Istruzioni per l`uso - Tomo I
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Istruzioni per l`uso - Tomo I
Presentazione del corso Struttura dell’opera Il testo dei volumi primo e secondo è articolato in Percorsi; ogni Percorso è suddiviso in tre sezioni, i cui contenuti e obiettivi sono riassunti nell’Apertura di Percorso. volume primo volume secondo Percorso 2 La morfologia Obiettivi formativi: consolidare le proprie competenze essere coerenti e logici giustificare le proprie ipotesi classificatorie Morfologia e sintassi Percorso 1: La fonortografia Percorso 2: La morfologia Percorso 3: L’analisi logica Percorso 4: Il periodo o frase complessa Fascicolo: Prove di ingresso Competenze per comunicare e competenze per scrivere Percorso 1: Competenze per comunicare Percorso 2: Competenze per scrivere Percorso 3: Educazione emozionale. Io penso positivo Dossier: Orientamento che cosa sai fare che cosa imparerai In queste pagine vogliamo verificare se sai riconoscere quali parole concordano, e come concordano, all’interno di un discorso. Molte parole infatti possono cambiare la parte terminale per adattare la loro forma ad altre parole. In queste pagine ti guidiamo attraverso la conoscenza e la descrizione delle nove parti del discorso, per imparare a svolgere in modo corretto l’analisi grammaticale: • il nome • l’articolo • l’aggettivo • il pronome • il verbo • l’avverbio • la preposizione • la congiunzione • l’interiezione come si fa… la concordanza In queste pagine ti aiutiamo ad elaborare un metodo per riconoscere se due parole concordano oppure no. Trovi inoltre riassunta la differenza tra parti variabili e parti invariabili del discorso. volume terzo guida per l’insegnante Percorso 2 Percorso 2 che cosa sai fare unità 2 • La classificazione del nome La morfologia La morfologia unità 2 Sai riconoscere quali parole concordano e come concordano all’interno di un discorso? SALUTE! G RAZIE. primitivi Educazione linguistica per competenze di base Moduli grammaticali di riflessione sulla lingua La guida per l’insegnante contiene: la cornice teorica di riferimento percorso sulle emozioni percorso competenze di base esempi di didattica (anche interculturale) la soluzione di tutti gli esercizi presenti nel testo la soluzione di tutte le prove di verifica formativa che chiudono le unità di apprendimento le soluzioni di tutte le prove di valutazione sommativa presenti nella guida + le schede destinate agli alunni stranieri schede di autovalutazione sommativa per analisi e produzione testuale (n. 7) Sotto ai disegni puoi trovare forme diverse di una stessa parola; scegli quella che ti sembra più corretta rispetto al contesto inserendo una x nei quadratini, poi ricopia la frase corretta nella nuvoletta vuota del fumetto. conoscenze classificazione dei nomi in base a significato e categoria grammaticale 1 I nomi possono essere distinti in gruppi a seconda del significato e delle caratteristiche grammaticali; ti proponiamo una semplice tabella riassuntiva. Fortunatamente va vanno viene! e concreti vengono! comuni pericoloso! temporale estivo si rivelano pericolosa! temporali estivi si rivela pericolosi! pericolose! Classificazione dei nomi in base al significato nomi concreti nomi astratti indicano persone, animali e cose che possiamo percepire con i nostri sensi indicano sentimenti, qualità, idee e avvenimenti che possiamo percepire con la nostra mente lavagna alunno felicità pazienza onore a. Sempre che gli Stati vicini non mi mettano i bastoni tra le ruote! Stati e mettano SÌ NO Stati e vicini SÌ NO mettano e ruote SÌ NO Lo stesso nome può assumere significato astratto o concreto a seconda del contesto della frase: E NOME ASTRATTO • Il mio cuore sanguina per te. • I battiti del cuore sono circa 70 al minuto. V NOME CONCRETO Nel primo esempio il nome si presta a rappresentare un’emozione, un sentimento, nel secondo esempio identifica concretamente l’organo più importante del sistema circolatorio. b. Dicono che nelle grosse conchiglie si sente la voce del mare. conchiglie e grosse SÌ NO conchiglie e mare SÌ NO sente e voce SÌ NO I nomi che indicano un’azione, come: partenza, salto, caduta, corsa, lettura, scrittura ecc., non si riferiscono a individui concreti ma, d’altra parte, indicano un’azione percepibile con i sensi. Recentemente è stata introdotta dai grammatici una nuova categoria nella quale includere i nomi precedentemente elencati: quella dei nomi di azione. 60 propri 61 La sezione che cosa sai fare, identificata dal colore verde, propone semplici attività con l’obiettivo di accertare le conoscenze pregresse e favorire il collegamento del nuovo col noto. individuali Percorso 2 87 La sezione che cosa imparerai, identificata come si fa… la concordanza M orfologia:studio dellaforma delle parole in grammatica (dal greco m orph = forma e l gos = studio ) Le parole che non cambiano, come affettuosamente (avverbio), vengono definite invariabili. Gli enunciati sono dunque formati da parti del discorso che mutano, chiamate variabili e parti che non cambiano, chiamate invariabili. dal colore grigio, propone dettagliate spiegazioni teoriche e un’ampia batteria di esercizi per affrontare lo specifico disciplinare. Nella tabella che segue troverai un semplice elenco per memorizzarle più facilmente: Come hai potuto verificare completando il fumetto, il sistema lingua comprende parole variabili che possono cambiare la parte finale o desinenza. Riprendendo l’esempio: • I temporali estivi si rivelano pericolosi. l’articolo determinativo I concorda nel genere maschile e nel numero plurale con: – temporali, nome comune di cosa, maschile; – l’aggettivo qualificativo estivi concorda nel genere maschile e nel numero plurale con il nome; – si rivelano è un verbo coniugato alla terza persona plurale e concorda al plurale; – pericolosi, aggettivo qualificativo, concorda nel genere maschile e nel numero plurale. Si dicono dunque variabili le parole che possono cambiare la parte finale o desinenza; ci sono però alcune categorie di parole che non possono cambiare la loro forma (come già e fortunatamente). Come riconoscere la concordanza Per verificare se una parola concorda con un’altra puoi prendere la prima e vedere se la sua forma può essere modificata: in questo caso anche l’altra parola dovrebbe cambiare. Considera la frase: • Il nostro barone ci ha ingannati ed è scappato con il tesoro. – barone e scappato sono in concordanza tra loro perché se volgiamo il nome ‘barone’ al femminile (‘baronessa’) dobbiamo modificare scappato in scappata. – Anche il e nostro sono in concordanza con barone perché modificando ‘barone’ nella forma femminile ‘baronessa’ il si modifica in la e nostro si trasforma in nostra. – Scappato e tesoro non sono in concordanza tra loro perché cambiando ‘tesoro’ nel plurale ‘tesori’, scappato rimane invariato. collettivi 86 La morfologia 62 VI astratti che cosa hai imparato Il composti I nomi concreti e i nomi astratti maestra Rifletti sulle frasi che seguono: • Il ragazzo salutò affettuosamente la professoressa. • La ragazza salutò affettuosamente il professore. • I ragazzi salutarono affettuosamente i professori. • Le ragazze salutarono affettuosamente le professoresse. Il CD-ROM allegato al corso è uno strumento operativo accattivante e autocorrettivo, predisposto per l’accertamento degli obiettivi minimi o per il recupero. Può essere utilizzato in modo flessibile sia a scuola che a casa. Rispetto al significato distinguiamo nomi: Completando i fumetti proposti nell’esercizio precedente, hai potuto notare che ci sono alcune parole che cambiano la parte terminale per adattare la loro forma ad altre parole, presenti nel testo, con cui sono in relazione; in questi casi si dice che le parole sono in concordanza tra loro, anche se non sono vicine nel testo. Scrivi se le coppie di parole evidenziate sotto ad ogni frase sono in concordanza tra loro. I alterati competenze saper riconoscere, classificare e usare il nome in base a significato e categoria grammaticale GI¸! GI¸ derivati La classificazione del nome Come primo compito, ti invitiamo a comprendere come avviene la concordanza tra parole, iniziando con un esercizio di riscaldamento. 1 Rispetto alle categorie grammaticali distinguiamo nomi: parti variabili del discorso nome R bambino, bambini; mamma, mamme articolo R il, lo, la, i, gli, le; un, uno, una aggettivo R buono, buona, buoni, buone, buonissimo pronome R io, mi, me, noi, ci, qualcuno, qualcuna verbo R amo, amavo, amerò, amò, ha amato R bene, male, così, altrimenti, ieri, oggi, sempre, spesso, mai, presto, tardi R di, a, da, in, con, su, per, tra, fra, davanti a, vicino a congiunzione R e, ma, anche, pure, quando, se, come interiezione R Ahi!, Ohi!, Ah!, Oh!, Boh! parti invariabili del discorso avverbio preposizione Imparerai a riconoscere e descrivere le nove parti del discorso, e dirai a quali di esse appartengono le parole presenti nei testi da analizzare: gli strumenti che arricchiranno la tua “cassetta degli attrezzi” sono, tanto per cominciare, quelli dell’analisi grammaticale. Nelle unità seguenti, dopo la descrizione delle varie parti del discorso, ti proporremo esempi di analisi grammaticale e, con un po’ d’esercizio, imparerai quali sono gli elementi da segnalare. Cominciamo offrendoti come esempio l’analisi grammaticale di una delle frasi presentate: • Il ragazzo salutò affettuosamente la professoressa. Il R articolo determinativo, maschile, singolare ragazzo R nome comune di persona, maschile, singolare, concreto salutò R voce del verbo salutare, 1ª coniugazione, modo indicativo, tempo passato remoto, terza persona singolare, transitivo, attivo affettuosamente R avverbio di modo la R articolo determinativo, femminile, singolare professoressa R nome comune di persona, femminile, singolare, concreto 63 La sezione come si fa…, identificata dal colore rosso, propone brevi suggerimenti e semplici attività per acquisire le tecniche e le strategie relative ai saperi di base e al metodo. VII Struttura dell’opera Percorso 2 come si fa… l’analisi logica La morfologia — alcuni aggettivi, oltre alle forme normali di comparativo e superlativo, mantengono le forme di derivazione latina (vedi tabella): che cosa hai imparato Verifica il tuo apprendimento barrando la casella giusta. grado positivo a. L’analisi logica 1 corrisponde all’analisi grammaticale 2 considera solo il soggetto e il predicato 3 riflette sul ruolo delle parole nella frase 4 riflette sulla posizione delle parole nella frase Le pagine dell’Apertura di unità presentano l’argomento generale dell’unità stessa (attraverso il titolo) e le conoscenze e le competenze che la riflessione teorica si propone di raggiungere. buono cattivo grande piccolo alto basso b. Il sintagma 1 è un’unità sintattica 2 è un nome 3 è un articolo 4 corrisponde ad una frase conoscenze soggetto e gruppo del soggetto 1 competenze riconoscere e analizzare soggetto e gruppo del soggetto f. Il gruppo del predicato 1 corrisponde al predicato 2 comprende soggetto e predicato 3 comprende il verbo e le parti della frase che completano il significato del verbo 4 comprende il verbo e l’avverbio In questo testo i predicati sono sottolineati e sono strettamente collegati alle parole evidenziate in colore: di queste ci predicano qualcosa. Dunque il soggetto è la cosa o la persona di cui il predicato parla: dei pirati sono andati R ciò di cui si parla sono i pirati e di loro si dice che hanno compiuto un’azione; essi (soggetto sottinteso) vanno R si parla di essi e si dice che compiono un’azione; il bottino è magrissimo R si parla del bottino e si dice che ha una precisa caratteristica (è magrissimo); tutti vanno R si parla di tutti e si dice che compiono un’azione. Che cos’è il soggetto Dei pirati sfortunati con un capo poco esperto un bel giorno sono andati a far guerra in mare aperto. Noi vogliamo ora farti notare alcune altre caratteristiche del soggetto: te, genere: • la sera scende • il pirata ha deciso • il pirata è stato colpito Dovrebbe ora essere chiaro che migliore, peggiore, maggiore, minore sono già comparativi di maggioranza. Per questo è sbagliato aggiungere “più” ed espressioni come “più migliore” sono scorrette. A conclusione delle sezioni verde e rossa, la rubrica che cosa hai imparato propone rispettivamente un esercizio riassuntivo e una serie di domande a risposta multipla per verificare la comprensione del nuovo lessico e delle strategie metodologiche suggerite. Ti sarà facile continuare da solo questa analisi: questo è R . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la sera scende R . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i pirati hanno deciso R . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • i pirati scendono • i pirati hanno deciso • i pirati sono stati colpiti 130 La finestra di approfondimento offre la possibilità di approfondire argomenti e concetti trattati nell’unità. Ogni studente può così seguire il percorso didattico più idoneo alla sua preparazione e alle sue esigenze. il soggetto non è mai preceduto da preposizione, solo in un caso può essere introdotto Di un enorme galeone tutti vanno ora all’attacco ma non trovan che carbone questo è proprio un grosso smacco! La linguetta superiore sinistra e il colore della fascia inferiore (ricorrenti in tutte le pagine dell’unità) rendono immediatamente riconoscibile il Percorso. Percorso 3 dalla preposizione articolata (del, dello, della, dei, degli, delle) che funge da articolo partitivo con il valore di “un po’ di” o di “alcuni”. • Ci sono dei nuovi ragazzi = ci sono alcuni nuovi ragazzi In questo caso si parla di soggetto partitivo. Il suo riconoscimento è possibile, in caso di incertezza, se sostituisci la preposizione con “un po’ di” o “alcuni/e”: se la sostituzione è possibile si tratta di un soggetto partitivo, altrimenti è una normale preposizione. 344 unità 11 • Le parti invariabili del discorso L’analisi logica Il complemento di fine o scopo — e articolate, ovvero le prime sette preposizioni unite all’articolo che danno luogo alle seguenti forme: di 345 Ogni unità è caratterizzata da un brano introduttivo, molto breve, in cui sono evidenziati i fenomeni in esame; una o più illustrazioni contribuiscono a suscitare interesse e motivazione. il lo la i gli le del dello della dei degli delle a al allo alla ai agli da dal dallo dalla dai dagli dalle in nel nello nella nei negli nelle alle con col – – coi – – su sul sullo sulla sui sugli sulle per pel* – – – – – Luisa e Pia si stanno preparando per la festa di Halloween. Il cotone da ricamo ha colori brillanti. per la festa indica lo scopo verso il quale tende l’azione di Luisa e Pia; da ricamo indica il fine a cui è destinato il cotone: sono due complementi di fine o scopo. (*poetico) Il complemento di fine o scopo risponde alle domande per quale fine? a quale scopo? per che cosa? per chi?: • Lottano per la sopravvivenza. è introdotto dalle preposizioni per, di, a, da, in e dalle locuzioni prepositive al fine di, allo scopo di, in vista di…: • Si prepara per l’esame imminente. • È una raccolta a scopo benefico. dipende da: – verbi (coltivo fiori per la vendita); – nomi (le scarpe da tennis); – aggettivi (il sentiero è adatto per la raccolta di funghi). preposizioni improprie: sono parole che appartengono ad altre parti del discorso e vengono anche utilizzate come preposizioni. Riconosciamo: — avverbi (oltre, dentro, davanti, dietro, intorno, contro, fuori, sopra, sotto, prima, dopo): • Mi trovo dentro. V PRECISA IL VERBO: È UN AVVERBIO • Un forte odore ristagnava dentro la casa. V CREA UNA RELAZIONE DI LUOGO TRA IL VERBO E IL SOSTANTIVO ‘CASA’: È UNA PREPOSIZIONE i consigli per imparare Scelte ortografiche adesso tocca a te! Ricorda che le preposizioni assumono vari comportamenti davanti a vocale: • di perde la “i” finale davanti a parola che inizia per vocale: pelle d’asino sciame d’api • da non si elide, se non in poche locuzioni: d’ora in poi d’altronde d’ora in avanti • a quando è seguita da una parola che inizia per vocale, in particolare per a, può prendere una d detta eufonica perché rende più gradevole la pronuncia: andiamo ad Ascoli • tra e fra sono scelte solo in base alla pronuncia: fra fratelli suona peggio che tra fratelli e fra figli suona peggio che tra figli. Si sceglie cercando di evitare l’incontro di consonanti simili. Riconosci e sottolinea nelle frasi seguenti i complementi di fine (non tutte le frasi ne contengono). a. La camera da letto è tappezzata con carta a fiori. b. Per la visita del Papa la piazza è stata transennata. c. Sabato ci sarà una manifestazione per la pace. d. In vista di una promozione Guido si impegna alla grande. e. Con i cani da caccia partiremo per il bosco. f. La mamma ha cucinato il pollo al forno. g. In Europa, nell’Ottocento, si combatterono molte guerre per l’indipendenza. h. I soggiorni all’estero sono utili per il perfezionamento della lingua. 301 La rubrica i consigli per imparare richiama l’attenzione sulle regole e ne sollecita l’utilizzo nei giusti contesti. VIII comparativo di maggioranza •melior (migliore, più buono) •peior (peggiore, più cattivo) •maior (maggiore, più grande) •minor (minore, più piccolo) Il passaggio all’italiano avvenne all’accusativo: peiore(m) R peggiore meliore(m) R migliore maiore(m) R maggiore minore(m) R minore 333 tra soggetto e predicato c’è sempre concordanza grammaticale di persona, numero e, a vol- Dopo vanno all’arrembaggio di un grazioso brigantino con astuzia e con coraggio ma magrissimo è il bottino. aggettivo di grado positivo •bonus (buono) •malus (cattivo) •magnus (grande) •parvus (piccolo) soluzioni: a. 3 ; b. 1 ; c. 4 ; d. 1 ; e. 1 ; f. 3 Il soggetto Per alcuni aggettivi il comparativo faceva parte a sé, affiancandosi all’aggettivo di grado positivo: e. Per stabilire la funzione dei sintagmi nella frase è preferibile 1 individuare il verbo e il soggetto 2 sottolineare tutte le desinenze 3 cerchiare i complementi 4 cominciare dalla prima parola della frase Già sul mar scende la sera e i pirati hanno deciso che cambiar voglion carriera e al destino far buon viso. (buonissimo) (cattivissimo) (grandissimo) (piccolissimo) (altissimo) (bassissimo) Anche in questo caso per comprendere perché in italiano non si può dire “più migliore”, dobbiamo riferirci al latino che formava il comparativo in due modi: • premettendo all’aggettivo la forma magis (= più) seguita da quam (= che): Marcus est magis idoneus ad hoc quam Petrus. Marco è più idoneo a questo che Pietro. • trasformando lo stesso aggettivo di grado positivo, con l’aggiunta del suffisso -ior alla radice: alt-us (alto) alt-ior (più alto) Percorso 3 unità 2 ottimo pessimo massimo minimo supremo o sommo infimo Perché non si può dire “più migliore”! d. Un sintagma può essere formato da 1 un articolo e un nome 2 un articolo e un aggettivo 3 un articolo e un avverbio 4 un articolo unità 2 • Il soggetto (più buono) (più cattivo) (più grande) (più piccolo) (più alto) (più basso) finestra di approfondimento c. Per ordinare la frase secondo la costruzione diretta è necessario 1 fare l’analisi grammaticale di ogni parola 2 rispettare la sequenza soggetto-predicato 3 conoscere il nome di tutti i complementi 4 rispettare la sequenza gruppo del soggetto - gruppo del predicato L’analisi logica superlativo assoluto comparativo di maggioranza migliore peggiore maggiore minore superiore inferiore 392 Subito dopo la spiegazione teorica, la rubrica adesso tocca a te! propone la verifica puntuale di un singolo argomento. IX Struttura dell’opera Percorso 1 Percorso 1 Percorso 4 La morfologia Competenze per comunicare Il periodo o frase complessa La memoria • Telefonerò a mia zia, quando sarò in stazione, per avvisarla che sto per arrivare. Telefonerò a mia zia PRINCIPALE O REGGENTE quando sarò in stazione, per avvisarla SUBORDINATA DI 1° GRADO SUBORDINATA DI 1° GRADO La tua memoria – ripetendo due volte l’aggettivo di grado positivo: • Stattene lì buono buono! • Il nostro generale ordinò di tirare giù tutte le campane e di fonderle insieme per fabbricare un grosso cannone. Il nostro generale ordinò le parole per crescere j di tirare giù tutte le campane L PRINCIPALE O REGGENTE e di fonderle insieme SUBORDINATA DI 1° GRADO COORDINATA ALLA SUBORDINATA m Hai incontrato una serie di parole nuove, scrivi il loro significato. per fabbricare un grosso cannone. • aggettivi qualificativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................................................. ............................................................. O E EN S TAME I Il primo compito che ti viene richiesto è dunque quello di imparare a usare bene la memoria. Molti ragazzi faticano a imparare non per mancanza di impegno, ma perché non sono consapevoli di come funziona la loro memoria. OR – premettendo all’aggettivo di grado positivo gli avverbi: assai, estremamente, molto, particolarmente, straordinariamente ecc.: • Sei estremamente gentile! che sto per arrivare. SUBORDINATA DI 2° GRADO — principale + subordinata di 1° grado + coordinata alla subordinata di 1° grado + subordinata di 2° grado (struttura ad “elle” + collana): O La tua memoria è come l’archivio di un computer che non cancella nulla, anche se non “apri” alcuni file per molto tempo. Per fare in modo che i molti concetti e le informazioni apprese a scuola non scivolino nella “camera dell’oblio”, bisogna saperli trasferire nella memoria a lungo termine, archiviando con metodo i dati che riteniamo utili. Questa abilità è tipica delle persone che imparano in fretta e, per questo, di loro si dice che sono bravi nello studio perché hanno “una buona memoria”. In realtà tutti noi possiamo migliorare la nostra capacità di ricordare se diventiamo consapevoli dei modi con i quali memorizziamo e se riusciamo a stabilire una rete di associazioni, grazie alle quali ripescare i nostri ricordi ed apprendimenti. – aggiungendo all’aggettivo di grado positivo, senza la desinenza morfologica, il suffisso -issimo (-issima, -issimi, -issime): • bello / bellissimo • veloce / velocissimo TA ME EN N m NT Di norma si forma: TO — superlativo assoluto, quando indica il possesso di una qualità al suo grado massimo, senza confronto con un altro o altri: • La mia auto è velocissima. periodo con quattro proposizioni — principale + 2 subordinate di 1° grado + una subordinata di 2° grado (struttura a ciliegia + collana): N 5 Dopo aver praticato l’ascolto attivo ti viene richiesto di imparare ad usare bene la memoria perché quello che hai imparato non sia dimenticato in breve tempo. Prima presti attenzione in classe e cominci a raccogliere gli appunti, poi c’è la fase dello studio a casa, nella quale dovrai impegnarti a ricordare con ordine le informazioni apprese. Cominciamo dunque a ragionare insieme sulla memoria, cercando di capire come funziona e svelando alcuni “segreti” che possono aiutarti a ricordare meglio. O RI Il superlativo relativo si forma anteponendo il più o la più (o il meno, la meno) all’aggettivo. Il gruppo di persone o cose, rispetto alle quali avviene il confronto, può essere introdotto dalle preposizioni tra, fra, di, oppure può essere dato per sottointeso: • Mario è il più alto dei pallavolisti. • Mario è il più alto tra/fra i pallavolisti. • Mario è il più alto. SUBORDINATA DI 2° GRADO metti in ordine Professione Cittadino: un progetto per crescere • aggettivi derivati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................................................. ............................................................. Metti in ordine ciò che hai imparato, controllando il tuo apprendimento. Una finestra sul mondo • Si definisce . . . . . . . . . . . . . . . un discorso che, nella forma scritta, inizia con la lettera . . . . . . . . . . . . . . . e termina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1. La classe sceglie di ascoltare il telegiornale delle ore . . . . . . . . . . . sul canale . . . . . . . . . . . per la settimana dal . . . . . . . . . . . al . . . . . . . . . . . 2. Ogni giorno, ciascuno annota sulla tabella trascritta sul quaderno le notizie più importanti, una per ogni settore: politica interna, politica estera, cronaca interna, cronaca estera, sport, spettacolo. 3. A fine settimana, a piccoli gruppi di 4/5 persone, si confrontano i dati raccolti e si individuano i 3/4 argomenti più importanti della settimana. 4. Per ogni gruppetto un relatore riferisce gli argomenti individuati. 5. Con l’aiuto dell’insegnante si sceglie l’argomento giudicato il più importante e se ne discute insieme. • comparativo di maggioranza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................................................. ............................................................. • superlativo assoluto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................................................. ............................................................. • superlativo relativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ............................................................. ............................................................. 128 104 La rubrica le parole per crescere propone un’attività di riflessione sul lessico specifico di ogni unità per ampliare il patrimonio linguistico e migliorarne l’uso. • Il periodo è composto da tante proposizioni quanti sono i . . . . . . . . . . . . . . . Il bollino orientamento identifica le attività proposte allo studente per autovalutare le proprie attitudini e i propri interessi, per imparare a pensare al futuro ed effettuare scelte consapevoli. • La proposizione principale è quella che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • La coordinata è una proposizione che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • La subordinata è una proposizione che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • Le frasi subordinate si dicono esplicite quando hanno un verbo di modo . . . . . . . . . . . . . . . . . . cioè che si . . . . . . . . . . . . . . . . . . secondo la persona; si dicono implicite se hanno un verbo di modo . . . . . . . . . . . . . . . . . . cioè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . In chiusura di unità, la rubrica metti in ordine propone un’attività di riflessione e riorganizzazione guidata dei contenuti. 466 La rubrica Professione Cittadino propone attività da svolgere in gruppo o singolarmente per orientare gli alunni alla convivenza democratica e ai valori etici e sociali. In chiusura di Percorso, la rubrica sbagliando s’impara promuove le capacità di autovalutazione invitando lo studente a riflettere sui propri errori ricorrenti. Percorso 3 unità 5 • Gli aggettivi determinativi unità 6 • I complementi “accessori” L’analisi logica Ho comprato due scarpette per la gara poi, purtroppo, sono arrivato all’ottavo posto in classifica. una FINESTRA sull’ EUROPA Gli aggettivi numerali servono ad indicare quantità ordinabili e numerabili. Si distinguono in: cardinali (tre, quattro, cinque ecc.): • Il due novembre è la ricorrenza dei defunti. ordinali (primo, secondo, terzo, ultimo, penultimo ecc.): • Non stare sempre nell’ultimo banco! moltiplicativi (doppio, triplo, quadruplo, triplice, quadruplice ecc.): • A te devo sempre preparare piatti doppi. La rubrica una finestra sull’Europa promuove la riflessione degli alunni sulle lingue europee attraverso esempi che le mettono a confronto con l’italiano. Correggi il testo seguente servendoti della griglia riportata; riscrivilo apportando i miglioramenti che ti sembrano opportuni. Dalla felicità alla paura Era una serena serata invernale ed io dopo aver fatto la doccia insieme ad i miei compagni da calcio torno a casa stanco e triste perche non avevo segnato neanche un goal. Mangio in fretta perche come ho già detto sono stanco e volio andare aletto. Appena mi sono apoggiato sul letto mi sono adormentato. In quel tempo sognai mio fratello Fabio. Fabio tra quanto finisce questo lunghissimo e noioso viaggio? Chiesi a mio fratello che ascoltava la musica. L’aggettivo In italiano l’aggettivo concorda per genere e numero con il nome a cui si riferisce. E nelle lingue europee? Osserva gli esempi proposti e completa lo schema. Tra circa tre ore se tutto va bene rispose egli. Din don dan i presenti passegeri sono pregati di mettersi le cinture perché dobbiamo efettuare un’atterraggio di fortuna per il carburante che è finito. • Francese le petit livre (M. SING.) • Spagnolo el libro pequeño los libros pequeños les petis livres (M. PL.) la habitaciòn pequeña la petite chambre (F. SING.) concorda? SÌ NO concorda? SÌ NO concorda? the little book the little books the little bedroom SÌ NO • Tedesco concorda? Come non detto, rispose Fabio mi sono la cintura E poco dopo ho sentito laereo prendere velocita e … boom!!! Laereo era atterato ed io avevo sbattuto la testa contro il seggiolino di fianco. Mi sono ripreso in poco tempo e appena ho riaperto gli occhi ho visto il cielo, con tantissime nuvole. der neue Tisch die neuen Tische die kleine Stadt SÌ Mi sono guardato intorno e ho visto i passegeri che stavano ascoltando il capitano che stava dicendo dovremo tornare nellaltra sponda dell’oceano atlantico. NO Nellaereo abbiamo trenta gommoni e credo che ci riusciamo ad attraversare l’oceano. L’aggettivo possessivo In italiano l’aggettivo possessivo è di solito preceduto dall’articolo e nelle lingue europee? Osserva gli esempi proposti e completa lo schema. • Francese CON SENZA • Inglese CON SENZA mon livre est articolo • Spagnolo my book is articolo • Tedesco CON CON SENZA SENZA Incomincia il viaggio dopo quattro giorni avvistiamo due squali uno un po insanguinato. Questo ultimo si avvicina al nostro gomone e lo adenta con un morso. Io cado in aqua e lo squalo mi prende in groppa e mi dice tienti forte poi parte con un gran sbatimento di pinne e in poco tempo ariva a riva., ma una mangrovia mi spinge sottaqua. mi libro es articolo Non ho più fiato e con un grido mi ritrovo nel mio letto mentre fabio si mette il pigiama. Gli dico: sai ho fatto un sogno dove c’eri anche te. mein Tisch ist articolo griglia di correzione errori di ortografia ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... parole inventate ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... uso di parole in un contesto sbagliato ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... errori di punteggiatura ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... errori di concordanza ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... uso errato dei modi e dei tempi verbali ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... inversioni di suoni ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... uso errato dei pronomi ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... errata costruzione della frase (periodo sospeso, anacoluto…) ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... ...................... Allora fabio mi chiede cosa ho sognato e io glie lo racconto. 151 X N I Gli aggettivi numerali • Inglese E EN S La scheda seguente ti propone di effettuare una tua prova rispetto alle competenze T ragAME giunte nei livelli fonortografici, morfologici e sintattici. Correggendo gli errori commessi da un compagno e riflettendo sul tipo di errore, aggiungerai strumenti alla tua “cassetta degli attrezzi”, imparerai a tenere meglio sotto controllo le tue prestazioni e acquisirai la sicurezza necessaria a superare con soddisfazione le prove scritte di questo e dei prossimi anni scolastici. TO O RI N O O sbagliando s’impara! OR Possono assumere anche una funzione sottolineante; in questo caso si mettono, di preferenza, dopo il nome: • Il re medesimo prese la parola. • Le amiche stesse l’hanno ingannata! ME NT TA EN 448 449 XI Struttura dell’opera Percorso 1 Percorso 2 unità 1 • La comunicazione unità 2 • La classificazione del nome Competenze per comunicare La morfologia ed ora divertiamoci un po’ esercizi 8 ta. La nave era d’alto bordo, ma aveva soltanto un albero e una vela, era quindi terribilmente lenta. L’imbarcazione che permise i viaggi di esplorazione fu inventata nel secolo XIV dai Veneziani. Era lunga 30 metri, aveva tre alberi e 5 vele triangolari o quadrate. Aveva una velocità di 10 Km all’ora ed era in grado di resistere alle più furiose tempeste. competenze riconoscere, saper usare e classificare il nome in base al significato e alla categoria grammaticale I nomi concreti e astratti, comuni e propri, individuali e collettivi livello di base 1 Sottolinea tra i seguenti nomi quelli che puoi considerare astratti: spiega il perché sul tuo quaderno. ragazzo . . . . . . . . . . . monte . . . . . . . . . . . mare . . . . . . . . . . . . . città . . . . . . . . . . . . . calciatore . . . . . . . . . nazione . . . . . . . . . . Riconosci quando lo stesso nome viene usato in modo concreto, scrivendo una C nel quadratino, oppure astratto, scrivendo una A. a. Il mio cuore □ sanguina per te. b. Il cuore □ è uno degli organi più importanti del corpo umano. c. Il gelo □ era sceso nella sua anima. d. Il gelo □ imbianca la natura e la rende magica. e. Devi affrontare il nocciolo □ della questione. f. Stai attento a non ingoiare il nocciolo □: può essere pericoloso! g. Il nodo □ del problema è intricato, ma lo risolveremo! h. Giocando con la lana il gatto ha fatto un nodo □ di fili ed è rimasto imprigionato. 3 Nel seguente brano sottolinea una volta i nomi comuni, due volte i nomi propri. La caravella Nel Medioevo le imbarcazioni più usate erano di due tipi: la galea e la nave. Nessuna delle due sarebbe stata adatta a viaggi nell’Oceano. La galea era troppo bassa e le onde degli oceani l’avrebbero travol- Scrivi accanto a ciascun nome comune un nome proprio conveniente che cominci con… scegli tu la lettera. 5 ragazza . . . . . . . . . . . . . fiume . . . . . . . . . . . . . . lago . . . . . . . . . . . . . . . isola . . . . . . . . . . . . . . . allenatore . . . . . . . . . . . pietra preziosa . . . . . . . . . . . . 12 Le pagine degli esercizi sono facilmente riconoscibili per il fondino azzurro che le identifica. □ □ □ □ □ □ □ Specifica quali sono i nomi collettivi che indicano: c. un insieme di vasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d. un insieme di mobili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e. l’insieme dei denti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tutti gli esercizi sono preceduti dall’indicazione delle competenze e sono organizzati secondo fasce di livello (livello di base, livello avanzato, livello di autonomia). f. i clienti di un negozio . . . . . . . . . . . . . . . . . . g. un insieme di isole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . livello avanzato uno stormo di uccelli 10 navi, magistrati, (molti) animali, (molte) persone, scolari, soldati, (molte) api Scrivi i nomi collettivi che indicano: a. un insieme di amici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b. un insieme di musicisti . . . . . . . . . . . . . . . . c. un insieme di carri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d. un insieme di cuccioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . e. un insieme di lupi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . h. un insieme di uccelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Seleziona nella lista che segue quei nomi che possono assumere il significato di nomi sia concreti che astratti in frasi diverse. Scrivi per ognuno di essi due frasi: una nella quale il nome è concreto, l’altra nella quale il nome può essere classificato come astratto. Sottolinea i nomi collettivi. a. Sono molto felice perché ho tanto pubblico. b. L’erboristeria di Donatella ha molta clientela. c. Uno stormo di uccelli si alzò in volo come d’incanto. d. Quella ciurma è molto indisciplinata. e. Il cane da pastore comanda il gregge. f. Quella flotta è la più potente del Mediterraneo. g. La mia scolaresca è molto indisciplinata. cuore, tegame, sangue, simpatia, coraggio, amore, giardino, tavolo, fiducia, riflessione, uva, cane, intelligenza, uguaglianza, fedeltà, mente, bontà, crepacuore, tormento, luna 94 95 Gli esercizi identificati dalla fascia rossa ed ora divertiamoci un po’ propongono in chiave ludica attività di verifica vera e propria con l’obiettivo di suscitare interesse e motivazioni. Leggi ora come Donna Letizia (una famosa esperta di galateo vissuta ai tempi della nonna) proponeva di servire il tè nel suo celebre libro Saper vivere. Il rito del tè L’invito a un tè si fa per le cinque o le cinque e mezzo del pomeriggio, a voce, per telefono o con un biglietto scritto a mano. La signora che riceve veste come per una colazione elegante. Le amiche non si presentano con cappelli sensazionali, ma nemmeno in tenuta sportiva. Il tè viene offerto sempre in salotto. L’aiuto di una persona di servizio non è obbligatorio, un tè sovraccarico di sandwiches, paste e altri dolciumi, è sbagliato. Riuscitissimo, invece, se il tè sarà di ottima qualità e preparato secondo le regole, se la teiera non sarà di metallo né d’argento ma di porcellana o terraglia, se verrà offerto un plum cake o una buona torta fatta in casa, oppure ordinata in una pasticceria, se le tartine di segala saranno sottili e spalmate di pasta d’acciughe mescolata a burro, se a qualche dolcino o biscotto farà compagnia una crostata leggera di fragole o mele. Chi ha una donna di servizio si regola così: dopo un quarto d’ora o mezz’ora dall’arrivo delle invitate, la cameriera spinge in salotto il carrello con le tazze preparate sui piattini da dolci (tra sottotazza e piattino ci sarà un piccolo tovagliolo). Avvicina il carrello alla padrona, la quale versa il tè passando a mano a mano le tazze alle invitate. Nel frattempo la cameriera va a prendere i vassoi delle tartine, del cake ecc., a meno che tutto questo non sia disposto sul piano inferiore del carrello o su un secondo carrello. Può aiutare la padrona offrendo i vassoi una prima volta, poi si ritira, pronta a portare, al primo squillo di campanello, un secondo bricco di acqua bollente. Se la signora deve fare tutto da sé, il carrello o il tavolino deve essere già pronto in salotto all’arrivo delle visite. La signora ha un bollitore elettrico e prepara il tè conversando con le amiche. Il primo popolo che ti viene proposto è quello giapponese: per i giapponesi bere il tè è un vero e proprio rito e rappresenta una forma di comunicazione. Un tè con Hideki b. un insieme di cavalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Michelangelo . . . . . . . . Trasimeno . . . . . . . . . . Ligabue . . . . . . . . . . . . Leopardi . . . . . . . . . . . . progetto intercultura Questo spazio descrive le tradizioni, gli usi e costumi, le caratteristiche linguistiche di altri popoli. L’obiettivo è conoscere più da vicino le differenze per capire il mondo e saper assumere punti di vista diversi. Nel VOLUME SECONDO, il □ a. un insieme di pecore . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sostituisci con un nome collettivo i seguenti nomi plurali. es. (molti) uccelli 7 Le parole scritte hanno una forma grafica che potrebbe anche servire per mettere in evidenza il significato, come puoi vedere negli esempi sottoriportati tratti da I Draghi locopei. Prova a scrivere dei nomi con una forma grafica che ne sottolinei il significato. Comincia con: onda, discesa, brivido, crollo, soffio, solletico, paura… e poi continua tu. Scrivi un nome comune appropriato accanto a ciascun nome proprio. Palermo . . . . . . . . . . Ionio . . . . . . . . . . . . . D’Elba . . . . . . . . . . . . Ronaldo . . . . . . . . . . 6 9 Nelle frasi che seguono contrassegna con una C l’uso concreto e con una A l’uso astratto del nome sottolineato e spiega il perché sul tuo quaderno. a. Il lavoro non sempre dà soddisfazione. b. Smetti di fare questo lavoro a maglia! c. I professori rappresentano l’impalcatura e la forza della scuola. d. Gli operai facevano attenzione a non cadere dall’impalcatura. e. La cultura è il nostro miglior bagaglio. f. Il bagaglio non mi è stato restituito all’aeroporto: sono disperato! g. La medicina è una nobile scienza. h. Non ti ricordi mai di prendere la medicina! [da AA.VV., Viva le vacanze, Piccoli] 4 onestà - pane - mula - bruttezza - ricordo - amica - bontà - gioventù - amicizia - oculista 2 11 Seguite i fili e riordinate le lettere… otterrete il nome di una simpatica cantante. Carissima Viola, oggi sono entrata in una casa giapponese, quella del mio amico Hideki. Sua madre è maestra di cerimonia del tè e così ho potuto partecipare direttamente a questa antica tradizione giapponese. La cerimonia si è svolta in una stanza piccola, priva di mobili di qualsiasi tipo. Il pavimento è formato da stuoie molto morbide, dette tatami, che servono anche da letto. Ognuno di noi ha davanti a sé un tovagliolo e un pezzo di carta di riso sul quale è appoggiato un dolcino, bellissimo e colorato, fatto con la polpa dei semi di soia. Si usa metterne un piccolo pezzo in bocca prima di bere il tè per bilanciare il suo sapore amarissimo. La mamma di Hideki si è messa il kimono azzurro e bianco. Con gesti perfetti, seguendo l’antichissima tradizione, versa con un mestolino di bambù l’acqua calda sopra il tè verde in polvere nella tazza; energicamente, mescola tutto con un pennello speciale, poi a ognuno di noi porge la tazza di tè. Io rimango incantata a guardare i suoi gesti e penso ai nostri modi bruschi e frettolosi. È uno spettacolo bellissimo, pieno di poesia. Ti abbraccio Ludovica progetto intercultura propone attività varie su tematiche interculturali con l’obiettivo di valorizzare le identità culturali diverse. 21 L’itinerario io penso positivo intende lavorare sull’intelligenza emotiva per sviluppare le fondamentali LIFE SKILLS, proponendo una serie di brani che stimolino la riflessione degli studenti. Questo itinerario si fonda sull’idea che le emozioni non sono determinate esclusivamente da ciò che ci accade, ma dipendono in larga misura dal pensiero, ossia dalla rappresentazione mentale che ce ne diamo. io penso positivo Competenze per comunicare/ la comunicazione unità 3 • Le subordinate “accessorie” Conoscere le proprie emozioni / 1 PRIMA TAPPA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 prova di verifica formativa ed ora divertiamoci un po’ Conoscere le proprie emozioni / 1 Ora sei pronto per la verifica finale che ti preparerà alla prova di valutazione sommativa. Il tuo insegnante ti indicherà se l’hai svolta bene o se hai bisogno ancora di qualche esercizio di rinforzo prima dello sprint finale. Per ultimo ti aspetta il gioco dell’oca dei nomi: divertiti con un compagno di classe, mettendoti alla prova… competenze eseguire correttamente l’analisi del periodo Procurati un dado e chiama a raccolta i tuoi amici: puoi fare questo gioco in casa, meglio ancora se durante una bella festa di Carnevale. Ognuno deve lanciare il dado una volta sola e procedere di tante caselle quante ne vengono indicate dal dado, seguendo ciò che viene detto su ogni singola casella. Vince chi arriva per primo ma, attenzione, bisogna arrivare esattamente sulla casella del traguardo. 1 Esegui correttamente l’analisi del periodo delle frasi che seguono, svolgendo le seguenti operazioni: operazione n° 1: individua i periodi; operazione n° 2: individua e sottolinea i verbi; operazione n° 3: dividi il periodo in proposizioni; operazione n° 4: individua la principale; operazione n° 5: individua le coordinate alla principale; operazione n° 6: individua le proposizioni subordinate (il grado, il tipo, la forma); operazione n° 7: individua le coordinate alle subordinate; operazione n° 8: rappresenta graficamente i periodi. a. Credo che Franco, non avendo studiato durante l’anno, non sarà promosso. b. Mi chiedo se ha fatto il compito così bene, da meritare un buon giudizio. c. Sembra che domani pioverà e farà freddo. d. Dimmi dove hai trovato quel gattino che ho visto a casa tua. e. I miei insegnanti mi dicono che è bene che studi di più per essere promosso e per fare contenti i miei genitori. f. Pensa che Pietro ha osato chiedere alla maestra quanti anni ha. g. Dimmi dove abita l’amico che ti ospiterà oggi. h. È necessario che tu aiuti in casa la mamma. i. Maigret chiese che cosa era successo. j. Mio padre ha deciso che quest’anno andremo in campeggio. 99 XII attività 1. Decrivi il momento in cui la tua mamma prepara un tè da offrire. 2. Metti a confronto i diversi modi di servire il tè proposti nelle letture e rispondi alle domande seguenti. a. Che cosa cambia nelle diverse situazioni? b. Perché cambia? c. Le consuetudini sociali cambiano nel tempo? Da che cosa lo capisci? Perché? 3. Conosci altre abitudini che sono diverse nelle diverse culture? Racconta. 20 Percorso 1 39 Fatto prendere posto alle persone invitate, la padrona di casa provvederà a versare nelle tazze il tè, che andrà servito molto caldo, a porgere lo zucchero, il latte o il limone. Sempre la padrona di casa porgerà agli ospiti i vassoi con i dolci predisposti per l’occorrenza e aggiungerà nella teiera altra acqua calda se il tè fosse diventato troppo carico. [da Ludovica Villa, Cara Viola…, Editrice Piccoli] Al termine degli esercizi, una prova di verifica formativa propone una serie di esercizi ricapitolativi, preparatori alla verifica delle competenze. unità 2 • La classificazione del nome Lo stesso rito del tè viene così semplificato nel Piccolo galateo di suor Germana pubblicato ai giorni nostri. 2 Molte volte ti capita di sentire qualche cosa che avverti nello stomaco, nel respiro, nella testa, ma non sempre riesci a identificare quella sensazione. Il percorso che stai per iniziare vuole aiutarti a identificare le emozioni che provi e a capire che esistono diverse intensità dello stesso sentimento. Capirai che c’è una forte relazione tra il sentire emotivo, il nostro comportamento e le nostre azioni: dalla tua consapevolezza potranno nascere piccoli ma importanti cambiamenti utili al tuo benessere e alle tue buone relazioni. Come l’esercizio precedente. a. Sono andato al cinema ma non ho potuto sedermi, perché non c’era più posto. b. È il compleanno di Carla e devo farle un regalo, ma ho dei dubbi sulla scelta dell’oggetto. J.K. Rowling, Harry c. Avendo perso l’autobus, la nonna chiamò un taxi per non arrivare in ritardo all’appuntamento. Potter e il calice di fuoco Salani Editore Identikit del testo Nata il 31 luglio ’65 a Chipping Sodbury in Inghilterra a 26 anni si trasferisce in Portogallo dove lavora come insegnante di inglese. Dopo la nascita della figlia e il fallimento del matrimonio, torna in Inghilterra in condizioni economiche disagevoli e scrive le prime due avventure di Harry Potter al tavolo di un caffè. Da quel momento, stampate le opere, diventa, grazie al suo personaggio, una delle autrici più famose del mondo. L’AUTRICE d. Lo zio è rimasto in casa, perché non stava bene, la zia invece è uscita per fare delle spese. e. Quando sono uscito, c’era un traffico tale che ho impiegato una mezz’ora, per arrivare a scuola. Il quarto anno di Harry Potter ad Hogwarts è contrassegnato dal torneo di Tremaghi, nel quale i rappresentanti di ogni scuola di magia devono sfidarsi in alcune gare. Il Calice di fuoco ogni volta pronuncia il nome di colui che sarà il prescelto a rappresentare il suo Collegio. Quest'anno, però, per la prima volta il Calice annuncia che le insegne di Hogwarts saranno difese da due partecipanti, uno dei quali è proprio Harry, nonostante la sua giovane età. Sul torneo però grava l'ombra di Lord Voldemort ed Harry attraverso la cicatrice ne avverte la minacciosa presenza. IL TESTO CHE SEGUE f. Lucia chiamò il cameriere perché portasse indietro la pizza perché era bruciata. g. Essendo sopraggiunta la notte ed avendo incontrato resistenza, i Galli si ritirarono. h. Ho telefonato a Gianni, che abita a Roma e che mi è molto simpatico, e l’ho invitato a casa mia. L’EPOCA i. Avevo tanti compiti che mi è occorso tutto il pomeriggio per farli e non sono uscito con i miei amici. Il romanzo è ambientato in un’epoca immaginaria GENERE LETTERARIO TIPOLOGIA j. Dopo aver fatto pace con un amico, con il quale aveva litigato e che non vedeva da tempo, Franco era molto soddisfatto. H Fantasy Testo narrativo arry giaceva sulla schiena, il respiro affannoso come se avesse corso. Si era svegliato da un sogno molto vivido con il viso nascosto tra le mani. La vecchia cicatrice a forma di saetta sulla sua fronte scottava sotto le dita come se qualcuno gli avesse appena premuto un filo incandescente sulla pelle. k. Farei una bellissima figura se tu mi aiutassi. l. Che io sappia, Luigi è già in aeroporto. 533 114 Si alzò a sedere, una mano ancora sulla fronte, l’altra tesa nel buio a cercare gli occhiali sul comodino. Li inforcò e mise lentamente a fuoco la stanza, illuminata dal debole, nebuloso chiarore che filtrava dalla strada attraverso le tende. Harry sfiorò di nuovo la cicatrice con le dita. Faceva ancora male. Accese la lampada, scivolò fuori dal letto, attraversò la stanza, aprì l’armadio e si guardò nello specchio all’interno dello sportello. Un ragazzo smilzo di quattordici anni ricambiò il suo sguardo, i verdi occhi brillanti perplessi sotto i capelli neri spettinati. Esaminò più da vicino la cicatrice a forma di saetta del suo riflesso. Sembrava normale, ma bruciava ancora. Harry cercò di ricordare che cosa stava sognando quando si era svegliato. Sembrava così reale… C’erano due persone che conosceva e una che non conosceva…(…) Harry sollevò il viso dalle mani, aprì gli occhi e si guardò intorno come se si aspettasse di vedere qualcosa di insolito. (…) Si avvicinò alla finestra e tirò le tende per osservare la strada di sotto. Privet Drive aveva esattamente l’aspetto di una qualunque rispettabile strada suburbana nelle prime ore di un sabato mattina. Tutte le tende erano tirate. Per quanto Harry poteva vedere nell’oscurità, non si vedeva anima viva, neppure un gatto. Eppure… eppure… Harry, irrequieto, tornò verso il letto e vi si sedette, toccandosi di nuovo la cicatrice. Non era il dolore a preoccuparlo; male fisico e ferite non erano una novità per lui (…). No, la cosa che turbava Harry era che l’ultima volta la cicatrice gli aveva fatto male perché Voldemort era vicino…ma Voldemort non poteva essere lì in quel momento…l’idea di Voldemort appostato in Privet Drive era assurda, impossibile… 115 XIII Struttura dell’opera Indice generale Percorso 1 le coniugazioni irregolari 15. L’ Ambiente • l’analisi del periodo La fonortografia Comprensione del testo Il periodo è l’unione di due o più proposizioni che costituiscono un discorso di senso compiuto Rispondi alle seguenti domande. 1. Sai cosa significa copia-incolla? 2. È vero che basta il copia-incolla per una ricerca o ha ragione il padre di Filippo? Perché? 2 mappa del percorso 3. Tu come ti comporti quando fai una ricerca? 4. Utilizzi Internet e in che modo? 5. Cosa significa “navigare” in internet? 6. Cosa sono i siti? che cosa sai fare 7. Perché la madre di Antonio ha dei dubbi su Internet? 8. Conosci qualcuno che scarica musica da Internet? E tu? • Nel dialogo seguente, le proposizioni sono divise da una barra singola (/) e i periodi da una doppia barra (//). Leggiamo GIULIO: Quando aprii la finestra,/ un’ape entrò nella stanza.// Volò qua e là,/ si posò sul tavolo,/ mentre emetteva un forte ronzio.// Mi avvicinai,/ e guardai meglio quel piccolo insetto.// Non mi faceva paura.// Quando la mamma entrò,/ sbatté la porta/ e l’ape fuggì via.// Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata insieme Internet (pronuncia ìn-ter-net, composto del latino inter, “fra” e dell’inglese net, “rete”) è percepita come la più grande rete telematica mondiale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratori per suo mezzo interconnessi. In realtà sarebbe dovuta essere, nelle intenzioni dei suoi inventori, come “la” rete delle reti”. Nell’arco di alcuni decenni è oggi divenuta la rete globale. Creata negli anni Sessanta come progetto del Dipartimento della difesa statunitense per lo sviluppo di una rete telematica decentrata, alla fine della guerra fredda1 è stata messa a disposizione di impieghi civili, collegando dapprima i principali centri universitari e raggiungendo poi, in modo ampio, l’utilizzo aziendale ed infine quello domestico. Internet al giorno d’oggi è un mezzo di comunicazione di massa, al quale i ragazzi arrivano con sempre maggiore facilità. Tra i benefici di Internet vanno considerati soprattutto: il valore di strumento educativo, la possibilità di migliorare le nostre conoscenze la possibilità di avere molte informazioni la possibilità di collegarsi con persone di tutto il mondo ed imparare condividendo esperienze. Internet presenta enormi vantaggi per i minori, che lo usano a scopo di comunicazione, divertimento, istruzione e informazione. Tuttavia, con la sua progressiva diffusione in Europa, i problemi riscontrati negli USA stanno cominciando a emergere anche in tutto il territorio dell’UE. Vi sono pedofili2 che si sono fatti passare per bambini e hanno cercato di ottenere incontri. E, a parte le attività criminali, studi condotti sui bambini hanno dimostrato che questi possono facilmente trovare contenuti pericolosi anche con pochi minuti di navigazione casuale. Comprensione del testo Rispondi alle seguenti domande. 1. Che cosa entrò nella stanza quando Giulio aprì la finestra? Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta come si fa… la fonortografia Come si parla e come si scrive 3. Perché l’ape fuggì via? 6 7 che cosa hai imparato che cosa imparerai 1. Fu definita guerra fredda la situazione di conflitto non bellico che venne a crearsi tra due blocchi internazionali, generalmente definiti come Ovest (gli Stati Uniti d’America, gli alleati della NATO ed i Paesi amici) ed Est (l’Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia ed i Paesi amici) tra la fine della seconda guerra mondiale e l’ultimo decennio del Novecento (circa 1945-1990). Questa non portò mai a una guerra vera e propria: la presenza di armi nucleari per entrambe le parti avrebbe portato a una distruzione di straordinarie dimensioni. 2. Che rumore faceva? 4 5 2. La parola deriva dal greco pedo=bambino filo=amico , però indica non un’amicizia sana, ma un’attenzione malsana verso i bambini. 224 3 unità 1 La fonortografia 1. Suoni e lettere i consigli per imparare prove di ingresso nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . prove di ingresso Nel VOLUME TERZO si è scelto di rafforzare le competenze minime per l’educazione linguistica attraverso moduli grammaticali destinati agli alunni in difficoltà, agli alunni stranieri ed anche al lavoro di recupero nel corso dell’anno o nel periodo estivo. L’articolazione dei percorsi inizia con un ampio repertorio lessicale relativo alle parole di più alta frequenza rispetto all’uso e alle situazioni comunicative e procede con la distillazione delle strumentalità di base e con un ricco apparato di esercizi di diversa complessità. La riflessione sulla lingua individua le competenze minime intese come traguardi sufficienti a garantire una comunicazione corretta. La produzione dei suoni I fonemi I grafemi 2. Vocali e consonanti Le vocali Le consonanti Suoni simili Digrammi e trigrammi 1 1 2 classe . . . . . . . . . . . . . Mi presento: indagine socio-culturale Quando parlo con gli amici, mi sento 5 finestra di approfondimento se sbaglio la pronuncia sicuro di quello che dico se uso una parola sbagliata incerto su quello che loro capiranno se sbaglio la grammatica 6 7 ho paura di sbagliare 15 26 No Quale lingua e a che livello? unità 2 I problemi ortografici lingua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la conosco In casa di solito io parlo italiano poco dialetto abbastanza bene dialetto solo qualche volta una lingua diversa dall’italiano lingua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . In casa se sbaglio a parlare la conosco nessuno mi corregge poco qualcuno mi corregge sempre abbastanza qualcuno mi corregge qualche volta bene 16 XIV esercizi Conosco qualche lingua straniera Sí non trovo le parole Il fascicolo allegato prove di ingresso si propone di verificare, attraverso test ed esercizi di diversa complessità, le capacità logiche e le competenze ortografiche, logico-lessicali, morfologiche e linguistiche degli alunni. Giocare con le lettere prova di verifica formativa Quando parlo con i grandi, mi sento sicuro 4 Dittonghi e trittonghi Lo iato In casa mi correggono tranquillo timido 3 data . . . . . . . . . . . . . 8 8 9 10 10 10 11 11 12 12 13 13 14 1. Parliamo di problemi ortografici La lettera h I gruppi ce/cie, ge/gie, sce/scie Il gruppo gl/gli Il gruppo gn/gni Le consonanti doppie La lettera q 2. Parliamo di regole ortografiche La sillaba L’accento L’apostrofo 28 28 29 29 29 30 30 30 30 32 32 XV