per concludere con giochi e attività per tutti i ragazzi.. Alessandro Berluti Domenica 22 aprile, alle 16, lo scrittore Alfio Perelli presenterà il libro “Gioia di vivere”, dedicato ‘a tutti coloro che portano la pace al mondo’. La vernice si terrà a Loretello di Arcevia, nel ristorante La Grotta, di fronte al noto castello, simbolo della ridente frazione, tra le prime attrattive della Perla dei Monti. L’incontro metterà a fuoco il tracciato costellato di riflessioni, riferimenti e garbate provocazioni, disseminati nei ventidue racconti di vita nel segno della luce. Nelle agili apgine, nonostante il maturo realismo sempre presente ed il taglio più o meno esplicitamente critico, l’ottimismo della fede non esce mai sconfitto, illuminato e supportato dal delicato lirismo e dal rilassamento onirico. Sullo sfondo (nonostante tutto): la fiducia nell’uomo, “capolavoro che traspira ed assimila gioia da ogni parte del corpo”. Da qui l’esortazione a “non buttare via questo dono”. I riferimenti alla ‘geografia’ locale sonon ricorrenti: dal ‘piccolo paese chiamato Castelleone’ al ‘nido dell’astore’ (Nidastore). Oltre lo specifico del libro, non si potrà non attingere al vissuto del Perelli volontario (nel carcere di Rebibbia), del Perelli professore poliglotta (diplomato alla Cambridge University), del Perelli ‘africano’ (impegnato in termini fortemente solidali nel continente nero). Per informazioni: 06-4116877, 3290805231, [email protected]. Giulia Falaschi Ad Arcevia il libro che racconta la strage nazista "Una donna sul monte" Nel quadro delle iniziative previste per ricordare la Resistenza in occasione del prossimo anniversario della Liberazione segnaliamo l’uscita del libro “Una donna sul Monte”, di Ruggero Giacomini, che verrà presentato sabato 28 aprile alle ore 18.00 presso la Sala Convegni del Centro 'San Francesco'. Il libro, che è curato da Alvaro Rossi e ha la collaborazione del Centro culturale marchigiano “La Città futura”, edito da Affinità elettive, ha per sottotitolo “La partigiana Maria Rossini di Cabernardi e il mistero dei militi scomparsi nella strage del S.Angelo di Arcevia”. Attraverso lo sguardo di una donna singolare, la postina del paese, salita sul monte S.Angelo pochi giorni prima della strage del 4 maggio, ricostruisce aspetti inediti della più efferata strage nazifascista delle Marche. Un'iniziativa del Comune di Serra de' Conti Liberi dall'eternit L’Amministrazione Comunale di Serra de’ Conti ha organizzato lunedì 16 aprile un incontro pubblico per la presentazione del progetto “Provincia Eternit Free”, Campagna per la sostituzione delle coperture in Eternit con pannelli fotovoltaici. All’incontro hanno preso parte l’assessore all’ambiente della Provincia di Ancona dott. Marcello Mariani, il presidente di Legambiente Marche dr. Luigino Quarchioni, il responsabile G.A.E.F. “Azzero C02” Davide Sabbadin e la responsabile del progetto Eternit Free Marche, Franca Poli. Introdurranno la serata il sindaco di Serra de’ Conti dr. Arduino Tassi e l’assessore ing. Marcello Mancini. Destinato a favorire la sostituzione delle coperture e delle strutture in Eternit, il progetto “Provincia Eternit Free” è stato avviato anche a Serra de’ Conti, a cura della Aministrazione Comunale, con il censimento dei tetti in Eternit situati nel territorio serrano. La riunione di lunedì è quindi indirizzata ad illustrare alla cittadinanza le possibilità di sostituzione delle strutture e coperture in Eternit censite, ricorrendo agli extraincentivi previsti dallo Stato nell’ambito delle provvidenza connesse al “quarto conto energia”, varato con il Decreto Ministeriale 5 maggio 2011 e tuttora in vigore. Queste provvidenze dovrebbero facilitare il percorso operativo di rimozione dell’Eternit garantendo una forma di concorso finanziario per i cittadini e gli imprenditori che volessero smantellare le eventuali strutture in loro possesso, dando correttamente corso alla opzione del ‘fotovoltaico’ in un quadro volto anche alla promozione delle energie rinnovabili. Raoul Mancinelli 12 cultura la voce misena 19 aprile 2012 cultura Fotografi senigalliesi a Roma "Di Fiera in fiera" Marco Lodoli e gli studenti Nuovo impegno didattico ed artistico per il Musinf. Venerdì sera al Museo comunale d’arte moderna Katiuscia Biondi e gli allievi dei corsi di fotogiornalismo si sono misurati in alcune prove per la performance che verrà allestita il 5 maggio al Liceo Majorana di Roma sul tema della presa di coscienza della fotografia d’arte. La performance sarà introdotta da un intervento del giornalista Piergiorgio Branzi, fotografo di fama internazionale, che è stato amico di Mario Giacomelli e che con Giacomelli aveva ideato la scelta rivoluzionaria dei forti contrasti di bianco e nero, creando una svolta rispetto alle poetiche tonali della fotografia di Giuseppe Cavalli e del Gruppo Misa. Interventi di Anna Cochetti, Adriano Di Giacomo e Daniela D’Alia. Alle 18.00 di venerdì 20 aprile 2012 a Palazzo Mastai, saletta rosa, il Circolo di Iniziativa Culturale e la Rivista “Sestante” propongono la conversazione con dibattito “Di Fiera in Fiera”, cui prederanno parte l’Assessore Paola Curzi e il già Assessore Tarcisio Torreggiani. L’incontro intende scandagliare la condizione mercantile della città ed è la prosecuzione naturale di quello precedente che, con l’ing. Paolo Landi, si è soffermato sui “Portici Ercolani ieri e domani. La riqualificazione dell’asta fluviale”. Pertanto la conversazione di venerdì dà voce al tentativo di richiamare l’attenzione su uno dei settori vitali dell’economia cittadina - il commercio- che non gode affatto di ottima salute. Franco Porcelli “Italia”, il romanzo di Marco Lodoli premiato come miglior opera narrativa del 2012, è stato presentato lo scorso 16 aprile alle ore 16.30 al Cinema Gabbiano. “Italia” è stato letto e studiato dalla quasi totalità degli studenti del Perticari che hanno avuto la preziosa possibilità di incontrare direttamente Marco Lodoli per porgergli domande e considerazioni a riguardo. Marco Lodoli è uno dei maggiori autori italiani da sempre impegnato nei confronti di temi civili: la scuola, la condizione giovanile, la condizione della società civile, i mutamenti culturali ed antropologici dell’Italia. Scrive anche su Repubblica e continua ad insegnare italiano negli istituti professionali di Roma perché legato al suo lavoro di docente. Fotografie di musica alla Rocca Roveresca di Senigallia Laboratori creativi per bambini dai 6 ai 10 anni Vent'anni di note Che biblioteca, ragazzi! La fotografia per celebrare la musica: è questa la nuova tappa delle manifestazioni per il ventennale della scuola di musica “Bettino Padovano” di Senigallia, che hanno ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Senigallia. Da sabato 14 a domenica 22 aprile verranno esposti alla Rocca Roveresca degli scatti che raccontano momenti di vita all’interno della scuola Padovano. Si tratta di foto rubate, nell’arco di una settimana, da sette diversi fotografi. Ad aprire la mostra, che rientra nelle manifestazioni della Settimana della Cultura e rimarrà aperta per l’intera giornata, secondo gli stessi orari di apertura del monumento, sarà alle ore 21 di sabato prossimo, 14 aprile, il musicista e fisarmonicista Giacomo Rotatori. Federica Papa, Fatma Ibrahimi, Marco Gianfranceschi, Gloria Mancini, Giacomo Treviglio, Ruth Miriam Carmeli e Beatrice Perticaroli sono gli artisti che hanno raccontato con il loro obiettivo, un giorno ciascuno, le lezioni di musica al Padovano, immortalando gli attimi, gli sguardi e i gesti che producono l’arte dei suoni. Nelle foto, quindi, le mani, i corpi, gli sguardi e i movimenti di insegnanti e allievi si fondono con le fisionomie degli strumenti fino a diventare un tutt’uno che descrive, meglio delle parole, la tensione, la concentrazione e il piacere che la musica dà a chi la esegue e interpreta. La scuola diventa così il laboratorio artigiano che trasmette un sapere manuale e intellettuale a tutti gli allievi, giovani e meno giovani, alimentandone le passioni, le pulsioni e la curiosità. La scuola di musica “Bettino Padovano” ha iniziato a celebrare il suo ventesimo compleanno un mese fa circa e proseguirà fino al 13 maggio con il grande spettacolo finale al Teatro La Fenice di Senigallia. Un quinto di secolo fa, infatti, nasceva la scuola per volontà di Bettino Padovano, senigalliese colto e cultore della musica, che nel suo testamento lasciò in eredità alla città una quota per la fondazione di un istituto musicale. Oggi è l’associazione Harmonia, per conto della Fondazione Città di Senigallia, a gestire le attività della scuola. Una realtà che conta all’attivo 40 classi di strumento e 25 insegnamenti diversi,che vanno dalla musica classica a quella moderna, dal jazz al pop, dal rock al funky, passando per la propedeutica ai bambini e i corsi per gli over 40. La scuola conta anche un’orchestra classica e una per bambini, una big band, 3 gruppi di musica moderna, 2 gruppi jazz, un ensamble di arpe, un coro e diversi laboratori. Dopo l’entusiasmante successo registrato dalla “festa di compleanno”, che ha visto l’Antonelliana affollata da oltre 300 persone, tra grandi e piccoli, venute a festeggiare il primo anno di attività della Biblioteca Ragazzi, sta per prendere il via un nuovo interessante ciclo di incontri dedicati ai piccoli lettori della Biblioteca comunale di Senigallia (situata in via O. Manni, 1). Si tratta di “Questa storia non ha un senso …, ma tanti!”, laboratori creativi e letture animate curati da Eleonora Primavera e destinati a ragazzi e ragazze dai 6 ai 10 anni. Gli incontri si svolgeranno dalle 16,30 alle 18 per 5 sabati consecutivi a partire da sabato 14 aprile. In questo caso l’approccio alla lettura e al libro sarà affrontato in maniera del tutto originale, attraverso l’uso dei sensi. Che cos’è un libro? Come è fatto? Di che cosa è fatto? E che rumore fa? Ma soprattutto, come si usa? Servono solo le orecchie per ascoltare e gli occhi per guardare, oppure possiamo usare tutto il nostro corpo? Cinque incontri, come cinque sono i sensi, che cercheranno di dare risposte a queste domande. Le prenotazioni si riceveranno dalle 8,30 del lunedì precedente l’incontro al numero telefonico 071.6629302. SABATO 21 APRILE: RUMORE DI LIBRI Quale verso fanno i libri? Quanti suoni ci sono nascosti in un libro? Qual è il primo gesto necessario per creare un libro? Proviamo ad ascoltare insieme i rumori nascosti in ogni lettura in ogni racconto. SABATO 28 APRILE: LIBRI DA GUARDARE Ma i libri si ascoltano o si guardano? Esistono storie senza parole? Un’immagine può raccontare una storia? Laboratorio di realizzazione di immagini narrative e creazioni luminose. Letture ad occhi aperti! SABATO 5 MAGGIO: QUESTO LIBRO ODORA DI…?! Ogni storia si sa ha il proprio odoraccio di fiori o di origano o di… boh! Mettiamo insieme tanti odori diversi e poi, si sa, ogni odore ha la sua forma e ogni forma ha la sua storia, una storia da ascoltare e da annusare! SABATO 12 MAGGIO: BUONO COME…UNA STORIA! I libri si toccano, si ascoltano, si guardano, si annusano, ma…si possono mangiare? Dite che avranno un buon sapore..?! Proviamo a cucinare e a mangiarci…le storie! La settimana della cultura proposta dal 'Museo Tattile': alla scoperta delle Grotte di Frasassi Anche ed in modo particolare al Museo Tattile Statale Omero di Ancona si festeggia la XIV edizione della Settimana della Cultura. In pieno corso d’opera, questa settimana (14/22 aprile 2012) ricca di appuntamenti è un’ iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali MiBAC, volta a trasmettere l'amore per l'arte e favorire nuove esperienze culturali attraverso la conoscenza dell'immenso patrimonio italiano. Sabato 21 e domenica 22 aprile il Museo Omero organizzerà una gita speciale alla scoperta delle Grotte di Frasassi e al Museo (costo 35,00 euro). Nel primo pomeriggio di sabato è previsto l'arrivo alle grotte, tesoro intatto del nostro territorio dove a condurre la visita sarà lo scopritore delle stesse Grotte di Frasassi, Maurizio Bolognini, il quale, al termine del percorso, racconterà la sua storia straordinaria presso il Museo delle Grotte a San Vittore di Genga. Poi sempre sullo sfondo del Museo delle Grotte sarà possibile ascoltare alcune pagine del libro "La scoperta della Grotta Grande del Vento: l'emozione di esserci" col commento degli autori Maurizio e Mauro Bolognini, recitate da Luca Violini, noto doppiatore cinematografico italiano accompagnato al pianoforte dal celebre musicista marchigiano Paolo Zannini e da Claudio Cesini. La serata Un corso gratuito, organizzato dal circolo Acli Computer per tutti Un’ottima opportunità per chi vuole apprendere l’uso del computer. Il circolo Acli “Umberto Ravetta” di Senigallia organizza infatti un corso, aperto a tutti e completamente gratuito. L’iter formativo partirà il prossimo martedì 24 aprile alle ore 16.30, nelle giornate di martedì e giovedì, presso l’Istituto Alberghiero di Senigallia, che ha contribuito anche alla sua progettazione, sarà caratterizzato per un totale di 10 appuntamenti. Chi vuole aderire, sfruttando gli ultimi posti rimasti a disposizione, può contattare Andrea Lorenzetti al 331 132 1202 o Ivano Cursi al 339 46 11 318 o inviare una mail al seguente indirizzo: acli.senigallia@ gmail.com. “Con questo corso, che gode del patro- cinio del Comune di Senigallia” dichiara il presidente del circolo Acli Andrea Lorenzetti, “intendiamo dare un grande aiuto a chi, non avendo avuto ancora la possibilità, vuole apprendere le basi per l’utilizzo del computer”. “Andremo infatti a insegnare”, prosegue sempre Lorenzetti, “i programmi più utilizzati, cioè quello di scrittura e quello di calcolo, e faremo conoscere il mondo internet, con i programmi di navigazione e quelli di posta elettronica. Utilizzando personale specializzato, faremo poi conoscere ai partecipanti anche quelle che sono le possibilità che il computer consente nei confronti della pubblica amministrazione. L’ultima lezione sarà destinata a quali pericoli la navigazione su internet può sviluppare”. termina con una cena a Genga.L'iniziativa è aperta a tutti con precedenza ai non vedenti. L'incontro presso il Museo delle Grotte e la visita guidata al Museo sono aperte a tutti e gratuite (con prenotazione obbligatoria). Domenica 22 aprile alle ore 10,00. a suggello della conclusione della Settimana, il Presidente Aldo Grassini con operatori museali condurranno una visita guidata al Museo Omero. Per tutto l’arco della Settimana della Cultura, il Museo ha proposto e propone un percorso dedicato al Tattilismo e alle tavole tattili di Marinetti. Giulia Falaschi Il Moica compie 20 anni Il Moica (Movimento italiano casalinghe) festeggia trent’anni (1982 – 2012) ed è dedicata a quest’anniversario la mostra itinerante “Creatività al femminile”, allestita a Senigallia, presso la Sala Expò dei Giardini Matilde Palazzesi, dal 7 al 18 aprile, promossa dal Moica Marche – Banca del Tempo, con il patrocinio del Comune e il sostegno del Centro servizi volontariato Marche. L’esposizione, cui è invitata la cittadinanza, sarà inaugurata sabato alle ore 18, alla presenza della presidente regionale e vice presidente nazionale del Moica Elisa Cingolani, del Sindaco Maurizio Mangialardi, dell’assessore comunale alla Cultura Stefano Schiavoni e, naturalmente, delle socie e dei soci dell’associazione, dalla provincia e non solo, protagonisti con le loro diverse realizzazioni artistiche. In mostra infatti ci sono manufatti di vario genere (pizzi, ricami…), monili, dipinti, abiti e altre produzioni, che condensano estro creativo e abilità manuali. L'angolo del trentennale, con disegni, un madrigale e una poesia, è curato dalle artiste Luciana Interlenghi, Gabriella Paoletti e Fiorina Piergigli. La mostra rimarrà aperta lunedì, martedì e mercoledì dalle 17 alle 19, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 (ingresso gratuito), l’organizzazione è curata dalla responsabile Moica Marche - Senigallia Bruna Pierpaoli. spettacolo la voce misena 19 aprile 2012 13 eventi e corsi il taccuino Senigallia - Mostra di Picp Nella Sala del Fico di Palazzetto Baviera Vuoti, la Mostra itinerante dello scultore senigalliese Gianfranco Romagnoli (in arte Pico), curata da Gabriele Tinti. Promossa dalla galleria Portfolio e dal Comune di Senigallia, in collaborazione con la boutique Ribot, la mostra si articola in 3 sezioni allestite rispettivamente a Palazzetto Baviera, nella galleria Portfolio e nella boutique Ribot. sarà la volta dei Machine Head 4et (quartet) con una formazione “pianoless”, anche in questo caso con presentazione del cd del 2011 “Fuori dal chorus” tra tradizione e innovazione. Ore 21, Gratis club di Senigallia. Ancona - Ospitalità italiana Il prossimo 20 aprile, alle ore 10,30, avrà luogo in Ancona, presso la Loggia dei Mercanti, la consegna degli attestati ufficiali "Ospitalità Italiana Senigallia - Sotto le stelle del jazz 2012" per la Regione Marche, alla presenza del Domenica 22 aprile per 'Sotto le stelle del Jazz' Presidente della Regione Gianmario Spacca, del- la presidente della Provincia Patrizia Casagrande, del presidente della Camera di Commercio Rodolfo Giampieri e del presidente dell'Isnart Maurizio Maddaloni. Senigallia - Con le donne dell'Aquila Le donne della Cgil di Senigallia hanno organizzato un incontro con le donne Terre-Mutate per la costruzione della casa delle donne a l'Aquila. Sarà un'occasione per condividere un po' dell'impegno per la ricostruzione di questa città. Venerdì 20 aprile alle ore 17 presso l'Auditorium San Rocco. "Certe notti", alla Fenice Cinema multisala GABBIANO Senigallia / Sabato 21 aprile, performance Aterballetto da venerdì 20 aprile La costruzione di un sogno, di una metafora e un cammino in macchina con la radio e l'anima accese attraverso la notte. Notte “intesa non come un’oscurità reale e mentale, ma assaporata come rigeneratrice di una realtà intima, personale, come il buio che precede l’apertura di un sipario, momento magico che ci sospende e ci spinge entro il luogo in cui il reale ed il consueto si trasformano, dove tutto, le nostre ansie, le nostre passioni, le nostre gioie si materializzano, dove tutto il reale si ripresenta con valori diversi”. È questa, attraverso le parole del coreografo Mauro Bigonzetti, l'idea di “Certe notti”, lavoro dell'Aterballetto che sarà in scena al Teatro La Fenice di Senigallia sabato 21 aprile 2012. Inizio alle 21. La Stagione Teatrale 2011-12 di Senigallia in corso è promossa dal Comune (Assessorato alla Promozione dei Turismi e Manifestazioni) in collaborazione con Amat e Inteatro (per la rassegna Circo in festa). Lo spettacolo in scena sabato 21 aprile prossimo nasce da un lavoro su canzoni, versi e parole di Ligabue, il famoso rocker di Correggio, anche autore e regista. L'Aterballetto di Reggio Emilia, prestigiosa compagnia di danza italiana, nonché principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche, incontra le note e la voce inconfondibile di Ligabue, su coreografie di Mauro Bigonzetti e scene e video installazioni di Angelo Davoli. Un grande schermo e alcuni monitor sospesi fanno da scenografia con immagini di cielo e ghiaia e silos, richiamando un non-luogo adatto alla “costruzione di un sogno dal back stage fino alla manifestazione iconica dell'evento preparato e atteso” (Angelo Davoli). Il pubblico che ama Ligabue potrà emozionarsi ammirando la “risposta intera, fisica, mentale e dello spirito” (come lui stesso ha scritto nelle note allo spettacolo) dei corpi dei danzatori ad alcune delle sue canzoni (L'amore conta, Hai un momento dio, certe notti, tra le altre), alle poesie tratte da Lettere d'amore nel frigo, ai dialoghi tratti dal film "Radiofreccia". Costumi di Kristopher Millar e Lois Swandale in collaborazione con Mariella Burani Fashion Group; Luci di Carlo Cerri. Senigallia/ Originale mostra ad Arearte Detroit, la città che cresce L’Associazione culturale “Farm” ha inaugurato mercoledì 18 aprile, presso la Galleria Arearte (via F.lli Bandiera 34) la mostra “Detroit, the growing city”, un reportage fotografico di Giada Connestari sugli orti urbani della città americana. L’iniziativa rappresenta il terzo di quattro atti (i primi due già svolti a Mestre e San Donà di Piave, e l’ultimo in programma a Torino) della rassegna fotografica “Glocal 3 – Fra centro e periferia”, ideata da Enrico Gusella per mostrare il quadro della rappresentazione delle città e delle relazioni, di trasformazioni e cambiamenti sociali che caratterizzano la scena urbana contemporanea. L’evento senigalliese mostrerà uno spaccato di una America nuova, che ritrova le sue origini agresti in uno dei luoghi più industrializzati, com’era appunto Detroit, la capitale dell’automobile negli USA. Corinaldo/ "E pensare che c'era il pensiero" Parole e musica per pensare Gaber, insieme a Luporini, ha davvero inventato un nuovo modo di abitare il palcoscenico e la canzone, rinnovando l'unione tra parola e musica, riflettendo, interrogandosi, scendendo nel privato o aprendosi al sociale, stando nel presente, riuscendo spesso a decifrarlo e persino ad anticiparlo, mettendosi in gioco in prima persona in una costante ricerca. Vale la pena di riascoltare le sue parole, specie in un momento tanto buio sia per la cultura che per le coscienze, ma credo valga la pena soprattutto perchè la sua eredità, in questo caso, passa attraverso un’alterità - il mio essere donna appunto - un'altro punto di vista, un'altra sensibilità, un ulteriore verifica della forza del suo materiale. CORINALDO | 3 maggio 2012 Teatro Goldoni Maddalena Crippa "E pensare che c'era il pensiero" di Giorgio Gaber e Sandro Luporini regia Emanuela Giordano www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375 TO ROME WITH LOVE Un film di Anne Fontaine. Con Isabelle Huppert, Benoît Poelvoorde, André Dussollier, Virginie Efira. Belgio e Francia, 103'. Dopo Londra, Barcellona e Parigi, Woody Allen ha scelto di ambientare il suo ultimo film in Italia. E più precisamente a Roma. A questo proposito il regista newyorkese, ormai prossimo agli ottant'anni, ha dichiarato: "Ogni volta è come fare una dichiarazione d'amore ad alcuni luoghi. Proietto sul grande schermo i miei sentimenti per i posti che contano nella mia vita. Spero di poter fare lo stesso con Roma". Il Ministero per i beni culturali si è attivato per fornire ad Allen e alla sua troupe tutto il supporto logistico necessario e l'11 luglio sono iniziate le riprese nella capitale con un cast in gran parte italiano. Oltre a Penelope Cruz, Alec Baldwin, Ellen Page, Jesse Eisenberg, compaiono infatti tra gli interpreti Riccardo Scamarcio, Isabella Ferrari, Roberto Benigni, Sergio Rubini, Ornella Muti, Massimo Ghini, Antonio Albanese, Alessandra Mastronardi, Alessandro Tiberi e Flavio Parenti. Il film, come un moderno Decamerone boccaccesco, è composto da vari episodi: in uno di questi Allen interpreterà un uomo che in viaggio a Roma con la moglie conoscerà l'uomo che sta per sposare la figlia. In un altro episodio Roberto Benigni vestirà i panni di Leopoldo, un tranquillo impiegato dalla vita ordinaria che verrà scambiato per un celebre attore (nelle scene girate alla Rai Benigni è stato intervistato dalla conduttrice del Tg3 Cristiana Palazzoni). Il segmento con Alec Baldwin vedrà un architetto californiano in viaggio a Roma con gli amici; mentre quello con Alessandro Tiberi e Alessandra Mastronardi dovrebbe vedere i due ragazzi perdersi per la città in occasione di una visita ai parenti romani.. DIAZ Un film di Daniele Vicari. Con Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Elio Germano, Davide Iacopini, Ralph Amoussou. 120' - Italia 2012 Luca è un giornalista della Gazzetta di Bologna (giornale di centro destra) che il 20 luglio 2001 decide di andare a vedere di persona cosa sta accadendo a Genova dove, in seguito agli scontri per il G8, un ragazzo, Carlo Guliani, è stato ucciso. Alma è un'anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri e ora, insieme a Marco (organizzatore del Social Forum) è alla ricerca dei dispersi. Nick è un manager francese giunto a Genova per seguire il seminario dell'economista Susan George. Anselmo è un anziano militante della Cgil che ha preso parte al corteo pacifico contro il G8. Bea e Ralf sono di passaggio ma cercano un luogo presso cui dormire prima di ripartire. Max è vicequestore aggiunto e, nel corso della giornata, ha già preso la decisione di non partecipare a una carica al fine di evitare una strage di pacifici manifestanti. Tutti costoro e molti altri si troveranno la notte del 21 luglio all'interno della scuola Diaz dove la polizia scatenerà l'inferno. Fino a qui la parte iniziale del film a cui vanno fatti seguire dei dati che non sono cinema ma cronaca giudiziaria. Alla fine di quella notte gli arrestati furono 93 e i feriti 87. Dalle dichiarazioni rese dai 93 detenuti (molti dei quali oggetto di ulteriori violenze alla caserma-prigione di Bolzaneto) nacque il processo in seguito al quale dei più di 300 poliziotti che parteciparono all'azione 29 vennero processati e, nella sentenza d'appello, 27 sono stati condannati per lesioni, falso in atto pubblico e calunnia, reati in gran parte prescritti. Mentre per quanto accaduto a Bolzaneto si sono avute 44 condanne per abuso di ufficio, abuso di autorità contro detenuti e violenza privata (in Italia non esiste il reato di tortura). spigolature Nelle Marche sono state chiuse oltre 1.700 aziende agricole nel 2011 ma sono anche aumentate di un terzo quelle in sofferenza nel far fronte ai debiti pregressi, anche a causa della stretta creditizia che fa venire meno la possibilità di garantire liquidità. E' quanto rileva la Coldiretti in merito allo studio realizzato da Inea è presentato dalla Regione Marche sulla situazione difficile che stanno vivendo molti imprenditori del settore agricolo. Il costo del denaro in agricoltura ha raggiunto il 6% e risulta superiore del 30% a quello medio del settore industriale e ben sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito. D'altro canto non mancano però anche i segnali positivi, come il boom fatto registrare dalla vendita diretta, con il progetto filiera agricola italiana portato avanti dalla Coldiretti che nel 2011 ha visto 210 mila marchigiani fare la spesa in uno dei 39 mercati degli agricoltori attivati in regione, per un giro d'affari stimato in 2,3 milioni di euro. Un fenomeno che sta vedendo molti imprenditori investire, nonostante la crisi, tanto che negli ultimi tempi hanno aperto i battenti quattro Botteghe degli agricoltori, l'ultima a Pesaro, con una struttura da 250 metri quadri. Non sono pochi a pensare che si uscirà dalla crisi anche tornando a madre terra. 14 sport la voce misena 19 aprile 2012 Miciulli Calcio Senigallia MICIULLI 2 – SENIGALLIA CALCIO 0 Gara molto sentita da entrambe le squadre. Ben dodici gli ammutinati. Il derby si risolve alla fine in favore della Miciulli quando all’87° Contini, e all’89° Si.Schiano, perforano la rete di Putignano. MICIULLI: Minardi, Si. Schiano, Baldelli, Gervasi, Cinotti, Rosi, Galdenzi, St. Schiano (70° Rossi Berluti), Omerico (55° Bomprezzi), Contini, Goldoni (64° Spadoni). All. Goldoni. SENIGALLIA CALCIO: Putignano, N.Durazzi, Pettinelli, Censi, Simonetti, Mandolini, Casavecchia (62° Gemma), A.Durazzi (55° Gabbanella), Gorini, Siena, Giuliani. All. Solazzi. Arbitro: Cecchini di Jesi. sport Giancarlo Mazzotti Team roller, giovani fuoriclasse Si parla sempre di vittorie e dominio nelle classifiche su pista ai campionati di Pianello Vallesina per i nostri giovani fuoriclasse del Team Roller Senigallia. Dai più piccoli a quelli più conosciuti, in più di trenta tutti vincenti i ragazzi di Mauro Guenci che in molte gare hanno occupato tutto il podio e addirittura anche le prime cinque posizioni in classifica. Le giovani promesse Gaia Girolimetti, Asia Luciani e Federica Grilli (occupano rispettivamente le tre posizioni del podio in entrambe le gare. Filippo Moroni, Alessandro Mela, Martina Ferretti si piazzano al secondo posto e terzo posto. Bravissimi anche Federico Mencarelli, Davide Marchetti, Alessandro Marcellini, Federico Garbatini, Tommaso Durazzi, Sofia Simoncioni, che occupano mediamente dalla quarta alla sesta posizione. Pallacanestro femminile ROSETO 49 – VITALCARE 39 Nuova sconfitta, nell’ultima di campionato, per la Vitalcare in trasferta. Ora alla squadra non resta che disputare i play aut. CLASSIFICA: Campobasso 36, Civitanova 34, Pesaro 32, Pescara 22, Fermo 18, Roseto 18, Senigallia 8, Ancona 0. I verdetti: Campobasso accede alla fase finale; Civitanova Marche allo spareggio con la seconda classificata del girone F per accedere alla fase finale; Roseto e Senigallia ai play out; Ancona retrocede in serie C. G.M. Anche la Vigor Senigallia non ha giocato. Il recupero del calendario Uno stop dedicato a Morosini Il cacio a tutti i livelli si ferma per lutto Quella che doveva essere una domenica di festa per lo sport del pallone si è trasformata in una tragedia. Sabato, sul campo sportivo del Pescara, durante l’incontro di calcio fra la locale squadra di serie B e il Livorno, il giocatore livornese Piermario Morosini è deceduto sul campo per un improvviso malore. Grande impressione hanno suscitato le riprese televisive per come Morosini si è accasciato dopo aver tentato di rialzarsi per poi crollare definitivamente. A nulla è servito il pronto intervento del medico sociale, della Croce Rossa con tutte le attrezzature che il caso richiedeva, Morosini è deceduto sul colpo. La notizia del decesso è stata recepita dalla Federazione Nazionale Gioco Cacio che ha immediatamente sospeso tutte le gare in programma, incominciando dalla serie A fino a tutte le serie inferiori. Anche il Campionato d’Eccellenza è stato sospeso. La Vigor, che doveva recarsi in trasferta sul campo dell’Urbania, si è fermata. Al momento attuale la Federazione Gioco Calcio Marchigiana non ha diramato alcun comunicato. Si sa però, per vie ufficiose, che con ogni probabilità il Campionato riprenderà martedì 17 aprile. Se così fosse, i vigorini ritorneranno di nuovo sul proprio terreno il 22 contro la Cagliese. L’incontro con l’Urbania era stato preparato in settimana dal mister Clemente nel migliore dei modi, tanto da far dire al presidente Mandolini: “Sappiamo che la trasferta sul terreno dell’Urbania è difficile ma non impossibile. I ragazzi sono ben preparati, lo dimostra il fatto che anche a Tolentino – la settimana scorsa – si sono ben comportato e meritavano ben altro risultato. Noi partiamo con la ferma intenzione di fare risultato, sarà il campo poi a dirci se lo abbiamo meritato o meno”. Bellucci e Simoncelli, assenti per squalifica, sono difficili da rimpiazzare ma i compagni che li sostituiranno non mancheranno di farsi rispettare. CLASSIFICA: Maceratese 63, Tolentino 63, Fermana 56, Urbania 49, Grottammare 48, Vigor 47, Cagliese 41, Corridonia 41, Cingolana 39, Elp.Cascinare 38, B. Nazzaro 38, Monturanese 37, Montegranaro 35, Fossombrone 34, Truentina 30, Belvederese 29, Fabriano 17, R.Montecchio 2. Giancarlo Mazzotti La Goldengas sempre di più in zona play off Ciclismo Appuntaento vincente Gambelli, bici adventure GOLDENGAS 83 – RONCADE 72 Nella serata del 5 aprile 2012 la Goldengas, nel recupero causa neve, ha travolto il Roncade e si è proiettata sempre più verso la disputa dei play off. Un successo voluto e ottenuto dai ragazzi di Regini che, pur privi di due fondamentali pedine per gravi infortuni (capitano Pierantoni e Monticelli) hanno dato l’anima per piegare i forti avversari, specialmente nella fase finale dell’incontro. Mattatore e trascinatore della squadra, come sempre del resto, è stato Facenda, autore di ben 21 punti, seguito dai giovani rampolli biancorossi: Maddaloni (13), Penserini (17), Stefanini (10), Magrini (14), Di Donato (8), un gruppo coeso e determinato. Iniziano bene i senigalliesi che con Facenda e Penserini e la bomba di Magrini si portano a fine primo quarto sul 26 a 17. Nel secondo quarto la squadra biancorossa subisce, nell’arco dei primi cinque minuti, uno 0-16 impressionante: 26 a 33, poi la reazione e la chiusura a riposo sul 43 a 41. Alla ripresa del gioco sono gli ospiti a tentare la fuga: 47-51, ma sul filo della sirena un’incredibile tripla di Magrini chiude il quarto sul 64 a 59. L’ultima frazione è la consacrazione di Facenda e Maddaloni che, pur coi compagni Di Donato e Penserini fuori per cinque falli, trascinano la squadra alla vittoria per 83 a 72. Ora la compagine si gode un turno di riposo in quanto, essendosi ritirato dal campionato l’Osimo, il ritorno in campo avverrà sabato 21, alle ore 18,30, in trasferta sul campo di Spilimbergo. Da segnalare la buona direzione arbitrale dei signori Santini di S.Giovanni Valdarno e Lauretani di Livorno. Questi i parziali: 26-17, 17-24, 21-18, 19-13. GOLDENGAS: Monticelli ne, Maddaloni 13, Penserini 17, Stefanini 10, Magrini 14, Di Donato 8, Diamantini ne, Girolimetti ne, Facenda 21, Savelli. All. Regini. RONCADE: Vicentin 17, Menegon 11, Barbato 14, Carniato 10, Pascon 6, Delle Monache 8, Vittori, Bouboukas, Lorenzotto 2, Capelli 4. All. Volpato. CLASSIFICA: Ferrara 48, Corno di Rozzano 42, Rimini 36, Goldengas 32, Marostica 30, Montegranaro 30, Fossombrone 30, Ravenna 28, Riva del Garda 28, Villafranca 26, Bassano 22, Rovereto 20, Roncade 18, Civitanova 16, Spilimbergo 16, Udine 16 G.M. Marzocca basket, finita la serie ok ORVIETO 58 – MARZOCCA 50 Dopo tre vittorie consecutive il Marzocca cede in trasferta sul campo dell’Orvieto. Nei primi due quarti la squadra del presidente Monachesi ha messo i brividi ai locali, dominandoli in ogni reparto. Si parte col Marzocca in gran spolvero con Gattoni e Conti che chiudono il quarto sul 12 a 18. Nel secondo, se pur chiuso sul 32 a 31, i biancorossi sono sempre stati in vantaggio. Nella seconda parte dell’incontro, pur lottando alla pari, hanno dovuto subire il ritorno dei locali. Prossima gara, domenica 22, al Palazzetto dello Sport alle ore 18 contro l’Assisi. ORVIETO: Valdiserri 6, Ottocento 10, Brighina 3, Agliani 10, Negrotti 12, Cortelli, Selica- to 5, Ciriciofolo, Cupello 12, Brunelli ne. All. Brandoni. MARZOCCA: Pasquinelli 6, Ganzetti, Quercia 2, Conti 13, Alessandroni, Del Cadia 10, Bauchiero ne, Gattoni 15, Piloni 4, Marcelloni. All. Nobili. Arbitri: Emilio di Teramo e De Panfilis di Pescara. NOTE – parziali: 12-18, 32-31, 48-41, 58-50. CLASSIFICA: Montegranaro 44, Orvieto 40, Ancona 38, Pisaurum 38, Giulianova 38, Val di Sangro 36, Val di Ceppo 30, Porto S.Elpidio 28, Umbertide 28, Marzocca 26, Gubbio 24, Lanciano 24, San Vito 22, Assisi 14, Passignano 12, Foligno 4. G.M. Per i colori del Bici Adventure Team - Piangiarelli Quintabà a riscaldare l’ultimo Campionato d’Inverno nelle Marche ha pensato soprattutto il senigalliese Massimo Gambelli, di nuovo in maglia di primo della classe. Sullo stesso anello portorecanatese, e a cavallo dei gioielli tecnici Scott, di bronzo sono stati Roberto Domizi, Francesco Roscani e Pierpaolo Pascucci. A loro è andato il pieno apprezzamento dei mecenati: FAI di Claudio Cervigni, Parafarmacia ‘La Margherita’, Givat materiale elettrico, Simi engineering, Imasaf Adriatica, ‘A posto’ officina Rocchetti Giuseppe, Ciccotti Motors. Gambelli incarna la forte vocazione fuoristrada della scuderia giallobianconera, che punta al traguardo delle nozze d’argento con la mountain bike. Il Bici Adventure Team - Piangiarelli Quintabà di patron Walter Tombesi sta ampiamente onorando la 23^ stagione in sella al ‘rampichino’, mantenendo ed alimentando la stessa visione aperta sull’universo del ciclismo campestre-montano. La dirigenza ha i nomi del presidente Giovanni Bartocci e dell’accompagnatore-jolly-fotografo Marco Tombesi. Con loro, nel consiglio direttivo: Antonio Pascucci (vicepresidente), Pierpalo Pascucci (segretario), Sabina Quintabà, Roberto Domizi, Massimo Marani. La teoria degli amici-sostenitori è guidata dal padre-fondatore Stefano Quintabà (Piangiarelli & Quintabà), principalmente affiancato da Michele Meschini (Costrem Costruzioni Edili Stradali), Antonio Romagnoli (presidente dell’associazione Ruote e Cultura nonché titolare della Assicurazioni Romagnoli). Colonna atletica societaria é Massimo Marani, in perpetuo movimento ed in vetta alle varie classifiche: dal ‘regionale freddo’ all’epilogo autunnale del Centro Italia Bike Tour. Umberto Martinelli Foto: Massimo Gambelli, campione ‘biciavventuroso’ Marzocca basket, finita la serie ok Un nuovo importante accordo di collaborazione è stato siglato nelle settimane scorse tra il Centro Olimpico Tennistavolo e l'Istituto scolastico Senigallia Nord che comprende la scuola Elementare Puccini e la scuola Elementare della Cesanella, la scuola Media Mercantini le le scuole dell'Infanzia Vivere Verde, Cesanella, Scapezzano, Cesano, l'Aquilone. L'accordo, sottoscritto dal Direttore Scolastico Prof.ssa Fulvia Principi e dal Presidente del TT.Senigallia Ing. Domenico Ubaldi, formalizza una collaborazione che di fatto esiste già da molti anni e che ultimamente è stata curata dal Prof. Marconi. Il tennistavolo dunque entra attivamente nel Piano di Offerta Formativa delle scuole primarie nella funzione di attività sportiva non agonistica ma orientata proprio all'aspetto ludico-motorio. Saranno poi i ragazzi a scegliere, in base ai propri interessi e indole e senza condizionamenti, se fare sport oppure semplicemente attività fisica attraverso uno sport. penultima la voce misena 19 aprile 2012 asteriski *** Il Papa e la Pasqua Nel Giovedì Santo, ai sacerdoti e ai fedeli, dopo aver ricordato che viviamo una situazione spesso drammatica, il Papa precisa che è “Nell’obbedienza alla Chiesa il vero rinnovamento”. Nel Venerdì Santo, alla Via Crucis, il Papa si rivolge alle Famiglie: “Non siete sole”. Il giorno di Pasqua “ha trasformato la storia e dà senso all’esistenza di ogni uomo…”. “Le donne hanno vissuto un’esperienza di legame speciale con il Signore che è fondamentale per la vita concreta della comunità cristiana, e questo sempre, in ogni epoca, non solo all’inizio della vita della Chiesa”. La Pasqua, allora, propone anche uno stile dell'essere Chiesa. Marò in cella 15 Ora tocca a Bossi Dall’India i marò in carcere invitano: “Pregate per Quante volte avrà pronunciato le fatidiche: “Roma noi”. padrona/Roma ladrona”. Secondo le informazioni che hanno fatto il giro del mondo, anche il Bossi Italiani spreconi “criticone è un ladrone”! Secondo la Coldiretti, gli italiani sprecano alimentari per circa 35 miliardi di euro all’anno. Tale Francesi, votate! spreco potrebbe garantire il cibo a 44 milioni di La Chiesa cattolica francese non si schiera né per persone. La crisi… è, soprattutto, nel cervello!. Nicolas Sarkozy né per François Hollande. Ma forse mai come in questa campagna per le presiPascoli centenario denziali 2012 ha scelto di scendere in campo e lo La BCC, per rispettare i non credenti (ma perché sta facendo perseguendo due finalità: invitare i citnon rispettare i cristiani?) non userà più la dizio- tadini a non disertare le urne e aiutarli nella scelta ne aC (avanti Cristo e dC (dopo Cristo), ma le dei candidati offrendo chiavi di lettura e principi espressioni Common Era (era comune) e Before importanti alla luce della dottrina sociale. Common Era (prima dell’Era Comune). Farisei. a cura di G. Cionchi Ma l’era comune non inizia da Cristo?. 22 aprile 2012 - III domenica di Pasqua Di ritorno da Emmaus Parola di Dio At 3,13-15.17-19 Salmo 4 1Gv 2,1-5 Lc 24,35-48 L'annuncio della vita nuova chiama in causa ogni uomo e donna I discepoli di Emmaus tornano di corsa a Gerusalemme e raccontano agli apostoli il loro incontro inatteso col viandante. Parlano concitatamente, mentre Tommaso e Pietro si sentono ancor più riempire il cuore. Il viandante, la chiacchierata, i rimproveri, la locanda e quel gesto, unico, straordinario, splendido, che hanno visto fare cento volte: lo spezzare il pane. Ma, ora, oggi, qui, quel gesto è diverso, cambiato, trasfigurato e proprio in quel momento hanno riconosciuto il loro Signore. Sì, amici, Gesù è veramente risorto, è davvero presente, egli è il Rivelatore del Padre. Anche i dubbiosi o i feriti o i lacerati come Tommaso possono sperare: non c'è una scadenza per convertirsi alla gioia, abbiamo tutto il tempo che ci serve per abbandonare i sepolcri e lasciarci abitare. E mentre i discepoli parlano del risorto, Gesù appare e porta la pace. Forse è anche a noi: Gesù risorto è arrivato al cuore quando un altro ne ha parlato, mettendosi in gioco, aprendo il cuore. Succede così da due- la parola a... arrivati in redazione Pensando a Carlo In molti, a Senigallia e non solo, hanno conosciuto Carlo Posanzini. Il suo negozio di televisori e altri apparecchi elettronici di via Rossini era un riferimento per tanti, in città. La sua pazienza nello spiegare il funzionamento di quei marchingegni era nota ed in molti apprezzavano la sua gentilezza. Ora Carlo è nella pace di Dio e la sua famiglia vuole ricordarlo anche attraverso il nostro settimanale diocesano. Carlo Posanzini era nato il 31 marzo 1942 ed è morto lo scorso 13 marzo. Questo il ricordo di sua moglie e dei suoi figli, ai quali va un affettuoso pensiero: “Eri giovane e cercavi di scrutare i cieli con i tuoi innumerevoli congegni elettronici, poi con il tempo hai compreso che quanto c’è da scoprire non è molto in alto, ma è dentro di noi: un cielo che soltanto un cuore aperto sa individuare. Solo un cuore così sarà quella bussola perfetta per vedere quell’universo che soltanto chi l’ha pensato può farcene vedere le meraviglie: il Dio dell’Amore. Quel Gesù che tu, caro Carlo, sei riuscito a comprendere; ora a noi non rimane altro che allungare le nostre mani non con gli occhi piangenti ma imploranti per cercare da te un aiuto per giungere a quelle mete così gioiose che ora tu stai vivendo. Grazie Carlo per tutto quello che ci hai insegnato; per la via che ci hai indicato”. La redazione Le dune da salvare Il progetto di ripristino e gestione dell’ambiente dunale senigalliese è arrivato al suo terzo anno di vita. Gli obiettivi messi in programma mirano alla tutela dell’esistente, ossia le dune già formate e presenti lungo il litorale del Ciarnin e il ripristino delle dune lungo il litorale nord (Cesanella-Cesano) attraverso metodologie a bassissimo impatto ambientale. (...) Dopo due anni di lavoro i risultati sono evidenti: l’arresto, o per lo meno il controllo, dell’erosione antropica alle dune del Ciarnin e lo sviluppo delle prime proto-dune lungo il litorale nord. (...) Il Piano degli Arenili, approvato ad aprile 2011, avrebbe dovuto creare una sintesi di tanti interessi, permettendo lo sviluppo economico legato al settore turistico e al tempo stesso garantire la salvaguardia delle dune e dei suoi abitanti. Purtroppo così non è stato e gli interessi corporativi si sono materializzati la sera dell’approvazione del Piano dove, nonostante le indicazioni che l’amministrazione aveva concordato con gli ambientalisti riguardo la delocalizzazione degli stabilimenti balneari, è bastato stranamente un emendamento presentato all’ultimo minuto per sconvolgere quanto di buono fatto in due anni di lavoro. (...) Così due nuovi stabilimenti sorgeranno in aree di pertinenza dunale lungo il litorale nord: è legittimo nutrire forti dubbi sulla reale intenzione dell’Amministrazione di tutelare fino in fondo l’ambiente". Gruppo società e ambiente mila anni: quel burlone di Dio sveglia i nostri cuori attraverso le parole infuocate di quei suonati dei suoi discepoli. Dio passa attraverso le nostre flebili voci, supera la barriera delle nostre incoerenze e delle nostre incongruenze e ci raggiunge proprio là dove non ci saremmo mai aspettati. E' arrivato attraverso la predicazione dei testimoni del risorto. Poco credibili, come i due di Emmaus, o come i pavidi apostoli o come le donne al sepolcro. Le donne al sepolcro? Ma lo sa, Gesù, che le donne, in Israele non potevano nemmeno parlare in pubblico? A loro affida il messaggio della resurrezione? Sì, a noi. A noi deboli, fragili, incoerenti, zoppicanti, Dio affida il tesoro inestimabile della sua Parola. I dubbi restano, anche dopo la resurrezione, anche se sei un apostolo doc. Gesù appare sempre come un fantasma, siamo nel dominio della fede, nessuno ci può garantire assolutamente che tutto ciò che diciamo sia evidente. Fede. Solo con la fede possiamo sperimentare la concretezza della tenerezza di Dio. Dio non è un'evidenza, non è palese, lo si cerca, lo si incontra, lo si perde. Tutta la vita è un superamento dei nostri dubbi. Se anche gli apostoli testimoni del risorto hanno dei dubbi, vogliamo non averne noi? Per annunciare il Risorto, per crescere nella fede, non abbiamo che un modo: lasciarci fare, lasciare che la di Paolo Curtaz Parola illumini la nostra intelligenza. La Parola letta con passione e intelligenza, non come turisti della cultura ma come mendicanti che elemosinano senso e tenerezza, ha spalancato il cuore alla fede di tanti di noi. Leggiamola questa Parola, approfondiamola, preghiamola, annunciamola, che riempia e scaldi, che annunci e converta. No, non vendiamo dentifricio, né piazziamo creme dimagranti, siamo solo riempiti e il cuore deborda della luce del Risorto. Allora Gesù affida alla Chiesa il suo messaggio, di questo siamo testimoni, del fatto che Dio abbia deciso di divenire uomo, carne, ossa, sudore, pianto, stanchezza, gioia per raccontare il suo vero volto. Del fatto che Gesù, vero Dio, vero uomo, abbia voluto annunciare il volto di Dio fino alla fine, fino al dono totale di sé, fino al paradosso della croce. Che Gesù è risorto, vivo tra i vivi, perennemente presente nello sguardo della sua comunità. Che egli invia noi a raccontare del suo amore, e del desiderio di Dio di amare ogni uomo. Dio ci rende capaci di diventare discepoli, col cuore colmo di tenerezza e di gioia, con la consapevolezza che i nostri pur evidenti limiti non arrestano l'annuncio che fluisce e ci travolge. Questa è la Chiesa, il sogno di Dio, discepoli consapevoli dei propri limiti che annunciano il Regno e lo vivono nella loro concretezza. Trasparenza del Risorto. inbreve A Monterado Domenica 8 aprile, Pasqua, i Monteradesi - che hanno partecipato numerosissimi alla celebrazione della Messa - hanno visto davanti all’altare un dipinto del Cristo risorto, originale per i suoi messaggi simbolici. Infatti, il Risorto porta nelle mani i due simboli della pace: la colomba e l’ulivo. Gesù risorto, apparendo agli Apostoli, li saluta così: “Pace a voi”. L’opera è del pittore locale Corrado Barzetti che già si era segnalato per una mostra su Monterado realizzata per la festa di san Paterniano del luglio 2011, come anche per un “misterioso” volto di Cristo ispirato alla Sindone. Ristoranti con il bollino Presentata la seconda edizione della guida ai ristoranti certificati “Conosci il tuo pasto 2012”. Totalmente grautuita, scritta in doppia lingua, italiano e inglese, a partire da oggi la guida è disponibile on-line su www.conosciiltuopasto.it. All’evento di presentazione, tenutosi presso la Rotonda a Mare, hanno preso parte il notaio Luigi Pocaterra, il presidente dell’istituto mediterraneo di certificazione Remo Ciucciomei, il vice presidente della Confederazione italiana agricoltori Dino Scanavino, il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, l’assessore all’agricoltura della regione Marche Paolo Petrini, la curatrice della guida Veronica Pecorella, il direttore dell’associazione “Città del Bio” Ignazio Garau, i co-presidenti rete di economia etica e solidale Katya Mastantuono e Valeria Bochi, il direttore catering Felsinea capo area Lube cucine Mirco Gadignani, Massimo Bergamo, chef, agricoltori e consumatori. Un bosco ad Ostra Vetere Conclusa la prima fase della piantumazione del nuovo bosco urbano di via San Pietro, allocato su un’area di tre ettari e mezzo sul versante della collina che, a circa due chilometri da Ostra Vetere, digrada verso Barbara e Serra de’ Conti. Con questo nuovo polo naturalistico, nel quale è stato messo a dimora un primo lotto di piante (querce, aceri, lecci, pioppi, pini) si confida di poter approdare alla costituzione di una vera e propria aula didattica, con percorsi guidati per gli studenti. Intanto, il parco è accessibile a tutti, e integra l’altro bosco urbano a suo tempo realizzato in prossimità della scuola materna, ed esteso due ettari e mezzo. redazione@voce misena.it www.vocemisena.it P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132 Settimanale della Diocesi di Senigallia Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Michela Gambelli. Leonardo Pasqualini, Ilario Taus. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura: 4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione n. 137/1952 Registro Periodici del Tribunale di Ancona del 12-18/11/1952La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250. Chiesa di Senigallia TECNOSTAMPA OSTRA VETERE (AN) l’’uomo e la fede Incontro con fr. Enzo Bianchi Priore del Monastero di Bose Venerdì 27 aprile Senigallia 2012 ore 21.00 Cinema Teatro Gabbiano