I TEMI CARI A FABRIZIO DE ANDRE` ATTRAVERSO IL COLORE

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I TEMI CARI A FABRIZIO DE ANDRE` ATTRAVERSO IL COLORE
COMUNICATO STAMPA
19 maggio 2009
I TEMI CARI A FABRIZIO DE ANDRE’
ATTRAVERSO IL COLORE: ‘FABRIZIO DIPINTO’
Venerdì 22 maggio, l’artista Gek Tessaro e il gruppo Extrapola Teatro
propongono una suggestiva esperienza sensoriale
di musica e colori. Nell’ambito di Spoon River, ciao!
Venerdì 22 maggio alle ore 21 l’auditorium della Biblioteca
è cornice di una proposta artistica assolutamente
ambiziosa perché magica: dar vita attraverso
interpretazioni grafiche libere all’emozione di ritrovare
nel disegno traccia di quelle che sono state le grandi e
piccole questioni che Fabrizio De André ha cantato. La
guerra, l’amore, la realtà e il punto di vista degli umili, la
città, il mare, la libertà: nella suggestiva atmosfera del
buio, il pubblico rimarrà incantato dalle scenografie
evocative create da Gek Tessaro nella sua living
performance. La lavagna luminosa ingigantisce le simmetrie, le distorsioni, le animazioni
realizzate con le tecniche più diverse: acrilico, collage, acquarello, inchiostri, sabbia, ma
anche figurine cesellate nel metallo o nel cartoncino.
Autore di numerosi libri illustrati per bambini e maestro d’arte allievo di Stepan Zavrel,
Gek Tessaro ha ricevuto molti premi e riconoscimenti anche internazionali.
In ‘Fabrizio Dipinto’ lavora accompagnato dal gruppo Extrapola Teatro, che
interpreta i brani più “etnici” del vasto repertorio di Fabrizio, il cui linguaggio più evocativo è
emotivamente coinvolgente. Ci saranno anche filastrocche adatte ad un pubblico di bambini,
ed una voce narrante che, tra un brano e l’altro, tesserà le fila di un percorso tra tante storie.
Sul palco: Claudio Moro, chitarra; Massimo Rubulotta, percussioni e batteria; Cristina
Ribul Moro, canto; Anna Lisa Buzzola, canto. Testi e regia di Gek Tessaro.
Lo spettacolo – che dura poco meno di un’ora ed è adatto a grandi e piccoli - vuol
essere un tributo al cantautore genovese scomparso dieci anni fa, figura chiave della
rassegna ‘Spoon River,ciao!’, avendo Fabrizio reso immortali i personaggi dell’Antologia di
Spoon River nel suo album “Non all’amore , non al denaro , né al cielo”.
A lui sono dedicati anche gli appuntamenti che chiudono la mostra
fotografica ‘Spoon River,ciao!’, sabato 30 maggio: alle 18 l’incontro con
Guido Harari, fotografo personale di De André per vent’anni, tradurrà
attraverso la proiezione di documentari e video, le emozioni dei suoi
incontri con molti artisti del panorama musicale italiano e non solo; la
sera, alle 21, Progetto Ensemble Khorakhanè animerà la scena
riproducendo, con pianoforte, flauto chitarra e due voci, le canzoni
dell’album Non all’amore, né al denaro, né al cielo.
Il programma completo della rassegna:
Spoon river, ciao! si presenta come un evento contaminato. Una proposta di lettura trasversale che
comincia con la suggestione di una mostra fotografica – quella firmata dal giovane fotografo americano
William Willinghton sui luoghi della famosa collina – per continuare attraverso un percorso di promozione
della lettura e proiettare l’interesse sulla celebre opera di Edgar Lee Masters, un best seller che dura nel
tempo, connotato da valori positivi sotto i quali si riuniscono culture, estrazioni sociali e generazioni diverse.
L’inaugurazione della mostra è l’occasione per ripercorrere le suggestioni evocate dalle liriche del
poeta americano interpretate dagli studenti degli Istituti Primo Levi e Angela Veronese di Montebelluna, anche
in lingua originale.
Le fotografie esposte in mostra focalizzano invece lo sguardo su un’America diversa, lontana dagli
stereotipi moderni e molto più vicina alla vita di provincia e ai valori tradizionali, molto spesso dimenticati. A
corredo dell’esposizione fotografica, la biblioteca ha curato una selezione bibliografica; un tributo alla figura di
Fernanda Pivano, curatrice della prima edizione italiana dell’Antologia e ambasciatrice del fenomeno della
beat generation nel nostro Paese e una selezione delle molte pubblicazioni dedicate a Fabrizio De André, che
ha musicato i personaggi dell’Antologia.
Un viaggio dunque, come di frequente accade, attraverso le svariate forme della conoscenza, dalla
lettura all’ascolto, fino alla fruizione di immagini e video. Un’occasione di incontro che la biblioteca è lieta di
proporre al proprio pubblico e a quanti, vicini e lontani, potranno essere attratti dai molteplici aspetti
dell’iniziativa.
SPOON RIVER, CIAO!
9 / 30 maggio 2009
spazio espositivo
Mostra fotografica sui luoghi di Spoon River di William Willinghton accompagnata dai testi inediti di Fernanda
Pivano. Produzione a cura di Progetto Khorakhanè. Curatela di Roberto Mutti
A corredo della mostra fotografica, un’esposizione di libri e cd musicali curata dalla biblioteca che
documenta la produzione bibliografica e discografica di e su Fernanda Pivano e Fabrizio De André.
INAUGURAZIONE
Sabato 9 maggio 2009 ore 17.00
Lettura delle pagine dell’Antologia di Spoon River curata dagli studenti degli Istituti P.Levi e A.Veronese di
Montebelluna
FABRIZIO DIPINTO
Venerdì 22 maggio 2009 ore 21.00
auditorium
Performance di Gek Tessaro col contributo musicale del gruppo Extrapola Teatro. Omaggio a Fabrizio De
André, per adulti e ragazzi.
INCONTRO CON GUIDO HARARI
Sabato 30 maggio 2009 ore 18.00
auditorium
Immagini, racconti e suggestioni dal mondo della musica.
Guido Harari
Fotografo e giornalista musicale, ha firmato copertine di dischi per artisti italiani e internazionali. È stato
per vent’anni uno dei fotografi personali di Fabrizio De Andrè. Ha al suo attivo numerose mostre e libri
illustrati tra cui Fabrizio De André. E poi il futuro, The beat goes on con Fernanda Pivano, Vasco! e
Fabrizio De André. Una goccia di splendore.
NON ALL’AMORE, NÉ AL DENARO, NÉ AL CIELO
Sabato 30 maggio 2009 ore 21.00
auditorium
Tributo musicale a cura dell’ensemble Progetto Khorakhanè.
Ensamble Progetto Khorakhanè
Sulle scene musicali nazionali da ormai sette anni, il gruppo presenta concerti in omaggio a Fabrizio
De André, accompagnando e animando la mostra fotografica dedicata all’ Antologia di Spoon River. In
un contesto semiacustico creato appositamente per l’occasione, “Progetto Khorakhanè” si propone in
trio composto da pianoforte, flauto, chitarra e due voci. Il contributo musicale sarà tratto dal suggestivo
album “Non all’amore , non al denaro , né al cielo”.