«LA VOCE»: 200" NUMERO

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«LA VOCE»: 200" NUMERO
ANNO II - (XVII) - N. 8 - AGOSTO '84
27 maggio 1984
Congedo del Papa
da Viterbo
Nel momento in cui mi accingo a lasciare questa terra così ricca di fede e di
tradizioni cristiane, non posso
nascondere la profonda commozione che riempie il mio cuore. E stato un immergermi
in un dima di religiosità intensa, seria e
festosa,
come i vari incontri della giornata hanno intensamente
mostrato.
Lascio
Viterbo
con
l'approfondita
convinzione
di quanto sia
imprescindibile per il cristiano assimilare nella propria vita la verità evangelica,
che sola
può liberare e potenziare tutte le risorse
di tenacia, di pazienza e, soprattutto,
di
fiducia nel Signore e nella sua potenza
vittoriosa.
Partendo,
ora, da questo
Aeroporto
dell'Aviazione
leggera dell'Esercito,
dove sono confluiti tanti giovani della Scuola Sottufficiali
dell'Esercito
e della più
importante Scuola Italiana di Avieri, mi
è gradito salutarne i superiori e gli allievi, lasciando quale ricordo per voi qui
presenti l'invito ad alimentare
sempre
nel vostro animo la fiamma degli ideali
cristiani. Nella luce e nel fervore
dell'amore di Cristo, vi esorto a
perseverare
nella letizia, grazie alla quale vi sarà
lieve, anche se non facile, la pratica degli insegnamenti
del Vangelo,
collaborando cosi con generosa
disponibilità
all'azione santifìcatrice e liberatrice della sua grazia.
Cari Allievi, compite con serietà ed
impegno i vostri corsi, per portare domani nel campo della vostra attività, oltre alla necessaria
competenza,
quel
senso di responsabilità,
di dignità e di
dedizione
che la società si attende da
voi.
Nell'abbracciare con animo commosso
tutte le persone incontrate oggi e quanti
mi hanno seguito col pensiero e con la
preghiera, rinnovo a tutti, e in modo speciale a voi qui presenti, il mio cordiale
saluto, che vuole essere un «arrivederci»
e di cuore imparto la mia Benedizione.
Via Trento,4 - Tel. 86050 - Montefìascone
Sped in abh. postale gr. 111 - N. 144 - inf. 70%
«LA VOCE»: 200" NUMERO
N'è passata d'acqua sotto i ponti...!... Eppure eccoci ancora qui a testimoniare, a
documentare, a sollecitare gli avvenimenti religiosi civici della nostra cittadina, ad unire
la grande famiglia dei Falisci residenti ed «esteri»!
Iniziata ad uscire nel gennaio 1968, «La Voce» sta acquistando una certa importanza
storica locale, tanto che è presente nella Biblioteca Provinciale degli Ardenti e ricercata
da studiosi del nostro passato.
Tra la stampa autorizzata, accreditata al seguito del S. Padre, nella sua recente visita a
Viterbo, c'era «La Voce», scelta direttamente dalle Autorità vaticane.
Un grazie sincero, a nome di tutti i lettori, va ai fedeli collaboratori. Nella fotografia
(settembre 1983) ci sono alcuni:
Vincenzo Carelli, che ora ci assiste dal cielo, e la sua signora, Eliseo Marroni,
tipografo, D. Agostino, direttore, il Sor Cesare Salviani (che offre... e che...), Umberto
Ricci, Umberto Stefanoni, Vittorio Apolloni, Giorgio Zerbini, (accosciati) D. Virginio
Manzi, Luigino Mari, Ugo Carini.
Sono assenti: D. Angelo Gargiuli, Pietro Volpini, Alfredo Gaddi, Angelo Busà, Giancarlo Breccola fotografo de «La Voce», Maria Lozzi, Ilda Papagallo ecc.
(continua a pag. 8l
Festa del Patrocinio di S. L. Filippini
Per dare stabilità liturgica alla festa, e soprattutto perché non coincida con i
festeggiamenti di S. Rosa a Viterbo, il Vescovo e il Capitolo Cattedrale, d'accordo con l'Istituto delle Maestre Pie, hanno deciso di trasferire la festa dalla
prima «//'ultima domenica del mese di settembre.
Essendo aperte le scuole tutto si svolgerà nel pomeriggio della settimana
precedente la festa. II giovedì pomeriggio (27) sarà dedicato alla fanciullezza; il
venerdì pomeriggio (28) alla gioventù femminile, specie alle catechiste; il sabato
pomeriggio (29) alle spose e alle madri. La domenica (30) è il giorno della festa
con Sante Messe e Pontificale nella cripta della Santa.
Il programma definitivo sarà presentato nel prossimo numero de «La Voce».
J
pag. 2
Notìzie (non buone)
dal Bangladesh
i
Caro Don
Agostino,
questo è un paese tormentato. E dal 1970 che
nella zona collinosa di Chittagon va avanti una
guerriglia tra l'esercito e le tribù. E da sempre
che queste tribù vivevano indisturbate la loro
vita, secondo la loro cultura, i loro costumi, in
quella zona.
Da un po' di anni i bengalesi si sono infiltrati,
occupando e rubando la terra coltivabile di queste tribù. Visto che la legge non le proteggeva, le
tribù hanno preso le armi e il governo ha mandato l'esercito in difesa dei bengalesi, come se le
tribù non fossero anche loro formate da cittadini
da difendere. Per cui non si tratta di lotte fra
tribù. Se questa è la notizia, è falsa e discriminatoria per le tribù che stanno morendo per difendere i loro diritti, anche se, a mio parere, non ci
riusciranno.
Ti dicevo che è un paese tormentato e non solo
per queste lotte. I contadini avevano seminato il
riso che cresceva molto bene. Piogge
torrenziali
per dieci giorni hanno allagato tutto ed ora si
vede solo acqua: fame ancora più nera in vista.
Ti dico la verità che con questa miseria che continua sempre davanti agli occhi, viene la voglia
di scappar via. Ma abbandonarli sarebbe ancora
peggiore e certamente non cristiano né umano.
D'altra parte. Dio continua non solo a sopportarmi. ma ad amarmi, nonostante
tutto.
Quando mi vieni a trovare? Con affetto un abbraccio. Sempre tuo
Padre Enzo Corba
Ma perché i preti
parlano cosi...?
LA VOCE
vita e di azione. Dobbiamo fare come faceva lui.
In tal senso il lettore ha ragione. Nell'atteggiamento di alcuni sacerdoti c'è qualcosa che denota «tino spirito non molto aperto e intelligente».
Ciò detto però, bisogna anche dire un'altra cosa, ed è che il sacerdote non è un semplice maestro umano che quando parla dice ciò che ha
scoperto con la sua riflessione o letto i libri scritti
da uomini: egli è un uomo che parla in nome di
Dio, che annuncia il messaggio evangelico, nel
quale c'è la verità assoluta. Egli perciò non può
proporre c o m e dubbio ciò che non lo è. non perché lo dice lui. ma perché lo ha detto il Figlio di
Dio, verità assoluta. E. infatti, quando Gesù parlava alle folle come agli individui, il suo linguaggio era assoluto. È questo uno dei tratti caratteristici del Vangelo che salta agli occhi di chi legge.
Gesù non ha mai un dubbio, non attenua mai le
sue affermazioni con un «forse» o un «mi sembra». Una cosa per lui è vera o falsa.
Quando perciò si giudica il mondo di parlare
del sacerdote nell'esercizio delle sue funzioni,
non si può dimenticare questo fatto fondamentale: egli parla in nome di Dio e proponendo un
insegnamento divino, che come tale è assolutamente vero. È chiaro che per chi non crede o dubita di
onesto fatto fondamentale, ciò è insopportabile.
Ciò che diciamo dei sacerdoti in generale, vale
molto più per i Vescov i e per il Papa, i quali sono
infallibili appunto prrché non solo insegnano la
verità che Gesù ha rivelato, ma sono garantiti nel
loro magistero solenne dalla promessa assistenza divina che non può v enir meno.
Concludendo possiamo dire che se il sacerdote
manca al suo dovere quando non sa adattarsi ai
suoi ascoltatori e non sa comprendere i loro problemi. è nel giusto quando non dubita di ciò che
dice perché non si può dubitare della Parola di
Dio.
PERSONAGGIO DEL MESE
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Più volte m'è stata fatta una domanda sul modo
di predicare di noi sacerdoti. Ebbene ho trovato la
stessa domanda su «Famiglia Cristiana», nel n.34
del 1967, e a rispondere è il Padre Domenico Grasso, che fu mio professore presso l'Università Lateranenze.
Riporlo integralmente «domanda» e «risposta».
Ciò che mi impressiona sfavorevolmente
nel
clero cattolico è la sicurezza dei loro rappresentanti. quella loro apparenza, dissimulata o no. di
trovarsi nella verità assoluta. Questa
posizione,
se è genuina, denota uno spirito non molto aperto e intelligente, se è artificiosa denota un soggetto falso, che inganna se stesso e gli altri. Forse questo va bene per la massa popolare, non per
le persone
colte.
Poche lettere, come questa, mi hanno fatto tanto riflettere. N e ho pubblicato solo un estratto,
ma mi riprometto di riprendere i suoi problemi
pili tardi, in un'altra risposta. Nulla infatti di più
utile, per noi sacerdoti, del vedere le reazioni che
il nostro agire suscita in quelli che ci avvicinano.
Indubbiamente c'è in alcuni sacerdoti (dire
clero cattolico è forse un po' esagerato) la tendenza a parlare dei più grandi problemi umani senza
troppe sfumature, con atteggiamenti non solo dogmatici, ma troppo sbrigativi. Essi non tollerano
che i fedeli abbiano dubbi, e quando questi vengono loro proposti, rispondono senza molta delicatezza. meravigliandosi anzi anche che i fedeli li
abbiano. Insomma esigono che si creda loro sulla
parola, senza troppe questioni. In questo atteggiamento c'è qualcosa che non va e dev'essere
evitata. Ogni uomo è un mondo, ogni uomo ha i
suoi problemi, dubbi, i suoi stati d'animo ed è
dovere di ogni sacerdote, in quanto pastore o
direttore dello spirito, avvicinarsi a queste anime,
oggi così frequenti anche nel popolo, con la massima delicatezza, per comprenderle e cercare,
con loro, una risposta e un rimedio. Con quanta
comprensione Gesù trattò la Maddalena, famosa
peccatrice e adultera! Come seppe immedesimarsi nelle difficoltà di Nicodemo e compatire le
piccinerie degli apostoli! Il comportamento di Gesù verso il prossimo, per noi sacerdoti è norma di
Nuova società
ricreativa folisca
Gentilissimo Direttore de «La Voce».
nei locali da Lei cortesemente offertici in ospitalità il giorno 14 - 7 - 1984 si è costituita la
"Nuova Scocietà Ricreativa falisca» con gli auspici di una opera fattiva e feconda di iniziative
per la conoscenza della natura e dell'arte della
nostra Italia ed anche di altre nazioni.
In seno alla Società, oltre ad un moderno Statuto. è stato istituito anche il Consiglio
Direttivo
il cui Presidente è stato acclamato nella persona
del sig. Paris Fiorucci. stimato cittadino e valido
dipendente de! Comune di Montefiascone.
Vice
Presidente è stata eletta la sig.na Guerrini Milva. Segretario il Poro/. Ubaldo Ranaldi Preside
della Scuola Media Statale di Bolsena.
Cassiere
il sig. Narciso Ceccarelli. Consiglieri i Sigg. Antonio Bartoleschi e Aldo Cerroni. tutti eletti all'unanimità dai presenti.
Tutti i soci confidano nella riuscita
dell'iniziativa che tende a vivacizzare questa ridente cittadina.
Chiunque voglia iscriversi, si rivolga direttamente al Presidente; le iscrizioni sono
aperte fino a raggiungere il numero di 50
soci, la quota di partecipazione mensile è di
£. 10.000 a persona. Distinti saluti.
IL PRESIDENTE
Paris Fiorucci
Noi odiamo
il vandalismo
«LA VOCE»
Mensile di Montefiascone
Direttore
AGOSTINO BALLAROTTO
Responsabile
ANGELO GARGIULI
Direzione, Redazione, Amministrazione: 01027
Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 86050 - c.c.p.
12158010 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo.
Autorizz.ne Trib.le Viterbo n. 272 del 4-12-1982
Tipografia - Litografia «S. Pellico» s.d.f.
C.so Cavour, 62 - Montefiascone (VT)-Tel.86297
Il turismo porta lavoro, accresce l'importanza
del paese, crea incontri e amicizie, dà lustro alla
Amministrazione Comunale.
A Montefiascone non si usa neanche chiudere
le portiere delle auto e talvolta anche quelle di
casa. Da qualche tempo giovinastri, certo non
del paese, compiono atti di vandalismo: spalanc a n o finestre dei pianoterra incutendo paura alle
donne e ai bimbi, rigano le autovetture con chiodi, talvolta rubano. Da dove vengono? Noi non
accettiamo questa situazione e chiediamo una
maggiore sorveglianza da parte delle autorità.
Particolarmente i vigili urbani dovrebbero essere
più presenti in paese; certo sono pochi, ma meglio
che niente. Non dimentichiamo che nella nostra
cittadina gli uomini sono ben piazzati e attenzione!... I vandali potrebbero pagare cara la loro
stupida mania. Un'ultima notizia: sabato 14 alcuni giovani, che si spacciavano per stranieri, e
forse lo erano, hanno tolto tutte le lampadine dai
candelabri votivi della Cattedrale e della Cripta
gettandole poi sulla strada. Noi ricordiamo alle
autorità che non è stato facile far recepire il turis m o al cittadino falisco, ora che va bene vogliamo prenderlo in odio?
Vittorio Apolloni
pag. 3
LA VOCE
È una terza classe elementare
di ben 51 anni fa. Questa volta
manca il maestro, mentre è sem-
pre presente il bidello Gigetto,
accanto al quale c'è un bambino
che certo non ha l'età per fre-
quentare la classe e quindi dovrebbe essere un suo figlio. Ecco i nomi degli alunni:
Prima fila in alto:
Lozzi Giuseppe, Porroni Ludovico, Tobia Giovambattista, Mecali. Zampetta Enrico, Trapè Valentino.
Seconda fila:
Camicia, Manzi Raffaele, Marenghi Lamberto, Fiorilli, Lamponi Angelo, Wilson, Orfei Giulio, Sacco Luigi, Lozzi Vincenzo, Trapè, Ranucci Pietro.
Terza fila;
bidello Sensi Luigi, Menghini,
Trapè, Cecilia Nordini, Ofelia
Fanali, Adelaide Fanali e altri
tre alunni non riconosciuti.
Quarta fila seduti:
Lozzi Federico, Tobia Gino, Trapè Caterina, Sensi Elena, Rocchi Lucia, Flora, Rosetto Teresa, Jacoponi Adelmo, Trapè.
UNA MAPPA INEDITA DEL NOSTRO TERRITORIO
Tempo indietro, per una serie fortunaIti ed insieme sfortunata di circostanze,
ho avuto modo di poter osservare e fotografare una vecchia mappa, datata 1710,
che riguarda anche il nostro territorio.
Siccome ho buone ragioni per credere
che questo interessante disegno ormai
non si trovi più nemmeno in Italia, penso
facendolo
di fare cosa utile e gradita
pubblicare e soprattutto riportandone il
testo che risulta ricco di topomini, alcuni
ancora esistenti, altri scomparsi.
Inoltre da questa legenda si hanno notizie circa una controversia, esistente tra
il Comune di Viterbo e la Mensa Capitolare di Montefiascone, riguardante i confini della tenuta di Montaliano.
A - Castello diruto, che dalla Comm .ta
di Viterbo si pretende che si chiami Monteliano, e per parte della Mensa di Montefiascone Monte Aliano spettanti affi Sigg.
Chigi di Viterbo circondati da Muri parte
diruti, in d.o Castello si vede oggi in piedi un campanile unito alla Chiesa di detto
Castello parim.te diruta, vedendosi due
Cappelle a tribuna in una delle quali si
vede dal lato sinistro una Figura con la
mano destra in atto di dare la bened.e
con il suo diadema, e si suppone, che
possa essere un Salvatore, e sopra certi
colori di Pittura, che non si distingue
cosa possa rappresentare.
B - Fiume Marta, che esce dal Lago di
Marta passa da S. Savino, e va à Toscanella.
C - Origine del fosso di S. Polo (Paolo),
quale sino la lettera D muta Nome, e si
chiama Pantacciano.
E - Fosso detto Fontanile, che al F
muta nome, che si chiama aqua femita. o
Cipollara.
G - Fosso del Diavolo, che al H unisce
con il fosso del trasatto.
I - Traiale di valle petrignana (petrigliana), nel quale entra il fosso di S. Hilario lettera L. dove muta nome, e si chiama il trasatto, che poi si unisce con il
fosso del Diavolo al H, e si chiama il
fosso di sette cannelle, e segue il Med.o
nome sotto il ponte della strada pub.a di
Toscanella.
M - Fosso delle Mantriole, che continua sino al N dove si unisce con il fosso
di pratalana.
O - Fosso delle cerchiare, che muta
nome. e si chiama nella lettera P fosso di
Biagio sino al Q dove si chiama fosso di
pratalana. il quale si unisce con il fosso
delle Mantriole all' N e segue più casi
unito chiamandosi il fosso del burléo sino al ponte della strada pub.a di Toscanella.
R - Fosso di Monte d'oro che passa per
la Commenda di S. Gio. dove si chiama
il fosso di roscitoio (roscitore) e doppo...
(il nome?) segue sino al ponte della strada pub.a di Toscanella.
S - Fosso della Leia.
n. 1 - Strada che da Montef.e va a Marta.
n.2 - Chiesa di Monte d'oro.
n.3 - Strada, che da Montef.e entra
nella strada avanti le cappanaccie al n.4.
n.6 - Città di Toscanella.
n.7 - Strada, che da Toscanella passa
la Marta in S. Savino passa il Fosso di S.
Polo in fosso del Fontanile, dove dirama
uno stradello, che conduce alla strada
pub.a di Toscanella, che conduce a Viterbo e seguita la sud.a strada e passa il
Fosso del diavolo e dal trasatto ove biforca in due strade, chiamandosi strada
vecchia al n.8. nova al n.9 e s'uniscono al
n.4.
Pretende la Comm.tà di Viterbo che
d.a strada sia confine della tenuta o bandita di Monteliano, o Aliano come sopra
e che la divida dalla bandita della Cipollara Lettera T e poi passato lo stradello...
(in otto?) di pian cardeto Lett.a V, e che
la strada vecchia che va al n.8 sia confine
di d.a tenuta di Monteliano, o Aliano
come sop.a da... (otto?) di pian cardeto,
et al incontro si dice per parte della Mensa, che d.a strada non è confine di Monteliano, o Aliano come alla Lettera A,
ma bensì la strada pub.a di Toscanella al
n. 10.
n.10 - Strada pub.a che da Toscanella
va a Viterbo dove passata la Marta al
n. 11 biforca una strada che passa per la
cipollara lettera F e seguita verso Viterbo dove entra nella strada pub.a di Toscanella n. Il nella quale strada pub.a
che da Toscanella va a Viterbo si vedono
li ponti, sotto li quali passano li fossi
descritti come sopra.
- Confini della tenuta, o Bandita
di Monteliano, o Aliano, come s'è visto
di sopra che pretende siano la città di
Viterbo principiando dalla strada di
Montef.e che va a Marta n. 1 alli confini
di Marta e seguendo per essi per la valle,
o prata delle coma, e poi seguendo la
terra di S. Savino Terr.o presentemente
di Toscanella, e per parte della Citta si
dice che S. Savino era possesso. .. di dui
Castelli... come in pianta seguendo se
arriva al campo di S. Polo e alla strada n.
7. Seguitando detta strada andante per la
strada vecchia n. 8 si va alle Cappanacce
n. 4 e si ritorna alla strada che da Montef.e va a Marta n. 5 vicino alla Chiesa
della Mad.adel Borgate,e perpartedella
Mensa di Montef.e s'impugna, che li
confini di Monteliano, o Aliano si(a)no
dalla sud.a strada n. 1 andando per li
confini di Marta passando per le prata.
o valle delle corna sino al fosso di S.
Polo, e questo seguitando sino al quado
di S. Polo, e seguitando sino alle pantane
si avvicina alla strada della Cipollara,
dove si pretende per parte di Viterbo,
che termini il terr.o di S. Savino, e principii il piano di S. Lazzaro, terr.o originario di Toscanella sia nelle coste di S.
Savino, che confinano con la valle, o
prata delle corna, e terr.o di Marta, e
seguendo per d.o fosso che qui si nomina
pantacciano sino alla strada pub.a n. 10,
che da Toscanella va a Viterbo sotto e
sopra detta strada, e Bandita della cipollara, e sotto d.a Bandita, è campo Maggiore sino al 4*ponte, e da d.o quarto
ponte sotto la strada, o Bandita di Castel
Card.e e doganella di Castel Card.e e
sopra d.a strada, verso Monteliano, o
Aliano, Bandita della Leia di vacche, e
Cavalle, e seguendo per il fosso del catenaccio si arriva al ponte della frana, che
per parte di Viterbo si pretende, che tal
nome si habbi pigliato a causa che per
passare in d.o fosso fossero posti alcuni
travi, et appogiati al muro, che si vede, e
si crede essere stata colta da Molini,
mentre d.o muro di grandezza palmi 15
lungo palmi 42, et in mezzo d'esso v'è
una apertura di palmi 6 e per parte della
Mensa si impugna e seguendo da d.o fosso s'arriva alla Macchia di S. Giovanne e
seguendo i confini di d.a Macchia s'arri-
va al fosso di Pratalana lettera Q. e seguendo i confini di d.a Macchia s'arriva
mano manca verso Monteliano. o Aliano
sino le coste di Monteliano, o Aliano
sino quelle dalla strada n. 4 dalle Cappanacce verso Montecardone. e che le coste che pretende la Mensa siano situate
dentro la Bandita di Pian Cardeto. e ritornando alla Macchia di S. Giovanne, e
pigliando il fosso di Biagio lettera P, seguendo da esso s'arriva alle Cappanacce
n. 4 e dalle Cappanacce andando da la
strada sino al n. 5 vicino alla Mad.a del
Borgale. e di lì seguendo la strada, che da
Montef.e va a Marta n. 1 s'arriva dove
sono li termini della Communanza per
andare a beverare al lago, e tra li termini
di d.a Communanza pretende la Mensa
che vi siano le grotte di tagliaferro, e
prataiano, e Campo di S. Stefano, che
per parte della Città di Viterbo si nega,
che anticham.te havesse tali nomi.
Tutti li fossi descritti in pianta di color
verde sono spettanti alla Mensa, e per
parte di Viterbo si pretende che alcuni
d'essi siano stati acquistati da Vescovi di
Montef.e prò tempore, e per tutti gli altri
campi di color giallo, e bianco sono de
particulari. Per parte della Mensa s'impugnano li Castelli elevati in pianta, cioè
li dui di S. Savino, Castelvelcena, Castelluccia. e che la Chiesa di S. Egidio
non sia Castello, ma solo chiesa.
La presente pianta è stata elevata, sia
per parte della Città di Viterbo concordem.e da Noi infrascritti Periti eletti
questo di 23 Aprile 1710.
Secondogenito
a Lucca
Giacomo è il bel bambino che è
venuto a rallegrare il sig. Egidio
Spinelli e mamma Rossana Giusti,
nonché il fratellino Edoardo che ormai ha sei anni.
Non parliamo della gioia di nonni
e zii!
Congratulazioni!
LA VOCE
pag. 4
PRESSO LA USL VT 1
In funzione il centro
per diabetici
Con una recente delibera il Comitato di Gestione della USL VT 1 di Montefiascone, ha molto opportunamente deciso di dare continuità al
Centro di Diabetologia fondato alcuni anni fa dal
dr. Michele De Luca, con la creazione di due
ambulatori divisionali aggregati alle divisioni mediche degli ospedali di Montefiascone e di Acquapendente.
Gli oltre settecento diabetici che si avvalgono
dell'assistenza del Centro, possono ora continuare a fruire di cure e assistenza presso l'ambulatorio diabetologico dell'ospedale di Montefiascone. L'ambulatorio si avvale della coordinazione del dr. Franco De Simone coadiuvato dal
dr. Bizzarri e dal dr. Piermattei, mentre il supporto tecnico laboratoristico è assicurato dal dr.
Antonino Zingale.
È interessante apprendere che al Centro diabetico vengono praticate tutte le analisi per la
ricerca di eventuale zucchero, acetone, glicemia
o di eventuali infezioni urinarie. I pazienti vengono poi inviati sistematicamente ad un controllo
specialistico cardio circolatorio, oculistico e odontoiatrico. I medici del Centro, da noi avvicinati, oltre a fornirci tutte le spiegazioni sul funzionamento di questa benemerita struttura, ci
hanno anticipato che è loro intenzione iniziare
quanto prima i corsi di educazione del paziente
diabetico come integrazione essenziale della terapia medica.
UMBRRTO RICCI
ha riaperto i battenti ed i turisti (tedeschi) sono
giunti a godersi il Vulsinio lago.
I collegamenti tra il centro storico, la stazione ed
il lago sono però rimasti cosi com'erano, INESISTENTI, nonostante il problema sia stato affrontato e messo in risalto proprio con un articolo su
questo stesso giornale qualche mese fa. L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE COSA STA A
FARE?! È la grande assente, farà e avrà fatto
anche tanto, ma gli effetti non si vedono per cui,
forse, ha fatto poco o quasi. Questa assenza rende
il turismo nel nostro paese falisco sempre più diffìcile e soffocato. Recatomi al suddetto camping a
portare il nuovo orario ferroviario mi sono sentito
dire «ma ipullman li hanno messi?». Al mio no si
è risposto «Questo orario allora è come se non ci
fosse». I turisti arrivano alla stazione poi cosa
fanno?! AUTOSTOP e il Comune? Il Renault (Pullman)?! Essi sono ignorati. Lo scuolabus Renault
perché non si impiega nel periodo estivo per colle
gare il lago, il centro e la stazione almeno fino a
quando si istituirà un servizio di circolare urbana
(se ne ha tanto bisogno anche per snellire il traffico) come hanno fatto altri paesi a noi vicini e meno
popolati del nostro (Vetralla, Graffignano). Si vuol
fare il porto sul Iago, ma poi vi si dovrà scendere
solo con le macchine private per una strada tortuosa, dal fondo pieno di buche al limite della sicurezza, strada che ha assoluto bisogno di essere di nuovo bitumata per intero.
Brigliozzi Dott. Pietro
CHI PAGA I DOPPI LAVORI?
LA TANGENZIALE
HA FATTO IL BIS!
Polemiche sull'acquedotto della Commenda
L'impresa Chiavarino di Celleno, ditta appaltatrice dei lavori per la trasversale interna che a
Montefiascone collega la Statale Cassia con la
Statale Umbro Casentinese Romagnola, ha dovuto rifare di sana pianta, il tappetino di asfalto
della strada in parola. Il rifacimento del tappetino si è reso necessario, a distanza di pochi giorni
dal termine dei primitivi lavori di asfaltatura, perché la tangenziale già presenta segni di disfacimento del manto stradale, dovuto a diverse cause, non ultima, secondo il nostro modesto parere, dall'inclemenza del tempo, tenendo conto che
l'asfalto fu posto in opera durante il periodo di
piogge continue e gelo.
L'inconveniente non ha mancato di sollevare
molte polemiche fra la popolazione che teme una
doppia spesa per il rifacimento della strada che,
sia detto per inciso, non è stata ancora ufficialmente inaugurata. A proposito però della spesa,
sia il sindaco Belardi che l'assessore ai lavori
pubblici Pietro Scoponi hanno tenuto ad assicurare che l'onere del rifacimento è a totale carico
dell'impresa appaltatrice. Ciò nondimeno sono
in molti a chiedersi se i controlli dell'ufficio tecnico, sui materiali e sui tempi dei lavori, siano
stati adeguati. Per inciso c'è da notare che l'ANAS ha costretto sia il Comune che la ditta a
«tirarsi indietro» con lo svincolo a «delta» sulla
Cassia per motivi di sicurezza. Anche in quella
occasione si dovette assistere alla demolizione di
un tratto stradale e al suo rifacimento, con inutili
spese che potevano evitarsi.
Stando a quanto esposto dai consiglieri comunisti al Comune di Montefiascone, Carolina Burla e Settimio Moscetti, in una interrogazione formulata per iscritto al sindaco Belardi, ci sarebbero delle variazioni in corso d'opera non legittime,
per quanto concerne le tubazioni del nuovo accquedotto comunale della Commenda.
Scrivono, infatti, i due esponenti del PCI «... Il
collaudatore dei lavori dell'acquedotto
Commenda eseguiti dalla ditta Salvatore Valentini,
ing. Raniero Perugi, nella sua relazione evidenzia la difformità nella esecuzione dell'opera rispetto al Capitolato generale d'appalto, facente
parte del progetto esecutivo, laddove si insiste
sulla particolarità di tubi di acciaio senza saldatura... ». Siccome, insistono i due consiglieri,
durante l'esecuzione dei lavori, nè la direzione
degli stessi, nè il Comune hanno autorizzato la
sostituzione dei tubi previsti del tipo Mannesmann, cioè senza saldatura, con quelli poi usati,
del tipo con saldatura, l'opera non è collaudabile. «Il riferimento del collaudatore all'elenco dei
prezzi - affermano gli interroganti - è di per sé
ingiustificato in quanto le caratteristiche delle
opere e dei materiali sono stabilite dal Capitolare e non dall' elenco dei prezzi stesso... ». Il collaudo deve verificare, stando a quanto affermano
Burla e Moscetti, se l'opera fu eseguita a regola
d'arte e secondo le prescrizioni tecniche, in conformità del progetto e del contratto.
Il fatto singolare è che la tesi dei comunisti,
circa la difformità dell'opera eseguita, è condivisa ampiamente anche da alcuni settori della DC,
che hanno diffuso, anche se in maniera anomala,
testi analoghi a quello ripreso nell'interrogazione
comunista. Il sindaco Belardi, da noi ascoltato
sull'argomento, si è detto completamente tranquillo della legalità di tutta l'operazione. «Del
resto, - afferma Belardi - se l'opera avesse presentato delle ombre, l'ing. Perugi si sarebbe guardato bene dal collaudarla. La sostituzione dei
tubi è legale ed è stata operata per motivi di
economicità, di praticità e di reperibilità immediata dei materiali».
U M B E R T O G. RICCI
L ' amministrazione
cosa fa?
Il nuovo orario ferroviario è stato varato, i collegamenti tra la stazione di Montefiascone e Roma
sono molto migliorati. L'estate finalmente è arrivata e con essa ha avuto inizio il periodo delle ferie
e delle vacanze, cosicché il Camping Amalasunta
Non vale un tubo?
MALAPENNA
U N A NUOVA OPERA
DI P. TARCISIO TONCINI
RIME IN ETRURIA
« Quanti arrivi e quante partenze in questa terra d'Etruria! Il Poeta vi giunse, tanti anni fa, con
suo... 'trenino color pistacchio'... che sbuffa pensieri e raccoglie sussurri. Sosta ancora nei paesi
delle ombre per riempire lo spirito di gioia e di
tristezza che il suolo della grande Maremma non
cessa mai di esalare...».
Inizia così la presentazione della nuova raccolta di poesie di Padre Tarcisio Toncini da Milano
ma, si può dire, naturalizzato viterbese. È lui il
Poeta che, tanti anni fa, arrivò a Montefiascone
con l'accelerato proveniente da Orte cui, a suo
tempo, dedicò una suggestiva poesia «Il mio trenino» che figura ora nel volume uscito fresco
fresco dai tipi della Tipografia Vittorio Graffietti,
edito dal Centro di Iniziative Culturali di Montefiascone. Il volume di Padre Tarcisio sarà presentato al pubblico il 5 agosto p.v. con una cerimonia presso lo Studio d'Arte «Celeste» con inizio alle ore 17.30.
«Sono nate qui - scrive il presidente del CIC,
Giorgio Zerbini, nella presentazione all'opera di
Toncini - le «Rime in Etruria». Qui dove il Poeta
ha ascoltato e ascolta i suoni e le voci dell'oltretomba, che sono lamenti di bimbi e di donne,
grida di guerrieri, cozzi di spade... ». Il volume
di oltre cento pagine, con illustrazioni fuori testo
di reperti etruschi, raccoglie quaranta liriche del
delicato poeta milanese, in parte edite ed in gran
parte inedite. L'opera di Toncini si colloca nel
programma per l'anno dell'Etrusco che anche
Montefiascone intende onorare con manifestazioni di carattere culturale.
Padre Tarcisio Toncini è ormai famoso nella
Tuscia per le sue opere letterarie che hanno per
sfondo personaggi o avvenimenti della nostra terra. Basti ricordare l'ultimo suo lavoro, il dramma
su Santa Rosa da Viterbo «Quando una spina
sorrise» o quello su S. Margherita da Antiochia,
patrona di Montefiascone, dal titolo «Il messaggio di Margherita » che fu rappresentato con grande successo all'interno dell'omonima Basilica.
U.R
BASEBALL:
dirittura di arrivo
per la B
Il c a m p i o n a t o di serie C di baseball sta volgendo al
t e r m i n e con l ' E t n i s c a Montefiascone da sola in testa
p r o n t a a raccogliere i frutti di un anno ricco di soddisfazioni fin dall'inizio (si ricorderà la vittoria nel torneo
«Città di Montefiascone»), I motivi dei succesi a catena
c h e l ' E t r u s c a ha ottenuto q u e s t ' a n n o (12 vittorie e 3
s c o n f i t t e di cui 2 di queste ultime da Modena e Roselle
s q u a d r e di serie A) p o s s o n o riassumersi in due fondamentali: c o m e prima cosa l'esperienza che questa squadra si è fatta tre anni fa col deludente campionato di
serie B e con i periodici incontri con squadre di serie
maggiore in o c c a s i o n e di tornei amichevoli; in secondo
luogo ha a v u t o s u c c e s s o il programma di sviluppo della
s q u a d r a , impostato dal manager Fortunati, dal punto di
vista della b a t t u t a e dell'attacco in generale.
A q u e s t o p u n t o a questa squadra manca solo... il
c a m p o da gioco: infatti il progetto di costruzione del
c a m p o da baseball nei pressi di quello comunale da
calcio, n o n o s t a n t e le promesse delia giunta comunale,
non a c c e n n a a n c o r a a prendere il via e. se posso esprim e r e un parere personale, t e m o che cadrà nel dimentic a t o i o . E v e n i a m o ai protagonisti del campionato: i
giocatori. T r a i lanciatori nota di merito per Pietro Carletti il quale ha in pratica sostenuto da solo il peso del
c a m p i o n a t o essendosi infortunati entrambi i suoi eventuali sostituti A n d r e a Bologna e Carlo Ballarono. Miglior a t t a c c a n t e in assoluto R o b e r t o Fortunati con 14
b a t t u t e valide su 24 turni, 4 fuori c a m p o e 9 battute a
c a s a . S e g u o n o a ruota Carlo Ballarono con il suo 20. 1
fuori c a m p o e 8 battute a c a s a , Giampaolo Caporali con
13 su 25, I fuori c a m p o e 11 battuti a casa. Marco Pieruiovanni con 12 punti battuti a casa e 2 fuori casa.
F r a n c e s c o Monachello
pag. 5
LA VOCE
NOTE DI AGRICOLTURA
L'estate falisca è
la nostra ricchezza:
Pro - Loco e
Club MF80 unitevi!
Alcune zone agricole italiane, coltivate a vigneti, riescono a vendere, tra un raccolto e l'altro, appena il 30% del vino prodotto. Vale a dire,
che per ogni ettolitro di vino prodotto, 70 litri
rimangono invenduti nella cantina del produttore.
A Montefìascone, invece, bene o male si riescono a vuotare le cantine tutti gli anni e la ragione è nella bontà del nostro vino. A sostegno di
ciò, abbiamo una conferenza storica: infatti nel
1111 Defuk morì di una sbornia a Montefìascone
proprio per la squisitezza del nostro vino, che da
quel fatto ebbe il nome di EST! EST!! EST!!! Da
allora ad oggi. la notizia ha fatto il giro del mondo
ed ormai tutti vogliono assaggiare il nostro vino,
se non altro per curiosità. Di conseguenza se
seguiteremo a produrre I' EST! EST!! EST!!! vero, cioè, buono come quello che bevve Defuk,
sicuramente saremo ricompensati per la vendita
totale della nostra produzione di vino, ed a un
prezzo conveniente che ci ricompenserà adeguatamente delle fatiche e delle spese sostenute per
la vigna. Durante l'anno 1530, si trovò a passare
da Montefìascone Carlo V che era l'Imperatore
d'Europa e quindi per quell'epoca, comandava
più della Russia e dell'America messe insieme.
In onore della sua visita i Montefiasconesi gli
offrirono il meglio che avevano, preparando, nella Piazzetta di S. Andrea una fontana dalla quale
sgorgava il vino moscatello, cioè il vero nostro
EST! EST!! EST!!! L'avvenimento storico è raffigurato in un disegno conservato in Comune e
dove si osserva l'Imperatore Carlo V a cavallo
con a fianco gli accompagnatori Card. Ivrea e
Caraffa a cavallo anch'essi, intenti ad osservare
una fontanella zampillante il nostro squisito moscatello. La fontanella era una scultura in pietra
composta da un barile poggiato sopra una grande
coppa completa di gambo e base.
Questa storica fontana è tuttora conservata, e
per osservarla, basta andare a vedere la fontana
della Piazza dell'Erba o Piazzale Mauri: infatti
quella fontanella dall'aspetto cosi umile ha invece un passato tanto famoso. Molti montefiasconesi desiderano che la fontana sia rimessa nella
sua sede originale, nella piazzetta di S. Andrea e
penso che il Comune di Montefìascone dovrebbe
esaudire il desiderio dei cittadini, riportando così
ai dovuti onori la fontana e la piazzetta ed illustrando ai forestieri con una lapide il fatto storico.
Dopodiché la piazzetta diventerebbe la cornice ideale per la festa del vino^ che viene organizzata dallo stesso gruppo di montefiasconesi, coraggiosi e pieni di iniziative, realizzatori de «la
cena della fratellanza», purtroppo biennale.
Montefìascone ha uno splendido centro storico il cui cuore è «la Porticella» dove si effettua la
suddetta cena, durante la quale e fino a notte alta
si beve a fiumi il vino della migliore cannelletta
estiva, si mangiano centinaia di piatti colmi di
fagioli ed altri legumi, carne di agnello, di maiale
e quintali di bruschettà, sui tavoli approntati lungo le stradine addobbate a festa circondati da
migliaia di montefiasconesi e turisti.
Nel cuore della notte alla fine della cena molti
commensali si trasformano in poeti estemporanei dando luogo a stornellate (altra virtù dell'Est!
Est!! Est!!!). Montefìascone è situato su una collina forse a forma di fiascone, lo dice anche il
nome; è battuta da tutti i venti che all'estate ci
danno un clima fresco e ventilato, si aggiunga la
salubrità dell'aria perché nelle nostre parti non
esistendo nessun insediamento industriale, siamo circondati solamente da una fresca, ubertosa,
variopinta e fragrante campagna. Turisti ed ospiti estivi vengono attratti a Montefìascone e per
questa ragione i soci del Club MF80 insieme ad
altri volenterosi hanno cercato di apportare incremento e miglioramento all'ospitalità aggiungendo un'altra perla all'estate falisca, organizzando «la cena della fratellanza». E iniziata nell'
anno 1975. Ci sarà sempre il solito scontento che
dirà che questa festa viene fatta solamente a scopo di lucro, ma vi posso assicurare che gli organizzatori di questa festa agiscono soltanto per
spirito campanilistico. Infatti va forte anche in
mezzo a tante difficoltà, e vi lavorano solo
circa 30 persone. Per ciò che riguarda le spese
sappiate che questi organizzatori si autofinanziano a loro rischio e pericolo. Ma visto il successo
della manifestazione, secondo me, sia la Pro-Loco che il Comune di Montefìascone dovrebbero
inserirla ufficialmente nell'Estate Falisca con
tutti gli onori.
Gimberto
RENE ARTIFICIALE
(emodialisi)
È una apparecchiatura che consente di ottenere una
depurazione del sangue (emodialisi) di un soggetto che
per una qualsiasi malattia si trovi nella impossibilità di
produrre urina (anuria) o comunque in grave stato uremico non risolvibile con una terapia medica comune.
11 principio su cui si basa il processo di depurazione è
il seguente: il sangue del malato circola fra due fogli di
cellophan sulla cui superficie esterna fluisce un liquido,
il liquido della dialisi, di composizione nota, vicino a
quella del sangue normale e che può essere modificato a
seconda della necessità. Attraverso la membrana di
dialisi si Stabilisce un equilibrio fra il sangue e il liquido
di dialisi dalle sostanze tossiche che contiene (come
l'urea) e di correggere allo stesso tempo le alterazioni
provocate dall'insufficienza renale.
Due sono le indicazioni che giustificano l'impiego del
rene artificiale: le malattie acute e croniche del rene
(nefropatie). Nelle nefropatie acute la depurazione per
mezzo del rene artificiale consente di raggiungere la
normalizzazione della funzione renale. Si utilizza in
caso di compromissione del rene di origine tossica,
infettiva, post-operatoria e post-abortiva con la frequenza di una applicazione ogni 2 - 3 giorni per due o tre
Qualcuno va incontro al tuo lavoro, risparmia del tempo prezioso!
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a cura di Francesco Lecere
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UFFICIO O P E R A T O R I
DI V I T E R B O E PROVINCIA
Uno dei problemi più urgenti e dibattuti che la società
italiana si trova ad esaminare è oggi quello della pensione. Le strutture finanziarie ed assicurative da noi gestite si sono sempre occupate di tale urgenza sociale con:
- programmi di accumulo periodico che consente dopo
un certo numero di anni di ottenere un capitale oppure
di convertirlo in pensione vitalizia, reversibile sul coniuge e che aumenta per effetto dell'inflazione. Tali
programmi si indirizzano a persone che non hanno un
capitale di partenza ma hanno la possibilità di accantonare un piccolo risparmio mensile:
- programmi con un versamento unico, rivolti a coloro
che hanno già un risparmio costituito e che con gli
interessi che andranno a maturare vogliono reintegrare
la pensione. In questo numero Vi darò dei dati per le
«riflessioni estive» (tra un bagno e l'altro). Le pensioni
di tutti i lavoratori, siano essi dipendenti e non, sono in
pericolo, non tanto per i conti dell'INPS (pur disastrosi)
che spaventano, quanto perquelli previsti e prevedibili,
dati alla mano.
1) Il rapporto tra chi paga i contributi e chi li riceve è
vicino ad 1 e diverrà tale in breve tempo. Entro il 2000
ogni lavoratore dovrà lavorare per sé e mantenere un
pensionato. Una situazione insostenibile. I contributi
che verrebbero a gravare su ogni lavoratore sarebbero
insopportabili.
2) Le varie ipotesi di modifica oggi allo studio sul
sistema pensionistico in pratica non modificano di molto la situazione. Anche il progettato aumento dell'età
pensionabile a 65 anni non costituisce un toccasana.
La conclusione di queste prime due valutazioni è
molto amara ma precisa: occorre ridurre drasticamente
il numero di coloro che possono usufruire di un;i pensione, se si vuole riequilibrare il sistema. Amara soluzione e certamente impopolare ma necessaria se si vuole escludere «la bancarotta pensionistica».
3) L'attuale struttura italiana è così contorta ed assurda che il maggiore disastro si avrebbe nell'ipotesi
d'inflazione contenuta entro il 5% (strada peraltro che i
nostri governanti sperano di raggiungere)!!!
In questo caso si registrerebbe una compressione
progressiva della pensione media ed un aumento del
livello della contribuzione. In pratica per equilibrare i
conti, cioè per continuare a pagare le pensioni, l'aliquota contributiva oggi pari al 25% dovrebbe salire al 46%
nel 2000 e al 57% nel 2015.
Se si aggiunge il prelievo fiscale il lavoratore dipendente avrebbe una busta paga con importo ZERO!!!
Nell'ipotesi di un'alta inflazione invece, cioè intorno al
15%, il sistema sarebbe meno squilibrato, il livello di
contribuzione risulterà minore ma i pensionati usufruirebbero di una pensione media di vecchiaia nell'ordine,
per i lavoratori dipendenti del 30 - 40% delle retribuzioni, ben lontana dunque dall'80% formalmente promesso dalla legge per anzianità di 30 anni di contribuzione.
A v r e m m o dunque un minor disastro finanziario ma
maggior scontento sociale. Appare chiaro in questo
quadro il rilancio della previdenza privata con programmi finanziari e polizze assicurative di cui andremo a
parlare nel prossimo numero.
settimane. Nelle nefropatie croniche si tratta di sostituire con il rene artificiale la funzione gravemente e definitivamente compromessa dei reni.
E il cosiddetto metodo dell'emodialisi periodica, che
si pratica al ritmo di tre sedute la settimana. Questo
metodo consente di raggiungere le condizioni che rendono possibile effettuare un trapianto renale. Si può
concludere che oggi l'emodialisi ha il proprio posto
preciso nel trattamento dell'insufficienza renale acuta e
cronica e delle intossicazioni gravi ed è diventato un
m e t o d o di cura comune la cui applicazione non è più
legata esclusivamente a centri specializzati.
I problemi di questo trattamento non interessano non
solo la maggior parte delle discipline cliniche ma anche
il medico pratico al quale, con lo sviluppo dell'emodialisi a domicilio, spettano nuovi compiti nella cura dei
malati cronici di rene.
Sarebbe auspicabile che le autorità politico - amministrative delle nostra U S L si facessero carico del grande
disagio cui vanno incontro i numerosi pazienti del nostro territorio bisognosi di emodialisi; infatti l'unico
centro esistente è quello dell'Ospedale di Viterbo che è
del tutto insufficiente.
Il Direttore Serv. Igiene Pubb.ca USL-VT 1
dr. Silio Tasciotti
LA VOCE
pag. 6
«LA VOCE» E GRATA AI SUOI
A CURA DI UGO CARINI
CALCIO:
VII Torneo notturno «Città di Montefìascone»
Come di consueto anche quest'anno è in via di
svolgimento il VII Torneo Notturno di Calcio
«Città di Montefìascone» che vede impegnate sei
squadre rappresentanti i rioni del centro e della
periferia del paese. I responsabili delle sei società si sono messi all'opera per allestire le migliori
formazioni possibili. Una sana rivalità già aleggia nelle diverse fazioni a riprova del campanilismo esistente in queste manifestazioni.
Le compagini che si danno battaglia sono le
ormai veterane Mosse, Zepponami. Circolo RHF
Grazie, la giovane IAALC e l'esordiente OASI.
Questo il calendario:
1. partita:
Circolo RMF - IAALC
2. partita:
Grazie - Mosse
3. partita:
IÀALC - Zepponami
4. partita:
Mosse - OASI
5. partita:
Circolo RMF - Zepponami
6. partita:
OASI - Grazie
7. - 8. partita:
semifinali
'». - IO. partita:
finali
1. Partita: Circolo RMF - IAALC: 1 - 1
Circolo: Lo Giudice, Trapè, Bellacima, Cricco.
Marconi, Menichelli, (Crocetti), Pascucci, Marconi. Papalini, Trevi, (Filiè), Basile, (Brozzetti),
Ali. Nevi.
IAALC: Monachino, Tontoni, Maietto, Bracoloni, (Menghini), Mecali, (Zucchetti), Perelli, Pascucci F., Zucchetti I., Grossi G.. Grossi D.,
Nunzi. Ali. Menghini.
Gol al 9. del primo t. Pascucci P.. al 12. del
secondo t. Menghini A.
La partita di inaugurazione vedeva la squadra
del Circolo ben intenzionata a far valere la propria superiorità, di contro l'IAALC per nulla intimorita mostrava di non arrendersi tanto facilmente. Già al 9. del primo t. il portiere Monachino fuori dai pali della porta. La gara si faceva
dura e a subirne le conseguenze erano i vari Me
nichelli e Trevi costretti ad abbandonare il campo. Nel secondo t. veniva fuori l'IAALC, l'allenatore Menghini G. azzaccava una sostituzione
mettendo il più incisivo Menghini A. al posto di
Bracoloni, era proprio il nuovo entrato a sfruttare una indecisione della difesa del Circolo, che
permetteva di pareggiare il conto. La partita continuava così senza grosse emozioni fino al fischio
fmale.
2. Partita: Grazie - Mosse: 4 - 0
Grazie: Broccatelli, Angeli. Dionisi, Pascucci,
Leonardi, Arcangeli, Raggi, Dei Svaldi, Cunego,
Zucchetta, Pelliccia, Ali. Dei Svaldi.
Mosse: Guidoni, Marziali, Burla, Casaccia, Ceccarelli, Carletti, Cevolo, Lucarelli, Capretto,
Pifferi, Francaglia, Ali. Tassoni.
Pesante sconfitta delle Mosse.
Dinanzi ad un folto pubblico, le due squadre si
sono date battaglia, ma già nel corso del primo
tempo si notava la diversa impostazione delle
due rivali; le Mosse che giocavano con due stopper sul temuto Pelliccia perdevano di spinta in
avanti. Le Grazie forti dei suoi centrocampisti,
prendevano la supremazia di quest'area nevralgica
del campo. Al 42. le Grazie pervenivano al primo
gol con Raggi che infilava un pallone tra palo e
portiere; labile reazione dei mossaroli che subivano sul finire del tempo il secondo gol ad opera
di Pelliccia, abile a sfruttare una corta respinta
del portiere. Il secondo tempo vedeva la rabbiosa ma inconcludente reazione dei ragazzi di Luzzi. Sono ancora le Grazie prima con Pelliccia poi
con Cunego a portare a 4 le reti per la propria
squadra.
3. Partita: IAALC - Zepponami: 0 - 0
IAALC: Monachino, Tontoni, Sciuga, Morello,
(Menghini), Mecali, Perelli, Pascucci, Zucchetti,
I., Grossi G. ? GrossiD., Nunzi, Ali. Menghini G.
Zepponami: Pezzato, Nardocci, Nicolai, Briscia,
Piergiovanni, Dominici, Pelecca, Stefanoni G.,
Cosimi, Bellacima, Iannetta, Ali. Menghini R.
Le due squadre scese in campo per ben figurare non sono state all'altezza delle aspettative. La
partita è corsa via senza particolari emozioni. Il
primo tempo vedeva le due contendenti opporsi
principalmente al centro campo, i portieri non
venivano minimamente impegnati. All'inizio della ripresa l'IAALC aveva una buona occasione
con Menghini che tirava sul portiere in uscita. Sul
finire del tempo Zepponami si faceva più pericolosa, andando al gol in due occasioni ma l'arbitro
annullava per presunte irregolarità. La partita
finiva così con un pareggio che non accontentava
nessuno.
4. Partita: Mosse - OASI: 3 - 1
Mosse: Guidoni, (Tofanicchio), Carvello, Burla,
Casaccia, Ceccarelli, Carletti, Cevolo, Lucarelli, Mezzetti, Pifferi. Capretto, Ali. Tassoni.
OASI: Nunziati, Pesci, Angeli, Savoia, Estampi,
Manzi, Savoia, Gamberi, Rocchi, Filiè, Coscetti, Ali. Onori.
Scesi in campo per un pronto riscatto, le Mosse hanno subito una sconfitta contro l'esordiente
OASI. Già al 2. minuto di gioco la squadra di
Luzzi era sotto di un gol per un'incursione di Savoia II che riusciva a mettere il pallone alle spalle
di Guidoni. Ancora al 10. l'OASI faceva il bis con
Rocchi che batteva una punizione sulla quale il
portiere interveniva malamente. Di contro le
Mosse cercavano di controbattere ma senza nessun risultato pratico. Si giungeva così al terzo gol
messo a segno a pochi passi dal portiere da Savoia I. Punti nell'orgoglio i giovani delle Mosse
hanno preso ad attaccare per quasi tutto il secondo tempo, ma la poca incisività degli avanti ha
concesso soltanto un calcio di rigore che ha permesso a Ceccarelli di accorciare le distanze.
5. Partita: Circolo RMF - Zepponami: 1 - 2.
RMF: Lo Giudice, Trapè, Clemente, Cricco,
Bellacima, Marconi M., Basile, Marconi D.,
Lo/zi, Pascucci, Papalini, Ali. Nevi.
Zepponami: Pezzato, Nardocci, Nicolai, Briscia,
Piergiovanni, Cosimi, Pelecca, Stefanoni G.C..
Iannetta, Bellacima, Stefanoni G.P., (Roscani).
Gol al 3. del secondo t. Lozzi, al 6. Roscani, al
27. autogol di Cricco.
Sfortunata prova dei ragazzi in casacca rossa:
la compagine di Zepponami conscia dei propri
limiti alla lunga ha avuto la meglio. Nel corso del
primo tempo erano i rossi ad andare vicini al gol
in due occasioni con Papalini che tirava di poco
sulla traversa. Al 3. minuto del secondo t. Lozzi
per il Circolo portava in vantaggio la sua squadra.
Sotto di un gol la formazione di Zepponami correva ai ripari; veniva fatta entrare la punta Roscani al posto di un difensore, con compiti avanzati. La mossa era azzeccata, e proprio il nuovo
entrato siglava con un diagonale imprendibile per Lo
Giudice: il pareggio. Sulle ali dell'entusiasmo gli
zepponamesi raggiungevano la vittoria con un
auto gol della difesa avversaria. A nulla valeva la
reazione del Circolo che usciva così da questa
competizione della quale era considerato favorito.
6. Partita: OASI - Grazie: 2 - 3.
OASI: Nunziati, Pesci, Angeli, Savoia, Estampi,
Manzi, Savoia, Gamberi, Rocchi A., Filiè, Coscetti, a disposizione Rocchi M., Crocetti, Ali.
Onori.
Grazie: Broccatelli, Dionisi, Angeli, Pascucci S.,
Leonardi, Olverino, Raggi, (Rubeca), Dei Svaldi, Zucchetta, Cunego, Pelliccia, Ali. Dei Svaldi G.
Gol: al 37. del primo t. Savoia, 43. Cunego
(rigore), al 2. del secondo t. Cunego, al9, Olverino, al 42. Rocchi.
Tutto come previsto nell'ultima partita delle
eliminatorie. Le due contendenti ormai sicure
SOSTENITORI: Annida Iarussi, Antonietta Marsiglioni, Coralloni Vicente, Ada e Angelo Bucci, Bellacima
Domenica, Marsili Italo, Peppetti Giuseppe, Mocini
Filippo, D. G., Barcarolo Aldo, Iacoponi Antelio, Maria Antonietta Zampiglia, Sciuga Giuseppe, Ciutti Gabriele, Castellucci D. Andrea, Presciuttini Domenico.
Rinaldi Baiardo Maria Ida, Camicia Ugo, Carioti Pasquale, Baiocco Italo, Ricca Flaviana, Torri Luigi, Farina Leo, Nervi Paolo e Chiara. Nevi Primio. Carelli
Ciucci Assunta.
AMICI: Gadani Giovanni, Catasca Giampiero, Catasca
Irene, Durantini Pietro, Bertuccini Antonio, Carloni
Pietro, Carloni Sr. Alfonsina, Saraca Alfonso, Placidi
Adolfo, Del Vecchio Rosita, Lozzi Tommaso, Trapè
Vincenzo. Morano Mario, Morano Sante, Marconi
N a z z a r e n o , Toni Marcello, De Fausti Rosa, Egidi Fabiola, Materazzo Enzo. Marenghi Lamberto, Menghini
Luisa, Cappannella Massimo, Fiorucci Angelo, Tassoni Antonio, Maurini Luisa, Pescatori Sestilio, Pezzato
Paolo, Marconi Raffaele, Leonardi Vittoria, Ceccarelli
Claudio, Durantini Giuseppe, Zampetta Carlo, Brachino Domenico, Castellani Iolanda. Rubeca Flora, Coscia Mario, Lucarelli Alessandro, Gualdesi Vincenza,
Aiazzi Giancarlo, Bartoleschi Franco, Palombo Mimmo, Cevolo Antonio, Catasca Sante, Quatranni Adelio,
Ceccarelli Pellegrini Elvira, Giannini Giuseppe, Manzi
Natale, Patacchini Giovanni, Scoponi Alvaro, Friggi
Bruno, Carelli Natale, Vigini Cesarina.
BENEMERITI: Carletti Vincenzo, Crocetti Angelo,
Tarantello Elio, Fanali Maria, Ceccariglia Francesco,
Bacchiarti Giacomo, Lupini Giulio, Carelli Benedetto.
Bertolini Iride, Durantini Rosa, Ugolini Samuele, tagliavento Pietro, Bracoloni Teresa.
«AMICI DELLA CATTEDRALE»
Sono entrati a far parte degli «Amici della Cattedrale»: Manzi Franco e Daniela, Grassi Pietro e Braguti
Elena, Antonio Tacchi e Edda Rosetto, Manzi Agata,
Pallini Caterina, Iacoponi Margherita, Ferlizzi Alba,
Torri Noemi, Fioretti Fioretto, Bronzetti Ida, Nardini
Emilio, Crocetti Anna. Taddei Rolando, Castellani Iolanda, Porroni Angelo, Presciuttini Domenico, D. Angelo can. Ercolani, Bacchiarri Maria, i festaioli della
Madonna dell'Arco, i familiari in suffragio di Bartoli
Alessandro, di Carelli Benedetto, di Starnini Alberto.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Gessica Gubbiotto di Verdiano e Miralli Roberta;
Lara Vecchione di Salvatore e Giorgi Stefania; Erica
Perello di Massimo e Bellacima Marina; Francesco
Maurizi diQuintilioe Di Fonzo Rachele; Piergiorgio Pagliaccia di Alfredo e Carelli Elvira; Alessandra Banco di
Giuseppe e Saraca Daniela; Maurizio Marchino di Livio
e Teodori Annamaria: Alessandro Coralloni di Avinio e
Fiore Maria Grazia; Elisa Pepponi di Walter e Ferri
Angela; Cristina Biancalana di Paolo e Notazio Uliana;
Paolo Buzzi di Franco e Rufìni Graziella.
MATRIMONI: Roberto Macchioni e Elena Mosca; Oreste Paolini e Maria Cristina Menichetti; Pietro Giovanni Grassi e Elena Braguti; Egidio Rossi e Maura
Camicia; Flaviano Papali e Antonella Camicia; Antonio
I acchi e Edda Rosetto.
MORTI: Pepponi Antonia 1903; Alberto Starnini 1905;
Pezzato Sante 1923; Burla Armando 1908; Ranucci Angelo 1909; Socciarelli Aroldo 1922; Bacci Rosa 1909;
Merlo Carolina 1906; De Grossi Rina 1918; Carelli Benedetto 1903; Mancini Amilcare 1911; Iacoponi Ada
1900; Scutumella Agostino 1916; Ambrosini Ugo 1913;
Pigliavento Dante 1921; Clementini Alfredo 1893; Moscetti Federico 1910.
del passaggio alle semifinali, hanno dato vita ad
una interessante partita ricca di gol. Qualificate a
questo punto sono: Grazie, OASI, IAALC, Zepponami. Questa fase per ragioni di stampa verrà
commentata nel prossimo numero.
U.C.
LA VOCE
XXVI FIERA DEL VINO
LA FIERA DEL VINO
Ritorna puntuale la «Fiera del Vino», che copre quest'anno un arco di 19 giorni, da sabato 28 luglio al mercoledì 15 agosto. La Pro - Loco, sensibile alle giuste
critiche e ai validi suggerimenti, ha organizzato per
questa XXVIma edizione un nutrito e valido programma, pur mantenendosi, giustamente, nella tradizione
che ha lo scopo di propagandare il vino tipico locale,
che viene offerto al numeroso pubblico di villeggianti,
turisti e concittadini nelle sue genuine caratteristiche.
Fanno degna cornice ali.Est! Est!! Est!!! (distribuito
dalla nostra Cantina Sociale, dalle óantine Leonardi.
Trapè Luigi e Stefanoni Antonio) altri pregiati vini dell'Alto Lazio e della Bassa Toscana (Az. Agr. Mazziotti
Italo di Bolsena, Cantina Oleficio Sociale di Gradoli.
Cantina Cooperativa Consorziale di Acquapendente.
Cantina Sociale «Colli Cimini» di Vignanello, Cantina
Cooperativa di Pitigliano) che esposti in funzionali
stands ricordano si visitatori che le nostre zone sono
meritamente famose per il «bacchico liquore».
Durante lo svolgimento della Fiera si svolgeranno
varie ed interessanti manifestazioni di carattere sportivo. culturale, spettacolare, ricreativo che riportiamo
dettagliatamente nel programma compilato dalla nostra Pro - Lofo, la quale ha potuto organizzarlo per il
sostanzioso sostegno finanziario della nostra Amministrazione Comunale e per i generosi contributi della
Regione Lazio (Assessorato al Turismo), dell'Aministrazione Provinciale di Viterbo, della Camera di Commercio di Viterbo, dell'Istituto Federale di Credito Agrario per l'Italia Centrale ed infine della locale Banca
Cattolica, sempre cosi sensibile ai problemi cittadini.
IL CORTEO
STORICO
Ma la manifestazione più importante e spettacolare,
quella che senza dubbio attirerà migliaia di forestieri
sarà come sempre il Corteo Storico Folisco, che quest'anno è stato abbellito e arricchito e si articolerà in
tre giornate: venerdì 10 agosto, alle ore 22, avrà luogo
al Piazzale Roma l'arrivo del servo Martino e del suo
seguito con fiaccolata per varie strade cittadine; sabato 11 agosto, ore 16, sulla nuova strada della Bucarozza
il II Palio delle Contrade e successivamente una esibizione degli Sbandieratoti Falisci per le vie della città;
domenica 12, dalle ore 10,30, sfilata di tutto il Corteo
per recarsi alla millenaria Basilica di S. Flaviano, recentemente riaperta al culto, dove sarà celebrata la
tradizionale Messa; nel pomeriggio, dopo la sfilata di
quattro gruppi forestieri («Saturno» di Atina, «Monti
Cipini» di Maenza, «/ Figli delle Ciocie» di Torrice e
Corteo Storico di Vignanello) che, a partire dalle ore 16
seguendo vari percorsi, si raduneranno nella Piazza
Centrale e di qui nella Piazza del Mercato dove ognuno
eseguirà un proprio spettacolo, si inserirà a questo
punto il Corteo Storico Falisco e gli Sbandieratoli Falisci si esibiranno in vari numeri. Poi tutto il compie tso si
recherà al Piazzale Roma, dove avverrà il tradizionale
banchetto in onore di Defuk e la sua morte.
Nella sfilata del pomeriggio sarà inserito nel nostro
Corteo anche il Carroccio, che presenterà varie novità.
Nella serata del sabato le Contrade del «Suffragio» e
«Rocca» allestiranno la vendita di specialità gastronomiche locali.
PROGRAMMA
Sabato 28 luglio
ore 17:
Arrivo del Corpo Bandistico «Tre Spighe»
di Carbognano diretto dal M.o Duilio Pignoni.
ore 18,30: Inaugurazione delia Fiera alla presenza
delle autorità Governative, Regionali.
Provinciali e Comunali,
ore 21,30: Stadio Comunale: finale VII torneo di calcio Città di Montefiascone.
Domenica 29 luglio
Dal 29 luglio al 5 agosto presso il Ristorante Corrado
al Lago: VI Coppa Etnisca di tennis singolare e doppio
maschile.
Dalle ore 9 al Bocciodromo Le Mosse «Gara Provinciale di bocce a coppie»
ore 9:
P.le Roma: VI Prova Campionato Italiano
Trofeo F.M.I. Motoraid organizzata dall'Auto Moto Club di Viterbo,
ore 21,30: Basilica di S. Flaviano: Concerto dell'Orchestra da Camera di Roma dell' U.M.R.
musiche di Vivaldi, Pergolesi, Corelli, offerto dall'Ente Provinciale del Turismo di
Viterbo e dall'Amministrazione Provinciale di Viterbo.
Mercoledì 1 agosto
ore 21,30: P.le Roma: Esibizione del «Balletto Folk
La Rocca» diretto dal M.o Regis di Temi
con la partecipazione dei Mini Ballerini di
Montefiascone.
Giovedì 2 agosto
ore 21,30: P.le Mauri: Radio Montef.e in collaborazione con l'U.I.S.P. artistica di Montef.e
presenta: I. Saggio Ginnico Artistico, par-
tecipano: Ginny Club di Civitacastellana,
Artistica 57 di Viterbo e Artistica Perugia.
Sabato 4 agosto
ore 8:
Salto dell'Asino: Gara Interregionale di
ruzzolone cat. A e B, I. Trofeo Fiera del
Vino, II Trofeo Edilizia di Montefiascone.
ore 16:
P.le Mauri: Gara di autoradio comandate
II Trofeo Città di Montefiascone - organizzata dagli automodellisti viterbesi,
ore 21,00: Campo Sportivo Comunale: Radio Montefiascone presenta: «Gli Stadio in Concerto» .
certo».
Domenica 5 agosto
ore 16:
Loc. Bucarozza: Giostra dei Butteri,
ore 17:
Studio d'Arte Celeste: Presentazione del
libro «Rime in Etruria» di P. T. Toncini.
ore 21,30: P.le Roma: «I. Gara di Complessi Est!
Est!! Est!!!» con la partecipazione delle
migliori Radio italiane. Presenta: Tiziana
Maroli di Radio Montefiascone.
Martedì 7 agosto
ore 15:
Passaggio dell'8. Giro Podistico d'Italia a
Staffetta - vita per la vita - organizzata
dall'Avis - Aido di Coccaglio (Brescia),
ore 21:
P.le Roma: Radio Montefiascone show con
il balletto Àce of Heartes - Jay Jassen
Laura Bitto - Gianpiero Artegiani - Russel
Russel - Tony Pagano - Luca Sardella Roby Vandalo - Manuela - Miros - Wal
Vo - Daniele Shuch - Noa Noacon ballerini - Mireno Scali - Beba Baroni con ballerini - Annie.
a pag. 9)
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pag. 7
FINALMENTE
qualcosa si muove!
Proprio cosi, quel perenne torpore di cui soffre
dalla notte dei tempi la nostra comunità inizia
lentamente a dissiparsi. Ne fanno testo le recenti
affollatissime riunioni alla Pro - Loco in sede di
compilazione del programma riguardante la prossima Fiera del Vino. Tante teste hanno portato
tante idee, e soprattutto proposte concrete che
hanno gonfiato addirittura quei diciotto giorni
del
calendario.
A ciò si aggiungeva il programma di una radio
privata che copriva con manifestazioni varie la
prima metà di luglio per poi lasciare il passo alla
festa della Patrona. A questo punto il sottoscritto osava lanciare una proposta: unificare il calendario. Restava scoperta solo la quarta settimana di luglio e l'iniziativa ARCI della rassegna
cinematografica
veniva come il cacio sui maccheroni occupando quello «storico» buco che ci
trasciniamo dietro dal 1961.
Per il sottoscritto ricostruire un calendario così
ricco e interessante che copriva quasi cinquanta
giorni, non è stato facile. Ma l'esperienza
fatta
durante le riunioni alla Pro - Loco ci sarà di
tesoro per gli anni a venire, poiché la posta in
palio è il futuro turistico della nostra città. A
coloro che ancora vogliono intenderlo in chiave
enologica, voglio ricordare che l'Est! Est!! Est!!!
è da tempo tra i vini più famosi del mondo, tanto
che in Svezia va a ruba e fa bella figura sulle tavole
più raffinate degli Stati Uniti, Giappone,
Australia per non parlare della
Germania.
Forse è meno conosciuto in Italia,
rispettando
la tradizione che nessuno è profeta in patria.
Giustamente,
soggiornando
altrove,
proviamo un pizzico d'orgoglio se riceviamo
invidiosi
complimenti per risiedere nel paese dal più bacchico nome. Ma non dimentichiamo che un tempo eravamo un fiorente centro di studi, abbiamo
dato i natali a poeti, artisti, papi e nel castello è
passato il fior fiore della cultura umanistica. Per
non dire della bellissima tradizione
dialettale,
dei monumenti del centro storico e del lago, tutta
roba su cui puntare un discorso
nuovo.
Riconosciamo
alla Fiera tutto il suo valore anche se è forzatamente
superata dai tempi: potremo andare avanti di testardaggine
ed inaugurare la XXVIma edizione, dandoci ancora la
zappa sui piedi. Bisognerebbe invece, una volta
per tutte, rimboccarsi le maniche e cambiare musica. Il programma
del 1985 ha già una certa
dimensione e occorrerebbe l'intervento degli organi dirigenti del paese. Pertanto niente allarmismo per i «puristi»; per il corrente anno tutto si
farà secondo tradizione: esposizione
permanente, stands, canzonette ; c'è anche qualcosa di
ghiotto come il concerto a S. Flaviano, un gruppo folkloristico francese, mentre si terrà per una
settimana l'apertura simultanea delle «Canne!lette» nel centro cittadino cercando di fonderla
con il corteo storico.Come si vede, fra tante proposte di rinnovamento sono state accettate ben
poche.
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LA VOCE
pag. 8
«La Voce»:
200° numero
continua dalla prima pagina
Ci piace terminare c o n la poesia che il nostro
a f f e z i o n a t o collaboratore V i n c e n z o Carelli c o m p o s e in o c c a s i o n e del lOOmo numero de «La Voce».
È un o m a g g i o a lui, c h e ora si trova nelle braccia di D i o e un o m a g g i o a «La V o c e » .
IL CENTESIMO (200.)
NUMERO DE «LA VOCE»
So (du)cenio
vorte che «La Voce»
parla:
nacque il primo gennaio
sessantotto
Ballarotto
da quanno che la volle
dopo che prese V posto pé
piazzaUa.
Da piccola,
minuta,
delicata,
pian pian s'è fatta adulta,
vigorosa,
s'è imposta seriamente
ed è la sposa
d'ogni anima ch'ai Monte sta
legata.
Ner cresce, forse, fatta s'è
orgogliosa
(è r vizio di chi emerge nella vita)
ma infine è ben piantata,
è assai pulita
e mal non è se conta quarche
cosa...
Parla de cose nostre, der paese:
articoli de fonno, apre 'l lume
alla fede, morale, al buon
costume,
narra fatti e misfatti di ogni mese.
Va pel monno, dovunque anche
¡ontano
fin dove un figlio suo s'è
sistemato
a ricordargli
I dolce loco nato,
la Rocca, 'l lago, la Cupola e Flaviano.
E ne la comunanza
delle cose
che tratta, unisce a civil
rinnovamento
e invita a più ben far der
sentimento,
a raggiunger
le mete più
copiose.
Arrivati a sto punto, a sto
giornale,
fonte di pace, d'afflato e di contento
non c'è chi non gli auguri gli anni
ducento
pe' porta' avanti l'opera
iniziale.
VINCENZO
CARELLI
«LA VOCE» 200
Era l'aprile 1976 q u a n d o uscì il c e n t e s i m o num e r o del n o s t r o giornale; s o n o passati da allora 8
anni e 4 mesi e « L a V o c e » ha continuato ad uscire tutti i mesi regolarmente, sempre più v i v a c e ,
s e m p r e più moderna, sempre più aperta ai vari
problemi cittadini, ma anche non dimentica di
temi di carattere generale.
Religione e Morale: s o n o gli argomenti che caratterizzano il nostro mensile e quindi s o n o stati
trattati sia nel «Pensiero del mese» sia nell'Osservatorio religioso.
Politica: se ne è parlato il m e n o possibile, tranne nelle c i r c o s t a n z e che richiedevano un orient a m e n t o del lettore, per la difesa dei valori della
democrazia.
Vita Civica: i problemi cittadini s o n o stati sempre trattati a m p i a m e n t e , non risparmiando, se
n e c e s s a r i o , critiche alla Civica Amministrazion e , critiche però serene e costruttive.
Turismo: è stato sempre considerato il valore
c h e ha per M o n t e f i a s c o n e il turismo, che è una
d e l l e principali fonti di ricchezza per l'economia
della nostra città, la quale però d e v e acquistare
a n c o r a una vera mentalità turistica.
Scuola: i problemi delle varie scuole cittadine
s o n o stati tra i temi più frequentemente e ampiam e n t e trattati sulle c o l o n n e del nostro giornale.
Sport: a n c h e se l'attività sportiva, specie quella calcistica, dà più delusioni che soddisfazioni
non è mai mancata la Pagina sportiva.
Cultura: argomenti storici di varia natura sono
stati presentati al pubblico, per far conoscere pers o n e e fatti di n o t e v o l e importanza storica ed
artistica per la nostra città. Ricordiamo tra l'altro
la «Vita di S. Lucia Filippini» per il 250mo anniversario della sua morte e la storia della Cripta e
della Cattedrale per il 5. Centenario dalla sua
costruzione.
Rubriche: s o n o state c o s i numerose che è difficile elencarle tutte: segnaliamo per altro «La Voc e dei Lettori», le « V e c c h i e Foto», il Battibecco
di « M a l a p e n n a » , la « V o c e Giovani», « L ' A n g o l o
delle M u s e » , i racconti in dialetto di Zerbini,
« M o n t e f i a s c o n e ieri e oggi» e le tanto attese «Cronache Falische».
Si c o n c l u d e così questa panoramica con l'augurio di poterne fare un'altra ancora più interess a n t e nel d i c e m b r e 1990 per «La V o c e » 300.
A proposito del sorpasso
di V i t t o r i o A p o l l o n i
Tutti conoscono Maurizio Minciotti, giovane pieno
di iniziativa, dotato di un'ottima cultura e di una dialettica facile, ex Vice Sindaco: insomma una fresca leva
dirigenziale dei partito. Spesso attaccato non solo dalla
opposizione, in quanto Consigliere Comunale, ma anche dai colleghi di partito di altre correnti di gruppo e
talvolta anche da noi per qualche inciampo nei riguardi
dell'Amministrazione Comunale, inciampo di carattere
ideologico. Abbiamo preparato dieci domande e ne abbiamo ottenuto altrettante immediate risposte.
Quale è stato l'impatto su i Democristiani di Montefiascone del sorpasso alle elezioni europee riuscito,
dopo tanti anni, dal Partito Comunista?
Abbiamo verificato, con i risultati alla mano, che il
PCI, a livello nazionale ha superato la Democrazia Cristiana anche se di pochissimo. Il sorpasso non è stato,
però, omogeneo in tutta l'Italia: infatti al Nord, zona di
carattere industriale il PCI è rimasto al palo in quanto in
quell'area tutti i provvedimenti del Governo, particolarmente quelli sul costo del lavoro, sono stati recepiti
mentre nel Centro - Sud non sono stati minimamente
accettati e qui il PCI ha avuto buon gioco. Basti ricordare la frattura sindacale che è stata provocata dallo sciopero generale; nel Centro - Sud, inclusa la nostra provincia, parteciparono allo sciopero tutti i sindacati. Questo è senz'altro uno dei motivi del sorpasso, insieme ad
altri di carattere emotivo. L'impatto sui Democristiani
falisci è stata di molta indifferenza perché il nostro
cittadino non considera che il PCI, in luogo, possa
raggiungere dei livelli simili a quelli in campo nazionale;
inoltre la partecipazione alle elezioni europee non era
ritenuta determinante come per quelle politiche.
Non credi che molta responsabilità di quanto avvenuto, sia in campo nazionale che regionale, vada addebitata alle troppe correnti che si contrastano e spesso si
combattono nell'interno del partito?
Un'aspetto, che da sempre caratterizza la DC è la
presenza, nell'interno del partito, di una serie di correnti o aggregazioni che necessariamente dà un impulso
negativo e che, talvolta, crea aperto contrasto tra gli
aderenti, anche a livello nazionale, fino al punto di
creare nel cittadino la visione di poca armonia. Non
credo che questa situazione diminuisca la credibilità del
partito; è vero però che queste correnti dovrebbero
essere eliminate. Si riformerebbe così un partito compatto dove le linee programmatiche e i problemi sarebbero sempre discussi abbondantemente, però una volta
presa una decisione dovrebbe essere mantenuta fino in
fondo.
Non possiamo più accettare l'ipotesi che uomini della
DC siano in aperto contrasto con la linea del partito e
che esternino perplessità sulle impostazioni del Governo, dove siamo notevolmente rappresentati.
Il comunismo, anzi l'eurocomunismo pianificato dal
defunto On. Berlinguer, comincia a piacere a molti: è
passato il tempo quando il comunismo era presentato
come la belva che doveva far paura e che si doveva
combattere principalmente con il voto. Cosa può fare
la DC per riportarsi in testa all'elettorato e riprendere
la credibilità, in parte perduta?
L'elettore, in Italia, ogni mattina al suo risveglio
trova delle novità non certo favorevoli alla sua gestione
economica, vedi, per esempio, l'ultima, quella della
N O N PROROGA DELLA COSIDETTA LEGGE
FORMICA che taglia i benefici e le esenzioni sull'acquisto della prima casa. E evidente che il cittadino si
senta continuamente tartassato sotto ogni aspetto e si
va accorgendo che la coalizione del pentapartito produce, in parte, danni economici al suo livello personale.
Questo elettore dimentica di aver militato o simpatizzato per la DC e, come protesta, vota scheda bianca o vota
per un'altro partito. Molti di questi voti di reazione
vanno al PCI e sono i più pericolosi perché spesso
restano attaccati per il futuro.
Se nelle prossime elezioni politiche, il PCI conquistasse la maggioranza relativa cosa avverrebbe in Italia?
Al di là del colore non cambierebbe certo il sistema
democratico; in Italia nessuno accetterebbe una qualsiasi dittatura; cambierebbe invece il modo di gestione
che potrebbe non essere piacevole per gli italiani i quali
hanno una mentalità diversa da quella che il comunismo
vorrebbe imporre con la sua ideologia. Concludo: sono
certo che il PCI difficilmente potrà diventare il partito di
maggioranza relativa.
Quale è la tua opinione su un Presidente del Consiglio laico o socialista?
La DC ha dimostrato sempre lealtà verso i patners
che le hanno consentito una coalizione governativa:
non si oppose ad un repubblicano, l'On. Spadolini, né a
un socialista come l'On. Craxi. Questo però non preclude che il prossimo Presidente del Consiglio sia nuovamente un democristiano.
Nel nostro paese la DC. insieme alla Amministrazione Comunale, ha portato avanti un programma di opere veramente utili e importanti: non sembra però che
sia stata ricompensata dalla totale simpatia degli elettori: quale il motivo?
Nelle preferenze dei nostri elettori si è notata una
flessione della DC. Ripeto che un motivo è stata la
indifferenza verso le elezioni europee: non si è svolta
una campagna elettorale come si usa per le elezioni
politiche; gli elettori sono rimasti liberi di scegliere
senza pressioni e strombazzamenti; malgrado ciò. direi
che la DC ha tenuto abbastanza bene e il merito è anche
della ottima Amministrazione Comunale del Sindaco e
degli assessori.
Qualche volta ti abbiamo attaccato sul nostro giornale.'anche se non in prima persona: hai qualche dichiarazione da fare?
Ricordo che proprio un tuo articolo attaccò la DC di
Montefiascone e indirettamente la mia persona; accusasti il mio gruppo che con lotte interne teneva fermi i
programmi della Amministrazione Comunale arrecando danni alla cittadinanza. Quell'articolo non ci fece
piacere: affermo che non era intenzione del mio gruppo
e di chi aveva promosso impostazioni all'aperto contrasto con l'Amministrazione Comunale, di boicottare il
programma. L'intenzioni erano quelle di raggiungere
l'obiettivo finale forse con un sistema alternativo. Infine ci siamo ritrovati tutti insieme in accordo e la soluzione finale è stata apprezzata da tutti i cittadini.
Non intendo polemizzare su questa risposta e ti domando: le piccole lotte per sedie e potere all'interno
della nostra DC continueranno
ancora?
Quando gli uomini vogliono operare bene discutono,
non hanno sempre le stesse idee, talvolta la dialettica
può diventare forte, vola qualche improperio; se si scatenano lotte non sono per il potere, ma per raggiungere
uno scopo unitario e chi si trova all'esterno vede la crisi
inevitabile. Non è cosi: se non ci sono questioni insormontabili si giunge sempre ad un accordo; questo lo
abbiamo dimostrato più volte.
Sempre trattando di problemi di casa nostra, perché
il bilancio comunale è stato approvato soltanto a giugno?
Il bilancio era pronto da febbraio, occorreva riprendere fiato e riesaminarlo in funzione delle disposizioni
governative che variano continuamente; forse abbiamo
slittato un po' troppo, però abbiamo approvato un bilancio reale e operante. Questa situazione non è soltanto nostra ma di tanti altri comuni e province.
Che fine hanno fatto i concorsi banditi da tempo e
che avevano acceso le speranze di coloro che hanno
inviato le domande?
Su una intervista de «La Voce» all'assessore del personale sembra che la responsabilità della lentezza vada
addebitata ad alcuni uomini della DC; è doverosa una
precisazione: bandito il concorso per il personale necessario all'ex ONPI, quando si stava per sviluppare,
una legge finanziaria bloccò la possibilità dello svolgimento del concorso stesso e l'assunzione in pianta stabile dei vincitori. La cosa più trascendentale è che la
legge finanziaria è stata smentita e se il concorso fosse
stato sviluppato oggi potevamo assumere il personale
idoneo. Confusioni, ordini e contrordini, disposizioni
emanate e abrogate hanno creato confusione anche negli altri concorsi banditi. Di chi è la responsabilità?
Speriamo che non vi siano altri intoppi.
Per chiudere: la compattezza della DC, malgrado le
scaramucce, è sempre viva, l'Amministrazione Comunale è gestita con molto coraggio anche in momenti
critici, ha dimostrato di portare avanti insieme al partito
e alla maggioranza tutto quello che i cittadini di Montefiascone si attendono.
pag. 9
LA VOCE
I PIACERI DELLA VITA RUSTICA
Chi scrive non si giova di ricordi per parlare di
forni giacché a casa sua il forno c'è ancora ed è
attivo, come c'è il grano che bisbiglia nei solchi
sotto la finestra, tutto disposto a diventare pane.
10 so che molta gente vive nel ricordo di aver
posseduto un forno dal chiuso di una fabbrica o
di un ufficio, dove il tempo non ha colori e sapori.
Ed una struggente nostalgia spinge il pensiero
verso campagne ormai abbandonate, che diffusero un giorno intensi profumi di vita e di libertà.
Parlare diforni e parlare di pane è la stessa cosa.
Pane di casa, pane di donna dalle braccia robuste, dagli occhi neri o celesti, entro rughe scavate dal sole, ma sempre bonari e sorridenti, che
guardano ondeggiare le messi con la stessa dolcezza con la quale guardano ondeggiare i capelli
del piccolo che aspetta pigolando la focaccia che
arrossisce nella brace.
Pane, parola breve, che sfiora appena le labbra, ma che racchiude in una sintesi di straordinario candore tutte le meraviglie dell' Universo:
dal germe della vita alla testimonianza
tangibile
di una sapienza che al tempo stesso è gioia, felicità, amore.
11 mio forno fuma ancora. Mai mi sfiorò l'idea
di spegnerlo ed andarmene. Davanti la porta di
casa dove esso sorge, lo adornano fiori ed erbe
selvatiche insieme alle quali riceve la benedizione del Cielo in forma di rugiada. Aspergo le mani
nella rugiada e corro a salutarlo insieme ai passeri che sul comignolo salutano lui e il sole nascente.
Nella madia avita mia moglie impasta a lungo
farina ed acqua tiepida finché dalle sue mani non
escono rotondeggianti
pagnotte che dispone in
fila sulla tavola di noce a lievitare. Lievitate, te
trasferisce con la pala di legno sotto la voi tic ina
di tufo dove il fuoco ha lavorato a lungo sbiancandola.
Ma quanti forni spenti intorno a me! E tegole
cadenti, ed erba che cresce sui muri dalle cui
crepe le lucertole si aff acciano timide a fissare le
ombre della solitudine che si intrecciano in ogni
dove, e le tele dei ragni che legano le tegole delle
tettoie alle porticine cigolanti ai soffi di venti
randagi!
Quanti siamo rimasti a far fumare i forni rurali? Pochi! I pochi ed ultimi veterani dei campi, i
più fedeli, quelli ai quali disagi ed umiliazioni
non sono ancora bastati a distruggere
l'amore
per la terra ed annientarne l'altalena dei sogni e
delle speranze! Siamo ancora qua. dopo una
mattinata operosa nel campo a mangiare pane
sotto l'ombra di una quercia dove giungono respiri di spighe secche,fremiti
di olivi in fiore e giù
in lontananza i guaiti dell'uomo ricco che annenelle sue miserie...
ga inesorabilmente
Come è saporito il pane che viene dal tuo campo che hai seminato, fertilizzato, raccolto con le
tue mani! Non c'è pane più appetitoso di quello
che ebbe rugiade di sudore ed ansie di raccolti!
Non c'è pane più fragrante di quello che nasce
sul campo che fu di tuo padre, cotto nel forno
dove tua madre cosse tante pagnotte che ti crebbero facendo muovere i tuoi piedini fin nei banchi di scuola, fin sui gradini della tua chiesa, e
schioccare per la prima volta le labbra alle parole di babbo, mamma, Dio, Madonna,
Signore.
Angelo Custode... e al bacio di gote liscie e profumate che imbiacarono di farina la punta del
tuo nasino...
Pane di casa, riposto nella madia avita scricchiolante di tarli, figlio di chicchi che furono già
figli di tante generazioni di chicchi nati, cresciuti
e raccolti sullo stesso campo che vide passare
stornellando
o piangendo tante generazioni di
contadini illuminati o tormentati, da quello steso
so sole che ancora oggi ci illumina o ci tormenta...
Potete soggiornare quanto volete in città, giovarvi dei fantascientifici
mezzi che essa è in grado di offrirvi, infervorarvi al clamore delle folle
in tumulto, consumare raffinati pasti serviti da
camerieri di cera alle luci false di locali alla moda, ma l'intimo piacere di morsicare un pezzo di
pane appena uscito dal vostro forno non riuscirete mai a provarlo.
Tornate in campagna ad assaporare le delizie
...
PROGRAMMA
(da pag. 7)
Giovedì 9 agosto
ore 21,30: P.le Roma: la Compagnia Dialettale Zepponami presenta: il moaologo «La Rosacela» e la commedia «'I Takfono» di Giorgio
Zerbini con intermezzo di Grillo e Nello.
Venerdì 10 agosto
ore 22:
P.le Roma: Arrivo del servo Martino e del
suo seguito - fiaccolata per le vie del paese
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«
Foto A. Toncini
genuine delle quali vi è rimasto il ricordo! Riscoprirete la gioia della vostra perduta libertà, vedrete cadere intorno a voi, ad una ad una, le
sbarre delle vostre prigioni nelle quali entraste
volontariamente
e vi sentirete liberi come l'uccello fuggito da una trappola, che ritorna nei
luoghi di sua naturale pastura. Sentirete dentro
di voi rinascere la fiducia perduta sugli asfalti
insanguinati, nei giardini pubblici disseminati di
siringhe, negli alveari umani dove il gracidare
della televisione annichilisce il cervello. Vi accorgerete che la vita vera è fatta di cose semplici, di gesti sinceri, di voci discrete
rimbalzanti
dalla terra verso il cielo e dal cielo verso la terra,
di molliche di pane da dividere con le formiche e
gli uccelli, di chicchi di grano che per voi si moltiplicano nel breve viaggio dalla zolla alla spiga,
di frettolosi ruscelli che smuovono le pale di candidi molini, di rintocchi di campanule
bianche
suonate dal vento nell'allegro mare delle messi
in fiore. Basteranno poche cose a ridare vita ad
un forno rurale abbandonato:
una madia, una
tavola, una pala di legno, un «forcone», un «mónnolo» di ginestra, due fascine di viti, un po', di
farina, pochi grammi di lievito.
Quando vi siederete a tavola davanti ad una
pagnotta di pane fresco e rude, sentirete che qualcosa di gioiosamente insolito verrà a posarsi sulle vostre ciglia. Sono perle liquide brillanti come
gocce diguazza, che i poeti potrebbero
chiamare
«distillati d'amore», mentre noi contadini chiamiamo, più precisamente,
lacrime di gioia.
GIORGIO ZERBINI
Sabato 11 agosto
ore 8:
Salto dell'Asino: Gara Provinciale di ruzzolone cat A e B, II Trofeo G.R.L. Montefiascone, II Trofeo «La bottega della pasta all'uovo» di M.V. Palazzetti.
ore 8 - 24: All'interno Parco Fiera: I. Battuta di Caccia Gastronomica organizzata dalla F.I.
d.C. Sezione (Cacciatori) di Montef.e
ore 16:
Loc. Bucarozza: II Palio delle Contrade
Città di Montefiascone organizzato dal
Circolo F E N A L C dello Sport,
ore 18,30: P.le Roma: Premiazione dei partecipanti
al Palio con esibizione degli Sbandieratoli
Falisci.
ore 19,30: Perle vie della Città esibizione degli Sbandieratoli Falisci.
Domenica 12 agosto
ore 8 - 24: All'interno Parco Fiera: II Battuta di Caccia Gastronomica,
ore 10:
Sfilata del Corteo Storico,
ore 11,30: Basilica di S. Flaviano: S. Messa per ¡partecipanti al Corteo,
ore 16:
Corteo Storico per le vie della Città con la
partecipazione del: Corteo Storico di Vignanello, Gruppo Folkloristico «Saturno»
di Atina (FR), Gruppo Folkloristico «I Figli
delle Ciocie» di Torrice (FR), Corteo Storico e Sbandieratoli Falisci di Montefiascone
ore 20,30: Estrazione di una lotteria,
ore 21,30: P.le Roma: esibizione del Complesso
«Mùnich jazz band» offerto dall'E.P.T. di
Viterbo e dall'Ammin.e Prov.e di Viterbo
Martedì 14 agosto
ore 21,00: P ie Mauri: II Defilé di Alta Moda «Pellicceria Batinelli» e «Batinelli Abbigliamen. to». Presenta l'attrice Pamela Prati con la
partecipazione straordinaria del cantante - attore di fotoromanzi Paolo Giusti. Organizzazione: Radio Montefiascone.
Mercoledì 15 agosto
Ore 21,00: Tombola di £. 2.500.000
ore 21,30: P.le Roma: esibizione dei gruppi folk «I
Giullari Città di Minturno» e «Città di Castro dei Volsci».
ore -24:
Chiusura della Fiera.
All'interno del Parco Fiera funzionerà un servizio di PIZZERIA E ROSTICCERIA.
La diffusione della musica all'interno del Parco Fiera e
l'organizzazione degli spettacoli saranno curati da Radio
Montefiascone.
Un passo alla volta...
Nella seconda settimana di agosto, in concomitanza con l'allestimento per le vie del paese di
festosi addobbi per la sfilata del Corteo, verranno aperte le tradizionali «Cannellette».
Lo slogan che si è voluto dare: «Riscopriamo il
Centro Storico», sintetizza ampiamente il fine
che l'Associazione del Corteo Falisco, in collaborazione con il Circolo MF80 si sono prefissati.
«Scopo fondamentale
- ci dice il sig. Jacoponi,
Presidente del Corteo - è focalizzare
l'attenzione
su questa realtà, in modo da valorizzare
l'aspetto paesaggistico
che a Montefiascone
certo non
manca.»
Non possiamo che essere d'accordo con il Presidente, ricordando che.durante questa settimana, le vie dove sono ubicate le «Cannellette»,
verranno allietate dai diversi gruppi folkloristici
che giungeranno per i festeggiamenti in onore del
nostro illustre ospite tedesco. Verranno inoltre
predisposti due punti di ristoro, dove si potranno
gustare i prodotti della gastronomia tradizionale.
Forza, allora! Riscopriamo il Centro Storico e
il gusto di una buona camminata, attraverso le
vie e le piazzette che conducono verso questi
luoghi, dove ad attenderci ci sarà un buon bicchie e di vino, protetto dalla frescura e dal silenzio delle antiche cantine.
Ugo Carini
Giustizia è fatta!
Ho letto su «La Voce» n. 7 del luglio '84 i risultati delle elezioni perii Parlamento Europeo. Confesso di essere rimasto deluso che un periodico diretto da un cattolico osservante, abbia messo in evidenza soltanto il
risultato positivo del Partito Comunista e volutamente
taciuto il risultato positivo del Mov. Soc. Ital. e la
tenuta del Partito Socialista.
Per quanto riguarda poi i risultati della nostra cittadina, anche qui la Sua redazione si è compiaciuta di
mettere in evidenza la perdita del Pentapartito ed il
guadagno comunista di 113 voti in più. Qui siamo nel
falso perché il maggior numero di voti guadagnati sono
del Movimento Sociale (197 voti in più), del Partito
Socialista (120 voti in più) e soltanto terzo il Partito
Comunista con 113 voti in più.
Per quanto sopra esposto, mi auguro che «La Voce»
faccia pubblica rettifica. Grazie e distinti saluti.
Giulio Jacoponi
Non abbiamo nulla in contrario a ristabilire la completa verità. Infatti l'aumento maggiore (197 voti) è andato
al MSI - DN, mentre al secondo posto si trova il PSI con
122 voti.
Non rientrava comunque nelle nostre intenzioni avere
di mira un qualche partito in particolare.
pag. 10
LA VOCE
NELLA CASA DELLE MAESTRE PIE
È NATA UNA PROPOSTA
La nostra «avventura»
cominciò quando, il lunedì successivo alla festa
del Corpus Domini, ci trovammo riunite a casa delle Maestre Pie Filippini. per parlare dell'«idea»
di Suor Luigina
Chiavarelli.
Di fatto ci veniva offerto di realizzare una specie di «campeggio».
vivendo autonomamente,
nella settimana
dal 2 al 7 luglio, a casa delle
Maestre,
nell'edificio
adiacente alla Rocca. In principio la cosa, anche
se ci entusiasmò
moltissimo,
ci lascio un po' perplesse in quanto si trattava anche di cucinare, fare le pulizie da sole e dormire fuori
casa.
Ma per Suor Luigina niente è impossibile.' Ella fece cadere tutte le
nostre preoccupazioni
dicendoci che lei e Suor Maria Alberti, che sarebbe venuta da Celleno. ci avrebbero aiutale. Ci assicurò che
l'esperienza
sarebbe stata bella e istruitil a e ci spiegò inoltre che il suo intento era di
creare un piccolo gruppo molto
affiatato.
Successivamente
ci furono nuovi incontri e. finalmente,
all'inizio
della
«settimana fatidica»,
ci trovammo sistemate nella nostra «nuova
casa».
Eravamo tredici ragazze. Che dire della settimana trascorsa
insieme?
E stata splendida.
Abbiamo avuto sempre giorni densi di avvenimenti
ed
uno diverso dall'altro.
Per viaggiare è stato a nostra disposizione,
per
qualche giorno uno «scuolabus».
Siamo state al lago, al mare e a fare
escursioni nei paesi vicini. Ad Acquapendente
abbiamo visto i «Pugnaloni» che ci hanno affascinato
sia per la loro bellezza, frutto di paziente e
sapiente lavoro, sia per ciò che essi ricordano: la luce della libertà contrapposta
al buio della schiavitù. A Vitorchiano abbiamo visitato le suore
« Trappiste»
che, parlandoci delle loro vocazioni con semplicità e serenità. ci hanno fatto capire quanto sia importante sapersi mettere in «sintonia» con la voce del
Signore.
Tutti i pomeriggi
poi arrivava Don Raffaele Paolucci che ha curato la
«parte spirituale»
soprattutto facendoci
meditare sul messaggio dei bellissimi canti che ci ha insegnato.
Tutti i giorni sono passati cosi in alleria, lavorando,
giocando,
vivendo
insieme.
Sabato, quando il nostro gruppo, che non poteva che essere
denominato «proposta»,
si è sciolto, tanti sono stati gli abbracci, i baci, gli scambi
di indirizzi anche con ragazze che avremmo rivisto
l'indomani.
I soffioni al Ponte dell'Asino
Gemile Direttore.
facendo una passeggiata, come mio solito, sulla vecchia strada di Bolsena mi h;i
colpito una sgradevole novità: nei pressi del ponte detto dell'Asino, (per intenderci
dove si svolgono le gare di ruzzolone), ho visto escavatori e camions che squarciavano una superficie di terreno di circa un ettaro privandolo di quella bellezza
naturale primitiva che ne faceva un paesaggio da fiabe. Mi sono informato cosa
stessero facendo ed ho appreso che l ' F N E L si sta accingendo a praticare un foro
sotterraneo per la ricerca energetica. Si tratterebbe, in sostanza, di una perforazione nel sottosuolo a profondità chilometriche per il rinvenimento ili soffioni da
utilizzare per la produzione di energia elettrica, con una spesa di oltre due miliardi.
Ciò che più mi ha stupito è come l'Amministrazione Comunale abbia concesso
con tanta leggerezza il nullaosta per simili operazioni in un centro in via di sviluppo
turistico quale è Montefiascone. il cui sottosuolo, se dovesse risultare ricco di tali
soffioni, verrebbe sottoposto ad un fittissimo siringamento tale da trasformare un
ambiente tranquillo e paesaggisticamente meraviglioso, in una maleodorante bolgia infernale da cui il turista si terrebbe ben lontano. Sorgerebbero centrali elettriche la cui produzione - e questo è il bello - andrebbe ad arricchire le industrie del
nord a scapito dell'industria turistica locale che. dopo la languente agricoltura,
potrebbe diventare la principale fonte di reddito per l'economia montefiasconese.
I luoghi più interessanti dal punto di vista turistico dell'Alto Lazio - vedi Montalto di Castro con la Centrale Elettronucleare, poi Latera e Valentano con le costru
ende Centrali alimentate da soffioni, ed ora Montefiascone (da non dimenticare
Castelgiorgio nella vicina Umbria) - sembrerebbero segnati da un infausto destino... folgorante al quale le amministrazioni comunali interessate non si curano di
porre i necessari rimedi mentre la popolazione subisce tutto in silenzio, ignara forse
di quanto avviene intorno a lei.
Non vanno sottovalutati i rischi che detti soffioni potrebbero comportare per
l'incolumità pubblica. Per avere idee più chiare in proposito basterebbe chiederlo
agli abitanti delle vicine Valentano. Latera e Castelgiorgio, in cui oltre alla distruzione di aree ecologicamente valide e non contaminate da agenti estranei alla loro
primitiva natura, si sarebbero registrati fatti che avrebbero messo in serio pericolo
la vita degli abitanti. I lateresi in particolare, avrebbero rischiato grosso quando,
avendo una sonda di notte, sfondato una falda di anidride carbonica a circa 400 mt . di
profondità, si sarebbero visti minacciati dalle abbondanti esalazioni che per poco
non li avrebbero uccisi tutti nel sonno. Secondo i geologi il sottosuolo può contenere elementi chimici tra i più disparati non esclusi gas velenosi asfissianti. Inoltre lo
svuotamento delle aree contenenti gas compressi, una volta esaurita la notevole
pressione esercitata dagli stessi, può causare potenti terremoti.
Le prospettive quindi non sono delle migliori per Montefiascone. Gli ecologisti,
o sedicenti tali (Balestra. Zerbini. Tarantello. Paparello. Bartolozzi ecc.) cosa
aspettano a muoversi per mettere a loro volta in moto le organizzazioni e associazioni di salvaguardia ecologica? Non si sono accorti, o fingono di non accorgersi,
dello scempio dell'Asino? Non si sono accorti che decinedi migliaia di metri cubi di
terra, scavati per dar luogo alla «postazione», sono serviti per riempire e quindi
topograficamente cancellare un lungo e profondo fosso che serviva per lo sgrondo
delle acque piovane, trasformandolo da demaniale in proprietà privata, senza che
gli addetti alla vigilanza, tra cui il Corpo Forestale dello Stato, abbiano mosso un
dito per impedire lo scombinamento dell'antico assetto idrogeologico di una vastissima zona? Piangete pure, ecologisti, davanti ad una quercia abbattuta, fotografate
gli immondezzai, arrabbiatevi per quattro canne tagliate sulla spiaggia del lago, ma
mi raccomando, non aprite gli occhi sui veri scempi perpetrati a danno della natura
e degli uomini che la abitano!!! Grazie dell'ospitalità.
B.E.
Grande la nostra riconoscenza
verso Suor Luigina. Suor Maria e verso
la Casa Madre delle Maestre Pie che, sempre coerenti con
l'esempio
della Maestra
Santa, ci hanno dato la possibilità
di trascorrere
giorni
sereni ed istruttivi. Infatti questo «campeggio»
ci è servilo per
riscoprire
ed apprezzare
alcuni valori della vita che troppo spesso
dimentichiamo
come l'amicizia,
come l'importanza
del lavoro e dei sani
divertimenti,
come la bellezza
di saper ascoltare
e parlare con il Signore,
come
«AMORE»
quello vero, che sa donare e
perdonare.
La nostra più viva speranza
è ora quella che altri giovani
possano
ripetere la nostra esperienza,
per respirare l'aria di serenità che c'era
nella nostra casa: quel «clima» ideale per far crescere dentro, per far
rinascere le cose che coniano nella vita, quelle che ci aiutano a non farci
ingannare e a renderci schiavi di una falsa
felicità.
Gruppo . PROPOSTA » - Tofi Cristina
L'ESTATE r
Tra feste e allegria vien
l'Estate
che matura al sole le sue messi
bionde:
le piante dalla brezza son
destate,
agita il vento le fruttuose
fronde.
Son le pere e le pesche
maturate,
dagli alberi fronzuti il frutto
pende.
Del caldo ognuno in città si lagna la gente corre verso la
campagna.
Perché qui la salute ci
guadagna,
con l'aria pura, il cibo
sopraffino,
con quello che si beve e che si mangia:
e tutto fresco, sano e genuino:
/
l'acqua che vien giù dalla
montagna,
il puro olio d'oliva e anche il vino.
Chi va sui monti, chi al lago e chi al mare:
ognun le forze vuol
recuperare.
E come il pellegrin nel
camminare
digiuno e stanco giunge presso un fonte,
li spossato
si asside a
riposare,
con l'acqua si disseta e bagna la fronte.
Un pezzo di pane vi lascia
inzuppare:
così bagnato mangia
avidamente
e saziato e felice il pellegrino
ristorato riprende il suo
cammino.
C. Maurizi
Lago: la Valle e la Rocca
Che bellezza ci sta al nostro lago!
Prima di tutti la spiaggia sabbiosa
dove tu ti avvicini ci hai lo svago:
tranquilla ogni persona li riposa.
Se vuoi il punto più bello, te lo indago:
sotto aI piombino una spiaggia pomposa
e l'isola Mariana l'hai vicino
il ristorante e un buon bicchier di vino.
I punti belli non son mai distrutti:
ritornate a veder la nostra Rocca:
si vede il mare ed i paesi tutti,
respiri l'aria buona con la bocca.
So' tutte parti belle e non son bruite.
Madonna della Neve che rintocca.
Ecco Montefiascone perché vale:
la conca d'oro e la Rocca papale.
E se l'osservi al primo mattino,
in alto su dal nostro paesello
vedi la conca d'oro che è un giardino,
con il montanine che è il punto più bello
ci si produce olio, grano e vino.
E una valle rimessa su modello,
è anche piena di ortaggi e molti frutti
a visitarla ci vengono tutti
Poi ci abbiamo una chiesa colossale:
su grande fondazione è costruita.
E la terza dell'italo stivale
che a visitarla ¡forestieri invita.
Poi c'è Santa Lucia che è uguale
ha il valor di Santa Margherita:
una chiesa che ha molto valore
solo a guardarla ti addolcisce il cuore.
Tofi Aldo
pag. 11
LA VOCE
1) Che cosa avviene nella famiglia
e della famiglia in Italia?
Da cirsa un ventennio una violenta bufera si è abbattuta sull'istituzione familiare, sconvolgendola radicalmente. Sono stati molti i mutamenti avvenuti dal 1960 ad oggi:
a) il passaggio dalla famiglia «estesa» alla famiglia «nucleare», composta quasi esclusivamente dai genitori e dai figli;
b) c'è stato un calo notevole del tasso di nuzialità: dal 1973 al 1981 i matrimoni sono scesi di 90.000 unità,
passando da 403.406 a 313.736; minore quindi è la propensione dei giovani al matrimonio;
c) nello stesso periodo c'è stato
un calo notevole di natalità che è passata dal 16,5 all' 11 per mille abitanti.
Infatti, mentre nei 1971 i nati vivi
sono stati 907.380, nel 1981 sono stati 621.805 (quasi 300.000 in meno!).
Nel nord-centro i morti sono prevalsi addirittura sui nati vivi!;
d) le separazioni dei coniugi da
meno di 5.000 nel periodo 1960 - 62
sono salite a 32.003 nel 1982!;
e) i divorzi nel 1981 sono stati
12.606 e saliti a 13.731 nel 1982. Dalla approvazione della legge sul divorzio (1970) alla fine del 1982 ci
sono stati in Italia 186.584 divorzi;
Calendario
parrocchiale
5 agosto:
I Domenica del mese.
Lega di Perseveranza
uomini. D. Luciano
Trapè terra una giornata missionaria nella Cattedrale.
15 agosto: Ferragosto.
Nella Cattedrale - come
ormai è tradizione - si
tiene la «giornata prò
Seminario».
24 agosto: Venerdì. S. Bartolomeo
e tradizionale «fiera dei
canestri».
2 settembre: I Domenica del mese.
Lega di Perseveranza
uomini: il Patrocinio di
S. Lucia Filippini è rimandato all'ultima domenica di settembre.
Festa della
Madonna della Rocca
5 agosto
2-3-4
agosto:
5 agosto:
Ore 18,30: Triduo di
preparazione.
Alle ore 19: D. Luciano
Trapè, missionario nell'
Alto Volta, terrà, per
tutti quelli che vogliono,
delle conferenze missionarie (diapositive).
Festa.
Essendo di domenica,
non si possono dire S.
Messe.
Alle ore 11: matrimonio
di Giovanni Nardini e
Maria Claudia Frezza.
Ore 18: Funzione di
chiusura.
f) fra i giovani dai 16 ai 30 anni
risulta che il 31% coabita prima di
sposarsi;
g) impressionante è il fenomeno
dell'aborto: dal 6 giugno 1978 al 31
dicembre 1982 gli aborti registrati in
Italia sono stati 939.545. Purtroppo,
nella maggioranza dei casi, non sono i motivi economici, di salute o di
disoccupazione che inducono all'aborto; il rifiuto del figlio è motivato
o dalla sua «inopportunità» o dal
«peso» che costituisce per i genitori.
2) Quali le conseguenze di questi
mutamenti?
a) La contrazione della famiglia ha
provocato la separazione dei figli dai
genitori anziani, i quali subiscono così la solitudine affettiva ;
b) la diminuzione di natalità ha
causato un invecchiamento generale della popolazione. Quando la denatalità supera, come nel 1983, le
soglie della «crescita zero», un popolo va irrimediabilmente verso il
declino:
c) le separazioni legali e i divorzi
hanno comportato una grave instabilità dell'istituto familiare, cambiando la coscienza stessa della famiglia.
3) Quali le cause di questa crisi
paurosa della famiglia?
La principale è dovuta al fenomeno della secolarizzazione, che ha agito in una duplice direzione:
a) ha portato a laicizzare il matrimonio, visto come una realtà non
più sacra e religiosa, ma semplicemente profana e civile (a Roma, nel
1981 i matrimoni religiosi sono stati
10.060, quelli civili 4.046);
b) ha causato un distacco della
maggioranza degli italiani dalle norme morali stabilite da Dio, come ha
dimostrato l'esito del referendum
sul divorzio e sull'aborto.
CONCLUSIONE
Dai dati sopra riportati appare evidente che la crisi della famiglia nei
suoi diversi aspetti (denatalità, separazione e divorzio, aborto) è essenzialmente crisi di valori (valori delia
vita, della sua dignità, della sua sacralità e intoccabilità, della sua grandezza) colpiti dal materialismo, dal
secolarismo e dal consumismo edonistico del mondo di oggi. Per mutare tale situazione, occorre una ripresa dei grandi valori della vita e della
persona e questo è un impegno che
coinvolge la Chiesa in generale e i
cattolici individualmente.
DON LUCIANO TRAPE
È TRA NOI
Don Luciano, dopo due anni trascorsi in Alto Volta, è ritornato in
Italia, per due mesi, e sarà di ritorno
al suo lavoro missionario per la fine
di agosto.
Ha celebrato, insieme al suo amico
Don Roberto, con il Vescovo e con
tutti i confratelli di Montefiascone, il
suo 15mo di sacerdozio, il giorno di
,S. Margherita.
Come passa il tempo, Don Luciano! Noi di Montefiascone siamo or-
gogliosi di te, del tuo lavoro e ti incarichiamo ufficialmente di svolgere la
tua attività missionaria anche a nome nostro, per questo cercheremo di
sostenerti con la preghiera, con l'amicizia fraterna e - per quanto possiamo - con il nostro aiuto materiale.
Tu sei il quarto sacerdote che la
nostra comunità cittadina dona al
mondo (P. Enzo Corba, P. Enrico
Ranaldi e P. Umberto Liberti) e ne
siamo orgogliosi e speriamo d'esserne degni.
RECENSIONE
«Emmaus», di don Giacinto Pascarella, è un romanzo esistenziale,
in cui l'autore delinea «il proprio itinerario interiore di crescita umana e
di perfezionamento spirituale».
È il diario di un viaggio compiuto
dall'autore in Terra Santa, le cui descrizioni paesaggistiche fanno da
sfondo agli incontri personali.
Il personaggio più importante del
romanzo dopo l'autore è Rosalina,
una giovane signora che è compagna abituale del sacerdote, il quale
sente per lei l'attrazione umana,
che però viene sopraffatta dall'amore per Dio. Risalta sempre più nella
narrazione la figura di questa donna, che ritrova se stessa e comprende cosa significa veramente «amare» nélla vita.
Il racconto procede con stile spi-
gliato, con espressione fresca ed attraente e si legge con estremo interesse, anche se non bisogna fermarsi ai fatti di per sé suggestivi per il
loro fascino, ma penetrare nell'essenza del romanzo che è un messaggio di natura religiosa, secondo il
quale la salvezza non è separabile
dalla sofferenza.
Forse sono superflui i due ultimi
capitoli, la cui omissione avrebbe
consentito più spazio all'immaginazione del lettore.
Comunque «Emmaus», agile e
pieno di interesse, può essere gradito anche ai giovani, perché non è
inferiore a tanti «romanzi», spesso a
torto eccessivamente reclamizzati.
Il libro è stato edito da «Edizioni
cultura» di Viterbo ed ha un prezzo
veramente accessibile a tutti (£.
7.500).
Orario Sante Messe feriali
nella parrocchia
della Cattedrale
Da lunedì a giovedì:
ore 7,30 - 9: Cattedrale;
ore 18: Divino Amore.
Venerdì e sabato:
ore 7,30 - 8 - 9: Cattedrale;
ore 18: S. Andrea (prò defunctis).
Ogni giorno:
ore 7: Divino Amore;
ore 7,30: S. Pietro, Bendettine.
Orario festivo estivo
SANTE MESSE
Ore 7:
S. Maria delle Grazie S. Maria del Giglio Chiesa Divino Amore.
Ore 7,3«: CATTEDRALE
S.
MARGHERITA - S.
Giuseppe - C. Domini.
Ore 8:
Chiesa S. Pietro (Benedettine) - Convento
Frati Cappuccini.
Ore 9:
S. FRANCESCO
Ore 9,15: S. Maria del Giglio.
Ore 9,30: S. Flaviano-Corpus Domini-S.M. del Giglio
Ore 10:
CATTEDRALE
S.
Margherita-S. Giuseppe
Ore 10,30: Convento Padri Cappuccini.
Ore 11:
CATTEDRALE
S.
MARGHERITA.
Ore 11,30: S. Flaviano - S. Maria
del Giglio - Corpus Domini - S. Giuseppe.
Ore 12:
CATTEDRALE
S.
MARGHERITA.
Ore 19:
S. Flaviano
Ore 20:
S. Andrea.
MESSA VESPERTINA DEL SABATO valevole per il precetto festivo:
Ore 19:
CATTEDRALE
MARGHERITA.
PRO DEFUNCTIS
10 agosto:
11 agosto:
17 agosto:
18 agosto:
24 agosto:
25 agosto:
31 agosto:
1 settem.:
7 settem.:
8 settem.:
Antonio Bertuccini;
Araldo Socciarelli;
Marina Guitarrini;
Vincenzo Ludovisi;
Umberto Nunziati;
Rina De Grossi;
Benedetto Carelli;
Amilcare Mancini;
Maria Bacchiarti;
Francesco Durantini.
S.
LA VOCE
pag. 12
NOZZE
NELLA LUCE DI DIO
II I luglio hanno coronato il loro
sogno d'amore il dott. Filippo Mocini, medico oculista e figlio del veterinario dott. Secondo e la prof.ssa
Silvia Galli.
La prof. Anna Maria Manente,
figlia del nostro valente collaboratore il maestro Orazio ha convolato
a giuste nozze il 23 giugno in quel di
Arezzo con il sig. Pio Luigi Bura• glia.
A Grotte di Castro invece è stato
celebrato il 2 giugno il matrimonio
tra Roberto Trapè e la signorina Antonietta Spadaccia.
STARNINI
Il 2 settembre toccherà infine all'ing. Giovanni Bacchiarri e alla rag.
Diana Zampetta.
A tutti gli sposi, gli auguri più sinceri da parte de «La Voce» per una
vita serena e concorde.
Alberto Starnini è tornato nella Casa del Padre, lasciando ai
suoi cari e a tutti quanti lo conoscevano un retaggio di laboriosità, di onestà e di serietà. Dopo
essere stato per tanti anni operaio specializzato
nella Società
Elettrica *A. Frigo», aveva continuato a lavorare sia nel negozio da lui aperto, sia in piccole
occupazioni presso privati. Di animo profondamente
religioso,
era un assiduo frequentatore della Lega di
Perseveranza.
Alla moglie e ai figli «La Voce» porge le più sentite condoglianze.
SOCCIARELLI
LAUREE...
Il dott. Giovanni Bacchiarri è fresco laureato avendo conseguito con
la massima votazione la laurea in
Ingegneria Civile presso /' Università degli Studi di Roma appena 2 mesi fa, il 28 maggio, discutendo la
tesi: «Progettazione e procedimenti
per l'edilizia industrializzata»; relatore il eh.mo prof. Gianfranco Car-
...E SPECIALIZZAZIONI
La dott.ssa Antonella Maccaroni
ha conseguito con il punteggio di 70
e lode il 5 luglio u.s. presso la «Scuola di specializzazione in Pediatria
(II scuola)» la detta specializzazione, discutendo la tesi «Le imperfezioni delle vie urinarie in età neonatale»; relatore il ch.mo prof. Luigi
Sagnì.
Si è specializzata invece in Ostetricia presso l'Università degli Studi di Siena il 21 giugno la dott.ssa
Rocchi Patrizia con la tesi: «Sindrome di Down», discussa con il
prof. Norberto D'Antona. La votazione conseguita è di 50. Presto convolerà a nozze il 16 settembre con il
sig. Luciano Gevi. A tutti vanno i
complimenti e gli auguri de «La Voce».
Il canto della sig. Nellina
Non aveva terminato di cantare
per il matrimonio della figlia Anna,
che ha subito ricominciato per le
nozze dell'altra figlia Elena Braguti
con Pietro Giovanni Grassi! Signora
Nellina, non se la prende, vero?
D'altra parte, è un canto di lode a
Dio e se è espressione del dovere
compiuto, allora diventa esempio
per gli altri. Canti pure... mentre
formuliamo le nostre migliori congratulazioni agli sposi partiti per un
lungo viaggio di nozze.
Una ciminiera micidiale
Gli abitanti del rione Porticella
avanzano le loro proteste per il fastidio loro arrecato dal fumo di una
Dopo breve malattia, sopportata con vera cristiana
rassegnazione, è deceduto nella propria abitazione in Via Cassia,
circondato
dall'affetto dei suoi cari, il brigadiere dei Carabinieri Aroldo Socciarelli. Era nato a Castelviscardo
63 anni fa; arruolatosi
nell'Arma
C.C. in età giovane, dopo aver prestato servizio, prima come milite
quindi come sottufficiale, in varie località della penisola, era giunto
a Montefiascone
dove, per vari anni, aveva comandato il Gruppo
Operativo della locale Stazione
Carabinieri.
Collocato a riposo per ragione di limiti di servizio, si era qui
definitivamente
stabilito con la famiglia dove i carabinieri in congedo lo avevano eletto presidente del loro Sodalizio, che a Montefiascone conta oltre 50 iscritti. Ma, ahimè, un male incurabile ha
troppo presto minato la sua fibra tenace stroncandola nel giro di
pochi mesi, senza pietà!
Sia in armi che a riposo si era sempre distinto per affabilità,
serietà, onestà, gentilezza, sia con i cittadini che con i commilitoni,
onorando così le nobili tradizioni dell'Arma
Benemerita.
Ha lasciato un vuoto incolmabile tra quanti lo conobbero e gli
furono amici, nella famiglia, che amò con profonda
tenerezza,
tanto dolore. La Redazione de «La Voce» prende parte al cordoglio
inviando alla famiglia e ai soci del Sodalizio le più sentite condoglianze.
BACCHIARRI
E scomparsa, all'età di 74 anni, la signora Bacchiarri Maria, una
persona buona, semplice e tanto affezionata alla Cattedrale, da lei
sempre frequentata con fedeltà alle pratiche religiose. Un requiem.
FORTUNIO
// giorno 11 aprile u.s. decedeva cristianamente e serenamente a
Roma, all'età di 100 anni, il generale dei Carabinieri Giulio Fortunio.
Il generale Fortunio, legato a Montefiascone anche da vincoli di
parentela, risiedette nella nostra città per oltre tre anni, dal 1931
al 1934, quale capitano comandante la Compagnia dei C.C., disimpegnando il suo incarico con esemplare giustizia ed onestà. Per le
sue eccellenti doti di mente e di cuore fu stimato ed amato da tutta la
cittadinanza
falisca.
Al genero dr. Luigi Moretti ed alla sua gentile signora, ai figli e ai
nipoti le più sentite condoglianze de «La Voce».
DE GROSSI
La popolarissima
Rina De Grossi in Mezzetti, fornitrice di pesce
alla gran parte della cittadinanza, è volata in cielo a raccogliere il
frutto del suo lavoro, praticato con onestà e gentilezza. Alla famiglia vanno attraverso le pagine de «La Voce» le condoglianze di
quanti la conobbero.
ciminiera che si innalza sopra il Civico Ospedale, Essa emette lunghe
ed intense fumate che avvolgono il
grazioso, antico rione in un abbraccio poco piacevole per gli occhi e il
naso degli abitanti.
Questi pertanto pregano l'Amministrazione ospedaliera di prendere gli opportuni
provvedimenti.
UN NUOVO ATTORE
Un'opera di Wedekind, «Il risveglio di Primavera», è stata messa in scena da Lorenzo Salveti per il
saggio di diploma del III anno del
corso di recitazione
dell'Accademia nazionale di Arte Drammatica
«Silvio D'Amico».
Lo spettacolo allestito al Teatro
Studio «Eleonora Duse» di Roma
aveva tra ¡protagonisti Nicola Tangari. La cura con la quale sono state realizzate le scenografìe, le musiche, i costumi, ha reso possibile
una attenta recitazione di quasi tutti ¡giovani attori. Il buon livello raggiunto dallo spettacolo
testimonia
che dietro la vivacità
espressiva
(canto, gesti) c'è un lavoro non indifferente di seria preparazione. Nicola, Melchior nello spettacolo, ha
dimostrato di conoscere e di sapere
esprimere con chiarezza di analisi
quanto il testo e il regista richiedevano.
Alcune delle scene più intense lo
hanno visto alle prese con un personaggio piuttosto complesso; da
questa complessità Nicola ha saputo trarre una figura diffìcile eppure
credibile e ha dimostrato come le
capacità di ottenere risultati interessanti non sono sfuggite a questo
nuovo attore. Lasciamoci convincere dal tempo e questo ancora una
volta ci rivelerà che quanto abbiamo cercato già ci appartiene.
NUOVA AGENZIA
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Bibbia; La Storia di Gesù.
NUOVA GESTIONE
I giovani Maurizio e Giampiero Mezzetti, sono i nuovi gestori del Bar Italia.
A Maurizio e Giampiero che si sono
messi al lavoro con tanta buona volontà,
formuliamo gli auguri più sentiti di ottimi
affari.
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