La donna che diventerò - Poetica del Territorio

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La donna che diventerò - Poetica del Territorio
Associazione Culturale Poetica del Territorio
via Chanoux, 11
11024 Châtillon (Aosta)
Cod. Fisc. 91055880073
www.poeticadelterritorio.com
345 1749062
Mostra d'arte ceramica
&
Presentazione del libro
La donna che diventerò
dodici figure di terra per riscrivere la vita
di Maria Teresa Rosa
Châtillon, Torretta ex Hotel Londres
Sabato 25 agosto 2012 ore 18
Nell'ambito della manifestazione “Arte in tutti i sensi” si propone la mostra della ceramista Maria
Teresa Rosa e la presentazione del libro La donna che diventerò, qui recensito da Gianni Milani.
“Libro tutto al femminile. L’idea nasce, in primis, da un’intuizione della ceramista castellamontese
Maria Teresa Rosa, nota per le sue singolari “bottiglie indossatrici”, maioliche policrome (alcune
con oro o platino o lustri), di volta in volta ispirate a personaggi femminili che nelle forme della
ceramica trovano la perfetta sintesi di corpo e spirito. Personaggi di storica memoria, dai nomi
pesanti cui l’artista decide un bel giorno di regalare nuovi destini e vite “altre”. In che modo?
Attraverso la scrittura di dodici racconti affidati alla penna di altrettante scrittrici piemontesi che,
attraverso racconti brevi ma intensi – e dichiaratamente singolari – si sono buttate, a libero volo di
fantasia, a reinventare vite femminili già ampiamente codificate nei secoli dalla storia e dalla
letteratura: dall’Anna Karenina di Tolstoj all’Antonia de “La Chimera” di Vassalli, via via fino
all’Artemisia Gentileschi (pittrice secentesca), alla Beatrice di Dante e alle omeriche Cassandra ed
Elena, per finire con la Madame Bovary di Flaubert, la Gertrude e la Lucia manzoniane, la
Marianna Ucria della Maraini e ancora la Maria Vergine (ragazza calabra dal nome particolarmente
impegnativo e il sogno di diventare cantante rock) e, ultima, la mitica Rossella O’Hara di “Via col
vento”. Ne derivano storie “nuove”, manipolate con intelligenza e acutezza di prospettiva. Saltano i
codici, s’infrangono i miti e i contenuti. E di tutto s’appropria la verve artistica di Maria Teresa
Rosa che nelle nuove storie s’infiltra per dare forma congeniale a donne “rinate” e liberate dal loro
precedente destino. In tal modo l’opera diventa libro e mostra, dove alla parola s’accompagnano le
immagini della Rosa, riprodotte attraverso gli stupendi scatti fotografici di Enrico Formica.
Particolarmente elegante e raffinata anche l’edizione su carta patinata (con 16 pagine a colori),
firmata, per i tipi della Hever, da un’altra grande donna editore, Helena Verlucca.”
Gianni Milani