Verbale Assemblea Regionale dei Delegati (ARD

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Verbale Assemblea Regionale dei Delegati (ARD
CLUB ALPINO ITALIANO
REGIONE LOMBARDIA
Giussano – 11 aprile 2010
Verbale Assemblea Regionale Delegati Lombardi
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Verbale Assemblea Regionale dei Delegati (ARD) lombardi
GIUSSANO – 11 aprile 2010
Il giorno 11 aprile 2010, presso la Sala DON CACCIA dell’Oratorio di Giussano, si riuniscono i Delegati delle
Sezioni lombarde del Club Alpino Italiano per discutere il seguente ordine del giorno:
1. nomina del Presidente dell’ARD e di cinque (5) Scrutatori;
2. approvazione del Verbale dell’ARD di Valmadrera;
3. relazione del Presidente del GR e comunicazione dei Componenti del CDR;
4. relazione dei Presidenti degli OTPO; relazione sulla progetto REA a cura di Enrico Sala;
5. elezione di due (2) Componenti del CC (designati Claudio Malanchini e Angelo Schena);
6. elezione di quattro (4) Componenti del CDR (scadono Renato Aggio e Antonio Corti
rieleggibili e due posizioni vacanti);
7. elezione di un (1) componente del Comitato Elettorale lombardo (posizione vacante);
8. elezione di di sette (7) Componenti della Commissione TAM lombarda;
9. designazione dei Componenti lombardi delle seguenti Commissioni centrali (OTCO) –
Medica, Materiali e Tecniche, Rifugi e Opere Alpine, Speleologia, TAM, Pubblicazioni,
Cinematografica, Comitato Scientifico e Servizio Valanghe Italiano;
10. presentazione del bilancio consuntivo 2009, a cura del Segretario del CDR;
11. relazione del Collegio Revisori dei Conti, a cura del Presidente del Collegio, ed
approvazione del bilancio consuntivo 2009;
12. presentazione del bilancio preventivo 2010, a cura del Segretario del CDR;
13. comunicazione dei risultati delle elezioni;
14. designazione della sede per la prossima ARD.
1)
Nomina del Presidente dell’ARD e di cinque Scrutatori
Alle 9.30 il Presidente regionale Renata Viviani da inizio ai lavori dell’Assemblea, proponendo per
acclamazione la nomina di Germana Mottadelli quale presidente dell’ARD e dei cinque scrutatori: Ilaria
Pozzoli, Carmen Zanin, Paola Perego, Elisa Villa e Nespoli Stefano.
Il Presidente dell’Assemblea, Germana Mottadelli, invita i rappresentanti comunali presenti in sala a fare i
loro interventi.
Dopo tali interventi segue introduzione di Germana Mottadelli – Inizia col dare il benvenuto a tutti i
Delegati presenti in sala, ricorda che ricorre il 65° della fondazione della Sezione CAI di Giussano e ringrazia
tutti i Past President della Sezione in modo particolare il Commendatore Carlo Cerati, che è stato suo
Presidente al quale è particolarmente affezionata in quanto è stato maestro nell’insegnarle il rispetto per la
montagna e la natura e l’attenzione verso i giovani. Ricorda che la sezione CAI Giussano è stata la prima ad
avere un Presidente donna e precisamente Rosangela Caslini. Inoltre ringrazia il parroco Don Norberto
Donghi per aver dato la possibilità di usufruire della sala Don Caccia.
2)
Approvazione del Verbale dell’Assemblea Regionale dei Delegati di Valmadrera
Germana Mottadelli chiede se ci sono osservazioni o interventi in merito al verbale dell’ARD tenutasi a
Valmadrera 15 novembre 2009 e già inviato a tutte le sezioni. In mancanza di interventi, si procede
all’approvazione per acclamazione.
3)
Relazione del Presidente del GR e Comunicazione dei Componenti del CDR
La Presidente del G.R. Renata Viviani relaziona ai Delegati sull’attività del G.R.
“Cari Delegati ed intervenuti oggi, vi ringrazio per la vostra partecipazione, preziosa perché ci permette di
condividere le prospettive nelle quali si sta muovendo la nostra associazione. Dall’Assemblea di Valmadrera
tenutasi a novembre sono proseguite infatti le importanti riflessioni che hanno animato questi mesi, e mi
riferisco alle riflessioni sul tema “CAI diritto pubblico e di diritto privato” che hanno arricchito in particolare la
stampa sociale, e alle proposte di riassetto degli organi tecnici centrali elaborate dal gruppo di lavoro della
sede centrale, tuttora in cantiere, che hanno aperto un importante riflessione sui temi del rapporto tra le
varie strutture del CAI, sull’importanza di attivare una gestione più efficiente ed efficace, sulla responsabilità
dei titolati verso i soci e sul loro rapporto con le Sezioni, sul rapporto tra i diversi organi tecnici e sul valore
del volontariato quale punto cardine del CAI. Non si è trattato di speculazioni solo teoriche e di principio ma
di un dibattito sentito e partecipato che tuttora anima molte discussioni, necessarie per approdare ad un
modello organizzativo condiviso e che risponda ai bisogni che emergono. Per il CDR si è trattato di
un’importante occasione di confronto interno e con i referenti degli organi tecnici periferici, che credo sia
servita a tutti per esprimere le proprie posizioni e per sentirsi parte integrante della nostra grande
associazione. Abbiamo attivato un tavolo di confronto, sia reale che telematico con i presidenti degli OTPO
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lombardi che ha consentito, come detto, di raccogliere riflessioni e punti di vista e di rappresentarli
unitariamente alla Presidenza Generale affinché ne tenesse conto nelle sedi di riforma. Ieri, a questo
proposito, il Presidente Generale, a nome del comitato di presidenza, ha annunciato, nella conferenza dei P.
regionali, che il progetto è da considerarsi work in progress e che necessita ancora di essere dibattuto oltre il
suo mandato per raggiungere la necessaria condivisione. Si è concluso a dicembre il progetto di educazione
ambientale REA (Rifugi, Energia, Acqua) cofinanziato da Fondazione CARILO ed al quale hanno partecipato le
Sezioni di Besozzo, Canzo, Caslino, Como, Erba, Germignaga, Invegrigo, Mariano, Merone, Saronno e Sesto
Calende del quale vi relazionerà il coordinatore Enrico Sala. Nei primi giorni di gennaio si è tenuto un
incontro con il Gruppo Lombardo Sentieri, il gruppo tematico costituito da Guido Bellesini, che ne è tuttora
referente anche se ha purtroppo espresso l’intenzione di lasciare l’incarico. E’ emersa la necessità di
rilanciare il tema “sentieri” a livello regionale e a livello centrale. La sentieristica è infatti un argomento
tecnico e politico che riveste un’importanza cruciale nel rapporto con il territorio. Non vi è tuttora
un’organicità nell’affrontare la questione, che per la sua natura comporta la strutturazione di rapporti
sistematici e di collaborazione con le amministrazioni locali e regionale e richiede competenza, chiarezza di
intenti e capacità di formulare proposte valide. Questo è uno degli argomenti nel quale dobbiamo investire
molto, anche al fine di valorizzare ulteriormente ed aggiornare il patrimonio di dati e il materiale prodotto
nei vari progetti realizzati negli anni scorsi. In questi mesi sono stati raggiunti due importanti risultati:
l’approvazione presso Regione Lombardia del regolamento attuativo della “legge Rifugi” che ora consente ai
rifugi escursionistici ed alpinistici della Lombardia, (vedi l.r. 16/07/2007 n. 15), di svilupparsi in condizioni di
maggior chiarezza normativa, infatti il 10 febbraio la Giunta di Regione Lombardia ha approvato il
regolamento “Requisiti strutturali e igienico sanitari ..”, quindi i rifugi dovranno adeguarsi agli standard
previsti entro cinque anni, ed a loro disposizione, nel prossimo triennio ci sono tre milioni di euro. Alla
composizione del regolamento hanno collaborato il CAI Lombardia, Assorifugi e Guide Alpine. Per il CAI
lombardo si è trattato di un intenso lavoro di raccordo tra le sezioni proprietarie di rifugi (che ne possiedono
95) e la commissione rifugi, retta da Carlo Alfredo Pessina, che ne ha sollecitato le osservazioni,
successivamente concordate con presidenza regionale (un lavoro iniziato da Guido Bellesini al quale sono
subentrata l'’anno scorso con la collaborazione del V.P. Renato Aggio, referente rifugi del CDR). Le
osservazioni proposte nelle sedi tecniche e politiche sono state accolte quasi tutte ed hanno contribuito a
creare uno strumento adeguato ai tempi (vedi accessibilità ai disabili per i rifugi raggiunti dalla viabilità
ordinaria) ma che considera le situazioni peculiari. Ora è necessario contribuire con opportuni suggerimenti,
alla definizione dei criteri che consentiranno ai proprietari di rifugio l’accesso ai finanziamenti per
l’adeguamento. Il nostro apporto sarà prezioso nella misura in cui le Sezioni proprietarie forniranno una
fotografia reale della situazione delle strutture in relazione a quando richiesto dal regolamento.
Il progetto Interreg Progetto” VETTA – Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri
delle medie ed Alte quota”, capofila Regione Piemonte, partner italiani di progetto Regione Lombardia,
Provincia Autonoma di Bolzano, Club Alpino Italiano Regione Lombardia, C.A.I. sez. Villadossola e sez.
Novara è stato approvato in febbraio ed è ormai attivato con la collaborazione delle commissioni Alpinismo
Giovanile, Senior e Rifugi ed Opere Alpine. Vi relazionerà poi, circa lo stato dell’arte il VP Renato Aggio che lo
sta gestendo con il VP Antonio Paladini. E’ di questi giorni la definizione della convenzione tra GR Lombardia
ed ERSAF (Ente Regionale Servizi Agricoltura e Foreste), la cui riformulazione è stata curata dal VP Antonio
Paladini che vi descriverà poi i contenuti. L’acquisizione della personalità giuridica non è ancora stata
perfezionata a causa dei problemi riscontrati nel reperire un documento attestante la nascita ufficiale del
Comitato di Coordinamento delle Sezioni lombarde, embrione dell’attuale GR, che probabilmente origina
dagli anni pre bellici e non è stato ancora rintracciato o surrogato da altro documento idoneo. Sono da poco
entrate in vigore alcune modifiche al Regolamento Generale del CAI; di particolare interesse è l’art. 62 che
prevede che gli organi tecnici periferici debbano avere un corrispettivo omologo centrale. Letto l’enunciato,
le commissioni senior e ciclo escursionismo, storica l’una e di recente istituzione l’altra, hanno espresso dei
timori in merito alle prospettive sulla propria continuità operativa. Vorrei rassicurarle circa l’intenzione del
CDR di, pur rispettando il regolamento, trovare una soluzione interpretativa corretta, concordata con la CCE,
ed operativa concordata con le commissioni interessate, che non pregiudichi organizzazione ed attività, ma
che anzi, le valorizzi con funzione pilota presso le altre regioni. Vorrei anticipare un argomento, emerso ieri
nella già citata riunione dei presidenti regionali e che sarà oggetto di discussione nell’AD di Riva del Garda e
che vedremo anticipata nello “Scarpone” di maggio: il 2009 è stato un anno di straordinaria sinistrosità per i
soci CAI, sia per incidenti minori che, purtroppo, per un drammatico scostamento delle medie precedenti che
vedevano circa cinque rimborsi per decesso all’anno, quest’anno con 6 incidenti mortali per soci e 11 per
titolati (per i quali è previsto un doppio rimborso), l’assicurazione ha rimborsato premi per 7 milioni di euro
a fronte di un milione e mezzo di premio. Non è questo il contesto dove approfondire l’argomento ne’ io ho
titolo per farlo, ma vi preannuncio la necessità di valutare se continuare sulla strada di una copertura
generalizzata dell’attività sezionale, con un aumento della tessera stimato in 3 euro circa , oppure ipotizzare
altre soluzioni.
Nell’auspicio che la situazione drammatica di quest’anno sia da relegare ad un “annus orribilis” mi è venuta
una riflessione pensando alle vittime e alle loro famiglie che hanno comunque beneficiato, se si può usare
questo termine, della solidarietà degli altri soci, che con l’adozione del nuovo sistema automatico di
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assicurazione, hanno garantito un risarcimento almeno economico. Un altro problema emerso ieri riguarda
gli effetti del Decreto del 30 marzo 2010 che sospende le tariffe agevolate per gli abbonamenti postali di
giornali quotidiani e periodici assunto dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, che comporta tout court un raddoppio del costo spedizione della stampa
sociale e quindi vi sarà la proposta di un adeguamento del “bollino” di un ulteriore euro per far fronte al
costo imprevisto. L’effetto di questo decreto graverà anche sulle spedizioni della stampa delle sezioni e degli
altri organi del CAI. I PR hanno espresso, a questo proposito, una mozione che chiede venga sospesa
l’efficacia del suddetto Decreto ministeriale e l’immediato avvio delle procedure previste dall’articolo 2 dello
stesso e che, comunque, vengano urgentemente reperite le disponibilità finanziarie al fine di non limitare o
comprimere il circuito dell’informazione e comunicazione, patrimonio importantissimo di un paese moderno e
democratico. Mi è obbligo ora ringraziare gli amici componenti del CDR per lo spirito di collaborazione che
hanno espresso durante questo anno, mantenendo i rapporti con gli OTP e gli ambiti territoriali di
riferimento, in particolare i vicepresidenti Aggio e Paladini con i quali ho avuto la possibilità di confrontarmi
costantemente. Desidero salutare e ringraziare Giorgio Tieghi e Antonio Corti che terminano il loro mandato,
rivolgo un particolare ringraziamento al padrone di casa Giovanni Pozzi per la sua paziente e puntuale
assistenza e al più prestigioso socio di Giussano, il Vice Presidente Generale Vincenzo Torti. Ringrazio i
revisori dei conti, i probiviri e i consiglieri centrali che sono sempre stati presenti alle nostre riunioni ed
hanno fornito il loro competente e richiesto supporto. Saluto affettuosamente il consigliere Centrale Flaminio
Benetti che termina il suo mandato.”
Vincenzo Torti (Vicepresidente generale) “Grazie Renata, grazie a tutti voi, il compito è ingrato come
spiegare con la necessità di aumentare il bollino cosa che non è accaduta negli ultimi anni, le ragioni sono
ben precise ed argomentate e secondo me già da oggi buona cosa che tutti i Delegati esaminino e valutino
per arrivare poi alla soluzione più corretta. Intanto mi complimento con il nostro presidente regionale la cui
chiarezza ed efficacia sono assolutamente invidiabili. Ha centrato immediatamente in modo sintetico il
dibattito che c’è stato ieri con tutto il consiglio centrale con tutta l’assemblea dei presidenti regionali la
presidenza ne aveva già discusso tutto il giovedì precedente. Che cos’è accaduto. Cosa gravissima le
statistiche degli infortuni in montagna dei nostri soci hanno toccato vertici inimmaginabili, sono state falsate
20 anni di statistiche sono state spazzate via nel volgere di poco tempo. E la ricaduta qual è stata: che la
compagnia di assicurazione a di un premio percepito per una complessità di 1,5 milioni si è trovata
un’esposizione di circa 7 milioni di euro. A fronte di un rischio così sproporzionato si è avvalsa, e non si può
neanche dire che non vi siano ragioni, la facoltà di recedere. Un recesso che tra l’altro avrebbe potuto
effettuare anche prima e che ha cercato di evitare fino all’ultimo. Purtroppo come voi ricorderete, proprio
nella settimana di chiusura anno ulteriori quattro gravissimi incidenti hanno dato un colpo di grazia: i nostri
amici del soccorso alpino che sono mancati sul tonale. Ora che cosa è accaduto con il recesso che le
coperture che avevamo previsto con determinati costi per il 2010 per essere garantite hanno dovuto portare
ad un tavolo di confronto per consentire in tutto il periodo dal 1 maggio, perché da quel giorno cessavano la
copertura dei soci, degli istruttori, di tutte le 7 polizze disdettate dal 1 maggio al 31.12 ed in un caso al
31.03 per una polizza che ha una ultra attivata fino a 31.03. Vi assicuro che è stata una cosa davvero
difficile perché le compagnie hanno avuto una facilità nel dimostrare con le statistiche alla mano che il loro
rischio assicurativo era al di là dell’immaginabile e che quindi non avrebbero avuto nessuna ragione
razionale per poter addivenire al completamento con un nuovo contratto dalla fase dal 1 maggio al 31
dicembre. L’unica compagnia che ci aveva dato indicazioni era la Fondiaria SAI che è la stessa che aveva
disdetto le polizze che aveva quotato tra i 3/3,5 milioni la cifra necessaria per coprire l’anno 2010. Una cosa
impensabile, vi lascio immaginare il disagio nel quale ci siamo trovati in un momento con l’altro, non ci
siamo persi d’animo ed abbiamo iniziato tutte le trattative possibili ed immaginabili e ho il dovere di dire che
la Fondiaria SAI è stata molto più che corretta che ha veramente dato conferma di un affezione nei confronti
del Cai tanto è che dopo aver contattato tutte le compagnie possibili ed immaginabili nessuna delle quali ha
dato disponibilità a coprire le nostre polizze, Fondiaria SAI si è attestata intorno al 1,6/1,5 milioni di euro per
coprire il 2010 fino a consumazione delle coperture. Si trattava a questo punto di trovare questi soldi, noi
non ne avevamo assolutamente preventivati nei costi del bilancio 2010 deliberati l’anno scorso, ma avevamo
gestito con l’attenzione del buon padre di famiglia e quando c’è stato un momento di risparmio assicurativo i
soldi non li abbiamo buttati via, li abbiamo accantonati in un fondo chiamato apposta “fondo di perequazione
assicurativa” al quale accedevano circa 460.000 euro; non solo nel 2009 per poter poi investire nelle nostre
attività quelle che giustificano l’esistenza del CAI avevamo risparmi di gestione di altri 660.000 euro il che
sostanzialmente equivaleva ad avere un tesoretto di 1.100.000 euro il che ci ha consentito di sederci al
tavolo delle assicurazioni di utilizzare una leggina che ha dato 250.000 euro per il soccorso alpino prendere
immediatamente 660.000 euro di risparmio 2009 ed implementare il “fondo di perequazione assicurativa”,
utilizzare i 250.000 del soccorso alpino e cominciare a fare calcoli di ulteriori risparmi gestionali 2010 in
modo da coprire tutto il fabbisogno è stato firmato la settimana scorsa il nuovo protocollo d’intesa con la
compagnia che quindi assicura tutto il CAI fino al 31.12.1010. E’ stato necessario apportare alcune modifiche
che troverete specificato sullo Scarpone del Mese di maggio ma la ragione era inevitabile Noi avevamo
stipulato una polizza completamente nuova era aperta a qualsiasi ulteriore valutazione da parte nostra
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soprattutto da parte della Compagnia. Ricorderete le cose dette quando abbiamo presentato questa polizza e
quando Voi avete deliberato i quando mano a mano poi l’abbiamo illustrata I punti fondamentali quali sono
stati i soci anche istruttore nelle sventurate occasioni in cui le famiglia hanno beneficiato sia della copertura
come socio che della copertura come istruttore. Questo meccanismo di raddoppio sostenuto per la stessa
persona e per lo stesso infortunio per la Compagnia è sembrato intollerabile nel senso che ha fatto lievitare
enormemente i costi. quindi la prima richiesta che ci è stata fatta è di rimuovere questo automatismo fra
socio e istruttore e la seconda richiesta tutto sommato porta il normale avvenire per una franchigia del 3%,
che è stata insolita in tutto il settore assicurativo, ci è stato richiesto di portarla al 5% anche qui non è
cambiato rispetto … a tutte le statistiche e casistiche che abbiamo verificato ….dell’assestamento della
franchigia rispetto all’entità dei danni percentuali; noi avevamo ottenuto il 20%, vale a dire dal momento in
cui l’infortunio arrivava al 21% si azzerava la franchigia, quindi chi aveva un danno del 19% veniva risarcito
del 14%, chi lo aveva al 21% veniva liquidato al 21%. La Compagnia ha detto che non era possibile
sostenere tale situazione. Dobbiamo effettuare l’azzeramento della franchigia che deve scattare più avanti, è
stata quindi portata al 50%. Devo dirvi che nella casistica del 2009 si tratta di casi quasi inesistenti che
però, nella trattativa contrattuale della Compagnia Fondiaria Sai ha permesso di portare in Consiglio che
c’erano delle modifiche del quadro normativo che hanno il loro peso. L’ultimo punto che è stato modificato,
perché nei riscontri oggettivi è pari a poco, è l’aver portato la franchigia nel rimborso delle spese dai 100,00
€ innalzato ai 200,00 €. Queste cose nel riscontro attuale è di poca roba ma nell’ottica del costo assicurativo
ha avuto un importanza considerevole di € 500.000,00 perché la Compagnia ipotizzava un gran numero di
sinistri tenete conto che sono più che raddoppiati nel 2009 e non è poco.e quindi con queste modifiche e con
questi costi aggiuntivi il 2010, diciamocelo francamente, con la gestione del buon padre di famiglia, il CAI è
riuscito ad affrontare senza fare altri interventi né correttivi né recuperativi per il 2011 deve essere
immediatamente sotto i nostri occhi e alla nostra attenzione ipotizzare che nel 2011 la nostra polizza
costerà 3 € in più è ottimistico il che significherebbe che per mantenere il quadro invariato i costi saranno
anche leggermente superiori, quindi quando verrà proposto un aumento di 3 € per mantenere la copertura
assicurativa vuol dire già che si prevede una gestione molta attenta di tutti i costi e risorse disponibili,
perché il fabbisogno sarà probabilmente superiore perché è importante che ce lo diciamo oggi in quanto è un
problema che si è posto da poco e nessuno di noi deve arrivare all’assemblea di Riva del Garda impreparato
Il costo di 3€ è una cifra, che a secondo di come la si interpreta, può essere di pochissimo conto o una cosa
enorme. Si evidenzia, inoltre, che il costo assicurativo per i non soci passerà da 3€ a 6€ per ogni giorno.
Tengo, inoltre a precisare che è recentemente entrato in vigore un D.M. che revoca tutte le agevolazioni in
materia di tariffe relative alle spedizioni delle nostre riviste. Tale aumento prevederà un ulteriore incremento
di 1 € al costo del bollino. Concludo, con assoluta serenità, che le decisioni che scaturiranno dalla base del
CAI dalle sezioni dei Delegati sarà comunque il meglio per il sodalizio.”
Marco Tieghi (Sezione di Milano). “Colgo l’occasione per evidenziare al Comitato Direttivo Regionale se ci
sono ancora delle sezioni morose, che forse non hanno ancora capito quale c’è dietro all’attività del CAI. Per
tutto il lavoro svolto in tal senso, ringrazio Renata Viviani ed il suo staff. Dopo tanto tempo si riparla di quota
sociale all’interno della relazione del Presidente Regionale che dimostra che funziona questa collaborazione.
Auspico una maggiore collaborazione tra la Presidenza Regionale e la Sede Centrale e che tale collaborazione
venga messa conoscenza delle Sezioni affinché queste ultime all’interno dei propri consigli e delle proprie
assemblee ne possano discutere ed arrivare più preparate all’Assemblea dei Delegati, cosicché l’Assemblea
rappresenti veramente la voce del CAI lombardo. Il nostro deve essere un lavoro corale e va ricordato che è
tutto basato sul volontariato. Concordo, come già anticipato da Torti, per l’aumento dell’assicurazione e per
l’adeguamento ISTAT fermo da diversi anni.”
Renato Aggio (componente CDR) Progetto VETTA VALORIZZAZIONE delle ESPERIENZE e dei prodotti
TURISTICI TRANSFRONTALIERI delle medie e ALTE quote. Capofila: Reg. Piemonte – Canton Ticino; Partner:
Reg. Lombardia, Canton Grigioni, Prov. Autonoma Bolzano, CAI Lombardia, CAI Novara, CAI Villadossola,
IREALP (Ist. Di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia applicate alle aree Alpine). Partecipazione: Ticino Turismo,
ATSE (Ass. Ticinese Sentieri Escursionistici), Polo di Poschiavo.
Progetto Strategico Interreg IIIA Italia-Svizzera 2007-2013 programma di cooperazione transfrontaliera.
Obiettivi - Il progetto si propone di migliorare l’offerta turistica dell’area interessata attraverso
la costruzione e valorizzazione dei prodotti turistici transfrontalieri connessi all’escursionismo.
Questi prodotti sono costituiti da più elementi fra loro fortemente interconnessi: infrastrutture
senti eristiche patrimonio ricettivo (rifugi, posti tappa e altre strutture ricettive similari),
formazione professionale, servizi e attrezzature (cure mediche, previsioni meteo, ma anche
connessi al tempo libero e allo sport), sicurezza, rispetto dell’ambiente, promozione, etc. Per
la realizzazione di quanto si è fatto carico il CAI GR Lombardia, oltre al diretto coinvolgimento
del Presidente Ranata Viviani, del VP Paladini e mio, è e sarà al nostro fianco con il suo
preziosissimo aiuto l’Arch. Monica Brenga, che già ha contribuito alla realizzazione di
precedenti progetti Interreg che ci ha visto impegnati. Del progetto abbiamo già dato
informazione durante l’Assemblea di Valmadrera lo scorso autunno quando era già ben
definito ma non ancora approvato. Dopo l’approvazione da parte del Comitato di Pilotaggio in
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data 14 ottobre 2009 e da parte della Regione Lombardia in data 11 dicembre, il progetto ha
avuto l’avvio ufficiale il 01 febbraio e terminerà il 31 gennaio 2013. Allo scopo di meglio
gestire e far interagire tra di loro i vari progetti pilota che costituiscono il progetto VETTA sono
stati istituiti tre Gruppi di lavoro coordinati da IREALP.
I) Reti sentieristiche, rilevamento flussi, certificazione itinerari transfrontalieri, promozione, comunicazione
Di questo gruppo di lavoro, per il quale il CAI GR Lombardia ha dato la sua disponibilità a fungere da
coordinatore, fanno parte:
Regione Piemonte
o rilevamento flussi
Cantone Ticino
o rilevamento flussi
CAI Gruppo Lombardia
o Attività con i giovani (avvicinamento alla montagna)
o Attività con i senior (Montagna amica della salute)
CAI Sezione Villadossola e Novara
o Interventi strutturali e infrastrutturali su percorsi escursionistici
II) Carta di qualità strutture ricettive e formazione dei gestori
Regione Piemonte
o Carta di qualità
o Attività di formazione
Cantone dei Grigioni
o Percorso formativo innovativo
CAI Gruppo Lombardia
o Progetto formativo
IREALP
o Formazione dei gestori su enogastronomia
III) Servizi e tecnologie a supporto degli operatori e sicurezza
Regione Piemonte
o Campagna sicurezza (ARPA Piemonte)
o Servizio VOIP nei rifugi
o Telerilevamento delle variabili ambientali
Cantone Ticino
o Sistema webgis rifugi e capanne (piattaforma informatica)
IREALP
o Connessione satellitare a banda larga
o Infopoint
Regione Lombardia
o Attività di supporto nella connessione a banda larga
Provincia Autonoma di Bolzano
o Campagna sicurezza
Per quanto riguarda l’azione del progetto inerente la comunicazione, il CAI GR Lombardia è impegnato con
un autofinanziamento di € 60.000,00 utilizzando come veicolo la stampa sociale.
I primi due articoli sono già apparsi sui numeri di Gen-Feb e Mar-Apr della “Rivista” spiegano la
strutturazione, abbastanza complessa, del progetto.
Per le azioni all’interno del progetto che saranno svolte dal CAI GR Lombardia si è pensato di coinvolgere i
tre OTPO che richiedono attenzioni particolari all’interno del nostro sodalizio, vale a dire
•
l’Alpinismo Giovanile
•
i Senior
•
i Rifugi
In seguito all’avvio del progetto in data 01 febbraio sono state organizzate riunioni con i presidenti degli
OTPO designati e si è cominciato a gettare le basi del loro coinvolgimento. Per l’alpinismo giovanile e i senior
l’obiettivo è di creare dei “pacchetti” escursionistici che oltre all’attività che già svolgono, abbiano come
valore aggiunto una finalità formativa e informativa che valorizzi le loro esigenze particolari. Per l’anno in
corso, essendo i programmi già tutti predisposti, gli OTPO coinvolti stanno valutando all’interno degli stessi
quelle attività che nella seconda parte della stagione, svolgendosi nei territori oggetto del progetto, possano
essere ricalibrate per inserirveli. PER L’ALPINISMO GIOVANILE - Vi è l’opportunità di migliorare l’offerta
educativa in ottemperanza con il PROGETTO EDUCATIVO DEL CAI predisponendo per quest’anno una
raccolta d’informazioni e dati al termine delle escursioni che saranno utili per la progettazione dei “pacchetti”
da realizzarsi negli anni 2011-2012, con l’intervento anche di professionisti, che porteranno nell’attività quel
valore aggiunto di cui si accennava che andrebbe incontro anche alle esigenze espresse dagli
accompagnatori e dai giovani diretti utenti. PER I SENIOR - Si lavorerà all’approntamento di escursioni
finalizzate al miglioramento del benessere dell'utente interpellando esperti della Commissione Medica
Centrale del CAI e di quanti in questi anni stanno studiando tali tematiche quali la preparazione,
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l’alimentazione, la respirazione, i problemi vascolari, il ritorno all’escursionismo dopo problemi cardiaci o
infortuni. PER I RIFUGI - Il rifugio oggi giorno non è più solo un punto di avvicinamento per le ascensioni
alpinistiche ma spesso è un punto di arrivo per gli escursionisti. E’ in quest’ottica che i rifugi richiedono una
riqualificazione strutturale e i gestori di un miglioramento delle competenze professionali dal punto di vista
dell’accoglienza allo scopo di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva. Si lavorerà quindi per realizzare corsi
di formazione a moduli per rifugisti che portino al miglioramento dell’accoglienza e organizzazione
dell’ospitalità, marketing turistico, all’approfondimento delle norme igieniche sanitarie per gli alimenti, le
strutture e gli addetti oltre che al primo soccorso. Sarà richiesta la collaborazione di AICQ che già ha
collaborato al progetto Interregionale “sulla montagna per la destagionalizzazione delle presenze turistiche,
attraverso la valorizzazione delle tipicità locali”. Ci sarà anche il coinvolgimento di IREALP per quanto
riguarda il modulo per la valorizzazione della cucina e dell’enogastronomia tradizionale locale. Oltre al CAI
GR Lombardia partner nel progetto VETTA sono anche le Sezioni CAI di Novara e di Villadossola e gli
interventi che le vedono coinvolte li potete trovare leggendo l’articolo pubblicato sulla “Rivista” di marzoaprile.
Antonio Paladini (componente CDR). “ERSAF collabora con il CAI per la programmazione, lo sviluppo, la
promozione e la gestione di piani e reti sentieristiche a livello regionale, provinciale, comprensoriale e locale
nonché per predisporre e attivare congiuntamente programmi e iniziative di promozione e valorizzazione
dell'attività escursionistica nella montagna lombarda. ERSAF favorisce l’utilizzo alle Sezioni e Sottosezioni del
CAI di fabbricati e terreni delle Foreste di Lombardia all'interno dei quali svolgere attività a servizio della
fruizione escursionistica, didattico-naturalistica e alpinistica della montagna lombarda. ERSAF e CAI previe
intese da definire di volta in volta tra le parti, collaboreranno a sviluppare congiuntamente le seguenti
attività:
a) realizzazione di attività a carattere escursionistico, didattico-naturalistico e alpinistico, nell'ambito delle
Foreste di Lombardia;
b) definizione di puntuali accordi per la gestione di bivacchi e rifugi già esistenti, nonché di nuove strutture
da destinare ad uso rifugio alpino o bivacco o comunque per attività della Associazione, Sezioni e
Sottosezioni sulla base di progetti condivisi;
c) predisposizione di progetti di pianificazione, gestione e salvaguardia di reti sentieristiche a livello locale,
comprensoriale, provinciale, regionale;
d) manutenzione e potenziamento della rete sentieristica secondo le normative del Manuale Sentieri del CAI;
e) iniziative comuni finalizzate allo sviluppo di progetti sostenibili dell'ambiente montano;
f) pubblicazione di guide itinerarie, monografie tematiche, notiziari informativi;
g) pubblicazione, implementazione e link delle attività concordate nei rispettivi siti internet;
h) organizzazione e realizzazione di attività culturali, ricreative;
i) attività di formazione e informazione sui temi delle risorse naturali e forestali montane;
j) progettazione e realizzazione di percorsi tematici nelle montagne lombarde;
l) attività didattiche e sul territorio volte all’insegnamento, alla tutela, alla valorizzazione dell’ambiente e del
patrimonio naturale, culturale e artistico della montagna lombarda; all’informazione e alla frequentazione in
sicurezza in montagna; all’educazione escursionistica ed alpinistica; all’organizzazione di manifestazioni ed
escursioni;
n) sviluppo di iniziative finalizzate alla promozione e valorizzazione delle attività tradizionali e dei prodotti
tipici della montagna;
o) scambio di pubblicazioni da utilizzare per le Sedi CAI, per i rifugi e per le case delle Foreste di Lombardia,
p) istituzione di un gruppo di lavoro misto per la segnaletica, l’arredo forestale e la realizzazione di nuovi
bivacchi e rifugi;
q) sviluppare azioni di mediazione culturale tra il territorio montano e quello urbano.
Flaminio Benetti (Consigliere centrale). “Voglio evidenziare all’Assemblea che sono cambiate le
condizioni per essere Presidente di Sezione. La sola condizione è quella di essere iscritto da almeno 3 anni
ad una sezione. Può essere nominato Delegato chiunque e vengono eliminate tutte le incompatibilità. Gli
unici vincoli sono che i componenti del CDR del Comitato Centrale e del Comitato Direttivo Centrale se sono
Delegati non possono votare all’Assemblea Nazionale Delegati. I componenti di questi 3 organi collegiali se
fossero Delegati avrebbero la funzione ridotta, però nessuno gli impedisce di esserlo. Articolo 62 al comma 1
– si prevede la necessità di un riferimento tecnico a livello nazionale. L’organo tecnico periferico deve avere
un corrispondente a livello centrale. Al comma 3 – Cerca di fare pulizia nei canali delle linee gerarchiche.
Qualsiasi attività tecnica che passa dagli OTCO agli OTPO e significa che l’attività tecnica degli OTCO viene
trasferita agli OTPO.”
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Relazione dei Presidenti degli OTPO; relazione sulla progetto REA (Enrico Sala)
La presentazione del progetto REA viene spostata al pomeriggio per esigenze organizzative
Dino Marcandalli (OTPO Seniores). “Voglio evidenziare il valore del volontariato in generale che il
Presidente ed il Past Presidente hanno saputo dare. Mi scopo è relazionarvi sull’attività dei seniores; realtà
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Giussano – 11 aprile 2010
Verbale Assemblea Regionale Delegati Lombardi
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che, salvo per la Lombardia, a livello nazionale è assai asimmetrica. La realtà lombarda è organizzata e
vanta un gran numero di partecipanti. Solo in Lombardia ci sarà un OTTO - Organismo Tecnico Territoriale –
altrove ci sarà una rappresentanza simbolica. Il modello lombardo costituisce per l’escursionismo
un’opportunità che spero venga colta dalla nuova Commissione Centrale escursionismo che succederà a
quella attuale. I seniores nell’escursionismo nazionale entrano come una componente che insieme al resto
dell’escursionismo deve stare sul mercato di massa.”
Mauro Ferrari (PTPO Scientifico). “Abbiamo gettato le basi lo scorso anno del I corso formativo per
operatori naturalistici culturali e ne sono usciti 8 nuovi titolati. Ora siamo in 14. A settembre a Pescara si
terrà un incontro tra O.N.C. Abbiamo già messo un po’ a fuoco la nostra identità e verrà approvato dal
Comitato Direttivo centrale il nostro regolamento per il quale abbiamo duramente lavorato. E’ stato
organizzato un corso di aggiornamento di O.N.C. che si è tenuto il 10 e 11 aprile 2010 a Pian di Spagna.
Sono state gettate anche le basi per organizzare un corso a livello nazionale per O.N.C. che penso faremo
nella zona di Valle Spluga/Val Chiavenna, terra di confine e di cultura. Ci piacerebbe per i prossimi anni
concentrarci sul nostro mandato, che ci dà l’articolo 1 dello statuto, cioè lo studio delle montagne. E questo
noi lo vorremmo fare portando i nostri operatori a diffondere la cultura e la scienza della montagna. Ci sono
molte attività del CAI: escursionismo, alpinismo, vie ferrate, rifugi, che prevedono la realizzazione di opere
che rientrano nella zona natura 2000.”
Carlo Asperges (OTPO Alpinismo giovanile). “Innanzitutto porto i saluti della Presidente Antonella
Bonaldi. Le attività svolte l’anno scorso per l’alpinismo giovanile, a livello regionale va segnalata la Val di
Scalve. Settimana estiva in Val Formazza alla quale hanno partecipato 8 sezioni lombarde poi il trekking sul
Gran Sentiero in Svizzera/Val Formazza, l’attendamento regionale in Val Chiavenna/Acqua Fraggia con la
partecipazione di circa 40 sezioni.. A livello internazionale due ragazzi della nostra regione, precisamente di
Varese e Colico, hanno partecipato ad un trekking in Sud Africa. Per gli organizzatori sono stati fatti corsi di
aggiornamento di corde fisse e di orientamento.”
Carlo Novati (OTPO Sci di fondo escursionistico). “Questo fine 2009-2010 per la nostra Commissione è
stato un anno di trasformazione caratterizzato dalla soppressione di quest’ultima e del nostro
commissariamento e successivo inserimento nella CNSASA. Questa decisione del CC non ha influito sulla
prosecuzione delle attività, come in precedenza l’obiettivo fondamentale rimane sempre lo stesso: rilanciare
lo SFE in Lombardia, purtroppo non basta la buona volontà degli istruttori e delle società, quando si è in
periodi di crisi le prime attività che si abbandonano sono quelle ludiche e tra queste anche lo sport,
nonostante tutto non ci si può lamentare, la diminuzione dei nostri soci e amici non è molto consistente e le
scuole hanno avuto una partecipazione soddisfacente. Per tale rilancio si è ritenuto di dover iniziare
dall’inserimento di nuova linfa nelle scuole e si è deciso così di investire nella preparazione degli AISFE con la
speranza che affrontino il loro percorso formativo verso il brevetto aiutati dalla Commissione e preparazione
con professionisti delle varie attività. Non si è comunque dimenticata la fondamentale figura dei già titolati ai
quali è stato rivolto un interessante programma di incontri di aggiornamento sia teorici che pratici, per
mantenerne alto il livello culturale ma anche tecnico. Ma veniamo ai numeri ed alle singole attività: la
CORLSFE, all’interno del sito web del Cai Bergamo, ha inoltre attivato una specifica area, con link diretto, per
offrire informativa e supporto a tutti gli interessati alle attività proposte. Per l’attività di formazione degli
AISFE durante la stagione 2009/2010 sono stati organizzati incontri monotematici: uscite di formazione di
tecniche di fondo; uscite di formazione di tecniche di discesa, un week-end a Tignes (Francia) modulo di
formazione di tecniche di discesa e di telemark.
Durante la settimana esame per ISFE: su 16 candidati – 14 promossi e 2 rimandati in tecniche di fondo e
orientamento. Per quanto riguarda l’aggiornamento degli ISFE, sono stati organizzati incontri previsti dai
programmi sia monotematici per le materie teoriche, e pratici per le materie tecniche. Per il 20-21 marzo
2010 non si è potuto svolgere il Rally per mancanza di adesioni. Al termine di ciascun incontro ai
partecipanti è stato sempre distribuito materiale didattico con le informazioni date durante il corso e
materiale didattico supplementare. Si è cercato di dare spazio in ogni incontro alle novità riguardanti quel
particolare settore, oltre che rinfrescare le nozioni che dovrebbero far parte del bagaglio culturale dell’ISFE:
questo nell’ottica di stimolare sempre più la persona a migliorare ed a rinnovarsi. Se l’ISFE trova sempre
nuovi stimoli potrà continuare a crescere ed il servizio che renderà agli utenti sarà ricco di entusiasmo e di
valori aggiunti. A Maggio 2010 si svolgerà l’aggiornamento con tema: materiali per lo SFE e preparazione
fisica, seguirà la riunione con i Direttori delle Scuole, alla quale si farà un riassunto delle attività e si
affronteranno i temi di maggiore rilevanza riguardo la nostra attività. In Lombardia sono attive 12 Scuole di
cui 3 Nazionali; al loro interno operano attivamente 8 INSFE, 64 ISFE e 60 IS. Sono stati attivati n. 15 corsi
base tecnica fondo e corsi di escursionismo (livelli verde e blu), n. 10 di corsi avanzati o di perfezionamento
(livelli rosso e giallo) per un totale di circa 1000 partecipanti. Spiace constatare al termine di questa
relazione che a fronte di una intensa partecipazione agli aggiornamenti teorici non corrisponda una
altrettanto massiccia alla partecipazione nelle attività pratiche organizzate dalla Corlsfe, inoltre si fatica a
trovare volontari per le attività istituzionali: un ricambio ed una integrazione sono necessari! Si parla tanto
dell’importanza della comunicazione, ma il problema è proprio la comunicazione, nonostante si cerchi di
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Giussano – 11 aprile 2010
Verbale Assemblea Regionale Delegati Lombardi
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mirare questi argomenti non si riesce a scardinare le varie scuole dai propri orticelli, non si riesce, tranne in
un rarissimo caso, a farli lavorare assieme, a far condividere problemi e successi, l’orticello è mio e lo coltivo
come voglio. “
Vincenzo Palomba (OTPO Escursionismo). “Nel 2009 l’OTPO Escursionismo e la sua commissione
tecnica hanno portato a termine varie impegnative attività.
il 6° Corso regionale per la formazione e qualifica degli Accompagnatori di escursionismo, sviluppato
su 4 sessioni, conclusosi nel mese di ottobre 2009, dal quale sono usciti titolati 23 nuovi AE (dei
quali uno afferente al convegno LPV). Il corso ha ricevuto buon consenso dal gruppo degli allievi
(vedi articolo sullo Scarpone di 2 mesi or sono di uno dei partecipanti) ed è stata utilissima fonte di
stimoli e di proposte di miglioramento per gli AE istruttori della commissione tecnica, che
attualmente si compone di 20 AE esperti.
Ad oggi l’albo regionale degli AE conta 129 titolati, di cui 38 in possesso della qualifica EAI.
Un corso di formazione, in collaborazione con TAA e SVI per la qualifica EAI (in Ambiente Innevato),
svoltosi nel gennaio 2009 al Passo Rolle, al quale hanno partecipato e si sono qualificati 9 AE
lombardi.
L’aggiornamento annuale per AE sul tema “Scelta del percorso e conduzione di una escursione su
difficoltà EE” in due sessioni, il 6 aprile e il 7 novembre, tenutosi a Vigolo (BG) nel Parco Regionale
del Monte Bronzone. A tale aggiornamento ha partecipato circa l’83% dei titolati.
Il 14° Congresso degli AE lombardi, che si è tenuto a Lovere (BG), incentrato sui temi del nuovo
regolamento degli AE, della figura degli ASE, del progetto di riordino degli OTCO, e nel quale si è
svolta la cerimonia di consegna del distintivo ai 23 nuovi titolati del corso 2009. Durante il congresso
è stata formalizzata anche la candidatura per il rinnovo dell’OTCO Escursionismo dell’AE Paolo
Zambon, della sezione di Abbiategrasso, già presentata con buoni risultati al Congresso Nazionale
degli AE svoltosi in Abruzzo nel mese di giugno.
La giornata libera degli AE, svoltasi con escursione e ritrovo di un buon numero di titolati, di
aspiranti tali e di familiari e soci CAI nella zona meridionale del Parco dell’Adamello (Valle di Stabio)
il 12 luglio.
La collaborazione attiva con il GR relativamente alla discussione e alle proposte sul riordino degli
OTCO.
Per quanto concerne le attività previste nel 2010:
•
Il 17 gennaio a Mezzoldo si è tenuto l’aggiornamento obbligatorio per gli AE con qualifica EAI, sui
tempi “Pianificazione di un escursione e ricerca con ARTVA”, al quale hanno partecipato 34AE su 35.
•
Dall’11 al 14 marzo si è tenuto il 7° corso per EAI nelle Marche, in collaborazione con l’ex CMI e con
lo SVI dall’11 al 14 marzo, che ha visto la partecipazione e qualifica di 3 AE lombardi.
•
Per il 3 ottobre è stato programmato l’aggiornamento-verifica obbligatorio per gli AE che, ai sensi del
nuovo regolamento, vorranno mantenere la qualifica EEA per l’accompagnamento su vie ferrate.
•
Per la seconda metà dell’anno è stato previsto lo svolgimento di un primo corso ASE e della
eventuale verifica e BCC per il percorso a termine dell’albo ASE, in attesa di ulteriori e più precise
indicazioni operative da parte di CCE ed UNICAI.
•
Il 15° Convegno degli AE lombardi è previsto per il 7 novembre, in località da definirsi.
Inoltre, l’OTPO escursionismo è impegnato inoltre da anni a fornire il proprio contributo per la
sensibilizzazione degli escursionisti sui temi della sicurezza; a tale proposito è stata confermata la
disponibilità degli AE a partecipare, su invito di Elio Guastalli, ai prossimi eventi del progetto “Sicuri in
montagna”.
Il gruppo tecnico dell’OTPO, cui si è fatto prima riferimento, diverrà appena possibile, e previa proposta al
Gruppo regionale, nucleo della Scuola Regionale di Escursionismo, prevista dai nuovi regolamenti, che
costituirà punto di riferimento per le attività di formazione e aggiornamento degli AE, degli ASE e supporto
per le attività didattiche delle scuole sezionali e intersezionali. Dal 2010 verrà attivata dalla CCE, attraverso
corsi e titoli, anche per gli AE lombardi che ne abbiano i requisiti, la figura dell’ANE, accompagnatore di 2°
livello con competenze soprattutto organizzative e formative. Si continuerà a rilasciare nulla osta per i corsi
di escursionismo sezionali e intersezionali, intendendo favorire e stimolare tali attività che in futuro dovranno
prevedere anche la formazione degli ASE. Purtroppo nel 2010 l’attività dell’OTPO escursionismo sarà
pesantemente influenzata dalla necessità di rodare e applicare i nuovi regolamenti degli AE, che prevedono
una organizzazione più articolata, e non priva di incognite, delle attività di formazione. Lo testimonia il fatto
che quest’anno non abbiamo ancora potuto far partire il corso ASE, che di fatto prende il posto di quello che
in passato veniva definito “corso propedeutico per AE”. Purtroppo le direttive che riceviamo da UNICAI
attraverso la CCE non sono sempre chiare, univoche e di agevole attuazione; si ha la netta sensazione che
ancora l’escursionismo sia poco e male rappresentato in UNICAI, e questo è testimoniato emblematicamente
dalla estenuante vicenda del percorso a termine per l’albo regionale degli ASE, che vado brevemente a
sintetizzarvi. L’OTPO ha raccolto, da settembre 2009 al 31 marzo 2010, circa 320 domande e curriculum per
l’inclusione nell’albo degli ASE, molte delle quali di competenza dell’OTPO Escursionismo senior,
egregiamente rappresentato da Dino Marcandalli. E’ stato chiesto all’OTPO di fare da filtro, senza avere una
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Giussano – 11 aprile 2010
Verbale Assemblea Regionale Delegati Lombardi
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chiara indicazione sui requisiti da richiedere al momento della diffusione della notizia dell’apertura dell’Albo,
e soprattutto dimenticando che gli unici a conoscere la preparazione e il valore delle persone presentate
sono i presidenti di sezione. Non esisteva una modulistica ufficiale che indicasse i requisiti utili per i
curriculum, di cui siamo stati informati solo il 26 febbraio, da una circolare che ho girato al gruppo regionale
e ai referenti di zona. I presidenti di sezione, i responsabili di commissioni e i candidati stessi hanno fatto il
possibile, con le scarse e spesso contraddittorie indicazioni che abbiamo potuto fornire, per conto della CCE,
per presentare nei curriculum l'attività svolta qualcuno in maniera dettagliata, qualcuno con minore
chiarezza, molti sono stati contattati e invitati ad integrare la documentazione inviata. E’ intenzione
dell’OTPO e mia personale, alla fine di questo estenuante percorso, chiedere alla CCE di poter valorizzare al
massimo il patrimonio rappresentato da coloro che per anni hanno portato avanti l’attività escursionistica
nelle sezioni con la passione e la perizia dei “capigita”. Ritengo inoltre che UNICAI debba fare uno sforzo per
comprendere che non è possibile imporre all’escursionismo criteri di valutazione degli ASE basati su modelli
dell’alpinismo, per motivi che sono ovvi: le attività dell’alpinismo si esplicano essenzialmente nelle scuole,
quelle dell’escursionismo nell’organizzazione delle uscite sociali, e le possibilità di didattica sono limitate alle
poche sezioni che organizzano corsi e alle pochissime (3 in Lombardia), che hanno delle scuole di
escursionismo. Non tener conto di queste peculiarità, pretendere una valutazione omologata per tutti, o,
peggio, basata semplicemente su un numero minimo di gite condotte in due anni, che può premiare persone
con meno esperienza ma inserite in contesti più favorevoli e penalizzare chi da anni opera con fatica in
contesti difficili, non è la strada giusta, e rende di fatto inutile e piuttosto ipocrita la predisposizione di un
percorso a termine e di un albo provvisorio che non potranno mai essere estesi a chi lo merita. Oltretutto,
secondo le indicazioni CCE, per quelli che avessero i requisiti, già difficili da raggiungere, sarebbe comunque
richiesta la partecipazione al corso sulla BBC di UNICAI, e ricordiamo anche che l’autonomia dell’ASE è
limitata, in assenza di titolati. Alla presentazione delle liste dei candidati alla CCE, a giorni, non mancherò di
far rilevare queste difficoltà e queste eccessive limitazioni che rischiano di affossare l’entusiasmo e il merito
di tanti soci che operano nelle vostre sezioni. Proporrò una valutazione non sterilmente fiscale, ma basata
soprattutto sull’esperienza, e che consenta, a chi lo desidera, di proseguire il cammino formativo per
raggiungere livelli ulteriori di qualifica, sperando di essere ascoltato, cosa di cui purtroppo dubito (pertanto
non vi aspettate molti risultati; credo che la maggior parte delle domande verranno accantonate, con mio e
vostro grande dispiacere). Spero soprattutto, e chiedo a Voi di appoggiare questa speranza, che UNICAI
supporti di più, e in maniera più intelligente, il movimento escursionistico che, lo ricorso, coinvolge il
maggior numero di soci del CAI, con le sue peculiarità e il suo valore culturale, formativo e di attenzione al
territorio che nessun farraginoso regolamento potrà, per fortuna, sminuire. Ho già avuto modo di dire, in più
occasioni, che gli appesantimenti di carattere burocratico e gestionale che coinvolgono tutti i livelli operativi
del CAI sono la vera palla al piede del nostro sodalizio, e divorano una quantità di energie che sarebbero
destinate a migliori obiettivi. Porgo a tutti i più cordiali saluti e auguri di buon lavoro, a nome dell’OTPO e
degli Accompagnatori di escursionismo Lombardi.”
Carlo Alfredo Pessina (OTPO Rifugi e opere alpine). “L’attività della Commissione durante il 2009 ha
visto riunirsi il Consiglio per ben 4 volte per deliberare su attività istituzionali quali il contributo ordinario, sui
lavori effettuati negli anni precedenti, l’approvazione di richieste ristrutturazioni igenico-sanitarie tra cui
l’approvazione di una casera di proprietà dell’ERSAF che verrà data in gestione alla sezione di Piazza
Brembana. I componenti del Consiglio sono diventati a tutti gli effetti ispettori regionali lombardi e invitati al
controllo delle strutture presenti sulle nostre montagne, inoltre, grazie alla posta elettronica, sono stati
tenuti aggiornati dell’operato del Presidente. E’ stata avviata l’anno scorso una collaborazione tra la Regione
il CAI e l’Assorifugio più AICQ centro nord per un progetto internazionale che vedeva coinvolti Piemonte e
Lombardia per la destagionalizzazione delle presenze territoriale turistiche.”
Antonio Moroni (OTPO Speleologia). “Nell’anno 2009 i gruppi grotte Cai presenti sul territorio regionale
hanno svolto la propria attività di esplorazione nei vari massicci calcarei di interesse. Da porre in evidenza:
•
le esplorazioni sul piano del Tivano, uno tra i più importanti sistemi carsici lombardi, da segnalare in
modo particolare le esplorazioni nella grotta “ingresso fornitori” con uno sviluppo planimetrico di
oltre 30 Km.;
•
le attività sulla Grigna ove sono presenti le grotte più profonde di Lombardia;
•
le esplorazioni nella zona compre tra la Val Cavallina e la costa bergamasca del lago Sebino;
•
Le esplorazioni sul Monte Campo dei Fiori e nella Bergamasca.
Oltre a ciò vi è presente anche un importante attività didattica, infatti, si sono tenuti tra i vari Gruppi grotte
circa una ventina di corsi di Introduzione alla Speleologia e due corsi Nazionali: il corso propedeutico
abilitante per l’esame di istruttore nazionale tenutosi a Bergamo e il corso di aggiornamento per istruttori
tenutosi a Carnago riguardante la meteorologia e l’idrologia ipogea. La presente commissione, insediatasi nel
mese di maggio 2009, ha affrontato la nuova posizione dell’istruttore sezionale e si è attivata alfine di essere
da supporto ai vari gruppi grotte nello svolgimento delle proprie attività. In particolare nel mese di ottobre si
è tenuto nella sede di Bergamo una riunione con tutti gli istruttori lombardi con lo scopo di far collaborare le
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varie realtà speleologiche tra loro. A tal proposito si è costituita una main list dove poter essere sempre
presenti e dare spazio alle varie problematiche. Per quanto riguarda la figura dell’istruttore sezionale a
gennaio si sono consegnate, al coordinamento di UNICAI le schede dei 49 nominativi valutati dalla
commissione. Per l’anno 2010 si vuole intensificare l’attività di collegamento con il corpo docente regionale
ed in particolar modo iniziare a proporsi alle varie sedi Cai ove non è presente un’attività speleologica ma vi
sia un interesse. Dando supporto, ove se ne ravvisasse la necessità, fornendo il corpo docente adeguato per
la presentazione di corsi specifici. Con un occhio di riguardo anche al torrentismo, attività che si sta via via
diffondendo soprattutto per il suo aspetto ludico, ma che ha una pericolosità intrinseca proprio legata alla
mutevolezza dell’ambiente che si affronta, necessitando una adeguata conoscenza sia delle tecniche che
dell’ambiente stesso.”
Paolo Taroni (OTPO Scuole di alpinismo e sci alpinismo). “La nostra commissione (Commissione
lombarda scuola Alpinismo e Sci Alpinismo) nel 2009 ha organizzato il convegno di tutti gli istruttori
lombardi a Crema con la partecipazione di oltre 250 istruttori. La scuola regionale di sci alpinismo ha
effettuato un aggiornamento sulle tecniche di ricerca “arva” e di pronto soccorso oltre ad effettuare e
programmare una selezione delle domande per il corso di sci alpinismo che è in corso di svolgimento nel
2010. La scuola regionale di alpinismo ha concluso il corso per istruttori di alpinismo con la proposta di
nomina di 18 nuovi istruttori e ha organizzato due aggiornamenti per istruttori della scuola regionale: per
ghiaccio verticale e arrampicata su roccia. Inoltre è cominciato, con la selezione a fine settembre, il corso
per istruttori regionali di arrampicata libera con 15 aspiranti istruttori. Nel 2009 le 50 scuole lombarde hanno
organizzato 140 corsi fra alpinismo, sci alpinismo, arrampicata libera e aggiornamenti delle scuole stesse.
L’attività della Commissione del 2010 è lo svolgimento del corso verifica istruttori regionali sci alpinismo; i
termini del corso per arrampicata libera e il 19° corso istruttori sci alpinismo. La Commissione nazionale ha
richiesto agli OTPO di aggiornare anche gli istruttori nazionali. In Lombardia abbiamo 500 istruttori da
aggiornare. Come Commissione lombarda abbiamo fatto una proposta alla Commissione nazionale. Visto
l’elevato numero di istruttori da aggiornare, di dividere tutti gli istruttori in 5 stagioni da 100 istruttori
ciascuno, affinché nel giro di 5 anni riuscire ad aggiornarli tutti e alla fine del ciclo si riparte con il ciclo
successivo.”
Elio Guastalli (OTPO Materiali e tecniche). Nel 2009 la Commissione Lombarda Materiali e Tecniche ha
operato in ambito didattico e sperimentale. Le attività formative sono state rivolte alle Scuole ed alle Sezioni
Lombarde; diversi sono stati gli interventi dedicati all’aggiornamento degli Istruttori di Alpinismo Lombardi
ed in particolare, il modulo formativo indirizzato al corso per Istruttori di Alpinismo in collaborazione con la
Commissione e Scuola Regionale di Alpinismo. Alcuni incontri di attività pratica e didattica si sono tenuti a
Bagnaria, dove da tempo è stato attrezzato un sito naturale per prove di trattenuta della caduta, di sistemi
d’allestimento della sosta ed efficienza dei freni. Con l’attrezzatura speciale per l’estrazione lenta degli
ancoraggi, si è tenuta una sessione di lavoro che ha confermato interessanti prospettive per coinvolgere gli
Istruttori d’Alpinismo in futuri momenti d’aggiornamento. Una sintesi di questo lavoro è stata presentata al
Convegno degli Istruttori d’Alpinismo e Scialpinismo Lombardi tenutosi a Crema. Una sessione sperimentale
di particolare interesse è stata riservata alle prove di estrazione lenta dei chiodi da ghiaccio; il lavoro
continuerà nella stagione invernale 2010. Continua la collaborazione con il Soccorso Alpino e Speleologico
per il progetto denominato “Sicuri in montagna”, rivolto alla prevenzione degli incidenti, e la collaborazione
con il CAI Ballabio per il corso “Dimensione ferrata”. Alcune risorse sono state destinate al perfezionamento
dei sistemi di misura che permetteranno, nell’ambito dell’arrampicata sportiva, la realizzazione di
interessanti prove pratiche. La CLMT sarà impegnata nel prossimo anno, secondo le attività consuete e
programmate ed in attesa della definenda struttura operativa, mantenendo, nel contempo, la collaborazione
con persone, Scuole e Commissioni, che hanno permesso un lavoro proficuo.
Luca Frezzini (Consigliere centrale). “UNICAI è formata da 8 Presidenti di OTCO i quali contano ciascuno
per proprio conto. UNICAI ha un ben preciso compito che è quello di formare la base culturale di tutti i
titolati del CAI, e questa è la sua funzione principale. E’ stato anche investito del riconoscimento della figura
di titolato presente all’interno dei nostri OTC. Quando si sono definiti i limiti, i ruoli, i compiti, le
caratteristiche che i sezionali devono avere per ciascun tipo di attività, che erano chiamati a svolgere, c’è
voluto un anno e mezzo di discussioni prima di arrivare a definire queste nuove figure alle quali ha
partecipato anche l’escursionismo, a pieno titolo e con piena dignità. Quindi il risultato è frutto del lavoro di
tutte le Commissioni, compresa la Commissione escursionismo. Si doveva verificare quella che doveva
essere una sorta di sanatoria, di recupero di quei sezionali che operavano all’interno delle scuole e all’interno
delle sezioni e sono state definite le caratteristiche per essere passati da istruttori o accompagnatori a
accompagnatori sezionali o istruttori sezionali. Lo scopo è avere delle persone titolate che abbiano quella
formazione.”
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elezione di due (2) Componenti del CC
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I Designati Claudio Malanchini e Angelo Schena si presentano ai Delegati.
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Elezione di quattro (4) Componenti del CDR
Piero Carlesi presenta Carlo Cetti – Si presentano Alessandro Lodi e Claudio Proserpio
Renata Viviani chiede di prepararsi alle votazioni e ricorda le modalità di voto.
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Elezione di un (1) componente del Comitato Elettorale lombardo
(Nessun intervento)
8
Elezione di di sette (7) Componenti della Commissione TAM lombarda
Claudio Gerelli - presenta i candidati alla Commissione TAM.
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Designazione dei Componenti lombardi delle seguenti Commissioni centrali (OTCO)
– Medica, Materiali e Tecniche, Rifugi e Opere Alpine, Speleologia, TAM,
Pubblicazioni, Cinematografica, Comitato Scientifico e Servizio Valanghe Italiano
(Nessun intervento)
Alle ore 16.00 si riprendono i lavori
Antonio Paladini – Progetto REA - Il progetto si è attuato nelle classi come un’attività didattica
sperimentale, inserita nel piano delle offerte formative predisposto dell’istituto scolastico. Le Sezioni hanno
formulato in accordo con l’autorità scolastica uno specifico programma didattico tenendo conto dei contenuti
progettuali adattandoli alla realtà locale. Gli insegnati hanno fornito competenze e conoscenze con lezioni
frontali, che attraverso processi di elaborazione e rielaborazione culturale hanno portato lo studente alla
consapevolezza culturale ed alle abilità consolidate. L’operatore CAI ha contestualizzato la conoscenza di
base sullo specifico argomento, proponendo anche sotto forma di gioco la sperimentazione diretta e l’attività
in campo, di agevolare la correlazione fra realtà sperimentata e realtà vissuta. Insegnanti e operatori CAI
hanno contestualizzato, “l’individuale”, riportando “l’appreso” nella realtà affinché un comportamento
consapevole espresso oggi possa divenire un’abitudine consolidata nel futuro I numeri del progetto: 900
allievi, 14 scuole, 12 rifugi, 12 sezioni, 80 volontari, 50 insegnanti. Complessivi 108.385 € - Finanziati da
CARIPLO 60.000 € - Co finanziati dagli Istituti scolastici 17.250 € - Co finanziati da Sede centrale 15.000 € Co finanziati da GR Lombardia 16.135 €
10 Presentazione del bilancio consuntivo 2009, a cura del Segretario del CDR
Il Segretario Giovanni Pozzi dà lettura del bilancio consuntivo del 2009 redatto in formato “CEE”. Il
documento è stato inviato a tutte le sezioni. Nel Conto Economico si evidenziano “Ricavi” per € 106.719;
“Costi della produzione” (o spese ordinarie) per € 80.452, Proventi finanziari per € 87 e Spese straordinarie
per € 1.527, con un avanzo di gestione pari a € 24.827.
11 Relazione del Collegio Revisori dei Conti, a cura del Presidente del Collegio, ed
approvazione del bilancio consuntivo 2009
Adriano Nosari - “Cari consoci, anche quest'anno oltre a svolgere il compito istituzionale per il quale siamo
stati nominati, abbiamo dato assistenza, quando richiesti, a Giovanni Pozzi, solerte segretario/tesoriere, ora
coadiuvato per la parte contabile da Claudio Proserpio. Come è a tutti noto il Consiglio Direttivo regionale
non ha propri dipendenti e quindi per ogni incombenza si rivolge esclusivamente al volontariato, svolto ad
ogni livello in funzione anche delle proprie capacità professionali. Abbiamo, come in passato, anche cercato
di essere di supporto al Consiglio ed alle Commissioni nell' assistenza di problematiche amministrative e
fiscali. Abbiamo preso atto che il software applicativo installato ha dato già i suoi frutti nella stesura del
bilancio dell' anno 2009. Durante l'anno il Collegio si è regolarmente incontrato con cadenze non superiori ai
90 giorni per espletare i suo ruolo di revisione; i suoi membri hanno assistito a turno anche alle riunioni del
Comitato Direttivo Regionale. Quest'anno vi viene proposto il bilancio in forma "CEE" , seppur adattato alle
esigenze dell' Associazione, là dove possibile, quindi composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e
Nota Integrativa o descrittiva perché, anche se per le Associazioni non è obbligatorio, ci è stato richiesto dai
vari Enti finanziatori ed è necessario per ottenere l' iscrizione nel Registro delle persone Giuridiche. Il nostro
Segretario l'ha comunque commentato e fornito, integrando la Nota Integrativa,tutte le spiegazioni
necessarie a comprendere quanto inserito nelle singole voci di bilancio. Nel bilancio, steso nel rispetto
dell'art. 2435 bis del Codice Civile in forma abbreviata, sono stati appostati, per comparazione, i dati relativi
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CLUB ALPINO ITALIANO
REGIONE LOMBARDIA
Giussano – 11 aprile 2010
Verbale Assemblea Regionale Delegati Lombardi
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a quello 2008. Nello stendere il bilancio secondo il nuovo schema è stato anche necessario far emergere una
differenza nel Patrimonio dovuta all'appostazione di immobilizzi per euro 17.997, da tempo di proprietà della
nostra Associazione, ammortizzati per la quota di competenza nel 2009 per Euro 4.043. Riteniamo quindi
che il bilancio, così come presentato, anche a mezzo sistemi visivi all'Assemblea, sia comprensibile e
rispecchi le regole e i principi contabili. Ringraziamo quindi nuovamente Giovanni Pozzi ed ora anche Claudio
Proserpio per l'impegno che hanno profuso. Esprimiamo un nostro giudizio positivo sulla tenuta della
contabilità.”
Analisi dei dati del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2009:
STATO PATRIMONIALE
Attivo
Immobilizzazioni
Crediti e disponibilità liquide
Totale attivo
Passivo
Patrimonio
Esistenza l gennaio 2009
Avanzo esercizio anno 2009
Totale patrimonio
Debiti
Debiti verso fornitori
Totale debiti
Totale Passivo
CONTO ECONOMICO
Valori della produzione
Costi della produzione
Differenza
Proventi e Oneri finanziari
Proventi e Oneri straordinari
Risultato prima delle imposte
Imposte
Avanzo di esercizio
13.954
100.226
114.180
86.211
24.827
3.142
106.719
80.452
111.038
3.142
114.180
26.267
87
- 1.527
24.827
0
24.827
La documentazione esaminata è sostanzialmente corretta. Esprimiamo quindi parere favorevole al bilancio
così come formulato. Vi ringraziamo per la fiducia accordataci.
12 Presentazione del bilancio preventivo 2010, a cura del Segretario del CDR
Pozzi espone il bilancio preventivo per il 2009 che prevede: Entrate per € 98.839,00 e Uscite € 70.422,00.
La disponibilità passa da € 84.430 al 1.1.2010 a € 112.827 al 31.12.2010.
13 Lettura risultati elezioni
Germana Mottadelli legge i risultati delle elezioni:
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CLUB ALPINO ITALIANO
REGIONE LOMBARDIA
Giussano – 11 aprile 2010
Verbale Assemblea Regionale Delegati Lombardi
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Cognome
Nome
Sezione
SCHENA
MALANCHINI
C E GR
MASCIADRI
AGGIO
PROSERPIO
C DR
CETTI
LODI
BAIZINI
TRETTO
OTPO TAM BRAMBILLA
GERELLI
TACCHINI
CHIAPPAROLI
ANGELO
C LAUDIO
BRUNO
RENATO
C LAUDIO
C ARLO
ALESSANDRO
LAURA
GAIA
FELIC E
C LAUDIO
MARIA
MARC O
Valtellinese
Bergamo
C anzo
Somma Lombardo
Erba
Milano
Voghera
Bergamo
Seveso
C assano D'Adda
C inisello Balsamo
Bergamo
Vigevano
FIORETTI
POSANI
C C medica
MALGRATI
MERONI
MANZOTTI
C C ROA VILLA
GIUSSANI
MERISIO
C C Speleo LODI
BERTOLINI
GHEZZI
TACCHINI
C C TAM
CHIAPPAROLI
BAIZINI
CAVALLERI
C C Pubbl.
GILARDI
CARLESI
CC
BRAMBILLA
C inema.
AGAZZI
MAJRANI
C SC
FASSO'
SALA
BALSANO
SVI
SALA
ANNALISA
LAURA
DANIELE
LUC A
SAMUELE
ENRIC O
FABRIZIO
ROSY
ALESSANDRO
ANNIBALE
ITALA
MARIA
MARCO
LAURA
MARC O
LUC IANO
PIERO
GIUSEPPE
GIANC ELSO
MARC O
ALESSANDRO
ENRICO
ANDREA
LEONARDO
Brugherio
SEM Milano
Bergamo
SEM Milano
SEM Milano
Bergamo
Milano
Bergamo
Voghera
SEM Milano
Bergamo
Bergamo
CC
Bergamo
Inverigo
Bergamo
Milano
C alco
Bergamo
Milano
Merate
Bergamo
Milano
Voti di
Schede Schede
preferenza scrutin. bianche
175
201
3
164
196
202
6
118
111
203
3
49
45
115
115
114
202
26
113
107
99
104
84
82
43
151
130
63
109
105
87
148
133
3
1
153
144
144
109
84
150
144
27
161
153
Schede
nulle
0
0
9
8
201
19
3
201
3
0
201
20
0
201
40
0
201
20
0
201
3
0
201
10
0
202
11
0
14 Designazione della sede per la prossima Assemblea Regionale dei Delegati
Renata Viviani chiede se ci sono proposte in merito, e invita le Sezioni e i Raggruppamenti a far avere
eventuali candidature
Alle ore 17 il Presidente Germana Mottadelli dichiara chiusi i lavori di questa Assemblea.
Il Presidente dell’ARD
(Germana Mottadelli)
Il Presidente del GR
(Renata Viviani)
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