l`unione europea - Scuola Media Pio X Artigianelli

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l`unione europea - Scuola Media Pio X Artigianelli
Scuola Media Pio X Ar0gianelli – Classe II A -­‐ A.S.2011-­‐2012 – Prof. Ma=eo Biagi L’UNIONE EUROPEA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Non si deve confondere l’Europa con l’Unione Europea. L’Europa è uno dei 5 con0nen0, che si estende dall’oceano Atlan0co ai mon0 Urali; comprende 45 sta0 e un insieme di lingue, di abitudini di vita e storie differen0. L’Unione Europea, invece, è un’associazione di sta0 che hanno deciso di condividere alcune azioni poli0che ed economiche. A=ualmente gli sta0 dell’Unione Europea sono 27 (490.000.000 di abitan0), e sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Le=onia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia, Regno Unito. Prof. Ma=eo SBlovenia, iagi LA STORIA DELL’UNIONE EUROPEA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Per scoprire le origini dell’UE è necessario comprendere che nel passato, molto spesso, il nostro con0nente è stato teatro di guerre. Tra il 1870 e il 1945 Francia e Germania si sono scontrate più volte per il controllo dei giacimen0 di ferro e carbone presen0 nell’Europa centro-­‐se=entrionale. (in Belgio, Lussemburgo, Alsazia, Lorena, Ruhr, Saar) → Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Alla fine della Seconda Guerra Mondiale i paesi europei si trovavano in condizioni difficilissime: la guerra aveva portato povertà e distruzione, e bisognava ricostruire fabbriche, scuole, ospedali. Poli0camente, poi, le grandi potenze mondiali erano Sta0 Uni0 e Unione Sovie0ca. In questo contesto alcuni leaders europei si convinsero che l’unico modo per garan0re pace e sviluppo agli sta0 europei era unirli. Il primo organismo che riunì alcuni paesi dell’Europa fu l’OECE (Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica) fondata nel 1948 a Parigi per ges0re i fondi americani des0na0 alla ricostruzione (i soldi del piano Marshall). Oggi si è trasformata nell’OCSE ed ha 34 paesi membri, non solo europei; si occupa di studi economici per lo sviluppo. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi CHE COS’ERA IL PIANO MARSHALL? Tra il 1948 e il 1952 gli Sta0 Uni0 stanziarono 13 miliardi di dollari (80 miliardi di € a=uali) per favorire la ricostruzione di 18 paesi europei. URSS e paesi-­‐satellite rifiutarono gli aiu0; questo contribuì notevolmente a delineare la fra=ura economica tra le «due Europe». Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Il processo di unificazione vero e proprio inizia però nel 1950, quando, su proposta francese, sei paesi decisero di eliminare le barriere doganali per il carbone e l’acciaio, due materie prime importan0ssime. Me=endole in comune, gli sta0 si garan0vano una pace duratura. Con il tra*ato di Parigi (1951), nacque così la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio). Le decisioni su carbone e acciaio venivano prese dall’ «Alta autorità», che aveva sede a Lussemburgo ↓ I sei paesi erano: Francia, Repubblica Federale Tedesca, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Lussemburgo. Il successo della CECA incoraggiò i sei sta0 ad ampliare la comunità in modo che riguardasse tul i se=ori dell’economia e non solo il carbone e l’acciaio. Questa idea si concreCzzò nel 1957, quando i sei staC della CECA firmarono il TRATTATO DI ROMA dando vita a: -­‐ COMUNITA’ ECONOMICA EUROPEA (CEE) -­‐ EURATOM, per coordinare gli studi sul nucleare con scopi pacifici Lo scopo dei sei sta0 era quello di creare un mercato unico, con la libera circolazione delle merci, per rendere equilibrata la crescita dei paesi e migliorare la vita dei loro ci=adini. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi 1973: PRIMO ALLARGAMENTO DELLA CEE. ENTRANO REGNO UNITO, DANIMARCA E IRLANDA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi 1981: SECONDO ALLARGAMENTO ENTRA LA GRECIA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi LA COMUNITA’ DIVIENE COSI’ LA COMUNITA’ DEI 12 1986: TERZO ALLARGAMENTO SPAGNA E PORTOGALLO ENTRANO …. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Il processo di unificazione europea riprese slancio alla fine degli anni ‘80. Si giunse così alla data fondamentale del 7 febbraio 1992 In cui fu firmato il Tra=ato di Maastricht, dal nome della ci=adina dei Paesi Bassi in cui avvenne la firma. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi IL TRATTATO DI MAASTRICHT: -­‐ TRASFORMA LA CEE IN UNIONE EUROPEA (UE) -­‐ STABILISCE CHE IN FUTURO NON SOLO LE MERCI, MA ANCHE LE PERSONE, I SERVIZI E I CAPITALI POTRANNO MUOVERSI LIBERAMENTE ALL’INTERNO DELL’UNIONE -­‐ ISTITUISCE L’UNIONE MONETARIA EUROPEA -­‐ SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DELL’UNIONE DEI POPOLI CON LA CREAZIONE DELLA CITTADINANZA EUROPEA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Nel tra=ato di Maastricht sono recepi0 anche gli ACCORDI DI SCHENGEN, che prevedono l’abolizione dei controlli alle dogane interne dello «spazio Schengen», e un rafforzamento dei controlli alle fron0ere esterne. Gli accordi prevedono anche la collaborazione tra le polizie. Esistono paesi UE che non aderiscono (Regno Unito, Irlanda) e paesi non UE che aderiscono (Islanda, Norvegia e Svizzera) Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Dopo il 1992, mol0 sta0 hanno deciso di aderire all’UE. Ma per essere accolto uno stato deve dimostrare di essere uno stato democra0co, che rispe=a i diril umani e quelli delle minoranze etniche; deve inoltre avere un’economia stabile e acce=are le norme dell’UE. 1995: QUARTO ALLARGAMENTO ENTRANO…. AUSTRIA, FINLANDIA E SVEZIA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi 2004: QUINTO ALLARGAMENTO. ENTRANO: ESTONIA, LETTONIA, LITUANIA, POLONIA, REPUBBLICA CECA, SLOVACCHIA, UNGHERIA, SLOVENIA, CIPRO, MALTA. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi 2007: SECONDA PARTE DEL QUINTO ALLARGAMENTO. ENTRANO…. ROMANIA E BULGARIA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Questo appare lo scenario di un futuro, possibile, ulteriore allargamento. Le tra=a0ve più avanzate sono quelle con la Turchia (ma c’è il problema della pena di morte) e con la Croazia. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi I SIMBOLI DELL’UNIONE EUROPEA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Come ogni stato sovrano e indipendente, anche l’Unione Europea si è data dei segni di riconoscimento in cui tul possano iden0ficarsi. Ques0 segni sono la bandiera, l’inno e il mo=o. La bandiera, ufficialmente ado=ata nel 1986, raffigura un cerchio di dodici stelle su sfondo blu. Il numero delle stelle è fisso, indipendentemente dal numero degli sta0 membri. In varie tradizioni, il dodici è un numero simbolico che rappresentata la completezza. Si tra=a del numero dei mesi dell'anno e delle ore indicate sul quadrante dell'orologio. Il cerchio è un simbolo di unità. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Per dar voce e musica ai valori condivisi si è scelto l’Inno alla gioia, dal quarto movimento della Nona sinfonia di Ludwig Van Beethoven, con testo del poeta tedesco Schiller. L'inno fu ado=ato nel 1972 dal Consiglio d'Europa, in quanto "senza parole, con il linguaggio universale della musica, questo inno esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà persegui8 dall'Europa". Questa mo0vazione solntendeva che in origine l'inno sarebbe stato privo di testo, in quanto parecchie nazioni europee dopo la seconda guerra mondiale non gradivano un inno con il testo scri=o in tedesco. Ancora oggi questo pregiudizio -­‐ e quindi il fa=o di cantare l'inno -­‐ non è del tu=o superato. Si sta tu=avia Scuola Media Pio Xr Aispe=o r0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ che tu=avia man0ene un cara=ere diffondendo l'uso di una versione cantata in lingua la0na, neutra ai Paesi membri, Prof. M
a=eo B
iagi ufficioso. Il mo*o europeo è Unità nella diversità (in la0no: In varietate concordia). Fu inizialmente scelto tramite un processo spontaneo nel 2000 tra le varie proposte inviate al sito web "www.devise-­‐
europe.org" da studen0 di tul i paesi membri, e quindi acce=ato dalla Presidente del Parlamento europeo, Nicole Fontaine. Il mo=o sarà probabilmente presto sos0tuito da quello leggermente modificato, Uni8 nella diversità, che è stato scri=o nella bozza della Cos0tuzione europea e appare oggi nei si0 web ufficiali dell'Unione europea. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi I GRANDI OBIETTIVI DELL’UNIONE EUROPEA 1) VIVERE SENZA FRONTIERE Per garan0re la formazione di un grande mercato unico e la circolazione di uomini, merci e capitali l’UE ha abolito le fron0ere tra i paesi membri. Questo consente una maggiore mobilità. Per evitare la fuga dei criminali o l’aumento del traffico di droga è stata rafforzata la collaborazione tra le polizie ed è stata is0tuita l’EUROPOL con sede a L’Aia (Paesi Bassi). Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi VIVERE NELL’EUROPA UNITA Nell’UE è possibile: -­‐ Vivere, lavorare o studiare in uno qualunque degli sta0 membri. -­‐ Seguire sempre di più leggi e norme uguali per tul. -­‐ Poter o=enere finanziamen0 per progel economici. -­‐ Avere prodol garan00 in quanto a sicurezza e qualità (il marchio «CE») Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi LA MONETA UNICA: L’EURO Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Per favorire il commercio e altre alvità, come ad esempio il turismo, è stata creata una moneta unica, ges0ta dalla Banca Centrale Europea (BCE). Questa è una banca sopranazionale, che ha il potere di creare moneta e di ges0re le riserve Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ monetarie insieme alle banche Scuola nazionali. Prof. Ma=eo Biagi A=ualmente l’Euro è la moneta ufficiale di 17 sta0 (a=enzione, il libro è fermo a 15): Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Cipro, Malta, Slovacchia, Estonia. La moneta unica europea è u0lizzata anche in altri sei sta0 Europei, a seguito di accordi internazionali o a seguito dell'adozione unilaterale. Tre microsta0, ossia la Ci=à del Va0cano, il Principato di Monaco e San Marino hanno ado=ato l'euro in virtù delle preesisten0 condizioni di unione monetaria con paesi membri della UE. Inoltre, anche il principato di Andorra ha ado=ato unilateralmente l'euro, ma ha in corso con l'Unione europea tra=a0ve, non ancora concluse, analoghe a quelle dei tre microsta0 L’Euro è entrato in vigore il 1 gennaio 2002 preceden0. Infine il Montenegro e il Kosovo hanno ado=ato Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ unilateralmente l'euro. Prof. Ma=eo Biagi Scuola Media Pio X AE
r0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE UROPEA Prof. Ma=eo Biagi Per emanare leggi e direlve e farle rispe=are, per poter assumere delle inizia0ve l’Unione Europea si è dotata di alcune Is0tuzioni. Le tre is0tuzioni fondamentali, che formano il cosidde=o «TRIANGOLO ISTITUZIONALE EUROPEO», sono: -­‐ IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA -­‐ IL PARLAMENTO EUROPEO -­‐ LA COMMISSIONE EUROPEA Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Parlamento
Europeo
Consiglio
dell’ Unione
Europea
Commissione
Europea
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA -­‐ È la «voce» degli sta0 membri -­‐ Alle riunioni del Consiglio partecipa un ministro per ciascun paese, secondo l’ordine del giorno (ad esempio, se si parla di ambiente, partecipano i 27 ministri dell’ambiente degli sta0 membri; se si parla di scuola, i 27 ministri dell’Istruzione e così via…) -­‐ Ogni ministro rappresenta il suo governo -­‐ La presidenza del Consiglio è assunta a turno dagli sta0 membri ogni sei mesi (a=ualmente la presidenza è polacca) -­‐ Esercita il potere legisla0vo, insieme al Parlamento; conclude accordi internazionali, si occupa di poli0ca estera, di sicurezza, di salute -­‐ Approva il bilancio dell’Unione Europea -­‐ Si riunisce a Bruxelles (sede ufficiale) e a Lussemburgo Il palazzo Justus Lipsius, sede ufficiale ← Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi IL PARLAMENTO EUROPEO -­‐ Rappresenta i ci=adini dell’UE -­‐ Esercita il potere legisla0vo insieme al consiglio -­‐ Approva (insieme al consiglio) il bilancio dell’UE -­‐ Controlla tu=e le is0tuzioni europee, affinché seguano i principi dell’UE Gli Europarlamentari sono elel ogni 5 anni dai ci=adini e si riuniscono in parlamento in base alle idee poli0che, e non alla ci=adinanza. Ogni stato elegge un numero di parlamentari proporzionale alla sua popolazione. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi Gruppo del Par0to Popolare Europeo (Democra0co-­‐
Cris0ano) (PPE) Par0to Popolare Europeo (PPE) 265 Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialis0 e dei Democra0ci (S&D) Par0to del Socialismo Europeo (PSE) Par0to Democra0co 184 Gruppo dell'alleanza dei Liberali e Democra0ci per l'Europa (ALDE) Par0to Europeo dei Liberali, Democra0ci e Riformatori (ELDR) Par0to Democra0co Europeo (PDE) 84 Gruppo Verde -­‐ Alleanza Libera Europea (Verdi-­‐ALE) Par0to Verde Europeo (PVE) Alleanza Libera Europea (ALE) 55 Gruppo dei Conservatori e dei Riformis0 europei (ECR) vari par00 conservatori ed euroscelci 55 Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea -­‐ Sinistra Verde Nordica (GUE-­‐NGL) Par0to della Sinistra Europea Alleanza della Sinistra Verde Nordica (NGLA) altri par00 di sinistra non affilia0 35 Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (EFD) vari par00 indipenden0s0 e nazionalis0 32 Non Iscri= 26 TOTALE 736 Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi La sede del Parlamento Europeo è in Francia, a Strasburgo, ma esistono sedi ed uffici anche in Belgio e Lussemburgo. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi La COMMISSIONE EUROPEA E’ L’ORGANO ESECUTIVO (IL GOVERNO) DELL’UNIONE EUROPEA PROPONE LE POLITICHE E I PROGRAMMI D’AZIONE DELL’UE E’ formata da 27 commissari, uno per ogni stato, che sono nomina0 per 5 anni e lavorano costantemente a Bruxelles. Non rappresentano il loro stato ma l’Unione Europea nel suo complesso. Scuola Media Pio X Ar0gianelli -­‐ Classe IIA -­‐ Prof. Ma=eo Biagi