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STORIA CALLIGRAFIA GIAPPONESE KANA 仮名 La storia della scrittura giapponese è molto lunga e complessa. I giapponesi non avendo ancora elaborato un sistema di scrittura proprio, iniziano ad utilizzare quello cinese, pervenuto in Giappone nel IV sec d.C. I testi sono dunque scritti in lingua cinese utilizzando i Kanji, caratteri cinesi dell'epoca Kan 漢. KANJI 漢字 = sinogrammi ( v.storia Kanji ) Dai kanji e dalle loro trasformazioni deriva tutta la scrittura giapponese. Kanji 漢字 Ondoku 音読 Magana 真仮名 Mana 真名 Kundoku 訓読 Otokode 男手 Shinnote 真の手 Katakana 片仮名 Manyogana 万葉仮名 Kana 仮名 Sogana 草仮名 Onnade 女手 Hiragana 平仮名 Chowatai 調和体 Hiragana 平仮名 Hentaigana 変体仮名 Trasformazioni La lingua giapponese è sin dall'origine completamente diversa da quella cinese: già nel V sec. d.C. vengono introdotti dei segni, estratti da alcuni kanji e affiancati ai sinogrammi, per facilitare la lettura dei testi cinesi, i cui kanji possono essere letti : con il loro suono cinese originale : Ondoku 音読 con il suono giapponese : Kundoku 訓読 es. Ondoku 我 Wò 愛 Ai 花 Huà Kundoku 我ハ 愛ス 花ヲ Ware wa Ai su Hana wo io amo fiore Questi segni, di cui sotto la tabella che ne spiega la formazione, sono chiamati: KATAKANA 片仮名 Ma i kanji vengono ben presto utilizzati dai giapponesi in due modi differenti: MANA 真名 = kanji usati come significato (cinese) KANA 仮名 = kanji usati come fonemi, per poter scrivere in giapponese, che è una lingua completamente diversa dal cinese (prime testimonianze incise su una spada e uno specchio in metallo del V sec. d.C.). KANA 仮名 Magana 真仮名: Kana scritto in stile Kaisho 楷書 e stile Gyosho 行書 (v. storia kanji cinesi), scrittura usata solo dagli uomini per i lavori di corte o dei monaci, per questo detta anche: Otokote 男手 mano di uomo o anche Shinnote 真の手 mano vera Manyogana 万葉仮名 sono i Magana, in numero limitato, utilizzati nel Manyoshu, un’antologia di poesie giapponesi del periodo Nara (708-780). In quel tempo il numero dei caratteri usati è circa 1000, per 90 suoni della lingua giapponese. Il gusto che predomina nello scrivere è ancora quello detto Karayo 唐様, influenzato dallo stile cinese. I lavori del grande calligrafo cinese Oghishi 王義之 (cin. Wang Xizhi) sono l'esempio a cui si fa riferimento. Ma un migliaio di segni possibili per i circa 90 suoni, è un sistema complicato, per cui il numero dei Manyogana utilizzati viene man mano ridotto a 300. Manyoshu ritrascritto da un calligrafo in stile gyosho. Sokana 草仮名 Manyokana in stile Sosho 草書.(v.storia kanji cinesi) In questo stile si usa Renmen-sen 連綿線, cioè una linea che collega un carattere all'altro. Durante l'epoca Heian (794-1185) la scrittura subisce ulteriori modificazioni, giungendo alla creazione di un sillabario giapponese, che risponde alle esigenze dell'esprimersi, per iscritto, nella propria lingua. Quando le relazioni diplomatiche con la Cina vengono interrotte (periodo Heian di mezzo), i Giapponesi prendono le distanze anche dalla consuetudine di imitare le opere cinesi. Si afferma così un gusto autenticamente giapponese, in tutti i campi: Kokufubunka 国風文化. Per la calligrafia si afferma lo stile Wayo 和様, giapponese. Hiragana (antico) 平仮名 Caratteri sillabici inventati dalle donne che non possono studiare il cinese, non avendo il diritto di accedere all’Amministrazione (inizio periodo Heian). La base della nuova scrittura femminile é il Sokana, semplificato per alleggerirne la forma e rendere la scrittura più fluida, adatta a redigere missive d'amore, diari intimi, ecc. Questa calligrafia viene detta anche: Onnade 女手 : mano di donna. (Trasformazione da Kanji a Hiragana-Onnade) Ben presto anche gli uomini iniziano a utilizzare questa calligrafia, che permette una più precisa e rapida scrittura della lingua giapponese. Anche il numero di caratteri si riduce da 300 a 100. Durante il periodo Heian si afferma e si sviluppa la poesia scritta in Onnade. La capacità di comporre poesie e di scriverle con una calligrafia elegante e personale diventa una delle qualità indispensabili per riuscire nella vita di Corte. Anche la tecnica di produzione della carta si evolve: si ottengono prodotti raffinati e di grande pregio, colorati e decorati a mano (carta Ryoshi ). Esempi di opere di grandi calligrafi Ki no Tsurayuki 紀貫之 Grande poeta e calligrafo del IX-X sec.: scrive in Onnade il “Tosa nikki”土佐日記 “Diario di Tosa”. E' anche uno dei redattori nonché l'autore di una delle prefazione, scritta in kana e makana, della prima raccolta di poesie ordinata dall’imperatore Daigo 醍醐天皇: “ Kokinwaka-shu”古今和歌集 o Kokin-shu. Il testo ha due prefazioni: Mana-jo 真名序 e Kana-jo 仮名序, ma i rispettiv contenuti sono quasi identici. Copia del Tosa nikki Scritta da Fujiwara Tameie 藤原為家 Kokinwakashu, prefazione kana-jo 仮名序 copia posteriore del XII sec. su carta Ryo-shi, in Sokana e Onnade. Tokjo, Patrimonio artistico nazionale. . .“Sunshoan-shikishi” 寸松庵色紙 su carta Ryo-shi, in Sokana e Onnade. Sanpitsu. 三筆 = tre pennelli. Così sono chiamati i tre grandi calligrafi dell'inizio epoca Heian (VIII-IX sec.): Ono no Michikaze/Tofu 小野道風 Fujiwara no Sukemasa / Sari 藤原佐里 Fujiwara no Yukinari/ Kosei/Gyosei 藤原行成. Scrivono in Sokana e Onnade e contribuiscono ad un ulteriore perfezionamento di quest'ultimo. Ono no Michikaze 小野道風 “Akihagicho” 秋萩帖 in stile Sogana. “Tsugi Shikishi” 継色紙 In quest'opera scritta in Sokana e Onnade, le linee sono dolci, fluide, ma forti e sicure. La composizione presenta ampi spazi “vuoti” e le colonne dei caratteri partono da altezze diverse. Questo è un esempio di una delle prime opere in scrittura Chirashigaki 散らし書き. Chirashigaki 散らし書き : “scrittura sparsa”, stile tipico ed esclusivo della cultura giapponese. Viene eseguita sovente su carta di pregio, di piccolo formato (Shikishi, Kaishi, etc) colorata, decorata.Il calligrafo “sparpaglia” sapientemente i kana, concatenandoli l’un l’altro con linee sottili e sinuose, i Renmen-sen, in un gioco tra la scrittura e lo spazio vuoto che crea risonanze profonde ( vuoto = Ma 間, concetto fondamentale nell'arte e nel pensiero giapponese). E' qui che si realizza tutta la differenza dalla calligrafia cinese: i caratteri hanno dimensioni diverse, tutte le sfumature dell'inchiostro vengono utilizzate, dal nero profondo, umido o secco, alla gamma intera dei grigi, tutti i segni concorrono a creare un disegno sulla pagina, che può suggerire movimento o staticità, forza o leggerezza, ritmo frenetico o calma melanconica. Le tre opere più importanti in Shikishi: “Tsugi-shikishi” 継色紙 di Ono no Michikaze 小野道風 “Sunshoan-shikishi” 寸松庵色紙 di Ki no Tsurayuki 紀貫之 “Masu-shikishi” 升色紙」 di Fujiwara Yukinari 藤原行成 Fujiwara no Sari 藤原佐里 Calligrafia in Sokana, con Renmen-sen decisi e con il colore dell'inchiostro che scandisce la composizione dell'opera. Un lavoro di forte personalità. Fujiwara no Gyosei 藤原行成 Il più grande calligrafo nella storia dei Kana (972-1027d.C.). La sua calligrafia è molto elegante, delicata, raffinata, ma purtroppo non è rimasta nessuna sua calligrafia originale in Kana. Ci è pervenuta soltanto un’opera in Kanji. “Masu Shikishi” 枡色紙 in Onnade e Sogana. Scuole Sesonji-ryu 世尊寺流 Il nome Sesonji è il nome del tempio privato costruito nella casa della madre di Fujiwara Gyosei. Successivamente diviene la loro abitazione e dà il nome alla scuola che in essa si forma. E’ ritenuta la prima scuola di calligrafia in Giappone, rimasta attiva per ben 17 generazioni, eccellendo per lo stile elegante e raffinato. Tra i maestri più importanti e famosi: Fujiwara Korefusa 藤原伊房: Fujiwara Sadamine 藤原定実; Fujiwara Sadanobu 藤原定信. Nell’epoca Kamakura (1185 - 1392) dopo la Sesonji sono nate tante scuole, che però nel tempo diventano una sorta di circoli chiusi il cui stile calligrafico ristagna nel manierismo e formalismo. Oie-ryu 御家流 Scuola derivata dalla Sesonji e attiva durante il periodo Edo – Tokugawa (1603 - 1867), quando lo Shogunato Bakufu propone l'insegnamento della scrittura anche alla popolazione. Fino alla epoca Meiji (XIX sec.) è stata la scuola principale nel campo della calligrafia. Esempi di Den-bon importanti La calligrafia giapponese è l'Arte principale nella cultura dell'epoca, per cui si diffondono i Denbon 伝本 , copie dei grandi classici, come Manyoshu (Raccolta delle diecimila foglie), Kokinwakashu, ecc. I calligrafi che li realizzano utilizzano uno stile Onnade molto raffinato. Koyagire 高野切 Copia del Manyoshu e Kokinwakashu (XI sec.). Quest’opera è stata realizzata da tre calligrafi, si notano infatti tre stili diversi. La prima parte è attribuita a Fujiwara Yukitsune 藤原行経 (figlio di Yukinari) . Poche linee di Renmen-sen e toni contrastati ottenuti usando il pennello meno intinto nell’inchiostro. La seconda parte è attribuita a Minamoto no Kaneyuki 源兼行. Linee spesse e scure anche nei Renmen-sen, evidenziano lo scorrere del movimento del pennello. La terza parte è attribuita a Fujiwara no Kintsune 藤原公経. La tecnica è decisamente corretta, i caratteri sono chiari e raffinati, pennellati con ritmo. Si può dire un ottimo esempio di elegante Onnade. Sekidobon Kokinshu 関戸本古今集 Calligrafo sconosciuto, eseguito dopo il Koyagire (XI sec.) È una copia del “Kokinwakashu” calligrafata con uno stile più libero e lirico. Da quando lo stile Onnade iniziò ad essere usato per le antologie, il valore di questo stile aumentò e divenne indispensabile per chi a corte ambiva a salire di livello attraverso l’abilità sia calligrafica che poetica. Da sottolineare che la qualità della carta migliorò molto in Giappone, il che contribuì ad aumentare la qualità e il valore qualità delle opere dei vari libri-raccolta Denbon, per questo molto usati come preziosi regali. Tra questi ricordiamo: “Decchobon Wakanroei shu” 粘葉本和漢朗詠集, “GanrekikoubonManyo shu” 元暦校本万葉集, “Nishihonganji Sanjurokuninshu Tsurayuki shu”「西本願寺三十六人集貫之集」 Decchobon Wakanrouei Shu 粘葉本和漢朗詠集 Una raccolta di poesie copiata da“Wakanroeishu” realizzato su carta particolarmente preziosa, quale regalo di nozze per la figlia di Fujiwara Kinto, calligrafato da Fujiwara Gyosei (XI sec.). A sottolinearne la preziosità i testi ricordano che venne posto in un’elegante scatola. Nishihonganji Sanjurokuninshu Tsurayukishu 西本願寺三十六人集貫之集 Per celebrare il sessantesimo compleanno dell'imperatore Shirakawa 白河 (1113 d.C), 20 bravi calligrafi hanno preparato questo libro su carta pregiata lavorata con la tecnica detta Suminagashi, ottenuta con collages, dipinti, xilografia, ecc.. Lo stile della calligrafia è più pesante rispetto a quella del tempo di Gyosei. Il gusto di quelle calligrafie risulta più forte e maschile rispetto a quello del calligrafo Fujiwara no Yukinari. Cenni storici Chowatai 調和体 Nell’ultimo periodo Heian (fine XII sec.) la società cambia, si sta trasformando da aristocratica in guerriera (Bushi). Anche la calligrafia si modifica. Vengono reintrodotti i Mana accanto ai Kana Onnade e questo porta ad uno stile decisamente più forte ma meno raffinato. Inizialmente fu difficile armonizzare i due stili, ma pian piano ne derivò uno stile nuovo e anche piacevole, soprattutto grazie a Fujiwara Sadamitu 藤原定実 e Sadanobu. 定信. Questo nuovo stile si chiama Chowatai. Epoca Kamakura 鎌倉時代 (1185-1339 ) Con l'epoca Heian si conclude il periodo d'oro della calligrafia Kana. Si entra nell'epoca Kamakura 鎌倉時代 (1185-1339 ) che vede l'affermarsi di guerrieri e monaci. C'è una ripresa della calligrafia Kara-yo, dovuta all'arrivo in Giappone del Buddismo Zen dalla Cina e con esso il concetto di Do 道 = la via, il percorso, che impone una serie di regole. La scrittura in Kana non si rinnova più, resta un mero esercizio di stile o diventa più dura, rozza, perde fluidità ed eleganza. “Sanmonjo”山門状. Opera di Fujiwara no Sadaie 藤原定家, poeta e studioso. La linea è spessa, angolosa, il Renmen-sen non è più utilizzato. Fujiwara Sadaie è compilatore di una raccolta di cento poesie titolato “Ogura Hyakunin Isshu”小倉百人一首. ”Ippongyokaishi” 一品経懐紙 Opera di Saigyo Hoshi 西行法師 L’autore è conosciuto come un grande poeta, guerriero Bushi diventato monaco. Lo stile della calligrafia rientra ancora nel gusto Fujiwara dell’epoca Heian. Epoca Muromachi 室町時代 (1336 - 1573) È un periodo di guerre tra clan. La calligrafia Zen (Kara-yo) acquista uno stile naturale vigoroso, mentre quella Wa-yo ristagna. Epoca Momoyama.安土桃山時代 (1573 - 1603) Il Giappone é unificato, gli scontri tra i clan sono finiti. C'è un rifiorire delle arti decorative per abbellire i palazzi dei grandi signori, il gusto è per lo sfarzo, il lusso, l'ostentazione della ricchezze del potere, che va sotto il nome di Momoyama-Yoshiki 桃山様式. In reazione a questo la Cerimonia del Tè diventa sempre più sobria con il Maestro Sen no Rikyu 千利休 e si afferma il concetto di Wabi 侘 e Sabi 寂 presso i monaci,i bushi , nobili e ricchi mercanti. Wabi 侘 è povertà, solitudine. Sabi 寂 è deterioramento con tempo, imperfetto. Il concetto di Wabi-Sabi, di difficilissima traduzione, suggerisce un'idea di bellezza malinconica, imperfetta, di caducità, di semplicità, di eleganza patinata dal tempo …. In questo periodo si è soliti decorare la camera del tè con: Kakejiku 掛け軸 opere su rotoli di carta e tessuto da appendere alle pareti; Bokuseki 墨跡 calligrafie eseguite da monaci Zen di elevate virtù, considerate preziose per l'autore, non necessariamente per la qualità della calligrafia. Si sviluppa così un interesse da collezionisti per le calligrafie d'”autore e d'epoca” e quindi il commercio e la raccolta di “pezzi”. Kohitsugire 古筆切 Un brano in calligrafia Kohitsu 古筆, raffinata calligrafia già in uso in epoca Heian e Kamakura, ritagliato da un opera intera per essere venduto. L'acquirente-collezionista lo incolla su un Kakejiku 掛け軸 o nel un Tekagami 手鏡 ( volume – raccolta per collezionisti) Tekagami 手鏡 Kohitsugire 古筆切れ nel libro Tekagami Epoca Edo 江戸時代 (1603 – 1868) E’ il più lungo periodo di pace del Giappone, 265 anni, in cui avviene l’incontro con la cultura europea e americana. La cultura non è solo più appannaggio dei ceti alti, ma si diffonde presso la popolazione mercantile. L'interesse per la calligrafia riprende vita. Kanei no Sanpitsu 寛永の三筆, Tre bravi calligrafi del periodo Kanei: Konoe Nobutada 近衛信伊, Honami Koetsu 本阿弥光悦, Shokado Shojo 松花堂昭乗. “Kasen-Byobu”歌 仙屏風 Konoe Nobutada 近衛信尹 Stile Momoyama, Chirashigaki. “Surishitae Kokinnwakashu Emaki” ” 摺下絵古今和歌集絵巻 Honami Koetsu 本阿弥光悦 su un dipinto dell’artista Tawaraya Sotatsu 俵屋宗達. Scrive una poesia con uno stile molto personale: linee spesse e con ritmo forte, sincopato. “Sanjurokkasen Waka Shikisi” 三十六歌仙和歌色紙 Shokado Shojo 松花堂昭乗 Forte contrasto tra caratteri pesanti e leggeri, composizione “in diagonale”. Kana contemporaneo Nel XX secolo, vengono selezionati 48 Kana per avere un unico carattere per ogni suono e l'educazione scolastica è ormai per tutti. I restanti Kana sono chiamati Hentai-gana 変体仮名 e sono utilizzati solo più a scopo artistico per la calligrafia in Kana. Nakata Kanichi 仲田幹一 (1899-2003) Grande maestro di calligrafia della seconda metà del XX sec. A lui si deve la creazione dello stile Kana Oji 仮名大字: calligrafia in stile Onnade su grande formato, con pennellate decise, eleganti, utilizzando tutte le gradazioni dell'inchiostro. L’impaginazione della calligrafia è un misto di linee rette, “grovigli” e linee sinuose. Tra loro importante è il vuoto, parte essenziale della composizione, il che dà ampio respiro all'opera, che si presenta ai nostri occhi come un paesaggio poetico. Si può dire che questo maestro ha modernizzato lo stile Onnade dell’epoca Heian. Nel 1948 ha creato il gruppo/scuola “Mejiro-kai” 目白会, soprattutto per insegnanti di scuola media, liceo e università. Nel 1951 è nata l’accademia “Nihon Shodo Kyokai” 日本書道教育学会 presieduta dal grande poeta e calligrafo Onoue Shishu 尾上紫舟 e come vice presidenti Nakata e i due calligrafi Ishibashi Saisui 石橋 犀水 e Inoue Keien 井上桂園. Tale accademia chiamò Nakata a dirigere la sezione dedicata ai Kana. Successivamente, lasciata questa accademia, 1970 ha creato un’altra scuola chiamata “Akitsukai”あきつ会 aperta a chiunque voglia avvicinarsi alla calligrafia. E’ stato anche maestro della principessa e del personale di corte. Qui di seguito alcune opere del maestro: Testo della poesia di Nakamura Kenkichi 中村憲 吉: 身はすでに 私ならずと お もひつつ 涙おちたり まさ に悲しく (Penso che il mio corpo non mi appartiene più. Scendono lacrime per la tristezza) Testo della poesia di Kinotsurayuki 紀貫之 Kokinwakashu 古今和歌集: きみこふる 涙しなくは から衣 胸のあたりは 色もえなまし ( Mi manchi. Le mie lacrime bagnano il mio abito affinché non diventi rosso per il fuoco del mio amore) Testo della poesia di Iwama Otsuni 岩間 乙二: 行く処 水かさませし 夏野かな (Là dove vado d’estate, l’acqua del campo è aumentata) Testo della poesia di Matsuse Seisei 松瀬青々: はつそらの明かりさしくる爐邊哉 (I primi raggi del sole penetrano nel focolare) Scritto / Hiraoka Kazuko Tradotto / Vera Marchini, Dariella Gallo Bibliografia di riferimento Iijima Shunkei 飯島春慶“ Nippon Shodoshi Gaiyo” 日本書道史要説 Tokyodo 東京堂出版 “Nihonshi Sougo Zuroku” 日本史総合図録 Degawa Shuppan 山川出版 a cura di Sasayama Shunjo, 笹山春生, Yoshie Akio 義江彰夫, Ishii Susumu 石井進 “Sho no Shiho Nihon to Tyugoku” 書の至宝 日本と中国 Asahishinbunsha 朝日新聞社 出版 Museo Nazionale di Tokyo 東京国立博物館 “Moji no Chikara 1, 2” 文字の力・書のチカラ 1,2 Idemitsu Bijutu 出光美術館出版 Museo Idemitsu 出光美術館, Museo Nazionale di Kyoto 京都国立博物館, Museo di Tokyo 東京都美術館” Tamiya Bunpei 田宮文平 “ Sho” 書 Bijutu Shuppan 美術出版社 “Akitsu kai no Ayumi” あきつ会のあゆみ Akitsukai あきつ会出版 Nakata Kanichi 仲田幹一, Nishiyama Matsunosuke 西山松之助, Tokugawa Haruko 徳川 春子 Barthes Roland, L'Empire des signes ed. du Seuil Bienati Scrolavezza, La narrativa giapponese moderna/contemporanea. ed.Marsilio Calza Giancarlo, Stile Giappone ed. Einaudi Claudel Paul, L'oiseau noir ds le soleil levant ed. Gallimard Griolet Pascal, L'écriture au Japon (Histoire de l'écriture) ed.Flammarion Griolet Pasca,l Les Kana, une écriture féminine ed. Université Paris Gunter Seubold, Il chiarore del nulla ed.C Marinotti Haijins japonaises ed. Points Il grande libro degli haiku, a cura di Irene Storace, Roma, Castelvecchi, 2005 Ki no Tsurayuki, Tosa nikki ed. Cafoscarina Kokin Waka shū a cua di Ikuko Sagiyama, Milano, Ariela 2000 Kuki Shùzò, La struttura dell'iki ed. Adelphi Man’yo Luster, Ideo Levy, Hakuko Inoue, Kazuya Takaoka, Tokyo, Pie books, 2002 Miyeko Murase, L'Art du Japon ed.La pochothèque Shuichi Kato, Histoire de la littérature japonaise vol. 1-2 -3 ed. Fayard Shuichi Kato, Arte e società in Giappone ed. F.ne Agnelli Terada Sumie, Figures poétiques japonaises ed.College France Tollini Aldo, La scrittura del Giappone antico, Venezia, Cafoscarina 2005 Zanotti, Introduzione alla storia della poesia giapponese ed.Marsilio