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“Aloha” Hawaiian Islands
Chi non ricorda la serie televisiva Magnum P.I. che spopolò negli anni 80 interpretata da Tom Selleck
l’accattivante investigatore che ci fece conoscere e innamorare delle Hawaii? Grazie a Marco di Kanaloa
Fly&Ride, amico conosciuto alla fiera Motodays, i lontani ricordi si trasformano in realtà. Con due settimane
di ferie decidiamo di scoprire Kauai, Maui, Hawaii Island e Oahu. È così che la mia dolce metà Lucia ed io
(Fausto) partiamo per le Hawaiian Islands. Kauai è così verdeggiante da meritarsi l’appellativo di Isola
Giardino.
Dedichiamo 2 giorni alla scoperta del luogo visitando il Waimea Canyon, il Grand Canyon del Pacifico che
rivaleggia per bellezza con il più famoso Grand Canyon dell'Arizona. Raggiungiamo la Na Pali Coast; The
Kalalau Trail ci consente di ammirare le scogliere che si gettano a picco nell’oceano. Il sentiero è lungo 11
miglia; decidiamo di farne una parte per poi tuffarci nelle acque cristalline del Ke'e State Beach Park. Maui è
soprannominata l’Isola della Valle, una vallata delimitata da due grandi vulcani spenti: Haleakala e Puu
Kukui. È la seconda isola dell'arcipelago per dimensioni e 4 giorni per scoprirla sono necessari. Iniziamo dai
fondali del Molokini Crater, un cratere vulcanico quasi completamente sommerso. La sua forma a
mezzaluna che riemerge dall’acqua protegge dalle correnti e dalle onde offrendo una barriera corallina
ricca di vita e colori.
L’immersione in grotta con due tartarughe e due squali pinna bianca, di cui uno in dolce attesa, che ci
danzano intorno ripaga dall’alzataccia. Da motociclisti oramai collaudati che già hanno macinato miglia
statunitensi, non possiamo esimerci dal gustare le strade isolane anche in sella all’ormai collaudata Electra
Glide, il miglior mezzo per viaggiare della famiglia delle touring della Casa di Milwaukee. Esploriamo
l’Haleakala (Casa del Sole) il più grande vulcano inattivo del mondo; la sua ultima eruzione risale al 1790.
Memori dell’esperienza fatta da Marco, iniziamo la scalata degli oltre 3000 m in sella alla nostra Electra ben
equipaggiati: giacca, passamontagna e maglietta termica! La strada che porta alla sommità è perfetta per
essere gustata in moto: si apprezzano i tornanti, le vedute mozzafiato e i profumi dei boschi di acacia,
guava ed eucalipto. Raggiunta la vetta restiamo estasiati dalle dimensioni imponenti del cratere.
Raggiungiamo Iao Valley State Park per ammirare Iao Needle, un monolite a forma di cono, il simbolo di
Maui.
Prima ci imbattiamo in un murales di straordinaria fattura, realizzato da Eric Okdeh di Philadelphia, che ci
costringe a scattare numerose foto in posa con la moto. Affrontiamo la Hana Highway che scorre per circa
53 miglia nella parte nord orientale dell’isola e unisce le cittadine di Kahului e Hana. Di HW non ha proprio
niente: è una strada stretta e tortuosa che attraversa foreste tropicali, cascate e pendii che precipitano
nell'oceano. Il paesaggio è meraviglioso e regala curva dopo curva panorami di indimenticabile bellezza. Le
oltre 600 curve e i 50 ponti, molti dei quali a senso unico, ci fanno trascorrere tutta la giornata in sella al
nostro ferro. Ci spostiamo per 3 giorni sull'isola di Hawaii, conosciuta come la Grande Isola per le
dimensioni. Geograficamente è la più eterogenea: si possono ammirare deserti, foreste pluviali, vulcani
attivi e dormienti e vette innevate.
È surrealistico tuffarsi nelle acque cristalline ammirando la vetta innevata del Mauna Loa posta a 4171m di
altezza. È d’obbligo iniziare la scoperta del territorio partendo dall'Hawaii Volcanoes National Park. Lo
abbiamo percorso in lungo e in largo imboccando la Chan of Craters Road, 31 km percorsi fra crateri e
ceneri vulcaniche ammirando la caldera ancora fumante e i fiumi di lava solidificata. Ci dirigiamo al
Punalu’U Beach Park, una spiaggia di sabbia nera finissima dove è stato possibile ammirare le tartarughe
che si riscaldano al sole. È la prima volta che ci imbattiamo in tartarughe marine spiaggiate, siamo soliti
vederle sott’acqua. Oahu, soprannominata Isola degli Incontri, rappresenta il cuore delle Hawaii. Presi da
una voglia implacabile di guidare un’auto sportiva, abbandoniamo le due ruote e noleggiamo una Ford
Mustang rossa fiammante. Per non dimenticare la sensazione di libertà che offre la moto decidiamo di
prendere la versione cabrio.
Certo non è proprio l’auto guidata da Tom Selleck ma il colore e lo stemma la ricordano molto. Il tempo a
disposizione è davvero poco, quindi dopo gli acquisti al Waikele Premium Outlets (la collezione True
Religion ci fa impazzire) proseguiamo con la visita di Pearl Harbor, passata alla storia per il feroce attacco
sferrato dai giapponesi nel 1941 che segnò l’entrata in guerra degli USA. Assistere al filmato storico e
visitare l’Arizona Memorial, ove si possono scorgere i resti della nave USS Arizona che giace sul fondale
della baia, è un’esperienza forte che fa solo immaginare il sacrificio di vite umane. Ancora una tappa ci
attende: Sunset Beach, spiaggia molto apprezzata dai surfisti, considerata pericolosa per le estese
formazioni di corallo vicine alla superficie.
Qui si pratica il Banzai Pipeline il surf più letale al mondo. Il nome deriva dalla combinazione del termine
pipeline (acquedotto) che descrive il tipo di onda presente nella zona e il nome della vicina spiaggia Banzai
Beach. Il viaggio non si può concludere senza aver visitato il centro di Honolulu e Waikiki Beach, una
splendida mezzaluna di sabbia bianca circondata da grattacieli e sullo sfondo il vulcano spento del Diamond
Head. Salutiamo le Hawaii. Si riparte con un bagaglio a mano pieno di regali e con le mille emozioni vissute
che nessuna foto potrà mai esprimere completamente ma che la nostra mente non potrà mai cancellare.
Ancora un viaggio da sogno; grazie Marco!