Ottimismo all`Expo Real 2009 ma calo di affluenza La francese

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Ottimismo all`Expo Real 2009 ma calo di affluenza La francese
European investor newsletter
15 ottobre 2009
Ottimismo all’Expo Real 2009 ma calo di affluenza
Il clima all’Expo Real 2009, chiusosi a Monaco 7 ottobre, è stato di cauto ottimismo e, per alcuni
tratti, anche di anticipazione di un aumento degli affari dopo tre giorni di presentazioni e meeting. Gli organizzatori hanno riportato un calo del 15% nel numero dei partecipanti con 21.000
visitatori da 73 paesi, oltre a 14.750 espositori. (Leggi l’articolo all’interno)
La francese Affine si rifocalizza sull’investimento
Con un attivo di €1,1mld, il REIT/SIIC francese Affine sta attuando un piano di rifocalizzazione della propria attività sull’investimento, abbandonando le attività non-core e quelle di sviluppo per incrementare la trasparenza per i propri azionisti. Il CEO e fondatore Maryse Aulagnon
ed il vice CEO Alain Chaussard hanno dichiarato a PIE che questa scelta è stata in parte necessaria in seguito al drammatico calo del prezzo delle azioni. (Leggi l’articolo all’interno)
DIC Asset riprenderà ad investire nel 2010
Il gruppo immobiliare quotato tedesco DIC Asset ricomincerà ad investire nella seconda metà
del 2010, mentre l’acquisizione da parte di Morgan Stanley del suo progetto Maintor porterà
una maggiore flessibilità finanziaria, secondo quanto dichiarato dal CEO Ulrich Höller, che
sottolinea come la strategia di DIC Asset durante la crisi economica globale si sia dimostrata
sicura; l’anno scorso il portafoglio di immobili tedeschi si è svalutato dell’8,5%, ma non ci sono
stati tagli di personale. (Leggi l’articolo all’interno)
La svizzera Züblin sugli uffici ecosostenibili
La società quotata svizzera Züblin Immobilien, che possiede una quota di maggioranza in un
SIIC/REIT francese ed in una sussidiaria tedesca non quotata, ha spostato il proprio interesse
verso uffici ecosostenibili e sta riducendo le attività non core, ha dichiarato il CEO Bruno Schefer. Züblin, le cui radici risalgono al magnate tedesco che ha anche fondato una società di costruzioni ora autonoma, è l’unica società svizzera quotata che investe al di fuori della nazione alpina.
(Leggi l’articolo all’interno)
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Multi diventa
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di centri commerciali
Coeur Défense non
ha un profilo a valore
aggiunto
Deutsche Wohnen
effettua un’emissione
di titoli
La spagnola Reyal
Urbis vende core
asset
La spagnola Colonial
trova l’accordo,
ma Nozar fallisce
Situs acquisisce
un loan servicer
tedesco
Union Investment
compra a Parigi per
€177mln
Investimenti in
energie alternative
in recupero
prossima edizione
29 ottobre 2009
property investor europe – italia Ottimismo all’Expo Real 2009
nonostante il calo di affluenza
Il clima all’Expo Real 2009, chiusosi a Monaco mercoledì 7 ottobre, è stato di cauto ottimismo e, per alcuni tratti, anche di
anticipazione di un aumento degli affari dopo tre giorni di presentazioni e meeting. Gli organizzatori hanno riportato un calo
del 15% nel numero dei partecipanti con 21.000 visitatori da 73
paesi, oltre a 14.750 espositori, per un totale di circa 35.000
partecipanti a questa 12esima edizione. “Se si considera la crisi
mondiale che il settore immobiliare sta affrontando, questo è un
risultato straordinario” ha dichiarato Eugen Egetenmeir, membro del consiglio di Messe München. Il nuovo responsabile di
Deutsche Bank RREEF Germania, Georg Allendorf, ha commentato: “Quest’anno tra gli investitori istituzionali ci sono state
più conversazioni sulle transazioni immobiliari rispetto al 2008.”
Christian Sautter, vice-sindaco di Parigi, ha anche tenuto dei dibattiti sul progetto di riqualificazione della Grande Parigi promosso dal presidente Nicolas Sarkozy. “Expo Real è una fiera
commerciale brillantemente organizzata,” ha dichiarato Sautter.
“E questo è molto importante in questo periodo. Qui si possono
incontrare investitori e capitali”. Oltre ai partecipanti tedeschi, i
più numerosi venivano da Regno Unito, Austria, Olanda, Svizzera, Polonia, Francia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Russia e Lussemburgo. pie
La francese Affine si rifocalizza
sull’investimento
Con un attivo di €1,1mld, il REIT/SIIC francese Affine sta attuando un piano di rifocalizzazione della propria attività sull’investimento, abbandonando le attività non-core e quelle di sviluppo per incrementare la trasparenza per i propri azionisti. Il
CEO e fondatore Maryse Aulagnon ed il vice CEO Alain Chaussard hanno dichiarato a PIE che questa scelta è stata in parte
necessaria in seguito al drammatico calo del prezzo delle azioni
nel pieno della crisi finanziaria globale. “In un modo o nell’altro,
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stiamo riducendo drasticamente gli affari nei settori non immobiliari sia vendendo sia liquidando aziende in quella parte del
business”, ha dichiarato Chaussard. “All’interno di Affine vi saranno solo gruppi immobiliari: Affine, la società madre quotata,
Affiparis che detiene i nostri investimenti di Parigi, e Banimmo
che possiede immobili in Belgio e alcuni anche in Francia.” Affine ha registrato un incremento del 17,6% nei proventi netti da
locazione nel primo semestre, ha quasi raddoppiato il reddito
operativo, ma ha registrato anche una svalutazione del 13% da
fine dicembre, portando il NAV per azione poco sopra i €30.
Affine detiene il 65% del capitale di AffiParise che si focalizza su
immobili commerciali parigini, ed il 50% di Banimmo. Le imprese di costruzione e sviluppo come Concerto e Promaffine saranno liquidate o riposizionate. pie
La tedesca DIC Asset riprenderà ad investire nel 2010
Il gruppo immobiliare quotato tedesco DIC Asset ricomincerà
ad investire nella seconda metà del 2010, mentre l’acquisizione
da parte di Morgan Stanley del suo progetto Maintor porterà
una maggiore flessibilità finanziaria, secondo quanto dichiarato
dal CEO Ulrich Höller, che sottolinea come la strategia di DIC
Asset durante la crisi economica globale si sia dimostrata sicura;
l’anno scorso il portafoglio di immobili tedeschi si è svalutato
dell’8,5%, ma non ci sono stati tagli di personale. Piuttosto, la
società si è focalizzata sull’asset management per mantenere la
maggior parte degli €3,3mld di AUM. “Uno dei nostri punti di
forza è quello di aver mantenuto un cash-flow positivo durante
tutta la crisi e ciò ci ha permesso di ottenere ancora risultati positivi” ha dichiarato, aggiungendo: “Questo è il mio obiettivo
principale”. I risultati del primo semestre di DIC Asset hanno
mostrato che il secondo trimestre 2009 è stato migliore del primo, e Höller ha dichiarato che l’attività di locazione sta continuando a recuperare. A giugno, la società aveva in gestione 331
proprietà, per un totale di circa 2 milioni di mq ed un rendimento medio del 6,9%. La vacancy del portafoglio è stata del 12,4%.
Un progetto chiave è Maintor, la riqualificazione nel centro di
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property investor europe – italia Francoforte di un sito acquisito (e ancora parzialmente in affitto)
dal gruppo industriale chimico Degussa. “La nostra esperienza ci
dice che i cap rates sono quasi all’apice ma gli affitti non sono
ancora al minimo”, ha detto Höller. “Il mercato tedesco non è
stato ancora così toccato dalla crisi come alcuni mercati internazionali; non si può comparare il Regno Unito o la Spagna con la
Germania.” Höller ha dichiarato che la società vede grosse opportunità in arrivo sul mercato nel breve periodo. “Mi aspetto
che la situazione diventi più interessante a partire dalla metà del
2010”. pie
I loan servicer forzati dalla crisi
ad assumere un ruolo più attivo
Poiché la crisi ha alterato il panorama delle istituzioni finanziarie
e spesso ha eliminato le società originariamente coinvolte nelle
cartolarizzazioni, i loan servicers stanno assumendo un ruolo
sempre più importante, come ha dichiarato il managing director
del gruppo europeo di servicing Hatfield Philips, posseduto dalla
società americana di private equity LNR Property. “Abbiamo abbandonato l’attività amministrativa e siamo ora diventati gestori
di mutui”, ha dichiarato a PIE Clarence Dixon. “Anche se i mutui
sono ancora molto ben delimitati, la situazione dei mutuatari è
cambiata, la situazione dei creditori è cambiata, la situazione dei
facility agents è cambiata, la situazione dei fornitori di swap è
cambiata: tutti i ruoli chiave sono spesso cambiati. Il ruolo del
servicer è de facto cambiato da puramente amministrativo ed è
diventato più di custodia”. Il gruppo londinese Hatfield Philips
svolge l’attività di loan servicing per 359 prestiti commerciali per
un valore di £29 mld ed ha assunto il ruolo di special servicer per
oltre £31mld. Le location degli immobili ipotecati includono Regno Unito, Germania, Italia, Svezia, Francia, Svizzera e Benelux.
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La svizzera Züblin si rifocalizza
sugli uffici ecosostenibili
La società quotata svizzera Züblin Immobilien, che possiede una
quota di maggioranza in un SIIC/REIT francese ed in una sussidiaria tedesca non quotata, ha spostato il proprio interesse verso uffici
ecosostenibili e sta riducendo le attività non core, ha dichiarato il
CEO Bruno Schefer. Züblin, le cui radici risalgono al magnate tedesco che ha anche fondato una società di costruzioni ora autonoma, è l’unica società svizzera quotata che investe al di fuori della
nazione alpina. Mentre tale strategia in passato ha portato dei benefici, nel 2008 ha significato svalutazioni nette di circa il 21% in
Francia, del 9% in Germania e del 15% in Benelux. Nonostante
ciò, Züblin mantiene l’obiettivo di essere un investitore pan-europeo. “Questa era ed è, da un punto di vista svizzero, la nostra unicità,” dichiara Schefer. “Restiamo convinti che sia la strategia giusta
nel lungo termine, anche se negli ultimi due o tre anni sarebbe
stato meglio investire solo in Svizzera.” Il gruppo di Zurigo mantiene il 59% del capitale sociale nel REIT francese Züblin Immobilière. È stata sul punto di quotare la sua unità tedesca come un GREIT, ma con scarso successo a causa della crisi. Alla fine
dell’esercizio a Marzo 2009, Züblin deteneva investimenti e proprietà in sviluppo per un valore di CHF1,6mld (€1,1mld). pie
Multi diventa investing developer di centri commerciali
L’olandese Multi Corporation, secondo quanto comunicato dal
CEO Glenn Aaronson, è in procinto di trasformarsi da merchant
ad investing developer di centri commerciali europei, mantenendo
partecipazioni in centri come il Centrum Galerie a Dresda nella
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PIE Italia: la trasparenza immobiliare in Italia
property investor europe – italia Germania dell’Est, recentemente inaugurato. Multi è stata privatizzata tre anni fa con l’aiuto di Morgan Stanley Real Estate Funds.
“Molti centri sono stati oggetto di contratti pre-sold con fondi
aperti tedeschi, assicurazioni e investitori privati,” ha dichiarato a
PIE lo stesso Aaronson. “Da quel momento abbiamo cominciato
a trasformarci da merchant developer a investing developer. Ora,
dal 50% al 60% di quanto entra in pipeline lo sviluppiamo per
noi”. I presupposti per la transizione si basano sulle previsioni di
Multi di un cambiamento strutturale nel segmento dei centri commerciali. A metà settembre Centrum Galerie ha aperto a Dresda
(62.000 mq) ed è stata certificata Eccellente per la ecosostenibilità
da BREEAM. Marcel Kokkeel, presidente di Multi Mall Management, ha aggiunto: “La Germania sarà uno dei mercati principali
per Multi nei prossimi anni”. Già attiva in 17 paesi europei, Multi
aprirà 10 centri commerciali nella seconda metà del 2009, e sta
concentrando l’attenzione anche sulla Turchia. pie
Deutsche Wohnen effettua
un’emissione di titoli
Deutsche Wohnen, investitore immobiliare residenziale, quotato
in Germania, ha concluso un aumento di capitale di circa
€250mln. L’emissione ha dato agli azionisti il diritto a sottoscrivere 21 azioni ogni 10 possedute e si è conclusa il 7 ottobre.
“L’aumento di capitale rafforza le nostre risorse finanziarie e ci
permette di beneficiare dell’instabilità del mercato immobiliare
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tramite una selettiva politica di investimento in immobili,” ha
dichiarato il presidente di Deutsche Wohnen, Michael Zahn.
“Siamo lieti che la maggior parte degli azionisti di Deutsche Wohnen, posseduta da Oaktree Capital Management, supporti interamente la nostra strategia, incluso l’aumento di capitale.”
Deutsche Wohnen è il secondo più grande investitore immobiliare residenziale quotato in Germania per capitalizzazione di
mercato e portafoglio di immobili, che attualmente include
50.122 unità abitative. La sua strategia di business si focalizza
sulle abitazioni a Berlino e nell’area del Reno. pie
Coeur Défense non ha un
profilo a valore aggiunto –
Unibail-Rodamco
Il gigante franco-belga Unibail-Rodamco, REIT che investe in
centri commerciali, uffici e centri conferenze, non ha interesse a
riacquistare Coeur Défense a Parigi, bloccata nell’insolvenza di
Lehman Brothers, ha dichiarato il CFO Peter Rossum, poiché
non rientra più nella strategia di asset management attivo. Lo
scorso anno giravano voci secondo cui Unibail, il cui fondatore
Leon Bressler ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo dell’enorme complesso di uffici, sale conferenze ed edifici ad uso misto de
La Défense, avesse offerto un prezzo di circa €1mld in meno rispetto ai €2,1mld offerti dalla ormai fallita banca di investimen-
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property investor europe – italia to americana nel 2007. Ma Rossum ha dichiarato a PIE che ormai non è più un obiettivo strategico per Unibail: “Stiamo
cercando solo centri commerciali con potenziale di crescita”.
“Perciò anche se il prezzo è basso, non è sufficiente… se non c’è
crescita di cash flow, non posso raggiungere il rendimento obiettivo. Abbiamo bisogno di aumentare il cash flow modificando il
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mix di centri commerciali, effettuando ampliamenti, portando le
locazioni ai livelli di mercato.” La francese Unibail ha effettuato
una fusione nel 2006 con il gruppo belga Rodamco, e la nuova
entità possiede ora 469 centri commerciali, 111 immobili ad uso
uffici e 54 immobili per conferenze ed esposizioni. Nel primo
semestre 2009 il gruppo ha riportato ricavi netti da locazione in
forward thinking ❱❱〉
Non ancora euforia,
ma ottimismo all’Expo Real
di Allan Saunderson, Managing Editor
N
on era esattamente euforia, ma la
per Berlino. Nel corso degli anni è rapidamente
trasto con quanto visto nel 2008, quando i
principale ragione per cui il buonu-
diventata internazionale – anche se quest’an-
mercati in caduta libera in seguito al crollo di
more che si respirava all’Expo Real
no, a dire il vero, non così internazionale quan-
Lehman Brothers davano il senso di trovarsi su
2009, conclusosi a Monaco di Baviera lo scorso
to il MIPIM di Cannes forse. Io vedo due princi-
una navicella spaziale e di poter soltanto osser-
7 ottobre, era frenato dalla cautela, è solo do-
pali motivazioni: 1) poter raggiungere la Riviera
vare il mondo cadere nel baratro. L’Expo Real
vuto al fatto che i tedeschi sono cauti di natura
Francese alla fine dell’inverno è quasi irresisti-
2008 aveva registrato 24.800 visitatori da 78
e per educazione. “Fidarsi è bene, non fidarsi è
bile per i partecipanti del Centro-Nord Europa,
paesi, ma di fatto molti non si presentarono.
meglio”, dice il famoso detto. Che tradotto in
e 2) il bacino d’utenza naturale dell’Expo, al di
Andreas Quint, CEO di Jones Lang LaSalle Ger-
questo frangente significa: “Crederemo che il
fuori dei paesi di lingua tedesca, è l’Europa
mania, ha notato che la comunicazione era an-
mercato si sia ripreso solo quando l’inchiostro
centro-orientale – e quest’anno erano vera-
cora più importante quest’anno: “I contatti
si sarà asciugato sui nuovi contratti”. Tuttavia…
mente poche le società che avessero le risorse,
personali, i colloqui, gli scambi di opinioni con
molti partecipanti hanno avuto il loro da fare
anche in termini di personale, per poter parte-
altri membri del settore… quest’autunno sono
nel seguire le conversazioni su nuove e vecchie
cipare alla fiera. I francesi, ad ogni modo, erano
diventati ancora più vitali”. Dieter Reiter, Con-
operazioni e hanno dovuto tenere a freno l’en-
presenti, organizzati dal nostro buon amico
sulente all’Industria e all’Economia della città
tusiasmo ricordandosi che sono… ehm… sia-
dell’associazione Cifral, Bernhard Meyer, un ex
di Monaco ha commentato: “Quest’anno pos-
mo nel mezzo di una crisi finanziaria globale! A
director di Morgan Stanley Real Estate, tede-
siamo beneficiare del clima mite della fiera per
tratti, il clima più che di soddisfazione… era di
sco, ma residente a Parigi, che sta cercando di
poter avere conversazioni ancora più serrate,
anticipazione di una ripresa a breve delle tran-
far avvicinare l’immobilier francais al deutsche
per poter portare avanti i nostri progetti”. Chris
sazioni a cui si stenta a credere. Che differenza
Immobilien per incrementare le sinergie, i be-
Bell, European MD di Knight Frank ha detto:
fanno tre giorni! Gli organizzatori hanno regi-
nefici, la conoscenza e il livello degli investi-
“Ancora una volta l’Expo Real ha superato le
strato una flessione del 15% nella partecipazio-
menti cross-border. Non un compito facile cer-
nostre aspettative in termini di presenza e mix
ne con 21.000 visitatori da 73 paesi, oltre a
tamente, ma la rappresentanza francese era
di partecipanti”. Un senior manager di CB Ri-
14.750 espositori, per un totale di oltre 35.000
certamente la più numerosa di sempre. Era
chard Ellis a Francoforte ha dichiarato a PIE/PFE
partecipanti alla 12esima fiera di Monaco. “Se si
presente anche Christian Sautter, vice sindaco
che i suoi colloqui sono stati molto positivi e
considera il declino generale che ha conosciu-
di Parigi e presidente della Paris Development
che prevede una forte ripresa delle transazioni.
to il settore immobiliare a livello globale, que-
Agency, giunto a Monaco per portare avanti
Circa 1.580 società da 34 paesi avevano un loro
sto è un risultato inaspettato e più che benve-
alcuni temi, tra cui il progetto della Grand Paris,
stand all’Expo Real 2009, per la prima volta con
nuto”, ha detto il membro del consiglio di
fortemente sostenuto dal Presidente Nicolas
una folta partecipazione dal Lussemburgo e
Messe München Eugen Egetenmeir. Georg Al-
Sarkozy. “L’atmosfera era rilassata e focalizzata
dalla Bielorussia. Anche la rappresentanza tur-
lendorf era compiaciuto: non solo è diventato
sui risultati del business”, ha detto Sautter.
ca era la più grande di sempre. Molti dei temi
il nuovo capo di Deutsche Bank RREEF Germa-
“L’Expo Real è brillantemente organizzata…
delle conferenze ruotavano intorno a come af-
nia, ma le conversazioni avute sono state mol-
questi giorni sono particolarmente importanti:
frontare la crisi e a come cogliere le opportuni-
to produttive. “Quest’anno ci sono stati più
qui si trovano investitori e capitali”.
tà che la stessa sta aprendo. Anche la sostenibilità, specialmente economica, è stata una delle
colloqui con investitori istituzionali di quanti
Senza considerare i partecipanti tedeschi, i
tematiche più dibattute. Mi aspetto inoltre che
gruppi più numerosi venivano da Regno Unito,
i temi dell’impatto ambientale e dell’eco-soste-
Expo Real è nato 12 anni fa come una fiera pre-
Austria, Olanda, Svizzera, Polonia, Francia, Re-
nibilità diventino sempre più importanti all’in-
valentemente rivolta al mercato tedesco, quan-
pubblica Ceca, USA, Russia e Lussemburgo. I
terno del settore immobiliare europeo. Un bre-
do la società di organizzazione di eventi Reed
partecipanti erano anche concordi nel ritenere
ak strutturale porta sempre ad un nuovo modo
Midem l’ha estratta da un evento pianificato
che il clima generale fosse nettamente in con-
di vedere e di pensare!
non ne fossero avvenuti nel 2008”, ha detto.
5
property investor europe – italia crescita dell’8% a €634mln, ma ha anche registrato una svalutazione mark-to-market dell’8,2%, risultando in una perdita IFRS
di €1,3mld. pie
La spagnola Reyal Urbis
vende core asset
Reyal Urbis, property company spagnola, sta mettendo sul mercato numerosi immobili di ottima e buona qualità. Le vendite
puntano ad aumentare la possibilità di rifinanziare il debito per
un totale di €4,8mld, dei quali €3mld sono collegati all’acquisto
di Urbis da Banesto ed ACS nel 2006. In seguito alla vendita dei
suoi asset principali, Reyal Urbis sarà maggiormente esposta alle
difficoltà del settore residenziale spagnolo. Il gruppo ha anche
interrotto i lavori di costruzione del suo mega-progetto comprendente quasi un intero quartiere cittadino al Paseo de la Castellana di Madrid. Il progetto, Castellana 200, comprendeva un
investimento stimato di €350mln, ed includeva la ristrutturazione e la conversione di alcuni edifici a nord del Paseo de la Castellana in un hotel a 5 stelle, un centro commerciale e 200 appartamenti per un totale di 42.000 mq. Altri immobili in vendita
includono il centro commerciale prime ABC Serrano di Madrid,
così come alberghi della catena Rafael ed altri immobili ad uso
uffici a Madrid. Circa il 65% dell’utile di Reyal è legato al residenziale ed ha sofferto perdite per otto mesi consecutivi, raggiungendo nel 2008 un totale di €875mln. pie
COMMENTO DI PIE: Numerosi immobili posseduti da property
company spagnole stanno per essere immessi sul mercato. Le banche
cominciano ad ammettere che i precedenti tentativi di rifinanziamento di gruppi come Reyal Urbis, Colonial, Metrovacesa ed Afirma sono stati realizzati con ipotesi eccessivamente ottimistiche ed ora
si cercano accordi più realistici. C’è la convinzione crescente che la
fine del 2009 vedrà numerose transazioni. A Madrid e Barcellona
molti immobili saranno disponibili a prezzi anche del 50% inferiori rispetto a quelli proposti nel 2007 quando il mercato ha raggiunto il suo picco.
Colonial trova l’accordo per rifinanziare il debito; Nozar fallisce
Il gruppo immobiliare spagnolo Inmobiliaria Colonial ha convinto le banche a rifinanziare il debito di €7mld, coprendo quasi il 78% dei propri finanziamenti esterni che ammontano a
€9mld. Al contrario il developer Nozar non è riuscito ad accordarsi con le banche, diventando così il secondo più grande fallimento di una società nella storia spagnola dopo Martinsa Fadesa. L’accordo di Colonial è stato raggiunto lo scorso mese con
un consorzio di banche costituito da Calyon, Eurohypo, Goldman Sachs e Royal Bank of Scotland. L’accordo implica la conversione del debito di Colonial in un finanziamento a lungo
termine di €6,5mld con scadenza a cinque anni. Colonial ha
accettato di cedere il 33% della sua partecipazione nel REIT/
SIIC francese Société Fonciére Lyonnaise nonostante ne controlli ancora il 51% - oltre a vendere l’intero pacchetto azionario
in FCC e nella sua sussidiaria Riofisa. Lo scorso mese, invece,
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Nozar ha presentato istanza di fallimento per i suoi €7mld di
debiti. Posseduta dalla famiglia Zozaleda, Nozar è stata per mesi
in trattativa per un rifinanziamento, ma non è riuscita a raggiungere un accordo. pie
COMMENTO DI PIE: La lista di società a cui viene concessa
protezione dai creditori si allunga giorno dopo giorno. Tra le grandi
società in questa situazione vi sono Martinsa Fadesa, Habitat, Llanera, Cosmani, Tremon ed Aifos, anche se ce ne sono molte altre che
non lo rendono pubblico. Dopo Nozar, sta crescendo il dubbio tra la
comunità immobiliare spagnola sulla volontà dei finanziatori di
continuare a supportare altri gruppi immobiliari in simili situazioni - che potrebbero portare ancor più società a chiedere protezione
dai creditori. La comunità immobiliare e finanziaria si chiede
quando o se Madrid interverrà per fornire un po’ di sollievo.
La Situs di Houston acquisisce
un servicer tedesco ed apre un
ufficio a Francoforte
La società americana di advisory Situs ha acquisito la società tedesca di loan servicing GGSG, con sede a Mainz, come parte del
suo piano di crescita in Europa. Non è stato fornito alcun dettaglio finanziario, ma GSSG era posseduta da un’altra società statunitense, Ocwen, che l’ha acquisita a sua volta all’inizio del
2000 insieme a Merrill Lynch. GSSG, che ora diventerà parte di
Situs Global Servicing, è classificata da Fitch come Primary &
Special Servicer per titoli garantiti da mutui commerciali. L’apertura di un ufficio a Francoforte, dichiara Situs, rafforza i piani
strategici di aumento dell’ampiezza della propria offerta in Europa. Dal 2002, Situs ha svolto consulenza nel settore immobiliare
e del debito in Europa per oltre €30mld di controvalore: l’acquisizione di GSSG porta ad un valore di oltre $19mld le attività
complessive di Situs nel global servicing & surveillance. pie
Union Investment compra a
Parigi per €177mln
Union Investment Real Estate, con sede ad Amburgo, ha acquistato l’immobile ad uso uffici A4C sulla Rive Gauche di Parigi
per €177mln dall’asset manager Standard Life Investments.
Completato nel 2006, l’immobile su Quai d’Austerlitz, interamente locato, ha una superficie lorda di 25.400 mq. Il principale
conduttore è la banca francese Natixis, parte di BPCE, il secondo
gruppo bancario francese, che usa il prestigioso edificio come
sede centrale. Il principale contratto di locazione, per il 97% dello spazio totale, ha una durata di nove anni con diritto di recesso
dopo sei. “Considerando la fase corrente del mercato, A4C rappresenta un’opportunità ideale per rientrare nel mercato degli
investimenti di Parigi” dichiara Karl-Joseph Hermanns-Engel di
Union Investment RE. L’acquisto, che diversifica ulteriormente
il portafoglio francese di UniImmo Deutschland, comprende
uno dei primi edifici di Parigi ad essere stati certificati secondo lo
standard ambientale francese di alta qualità, nel 2005. Union
Investment RE ha investito €1mld dall’inizio del 2009. pie
property investor europe – italia COMMENTO DI PIE: Siamo troppo educati per chiedere perché
un fondo focalizzato sul mercato tedesco debba acquistare immobili
francesi! Ma d’altra parte l’assenza di alternative per rendimenti decenti nel panorama di investimento tedesco per piccoli risparmiatori
ha fatto crescere a dismisura il capitale raccolto da questo ed altri
fondi aperti, ed Union Investment RE ha la necessità di investirlo in
immobili promettenti. La scorsa settimana all’Expo Real di Monaco
il CEO Reinhard Kutscher ha annunciato che il gruppo ha smesso di
accettare ulteriore capitale, in modo da controllare la crescente liquidità. La liquidità non investita riduce infatti il tasso medio di rendimento…e i report di fine anno si stanno avvicinando rapidamente.
Investimenti in energie alternative in recupero – riporta CBRE
Gli investimenti in energie alternative stanno mostrando segnali
di recupero, con il secondo trimestre del 2009 che sorpassa il primo trimestre di circa un terzo, secondo un nuovo studio di CB
Richard Ellis. Nonostante ciò, la crisi globale del credito ha reso
difficili investimenti per progetti allo stadio iniziale, e quelli con
un ritorno non a breve sono stati duramente colpiti. Il report
“Clean Technology: Wind, Solar and Energy from Waste Investments Power Ahead” evidenzia come l’eolico sia ancora il settore più gettonato dai fondi che investono in energie sostenibili,
per un totale di circa £31,4mld di investimenti lo scorso anno –
quasi quanto il solare ed i biocombustibili messi insieme. “I progressi nelle energie alternative stanno affrontando una serie di
problemi, inclusa la mancanza di verve da parte degli investitori”
ha dichiarato Charlotte Eddington, CBRE Director di EMEA
Energia e Sostenibilità. “Le misure governative hanno incoraggiato l’energia alternativa, con gli Stati uniti, l’Europa e l’Asia che
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hanno implementato 250 azioni politiche da luglio 2008 a supporto del solare, dell’eolico e di altre energie non inquinanti.” Ma
l’industria fa ancora affidamento sui finanziamenti del settore privato che hanno subito un duro colpo dal collasso del mercato dei
prestiti. Il report afferma che la Germania e la Spagna sono in
testa negli investimenti, anche se Francia, Regno Unito ed Italia
hanno aggiunto una capacità significativa nel 2008. pie
Residenziale attraente
nel Nord Europa
I mercati del residenziale in locazione di Svezia, Danimarca, Francia e Germania presentano un’attrattività superiore alla media
europea per gli investitori istituzionali, ed i portafogli sono tornati al centro dell’interesse, afferma un nuovo studio condotto dal
gruppo immobiliare quotato tedesco Patrizia. Lo studio, condotto dal responsabile della ricerca di Patrizia Marcus Cieleback, ha
riesaminato le caratteristiche strutturali e cicliche dei mercati nazionali di immobili in locazione e degli immobili di proprietà. Ha
concluso che le locazioni si muoveranno nel medio-lungo termine verso un trend positivo nei centri urbani europei poiché l’aumento della domanda incontrerà un’offerta limitata. “Ciò porterà
i prezzi di acquisto a crescere di nuovo”, ha affermato. “L’urbanizzazione in corso sarà accompagnata da un calo dei tassi di proprietà, nonostante i redditi delle famiglie tenderanno a salire nelle
regioni urbane ed aumenterà la domanda per gli appartamenti in
affitto.” I mercati che mostrano un’attrattività inferiore alla media
sono Lituania, Ungheria, Polonia, Estonia ed Austria – principalmente per ragioni demografiche. Il numero di immobili residenziali completati in Europa ha raggiunto il picco di oltre 2,6mln
nel 2007, circa un terzo dei quali in Spagna. pie
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