Sperma, Strego e il terzo incomodo

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Sperma, Strego e il terzo incomodo
Sperma, Strego e il terzo incomodo
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Ti conviene darti una mossa, Sperma. Quelle pagine non si scriveranno da sole, insulso
coacervo di spermatozoi sterili. –
Sperma non lo sente (chi ha appena parlato è Strego, chiamato così perché anni fa vinse l’omonimo
premio letterario con un romanzetto similautobiografico), e continua incurante a rimuginare tra sé e
sé. Ha davanti agli occhi un plico di fogli bianchi che però non gli riesce minimamente di
cominciare ad imbrattare con parole.
- Mark David Chapman uccise John Lennon. Lo aspettò sotto casa e, appena lo scarafaggio scese
dall'auto, lo investì col suo lanciafiamme autoprodotto. I celebri occhiali tondi si fusero in un blitz.
Nel fare ciò Chapman gli urlò: Hey Mr. Lennon! Sg. Pepper è davvero un gran bel album! Il terzo incomodo intanto non la smette di crogiolarsi nel proprio dolore. È da poco stato liquidato
dalla ennesima femmina.
- Diceva che le risultavo un estraneo. Che non le riusciva di aprirsi fino in fondo con me. Cristo!
Detto da una che parla tutte le sere col suo pesce rosso! Il tavolo è zeppo di bottiglie, alcune vuote altre piene. Le vuote vengono a rilento portate via dalla
cameriera che non riesce a tenere il ritmo dei tre, al punto che spesso questi si ritrovano per lunghi
angoscianti minuti senza liquidi da ingerire.
- Lee Harvey Oswald uccise Kennedy. Di notte riuscì ad intrufolarsi nella casa Bianca e con un
cuscino rinforzato, portato da casa, soffocò John Fitzgerald nel sonno. Ci vollero solo pochi minuti
e lui fu davvero chirurgico, tanto che Jackie nemmeno si svegliò. Qualche giorno dopo, mentre Lee
percorreva il miglio verde sotto i flash, dalla calca sbucò fuori un tale Jack Ruby che gli strappò via
il cervello a morsi, precludendogli l'uscita di scena elettrica. - Sperma, come cazzo pensi di cavar fuori qualcosa di decente da questo? Ti conviene provare a
scrivere qualcosa di personale, vale a dire un argomento di cui veramente te ne intendi. Peccato
solo che il tuo bagaglio di esperienze sia misero quanto quello di una lurida catechista. Era così che Strego era riuscito a scrivere anni prima il suo capolavoro, ovvero rispolverando gli
anni della sua gioventù col consueto piglio del romanziere che tende ad ingigantire le sensazioni e le
vicende. In effetti Sperma, che viveva ancora con la madre, non poteva fisiologicamente mettere sul
piatto della Letteratura delle roboanti vicissitudini come quelle che avevano fatto da ossatura per il
libro di Strego, che nel suo piccolo era stato lungo tempo a Bangkok e vantava una serie di
avventure sessuali che ben volentieri si prestavano ad essere narrate.
- Sapete che vi dico? Che vada a farsi strafottersi quella troia! Da due minuti non la amo più! Nessuno dialoga col terzo incomodo che non trova niente di meglio da fare che svuotare due
bottiglie in contemporanea.
- James Earl Ray uccise Martin Luther King. Gli piantò una granata nel culo negro proprio mentre
il predicatore stava uscendo dalla vasca. -
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Stranamente Strego se ne sta zitto. È la prima volta nella serata che non inframmezza il rosario di
Sperma con alcune sagaci affermazioni da pezzo grosso. Il terzo incomodo intanto sta andando in
frantumi nel midollo. Si è passati, tutti e tre, alle grappe. Sono le nove e ventuno minuti. Ne
mancano trentanove all'ora dei whisky.
- Sirhan B. Shiran uccise Bob Kennedy. A martellate nell'inguine democratica. - Anche nel mio libro premiato c'è una scena di questo tipo, ma il protagonista non è un politico
bensì un ermafrodita proveniente dal pianeta Vorticus; si trova sulla Terra per assistere al
matrimonio della sua Gonorrea ed infatti proprio durante il party nuziale riceve i suddetti colpi
inguinali, assestatigli dal cassiere privo di naso che non gli perdona l'ubriachezza troppo modesta. Nel dire quest'ultima frase Strego ha un momento di severa ilarità che coinvolge anche il terzo
incomodo, il quale per poche frazioni dimentica la troia sbomballata che lo ha censurato. Poi però
gli ritorna in mente subito.
- Che zoccola schifiltosa. Il tuo addome è marcio. - Perché non citi Bruto e la sua congiura cesarea? - chiede Strego a Sperma ma subito egli stesso va
avanti a parlare - Ah sì, non c'entra. A te interessa il singolo che fa fuori il singolo, non i gruppi. - Gaetano Bresci uccise Umberto I. Gli amputò con una tronchesi le dita dei piedi, facendolo
stremare di emorragia. Lo chiamavano Il Paino. Gaetano Bresci, intendo. Vuol dire il bellimbusto, il
damerino. Il libro con cui Strego ha vinto il premio Strega è un pregevole testo di trecento pagine che spazia
in lungo e in largo attorno all'esistenza in un modo che è, per circa duecentonovantanove di esse,
assolutamente sincero. Sperma difficilmente potrà dar vita ad gioiello di quel tipo, poiché, come
detto, vive nel sottosuolo e non ha ricordi da deformare per farne Letteratura. Per questo sta
provando a snocciolare a mente, senza l'ausilio di enciclopedie, i grandi omicidi del passato, singolo
contro singolo. Pensa potrebbe uscirne un bel racconto. Ne è prova il fatto che il terzo incomodo,
inizialmente preso dai suoi pensieri, lo sta ora appassionatamente ascoltando mentre proferisce
parole al vento che però non fissa sulla carta, bianchissima vergine. È un racconto destinato ad
essere dimenticato-abortito.
- Gavrilo Princip uccise Francesco Ferdinando, e per non sbagliarsi pure la di lui moglie, la futura
Regina d’Austria. Li sorprese nell'atto della copulazione sfarzosa imperiale, segando ad entrambi il
bacino con una falce turca. - Dai cita un passo del tuo cazzo di libro, magari uno che parla di cuori rotti! Sono nello stato
d'animo giusto! Il terzo incomodo chiede questo a Strego in un modo che non può essere nicchiato.
- Facciamo prima finire il nostro amichino spermatico. È nel bel mezzo di quel che si dice una fase
creativa. - Andrew Cunanan uccise Gianni Versace. Olio bollente sulle ciglia. -
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Spermo a questo punto va avanti a ruota liberissima, legittimato dal silenzio. Arrivano i whisky. Ore
ventidue e zero zero.
- John Wilkes Booth uccise Abramo Lincoln, attendendolo dirimpetto alla porta del cesso nel
mentre l'ex presidente si stava abbottonando i calzoni ottocenteschi. Lo strozzò senza sforzo
poiché era ormai un povero vecchio. Ygal Amir uccise Yitzhak Rabin, legandone i testicoli ad una
corda stretta all'altra estremità sulla maniglia di una porta che l'assassino sbatté con violenza di
modo da tranciare di netto le palle israelite legate all'altro capo del cappio. Mathuram Godse uccise
Ghandi facilmente. Gli sfondò la cassa toracica a forza di pugni cui egli non rispondeva essendo
non violento. Torna il silenzio, sembra che in realtà lo sproloquio di Sperma sia già finito. Strego lo interroga con
qualche occhiata come per dire: basta? Sperma tira finalmente via il cappuccio dalla penna e si
mette a scrivere quanto ha recitato fin ora, proprio lì, in mezzo ai whisky e alla sala di fumo che
dopo le ventidue e zero zero ha misteriosamente cambiato forme e densità.
- Ne potrebbe uscire un bel racconto. Ma metti un po’ più di figa, soprattutto quando parli della
Contessa Sofia.- Intanto mi puoi citare quella cosa che mi devi. Il terzo incomodo insiste e insiste. È l’unico dei tre che non allunga il whisky col ghiaccio. Intanto
Sperma ci va giù di brutto con la penna ed ha già vinto la prima pagina.
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