Istruzioni per l`uso - Tomo I

Transcript

Istruzioni per l`uso - Tomo I
Presentazione del corso
Struttura dell’opera
Il testo dei volumi primo e secondo è articolato in Percorsi; ogni Percorso è suddiviso in tre sezioni, i cui contenuti
e obiettivi sono riassunti nell’Apertura di Percorso.
volume
primo
volume
secondo
Percorso 2
La morfologia
Obiettivi formativi:
consolidare le proprie competenze
essere coerenti e logici
giustificare le proprie ipotesi classificatorie
Morfologia e sintassi
Percorso 1: La fonortografia
Percorso 2: La morfologia
Percorso 3: L’analisi logica
Percorso 4: Il periodo o frase complessa
Fascicolo: Prove di ingresso
Competenze per comunicare
e competenze per scrivere
Percorso 1: Competenze per comunicare
Percorso 2: Competenze per scrivere
Percorso 3: Educazione emozionale.
Io penso positivo
Dossier: Orientamento
che cosa sai fare
che cosa imparerai
In queste pagine vogliamo verificare se
sai riconoscere quali parole concordano,
e come concordano, all’interno di un discorso. Molte parole infatti possono cambiare la parte terminale per adattare la
loro forma ad altre parole.
In queste pagine ti guidiamo attraverso
la conoscenza e la descrizione delle nove parti del discorso, per imparare a svolgere in modo corretto l’analisi grammaticale:
• il nome
• l’articolo
• l’aggettivo
• il pronome
• il verbo
• l’avverbio
• la preposizione
• la congiunzione
• l’interiezione
come si fa… la concordanza
In queste pagine ti aiutiamo ad elaborare
un metodo per riconoscere se due parole concordano oppure no. Trovi inoltre
riassunta la differenza tra parti variabili e parti invariabili del discorso.
volume
terzo
guida per
l’insegnante
Percorso 2
Percorso 2
che cosa sai fare
unità 2 • La classificazione del nome
La morfologia
La morfologia
unità 2
Sai riconoscere quali parole concordano e come concordano
all’interno di un discorso?
SALUTE!
G RAZIE.
primitivi
Educazione linguistica
per competenze di base
Moduli grammaticali
di riflessione sulla lingua
La guida per l’insegnante contiene:
la cornice teorica di riferimento
percorso sulle emozioni
percorso competenze di base
esempi di didattica (anche interculturale)
la soluzione di tutti gli esercizi presenti nel
testo
la soluzione di tutte le prove di verifica
formativa che chiudono le unità di
apprendimento
le soluzioni di tutte le prove di valutazione
sommativa presenti nella guida + le schede
destinate agli alunni stranieri
schede di autovalutazione sommativa per
analisi e produzione testuale (n. 7)
Sotto ai disegni puoi trovare forme diverse di una stessa parola; scegli quella che ti
sembra più corretta rispetto al contesto inserendo una x nei quadratini, poi ricopia
la frase corretta nella nuvoletta vuota del fumetto.
conoscenze
classificazione dei nomi in base a
significato e categoria grammaticale
1
I nomi possono essere distinti in gruppi a seconda del significato e delle caratteristiche grammaticali; ti proponiamo una semplice tabella riassuntiva.
Fortunatamente
va
vanno
viene!
e
concreti
vengono!
comuni
pericoloso!
temporale
estivo
si rivelano
pericolosa!
temporali
estivi
si rivela
pericolosi!
pericolose!
Classificazione dei nomi in base al significato
nomi concreti
nomi astratti
indicano persone, animali e cose
che possiamo percepire
con i nostri sensi
indicano sentimenti, qualità, idee
e avvenimenti che possiamo percepire
con la nostra mente
lavagna
alunno
felicità
pazienza
onore
a. Sempre che gli Stati vicini non mi mettano i bastoni tra le ruote!
Stati e mettano
SÌ
NO
Stati e vicini
SÌ
NO
mettano e ruote
SÌ
NO
Lo stesso nome può assumere significato astratto o concreto a seconda del contesto della frase:
E NOME ASTRATTO
• Il mio cuore sanguina per te.
• I battiti del cuore sono circa 70 al minuto.
V NOME CONCRETO
Nel primo esempio il nome si presta a rappresentare un’emozione, un sentimento, nel secondo esempio identifica concretamente l’organo più importante del sistema circolatorio.
b. Dicono che nelle grosse conchiglie si sente la voce del mare.
conchiglie e grosse
SÌ
NO
conchiglie e mare
SÌ
NO
sente e voce
SÌ
NO
I nomi che indicano un’azione, come: partenza, salto, caduta, corsa, lettura, scrittura ecc., non
si riferiscono a individui concreti ma, d’altra parte, indicano un’azione percepibile con i sensi.
Recentemente è stata introdotta dai grammatici una nuova categoria nella quale includere i nomi precedentemente elencati: quella dei nomi di azione.
60
propri
61
La sezione che cosa sai
fare, identificata dal
colore verde, propone
semplici attività con
l’obiettivo di accertare le
conoscenze pregresse e
favorire il collegamento
del nuovo col noto.
individuali
Percorso 2
87
La sezione che cosa
imparerai, identificata
come si fa… la concordanza
M orfologia:studio dellaforma delle parole in grammatica
(dal greco m orph = forma e l gos = studio )
Le parole che non cambiano, come affettuosamente (avverbio), vengono definite invariabili. Gli enunciati sono dunque formati da parti del discorso che mutano, chiamate variabili e parti che non cambiano, chiamate invariabili.
dal colore grigio,
propone dettagliate
spiegazioni teoriche e
un’ampia batteria di
esercizi per affrontare lo
specifico disciplinare.
Nella tabella che segue troverai un semplice elenco per memorizzarle più facilmente:
Come hai potuto verificare completando il fumetto, il sistema lingua comprende parole variabili che possono cambiare la parte finale o desinenza.
Riprendendo l’esempio:
• I temporali estivi si rivelano pericolosi.
l’articolo determinativo I concorda nel genere maschile e nel numero plurale con:
– temporali, nome comune di cosa, maschile;
– l’aggettivo qualificativo estivi concorda nel genere maschile e nel numero plurale con
il nome;
– si rivelano è un verbo coniugato alla terza persona plurale e concorda al plurale;
– pericolosi, aggettivo qualificativo, concorda nel genere maschile e nel numero plurale.
Si dicono dunque variabili le parole che possono cambiare la parte finale o desinenza;
ci sono però alcune categorie di parole che non possono cambiare la loro forma (come già e fortunatamente).
Come riconoscere la concordanza
Per verificare se una parola concorda con un’altra puoi prendere la prima e vedere se
la sua forma può essere modificata: in questo caso anche l’altra parola dovrebbe cambiare. Considera la frase:
• Il nostro barone ci ha ingannati ed è scappato con il tesoro.
– barone e scappato sono in concordanza tra loro perché se volgiamo il nome ‘barone’ al femminile (‘baronessa’) dobbiamo modificare scappato in scappata.
– Anche il e nostro sono in concordanza con barone perché modificando ‘barone’ nella forma femminile ‘baronessa’ il si modifica in la e nostro si trasforma in nostra.
– Scappato e tesoro non sono in concordanza tra loro perché cambiando ‘tesoro’ nel
plurale ‘tesori’, scappato rimane invariato.
collettivi
86
La morfologia
62
VI
astratti
che cosa hai imparato
Il
composti
I nomi concreti e i nomi astratti
maestra
Rifletti sulle frasi che seguono:
• Il ragazzo salutò affettuosamente la professoressa.
• La ragazza salutò affettuosamente il professore.
• I ragazzi salutarono affettuosamente i professori.
• Le ragazze salutarono affettuosamente le professoresse.
Il CD-ROM allegato al corso è uno strumento operativo accattivante e autocorrettivo, predisposto
per l’accertamento degli obiettivi minimi o per il recupero. Può essere utilizzato in modo flessibile sia
a scuola che a casa.
Rispetto al significato distinguiamo nomi:
Completando i fumetti proposti nell’esercizio precedente, hai potuto notare che ci
sono alcune parole che cambiano la parte terminale per adattare la loro forma ad altre parole, presenti nel testo, con cui sono in relazione; in questi casi si dice che le parole sono in concordanza tra loro, anche se non sono vicine nel testo.
Scrivi se le coppie di parole evidenziate sotto ad ogni frase sono in concordanza tra loro.
I
alterati
competenze
saper riconoscere, classificare e usare il
nome in base a significato e categoria
grammaticale
GI¸!
GI¸
derivati
La classificazione del nome
Come primo compito, ti invitiamo a comprendere come avviene la concordanza tra parole, iniziando con un esercizio di riscaldamento.
1
Rispetto alle categorie grammaticali distinguiamo nomi:
parti variabili del discorso
nome
R
bambino, bambini; mamma, mamme
articolo
R
il, lo, la, i, gli, le; un, uno, una
aggettivo
R
buono, buona, buoni, buone, buonissimo
pronome
R
io, mi, me, noi, ci, qualcuno, qualcuna
verbo
R
amo, amavo, amerò, amò, ha amato
R
bene, male, così, altrimenti, ieri, oggi,
sempre, spesso, mai, presto, tardi
R
di, a, da, in, con, su, per, tra, fra, davanti a,
vicino a
congiunzione
R
e, ma, anche, pure, quando, se, come
interiezione
R
Ahi!, Ohi!, Ah!, Oh!, Boh!
parti invariabili del discorso
avverbio
preposizione
Imparerai a riconoscere e descrivere le nove parti del discorso, e dirai a quali di esse appartengono le parole presenti nei testi da analizzare: gli strumenti che arricchiranno la tua “cassetta degli attrezzi” sono, tanto per cominciare, quelli dell’analisi
grammaticale.
Nelle unità seguenti, dopo la descrizione delle varie parti del discorso, ti proporremo
esempi di analisi grammaticale e, con un po’ d’esercizio, imparerai quali sono gli elementi da segnalare.
Cominciamo offrendoti come esempio l’analisi grammaticale di una delle frasi presentate:
• Il ragazzo salutò affettuosamente la professoressa.
Il R articolo determinativo, maschile, singolare
ragazzo R nome comune di persona, maschile, singolare, concreto
salutò R voce del verbo salutare, 1ª coniugazione, modo indicativo, tempo passato remoto, terza persona singolare, transitivo, attivo
affettuosamente R avverbio di modo
la R articolo determinativo, femminile, singolare
professoressa R nome comune di persona, femminile, singolare, concreto
63
La sezione come si fa…, identificata dal colore
rosso, propone brevi suggerimenti e semplici
attività per acquisire le tecniche e le strategie
relative ai saperi di base e al metodo.
VII
Struttura dell’opera
Percorso 2
come si fa… l’analisi logica
La morfologia
— alcuni aggettivi, oltre alle forme normali di comparativo e superlativo, mantengono le forme di derivazione latina (vedi tabella):
che cosa hai imparato
Verifica il tuo apprendimento barrando la casella giusta.
grado positivo
a. L’analisi logica
1 corrisponde all’analisi grammaticale
2 considera solo il soggetto e il predicato
3 riflette sul ruolo delle parole nella frase
4 riflette sulla posizione delle parole nella frase
Le pagine dell’Apertura di unità presentano
l’argomento generale dell’unità stessa (attraverso il
titolo) e le conoscenze e le competenze che la
riflessione teorica si propone di raggiungere.
buono
cattivo
grande
piccolo
alto
basso
b. Il sintagma
1 è un’unità sintattica
2 è un nome
3 è un articolo
4 corrisponde ad una frase
conoscenze
soggetto e gruppo del soggetto
1
competenze
riconoscere e analizzare soggetto e
gruppo del soggetto
f. Il gruppo del predicato
1 corrisponde al predicato
2 comprende soggetto e predicato
3 comprende il verbo e le parti della frase che completano il significato del verbo
4 comprende il verbo e l’avverbio
In questo testo i predicati sono sottolineati e sono strettamente collegati alle parole evidenziate in colore: di queste ci predicano qualcosa.
Dunque il soggetto è la cosa o la persona di cui il predicato parla:
dei pirati sono andati R ciò di cui si parla sono i pirati e di loro si dice che hanno
compiuto un’azione;
essi (soggetto sottinteso) vanno R si parla di essi e si dice che compiono un’azione;
il bottino è magrissimo R si parla del bottino e si dice che ha una precisa caratteristica
(è magrissimo);
tutti vanno R si parla di tutti e si dice che compiono un’azione.
Che cos’è il soggetto
Dei pirati sfortunati
con un capo poco esperto
un bel giorno sono andati
a far guerra in mare aperto.
Noi vogliamo ora farti notare alcune altre caratteristiche del soggetto:
te, genere:
• la sera scende
• il pirata ha deciso
• il pirata è stato colpito
Dovrebbe ora essere chiaro che migliore, peggiore, maggiore, minore sono già
comparativi di maggioranza. Per questo è sbagliato aggiungere “più” ed espressioni come “più migliore” sono scorrette.
A conclusione delle sezioni verde e rossa, la rubrica che
cosa hai imparato propone rispettivamente un esercizio
riassuntivo e una serie di domande a risposta multipla per
verificare la comprensione del nuovo lessico e delle
strategie metodologiche suggerite.
Ti sarà facile continuare da solo questa analisi:
questo è R . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
la sera scende R . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
i pirati hanno deciso R . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
• i pirati scendono
• i pirati hanno deciso
• i pirati sono stati colpiti
130
La finestra di approfondimento offre la possibilità di
approfondire argomenti e concetti trattati nell’unità. Ogni
studente può così seguire il percorso didattico più idoneo
alla sua preparazione e alle sue esigenze.
il soggetto non è mai preceduto da preposizione, solo in un caso può essere introdotto
Di un enorme galeone tutti
vanno ora all’attacco
ma non trovan che carbone
questo è proprio un grosso smacco!
La linguetta superiore sinistra e il colore
della fascia inferiore (ricorrenti in tutte le
pagine dell’unità) rendono immediatamente
riconoscibile il Percorso.
Percorso 3
dalla preposizione articolata (del, dello, della, dei, degli, delle) che funge da articolo partitivo con il valore di “un po’ di” o di “alcuni”.
• Ci sono dei nuovi ragazzi = ci sono alcuni nuovi ragazzi
In questo caso si parla di soggetto partitivo.
Il suo riconoscimento è possibile, in caso di incertezza, se sostituisci la preposizione con “un
po’ di” o “alcuni/e”: se la sostituzione è possibile si tratta di un soggetto partitivo, altrimenti è una normale preposizione.
344
unità 11 • Le parti invariabili del discorso
L’analisi logica
Il complemento di fine o scopo
— e articolate, ovvero le prime sette preposizioni unite all’articolo che danno luogo alle seguenti forme:
di
345
Ogni unità è caratterizzata da un brano
introduttivo, molto breve, in cui sono
evidenziati i fenomeni in esame; una o più
illustrazioni contribuiscono a suscitare
interesse e motivazione.
il
lo
la
i
gli
le
del
dello
della
dei
degli
delle
a
al
allo
alla
ai
agli
da
dal
dallo
dalla
dai
dagli
dalle
in
nel
nello
nella
nei
negli
nelle
alle
con
col
–
–
coi
–
–
su
sul
sullo
sulla
sui
sugli
sulle
per
pel*
–
–
–
–
–
Luisa e Pia si stanno preparando
per la festa di Halloween.
Il cotone da ricamo
ha colori brillanti.
per la festa indica lo scopo verso il quale tende l’azione di Luisa e Pia; da ricamo indica il fine a
cui è destinato il cotone: sono due complementi di fine o scopo.
(*poetico)
Il complemento di fine o scopo
risponde alle domande per quale fine? a quale scopo? per che cosa? per chi?:
• Lottano per la sopravvivenza.
è introdotto dalle preposizioni per, di, a, da, in e dalle locuzioni prepositive al fine di, allo
scopo di, in vista di…:
• Si prepara per l’esame imminente.
• È una raccolta a scopo benefico.
dipende da:
– verbi (coltivo fiori per la vendita);
– nomi (le scarpe da tennis);
– aggettivi (il sentiero è adatto per la raccolta di funghi).
preposizioni improprie: sono parole che appartengono ad altre parti del discorso e vengono anche utilizzate come preposizioni. Riconosciamo:
— avverbi (oltre, dentro, davanti, dietro, intorno, contro, fuori, sopra, sotto, prima, dopo):
• Mi trovo dentro.
V PRECISA IL VERBO: È UN AVVERBIO
• Un forte odore ristagnava dentro la casa.
V CREA UNA RELAZIONE DI LUOGO TRA IL VERBO E IL SOSTANTIVO
‘CASA’: È UNA PREPOSIZIONE
i consigli per imparare
Scelte ortografiche
adesso tocca a te!
Ricorda che le preposizioni assumono vari comportamenti davanti a vocale:
• di perde la “i” finale davanti a parola che inizia per vocale:
pelle d’asino sciame d’api
• da non si elide, se non in poche locuzioni:
d’ora in poi
d’altronde
d’ora in avanti
• a quando è seguita da una parola che inizia per vocale, in particolare per a, può
prendere una d detta eufonica perché rende più gradevole la pronuncia:
andiamo ad Ascoli
• tra e fra sono scelte solo in base alla pronuncia: fra fratelli suona peggio che
tra fratelli e fra figli suona peggio che tra figli. Si sceglie cercando di evitare l’incontro di consonanti simili.
Riconosci e sottolinea nelle frasi seguenti i complementi di fine (non tutte le frasi ne contengono).
a. La camera da letto è tappezzata con carta a fiori.
b. Per la visita del Papa la piazza è stata transennata.
c. Sabato ci sarà una manifestazione per la pace.
d. In vista di una promozione Guido si impegna alla grande.
e. Con i cani da caccia partiremo per il bosco.
f. La mamma ha cucinato il pollo al forno.
g. In Europa, nell’Ottocento, si combatterono molte guerre per l’indipendenza.
h. I soggiorni all’estero sono utili per il perfezionamento della lingua.
301
La rubrica i consigli per imparare richiama l’attenzione
sulle regole e ne sollecita l’utilizzo nei giusti contesti.
VIII
comparativo di maggioranza
•melior (migliore, più buono)
•peior (peggiore, più cattivo)
•maior (maggiore, più grande)
•minor (minore, più piccolo)
Il passaggio all’italiano avvenne all’accusativo:
peiore(m) R peggiore
meliore(m) R migliore
maiore(m) R maggiore
minore(m) R minore
333
tra soggetto e predicato c’è sempre concordanza grammaticale di persona, numero e, a vol-
Dopo vanno all’arrembaggio
di un grazioso brigantino
con astuzia e con coraggio
ma magrissimo è il bottino.
aggettivo di grado positivo
•bonus (buono)
•malus (cattivo)
•magnus (grande)
•parvus (piccolo)
soluzioni: a. 3 ; b. 1 ; c. 4 ; d. 1 ; e. 1 ; f. 3
Il soggetto
Per alcuni aggettivi il comparativo faceva parte a sé, affiancandosi all’aggettivo di
grado positivo:
e. Per stabilire la funzione dei sintagmi nella frase è preferibile
1 individuare il verbo e il soggetto
2 sottolineare tutte le desinenze
3 cerchiare i complementi
4 cominciare dalla prima parola della frase
Già sul mar scende la sera
e i pirati hanno deciso
che cambiar voglion carriera
e al destino far buon viso.
(buonissimo)
(cattivissimo)
(grandissimo)
(piccolissimo)
(altissimo)
(bassissimo)
Anche in questo caso per comprendere perché in italiano non si può dire “più migliore”, dobbiamo riferirci al latino che formava il comparativo in due modi:
• premettendo all’aggettivo la forma magis (= più) seguita da quam (= che):
Marcus est magis idoneus ad hoc quam Petrus.
Marco è più idoneo a questo che Pietro.
• trasformando lo stesso aggettivo di grado positivo, con l’aggiunta del suffisso
-ior alla radice:
alt-us (alto)
alt-ior (più alto)
Percorso 3
unità 2
ottimo
pessimo
massimo
minimo
supremo o sommo
infimo
Perché non si può dire “più migliore”!
d. Un sintagma può essere formato da
1 un articolo e un nome
2 un articolo e un aggettivo
3 un articolo e un avverbio
4 un articolo
unità 2 • Il soggetto
(più buono)
(più cattivo)
(più grande)
(più piccolo)
(più alto)
(più basso)
finestra di approfondimento
c. Per ordinare la frase secondo la costruzione diretta è necessario
1 fare l’analisi grammaticale di ogni parola
2 rispettare la sequenza soggetto-predicato
3 conoscere il nome di tutti i complementi
4 rispettare la sequenza gruppo del soggetto - gruppo del predicato
L’analisi logica
superlativo assoluto
comparativo di maggioranza
migliore
peggiore
maggiore
minore
superiore
inferiore
392
Subito dopo la spiegazione teorica, la rubrica adesso tocca
a te! propone la verifica puntuale di un singolo argomento.
IX
Struttura dell’opera
Percorso 1
Percorso 1
Percorso 4
La morfologia
Competenze
per comunicare
Il periodo
o frase complessa
La memoria
• Telefonerò a mia zia, quando sarò in stazione, per avvisarla che sto per arrivare.
Telefonerò a mia zia
PRINCIPALE O REGGENTE
quando sarò in stazione,
per avvisarla
SUBORDINATA DI 1° GRADO
SUBORDINATA DI 1° GRADO
La tua memoria
– ripetendo due volte l’aggettivo di grado positivo:
• Stattene lì buono buono!
• Il nostro generale ordinò di tirare giù tutte le campane e di fonderle insieme per fabbricare un grosso cannone.
Il nostro generale ordinò
le parole per crescere
j
di tirare giù tutte le campane
L PRINCIPALE O REGGENTE
e
di fonderle insieme
SUBORDINATA DI 1° GRADO
COORDINATA ALLA SUBORDINATA
m
Hai incontrato una serie di parole nuove, scrivi il loro significato.
per fabbricare un grosso cannone.
• aggettivi qualificativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.............................................................
.............................................................
O
E
EN S
TAME
I
Il primo compito che ti viene richiesto è dunque quello di imparare a usare bene la memoria.
Molti ragazzi faticano a imparare non per mancanza di impegno, ma perché non sono consapevoli di come funziona la loro memoria.
OR
– premettendo all’aggettivo di grado positivo gli avverbi: assai, estremamente, molto, particolarmente, straordinariamente ecc.:
• Sei estremamente gentile!
che sto per arrivare.
SUBORDINATA DI 2° GRADO
— principale + subordinata di 1° grado + coordinata alla subordinata di 1° grado + subordinata
di 2° grado (struttura ad “elle” + collana):
O
La tua memoria è come l’archivio di un computer che non cancella nulla, anche se non “apri”
alcuni file per molto tempo. Per fare in modo che i molti concetti e le informazioni apprese a
scuola non scivolino nella “camera dell’oblio”, bisogna saperli trasferire nella memoria a lungo
termine, archiviando con metodo i dati che riteniamo utili.
Questa abilità è tipica delle persone che imparano in fretta e, per questo, di loro si dice che sono bravi nello studio perché hanno “una buona memoria”. In realtà tutti noi possiamo migliorare la nostra capacità di ricordare se diventiamo consapevoli dei modi con i quali memorizziamo
e se riusciamo a stabilire una rete di associazioni, grazie alle quali ripescare i nostri ricordi ed
apprendimenti.
– aggiungendo all’aggettivo di grado positivo, senza la desinenza morfologica, il suffisso -issimo (-issima, -issimi, -issime):
• bello / bellissimo
• veloce / velocissimo
TA ME
EN N
m
NT
Di norma si forma:
TO
— superlativo assoluto, quando indica il possesso di una qualità al suo grado massimo, senza confronto con un altro o altri:
• La mia auto è velocissima.
periodo con quattro proposizioni
— principale + 2 subordinate di 1° grado + una subordinata di 2° grado (struttura a ciliegia +
collana):
N
5
Dopo aver praticato l’ascolto attivo ti viene richiesto di imparare ad usare bene la memoria perché quello che hai imparato non sia dimenticato in breve tempo.
Prima presti attenzione in classe e cominci a raccogliere gli appunti, poi c’è la fase dello studio
a casa, nella quale dovrai impegnarti a ricordare con ordine le informazioni apprese.
Cominciamo dunque a ragionare insieme sulla memoria, cercando di capire come funziona e
svelando alcuni “segreti” che possono aiutarti a ricordare meglio.
O RI
Il superlativo relativo si forma anteponendo il più o la più (o il meno, la meno) all’aggettivo.
Il gruppo di persone o cose, rispetto alle quali avviene il confronto, può essere introdotto
dalle preposizioni tra, fra, di, oppure può essere dato per sottointeso:
• Mario è il più alto dei pallavolisti.
• Mario è il più alto tra/fra i pallavolisti.
• Mario è il più alto.
SUBORDINATA DI 2° GRADO
metti in ordine
Professione Cittadino: un progetto per crescere
• aggettivi derivati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.............................................................
.............................................................
Metti in ordine ciò che hai imparato, controllando il tuo apprendimento.
Una finestra sul mondo
• Si definisce . . . . . . . . . . . . . . . un discorso che, nella forma scritta, inizia con
la lettera . . . . . . . . . . . . . . . e termina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1. La classe sceglie di ascoltare il telegiornale delle ore . . . . . . . . . . . sul canale . . . . . . .
. . . . per la settimana dal . . . . . . . . . . . al . . . . . . . . . . .
2. Ogni giorno, ciascuno annota sulla tabella trascritta sul quaderno le notizie più importanti, una per ogni settore: politica interna, politica estera, cronaca interna, cronaca
estera, sport, spettacolo.
3. A fine settimana, a piccoli gruppi di 4/5 persone, si confrontano i dati raccolti e si individuano i 3/4 argomenti più importanti della settimana.
4. Per ogni gruppetto un relatore riferisce gli argomenti individuati.
5. Con l’aiuto dell’insegnante si sceglie l’argomento giudicato il più importante e se ne discute insieme.
• comparativo di maggioranza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.............................................................
.............................................................
• superlativo assoluto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.............................................................
.............................................................
• superlativo relativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.............................................................
.............................................................
128
104
La rubrica le parole per crescere propone
un’attività di riflessione sul lessico specifico di ogni unità
per ampliare il patrimonio linguistico e migliorarne l’uso.
• Il periodo è composto da tante proposizioni quanti sono i . . . . . . . . . . . . . . .
Il bollino orientamento
identifica le attività proposte
allo studente per
autovalutare le proprie
attitudini e i propri interessi,
per imparare a pensare al
futuro ed effettuare scelte
consapevoli.
• La proposizione principale è quella che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
• La coordinata è una proposizione che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
• La subordinata è una proposizione che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
• Le frasi subordinate si dicono esplicite quando hanno un verbo di modo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . cioè che si . . . . . . . . . . . . . . . . . . secondo la persona; si dicono implicite se hanno un verbo di modo . . . . . . . . . . . . . . . . . .
cioè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
In chiusura di unità, la
rubrica metti in ordine
propone un’attività di
riflessione e
riorganizzazione guidata
dei contenuti.
466
La rubrica Professione Cittadino propone
attività da svolgere in gruppo o singolarmente per
orientare gli alunni alla convivenza democratica e
ai valori etici e sociali.
In chiusura di Percorso, la rubrica sbagliando
s’impara promuove le capacità di autovalutazione
invitando lo studente a riflettere sui propri errori
ricorrenti.
Percorso 3
unità 5 • Gli aggettivi determinativi
unità 6 • I complementi “accessori”
L’analisi logica
Ho comprato due scarpette per la gara poi,
purtroppo, sono arrivato all’ottavo posto in classifica.
una FINESTRA
sull’ EUROPA
Gli aggettivi numerali servono ad indicare quantità ordinabili e numerabili. Si distinguono in:
cardinali (tre, quattro, cinque ecc.):
• Il due novembre è la ricorrenza dei defunti.
ordinali (primo, secondo, terzo, ultimo, penultimo ecc.):
• Non stare sempre nell’ultimo banco!
moltiplicativi (doppio, triplo, quadruplo, triplice, quadruplice ecc.):
• A te devo sempre preparare piatti doppi.
La rubrica una finestra sull’Europa
promuove la riflessione degli alunni sulle
lingue europee attraverso esempi che le
mettono a confronto con l’italiano.
Correggi il testo seguente servendoti della griglia riportata; riscrivilo apportando i miglioramenti che ti sembrano opportuni.
Dalla felicità alla paura
Era una serena serata invernale ed io dopo aver fatto la doccia insieme ad i miei compagni
da calcio torno a casa stanco e triste perche non avevo segnato neanche un goal. Mangio in
fretta perche come ho già detto sono stanco e volio andare aletto. Appena mi sono apoggiato
sul letto mi sono adormentato. In quel tempo sognai mio fratello Fabio.
Fabio tra quanto finisce questo lunghissimo e noioso viaggio? Chiesi a mio fratello che ascoltava la musica.
L’aggettivo
In italiano l’aggettivo concorda per genere e numero con il nome a cui si riferisce.
E nelle lingue europee? Osserva gli esempi proposti e completa lo schema.
Tra circa tre ore se tutto va bene rispose egli.
Din don dan i presenti passegeri sono pregati di mettersi le cinture perché dobbiamo efettuare un’atterraggio di fortuna per il carburante che è finito.
• Francese
le petit livre (M. SING.)
• Spagnolo el libro pequeño
los libros pequeños
les petis livres (M. PL.)
la habitaciòn pequeña
la petite chambre (F. SING.)
concorda? SÌ NO
concorda? SÌ NO
concorda?
the little book
the little books
the little bedroom
SÌ
NO
• Tedesco
concorda?
Come non detto, rispose Fabio mi sono la cintura
E poco dopo ho sentito laereo prendere velocita e … boom!!! Laereo era atterato ed io avevo sbattuto la testa contro il seggiolino di fianco.
Mi sono ripreso in poco tempo e appena ho riaperto gli occhi ho visto il cielo, con tantissime nuvole.
der neue Tisch
die neuen Tische
die kleine Stadt
SÌ
Mi sono guardato intorno e ho visto i passegeri che stavano ascoltando il capitano che stava dicendo dovremo tornare nellaltra sponda dell’oceano atlantico.
NO
Nellaereo abbiamo trenta gommoni e credo che ci riusciamo ad attraversare l’oceano.
L’aggettivo possessivo
In italiano l’aggettivo possessivo è di solito preceduto dall’articolo e nelle lingue
europee? Osserva gli esempi proposti e completa lo schema.
• Francese
CON
SENZA
• Inglese
CON
SENZA
mon livre est
articolo
• Spagnolo
my book is
articolo
• Tedesco
CON
CON
SENZA
SENZA
Incomincia il viaggio dopo quattro giorni avvistiamo due squali uno un po insanguinato.
Questo ultimo si avvicina al nostro gomone e lo adenta con un morso. Io cado in aqua e lo
squalo mi prende in groppa e mi dice tienti forte poi parte con un gran sbatimento di pinne
e in poco tempo ariva a riva., ma una mangrovia mi spinge sottaqua.
mi libro es
articolo
Non ho più fiato e con un grido mi ritrovo nel mio letto mentre fabio si mette il pigiama.
Gli dico: sai ho fatto un sogno dove c’eri anche te.
mein Tisch ist
articolo
griglia di correzione
errori di ortografia
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
parole inventate
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
uso di parole
in un contesto sbagliato
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
errori di punteggiatura
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
errori di concordanza
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
uso errato dei modi
e dei tempi verbali
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
inversioni di suoni
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
uso errato dei pronomi
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
errata costruzione della frase
(periodo sospeso, anacoluto…)
......................
......................
......................
......................
......................
......................
......................
Allora fabio mi chiede cosa ho sognato e io glie lo racconto.
151
X
N
I
Gli aggettivi numerali
• Inglese
E
EN S
La scheda seguente ti propone di effettuare una tua prova rispetto alle competenze
T ragAME
giunte nei livelli fonortografici, morfologici e sintattici. Correggendo gli errori commessi da un compagno e riflettendo sul tipo di errore, aggiungerai strumenti alla tua
“cassetta degli attrezzi”, imparerai a tenere meglio sotto controllo le tue prestazioni e
acquisirai la sicurezza necessaria a superare con soddisfazione le prove scritte di questo e dei prossimi anni scolastici.
TO
O RI
N
O
O
sbagliando s’impara!
OR
Possono assumere anche una funzione sottolineante; in questo caso si mettono, di preferenza,
dopo il nome:
• Il re medesimo prese la parola.
• Le amiche stesse l’hanno ingannata!
ME
NT
TA
EN
448
449
XI
Struttura dell’opera
Percorso 1
Percorso 2
unità 1 • La comunicazione
unità 2 • La classificazione del nome
Competenze
per comunicare
La morfologia
ed ora divertiamoci un po’
esercizi
8
ta. La nave era d’alto bordo, ma aveva soltanto un
albero e una vela, era quindi terribilmente lenta.
L’imbarcazione che permise i viaggi di esplorazione
fu inventata nel secolo XIV dai Veneziani. Era lunga 30 metri, aveva tre alberi e 5 vele triangolari o
quadrate. Aveva una velocità di 10 Km all’ora ed era
in grado di resistere alle più furiose tempeste.
competenze riconoscere, saper usare e classificare il nome in base al significato e alla categoria grammaticale
I nomi concreti e astratti, comuni e
propri, individuali e collettivi
livello di base
1
Sottolinea tra i seguenti nomi quelli che puoi
considerare astratti: spiega il perché sul tuo
quaderno.
ragazzo . . . . . . . . . . .
monte . . . . . . . . . . .
mare . . . . . . . . . . . . .
città . . . . . . . . . . . . .
calciatore . . . . . . . . .
nazione . . . . . . . . . .
Riconosci quando lo stesso nome viene usato in modo concreto, scrivendo una C nel
quadratino, oppure astratto, scrivendo una A.
a. Il mio cuore □ sanguina per te.
b. Il cuore □ è uno degli organi più importanti
del corpo umano.
c. Il gelo □ era sceso nella sua anima.
d. Il gelo □ imbianca la natura e la rende magica.
e. Devi affrontare il nocciolo □ della questione.
f. Stai attento a non ingoiare il nocciolo □: può
essere pericoloso!
g. Il nodo □ del problema è intricato, ma lo risolveremo!
h. Giocando con la lana il gatto ha fatto un nodo □ di fili ed è rimasto imprigionato.
3
Nel seguente brano sottolinea una volta i
nomi comuni, due volte i nomi propri.
La caravella
Nel Medioevo le imbarcazioni più usate erano di due
tipi: la galea e la nave. Nessuna delle due sarebbe
stata adatta a viaggi nell’Oceano. La galea era troppo bassa e le onde degli oceani l’avrebbero travol-
Scrivi accanto a ciascun nome comune un nome proprio conveniente che cominci con…
scegli tu la lettera.
5
ragazza . . . . . . . . . . . . .
fiume . . . . . . . . . . . . . .
lago . . . . . . . . . . . . . . .
isola . . . . . . . . . . . . . . .
allenatore . . . . . . . . . . .
pietra
preziosa . . . . . . . . . . . .
12
Le pagine degli
esercizi sono facilmente
riconoscibili per il
fondino azzurro che le
identifica.
□
□
□
□
□
□
□
Specifica quali sono i nomi collettivi che indicano:
c. un insieme di vasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
d. un insieme di mobili . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
e. l’insieme dei denti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tutti gli esercizi sono
preceduti
dall’indicazione delle
competenze e sono
organizzati secondo
fasce di livello (livello
di base, livello avanzato,
livello di autonomia).
f. i clienti di un negozio . . . . . . . . . . . . . . . . . .
g. un insieme di isole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
livello avanzato
uno stormo di uccelli
10
navi, magistrati, (molti) animali, (molte) persone,
scolari, soldati, (molte) api
Scrivi i nomi collettivi che indicano:
a. un insieme di amici . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
b. un insieme di musicisti . . . . . . . . . . . . . . . .
c. un insieme di carri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
d. un insieme di cuccioli . . . . . . . . . . . . . . . . . .
e. un insieme di lupi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
h. un insieme di uccelli . . . . . . . . . . . . . . . . . .
13
Seleziona nella lista che segue quei nomi che
possono assumere il significato di nomi sia
concreti che astratti in frasi diverse. Scrivi per
ognuno di essi due frasi: una nella quale il
nome è concreto, l’altra nella quale il nome
può essere classificato come astratto.
Sottolinea i nomi collettivi.
a. Sono molto felice perché ho tanto pubblico.
b. L’erboristeria di Donatella ha molta clientela.
c. Uno stormo di uccelli si alzò in volo come
d’incanto.
d. Quella ciurma è molto indisciplinata.
e. Il cane da pastore comanda il gregge.
f. Quella flotta è la più potente del Mediterraneo.
g. La mia scolaresca è molto indisciplinata.
cuore, tegame, sangue, simpatia, coraggio, amore, giardino, tavolo, fiducia, riflessione, uva, cane, intelligenza, uguaglianza, fedeltà, mente,
bontà, crepacuore, tormento, luna
94
95
Gli esercizi identificati dalla fascia rossa
ed ora divertiamoci un po’ propongono in
chiave ludica attività di verifica vera e propria
con l’obiettivo di suscitare interesse e
motivazioni.
Leggi ora come Donna Letizia (una famosa esperta di galateo vissuta ai tempi della nonna) proponeva di servire il tè nel suo celebre libro Saper vivere.
Il rito del tè
L’invito a un tè si fa per le cinque o le cinque e mezzo del pomeriggio, a voce, per telefono o con un biglietto scritto a mano. La signora che riceve veste come per una colazione elegante. Le amiche non si presentano con cappelli sensazionali, ma nemmeno
in tenuta sportiva.
Il tè viene offerto sempre in salotto. L’aiuto di una persona di servizio non è obbligatorio, un tè sovraccarico di sandwiches, paste e altri dolciumi, è sbagliato. Riuscitissimo, invece, se il tè sarà di ottima qualità e preparato secondo le regole, se la teiera non
sarà di metallo né d’argento ma di porcellana o terraglia, se verrà offerto un plum cake
o una buona torta fatta in casa, oppure ordinata in una pasticceria, se le tartine di segala saranno sottili e spalmate di pasta d’acciughe mescolata a burro, se a qualche dolcino o biscotto farà compagnia una crostata leggera di fragole o mele.
Chi ha una donna di servizio si regola così: dopo un quarto d’ora o mezz’ora dall’arrivo
delle invitate, la cameriera spinge in salotto il carrello con le tazze preparate sui piattini da dolci (tra sottotazza e piattino ci sarà un piccolo tovagliolo). Avvicina il carrello alla padrona, la quale versa il tè passando a mano a mano le tazze alle invitate. Nel
frattempo la cameriera va a prendere i vassoi delle tartine, del cake ecc., a meno che
tutto questo non sia disposto sul piano inferiore del carrello o su un secondo carrello.
Può aiutare la padrona offrendo i vassoi una prima volta, poi si ritira, pronta a portare, al primo squillo di campanello, un secondo bricco di acqua bollente.
Se la signora deve fare tutto da sé, il carrello o il tavolino deve essere già pronto in salotto all’arrivo delle visite. La signora ha un bollitore elettrico e prepara il tè conversando con le amiche.
Il primo popolo che ti viene proposto è quello giapponese: per i giapponesi bere il tè è un vero e proprio rito e rappresenta una forma di comunicazione.
Un tè con Hideki
b. un insieme di cavalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Michelangelo . . . . . . . .
Trasimeno . . . . . . . . . .
Ligabue . . . . . . . . . . . .
Leopardi . . . . . . . . . . . .
progetto intercultura
Questo spazio descrive le tradizioni, gli usi e costumi, le
caratteristiche linguistiche di altri popoli.
L’obiettivo è conoscere più da vicino le differenze per capire il
mondo e saper assumere punti di vista diversi.
Nel VOLUME
SECONDO, il
□
a. un insieme di pecore . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sostituisci con un nome collettivo i seguenti nomi plurali.
es. (molti) uccelli
7
Le parole scritte hanno una forma grafica
che potrebbe anche servire per mettere in
evidenza il significato, come puoi vedere negli esempi sottoriportati tratti da I Draghi locopei. Prova a scrivere dei nomi con una forma grafica che ne sottolinei il significato.
Comincia con: onda, discesa, brivido, crollo,
soffio, solletico, paura… e poi continua tu.
Scrivi un nome comune appropriato accanto a ciascun nome proprio.
Palermo . . . . . . . . . .
Ionio . . . . . . . . . . . . .
D’Elba . . . . . . . . . . . .
Ronaldo . . . . . . . . . .
6
9
Nelle frasi che seguono contrassegna con
una C l’uso concreto e con una A l’uso astratto del nome sottolineato e spiega il perché
sul tuo quaderno.
a. Il lavoro non sempre dà soddisfazione.
b. Smetti di fare questo lavoro a maglia!
c. I professori rappresentano l’impalcatura
e la forza della scuola.
d. Gli operai facevano attenzione a non
cadere dall’impalcatura.
e. La cultura è il nostro miglior bagaglio.
f. Il bagaglio non mi è stato restituito
all’aeroporto: sono disperato!
g. La medicina è una nobile scienza.
h. Non ti ricordi mai di prendere
la medicina!
[da AA.VV., Viva le vacanze, Piccoli]
4
onestà - pane - mula - bruttezza - ricordo - amica - bontà - gioventù - amicizia - oculista
2
11
Seguite i fili e riordinate le lettere…
otterrete il nome di una simpatica cantante.
Carissima Viola,
oggi sono entrata in una casa giapponese, quella del mio amico Hideki. Sua madre
è maestra di cerimonia del tè e così ho potuto partecipare direttamente a questa antica tradizione giapponese. La cerimonia si è svolta in una stanza piccola, priva di
mobili di qualsiasi tipo. Il pavimento è formato da stuoie molto morbide, dette tatami, che servono anche da letto. Ognuno di noi ha davanti a sé
un tovagliolo e un pezzo di carta di riso sul quale è appoggiato un
dolcino, bellissimo e colorato, fatto con la polpa dei semi
di soia. Si usa metterne un piccolo pezzo in bocca prima di bere il tè per bilanciare il suo sapore amarissimo. La mamma di Hideki si è messa il kimono azzurro e bianco. Con gesti perfetti, seguendo l’antichissima tradizione, versa con un mestolino di bambù l’acqua calda sopra il tè verde
in polvere nella tazza; energicamente, mescola
tutto con un pennello speciale, poi a ognuno di
noi porge la tazza di tè. Io rimango incantata a guardare i suoi
gesti e penso ai nostri modi
bruschi e frettolosi. È uno
spettacolo bellissimo, pieno di poesia.
Ti abbraccio Ludovica
progetto
intercultura
propone attività
varie su tematiche
interculturali con
l’obiettivo di
valorizzare le
identità culturali
diverse.
21
L’itinerario io penso positivo intende lavorare sull’intelligenza emotiva per
sviluppare le fondamentali LIFE SKILLS, proponendo una serie di brani che stimolino
la riflessione degli studenti. Questo itinerario si fonda sull’idea che le emozioni non
sono determinate esclusivamente da ciò che ci accade, ma dipendono in larga
misura dal pensiero, ossia dalla rappresentazione mentale che ce ne diamo.
io penso
positivo
Competenze
per comunicare/
la comunicazione
unità 3 • Le subordinate “accessorie”
Conoscere le proprie emozioni / 1
PRIMA TAPPA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
prova di verifica formativa
ed ora divertiamoci un po’
Conoscere le proprie emozioni / 1
Ora sei pronto per la verifica finale che ti preparerà alla prova di valutazione sommativa. Il tuo
insegnante ti indicherà se l’hai svolta bene o se hai bisogno ancora di qualche esercizio di rinforzo prima dello sprint finale.
Per ultimo ti aspetta il gioco dell’oca dei nomi: divertiti con un compagno di classe,
mettendoti alla prova…
competenze eseguire correttamente l’analisi del periodo
Procurati un dado e chiama a raccolta i tuoi amici: puoi fare questo gioco in casa, meglio ancora se durante una bella festa di Carnevale. Ognuno deve lanciare il dado una volta sola e procedere di tante caselle quante ne vengono indicate dal dado, seguendo ciò che viene detto su ogni singola casella. Vince
chi arriva per primo ma, attenzione, bisogna arrivare esattamente sulla casella del traguardo.
1
Esegui correttamente l’analisi del periodo
delle frasi che seguono, svolgendo le seguenti operazioni:
operazione n° 1: individua i periodi;
operazione n° 2: individua e sottolinea i verbi;
operazione n° 3: dividi il periodo in proposizioni;
operazione n° 4: individua la principale;
operazione n° 5: individua le coordinate alla principale;
operazione n° 6: individua le proposizioni subordinate (il grado, il tipo, la forma);
operazione n° 7: individua le coordinate alle subordinate;
operazione n° 8: rappresenta graficamente i periodi.
a. Credo che Franco, non avendo studiato durante l’anno, non sarà promosso.
b. Mi chiedo se ha fatto il compito così bene,
da meritare un buon giudizio.
c. Sembra che domani pioverà e farà freddo.
d. Dimmi dove hai trovato quel gattino che ho visto a casa tua.
e. I miei insegnanti mi dicono che è bene che studi di più per essere promosso e per fare contenti i miei genitori.
f. Pensa che Pietro ha osato chiedere alla maestra quanti anni ha.
g. Dimmi dove abita l’amico che ti ospiterà oggi.
h. È necessario che tu aiuti in casa la mamma.
i. Maigret chiese che cosa era successo.
j. Mio padre ha deciso che quest’anno andremo
in campeggio.
99
XII
attività
1. Decrivi il momento in cui la tua mamma prepara un tè da offrire.
2. Metti a confronto i diversi modi di servire il tè proposti nelle letture e rispondi alle domande seguenti.
a. Che cosa cambia nelle diverse situazioni?
b. Perché cambia?
c. Le consuetudini sociali cambiano nel tempo? Da che cosa lo capisci? Perché?
3. Conosci altre abitudini che sono diverse nelle diverse culture? Racconta.
20
Percorso 1
39
Fatto prendere posto alle persone invitate, la padrona di casa provvederà a versare nelle tazze il tè, che andrà servito molto caldo, a porgere lo zucchero, il latte o il limone.
Sempre la padrona di casa porgerà agli ospiti i vassoi con i dolci predisposti per l’occorrenza e aggiungerà nella teiera altra acqua calda se il tè fosse diventato troppo carico.
[da Ludovica Villa, Cara Viola…,
Editrice Piccoli]
Al termine degli esercizi, una prova di
verifica formativa propone una serie di
esercizi ricapitolativi, preparatori alla verifica
delle competenze.
unità 2 • La classificazione del nome
Lo stesso rito del tè viene così semplificato nel Piccolo galateo di suor Germana pubblicato ai
giorni nostri.
2
Molte volte ti capita di sentire qualche cosa che avverti nello stomaco, nel respiro, nella testa, ma
non sempre riesci a identificare quella sensazione.
Il percorso che stai per iniziare vuole aiutarti a identificare le emozioni che provi e a capire che esistono diverse intensità dello stesso sentimento.
Capirai che c’è una forte relazione tra il sentire emotivo, il nostro comportamento e le nostre azioni: dalla tua consapevolezza potranno nascere piccoli ma importanti cambiamenti utili al tuo benessere
e alle tue buone relazioni.
Come l’esercizio precedente.
a. Sono andato al cinema ma non ho potuto sedermi, perché non c’era più posto.
b. È il compleanno di Carla e devo farle un regalo, ma ho dei dubbi sulla scelta dell’oggetto.
J.K. Rowling, Harry
c. Avendo perso l’autobus, la nonna chiamò un
taxi per non arrivare in ritardo all’appuntamento.
Potter e il calice di fuoco
Salani Editore
Identikit del testo
Nata il 31 luglio ’65 a Chipping Sodbury in Inghilterra a 26 anni si trasferisce in
Portogallo dove lavora come insegnante di inglese. Dopo la nascita della figlia e il fallimento
del matrimonio, torna in Inghilterra in condizioni economiche disagevoli e scrive le prime
due avventure di Harry Potter al tavolo di un caffè. Da quel momento, stampate le opere, diventa, grazie al suo personaggio, una delle autrici più famose del mondo.
L’AUTRICE
d. Lo zio è rimasto in casa, perché non stava
bene, la zia invece è uscita per fare delle
spese.
e. Quando sono uscito, c’era un traffico tale che
ho impiegato una mezz’ora, per arrivare a
scuola.
Il quarto anno di Harry Potter ad Hogwarts è contrassegnato dal torneo
di Tremaghi, nel quale i rappresentanti di ogni scuola di magia devono sfidarsi in alcune
gare. Il Calice di fuoco ogni volta pronuncia il nome di colui che sarà il prescelto a rappresentare il suo Collegio. Quest'anno, però, per la prima volta il Calice annuncia che le
insegne di Hogwarts saranno difese da due partecipanti, uno dei quali è proprio Harry, nonostante la sua giovane età. Sul torneo però grava l'ombra di Lord Voldemort ed Harry attraverso la cicatrice ne avverte la minacciosa presenza.
IL TESTO CHE SEGUE
f. Lucia chiamò il cameriere perché portasse
indietro la pizza perché era bruciata.
g. Essendo sopraggiunta la notte ed avendo incontrato resistenza, i Galli si ritirarono.
h. Ho telefonato a Gianni, che abita a Roma e che
mi è molto simpatico, e l’ho invitato a casa
mia.
L’EPOCA
i. Avevo tanti compiti che mi è occorso tutto il
pomeriggio per farli e non sono uscito con i
miei amici.
Il romanzo è ambientato in un’epoca immaginaria
GENERE LETTERARIO
TIPOLOGIA
j. Dopo aver fatto pace con un amico, con il
quale aveva litigato e che non vedeva da
tempo, Franco era molto soddisfatto.
H
Fantasy
Testo narrativo
arry giaceva sulla schiena, il respiro affannoso come se avesse corso. Si era svegliato da un sogno molto vivido con il viso nascosto tra le mani. La vecchia cicatrice a forma di saetta sulla sua fronte scottava sotto le dita come se qualcuno gli
avesse appena premuto un filo incandescente sulla pelle.
k. Farei una bellissima figura se tu mi aiutassi.
l. Che io sappia, Luigi è già in aeroporto.
533
114
Si alzò a sedere, una mano ancora sulla fronte, l’altra tesa nel
buio a cercare gli occhiali sul
comodino. Li inforcò e mise lentamente a fuoco la stanza, illuminata dal debole, nebuloso
chiarore che filtrava dalla strada attraverso le tende.
Harry sfiorò di nuovo la cicatrice con le dita. Faceva ancora male. Accese la lampada, scivolò fuori dal letto, attraversò
la stanza, aprì l’armadio e si
guardò nello specchio all’interno dello sportello. Un ragazzo
smilzo di quattordici anni ricambiò il suo sguardo, i verdi
occhi brillanti perplessi sotto i
capelli neri spettinati. Esaminò
più da vicino la cicatrice a forma di saetta del suo riflesso.
Sembrava normale, ma bruciava ancora.
Harry cercò di ricordare che cosa stava sognando quando si era
svegliato. Sembrava così reale… C’erano due persone che
conosceva e una che non conosceva…(…)
Harry sollevò il viso dalle mani, aprì gli occhi e si guardò intorno come se si aspettasse di vedere qualcosa di insolito. (…)
Si avvicinò alla finestra e tirò le tende per osservare la strada di sotto.
Privet Drive aveva esattamente l’aspetto di una qualunque rispettabile strada suburbana nelle prime ore di un sabato mattina. Tutte le tende erano tirate. Per quanto
Harry poteva vedere nell’oscurità, non si vedeva anima viva, neppure un gatto.
Eppure… eppure… Harry, irrequieto, tornò verso il letto e vi si sedette, toccandosi
di nuovo la cicatrice. Non era il dolore a preoccuparlo; male fisico e ferite non erano
una novità per lui (…).
No, la cosa che turbava Harry era che l’ultima volta la cicatrice gli aveva fatto male
perché Voldemort era vicino…ma Voldemort non poteva essere lì in quel momento…l’idea di Voldemort appostato in Privet Drive era assurda, impossibile…
115
XIII
Struttura dell’opera
Indice generale
Percorso 1
le coniugazioni irregolari
15. L’ Ambiente
• l’analisi
del periodo
La fonortografia
Comprensione del testo
Il periodo è l’unione di due o più proposizioni
che costituiscono un discorso di senso compiuto
Rispondi alle seguenti domande.
1. Sai cosa significa copia-incolla?
2. È vero che basta il copia-incolla per una ricerca o ha ragione il padre di Filippo? Perché?
2
mappa del percorso
3. Tu come ti comporti quando fai una ricerca?
4. Utilizzi Internet e in che modo?
5. Cosa significa “navigare” in internet?
6. Cosa sono i siti?
che cosa sai fare
7. Perché la madre di Antonio ha dei dubbi su Internet?
8. Conosci qualcuno che scarica musica da Internet? E tu?
• Nel dialogo seguente, le proposizioni sono divise da una
barra singola (/) e i periodi da
una doppia barra (//).
Leggiamo
GIULIO: Quando aprii la finestra,/ un’ape entrò nella
stanza.// Volò qua e là,/
si posò sul tavolo,/ mentre emetteva un forte ronzio.// Mi avvicinai,/ e
guardai meglio quel piccolo insetto.// Non mi faceva
paura.// Quando la mamma entrò,/ sbatté la porta/ e l’ape fuggì via.//
Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata
insieme
Internet (pronuncia ìn-ter-net, composto del latino inter, “fra” e dell’inglese net, “rete”) è percepita
come la più grande rete telematica mondiale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratori per suo mezzo interconnessi. In realtà sarebbe dovuta essere, nelle intenzioni dei suoi inventori, come “la” rete delle reti”. Nell’arco di alcuni decenni è oggi divenuta la rete globale.
Creata negli anni Sessanta come progetto del Dipartimento della difesa statunitense per lo sviluppo di una rete telematica decentrata, alla fine della guerra fredda1 è stata messa a disposizione di impieghi civili, collegando dapprima i principali centri universitari e raggiungendo poi, in
modo ampio, l’utilizzo aziendale ed infine quello domestico.
Internet al giorno d’oggi è un mezzo di comunicazione di massa, al quale i ragazzi arrivano con
sempre maggiore facilità. Tra i benefici di Internet vanno considerati soprattutto:
il valore di strumento educativo,
la possibilità di migliorare le nostre conoscenze
la possibilità di avere molte informazioni
la possibilità di collegarsi con persone di tutto il mondo ed imparare condividendo esperienze.
Internet presenta enormi vantaggi per i minori, che lo usano a scopo di comunicazione, divertimento, istruzione e informazione. Tuttavia, con la sua progressiva diffusione in Europa, i problemi
riscontrati negli USA stanno cominciando a emergere anche in tutto il territorio dell’UE. Vi sono pedofili2 che si sono fatti passare per bambini e hanno cercato di ottenere incontri.
E, a parte le attività criminali, studi condotti sui bambini hanno dimostrato che questi possono
facilmente trovare contenuti pericolosi anche con pochi minuti di navigazione casuale.
Comprensione del testo
Rispondi alle seguenti domande.
1. Che cosa entrò nella stanza quando Giulio aprì la finestra?
Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta
come si fa… la fonortografia
Come si parla e come si scrive
3. Perché l’ape fuggì via?
6
7
che cosa hai imparato
che cosa imparerai
1. Fu definita guerra fredda la situazione di conflitto non bellico che venne a crearsi tra due blocchi internazionali, generalmente definiti
come Ovest (gli Stati Uniti d’America, gli alleati della NATO ed i Paesi amici) ed Est (l’Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia ed i
Paesi amici) tra la fine della seconda guerra mondiale e l’ultimo decennio del Novecento (circa 1945-1990). Questa non portò mai a una
guerra vera e propria: la presenza di armi nucleari per entrambe le parti avrebbe portato a una distruzione di straordinarie dimensioni.
2. Che rumore faceva?
4
5
2. La parola deriva dal greco pedo=bambino filo=amico , però indica non un’amicizia sana, ma un’attenzione malsana verso i bambini.
224
3
unità 1 La fonortografia
1. Suoni e lettere
i consigli per imparare
prove di ingresso
nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
prove di ingresso
Nel VOLUME TERZO si è scelto di rafforzare le
competenze minime per l’educazione linguistica
attraverso moduli grammaticali destinati agli alunni in
difficoltà, agli alunni stranieri ed anche al lavoro di
recupero nel corso dell’anno o nel periodo estivo.
L’articolazione dei percorsi inizia con un ampio
repertorio lessicale relativo alle parole di più alta
frequenza rispetto all’uso e alle situazioni comunicative e
procede con la distillazione delle strumentalità di base e
con un ricco apparato di esercizi di diversa complessità.
La riflessione sulla lingua individua le competenze
minime intese come traguardi sufficienti a garantire una
comunicazione corretta.
La produzione dei suoni
I fonemi
I grafemi
2. Vocali e consonanti
Le vocali
Le consonanti
Suoni simili
Digrammi e trigrammi
1
1
2
classe . . . . . . . . . . . . .
Mi presento: indagine socio-culturale
Quando parlo con gli amici, mi sento
5
finestra di approfondimento
se sbaglio la pronuncia
sicuro di quello che dico
se uso una parola sbagliata
incerto su quello che loro capiranno
se sbaglio la grammatica
6
7
ho paura di sbagliare
15
26
No
Quale lingua e a che livello?
unità 2 I problemi ortografici
lingua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
la conosco
In casa di solito io parlo
italiano
poco
dialetto
abbastanza
bene
dialetto solo qualche volta
una lingua diversa dall’italiano
lingua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
In casa se sbaglio a parlare
la conosco
nessuno mi corregge
poco
qualcuno mi corregge sempre
abbastanza
qualcuno mi corregge qualche volta
bene
16
XIV
esercizi
Conosco qualche lingua straniera
Sí
non trovo le parole
Il fascicolo allegato prove di ingresso si
propone di verificare, attraverso test ed esercizi
di diversa complessità, le capacità logiche e le
competenze ortografiche, logico-lessicali,
morfologiche e linguistiche degli alunni.
Giocare con le lettere
prova di verifica formativa
Quando parlo con i grandi, mi sento
sicuro
4
Dittonghi e trittonghi
Lo iato
In casa mi correggono
tranquillo
timido
3
data . . . . . . . . . . . . .
8
8
9
10
10
10
11
11
12
12
13
13
14
1. Parliamo di problemi ortografici
La lettera h
I gruppi ce/cie, ge/gie, sce/scie
Il gruppo gl/gli
Il gruppo gn/gni
Le consonanti doppie
La lettera q
2. Parliamo di regole ortografiche
La sillaba
L’accento
L’apostrofo
28
28
29
29
29
30
30
30
30
32
32
XV