No Comment - isi barga
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ISI Barga No Comment Anno 5, Numero 10 17 Dicembre 2007 Viaggio in Burkina Faso Alla fonte di Eros Dallo scorso anno il nostro istituto collabora con il Movimento Shalom attraverso il progetto “Alla fonte di Eros” nato dall’ITI del Borgo, per contribuire alla raccolta di fondi per la costruzione di un pozzo in Burkina Faso. Il progetto partì in ricordo di Eros Coltelli, ragazzo che morì lo scorso anno in un tragico incidente stradale, frequentante l’ITI. Grazie alla cena dello scorso anno, in cui i ragazzi dell’IPSSAR hanno cucinato per circa 200 persone, con la collaborazione di fornitori locali che hanno donato in beneficenza una parte degli alimenti, siamo riusciti ad arrivare ad un budget di circa 6.000 euro per la costruzione del pozzo. Quest’anno alcuni ragazzi dell’ISI torneranno in Burkina, come fecero altri ragazzi l’anno scorso, ed assisteranno all’inaugurazione del pozzo stesso. Per devolvere altri soldi nel progetto, come già sapete, era stata organizzata una festa di fine anno, con tanto di concerto. Grazie alla mancata partecipazione collettiva però, la festa è saltata. Per questo stiamo cercando di raccogliere fondi con la vendita di biglietti della lotteria e di calendari contenenti foto del viaggio effettuato lo scorso anno. Oltre a questo, ogni tipo di donazione è assolutamente ben accetta, vista l’importanza del progetto. Mattia Vellutini SOMMARIO: Immigrazione 2&3 Attualità & Scuola 4&5 Educati & Educandi 6 Interesse generale 7 Spettacolo & Lettura 8 Spettacolo & Lettura 9 Donne e violenza 10 Spesso non pensiamo che.. Rom, una convivenza difficile di Eleonora Pasquini L’opinione L’immigrazione in Italia ha assunto rilievo in molti Per uno che sbaglia, sbagliato condannare un popolo intero campi: da quello demografico a quello socioeconomico , quest’ultimo testimoniato anche dai mol- Così, di punto in bianco, via. Fuori da qui. A meno ti decreti legislativi fatti negli ultimi anni, per gli stra- che non abbiate le possibilità per poter contribuire a nieri clandestini e regolari nel nostro Paese, creati pagare tasse allo Stato. Dopo più di sei anni dal loro per la mancanza delle possibilità di lavoro. Anche in ingresso in Italia, dopo più di sei anni dalla loro permanenza in squallide baracche, i rom sono stati Valle del Serchio, di recente, è vivo il dibattito attorno cacciati. Perché? Uno di loro, delinquente, ha ucci- alla comunità rom. A Castelnuovo e a Borgo a Moz- so brutalmente una donna italiana. Non solo. Era zano si discute dopo che a Viareggio, l’edificio dell’ex anche moglie di un maresciallo della Marina Militare di La Spezia. Ora io mi chiedo: “Quanti italiani ucci- Telecom che ospitava diverse famiglie rom è stato dono?”. E di conseguenza: “Quanti di questi vengo- sfollato dal Comune. Alcuni di loro, potrebbero arri- no cacciati?”. O meglio ancora: “A quanti di questi vengono distrutte le proprie case?”. La mia non è vare da noi, dopo che il sindaco di Viareggio, Marco una critica alla decisione presa dallo Stato, ma lo è Marcucci, ha annunciato di aver trovato lavoro ad per il momento in cui è stata presa. Da molto si sapeva che i rom vivevano in queste baracche e da alcuni di essi nelle aziende della Valle. molto si sapeva che non avevano una stabilità per Attualmente, in Italia, sono 3 milioni e 700 gli immi- poter vivere nel nostro Paese. Ma questa brutale grati regolari, il 6,2% della popolazione complessiva, decisione è stata presa soltanto adesso. Bambini che nascono nel fango, nello sporco e nella delin- in crescita del 21,6% nell’ultimo anno, aumento che quenza non possono sicuramente diventare dottori. ci ha catapultato ai vertici dell’indice di crescita Euro- Ma per le loro condizioni non possiamo condannarli. Volgiamo giustizia? Ok, ma che sia fatta colpevoliz- pei. Se dobbiamo però esaminare più in generale zando solo chi copre un reato. Non si può condan- questo fenomeno, che ormai è a contatto con tutta la nare un popolo intero. Caro Stato Italiano, dovevi pensarci prima. Serve integrazione ma forse è stata solo confusa con espulsione e mi sto sbagliando io. Federica Cheli popolazione italiana, tra il 2004 e il 2006, il numero dei permessi di soggiorno è aumentato di circa 60 mila unità, l’andamento si è però differenziato tra i vari motivi che hanno spinto a queste concessioni: sono aumentati ,ad esempio, i permessi per lo studio e per la famiglia, ma sono diminuiti quelli per il lavoro, la residenza elettiva e la religione. Dalle montagne dell’Europa Orientale alla periferia delle città: La storia e le tradizioni di un popolo senza terra In ogni periferia, al confine di ogni città, vicino ad uno scarico industriale, si trova un campo nomadi. Ma chi sono i rom? E quale possibile convivenza può essere instaurata nella conoscenza delle loro tradizioni? I rom sono un popolo nomade diviso in vari gruppi. Anzitutto ci sono gli zingari di antico insediamento, presenti nell’Italia centro meridionale. In secondo luogo, ci sono gli zingari immigrati dopo la prima guerra mondiale, arrivati soprattutto dall’Europa Orientale. Infine ci sono gli zingari immigrati dagli anni 60 in poi. Ma quali sono i tratti della cultura dei rom? Quale la loro storia? I rom sono una popolazione Pagina 2 ANNO 5, NUMERO 10 Pagina 3 fra immigrazione e integrazione L’opinione Tra paura e impotenza, guardiamo in loro anche il nostro disagio L’immigrazione: paura, impotenza, sopraffazione. Se ci accingiamo a studiare le etnie che giungono in Italia notiamo che in testa alla classifica troviamo i Rumeni con il 15, 1% , seguiti però da Marocchini col 10,5%, dagli Albanesi 10,3% e dagli Ucraini 5,3%. La maggiore concentrazione di immigrati si riscontra al centro in Particolare a Milano, ma tutta la nostra penisola è stata comunque protagonista di questo fenomeno che va sempre più diffondendosi, senza escludere però le isole. Oramai, tutta questa fetta di popolazione, ha cominciato a avere effetti rilevanti sull’ economia del paese, e il presidente della Repubblica Napoletano ha affermato che sono diventati necessari per il funzionamento del sistema italiano , anche se comincia a farsi sentire la voce del popolo, che esprime sempre meno parole di solidarietà e sempre più malcontento e paura, causata anche da alcuni avvenimenti accaduti negli ultimi tempi nella nostra penisola e all’aumento delle statistiche della criminalità da parte della popolazione immigrata, come i Reati di droga (+ 35%), i reati di prostituzione (+ 77%) e i Reati contro la persone (omicidi, aggressioni, sequestri) (+ 20%) . Queste le parole che ai più pervadono la mante, ma nessuno pensa alla diversità come momento culturale, di arricchimento personale, di scambio, di gioia?! Certamente è difficile al giorno d’oggi ritenere interessante e fruttuosa il confronto con una realtà diversa dalla nostra, e risulta difficile anche perché assistiamo a casi di violenza subiti dalle donne, e non solo che, ammettiamolo, ci fanno sempre più paura. Ma vorrei ragionare insieme a voi o almeno porvi dei punti di riflessione: non voglio dire che tutti gli extracomunitari debbano essere accettati con un sorriso, ma vi prego di non generalizzare. Parlando per esperienza personale conosco rumeni che si fanno veramente un mazzo tanto per essere accettati, che lavorano sodo, anche più di noi italiani: ma anche questo discorso a me non piace tanto: non è vero, infatti, che gli italiani fanno i preziosi e non si abbassano a lavorare un sacco di ore al giorno per avere uno stipendio che spesso non si arriva ai 1000 euro. Non vogliono accettarlo semmai perché i nostri avi hanno lottato per ottenere quei diritti che ora i nostri cari politici stanno manipolando, facendo nascere in noi il senso di colpa verso gli extracomunitari. Allora, ragionate bene prima di dire “tutti i rumeni a casa” perché anche noi italiani abbiamo portato la mafia in America, ma alla fine c’ è per ogni popolo il momento della rivincita! E ora faccio un appello a voi, ragazzi della mia età: facciamo vedere quanto sia la moralità a vincere su questo sistema in scatafascio; vogliamo che la nostra voglia di rivendicazione dei diritti possa portarci a risolvere nel modo più giusto questi problemi morali. Elisa Battaglini Indoeuropea che parla una lingua di un ceppo indiano simile al sanscrito. Nella loro lingua, “rom” significa persona, essere umano. Rom è il nome che usano per designare tutto il loro popolo. I rom fanno parte di diversi gruppi etnici che nel loro insieme sono definiti zingari. Sono anche chiamati nomadi. I rom, rispetto a tutti i gruppi zingari hanno una maggiore tendenza alla conservazione delle tradizioni, della lingua e delle usanze. Ci si sposa solo fra membri di uno stesso gruppo. E’ possibile che un rom sposi una “gagè”, una non zingara ma questa deve sottostare alle regole e alle tradizioni zingare. Durante i funerali si organizzano banchetti in onore del defunto, si suonano musiche allegre. Per quanto riguarda la religione, non riconoscono un proprio dio, né sacerdoti né culti, anche se molti professano la religione cattolica e sono profondamente credenti. Giulia Nari Sono le proposte per migliorare la vita sui banchi Ambiente, a scuola cambiare si può Riciclare le bottiglie di plastica e servire caffé e bevande Equo & solidali consente di ridurre inquinamento e rifiuti Venerdi 26 ottobre, in aula magna, si è tenuto un incontro , per lacune classi dell’ISI, con la giornalista Marinella Correggia. Ci ha presentato un suo libro intitolato “ La rivoluzione dei dettagli” e ci ha dato alcuni importanti consigli per migliorare la situazione “critica” del nostro caro pianeta. Ecco una sua frase: “Salvare il pianeta non è un sacrificio, è un qualcosa che ci fa sentire particolari”. Ha parlato di un grande personaggio del Burkina Faso, il presidente Sancarà, che iniziò una rivoluzione il cui scopo era quello di convincere le persone a diventare protagoniste della propria vita, promosse attività ecologiste di sopravvivenza, piantando alberi e favorendo la diminuzione del riscaldamento climatico. Ci ha poi posto un interrogativo: “ cosa possiamo fare, all’interno della nostra scuola, per migliorare e cambiare questa situazione”?. Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare molto, e per questo ci ha indicato alcune azioni concrete per un ISI più giusto e sostenibile. Per quanto riguarda la plastica, dopo aver chiesto informazioni a GAIA sulla qualità dell’acqua, sarebbe possibile riutilizzare più volte la solita bottiglietta di acqua riempiendola per ridurre l’eccessivo consumo e rimuovere poi i distributori automatici di bottigliette. Sarebbe anche possibile aprire il bar dell’istituto alberghiero agli alunni (secondo precise regole) , rimuovere i distributori automatici di bevande calde per eliminare l’eccessivo spreco di bicchieri. Si potrebbe utilizzare al bar caffé, cacao, tè, zucchero di canna del commercio equo e solidale. Per quanto riguarda la carta è possibile effettuare la raccolta differenziata portando in ogni classe un bidone apposito e acquistare carta igienica riciclata e carta per fotocopie e stampanti riciclata. È possibile anche organizzare un gruppo d’acquisto per gli studenti di quaderni di carta riciclata. Per quanto riguarda infine l’acqua, sarebbe meglio installare dei riduttori di flusso per i servizi igienici. Annamaria Raffaelli Pagina 4 Mondo & Scuola “La rivoluzione dei dettagli” MANUALE DI ECOAZIONI INDIVIDUALI & COLLETTIVE E’ tutto in sintesi già da queste poche parole. Sono quelle del libro di Marinella Correggia che suggeriscono come il volume sia una raccolta di ecoazioni, ovvero di suggerimenti su come un individuo si può comportare per raggiungere un equilibrio fra lui e la “casa comune”, come l’autrice definisce il nostro pianeta, ma non solo: all’interno possiamo trovare veri e propri dati di fatto, statistiche e situazione, del mondo moderno e delle sue problematiche. Infatti è solo dopo aver messo al corrente il lettore del contesto in cui viviamo che l’autrice suggerisce un doppio piano di azioni: uno da applicare individualmente ed uno come comunità. Il libro raccoglie suggerimenti per “tutti i gusti”,per quanto riguarda ad esempio come vestirsi, abitare,mangiare o viaggiare. Cosi ogni persona può ritrovare all’interno quelli più adatti alla propria personalità. Ma ricordate che per concretizzare frasi come “salviamo il pianeta e l’umanità” non dobbiamo partire dalle grandi opere, ma dai piccoli dettagli che ci circondano, che spesso non sono del tutto visibili, ma che grazie a questo libro, riusciremo a riconoscere. Pasquini Eleonora L’arma dell’ironia in un mondo dove continuano a prevalere ingiustizie sociali e abusi Dall’India all’Iraq, l’antesignana degli animalisti in difesa degli emarginati Viaggio a ritroso nel tempo fra i luoghi visitati dalla giornalista del Manifesto Il 26 ottobre scorso, durante un incontro pomeridiano del nostro giornalino, abbiamo avuto occasione di fare una chiacchierata con Marinella Correggia, scrittrice e giornalista. La Correggia è impegnata da anni sul fronte dei temi socioambientali; si è occupata di campagne animaliste e vegetariane, di assistenza a prigionieri politici e condannati a morte, di commercio equo e di azioni contro la guerra. E’ stata in molti paesi, quali Iraq, Afghanistan, Bosnia, India, Vietnam, Burundi, poiché collabora con diverse testate, cui il Manifesto. Infatti ci ha dato consigli su come scrivere ed impostare il nostro giornale. Tra questi prevale l’utilizzo dell’ironia, fondamentale. Ci ha parlato un po’ della sua esperienza personale nei paesi sopra citati, sottolineando il fatto che la guerra non è altro che una menzogna. Sostiene che in un mondo dove prevalgono ingiustizia, sfruttamento e prevaricazione, è necessario ritrovare un equilibrio interiore che ci preservi un mare di sofferenza. ma è possibile, se non necessario, fare qualcosa per migliorare la qualità della vita, nostra ed altrui. La strada per arrivare a farci del bene è costituita soprattutto da azioni vere e proprie. Qui entra in gioco il concetto di informazione, intesa come in-form-azione. Nei suoi libri spiega come ritrovare la dovuta empatia con il mondo. Per lenire i dolori altrui e conseguentemente i nostri. Federica Cheli ANNO 5, NUMERO 10 Pagina 5 Attualità & non solo.. Fecondazione, quando l’embrione è conteso fra legge e morale Il sommelier: alchimista del gusto Tutti i segreti di una professione rivalutata Il sommelier è un professionista in grado di eseguire analisi dettagliate sui vini, al fine di valutare la qualità per poi abbinarle alle varie pietanze. Nei ristoranti, si occupa della selezione dei prodotti aggiornando la lista dei vini, e soprattutto si occupa della gestione delle varie cantine. Un vero professionista deve conoscere le principali regione vitivinicole del mondo, la storia del vino, le tecniche di coltura ed enologiche, oltre che i vitigni ed i vini. Inoltre non deve trascurare la conoscenza dei distillati, dei liquori, della gastronomia mondiale e dei cocktail internazionali. Se pur vista in passato con un po’ di diffidenza, oggi la figura del sommelier è molto ridimensionata ed avvicinata di più al consumatore. Ancora oggi molti fanatici attribuiscono al sommelier ruoli enormi che si rivelano non sempre corretti. Concludiamo col dire che, no sommelier, non bevi! Celeste Gemignani Silva Emmanuel Marraccini Una delle problematiche molto dibattute è la procreazione assistita. Per regolare questa materia, in Italia, esiste la legge 40/2004, che è stata oggetto di referendum abrogativo avvenuto nell’estate 2005. dopo un dibattito molto acceso, il referendum è stato annullato perché non è stato raggiunto il quorum. La legge, in sintesi, vieta il congelamento degli embrioni; infatti tutti quelli fecondati (3 al massimo), vanno impiantati contemporaneamente. E’ inoltre vietata la fecondazione eterologa in cui non vengono utilizzati gli spermatozoi del marito ma quelli di un donatore esterno. La legge vieta pure la commercializzazione di embrioni e la selezione degli stessi a scopo eugenetico ( razza pura). Noi condividiamo questa legge, in quanto pensiamo che ogni figlio abbia il diritto di conoscere i propri genitori ritrovando in loro riferimenti certi. A nostro avviso gli embrioni non vanno utilizzati né a scopo eugenetico né per conservazione in congelatore, né soppressi, né selezionati. Nonostante la chiesa, dal punto di vista etico, sia contraria alla fecondazione perché sostiene che il concepimento debba avvenire solo attraverso rapporti sessuali d’amore, ha difeso questa legge poiché sostiene che questa tuteli la libertà dell’embrione. Rimane il problema degli embrioni già congelati: COSA FARNE? C’è chi dice che non vadano toccati, ma a nostro avviso possono esser utilizzati a scopo di ricerca. Queste sono riflessioni che abbiamo voluto offrirvi, ognuno è libero di pensare quale sia la cosa giusta da fare!! Giordano Bonaccorsi, Martina Landi, Benedetta Monti & Lisa Ciari 5^d INTERESSI NOSTRI & GENERALI Lettera choc sul bollettino salesiano: “Dobbiamo cercare di capire dove abbiamo sbagliato” Alcol fra gli adolescenti, il mea culpa dei genitori Una madre confessa: “Ho paura ogni volta per i miei figli, ma è la nostra educazione che ha fallito” Sono una mamma come tante. Una mamma che, quasi tutte le sere, vede i figli adolescenti uscire e non sa se li vedrà tornare. Regolarmente, dopo aver detto loro: “Ciao, non fate tardi, state attenti”, arriva il pensiero lancinante e sconvolgente: “ torneranno?”. Si, magari per tornare, tornano. Ma come? Quando? A che ora? Con chi sono stati? E quello che guidava l’auto in che condizioni era? Avrà bevuto o fumato qualcosa? Finora sono stata fortunata: sono sempre tornati, anche se alle 4, alle 5 o alle 6 del mattino. E noi genitori a casa ad aspettare! C’è chi dorme ugualmente, sfiancato dalla giornata di lavoro. E c’è chi non ce la fa, e rimane lì, con gli occhi sbarrati, nel buio della stanza ad aspettare quel rumore benedetto, quella chiave che, finalmente, gira nella toppa della porta. È tornato! È quasi mattina, la notte l’hai già persa, ma tuo figlio è tornato a casa! ma è vita, questa? Quanto dovrà durare? Fino a che punto noi genitori resisteremo, prima di dar fuori di matto? E poi liti a non finire, musi lunghi, prediche, pianti, ricatti… Dove abbiamo sbagliato? Perché i figli ricambiano così il nostro tentativo di dar loro quello che noi non abbiamo avuto? Ai nostri figli abbiamo dato molta fiducia, rispetto e libertà. ma la fiducia ce l’hanno ricambiata con il più completo menefreghismo; il rispetto l’hanno tolto a noi che siamo ridotti ormai al rango di servi di tutti i loro bisogni; la libertà si è trasformata in egoismo allo stato puro. Non c’è niente e nessuno che venga prima di loro. Non ci sono più doveri, ma solo diritti. La famiglia, il sentimento, il cuore… per loro non hanno più importanza… Come educatori, abbiamo fallito!! B. FERRERO, alcune regole sulle regole, in “Bollettino salesiano” (Maggio 2003) E i ragazzi replicano: “Non serve l’apprensione, Quello che manca è la fiducia nella nostra autonomia” Siamo delle adolescenti, e dopo aver letto questa lettera, ci siamo rese conto che i nostri genitori sono, caratterialmente, esattamente uguali a questa madre. Secondo noi i figli hanno bisogno di libertà, autonomia e fiducia da parte dei genitori. Questa è una madre troppo protettiva e non da fiducia ai suoi figli, i quali, sono stati abituati male e finiscono per approfittarsene. Secondo noi sta alla coscienza dei figli non far preoccupare i propri genitori, ma anche i genitori devono avere fiducia e trovare un punto d’incontro con i figli. Preoccuparsi per i propri figli è normale e comprensibile però è anche necessario riuscire a controllare le proprie paure e lasciargli spazio. Noi pensiamo che il rispetto sia la base per costruire un rapporto. A nostro avviso, infine, se è vero che oggi i ragazzi tendono a tenere nascosti i loro sentimenti, senza parlarne con i genitori, non vuol dire che non abbiamo sentimenti o valori. Molto semplicemente, è la fase di vita chiamata adolescenza! 3^d Pagina 6 Breve Trattato: “L’Ambizione, Il motore del pensiero umano” Le essenze basilari di un uomo ( passione, sicurezza..) fanno tutte capo ad un’unica origine: l’ambizione, essa è il vero motore del pensiero umano. Nell’amore spesso si ambisce a conquistare la persona amata, a scalarne il cuore. Ugualmente si fa nella società, tentando di raggiungere posti di lavoro sicuri, abitazioni stabili, carriera. La stessa religione è un ambizioso percorso spirituale disseminato di buone azioni mirato all’ascensione al cielo. Ogni uomo, dunque, può esser considerato un “tentativo”. L’interpretazione cristiana lo chiamerebbe “ disegno divino” ma umanamente parlando, l’essere umano può dirsi tentativo di qualcosa, slancio naturale verso una meta già in lui presente, radicata nella sua mente. Come dire che ognuno di noi porta già dentro sé il germoglio del proprio destino poiché questo converge verso le idee, le passioni e aspirazioni dell’individuo. Questi “tentativi” sono già in noi, contenuti nell’astrattezza dei nostri pensieri e materializzati sotto forma di parole e fatti. L’uomo è ambizione ed essa è vita, slancio creativo. Ad essa si ricollega tutto, anche la più insignificante intenzione. Ogni uomo ne è un tentativo che forse non smetterà mai di riuscire, perché anche il voler fermarsi in qualcosa è un’ambizione a voler restare nella stessa situazione. Interessante è notare come gli uomini spesso sottopongono i propri slanci verso nuove mete, dando vita ad altri germogli diversi dall’origine. ma qui ogni ambizione di comprendere si spegne perché nessuno può riconoscere il proprio destino. Non siamo veggenti. Ed io, Icaro dalle ali di ragionamenti, cerco d’innalzarmi dal quel labirinto che è la mente umana per poterne scorgere dall’alto le mille vie. Le infinite ambizioni… Dennis Favali NO COMMENT ANNO 5, NUMERO 10 Pagina 7 INTERESSI NOSTRI & GENERALI Il gruppo volta pagina dopo gli ultimi ritmi troppo tranquilli. E i fan tornano a sognare HIM IN ITALIA: NUOVO ALBUM, NUOVO TOUR Venus Doom, l’ultima fatica riporta sulla cresta la band scandinava Qualsiasi fan degli Him non riuscirà a credere alle proprie orecchie ascoltando “Venus Doom”, ultima fatica della band scandinava. Diciamoci la verità,negli ultimi tempi Ville Valo & company, avevano raggiunto livelli di tranquillità davvero esagerati. Insomma, si rimpiangevano i vecchi tempi, quelli di “Razoblade romance”(2000),ma questa volta non ci hanno deluso, con un album molto più rock del precedente, meno commerciale e più personale. Valo ritorna a sfruttare pienamente le sue capacità e l’atmosfera si fa cupa. La voce del frontman è sempre versatile, sofferente e comunicativa. ma la vera novità è l’aggressività che caratterizza molti pezzi; le chitarre si fanno pesanti, aumentano le distorsioni e non mancano i soli efficaci proposti da Lily Lazer, sempre bravo anche come seconda voce da accompagnatore. La tastiera ad opera di Emerson Burton è più accurata e meno ingombrante, mentre maggiore spazio hanno i riff che caratterizzano i brani. Spesso si passa da momenti più veloci a momenti in cui l’atmosfera si fa più calma scivolando nei dark-gothic fino ad arrivare a sonorità lente che si avvicinano al doom. La band arriva finalmente in Italia per 3 attesissimi show. Ecco le date: • 06/03/2008 Milano, Alcatraz • 07/03/2008 Firenze, Sachall • 08/03/2008 Modena, Vox I biglietti sono acquistabili si www.ticketone.it Marta Benedetti Stop alle disuguaglianze con i peer educators Continua il progetto degli studenti delle quarte per promuovere a scuola Una migliore e più rispettosa cultura dei rapporti umani I “peer educators” sono un gruppo di ragazzi frequentanti le classi quarte che cerca di promuovere all’interno della scuola una cultura di rapporti umani più aperta a possibili disuguaglianze, e disposta a risolvere le incomprensioni che possono verificarsi tra i banchi di scuola. E’ una compagnia che cerca di prevenire ogni tipo di disagio, inteso non solo come violenza fisica, ma anche psicologica e morale. Ciò che vogliono raggiungere è garantire il benessere all’interno della scuola, cercando di instaurare un dialogo con le persone che si sentono emarginate o giudicate. Questo soprattutto per le prime classi, che si trovano in un nuovo ambiente, i peer vorrebbero essere visti come un punto di riferimento o come semplici amici ai quali confidare i propri disagi. Sempre allo stesso scopo formeranno dei gruppi per la creazione di video o altri materiali multimediali, in cui potranno partecipare non solo i membri dei peer, ma anche studenti interessati di terza e di quarta. Poco tempo fa hanno attivato un indirizzo di posta elettronica, col fine di denunciare le violenze subite. In seguito, per chi non potrà usufruire del sito, sarà collocata un’urna all’interno della scuola dove ognuno potrà lasciare messaggi in forma anonima. Jennifer Bechelli SPETTACOLO MUSICA LETTURE Enzo Biagi, nient’altro E fu così che l’Italia perse l’ultima fonte “E’ difficile non desiderare la donna d’altri, anche perché quella di nessuno non è tanto bella”. Aggiungendo una smorfia sorridente a questa frase ci troviamo davanti l’unico Grande del giornalismo scritto e trasmesso in tv d’Italia, Enzo Biagi. Partigiano delle brigate di Garibaldi, credeva nella resistenza, nella giustizia e nella libertà. Era il portavoce del popolo italiano e uno dei pochi motivi per cui l’Italia poteva sentirsi ancora qualcosa. Più di ogni altra cosa Enzo Biagi era, per gli italiani, un punto di riferimento e lo fu ancora di più quando iniziò a far televisione, nel 61. Uomo che faceva il suo mestiere non per denaro, ma perché aveva a cuore la gente semplice. Per questo condensava concetti complessi in semplici, perché tutti potessero capirlo. Capiva i problemi partendo dalle radici e non dalle conseguenze come siamo portati a fare oggi, perché come sempre ha sostenuto, il futuro non si costruisce eliminando il passato: c’è sempre una causa. Quando parlava o scriveva prevaleva l’ironia e Rino Gaetano,un grande della musica italiana Salvatore Antonio Gaetano nasce a Crotone,in Calabria,il 29 ottobre del 1950.Attratto dal palcoscenico e dalla chitarra,comincia ad esibirsi nello storico Folkstudio di Roma.Inizialmente non ebbe molto successo,ma l’anno successivo gli orecchi dei più accorti iniziavano ad essere stuzzicati dal colore dei suoi testi,e raggiunse presto la fama del pubblico.La notte del 2 giugno del 1981,a soli 30 anni,perse la vita in un incidente automobilistico.In omaggio al grande artista è stata fatta su rai una fiction da Marco Turco”il cielo è sempre più blu”,che voleva rappresentare quello che è stato un vero cantautore italiano,utilizzando però toni eccessivi e tralasciando alcuni fatti,come la realtà sulla sua monte,che ha sollevato molte polemiche,ma non è importante conoscere precisamente la sua vita,reale secondo me,perché quello che è stato,Rino Gaetano ce l’ha detto nelle sue canzoni e nella sua musica.”Mio fratello è figlio unico”,”Gianna” che esibisce a Sanremo vestito in camicia a righe rosse,frac,cilindro e scarpe da ginnastica e con la quale conquista il terzo posto e “nuntereggae più” sono le canzoni che più lo rappresentano,il paladino del sud e degli sfruttati,nemico giurato di tutti i politici,che utilizzava l’ironia e la musica per esprimersi contro tutto e tutti.Per l’ironia e l’intelligenza dei suoi testi,per il suo modo di scrivere schietto e graffiante,Rino Gaetano merita davvero di un posto accanto ai più grandi esponenti della canzone italiana.L’italia,nelle sue canzoni diventa un paese surreale, diviso tra fiaba e dramma,passioni sentimentali e contraddizioni sociali.Un paese che Gaetano ha sempre amato,ma che quasi mai l’ha voluto comprendere. Licia Landi Pagina 8 10 PICCOLI INDIANI di Agata Christie E’ uno dei classici più moderni questo giallo di Christie. Una storia agghiacciante che vede protagonisti 10 persone estranee l’una all’altra intrappolate in un’isola. Al loro arrivo non trovano il padrone di casa ad aspettarli, ma una voce che li accusa di esser tutti assassini e una poesia appesa nelle loro camere: “10 poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo 9 ne restan..(…) solo il povero negretto in un bosco se ne andò, ad un pino s’impiccò e nessuno ne restò”. Così muoiono tutti e tutti i tentativi di individuare il colpevole finiscono miseramente, lasciando il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Un racconto emozionante dall’esito inaspettato che vi lascerà senza parole.. Michela Terni “e il cielo è sempre più blu! Nà nara naranà naranaranà! ANNO 5, NUMERO 10 Pagina 9 SPETTACOLO MUSICA LETTURE “L’ALCHIMISTA” che… ammirazione di verità con la morte del giornalista Soprattutto la sua capacità di analisi obiettiva. Dava, essendo se stesso, lezioni di stile e di linguaggio. Forse è proprio per la sua ricerca della verità che Berlusconi nel 2002 lo caccia dalla televisione, forse perché aveva paura dell’unico uomo davvero a contatto con gli italiani, che provava ad aprire la mente alla gente e ci riusciva. Ma Biagi torna in scena nel 2006, e piange. E qui ci commuoviamo tutti, perché il più grande è felice. Felice di tornare a fare una cosa per cui vive. E poi ci lascia nel 2007 e noi tutti rimaniamo attoniti, e proviamo un po’ le stesse sensazioni che provarono gli italiani alla morte del compagno Berlinguer. Uno di noi è morto e adesso che facciamo? Lasciamo perdere le giustificazioni ipocrite che qualcuno si crea soltanto adesso e viviamo con il ricordo di Enzo, uno dei pochi che in tutto il mondo mantiene una luce positiva dell’Italia agli occhi degli altri Paesi. Federica Cheli Coldplay, l’alternativa rock ignorata Gruppo post-britpop/alternative rock di Londra, uno dei gruppi di maggiore successo a partire dal 2000 ad oggi, con circa 30 milioni di dischi venduti. Le prime produzioni dei Coldplay erano influenzate da artisti come i Radiohead, Jeff Buckley, e Travis. Altre ascendenze riguardano anche U2, R.E.M., John Lennon, The Smiths, Sparklehorse, The Stone Roses, Tom Waita, Neil Young, Echo, The Bunnymen e, più di recente Johnny Cash e Kraftwerk. Prima della sua morte, Cash, era pronto a registrare un brano scritto dalla band.Nel Novembre del 1999 i Coldplay incentrarono i loro sforzi sul loro album di debutto. Il giugno 2000 fu un momento cruciale nella storia dei Coldplay. La band si inbarcò nel suo primo tour che incluse un ritorno trionfale a Glastonbury e fu rilasciato il fortunato singolo “Yellow”. La canzone si piazzò alla quarta posizione in Gran Bretagna e rese famosa la band. I Coldplay ritornarono negli studi di registrazione nell’Ottobre del 2001 per iniziare a lavorare sul loro secondo album. Il 2004 fu un anno tranquillo per i Coldplay, passato per la maggior parte lontano dai riflettori, riposando dai tour, e registrando il loro terzo album. Dal 2006, i Coldplay sono al lavoro sul quarto album, il quale dovrebbe trovare la sua pubblicazione fra febbraio e marzo 2008.È l’esplosione di un fenomeno destinato a durare, non una comune meteora musicale. Leonardo Papera Il libro che vorrei proporre a tutti voi è un romanzo capace di emozionare moltissimo e fa riflettere tanto su chi siamo realmente. Questo libro è “L’Alchimista” di Paulo Coelho.Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose. E’ questo il messaggio che lo scrittore, nato a Rio de Janeiro nel 1947, desidera far arrivare alle persone che leggono il suo libro. E’ una favola spirituale e magica, narra di un giovane pastore dell’Andalusia, Santiago, che attraverso l’interpretazione di un sogno inizia la sua peregrinazione attraverso la Spagna fino a giungere alle Piramidi d’Egitto. Il suo viaggio è scandito dall’incontro di personaggi chiave che attraverso le loro esperienze di vita gli permettono di riconoscere i “segni”, che sono segreti capaci di essere interpretati solo se si è in grado di riscoprire il Linguaggio Universale del mondo fatto di coraggio, saggezza e fiducia. Santiago conoscerà infine anche l’Alchimista che gli permetterà di scoprire ancora meglio se stesso, l’anima del mondo, l’amore universale e il linguaggio universale. Ma riuscirà il pastorello Andaluso a scoprire la sua leggenda personale? Non svelerò altro di questo eccezionale romanzo. Concludete voi questa mia recenzione, trovate voi la risposta alla mia domanda, leggendo L’Alchimista d Paulo Coelho. Elisa Battaglini I SIMPSON..anche noi siamo li dentro!! Gran coraggio da parte del regista David Silverman, che ha diretto il film I Simpson, uscito quest’anno nelle sale italiane. Il suo atto è stato azzardato, considerando che la riuscita a livello economico fosse incerta, dato il continuo successo della serie da vent’anni ad oggi. Altro rischio, collegato a questo, appartiene al fattore “numero presenze” nelle sale cinematografiche. Stavolta Homer l’ha fatta grossa. Non solo ha portato un maiale in casa, ma ne ha persino scaricato i bisogni nel lago di Springfield, appena depurato, che ha superato i limiti sostenibili d’inquinamento: il governo americano non può che intervenire e inglobare la cittadina sotto una cupola di vetro indistruttibile per evitare contaminazioni. La famiglia Simpson non può fuggire: spetterà ad Homer, dopo mille peripezie, riportare le cose alla normalità. I risultati sono andati di gran lunga oltre le aspettative dello stesso regista, ma nonostante questo sono arrivate critiche pesanti in cui si sosteneva che questa non fosse un’opera, bensì una puntata prolungata. Comunque, rimane il fatto che in questo film, così come nella serie trasmessa. In tv, possiamo entrare nel modello di vita delle famiglie americane attraverso quello della “famiglia Simpson”. Davide Mandoli REDAZIONE Redazione di NO COMMENT: Federica Cheli, Licia Landi, Marta Benedetti, Eleonora Pasquini, Elisa , Battaglini,Raffaelli Annamaria, Bechelli Jennifer, Bacci Elena, Cecchi Erica, Terni Michela, Guidi Linda, Barsotti Perla, Papera Leonardo, Gemignani Celeste, Mandoli Davide, Marraccini Silca Emmanuel, Vellutini Mattia, Tortelli Noah Coordinamento: Maria Elena Bertoli Roberto Salotti Istituto Statale di Istruzione—Barga Via dell’Acquedotto, 18 Barga (Lucca) Siamo su Internet www.isibarga.it Tel.: 0583723026 Fax: 0583723595 E-mail: [email protected] LA DONNA.. MERCE COME UN’ALTRA La prostituzione svela il vero volto dell’utilitarismo capitalista. E l’attuale tratta è figlia della globalizzazione economica. In Europa ci sono più di 500.000 vittime, 30.000 solo in Italia, e il traffico di schiavi dal 3° mondo è il prodotto delle nostre società. È alimentato dai bisogni consustanziali con l’attuale sistema economico in cui tutto è ridotto a merce. E l’aumento della prostituzione è uno dei risvolti di una globalizzazione in cui tutto diventa oggetto di commercio. La prostituzione è un fenomeno estremo e per questo ci permette di riconoscere le strutture sociali dominanti e ci sbatte in faccia la cultura utilitarista e commerciale del capitalismo. Come se non bastasse è aumentata la violenza sulle prostitute, classico meccanismo di dominazione della natura maschile, soprattutto nell’uomo bianco, “DOMINATORE”. Questo è lo schema diffuso dai mezzi di comunicazione e dalla natura commerciale (scusa se insisto) dell’attuale capitalismo. Ragione per cui oggi le prostitute non sono più esseri umani, ma oggetti di cui servirsi e da buttare una volta usati. Ma tu che leggi adesso vai tranquillo, e corri, sta per iniziare il “Grande Fratello” su canale 5!! Federica Cheli