ITALIA-CINA: WIN-WIN BUSINESS BUSINESS BUSINESS

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ITALIA-CINA: WIN-WIN BUSINESS BUSINESS BUSINESS
ITALIAITALIA-CINA:
CINA: WINWIN -WIN BUSINESS PER IL MADE BY ITALY
Durante il workshop sulla Cina organizzato da ANFIA e dalla
dalla Fondazione Italia Cina,
Cina, in
collaborazione con la Camera di c ommercio
omm ercio di Torino,
Torino, l a filiera automotive italiana si è
confronta
confrontata con gli operatori cinesi del settore
Torino, 7 novembre 2008 – ANFIA e la Fondazione Italia Cina - in collaborazione con la Camera di
commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, attraverso il suo progetto From Concept to
Car e con Quattroruote – promuovono il primo convegno sul settore dell’automotive in Cina.
L’incontro nasce dalla necessità degli operatori del settore di approfondire la conoscenza del
mercato cinese attraverso una presentazione del mercato auto in Cina e le testimonianze di imprese
italiane che operano in Cina e di imprese cinesi che sviluppano attività in Europa.
L’obiettivo è quello di affrontare le tematiche dell’internazionalizzazione del settore automotive
italiano e di presentare le opportunità che il mercato cinese può offrire alle aziende italiane. Saranno
esaminate le strategie di sviluppo del business, della tutela della proprietà intellettuale, delle barriere
e dei principali competitor del settore.
Il settore automotive in Cina, che ha posto le prime fondamenta negli anni Cinquanta, è cresciuto
particolarmente negli ultimi sei anni tanto da diventare il secondo mercato mondiale dopo quello
degli Stati Uniti, con quasi sei milioni di auto vendute nel 2007. In particolare, la crescita è stata del
55% nel 2002 e del 70% nel 2003, mantenendosi su livelli comunque sostenuti anche nel 2006 e
2007 (rispettivamente +30% e +23%). Nonostante la crisi mondiale, sin dall’inizio del 2008 la
crescita delle vendite di auto si è mantenuta a due cifre, in controtendenza rispetto all’andamento
mondiale del mercato, in generale indebolito.
Su questo tema è intervenuto il Presidente della Camera di commercio di Torino, Alessandro
Barberis: “Attraverso il nostro progetto di internazionalizzazione del settore automotive, From
Concept to Car guardiamo sempre con maggiore interesse al mercato cinese, che nel settore auto
continua a prevedere una crescita significativa, al di là della crisi internazionale. Non a caso
abbiamo avviato lo scorso 31 marzo un ufficio From Concept to Car ad Hefei. Un punto di
riferimento importante, con personale qualificato, a disposizione delle nostre aziende, per sviluppare
intensi e proficui contatti con i committenti locali”.
“La Cina, nell’ambito del settore automotive, si conferma la migliore destinazione per gli
investimenti diretti stranieri. Due le principali opportunità offerte dal mercato cinese a costruttori e
componentisti italiani: la possibilità di lavorare a costi contenuti con fornitori locali per la
produzione di autoveicoli destinati al mercato europeo e l’opportunità di produrre in loco, anche
attraverso l’apertura di joint venture, per servire il mercato locale – ha proseguito Razelli, “Sul
fronte delle aziende cinesi, l’Italia continua a esercitare una grande attrattiva in termini di possibili
investimenti. I costruttori cinesi, infatti, hanno bisogno di nuove tecnologie che le aziende della
componentistica italiana possono offrire loro e hanno interesse ad aprire centri di ricerca e sviluppo
nel nostro Paese”. Ci sono, insomma, tutti gli ingredienti per un ampio e ricco sviluppo di business.
Nonostante l’aumento del costo del lavoro e delle materie prime abbia determinato, nella fase
attuale, un lieve rallentamento per il settore automotive cinese – auto e componenti – le previsioni di
vendita di autoveicoli per il 2008 si attestano a oltre 10 milioni di unità. Quanto al settore della
componentistica, nel 2006 il valore della produzione totale dell’industria di componenti cinese ha
raggiunto i 4,2 miliardi di Euro, con una variazione positiva del 34.35% rispetto al 2005 e si è
attestato a 5,2 miliardi di euro nel 2007.
Si tratta, però, di un settore estremamente frammentato: per quanto riguarda la produzione di
automobili, 100 imprese hanno la licenza per produrre automobili ma solo 36, nel 2007, hanno
prodotto più di 10.000 unità. Le 10 aziende leader detengono, dunque, l’84% della produzione
totale. Per quanto riguarda la produzione di componenti ci sono oltre 5000 società con un fatturato
di oltre 5 miliardi di Euro.
Nel 2013/2014 si prevede che l’automotive cinese sarà il numero uno al mondo.
Ufficio stampa Fondazione Italia Cina
Paola Lavezzoli
[email protected]
02 72000000
Angela Trevisol
[email protected]
Ufficio stampa ANFIA
Miriam Gangi
[email protected]
011 5546502
338 73 03 167