Abstract - Scuola di Terapia Manuale Marcel Bienfait
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Abstract TERAPIA CRANIO SACRALE secondo il metodo Bienfait Sin dagli esordi dell’osteopatia, l’osteopatia craniale è stata sempre un po’ tralasciata dagli studi. Durante questi ultimi decenni ha, al contrario, assunto un’importanza considerevole dovuta alle scoperte fisiologiche. A nostro giudizio, essa non merita più la qualifica di “craniale” ed è diventata, per noi, una parte molto importante dell’osteopatia generale che interessa tutti i segmenti. La scatola cranica fa parte di una grande membrana che, con il nome di “aponeurosi superficiale”, riveste praticamente tutto il corpo. Le placche ossee che la costituiscono non originano dalla cartilagine, come tutte le altre ossa dello scheletro, ma dalla calcificazione diretta della membrana cranica. Esse sono, così, articolate tra loro per adattarsi alle modificazioni d’insieme della scatola che resta, grazie a questo, inseparabile dall’aponeurosi superficiale. Tale aponeurosi, peraltro, di superficiale non ha che il nome poiché si sdoppia in profondità per strutturare tutta la muscolatura e per generare tutta la Fascia del corpo. E’ un connettivo che rappresenta il 65–70 % dei nostri tessuti. Come sappiamo il cervello, o più esattamente la nevroglia cerebrale, si contrae al ritmo di 8 – 12 contrazioni per minuto e si deforma in questo modo: aumenta il diametro lateralmente, e riduce il diametro antero - posteriore. Questo movimento ritmico trascina con sé tutta la scatola cranica e le ossa della faccia, ma anche tutto l’insieme aponeurotico ed i segmenti che vi sono attaccati, cioè l’Aponeurosi Superficiale e, praticamente, tutto l’insieme del corpo. E’ ciò che la fisiologia ha chiamato “Movimento Respiratorio Primario M. R. P.”. Tale deformazione cerebrale ritmica interessa, come prima fisiologia, la modificazione dei ventricoli cerebrali e, tramite ciò, la circolazione del liquido cefalo-rachidiano negli spazi ependimali. Il buon funzionamento delle articolazioni del cranio e della faccia, naturalmente, è determinante su questa deformazione che con il sistema aponeurotico si prolunga verso tutti i segmenti, portandoli ritmicamente verso la rotazione interna poi la rotazione esterna. E’ il M.R.P. Un movimento perpetuo sul quale la fisiologia classica tace. Tuttavia, non c’è niente di inutile nella nostra fisiologia. Come sempre, noi pensiamo che la cosa sia semplice, basterebbe porsi la domanda. Per noi questo movimento perpetuo risolve due necessità fisiologiche. 1) La circolazione del sangue nell’organismo è canalizzata. Per mezzo di vasi via via più piccoli, essa conduce gli elementi nutritivi e di difesa ai tessuti. Gli ultimi vasi, i capillari detti finestrati a causa della presenza di fori, lasciano passare nei tessuti gli elementi nutritivi, i globuli bianchi, i fattori difensivi, …il “plasma” che si spande tra le cellule negli spazi lacunari dei tessuti. E’ molto più di una probabilità che il Movimento Respiratorio Primario sia il motore di questo dilagare del plasma negli spazi lacunari. 2) Sappiamo che esiste una grande circolazione di acqua, detta “acqua libera” nelle guaine dei fasci connettivi collageni. E’ una grande circolazione piuttosto misconosciuta che, noi riteniamo, ha lo scopo di modificare, a seconda delle necessità, la densità degli spazi lacunari dei tessuti. In effetti, la nutrizione delle cellule avviene per osmosi. In un primo tempo, gli spazi lacunari densi di elementi apportati dal sangue, proprio grazie alla maggiore densità rispetto all’ambiente intracellulare, lasciano passare all’interno delle cellule gli elementi Scuola di Terapia Manuale Marcel Bienfait www.scuolabienfait.it - [email protected] Abstract necessari alla loro vita.In un secondo tempo, per un afflusso di acqua, la densità lacunare diminuisce e l’ambiente si trasforma in linfa interstiziale, gli scarti della combustione cellulare passano in questa linfa per osmosi inversa. Ancora una volta, il motore di questa grande circolazione di acqua libera è sicuramente il Movimento Respiratorio Primario. Infine, non è stupido pensare che il M.R.P. sia un fattore importante per la circolazione di ritorno verso il cuore del sangue venoso, ma soprattutto della linfa i cui vasi sono sprovvisti di sistema valvolare. Scuola di Terapia Manuale Marcel Bienfait www.scuolabienfait.it - [email protected]