No Comment - isi barga

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No Comment - isi barga
ISI
Barga
No Comment
Anno 5, Numero
10
17 Dicembre 2007
Viaggio in Burkina Faso
Alla fonte di Eros
Dallo scorso anno il nostro istituto collabora
con il Movimento Shalom attraverso il progetto “Alla fonte di Eros” nato dall’ITI del
Borgo, per contribuire alla raccolta di fondi
per la costruzione di un pozzo in Burkina
Faso. Il progetto partì in ricordo di Eros
Coltelli, ragazzo che morì lo scorso anno in
un tragico incidente stradale, frequentante
l’ITI. Grazie alla cena dello scorso anno, in
cui i ragazzi dell’IPSSAR hanno cucinato
per circa 200 persone, con la collaborazione
di fornitori locali che hanno donato in beneficenza una parte degli alimenti, siamo riusciti ad arrivare ad un budget di circa 6.000
euro per la costruzione del pozzo. Quest’anno alcuni ragazzi dell’ISI torneranno in
Burkina, come fecero altri ragazzi l’anno
scorso, ed assisteranno all’inaugurazione
del pozzo stesso. Per devolvere altri soldi
nel progetto, come già sapete, era stata organizzata una festa di fine anno, con tanto
di concerto. Grazie alla mancata partecipazione collettiva però, la festa è saltata. Per
questo stiamo cercando di raccogliere fondi
con la vendita di biglietti della lotteria e di
calendari contenenti foto del viaggio effettuato lo scorso anno. Oltre a questo, ogni
tipo di donazione è assolutamente ben accetta, vista l’importanza del progetto.
Mattia Vellutini
SOMMARIO:
Immigrazione
2&3
Attualità & Scuola
4&5
Educati & Educandi
6
Interesse generale
7
Spettacolo & Lettura
8
Spettacolo & Lettura
9
Donne e violenza
10
Spesso non
pensiamo che..
Rom, una convivenza difficile
di Eleonora Pasquini
L’opinione
L’immigrazione in Italia ha assunto rilievo in molti
Per uno che sbaglia,
sbagliato condannare
un popolo intero
campi: da quello demografico a quello socioeconomico , quest’ultimo testimoniato anche dai mol-
Così, di punto in bianco, via. Fuori da qui. A meno
ti decreti legislativi fatti negli ultimi anni, per gli stra-
che non abbiate le possibilità per poter contribuire a
nieri clandestini e regolari nel nostro Paese, creati
pagare tasse allo Stato. Dopo più di sei anni dal loro
per la mancanza delle possibilità di lavoro. Anche in
ingresso in Italia, dopo più di sei anni dalla loro
permanenza in squallide baracche, i rom sono stati
Valle del Serchio, di recente, è vivo il dibattito attorno
cacciati. Perché? Uno di loro, delinquente, ha ucci-
alla comunità rom. A Castelnuovo e a Borgo a Moz-
so brutalmente una donna italiana. Non solo. Era
zano si discute dopo che a Viareggio, l’edificio dell’ex
anche moglie di un maresciallo della Marina Militare
di La Spezia. Ora io mi chiedo: “Quanti italiani ucci-
Telecom che ospitava diverse famiglie rom è stato
dono?”. E di conseguenza: “Quanti di questi vengo-
sfollato dal Comune. Alcuni di loro, potrebbero arri-
no cacciati?”. O meglio ancora: “A quanti di questi
vengono distrutte le proprie case?”. La mia non è
vare da noi, dopo che il sindaco di Viareggio, Marco
una critica alla decisione presa dallo Stato, ma lo è
Marcucci, ha annunciato di aver trovato lavoro ad
per il momento in cui è stata presa. Da molto si
sapeva che i rom vivevano in queste baracche e da
alcuni di essi nelle aziende della Valle.
molto si sapeva che non avevano una stabilità per
Attualmente, in Italia, sono 3 milioni e 700 gli immi-
poter vivere nel nostro Paese. Ma questa brutale
grati regolari, il 6,2% della popolazione complessiva,
decisione è stata presa soltanto adesso. Bambini
che nascono nel fango, nello sporco e nella delin-
in crescita del 21,6% nell’ultimo anno, aumento che
quenza non possono sicuramente diventare dottori.
ci ha catapultato ai vertici dell’indice di crescita Euro-
Ma per le loro condizioni non possiamo condannarli.
Volgiamo giustizia? Ok, ma che sia fatta colpevoliz-
pei. Se dobbiamo però esaminare più in generale
zando solo chi copre un reato. Non si può condan-
questo fenomeno, che ormai è a contatto con tutta la
nare un popolo intero. Caro Stato Italiano, dovevi
pensarci prima. Serve integrazione ma forse è stata
solo confusa con espulsione e mi sto sbagliando io.
Federica Cheli
popolazione italiana, tra il 2004 e il 2006, il numero
dei permessi di soggiorno è aumentato di circa 60
mila unità, l’andamento si è però differenziato tra i
vari motivi che hanno spinto a queste concessioni:
sono aumentati ,ad esempio, i permessi per lo studio
e per la famiglia, ma sono diminuiti quelli per il lavoro, la residenza elettiva e la religione.
Dalle montagne dell’Europa Orientale alla periferia delle città:
La storia e le tradizioni di un popolo senza terra
In ogni periferia, al confine di ogni città, vicino ad uno scarico industriale, si trova un campo nomadi. Ma
chi sono i rom? E quale possibile convivenza può essere instaurata nella conoscenza delle loro tradizioni?
I rom sono un popolo nomade diviso in vari gruppi. Anzitutto ci sono gli zingari di antico insediamento,
presenti nell’Italia centro meridionale. In secondo luogo, ci sono gli zingari immigrati dopo la prima guerra
mondiale, arrivati soprattutto dall’Europa Orientale. Infine ci sono gli zingari immigrati dagli anni 60 in poi.
Ma quali sono i tratti della cultura dei rom? Quale la loro storia? I rom sono una popolazione
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fra immigrazione e integrazione
L’opinione
Tra paura e impotenza,
guardiamo in loro
anche il nostro disagio
L’immigrazione: paura, impotenza, sopraffazione.
Se ci accingiamo a studiare le etnie che giungono in
Italia notiamo che in testa alla classifica troviamo i
Rumeni con il 15, 1% , seguiti però da Marocchini col
10,5%, dagli Albanesi 10,3% e dagli Ucraini 5,3%. La
maggiore concentrazione di immigrati si riscontra al
centro in Particolare a Milano, ma tutta la nostra penisola è stata comunque protagonista di questo fenomeno che va sempre più diffondendosi, senza escludere
però le isole. Oramai, tutta questa fetta di popolazione, ha cominciato a avere effetti rilevanti sull’
economia del paese, e il presidente della Repubblica
Napoletano ha affermato che sono diventati necessari
per il funzionamento del sistema italiano , anche se
comincia a farsi sentire la voce del popolo, che esprime sempre meno parole di solidarietà e sempre più
malcontento e paura, causata anche da alcuni avvenimenti accaduti negli ultimi tempi nella nostra penisola
e all’aumento delle statistiche della criminalità da parte
della popolazione immigrata, come i Reati di droga (+
35%), i reati di prostituzione (+ 77%) e i Reati contro
la persone (omicidi, aggressioni, sequestri) (+ 20%) .
Queste le parole che ai più pervadono la mante, ma
nessuno pensa alla diversità come momento culturale, di arricchimento personale, di scambio, di
gioia?! Certamente è difficile al giorno d’oggi ritenere interessante e fruttuosa il confronto con una
realtà diversa dalla nostra, e risulta difficile anche
perché assistiamo a casi di violenza subiti dalle
donne, e non solo che, ammettiamolo, ci fanno
sempre più paura. Ma vorrei ragionare insieme a voi
o almeno porvi dei punti di riflessione: non voglio
dire che tutti gli extracomunitari debbano essere
accettati con un sorriso, ma vi prego di non generalizzare.
Parlando per esperienza personale conosco rumeni
che si fanno veramente un mazzo tanto per essere
accettati, che lavorano sodo, anche più di noi italiani: ma anche questo discorso a me non piace tanto:
non è vero, infatti, che gli italiani fanno i preziosi e
non si abbassano a lavorare un sacco di ore al
giorno per avere uno stipendio che spesso non si
arriva ai 1000 euro. Non vogliono accettarlo semmai
perché i nostri avi hanno lottato per ottenere quei
diritti che ora i nostri cari politici stanno manipolando, facendo nascere in noi il senso di colpa verso gli
extracomunitari. Allora, ragionate bene prima di dire
“tutti i rumeni a casa” perché anche noi italiani
abbiamo portato la mafia in America, ma alla fine c’
è per ogni popolo il momento della rivincita!
E ora faccio un appello a voi, ragazzi della mia età:
facciamo vedere quanto sia la moralità a vincere su
questo sistema in scatafascio; vogliamo che la
nostra voglia di rivendicazione dei diritti possa
portarci a risolvere nel modo più giusto questi problemi morali.
Elisa Battaglini
Indoeuropea che parla una lingua di un ceppo indiano simile al sanscrito. Nella loro lingua, “rom” significa
persona, essere umano. Rom è il nome che usano per designare tutto il loro popolo. I rom fanno parte di
diversi gruppi etnici che nel loro insieme sono definiti zingari. Sono anche chiamati nomadi. I rom, rispetto
a tutti i gruppi zingari hanno una maggiore tendenza alla conservazione delle tradizioni, della lingua e
delle usanze. Ci si sposa solo fra membri di uno stesso gruppo. E’ possibile che un rom sposi una “gagè”,
una non zingara ma questa deve sottostare alle regole e alle tradizioni zingare. Durante i funerali si organizzano banchetti in onore del defunto, si suonano musiche allegre. Per quanto riguarda la religione, non
riconoscono un proprio dio, né sacerdoti né culti, anche se molti professano la religione cattolica e sono
profondamente credenti.
Giulia Nari
Sono le proposte per migliorare la vita sui banchi
Ambiente, a scuola cambiare si può
Riciclare le bottiglie di plastica e servire caffé e bevande
Equo & solidali consente di ridurre inquinamento e rifiuti
Venerdi 26 ottobre, in aula magna, si
è tenuto un incontro , per lacune
classi dell’ISI, con la giornalista
Marinella Correggia. Ci ha presentato un suo libro intitolato “ La rivoluzione dei dettagli” e ci ha dato alcuni
importanti consigli per migliorare la
situazione “critica” del nostro caro
pianeta. Ecco una sua frase: “Salvare
il pianeta non è un sacrificio, è un
qualcosa che ci fa sentire particolari”.
Ha parlato di un grande personaggio
del Burkina Faso, il presidente Sancarà, che iniziò una rivoluzione il cui
scopo era quello di convincere le
persone a diventare protagoniste
della propria vita, promosse attività
ecologiste di sopravvivenza, piantando alberi e favorendo la diminuzione
del riscaldamento climatico. Ci ha
poi posto un interrogativo: “ cosa
possiamo fare, all’interno della nostra scuola, per migliorare e cambiare
questa situazione”?. Anche noi, nel
nostro piccolo, possiamo fare molto,
e per questo ci ha indicato alcune
azioni concrete per un ISI più giusto
e sostenibile. Per quanto riguarda la
plastica, dopo aver chiesto informazioni a GAIA sulla qualità dell’acqua, sarebbe possibile riutilizzare più
volte la solita bottiglietta di acqua
riempiendola per ridurre l’eccessivo
consumo e rimuovere poi i distributori automatici di bottigliette. Sarebbe anche possibile aprire il bar dell’istituto alberghiero agli alunni
(secondo precise regole) , rimuovere
i distributori automatici di bevande
calde per eliminare l’eccessivo spreco di bicchieri. Si potrebbe utilizzare
al bar caffé, cacao, tè, zucchero di
canna del commercio equo e solidale.
Per quanto riguarda la carta è possibile effettuare la raccolta differenziata portando in ogni classe un bidone
apposito e acquistare carta igienica
riciclata e carta per fotocopie e stampanti riciclata. È possibile anche
organizzare un gruppo d’acquisto per
gli studenti di quaderni di carta riciclata. Per quanto riguarda infine
l’acqua, sarebbe meglio installare dei
riduttori di flusso per i servizi igienici.
Annamaria Raffaelli
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Mondo &
Scuola
“La rivoluzione dei dettagli”
MANUALE DI ECOAZIONI INDIVIDUALI & COLLETTIVE
E’ tutto in sintesi già da queste poche parole. Sono quelle del libro di Marinella
Correggia che suggeriscono come il volume sia una raccolta di ecoazioni, ovvero di
suggerimenti su come un individuo si può comportare per raggiungere un equilibrio fra lui e la “casa comune”, come l’autrice definisce il nostro pianeta, ma non
solo: all’interno possiamo trovare veri e propri dati di fatto, statistiche e situazione, del mondo moderno e delle sue problematiche.
Infatti è solo dopo aver messo al corrente il lettore del contesto in cui viviamo che
l’autrice suggerisce un doppio piano di azioni: uno da applicare individualmente
ed uno come comunità. Il libro raccoglie suggerimenti per “tutti i gusti”,per quanto riguarda ad esempio come vestirsi, abitare,mangiare o viaggiare. Cosi ogni persona può ritrovare all’interno quelli più adatti alla propria personalità. Ma ricordate che per concretizzare frasi come “salviamo il pianeta e l’umanità” non dobbiamo partire dalle grandi opere, ma dai piccoli dettagli che ci circondano, che
spesso non sono del tutto visibili, ma che grazie a questo libro, riusciremo a riconoscere.
Pasquini Eleonora
L’arma dell’ironia in un mondo dove continuano a prevalere ingiustizie sociali e abusi
Dall’India all’Iraq, l’antesignana degli animalisti in difesa degli emarginati
Viaggio a ritroso nel tempo fra i luoghi visitati dalla giornalista del Manifesto
Il 26 ottobre scorso, durante un incontro pomeridiano del nostro giornalino, abbiamo avuto occasione di fare una chiacchierata con Marinella Correggia, scrittrice e giornalista. La Correggia è impegnata da anni sul fronte dei temi socioambientali; si è occupata di campagne animaliste e
vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e
condannati a morte, di commercio equo e di azioni
contro la guerra. E’ stata in molti paesi, quali Iraq,
Afghanistan, Bosnia, India, Vietnam, Burundi,
poiché collabora con diverse testate, cui il Manifesto. Infatti ci ha dato consigli su come scrivere ed
impostare il nostro giornale. Tra questi prevale
l’utilizzo dell’ironia, fondamentale. Ci ha parlato
un po’ della sua esperienza personale nei paesi
sopra citati, sottolineando il fatto che la guerra non
è altro che una menzogna. Sostiene che in un mondo dove prevalgono ingiustizia, sfruttamento e
prevaricazione, è necessario ritrovare un equilibrio
interiore che ci preservi un mare di sofferenza. ma
è possibile, se non necessario, fare qualcosa per
migliorare la qualità della vita, nostra ed altrui.
La strada per arrivare a farci
del bene è costituita soprattutto da azioni vere e proprie.
Qui entra in gioco il concetto
di informazione, intesa come
in-form-azione. Nei suoi libri
spiega come ritrovare la dovuta empatia con il mondo.
Per lenire i dolori altrui e
conseguentemente i nostri.
Federica Cheli
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Attualità & non solo..
Fecondazione, quando l’embrione
è conteso fra legge e morale
Il sommelier: alchimista del gusto
Tutti i segreti di una professione rivalutata
Il sommelier è un professionista in grado di eseguire
analisi dettagliate sui vini, al fine di valutare la qualità
per poi abbinarle alle varie pietanze. Nei ristoranti, si
occupa della selezione dei prodotti aggiornando la lista
dei vini, e soprattutto si occupa della gestione delle varie cantine. Un vero professionista deve conoscere le
principali regione vitivinicole del mondo, la storia del
vino, le tecniche di coltura ed enologiche, oltre che i
vitigni ed i vini. Inoltre non deve trascurare la conoscenza dei distillati, dei liquori, della gastronomia mondiale
e dei cocktail internazionali. Se pur vista in passato con
un po’ di diffidenza, oggi la figura del sommelier è molto ridimensionata ed avvicinata di più al consumatore.
Ancora oggi molti fanatici attribuiscono al sommelier
ruoli enormi che si rivelano non sempre corretti. Concludiamo col dire che, no sommelier, non bevi!
Celeste Gemignani
Silva Emmanuel Marraccini
Una delle problematiche molto dibattute è la procreazione assistita. Per regolare questa materia, in Italia, esiste
la legge 40/2004, che è stata oggetto di referendum abrogativo avvenuto nell’estate 2005. dopo un dibattito
molto acceso, il referendum è stato annullato perché non
è stato raggiunto il quorum. La legge, in sintesi, vieta il
congelamento degli embrioni; infatti tutti quelli fecondati (3 al massimo), vanno impiantati contemporaneamente. E’ inoltre vietata la fecondazione eterologa in
cui non vengono utilizzati gli spermatozoi del marito ma
quelli di un donatore esterno. La legge vieta pure la
commercializzazione di embrioni e la selezione degli
stessi a scopo eugenetico ( razza pura). Noi condividiamo questa legge, in quanto pensiamo che ogni figlio
abbia il diritto di conoscere i propri genitori ritrovando
in loro riferimenti certi. A nostro avviso gli embrioni
non vanno utilizzati né a scopo eugenetico né per conservazione in congelatore, né soppressi, né selezionati.
Nonostante la chiesa, dal punto di vista etico, sia contraria alla fecondazione perché sostiene che il concepimento debba avvenire solo attraverso rapporti sessuali d’amore, ha difeso questa legge poiché sostiene che questa
tuteli la libertà dell’embrione. Rimane il problema degli
embrioni già congelati: COSA FARNE? C’è chi dice
che non vadano toccati, ma a nostro avviso possono esser utilizzati a scopo di ricerca. Queste sono riflessioni
che abbiamo voluto offrirvi, ognuno è libero di pensare
quale sia la cosa giusta da fare!!
Giordano Bonaccorsi,
Martina Landi, Benedetta Monti & Lisa Ciari 5^d
INTERESSI NOSTRI & GENERALI
Lettera choc sul bollettino salesiano: “Dobbiamo cercare di capire dove abbiamo sbagliato”
Alcol fra gli adolescenti, il mea culpa dei genitori
Una madre confessa: “Ho paura ogni volta per i miei figli, ma è la nostra educazione che ha fallito”
Sono una mamma come tante. Una mamma che, quasi tutte le sere, vede i figli adolescenti uscire e non sa se li
vedrà tornare. Regolarmente, dopo aver detto loro: “Ciao, non fate tardi, state attenti”, arriva il pensiero lancinante e sconvolgente: “ torneranno?”. Si, magari per tornare, tornano. Ma come? Quando? A che ora? Con chi
sono stati? E quello che guidava l’auto in che condizioni era? Avrà bevuto o fumato qualcosa? Finora sono stata
fortunata: sono sempre tornati, anche se alle 4, alle 5 o alle 6 del mattino. E noi genitori a casa ad aspettare! C’è
chi dorme ugualmente, sfiancato dalla giornata di lavoro. E c’è chi non ce la fa, e rimane lì, con gli occhi sbarrati, nel buio della stanza ad aspettare quel rumore benedetto, quella chiave che, finalmente, gira nella toppa della
porta. È tornato! È quasi mattina, la notte l’hai già persa, ma tuo figlio è tornato a casa! ma è vita, questa? Quanto dovrà durare? Fino a che punto noi genitori resisteremo, prima di dar fuori di matto? E poi liti a non finire,
musi lunghi, prediche, pianti, ricatti… Dove abbiamo sbagliato? Perché i figli ricambiano così il nostro tentativo
di dar loro quello che noi non abbiamo avuto? Ai nostri figli abbiamo dato molta fiducia, rispetto e libertà. ma la
fiducia ce l’hanno ricambiata con il più completo menefreghismo; il rispetto l’hanno tolto a noi che siamo ridotti
ormai al rango di servi di tutti i loro bisogni; la libertà si è trasformata in egoismo allo stato puro. Non c’è niente
e nessuno che venga prima di loro. Non ci sono più doveri, ma solo diritti. La famiglia, il sentimento, il cuore…
per loro non hanno più importanza… Come educatori, abbiamo fallito!!
B. FERRERO, alcune regole sulle regole, in “Bollettino salesiano”
(Maggio 2003)
E i ragazzi replicano: “Non serve l’apprensione,
Quello che manca è la fiducia nella nostra autonomia”
Siamo delle adolescenti, e dopo aver
letto questa lettera, ci siamo rese
conto che i nostri genitori sono, caratterialmente, esattamente uguali a
questa madre. Secondo noi i figli
hanno bisogno di libertà, autonomia
e fiducia da parte dei genitori. Questa è una madre troppo protettiva e
non da fiducia ai suoi figli, i quali,
sono stati abituati male e finiscono
per approfittarsene. Secondo noi sta
alla coscienza dei figli non far preoccupare i propri genitori, ma anche i
genitori devono avere fiducia e trovare un punto d’incontro con i figli.
Preoccuparsi per i propri figli è normale e comprensibile però è anche
necessario riuscire a controllare le
proprie paure e lasciargli spazio. Noi
pensiamo che il rispetto sia la base
per costruire un rapporto. A nostro
avviso, infine, se è vero che oggi i
ragazzi tendono a tenere nascosti i
loro sentimenti, senza parlarne con i
genitori, non vuol dire che non abbiamo sentimenti o valori. Molto
semplicemente, è la fase di vita chiamata adolescenza!
3^d
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Breve Trattato: “L’Ambizione,
Il motore del pensiero umano”
Le essenze basilari di un uomo ( passione, sicurezza..) fanno tutte capo
ad un’unica origine: l’ambizione, essa è il vero motore del pensiero
umano. Nell’amore spesso si ambisce a conquistare la persona amata, a
scalarne il cuore. Ugualmente si fa nella società, tentando di raggiungere posti di lavoro sicuri, abitazioni stabili, carriera. La stessa religione è
un ambizioso percorso spirituale disseminato di buone azioni mirato
all’ascensione al cielo. Ogni uomo, dunque, può esser considerato un
“tentativo”. L’interpretazione cristiana lo chiamerebbe “ disegno divino” ma umanamente parlando, l’essere umano può dirsi tentativo di
qualcosa, slancio naturale verso una meta già in lui presente, radicata
nella sua mente. Come dire che ognuno di noi porta già dentro sé il germoglio del proprio destino poiché questo converge verso le idee, le passioni e aspirazioni dell’individuo. Questi “tentativi” sono già in noi,
contenuti nell’astrattezza dei nostri pensieri e materializzati sotto forma
di parole e fatti. L’uomo è ambizione ed essa è vita, slancio creativo.
Ad essa si ricollega tutto, anche la più insignificante intenzione. Ogni
uomo ne è un tentativo che forse non smetterà mai di riuscire, perché
anche il voler fermarsi in qualcosa è un’ambizione a voler restare nella
stessa situazione. Interessante è notare come gli uomini spesso sottopongono i propri slanci verso nuove mete, dando vita ad altri germogli
diversi dall’origine. ma qui ogni ambizione di comprendere si spegne
perché nessuno può riconoscere il proprio destino. Non siamo veggenti.
Ed io, Icaro dalle ali di ragionamenti, cerco d’innalzarmi dal quel labirinto che è la mente umana per poterne scorgere dall’alto le mille vie.
Le infinite ambizioni…
Dennis Favali
NO COMMENT
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INTERESSI NOSTRI & GENERALI
Il gruppo volta pagina dopo gli ultimi ritmi troppo tranquilli. E i fan tornano a sognare
HIM IN ITALIA: NUOVO ALBUM, NUOVO TOUR
Venus Doom, l’ultima fatica riporta sulla cresta la band scandinava
Qualsiasi fan degli Him non
riuscirà a credere alle proprie orecchie
ascoltando “Venus Doom”, ultima fatica della band scandinava. Diciamoci la verità,negli ultimi
tempi Ville Valo & company, avevano
raggiunto livelli di tranquillità
davvero esagerati. Insomma, si rimpiangevano i vecchi tempi, quelli di
“Razoblade romance”(2000),ma questa
volta non ci hanno deluso, con
un album molto più rock del precedente,
meno commerciale e più personale. Valo ritorna a sfruttare pienamente
le sue capacità e l’atmosfera si
fa cupa. La voce del frontman è sempre
versatile, sofferente e comunicativa. ma la vera novità è l’aggressività
che caratterizza molti pezzi; le
chitarre si fanno pesanti, aumentano le
distorsioni e non mancano i soli
efficaci proposti da Lily Lazer, sempre
bravo anche come seconda voce da accompagnatore. La tastiera ad
opera di Emerson Burton è più
accurata e meno ingombrante, mentre
maggiore spazio hanno i riff
che caratterizzano i brani. Spesso si passa da momenti più veloci a momenti in cui l’atmosfera si fa più calma
scivolando nei dark-gothic fino ad arrivare a sonorità lente che si avvicinano al doom. La band arriva
finalmente in Italia per 3 attesissimi show. Ecco le date:
•
06/03/2008 Milano, Alcatraz
•
07/03/2008 Firenze, Sachall
•
08/03/2008 Modena, Vox
I biglietti sono acquistabili si www.ticketone.it
Marta Benedetti
Stop alle disuguaglianze con i peer educators
Continua il progetto degli studenti delle quarte per promuovere a scuola
Una migliore e più rispettosa cultura dei rapporti umani
I “peer educators” sono un gruppo di ragazzi frequentanti le classi quarte che cerca di promuovere
all’interno della scuola una cultura di rapporti umani più aperta a possibili disuguaglianze, e disposta a
risolvere le incomprensioni che possono verificarsi tra i banchi di scuola. E’ una compagnia che cerca
di prevenire ogni tipo di disagio, inteso non solo come violenza fisica, ma anche psicologica e morale.
Ciò che vogliono raggiungere è garantire il benessere all’interno della scuola, cercando di instaurare
un dialogo con le persone che si sentono emarginate o giudicate. Questo soprattutto per le prime classi, che si trovano in un nuovo ambiente, i peer vorrebbero essere visti come un punto di riferimento o
come semplici amici ai quali confidare i propri disagi. Sempre allo stesso scopo formeranno dei gruppi per la creazione di video o altri materiali multimediali, in cui potranno partecipare non solo i membri dei peer, ma anche studenti interessati di terza e di quarta. Poco tempo fa hanno attivato un indirizzo di posta elettronica, col fine di denunciare le violenze subite. In seguito, per chi non potrà usufruire
del sito, sarà collocata un’urna all’interno della scuola dove ognuno potrà lasciare messaggi in forma
anonima.
Jennifer Bechelli
SPETTACOLO MUSICA LETTURE
Enzo Biagi, nient’altro
E fu così che l’Italia perse l’ultima fonte
“E’ difficile non desiderare la donna d’altri, anche perché quella
di nessuno non è tanto bella”. Aggiungendo una smorfia sorridente
a questa frase ci troviamo davanti l’unico Grande del giornalismo
scritto e trasmesso in tv d’Italia, Enzo Biagi. Partigiano delle brigate
di Garibaldi, credeva nella resistenza, nella giustizia e nella libertà.
Era il portavoce del popolo italiano e uno dei pochi motivi per cui
l’Italia poteva sentirsi ancora qualcosa. Più di ogni altra cosa Enzo
Biagi era, per gli italiani, un punto di riferimento e lo fu ancora di
più quando iniziò a far televisione, nel 61. Uomo che faceva il suo
mestiere non per denaro, ma perché aveva a cuore la gente semplice.
Per questo condensava concetti complessi in semplici, perché tutti
potessero capirlo. Capiva i problemi partendo dalle radici e non dalle
conseguenze come siamo portati a fare oggi, perché come sempre ha
sostenuto, il futuro non si costruisce eliminando il passato: c’è sempre una causa. Quando parlava o scriveva prevaleva l’ironia e
Rino Gaetano,un grande della musica italiana
Salvatore Antonio Gaetano nasce a Crotone,in Calabria,il 29 ottobre del 1950.Attratto dal palcoscenico e dalla chitarra,comincia ad esibirsi nello storico
Folkstudio di Roma.Inizialmente non ebbe molto successo,ma l’anno successivo gli orecchi dei più accorti iniziavano ad essere stuzzicati dal colore dei
suoi testi,e raggiunse presto la fama del pubblico.La notte del 2 giugno del
1981,a soli 30 anni,perse la vita in un incidente automobilistico.In omaggio
al grande artista è stata fatta su rai una fiction da Marco Turco”il cielo è sempre più blu”,che voleva rappresentare quello che è stato un vero cantautore
italiano,utilizzando però toni eccessivi e tralasciando alcuni fatti,come la
realtà sulla sua monte,che ha sollevato molte polemiche,ma non è importante
conoscere precisamente la sua vita,reale secondo me,perché quello che è
stato,Rino Gaetano ce l’ha detto nelle sue canzoni e nella sua musica.”Mio
fratello è figlio unico”,”Gianna” che esibisce a Sanremo vestito in camicia a
righe rosse,frac,cilindro e scarpe da ginnastica e con la quale conquista il
terzo posto e “nuntereggae più” sono le canzoni che più lo rappresentano,il
paladino del sud e degli sfruttati,nemico giurato di tutti i politici,che utilizzava l’ironia e la musica per esprimersi contro tutto e tutti.Per l’ironia e l’intelligenza dei suoi testi,per il suo modo di scrivere schietto e graffiante,Rino
Gaetano merita davvero di un posto accanto ai più grandi esponenti della
canzone italiana.L’italia,nelle sue canzoni diventa un paese surreale, diviso
tra fiaba e dramma,passioni sentimentali e contraddizioni sociali.Un paese
che Gaetano ha sempre amato,ma che quasi mai l’ha voluto comprendere.
Licia Landi
Pagina 8
10 PICCOLI INDIANI di Agata Christie
E’ uno dei classici più moderni questo
giallo di Christie. Una storia agghiacciante
che vede protagonisti 10 persone estranee
l’una all’altra intrappolate in un’isola. Al
loro arrivo non trovano il padrone di casa
ad aspettarli, ma una voce che li accusa di
esser tutti assassini e una poesia appesa
nelle loro camere: “10 poveri negretti se
ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo 9 ne restan..(…) solo il povero
negretto in un bosco se ne andò, ad un
pino s’impiccò e nessuno ne restò”. Così
muoiono tutti e tutti i tentativi di individuare il colpevole finiscono miseramente,
lasciando il lettore col fiato sospeso fino
all’ultima pagina. Un racconto emozionante dall’esito inaspettato che vi lascerà senza parole..
Michela Terni
“e il cielo è sempre più blu!
Nà nara naranà naranaranà!
ANNO 5, NUMERO 10
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SPETTACOLO MUSICA LETTURE
“L’ALCHIMISTA”
che… ammirazione
di verità con la morte del giornalista
Soprattutto la sua capacità di analisi obiettiva. Dava, essendo se stesso, lezioni di stile e di linguaggio. Forse è proprio per la sua ricerca
della verità che Berlusconi nel 2002 lo caccia dalla televisione, forse
perché aveva paura dell’unico uomo davvero a contatto con gli italiani, che provava ad aprire la mente alla gente e ci riusciva. Ma Biagi
torna in scena nel 2006, e piange. E qui ci commuoviamo tutti, perché il più grande è felice. Felice di tornare a fare una cosa per cui
vive. E poi ci lascia nel 2007 e noi tutti rimaniamo attoniti, e proviamo un po’ le stesse sensazioni che provarono gli italiani alla morte
del compagno Berlinguer. Uno di noi è morto e adesso che facciamo? Lasciamo perdere le giustificazioni ipocrite che qualcuno si crea
soltanto adesso e viviamo con il ricordo di Enzo, uno dei pochi che
in tutto il mondo mantiene una luce positiva dell’Italia agli occhi
degli altri Paesi.
Federica Cheli
Coldplay, l’alternativa rock ignorata
Gruppo post-britpop/alternative rock di Londra, uno dei gruppi
di maggiore successo a partire dal 2000 ad oggi, con circa 30
milioni di dischi venduti. Le prime produzioni dei Coldplay erano influenzate da artisti come i Radiohead, Jeff Buckley, e Travis. Altre ascendenze riguardano anche U2, R.E.M., John Lennon, The Smiths, Sparklehorse, The Stone Roses, Tom Waita,
Neil Young, Echo, The Bunnymen e, più di recente Johnny Cash
e Kraftwerk. Prima della sua morte, Cash, era pronto a registrare
un brano scritto dalla band.Nel Novembre del 1999 i Coldplay
incentrarono i loro sforzi sul loro album di debutto. Il giugno
2000 fu un momento cruciale nella storia dei Coldplay. La band
si inbarcò nel suo primo tour che incluse un ritorno trionfale a
Glastonbury e fu rilasciato il fortunato singolo “Yellow”. La
canzone si piazzò alla quarta posizione in Gran Bretagna e rese
famosa la band. I Coldplay ritornarono negli studi di registrazione nell’Ottobre del 2001 per iniziare a lavorare sul loro secondo
album. Il 2004 fu un anno tranquillo per i Coldplay, passato per
la maggior parte lontano dai riflettori, riposando dai tour, e registrando il loro terzo album. Dal 2006, i Coldplay sono al lavoro
sul quarto album, il quale dovrebbe trovare la sua pubblicazione
fra febbraio e marzo 2008.È l’esplosione di un fenomeno destinato a durare, non una comune meteora musicale.
Leonardo Papera
Il libro che vorrei proporre a tutti voi è un romanzo
capace di emozionare moltissimo e fa riflettere tanto
su chi siamo realmente. Questo libro è
“L’Alchimista” di Paulo Coelho.Ascolta il tuo cuore.
Esso conosce tutte le cose. E’ questo il messaggio
che lo scrittore, nato a Rio de Janeiro nel 1947, desidera far arrivare alle persone che leggono il suo libro.
E’ una favola spirituale e magica, narra di un giovane
pastore dell’Andalusia, Santiago, che attraverso l’interpretazione di un sogno inizia la sua peregrinazione
attraverso la Spagna fino a giungere alle Piramidi
d’Egitto. Il suo viaggio è scandito dall’incontro di
personaggi chiave che attraverso le loro esperienze di
vita gli permettono di riconoscere i “segni”, che sono
segreti capaci di essere interpretati solo se si è in grado di riscoprire il Linguaggio Universale del mondo
fatto di coraggio, saggezza e fiducia. Santiago conoscerà infine anche l’Alchimista che gli permetterà di
scoprire ancora meglio se stesso, l’anima del mondo,
l’amore universale e il linguaggio universale. Ma
riuscirà il pastorello Andaluso a scoprire la sua leggenda personale? Non svelerò altro di questo eccezionale romanzo. Concludete voi questa mia recenzione, trovate voi la risposta alla mia domanda, leggendo L’Alchimista d Paulo Coelho.
Elisa Battaglini
I SIMPSON..anche noi siamo li dentro!!
Gran coraggio da parte del regista David Silverman, che ha
diretto il film I Simpson, uscito quest’anno nelle sale italiane. Il
suo atto è stato azzardato, considerando che la riuscita a livello
economico fosse incerta, dato il continuo successo della serie da
vent’anni ad oggi. Altro rischio, collegato a questo, appartiene al
fattore “numero presenze” nelle sale cinematografiche. Stavolta
Homer l’ha fatta grossa. Non solo ha portato un maiale in casa,
ma ne ha persino scaricato i bisogni nel lago di Springfield,
appena depurato, che ha superato i limiti sostenibili d’inquinamento: il governo americano non può che intervenire e inglobare
la cittadina sotto una cupola di vetro indistruttibile per evitare
contaminazioni. La famiglia Simpson non può fuggire: spetterà
ad Homer, dopo mille peripezie, riportare le cose alla normalità.
I risultati sono andati di gran lunga oltre le aspettative dello
stesso regista, ma nonostante questo sono arrivate critiche pesanti in cui si sosteneva che questa non fosse un’opera, bensì una
puntata prolungata. Comunque, rimane il fatto che in questo
film, così come nella serie trasmessa. In tv, possiamo entrare nel
modello di vita delle famiglie americane attraverso quello della
“famiglia Simpson”.
Davide Mandoli
REDAZIONE
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Federica Cheli, Licia Landi, Marta Benedetti, Eleonora Pasquini, Elisa ,
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LA DONNA..
MERCE COME
UN’ALTRA
La prostituzione svela il vero volto
dell’utilitarismo capitalista.
E l’attuale tratta è figlia della
globalizzazione economica.
In Europa ci sono più di 500.000 vittime, 30.000 solo in Italia, e il traffico di schiavi dal
3° mondo è il prodotto delle nostre
società. È alimentato dai bisogni
consustanziali con l’attuale sistema
economico in cui tutto è ridotto a merce.
E l’aumento della prostituzione è uno dei risvolti
di una globalizzazione in cui tutto diventa oggetto
di commercio. La prostituzione è un fenomeno
estremo e per questo ci permette di riconoscere
le strutture sociali dominanti e ci sbatte in faccia
la cultura utilitarista e commerciale del capitalismo. Come se non bastasse è aumentata la violenza sulle prostitute, classico meccanismo di
dominazione della natura maschile, soprattutto
nell’uomo bianco, “DOMINATORE”. Questo è lo
schema diffuso dai mezzi di comunicazione e dalla natura commerciale (scusa se insisto) dell’attuale capitalismo. Ragione per cui oggi le prostitute non sono più esseri umani, ma oggetti di cui
servirsi e da buttare una volta usati.
Ma tu che leggi adesso vai tranquillo, e corri, sta
per iniziare il “Grande Fratello” su canale 5!!
Federica Cheli