tT1ifl - Mercati Mondiali Auto e Autocarri
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...-_tT1ifl UflRAC UL N EWS ‘ÀXJ LETTE R n. 10 Gennaio 2012 MERCATO EUROPEO AUTOCARRI NOVITÀ AL SOLUTRANS 2011 RECORD ASSALI DAF MERCEDES ACTROS “TRUCK OF THE VEAR” DIMINUISCONO I PREZZI DEL TRASPORTO IN EUROPA I VINCITORI VENGONO DALL’EST ACCESSO ALLA PROFESSIONE: NUOVE REGOLE COSTI MINIMI: AGGIORNAMENTO COSTI MINIMI NELLA BUFERA FERMO AUTOTRASPORTO INTERPORTO DI BOLOGNA FEDERTRASPORTI COMPIE 40 ANNI GPS FA RISPARMIARE CARBURANTE COSTRUTTORI EUROPEI CHIEDONO POUTICHE PER R&D VOLVO RIDUCE SETTIMANA LAVORATI VA ALLA RENAULT TRUCKS IVECO STRALIS IN TANZANIA USA: VENDITE AUTOCARRI USA: REGOLE PER L’USO DEI TELEFONI CELLULARI USA: VEICOLI SEMPRE PIÙ PESANTI — — — — — — — — — — — — — — — — — — MERCATO EUROPEO AUTOCARRI Prosegue a novembre la ripresa del mercato degli autocarri (>3,5t): +10,5% nel mese. Aumenti più pronunciati in Gran Bretagna (+21,1%) e Francia (+14,6%), oltre che nei Paesi nuovi membri della UE (+15,1%); sempre buona la ripresa negli autocarri pesanti (>16 t): +14,8%. Nel cumulato dei primi undici mesi il progresso sull’analogo periodo del 2010 è del 29,7% per gli autocarri (>3,5t) e del 37,3% per gli autocarri pesanti (>16 t). Mercato Europeo (EU+Efta) Autocarri > 3,5t Fonte Acea - 45,00 40,00 35,00 ‘ 30,00 • 25,00 15,00 10,00 Gen Feb Mar Apr Mag I GiUg LuCI Ago Sett Ott Nov Q2011 24,27 22,45 31,50 28,14 29,64 27,08 26,07 21,71 29,77 28,90 27,98 2010 16,07 14,6 Dic 21,85 19,96 19,65 23,17 21,24 17,4926,32 24,94 25,33 23,68 I2009 27,27 20,17 25,57 22,89 20,41 19,97 19,32 14,40 23,84 17,05 16,60 16,08 [12008 40,77 35,87 41,19 41,35 37,44 38,62 37,03 29,02 39,37 37,20 28,95 24,86 I consuntivi pubblicati da Acea continuano per il momento ad essere provvisori per la mancanza dei dati italiani, stimati dall’AAA. Nonostante i buoni progressi nei primi undici rimane mesi, comunque ancora notevole la differenza con l’analogo periodo del 2008 (-26,9% per gli autocarri >3,5t). Il mercato continua nel suo progressivo recupero, anche se a tassi sempre meno pronunciati rispetto al primo semestre dell’anno, dato che il confronto avviene con un mercato che l’anno scorso era già in netta ripresa. i Mercato EU+Efta Autocarri >3,5 t. Cumulativo novembre 2011 100,0 80,0 70,0 80,0 E 60,0 : E 40,0 60,0 I 50,0 40,0t o 30,0 I 20,0 I 20,0 io 0,0 Germ. 2010 - U.K. Spain newEU 45,3 36,4 15,1 39,1 73,1 32,3 28,1 12,4 22,9 217 04 296 ‘_L 2011_89,0_ I—À_VDff France - - others - 72,3 60,3 199 Anche i dati di Novembre confermano comunque l’ottimo andamento del mercato Europeo degli autocarri nell’anno in corso: nel cumulato dei primi undici mesi, sono particolarmente significativi progressi in volume di vendite e tassi di crescita di Germania (+21,7%), Francia (+40,4%), UK (+ 29,6%) e Spagna (+22,1%). Sempre in grande risalto gli ottimi risultati nei Paesi nuovi membri della UE, ma decisamente positivi anche quelli di diversi Paesi del Nord Europa. Si mantiene a buoni livelli la ripresa del mercato dei pesanti (>16t), dove l’incremento sullo stesso mese dell’anno scorso è stato del 14,8% (+ 37,3% nel cumulato dei primi 11 mesi dell’anno), con dati particolarmente significativi nel Regno Unito (+24,3% nel mese e +42,9% nel cumulato), in Germania (+13,4% e +25,6%), in Francia (+12,4% e +44,9% e in Spagna (+5,2% e +23,1% rispettivamente). Volumi di vendita sempre elevati anche nei Paesi nuovi membri dell’UE (+17,3% nel mese e 83,2% nel cumulato), con dati particolarmente significativi in Polonia, Ungheria, Estonia e Repubblica Ceca. Nonostante gli importanti progressi, le immatricolazioni di autocarri pesanti (>16 t) nei primi 11 mesi rimangono comunque inferiori del 24,1% ai valori dell’analogo periodo del 2008, anno che ha preceduto la crisi globale. EU+Efta - Immatricolazioni Autocarri >16 t 35.000 30.000 25000 20.000 15.000 10.000 5.000 gen07 Lug gen08 Lug gen09 Lug gen10 Lug gen- Jul 11 2 Situazione in Italia del mercato dei rimorchi e dei semirimorchi > 3.5 t il dito olliciale dispornbiie per l’italia è qnello delle immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi > 3,5 t (pubblicate da Anfia), che mostraiìo una preoccupante inversknìe di k’iìdenia, Iniziata nel 3’ triire’’,tre con una inrdita del 4% sullo stesso periodo dello ‘,corsn anno e che è ìijmeflt,ita in novembre. In particolare, in questo mese le irnrnatricola;ioni (609 unitì) scendono rlr’l 16,8% sul novembre 2010. L’aumento sui primi undici mesi dello scorso anno si riduce al 12,8% ed è inferiore ai v,dori del 2008 del 44,2%, a sottolineare l’andamento insoddisfacente delle vendite di autocarri sul nostro mercato, Mercato Italiano Rimorchi e Semirimorchi >3,5t 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 gen07 lug gen- lug 08 lug gen- gen- lu 10 09 Immatr. gen lu 11 Poli. (lmmatr.) NOTIZIE VARIE DAL MONDO NOVITÀ DI PRODOTTO ALL’EDIZIONE 2011 DEL SOLUTRANS DI LIONE Autolink Vans&Trucks Dicembre Assolutamente inaspettate sono state le novità presentate al Solutrans, tradizionalmente un Salone dedicato quasi esclusivamente agli allestimenti e ai sistemi di gestione e controllo del trasporto. Infatti, due tra le “major” hanno mostrato, un po’ in sordina, il proprio prodotto. Partiamo dalla novità più curiosa ed interessante, il nuovo sei cilindri Cursor 11 Iveco Euro VI, ma senza EGR. La Casa assicura che entro il 2013 questo propulsore sarà pronto, anche se qualcuno nutre dubbi sulla fattibilità tecnica, com’è stato del resto per altri Costruttori 4 quando si spingevano a realizzare motorizzazioni Euro 5 senza SCR. Altra importante novità la comparsa, anche in questo caso un p0’ in sordina, degli Actros, festeggiati come Truck of the Year la settimana precedente, nella declinazione “rigida”, quindi non solo trattori. Curiosamente, il frontale differente visto nello stabilimento di Worth non è quello dei “rigidi”, ma probabilmente sarà destinato ai mezzi da cava. Nel corso della manifestazione sono stati provati da giornalisti esperti del settore sei autocarri medi ibridi, adatti alla distribuzione, prodotti dai maggiori Costruttori di autocarri europei. L’evento è stato organizzato dalla giuria dell’ International Truck of the Year(ITOY), un gruppo di 24 giornalisti rappresentanti altrettanti Paesi europei. Gli autocarri ibridi, insieme con un migliore addestramento alla guida, migiior organizzazione logistica, carburanti alternativi e sistemi di gestione intelligente del traffico, hanno un ruolo importante nell’obiettivo di ridurre la CO 2 ai livelli richiesti dalla Commissione Europea per il prossimo decennio. Interessantissimo il Salone in generale, quasi alla sua massima estensione possibIle, ma senza grandi aree esterne. Molti i visitatori. Il clima percepito è più che buono e induce ad un certo ottimismo, almeno in generale, per l’Europa. - — -.-- 3 NUOVO RECORD PER DAF: PRODOTTI 2 MILIONI DI ASSALI DAL 1971 /lutolmk Vons&irucks Il 1° dicembre è uscito dalla linea (li produiioiìt [l’,,i di Vlììndereiì il due milionesimo assale. Nel 1966, DAF ha rilevato nuovi siti produttivi in Belgio. L’attività è iniziata con la sola produzione di cabine cui si è aggiunta, nel 1911, anche la linea di assali. DAl Vlaanderen di Westerlo realizza anche gli assali per i modelli CE e XE1O5, inclusi gli assali anteriori da 7,5 e 9 t, gli assali posteriori da 13 t e gli assali doppi da 26 t per trasmissioni singole o doppie. - MERCEDES BENZ “ACTROS”: “TRUCK OF THE YEAR” PER I GIORNALISTI EUROPEI Autolink Vans& lrucks. Nella cornice di TRAILER, mostra belga di allestimenti e sernirimorchi che si svolge a Kortrijk, è stato consegnato alla Mercedes il premio Truck of the Year per l’Actros. Si tratta di un pesante completamente nuovo (cabina, telaio, motore, cambio, ponti e sospensioni). Hubertus Troska, Responsabile Mercedes-Benz Trucks, presente all’evento ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che la giuria abbia premiato i nostri sforzi con il prestigioso titolo di Truck Of The Year”. Gli sforzi ai quali si riferisce Troska sono stati illustrati da Paolo Lanzoni, Responsabile della comunicazione di Mercedes Benz Italia, in occasione del convegno per i quarant’anni di FEDERTRASPORTI: “in una fase segnata dall’incremento dei costi del gasolio, che da solo assorbe oltre il 30% delle uscite di un’azienda di autotrasporto, riuscire a contenere anche di qualche punto percentuale tale spesa significo produrre economie importanti. E il “camion dell’anno 2012” riesce o tagliare i consumi, con la versione equipaggiata con motori Euro 5, fino al 6-7%. Con la versione Euro 6 i consumi sono di poco superiori ha concluso Lanzoni ma in compenso la speso per l’AdBlue viene ridotta di circa il 50%”. Altre economie pari a quasi al 10% possono poi venire dall’ottimizzazione della gestione della flotta, e l’,4ctros fornisce di serie l’hardware del sistema FleetBoard. - - — - I PREZZI DEL TRASPORTO SU STRADA IN EUROPA SONO DIMINUITI NEL DELL’ANNO 30 TRIMESTRE Secondo l’ultima edizione di Transporeon e Capgemini Consulting i prezzi del trasporto su strada in Europa sono diminuiti nel 3° trimestre 2011 del 2,6% neI confronto col trimestre precedente. Ciò sorprende in particolare perché, storicamente, l’indice aumenta nel 3° trimestre di ogni anno. Nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso l’indice è diminuito dello 0.4% E’ evidente che il clima di incertezza sull’andamento dell’economia in Europa e negli USA ha prodotto insicurezza anche nel mercato del trasporto su strada. L’indice di capacità, che misura il rapporto tra la domanda complessiva e la capacità di trasporto, è cresciuto del 14,9% nel 3° trimestre rispetto al trimestre precedente (vedi: Ti Dashboard European Road Freight: Capacity lndex). L’aumento della capacità disponibile indica una riduzione della domanda di trasporto su strada in Europa con conseguente effetto negativo sui prezzi. — I VINCITORI VENGONO DALL’EST Bruxelles -Truck and Business. Gli ultimi dati sui volumi di trasporto in Europa confermano che la strada non ha ancora recuperato il livello di attività di prima della crisi, ma mostrano anche con grande chiarezza che le flotte dell’Europa dell’Est prevalgono sulle flotte dell’Europa occidentale, I dati pubblicati dalla Commissione Europea (Direzione Generale Mobilità e Trasporto), relativi aI 2010, confermano indirettamente questa realtà. Secondo tali dati, nel 2010 nessuna modalità di trasporto è riuscita a recuperare il terreno perso con la crisi globale. Per il trasporto su strada in particolare, alla diminuzione del 2% nel 2008 ha fatto seguito la caduta del 10% nel 2009. La modesta ripresa del 2010 non ha superato il 3%, lasciando quindi un differenziale del 9% rispetto al 2007. Mentre, comunque, il deficit per l’Europa a 15 è rimasto del 13%, quello dei Paesi dell’Est è sceso all’8%, mostrando quindi recuperi più consistenti. 4 Queste cifre nascondono, poi, l’effettiva dimensione della crescita del trasporto effettuato da veicoli iminatricolati nei Paesi delVl—st, che coprono oggi il 48 % dei trasporU internazionali (contro il 32% del 2005) e il I/I % delle opera/ioni ‘cr055- trude’, cioì’ delle attività di trasporto tra due P,nsi d’Europa, nessuno dei quali è il l’anse di inunatricolazione dei veicoli che effettuano il trasporto. Questo tipo di attività di trasporto è iii forte crnst:ita (+ 50 % rispetto al 2005). Nell’Europa centrale il Paese che ha fatto i riraggiori guadagni è la Polonia: in quattro anni i veicoli immatricolati in Polonia hanno aumentato del 40% le tonnellate/km trasportate rispetto al 2007, ottenendo una quota del 90% dei flussi bilaterali di cui la Polonia è sia l’inizio che il punto di arrivo, rappresentando il 21% dei flussi ‘cross-trade’ in Europa. Inoltre la Polonia è diventata il campione incontestato del cabotaggio. Il cabotaggio (trasporti nazionali effettuati da trasportatore non residente nel paese) rappresentano solo l’1,2% dei flussi globali di traffico merci su strada, ma sta crescendo rapidamente (+ 17% di ìurnc’nto nel 2010 sul 2009) e in qualche misura distorce la concorrenza. L’eliminazione delle restrizioni imposte ai Paesi nuovi membri della UE dal 1° maggio 2009 ha fatto letteralmente esplodere le difese di certi Paesi dell’Europa Occidentale. Sul mercato del cabotaggio, per quanto ancora relativamente piccolo, i veicoli dell’Europa Orientale hanno consuntivato una crescita del 51% nel 2010, e addirittura del 194% se il confronto è con il 2008. Nei Paesi occidentali invece il cabotaggio è in diminuzione. Le principali vittime del cabotaggio sono i Paesi dell’Europa Occidentale (dove è più facile trovare un luogo di carico e di scarico) tra i quali, in particolare, l’italia. Va ricordato che questi dati non si riferiscono all’attività complessiva delle Aziende di trasporto, ma al luogo di immatricolazione dei veicoli: di qui l’evidenza del crescente ricorso delle Aziende di trasporto a filiali in Paesi dell’Europa centrale. L’attività delle Aziende nazionali rimane naturalmente valutabile solo finché mantengono una base stabile nel loro Paese di residenza. AUTOTRASPORTO: NUOVE REGOLE PER L’ACCESSO ALLA PROFESSIONE Trasporti-Italia.com, 29 dicembre. Lo scorso 7 dicembre è stata emanata una circolare ministeriale che intende fare chiarezza nella complicata materia dell’accesso alla professione di autotrasportatore, seguendo le innovazioni introdotte dal Regolamento UE 1071 entrato in vigore il 4 dicembre 2011. Tra le principali indicazioni date dal Ministero per le lnfrastrutture e i Trasporti, a completamento di quanto già contenuto nel Decreto dirigenziale dello scorso 25 novembre, troviamo: Idoneità finanziaria: deve essere dimostrata da tutte le imprese, sia nuove che già in esercizio, a partire dal 4 dicembre 2011, nella misura stabilita dal Regolamento europeo sopra citato, cioè 9.000 euro per il primo veicolo a motore e 5.000 euro per i successivi. Registro elettronico nazionale: le Amministrazioni provinciali continueranno ad iscrivere le imprese all’Albo, inserendo i dati relativi all’entità dell’idoneità finanziaria per ciascuna (così come documentata dall’impresa) e quelli relativi al gestore del trasporto. I dati saranno acquisiti dal Registro elettronico nazionale. Una volta ottenuta l’iscrizione all’Albo, ovvero la variazione della stessa, l’impresa è tenuta a presentare all’Ufficio provinciale competente della Direzione Generale Trasporti Terrestri la domanda di autorizzazione iniziale in bollo, redatta secondo il modello allegato alla circolare. Gestore esterno: per le imprese che esercitano con veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 t, la Circolare chiarisce che, nel caso di gestore “esterno” all’impresa, questa dovrà presentare il contratto stipulato nel rispetto delle norme regolamentari, nonché una dichiarazione sostitutiva che riguarda il rapporto di gestione. La dichiarazione deve anche contenere l’indicazione di eventuali altre imprese presso le quali il gestore esercita lo stesso incarico, con l’impegno di comunicare ogni variazione della situazione. Per l’impresa di trasporto resta fermo l’obbligo di comunicare entro trenta giorni la rinuncia al gestore. - - - COSTI MINIMI: AGGIORNAMENTI L’Osservatorio sulle attività di autotrasporto ha compiuto il 14 dicembre Uomini e Trasporti.it, 22 dicembre 2011 2011 un ulteriore passo avanti sull’aggiornamento dei cosiddetti costi minimi di sicurezza. Rispetto alle definizioni del 2 novembre scorso ci sono stati cambiamenti, soprattutto con riferimento all’aumento del prezzo del gasolio. Dalla media calcolata, risulta un costo di 1,513 euro/litro, al quale va tolta l’IVA (per tutti i veicoli) e il recupero delle accise (per i veicoli sopra le 7,5 t) per un totale di 77,88609 euro/1.000 litri. — 5 Le altre voci di costo (cx coiiirna 2 dell’ar t. 83bi.s deHa Legge n. 133/2008), cioù trattore (inedia dei listini meno lo sconto e immortiriririto in 6 amo con vibri’ residuo del 20%), semirimorchio (IRtino medio meno sconto e irrirriortnnento iii 10 inni con valore residuo (lii 20%), rriirioteniione (percentuali fissa rispetto al valore d’acquisto), lavoro (rihrimirrto al CCNL per la guida delle (liverse classi di veicoli), assicurazioni, revisioni e bolli, pneumatici, pedaggi ,iutostradili e costi di organizzazione, non barino sobito modifiche rispetto al 2 novembre. I costi sono stati fissati per le cinque classi di veicoli: fino a 3,5t; da 3,51 a 7,5 t; da 7,51 a 11,5 t; da 11,51 a 26t; oltre 26t, alle quali sono state aggiunte le seguenti categorie di veicoli di massa totale superiore alle 26t: 1— 1 rasporto cister nilo alimentare di sola andata e c:on andata e ritorno; 2- I rasporto cisternato ADR di sola andata e cori andata e ritorno; 3- Trasporto di leganti idraulici sfusi in cisterna di sola andata e con andata e ritorno; 4- I rasporto di rrìangimi in cisterna dì sola andata e con andata e ritorno; 5- I rasporto di collettarne e messaggerie; 6- trasporti frigoriferi; 7- Trasporti di prodotti petroliferi di sola andata e cori andata e ritorno; 8- trasporto con veicoli ribaltabili; 9- frazionismo di complessi veicolari di sola andata e con andata e ritorno; 10- Trazionismo di complessi veicolari ADR di sola andata e con andata e ritorno. Rispetto alle tabelle di novembre si è resa più netta la differenza tra i costi di esercizio e i costi minimi di esercizio delle tabelle stesse. I costi minimi di esercizio si applicano al contratto scritto di trasporto stipulato tra il primo e il secondo vettore, a condizione che entrambi risultino iscritti all’Albo degli autotrasportatori, come richiesto dall’art. 2 del D.Lgs. n. 286/2005. Di conseguenza, i costi di esercizio si applicano quando il contratto di trasporto venga stipulato: tra un committente non iscritto all’Albo e il vettore, a prescindere dalla forma scritta od orale del contratto; tra il primo vettore e il sub vettore, qLlando il contratto di subvezione non abbia forma scritta ai sensi del D.Lgs. n. 286/2005, anche se entrambi i soggetti risultano iscritti all’Albo. - - COSTI MINIMI DELL’AUTOTRASPORTO NELLA BUFERA Ad appesantire la già complicata situazione creatasi sul tema dei costi minimi è arrivato anche il recente ricorso al Tar del Lazio da parte di Confindustria, insieme con Unione Petrolifera e altre 12 Associazioni imprenditoriali e 15 Aziende del settore chimico, cartario e petrolifero. Il ricorso si propone in particolare l’annullamento del provvedimento dell’Osservatorio sulle attività di autotrasporto del 2 novembre (aggiornato il 14 dicembre, come detto al punto precedente) in quanto il meccanismo di definizione dei costi minimi di esercizio, sul quale si basa, violerebbe le norme sulla concorrenza, che vietano l’imposizione di tariffe minime, ingenerando confusione proprio tra i concetti di costi e di tariffe. Il meccanismo indicato dall’Osservatorio, secondo i ricorrenti, provocherebbe una lievitazione eccessiva dei costi, che una stima dell’Ufficio Studi di Confindustria fa arrivare in valore assoluto tra 18 e 24 miliardi di euro. Va, infine, ricordato che il ricorso arriva poco dopo un pronunciamento della Commissione Antitrust che, interpellata al riguardo, aveva ribadito il giudizio negativo sui costi minimi dell’autotrasporto. AUTOTRASPORTO: FERMO NAZIONALE DAL 23 AL 27 GENNAIO 2012 Le reazioni della Associazioni di categoria dell’autotrasporto all’azione descritta al punto precedente non si sono fatte attendere, ribadendo nel merito che l’elaborazione di Confindustria dimostra quanto il trasporto su gomma sia pagato troppo poco, fino al punto di mettere a repentaglio la sicurezza stradale. Disturba, inoltre, che lo schieramento di Associazioni e imprese che hanno formulato ricorso contro le disposizioni sui costi minimi siano in molti casi soggetti di domanda dei trasporti, con i quali nel tempo si erano definite piattaforme condivise che ora rischiano di saltare. Questo tema, insieme con quello altrettanto sensibile dell’accesso alla professione (con l’introduzione del nuovo Regolamento UE che prevede norme più leggere), quello delle risorse finanziarie disponibili per il settore e della riduzione dei bolli (non più consentita dall’Unione Europea) e del calendario 2012 che prevede un aumento delle giornate di fermo rispetto al 2011, avevano fatto oggetto di un incontro con il Direttore Generale per il Trasporto Stradale e l’intermodalità tenutosi il 22 dicembre scorso. Poche ore dopo tale incontro, Fai, Fiap, Unitai (insieme in Conftrasporto), Confartigianato Trasporti e Sna Casa hanno proclamato il fermo dei servizi di autotrasporto dal 23 al 27 gennaio prossimi. 6 Come si vede, il blocco interessa buona parte delle Associazioni di categoria (lei settore, mentre si attendono le dvisioni deile altre sigle. lita Cna ha pmosegiiit il dialogo con li cornrnitti’nza, senza escludere I de’,ioio’ al fermo se tale dialogo non ilovessi’ dire i risultati sperati. Aiuta e Lega Cooperative hanno chiesto un altro incontro :on il Governo, I ra’.o)rtou[ìito si è più volte già espressa in favore del fermo. INTERPORTO DI BOLOGNA: PRESENTATE ALLA CONFERENZA FINALE DI HINTERPORT LE PROSPETTIVE DEL TRASPORTO MERCI I I-RPRLSS Iiolocpuo, 19 diccmubre: “Sincromodalità”, ovvero evoluzione dell’intermodalità e della multimodalità, intesa quale combinazione strutturata, ottimale, puntuale e sincronica di due o più modalità di trasporto. Questo è il concetto chiave emerso in occasione della conferenza finale del progetto Hinterport, organizzata dall’interporto di Bologna. L’evento ha consentito di mettere in luce i principali ostacoli all’implementazione delle integrazioni fra porti e interporti, alfine di proporre soluzioni adeguate e conformi ai Paesi di riferimento. Inoltre, esperti internazionali, rappresentanti del contesto portuale e di quello interportuale, hanno dato vita ad un animato confronto sulle trasformazioni in atto dei trasporto merci via mare e sulle strategie conseguenti adottate dalle Autorità portuali europee, per le quali la capacità di penetrazione strutturata nell’entroterra logistico è ora un elemento prioritario di sviluppo. Quanto testimoniato da parte operativa è risultato essere in linea con le dichiarazioni dei Rappresentanti delle Istituzioni europee, le cui recenti indicazioni politiche muovono verso la creazione di un’area unica del trasporto merci, nella quale l’integrazione fra porti e interporti dovrà essere adeguatamente supportata. L’interporto di Bologna, intanto, ha affidato il proprio sviluppo ad una strategia basata sui servizi, che sembra essere premiante se nel 2011 (il quarantesimo di vita della struttura) il numero dei treni in partenza dall’interporto è arrivato a oltre 5.500 convogli ed è aumentato del 9% suI 2010 il numero di autoveicoli per il trasporto di merci che ne hanno varcato i cancelli nei due sensi. Ma per essere veramente strategico e continuare a crescere, l’interporto di Bologna ha bisogno di eliminare alcune strozzature ed ottimizzare i collegamenti con le reti viarie. Interventi attesi da tempo, che la struttura non può più aspettare. FEDERTRASPORTI COMPIE 40 ANNI Ci sono imprese grandi e imprese piccole. Ma esiste anche un altro modello, ideato, testato e adattato da Federtrasporti nel corso dei suoi quarant’anni di vita. “Se siamo ancora attivi ha commentato Emilio Petrelli, Presidente del gruppo che aggrega sessanta imprese di autotrasporto e logistica sparse per l’italia è la dimostrazione che quel modello ha funzionato”. Quale sia il modello e come abbia contribuito ad affrontare le criticità storiche dell’autotrasporto italiano sono stati gli argomenti del convegno “Trasporto merciai Bivio. Le strade della ripresa”, organizzato da Federtrasporti il 3 dicembre 2011 a Bologna, per celebrare appunto i suoi quarant’anni di attività. Il gruppo Federtrasporti è nato, infatti, nel 1971, con Io scopo di creare un interlocutore unico, in grado di trattare con la grande committenza. Da allora sono stati fatti molti passi: minimizzata la polverizzazione, aggregando una sessantina di imprese (soprattutto consorzi e cooperative), ridotti i ritorni a vuoto (con la creazione di antenne commerciali sul territorio, in grado di moltiplicare le opportunità e le relazioni con la committenza), prodotte economie di scala (utili da sfruttare negli acquisti collettivi e, quindi, per contenere i costi di esercizio). Federtrasporti ha intrapreso un cammino da operatore logistico, dotandosi di magazzini propri (per circa 50.000 mq) e assecondando una domanda di mercato che rischiava di tagliare fuori i piccoli trasportatori, ed ha incoraggiato una cultura dell’aggregazione e del dialogo, essenziale per far uscire gli operatori dell’autotrasporto dall’isolamento e per favorirne la crescita professionale. Ha investito in formazione e sicurezza, riuscendo a ridurre l’incidentalità dei suoi veicoli. Polverizzazione, rapporto verticale con la committenza, ritorni a vuoto, mancanza di economie di scala, ridotta formazione e incidentalità sono del resto le criticità maggiori dell’autotrasporto italiano, come emerse anche nel convegno di Federtarsporti, che ha indicato nel proprio modello, in futuro, anche uno strumento valido per creare alleanze su scala europea e attuare il regolamento di accesso alla professione, che tra i requisiti per ottenerlo include anche l’obbligo di stabilimento, del quale sono sprovvisti molti vettori monoveicolari. — — 7 In niaririe all’evento, è stata allest,ta una nosta loW ,dica dal titolo “Mezzi con un fine”: dieci sc:atti che sintetizzano il Cammino (li urì’illìpresa, tratti dal Varcliivio toIor,ìfico dL’Ucnn/ni i Irnsporti”. RISPARMIO DI CARBURANTE...VIA GPS Siidert?iIje, Svezia Dicembre: La Scania si sta preparando a lanciare sul mercato un nuovo sistema di controllo della velocità (cruise control) connesso al GPS per I suoi clienti dell’Europa Occidentale e Centrale. O.uando in funzione, questo sistema permetterà agli autocarri di”vedere” il tratto (li strada da percorrere e adeguare automaticamente la velocità, aumentando l’efficienza per risparmi di circa il :3% nei consumi. Il sistema, definito “intuitivo”, ha il vantaggio di adeguare le caratteristiche dell’autocarro alla topografia del percorso futuro, “guardando avanti”, in ogni momento, di circa 3 km. — I COSTRUTTORI EUROPEI DI AUTOCARRI HANNO BISOGNO DI POLITICHE INTEGRATE PER MANTENERE I LORO SFORZI NELLA RICERCA E SVILUPPO DI PRODOTTO Brussels —Truckinglnfo Dicembre 2011: I Costruttori europei di autocarri chiedono al legislatore comunitario una maggiore integrazione delle politiche dell’Unione su trasporti, concorrenza e innovazione, per aiutare ad innescare uno sviluppo sostenibile. I Costruttori stanno affrontando un difficile momento, dato che le prospettive di crescita economica nel breve e medio termine sono, al più, di guadagni marginali se non di recessione. Ciò nonostante, gli investimenti in Ricerca e Sviluppo devono essere mantenuti. I Costruttori sono già impegnati per un ulteriore miglioramento della efficienza nei consumi del 20% entro il 2010, rispetto al valori del 2005. Inoltre l’industria sostiene gli sforzi della Commissione Europea, tesi a stabilire una metodologia accurata per la misurazione della CO 2 su tutti i veicoli, per giustificare i successivi strumenti politici di riduzione. — LA VOLVO RIDURRÀ LA SETTIMANA LAVORATI VA ALLA RENAULT TRUCKS Stockholm -Reuters -Dec 6, 2011: La Volvo ha annunciato di voler ridurre la settimana lavorativa dei dipendenti della sua unità Renault Trucks, a seguito della necessità di adeguare la produzione ad una probabile riduzione della domanda. Secondo il portavoce dell’Azienda, nel 2012 la domanda in Europa potrebbe ridursi del 12% circa. UN IVECO STRALIS INVIATO IN TANZANIA PER UN IMPEGNO DI ADDESTRAMENTO DEGLI AUTISTI DI AUTOCARRI Dar Es Salaam, Tanzania -MHW Magazine Dicembre: Un Iveco Stralis Active Space è stato imbarcato nei giorni scorsi in Gran Bretagna, diretto in Tanzania, dove sarà impiegato in importanti corsi di addestramento per autisti, che inizieranno il prossimo gennaio. Il Trattore 6x2 di 480 hp è stato donato dall’Iveco al fondo sociale per Io sviluppo industriale Transaid, che coopera con il National Institute of Transport (NIT) per risolvere il problema della carenza di autisti professionisti esperti per veicoli commerciali. — 8 NOTIZIE DAGLI USA LE VENDITE DI AUTOCARRI PESANTI NEGLI USA A NOVEMBRE QUASI IL DOPPIO DELL’ANNO SCORSO Secondo i dati pr eli,ìiin,iri della Ward le vendite di autocarri della Classe 8 in nnvetnhre 2011, leggermente interiori al mese pnceder I e, SOnO state di 17.020 un il à, pari ad un incrniìientu del 71% sullo stesso mese dello scorso anno. Nel cumulato dei primi undici mesi dell’anno sono state vendute 150.419 unità, il 55,1% in più dello stesso periodo del 2010, con un guadagno delI’81% sulla pesante depressione deI 2009. Ciò nonostante, si è ancora del 42% sotto i valori dei primi undici mesi del 2006, quando il mercato aveva raggiunto il suo picco massimo. Marcato USA Autocarri Classe 8 su dati Ward - Fonte SS 17,0 150 13,0 .1 I I :: 11,0 E D I I p 50a•I•11J Regis. i o Poli. (Regis.) Nella figLira sono indicate le quote di mercato raggiunte delle varie marche nei primi undici mesi del 2011 nella classe 8 Western star (Daimier) 1,1% F reig htliner (Daimier) 31,1% Kenworth (Paccar) 13,0% P eterbilt 14,1% Vo vo 11,8% In te rn atio n a 2 1,4% Volvo ha incrementato la sua quota di mercato rispetto ad un anno fa di 2,7 punti (era al 9%); Kenworth e Peterbilt hanno guadagnato più di 2 punti di quota di mercato, mentre la International ha perso in 12 mesi 4,6 punti di quota. Secondo dati preliminari, gli ordini di autocarri pesanti sono scesi in novembre a circa 24.000 unità, rispetto ai 27.000 di ottobre, ma si mantengono sempre su volumi che garantiscono il proseguimento del trend positivo almeno per il primo trimestre del 2012. Mack (Volvo G.) 7,5% IL MINISTERO FEDERALE DEI TRASPORTI HA COMUNICATO LE REGOLE DEFINITIVE SULL’USO DEI CELLULARI The Trucker News Services La nuova legge proibisce agli autisti di veicoli commerciali di usare un cellulare manuale durante la guida di un autocarro o di un autobus. Ogni violazione viene punita come reato civile federale con multe fino a $2,750 per ogni episodio e il divieto di ogni attività di trasporto per violazioni multiple. Inoltre, gli Stati sospenderanno la patente di guida commerciale dopo due o più violazioni. - 9 Le Aziende di trasporto che permettono ai loro autisti di autocarri o autobus di usare i cellulari alla guida sono soggette ad una multa riassima (li $ 11.000. Circa 4 milioni di autisti di veicoli commerciali sono interessati a queste nuove regole. CAMION SEMPRE PIÙ “PESANTI” SULLE STRADE AMERICANE PORTL,4ND, Moine Ho’ A.ssoriotrd Prrss Ufficialmente il peso limite per gli autocarri sulle autostrade nterstatali USA è di 40 t. In realtà, gli autocarri stanno diventando legalmente sempre più pesanti in molti Stati. Sull’argomento i difensori della sicurezza stradale sono sempre più in contrasto con l’industria degli autocarri. Autocarri con peso totale a terra maggiore di 80.000 ibbre sono autorizzati a circolare in almeno 20 Stati. Il Congresso USA ha aggiunto recentemente alla lista anche il Maine e il Vermont, concedendo eccezioni, valevoli per i prossimi 20 anni, che permettono di circolare agli autocarri fino a 100.000 libbre sulle autostrade federali. I critici sostengono che ciò renderà le autostrade meno sicure, dato che tali veicoli sono più difficili da controllare e frenare, e lasciano ai comuni cittadini, che pagano le tasse, l’onere per i danni a strade e ponti. Inoltre, temono che questi ultimi aumenti incoraggino altri Stati a seguirne l’esempio. I sostenitori insistono, d’altra parte, che I maggiori limiti di peso renderanno, invece, le strade più sicure perchè ci saranno meno autocarri in circolazione per trasportare lo stesso quantitativo di merci. Inoltre, ciò permetterà di ridurre consumi e inquinamento e il costo dell’attività di trasporto. Le leggi sui limiti di peso per gli autocarri costituiscono una vera giungla. Tutto è cominciato nel 1956, quando sono nate le autostrade federali e il Congresso fissò il limite di peso a 73.280 libbre (40t), autorizzando nel contempo pesi maggiori se gli Stati avevano limiti più alti sulle strade statali. Nel 1974, lo stesso Congresso concesse agli Stati la possibilità di alzare il limite a 80.000 libbre sulle autostrade federali; nel 1982 obbligò tutti gli Stati ad accettare quel limite; nel 1991, infine, ha proibito agli Stati che non permettevano già i doppi o tripli rimorchi di concedere questa possibilità. Si può dire, in effetti, che il Congresso ha permesso ai vari Stati di mantenere le leggi esistenti. Secondo la Federal Highway Administration certi Stati permettono pesi addirittura superiori alle 100.000 libbre o fanno eccezioni per specifici prodotti, quali lo zucchero di canna, il latte, il carbone. Nel corso degli anni i Costruttori di autocarri e altri soggetti interessati hanno spinto per aumenti ai limiti di peso. Le ferrovie e gli ambientalisti si sono sempre opposti. Entrambe le parti citano studi e ricerche che giustificano le loro tesi. - - - lo