Mensile dei dipendenti di ENAV SpA
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Mensile dei dipendenti di ENAV SpA
Mensile dei dipendenti di ENAV SpA - Controllo e sicurezza della navigazione 9 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB - Roma anno V ottobre 2008 Editoriale: Il ruolo di Enav nel nuovo scenario europeo La Funzione ENAV Coordinamento Esercizio Tecnico Varata la nuova edizione della Intranet aziendale Safety: Ulisse e la gestione delle risorse di Iacopo Prissinotti Responsabile Funzione Attività Internazionali N egli ultimi due anni, a seguito dell’implementazione della legge comunitaria sul Cielo Unico Europeo, abbiamo assistito ad un forte processo di internazionalizzazione nel settore dell’ATM, con l’obiettivo di costruire di un network continentale integrato e garantito dalla piena interoperabilità dei sistemi che lo compongono. Ciò ha comportato il lancio di importanti iniziative, quali la realizzazione dei Blocchi Funzionali di Spazio Aereo e l’attivazione del programma SESAR per lo sviluppo del sistema ATM di nuova generazione, riconfigurando soprattutto i ruoli e le responsabilità dei principali attori coinvolti. ENAV, ben comprendendo quest’importante evoluzione, ha contribuito sin da subito al suo processo di realizzazione, esprimendo la propria visione strategica in relazione all’organizzazione delle future iniziative. La Società ha fortemente supportato il ruolo della Commissione Europea quale organismo di indirizzo strategico e di governo dell’ATM, precedentemente realizzata dai maggiori organismi internazionali (ICAO ECTL). Una chiara attribuzione di tale ruolo svolto dalla Commissione consente, grazie alle competenze della stessa, di definire un contesto normativo europeo maggiormente vincolante per tutti gli stakeholders coinvolti, garantendo inoltre un’applicazione rapida e certa delle norme e dei regolamenti approvati, e la sincronizzazione degli interventi da realizzare su scala europea. Contemporaneamente, si è sviluppato un processo per la riorganizzazione del ruolo di EUROCONTROL al quale ENAV ha preso parte fornendo importanti indicazioni grazie al contributo dei vari esperti coinvolti. Uno degli aspetti fondamentali di tale riorganizzazione tuttora in corso, consiste nella chiara separazione della responsabilità normativa, questa, infatti, viene formalmente demandata all’organismo politico europeo, da quella di supporto e fornitura del servizio. In considerazione di ciò, il nuovo ruolo di EUROCONTROL, per quel che ri- IL RUOLO DI ENAV NEL NUOVO SCENARIO EUROPEO guarda gli aspetti di regolazione, si configura esclusivamente quale supporto tecnico alla definizione degli aspetti normativi (support to regulation). Per quel che concerne invece gli aspetti di fornitura dei servizi, tali competenze verranno raggruppate nelle seguenti funzioni: 1) supporto alla definizione dei concetti operativi e allo sviluppo dei sistemi tecnologici, sia all’interno del programma SESAR sia per le implementazioni che dovranno essere realizzate nel breve periodo; 2) supporto alle attività di pianificazione e gestione dello spazio aereo; 3) gestione dei flussi di traffico. EUROCONTROL provvede inoltre alla fornitura dei servizi di controllo del traffico aereo nel centro di Maastricht che dovrà essere integrato nel nuovo FAB European Central. Risulta evidente che il nuovo ruolo dell’Agenzia, molto vicino alle attività degli ANSP, deve essere rivisto anche in termini di governance. A tal fine ENAV ha partecipato in modo significativo all’attività di studio che ha portato alla definizione della proposta, ora al vaglio del provisional Council (PC) di EUROCONTROL, di una struttura di governance (l’Air Navigation Services Board ANSB) che abbia i pieni poteri di indirizzo dell’Agenzia e che veda la partecipazione importante degli ANSP e degli altri Stakeholders, quali aeroporti e compagnie aeree, nella gestione dell’Agenzia. Questo nuovo scenario delinea una grande opportunità per gli Air Navigation Service Providers: la realizzazione, attraverso importanti processi di cooperazione, di un ruolo di leadership nella fornitura dei servizi della navigazione aerea in Europa. ENAV anticipando lo scenario di riorganizzazione che si stava delineando in Europa, si è fatta artefice della promozione di una serie di iniziative che le hanno consentito di assumere un ruolo di primaria importanza, consolidato, ormai, nel panorama continentale. Per facilitare l’individuazione dei progetti citiamo solo alcuni dei programmi che vedono la Società impegnata in prima linea. 2 Dal lancio di BLUE MED, il programma per la realizzazione di un Blocco Funzionale di Spazio Aereo nel Mediterraneo, alla costituzione di una serie di accordi multilaterali di cooperazione, tra cui il Cross Border Coordination Working Group, con i provider di Francia e Svizzera, e l’Adriatic Cooperation, con quelli di Slovenia e Croazia. Dal programma di cooperazione tecnologica con la francese DSNA, a tutta una serie di accordi bilaterali con i Provider di Svezia, Inghilterra, Albania ed altri tra cui alcuni paesi del nord Africa volti alla definizione di accordi quadro di supporto alle operazioni, cooperazione tecnologica e ricerca e sviluppo. Un’altra importante attività di cooperazione è stata quella volta a realizzare il coordinamento fra i maggiori ANSP che hanno presentato la propria candidatura per diventare membri della SESAR JU, organizzazione che coordinerà le attività di ricerca e sviluppo per il nuovo sistema ATM europeo. ENAV ha infatti promosso la creazione di un gruppo di lavoro (gli “A6”) per coordinare il futuro ruolo degli ANSP all’interno sia della fase di negoziazione per definire gli accordi di partecipazione alla SESAR JU, sia nella successiva fase operativa. La visione strategica che ENAV ha sviluppato in questi anni, ha richiesto un importante impegno trasversale di tutta la Società, professionalmente offerto da tutti gli esperti che hanno partecipato ai diversi tavoli di lavoro e gruppi di coordinamento. Lo scenario di profondo cambiamento dell’ATM europeo non è ancora giunto al termine, nei prossimi anni si dovranno consolidare infatti tutte le attività citate che si trovano oggi in una prima fase embrionale. Riconoscendo pienamente l’importanza di questo momento nell’evoluzione dell’ATM, ENAV sta già strutturando la sua piena partecipazione alle principali iniziative europee in atto, offrendo un impegno sempre maggiore al fine di mantenere il ruolo strategico finora assunto. ● NEL CONTROLLO DEL TRAFFICO AEREO L’ITALIA PUÒ ESSERE PORTATA AD ESEMPIO IL VICEPRESIDENTE TAJANI IN VISITA ALL’ACC DI LINATE D opo la visita al Centro di Controllo d’Area (ACC) di Roma Ciampino, il vicepresidente della Commissione Europea responsabile per i Trasporti, on. Antonio Tajani, ha voluto recarsi presso l’omologa struttura ENAV di Linate. Scopo della visita è stato quello di approfondire la conoscenza delle diverse realtà del controllo del traffico aereo in vista della riforma da lui proposta, che è ora all’esame del Consiglio dei Ministri dell’Unione e del Parlamento europeo. La proposta contenuta nel secondo pacchetto legislativo per il Cielo unico europeo presentata a giugno scorso, in sostanza punta a migliorare la qualità, ridurre i costi e contenere i ritardi del trasporto aereo. Ad accogliere il Commissario Europeo, accompagnato per l’occasione dal vicepresidente del Parlamento europeo, l’on. Mario Mauro, erano presenti il responsabile dell’impianto Paolo Nasetti ed Alessandro Di Giacomo, responsabile delle Relazioni Esterne di ENAV. Durante la visita all’ACC di Linate, Antonio Tajani, ha sottolineato con soddisfazione l’efficienza e la piena integrazione tra controllori civili e militari nella gestione del traffico aereo, dichiarando che: “la collaborazione tra il controllo del traffico civile e militare è una delle questioni attualmente all’attenzione della Commissione europea. In alcune realtà non italiane – ha proseguito Tajani - si intravedono conflitti di competenze che qui di fatto sono annullate. L’Italia, con un’isola operativa dedicata ai militari all’in- di Luca Morelli Funzione Relazioni Esterne – Editoria e Comunicazione Interna terno delle sale controllo, può essere portata ad esempio”. Nei quattro ACC di Brindisi, Milano, Roma e Padova che ENAV gestisce con proprio personale operativo, infatti, è sempre presente il Servizio di Coordinamento e Controllo dell’Aeronautica Militare (SCCAM), un’area dedicata al personale dell’Aeronautica Militare Italiana. Tale servizio è stato istituito, a seguito della suddivisione di responsabilità fra l’AM e l’AAAVTAG, principalmente al fine di coordinare le attività di volo OAT (Operational Air Traffic) dei Reparti dell’AM e degli altri reparti militari nazionali ed alleati che si svolgono nello spazio aereo nazionale. Attualmente, con le aumentate esigenze del traffico aereo civile, il Servizio di Coordinamento e Controllo del- l’AM è sempre più impegnato nell’attività di coordinamento del traffico cosiddetto GAT (General Air Traffic), che richiede di attraversare aree di competenza della forza armata. Il Commissario ai Trasporti si è anche soffermato sul progetto europeo SESAR, il programma destinato a rivoluzionare il futuro dell’ATM, in cui ENAV è attivamente coinvolta, evidenziando che il consorzio costituito in poco più di due anni ha riunito i più importanti esponenti del mondo aeronautico europeo, delineando il concetto operativo del futuro sistema ATM. Il programma, porterà nei prossimi anni all’armonizzazione dei sistemi tecnologici utilizzati nell’ambito del controllo del traffico aereo e alla riduzione dei costi e dei tempi di percorrenza per i velivoli che attraversano i cieli europei. Tajani ha poi visitato anche gli uffici Meteo ed ARO presso la torre di controllo, accompagnato dal responsabile del SAAV di Linate, Giovanni Giarratano. ● Il Commissario europeo ai Trasporti on. Antonio Tajani (al centro), insieme al vice presidente del Parlamento europeo, on. Mario Mauro (a destra) e al responsabile dell’ACC di Linate, Paolo Nasetti. 3 FUNZIONE COORDINAMENTO ESERCIZIO TECNICO L’ESERCIZIO TECNICO DELLE INFRASTRUTTURE ATM N on è mai facile descrivere, per chi ne fa parte, l’attività della propria organizzazione lavorativa. Chi, come me, ha sempre avuto uno stretto contatto con il mondo della manutenzione, anche in maniera diretta, è sicuramente stimolato a provarci. Il biennio appena trascorso è stato di fondamentale importanza per l’ENAV e per noi della Funzione Coordinamento Esercizio Tecnico in particolare. L’acquisizione della Società Techno Sky ha generato una svolta storica per quanto riguarda la gestione della manutenzione. “La nostra Funzione – come precisa il Responsabile del CET Andrea Baccini – ha assunto un ruolo maggiormente significativo ai fini della resa finale dei servizi in quanto, attraverso la costante sinergia tra le due Società siamo in grado di assicurare sempre il massimo allineamento tra le attività tecniche da svolgere e i livelli di affidabilità e continuità operativa che tutte le infrastrutture tecnologiche ATM devono garantire, inoltre, gestiamo tutte le altre attività tecniche (non manutentive) che possono contribuire, in maniera più o meno diretta, alla corretta funzionalità degli impianti come riconfigurazioni, adeguamenti”. Questo cambiamento di impostazione nelle attività legate in maniera diretta ed indiretta alla manutenzione ha per forza di cose determinato, per il personale degli Uffici Tecnici locali, un profondo cambiamento nel lavoro svolto. L’esperienza e le competenze tecniche acquisite in tanti anni di lavoro sul “campo” sono state utilizzate per rimodulare un ruolo fondamentale nell’ambito della policy aziendale di questo settore. In sostanza i compiti di Massimo Pesa Funzione Coordinamento Esercizio Tecnico principali che i tecnici sono stati chiamati ad assolvere sono i seguenti: • attività derivanti dall’applicazione del regolamento 2096/2005; • interfaccia tecnica verso gli enti certificatori; • attività di controllo dell’operato Techno Sky in funzione dell’applicazione del Regolamento 2096/ 2005; • redazione di procedure finalizzate al miglioramento della qualità; • verifiche ispettive (audit) previste dal Capitolato Tecnico del contratto Techno Sky; • partecipazione ad IPT e gruppi di lavoro. Entriamo ora più nel merito della Funzione Coordinamento Esercizio Tecnico che opera nell’ambito dell’Area Operativa. La missione assegnata al CET è quella di garantire la continuità di eserci- zio delle infrastrutture tecnologiche ATM monitorandone costantemente il funzionamento. Per il corretto svolgimento dei compiti la funzione è stata suddivisa in tre settori di attività, i seguenti: • Manutenzione ed esercizio infrastrutture tecnologiche CNS; • Gestione delle parti di ricambio e manutenzione infrastrutture tecnologiche meteo; • Manutenzione ed esercizio centrali elettriche e AVL. Il primo settore, ha il compito di monitorare il funzionamento dei sistemi CNS (Comunicazione, Navigazione e Sorveglianza) impiegati per la fornitura dei servizi, provvedendo a gestire il servizio di manutenzione, che per tali sistemi è affidato a Techno Sky; in sostanza, la componente Comunicazione riguarda tutti i collegamenti fonia e dati trasmessi su supporti fisici e via radiofrequenza, la componente Navigazione riguarda tutte le radioassistenze sia di rotta che di termi- I colleghi della Funzione Coordinamento Esercizio Tecnico. Da sinistra : Stefano Pinzuti, Silvio Zappi, Alessia Tomassini, Massimo Pesa,Andrea Mazzoni,Andrea Baccini (seduto) responsabile CET, Pietro Gerosa, Patrizia Bertoldi,Alberto Canini, Mara Dionisi,Vincenzo Iannone,Annamaria Cirillo, Raffaele Iacuitto, Massimo Voci 4 nale (ILS-VOR-DME-NDB-VDF), mentre la componente Sorveglianza ha al suo interno tutti i sistemi radar di rotta, di avvicinamento, di movimentazione aeroportuale e meteo. Oltre a tale fondamentale compito il settore cura, in coordinamento con l’Area Tecnica, le modifiche alle infrastrutture tecnologiche CNS che si rendono necessarie per garantire la costante rispondenza ai requisiti tecnico-operativi delle stesse; ultimamente a tale settore è spettato il compito di organizzare un gruppo di lavoro che ha provveduto all’analisi del nuovo piano di manutenzione HW della società Techno Sky mediante un attento controllo delle procedure di manutenzione dei sistemi CNS. Possiamo ben dire che questo settore per la complessità, la vastità dei sistemi e l’imponderabilità degli eventi che ogni giorno viene chiamato a trattare è senz’altro il cuore della nostra Funzione ed impiega, al fine di svolgere al meglio il proprio compito, risorse tecniche altamente specializzate e costantemente impegnate. Il secondo settore, ha invece il delicato compito di curare l’approvvigionamento delle scorte necessarie al supporto logistico degli impianti di Assistenza al Volo, gestire i relativi magazzini (centrale, periferici, scorte apparato), garantire la movimentazione delle scorte tra i vari punti di stoccaggio in modo da ottimizzarne la distribuzione in rapporto alle esigenze operative e minimizzare così i tempi di avaria che interessano le infrastrutture tecnologiche ENAV; la gestione fisica del magazzino delle parti di ricambio è affidata in forma fiduciaria a Techno Sky, che ne cura la custodia, la movimentazione, la riparazione, ecc.. Questo settore di attività provvede inoltre a monitorare il corretto funzionamento delle infrastrutture tecnologiche meteo impiegate per la fornitura dei servizi gestendo il servizio di manutenzione e taratura, anch’esso affidato a Techno Sky. Per avere un’idea della mole di lavoro che c’è dietro alle attività di gestione delle parti di ricambio provo a fornire qualche numero registrato al 31.12.07: 8.928 il numero degli items presenti a magazzino, 36.161 il numero di pezzi di ricambio e 6.000 circa il numero di movimenti operati nel 2007. Importantissima è poi la gestione ed il controllo del servizio di validità metrologica degli strumenti e della sensoristica meteo che con oltre 5000, tra tarature riguardanti strumenti e sensori meteo, riveste un compito delicato e preciso di applicazione delle norme che governano tale attività. Il settore, infine, che si occupa della manutenzione ed esercizio delle centrali elettriche ed AVL (Aiuti Visivi Luminosi), ha come mandato il monitoraggio del costante e corretto funzionamento delle centrali elettriche di alimentazione degli impianti ATM e di quelli AVL, mediante la gestione del servizio di manutenzione affidato a diverse società manutentrici. Le centrali elettriche rappresentano il “cuore” di tutti i sistemi tecnologici presenti in ENAV senza il quale nessuno di essi avrebbe “vita”, per questo viene posta una particolare attenzione alla gestione ed alla manutenzione di tali sistemi. Gli impianti AVL rappresentano un’importante assistenza in fase di atterraggio agli aeromobili, in quanto forniscono le informazioni per la stabilizzazione della loro traiettoria in condizioni di visibilità ridotta e nelle ore notturne. Tali sistemi inoltre concorrono a for- 5 nire, ad ogni aeromobile, le indicazioni necessarie per il corretto percorso sull’area di manovra. A tutte le attività descritte collaborano, presso la Sede Centrale ENAV di Roma in Via Salaria, 15 unità tra personale tecnico ed amministrativo, con elevata competenza in tutti i settori e 50 tecnici dislocati presso le strutture territoriali dell’ENAV. Questi ultimi sono chiamati costantemente a svolgere, oltre agli altri compiti assegnati localmente, un importante ruolo di monitoraggio delle attività previste dai contratti di manutenzione a cui è necessario dare il giusto risalto. Le verifiche, che tendono ad accertare il rispetto degli obiettivi di servizio indicati nello SLA (Service Level Agreement) dei capitolati tecnici dei contratti di manutenzione, sono svolte con la periodicità assegnata per ogni sito ENAV (89 tra ACC, SAAV, NAAV, UAAV e siti remoti) e mediamente risultano essere circa 25 ogni mese, per un totale di circa 300 verifiche ispettive annuali. Particolare cura viene posta alla formazione dei tecnici impegnati negli audit mediante costanti corsi di aggiornamento effettuati presso l’Academy dell’ENAV. Ultimamente, a seguito delle certificazioni ottenute (SES;ISO9001), l’impegno di tutti è aumentato in considerazione del fatto che, periodicamente, gli Enti certificatori verificano i livelli di qualità dei servizi tecnici messi a disposizione dell’operativo per la resa finale all’utenza. Concludiamo descrivendo il prossimo importante obiettivo, a cui stiamo già lavorando, e che riguarda il rinnovo del contratto Techno Sky in scadenza al 31 dicembre prossimo. Si tratta dell’analisi e della redazione del nuovo Capitolato Tecnico che regola le attività di manutenzione, compiuta con criteri che mirano ad una più puntuale interpretazione dello stesso. Lo scopo, in sostanza, è quello di ottenere una sempre più fattiva collaborazione tra le Società impegnate in questo delicato compito di resa di un servizio tecnico sempre più conforme agli standard di qualità richiesti all’ENAV da tutto il mondo aeronautico. ● VARATA LA NUOVA EDIZIONE DELLA INTRANET AZIENDALE “E.NAVigare” “I l vero valore aggiunto della Intranet sono le persone, cioè la possibilità per queste di contribuire a costruire e a implementare la conoscenza aziendale” a dirlo è Marco Stancati, esperto di Intranet e docente della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma: sintesi perfetta di quello che vuole rappresentare il rinnovato sito Intranet aziendale di ENAV, on-line dallo scorso 16 ottobre. La nuova edizione di E.NAVigare, infatti, non ha solo lo scopo di rispondere, in modo più efficace, alla imprescindibile esi- di Silvia Chirico Funzione Relazioni Esterne – Editoria e Comunicazione Interna genza di agevolare il lavoro dei dipendenti, ma anche quello di diventare un collettore di flussi informativi, provenienti dalle diverse funzioni aziendali, sulla “vita” e i progressi di ENAV. Se, infatti, la Comunicazione intraorganizzativa è un’attività fondamentale per qualunque realtà che abbia a cuore la corretta diffusione delle informazioni, Intranet è fra tutti gli stru- menti a disposizione uno dei più potenti. Il progetto, portato a termine dalle Funzioni Relazioni Esterne e da SIG Sistemi Informativi Gestionali – che hanno svolto anche il ruolo di Project Management Office – con la supervisione di Risorse Umane e Qualità, offre all’Azienda un canale di comunicazione interna non solo più efficace ed evoluto tecnologicamente, ma soprattutto più rispondente alle esigenze dell’utenza, che diventa al contempo target e fonte di informazione. La precedente edizione ha assolto al suo obiettivo principale egregiamente e I componenti del Project Management Office: da sinistra Marco Lelli, Giuseppe Vernice, Pancrazio Marino, Maria Cecilia Macchioni, Claudio Biondi, Domenico Casalino (responsabile Funzione Sistemi Informativi Gestionali),Adalgisa Marcucci (Project Manager), Felice Lombardi, Giulio Gamaleri, Silvia Chirico, Maika D’Alesio, Rosario De Cesare, Francesco Fidenzoni (responsabile Funzione Editoria e Comunicazione Interna), Alessandro Di Giacomo (responsabile Funzione Relazioni Esterne), Paolo Labrini. 6 negli anni ha saputo accompagnare l’Azienda nel suo articolarsi, ma era tempo di creare qualcosa di diverso che sapesse rispecchiarne la crescita. Dal punto di vista editoriale, la nuova E.NAVigare ricorda non a caso enav.it, presentandosi più intuitiva nei contenuti e chiara nella grafica, in una logica di continuità formale e sostanziale tra comunicazione interna ed esterna quali parti di un medesimo progetto di diffusione e affermazione dei valori di mission e di vision aziendale. In Home Page, oltre allo spazio News e le applicazioni più usate, troviamo le “sezioni dedicate”, spazi concepiti come finestre aperte su determinati ambiti di attività aziendali, per i quali si fa particolarmente importante la diffusione delle informazioni. Sicurezza del Lavoro, Formazione, Attività Internazionali, Tecnologie e Progetti, sono i grandi temi a cui è stata riservata una posizione di primo piano, insieme ai principali documenti istituzionali e agli strumenti operativi. Le prime due sono di fondamentale importanza perché attengono ad aspetti cruciali per il rapporto con i dipendenti, le altre sono, invece, ambiti strategici del core business della Società – le cui attività sono la risultante di varie forze aziendali espresse da più Funzioni – per le quali si sentiva l’esigenza di un spazio lavorativo condiviso. Allo stesso tempo, questa impostazione offre al dipendente una visibilità più completa su questi settori, dei quali fino ad ora poteva conoscere solo i particolari processi lavorativi che lo coinvolgono direttamente. Altre sezioni a cui è stata data una rilevanza in Home Page sono quelle dedicate a Safety, Security e al Sistema di gestione Qualità - adottato nell’ambito della Certificazione ISO 9001:2000 - un impegno imponente che trova nello strumento Intranet un supporto fondamentale capace di sostenere fortemente anche i più delicati momenti di cambiamento. La ratio alla base del progetto della nuova Intranet è stata la semplificazione, quella che viene anche dall’aver evitato ridondanze e dalla facilità di fruizione. Molte pagine della precedente edizione avevano il loro corrispettivo nel sito esterno, co- me quelle dedicate ai servizi erogati da ENAV, alla Comunicazione, alla Meteorologia, all’AIS: adesso dei semplici link a enav.it garantiscono univocità ai contenuti. Rispetto al passato, anche la distribuzione delle utilità ha subìto un importante cambiamento, essendo state queste suddivise tra “generiche” e “ATC”, riservando a quest’ultime uno spazio dove trovare facilmente strumenti di lavoro di natura tecnica. “La nuova E.NAVigare rappresenta un tassello importante nel panorama dei Sistemi Informativi aziendali essendo la porta di ingresso quotidiano all’attività lavorativa che richiede ormai quasi esclusivamente l’impiego di sistemi informatici – spiega Domenico Casalino, responsabile della Funzione Sistemi Informativi Gestionali- dall’informazione, all’accesso alle applicazioni, ai servizi selfservice, le persone ENAV possono operare sempre meglio, traendo vantaggio dall’integrazione dei dati aziendali e dalla semplicità d’uso dei sistemi. Le tecnologie impiegate ci permettono di considerare E.NAVigare un sistema vivo e vitale, 7 in grado di crescere al crescere delle necessità aziendali e degli utenti.” Dal punto di vista informatico, per E.NAVigare si utilizza una piattaforma di Content Management che agevola la gestione dell’alimentazione e dell’aggiornamento delle pagine, che risulta più veloce e diretto, e che permette una maggiore flessibilità del sito, concepito come uno spazio duttile e sensibile all’evolversi di ENAV e al variare delle sue priorità. “Il progetto per la nuova Intranet ha avuto come premessa la partecipazione di tutte le Funzioni Aziendali – spiega Alessandro Di Giacomo, Responsabile della Funzione Relazioni Esterne di ENAV – delle quali abbiamo voluto conoscere esigenze e aspettative e che abbiamo coinvolto durante tutte le fasi. Un contributo prezioso ed essenziale per concepire un sito interno conforme e, ci auguriamo, confacente all’Azienda, capace di comunicare a tutti i dipendenti e di farsi tramite tra le varie parti di un sistema di risorse umane particolare, qual è quello di ENAV, che ha al proprio interno grandi varietà di competenze”.● ASPETTI DI CONTROLLO DEL TRAFFICO AEREO NEL CASO DI INTERCETTAZIONE DI VELIVOLI CIVILI DA PARTE DELLA DIFESA AEREA Q uesto è il titolo del contributo di ENAV nell’ambito dei lavori della 50a Assemblea Nazionale dell’Italian Flight Safety Committee, tenutasi a settembre scorso presso l’aeroporto di Fiumicino a favore di rappresentanti di compagnie aeree e di gestioni aeroportuali. Oltre ENAV, è intervenuta sulle tematiche legate all’intercettazione di aeromobili civili anche l’Aeronautica Militare Italiana. Dopo una brillante presentazione di AMI (Stato Maggiore Sicurezza Volo) sull’esecuzione tattica delle manovre di intercettazione, l’ENAV ha illustrato i più rilevanti aspetti di interazione con le procedure del controllo del traffico aereo con una relazione su: “Le manovre di intercettazione e le reazioni dei sistemi di bordo degli aeromobili intercettati”. Come era logico aspettarsi, dopo l’11 settembre 2001 si sono moltiplicati gli interventi di intercettazione di aeromobili civili; nello scorso anno si sono avute 26 missioni di intercettazione. Tale complessa manovra è regolata da procedure internazionali codificate, così che i velivoli intercettori della Difesa Aera nazionale possano identificare l’aeromobile intercettato efficacemente e senza rischi. Occorre considerare che oggi gli aerei sono obbligati ad essere equipaggiati con transponder (XPDR) SSR (Secondary Surveillance Radar) in grado di segnalare la loro posizione e la loro quota, sia in risposta ad interrogazioni dei radar secondari basati al suolo, che agli altri aeromobili equipaggiati di sistemi di evitamento delle collisioni. Quindi, al fine di evitare le collisioni, gli aeromobili moderni sono equipaggiati con sistemi automatici di segnalazione, detti TCAS (Traffic Collision Avoidance System) oramai giunti alla serie II, che non solo avvertono della ec- di Roberto Di Carlo Responsabile Funzione Safety,Validazione e Qualità Tecnica Operativa cessiva vicinanza di un altro aeromobile, purchè anch’esso opportunamente equipaggiato di transponder, ma presentano al pilota la manovra di scampo da eseguire nel piano verticale. Il TCAS, questa “rete di sicurezza” per evitare le collisioni quando il controllo del traffico aereo non è riuscito a prevenire la riduzione della separazione, in caso di intercettazione può costituire un serio problema. Vediamo un esempio reale. Un quadrigetto Airbus 340 (A340) a livello di volo 360 ha attraversato diversi settori operativi in cui è suddiviso lo spazio aereo per facilitare il controllo del traffico aereo senza stabilire contatto radio con l’ATC. Poiché tutti i tentativi fatti da terra di entrare in contatto con l’aereo sono falliti, l’informazione della situazione viene passata alla Difesa Aerea e quest’ultima decide di intercettare l’A340 per verificarne l’identità. Comunque gli intercettori non vengono istruiti a spegnere i loro sistemi di indicazione di quota. Di conseguenza quando gli intercettori si avvicinano al 340, il TCAS dell’Airbus segnala immediatamente all’equipaggio che si deve salire di quota per evitare la collisione. Il pilota inizia la salita e a questo punto riesce ad informare l’ATC dell’avviso di scampo. Nel frattempo gli intercettori non ottengono dall’intercettato alcuna risposta alle loro numerose 8 chiamate sul canale di emergenza 121,5 MHz e quindi continuano a seguire l’aeromobile che per tutta conseguenza viene chiamato dal suo TCAS ad aumentare il rateo di salita. Raggiunto il livello 385, l’Airbus, per evitare di stallare, avendo raggiunto la sua minima velocità selezionabile, deve iniziare a scendere con avviso di scampo a scendere immediatamente. La durata complessiva degli avvisi è stata di 4 minuti. Una rappresentazione grafica del piano verticale può meglio aiutarci a comprendere la dinamica degli eventi. Poiché una reazione all’avviso di scampo durante un’intercettazione può essere mal interpretata dal pilota militare come una manovra di fuga, è estremamente importante che le procedure previste siano scrupolosamente seguite. Infatti la regolamentazione ICAO richiede che “gli intercettori disattivino la trasmissione delle informazioni di quota da parte del loro transponder 20 miglia nautiche dall’aeromobile intercettato”. La ragione sta nel fatto che è necessario prevenire che il TCAS di bordo dell’aereo intercettato segnali manovre di reazione rispetto alla posizione dell’intercettore. Si rivela del tutto opportuno che tale norma di comportamento praticata dagli aeromobili militari sia riportata nelle regole dell’aria nazionali e pubblicata poi sull’AIP in modo che gli aeromobili che possono essere oggetto di intercettazione ne siano in formati e possano consapevolmente rimanere nel loop della situazione. ● FAB 3D CONFERENCE A BUDAPEST GLI ANSP SI RIUNISCONO PER ACCELERARE IL FUTURO DEI BLOCCHI FUNZIONALI DI SPAZIO AEREO I l processo di costituzione dei Blocchi Funzionali di Spazio Aereo (FAB) previsti all’interno dello schema normativo del Single European Sky rilasciato dalla Commissione Europea nel 2004, è giunto in tutta Europa ad uno stadio di particolare maturità. La PRC (Performance Review Commission) nel proprio report “Evaluation of the Functional Airspace Block (FAB) initiatives and their contribution to performance improvements”, ha infatti sottolineato come molte delle iniziative FAB in Europa abbiano accelerato in maniera sostanziale il proprio passo e completato quasi tutti i rispettivi studi di fattibilità. Con tempi differenti, a tutt’oggi infatti, le iniziative FAB si stanno organizzando per dare il via alle diverse fasi di sviluppo ed implementazione già pianificate. In questo contesto, fermo restando lo sforzo che gli ANSP coinvolti (come coordinatori delle iniziative) stanno producendo nel set-up dei differenti progetti, assieme alla necessità, sempre più immediata, di accelerare la possibilità per gli users di accedere ai benefici attesi e stimati negli studi condotti, la iniziative FAB di recente si sono confrontate, su invito del Service Provider ungherese Hungarocontrol, nell’ambito di un incontro denominato “FAB 3D Conference”. L’evento, tenutosi a Budapest in ottobre, ha avuto come scopo principale quello di permettere alle iniziative FAB ed agli ANSP impegnati nella loro gestione, di investigare le varie opportunità di collaborazione in ambito ATM. In particolare, la conferenza è stata l’occa- Il direttore generale di ENAV, Nadio Di Rienzo, nel corso del suo intervento di Budapest. Alla Conferenza sono intervenuti: Pal Szabo (Hungary), Karoly Lotz (Hungarocontrol), Zoltan Kazatsay (Commissione Europea), Alex Hendrix (CEATS – Eurocontrol), Manfred Furster (Austria),Alexander ter Kuile (CANSO), Mr. Dieter Kaden (DFS), Morten Dambaek (Naviair), Riccardo Rubini (ETF-JATMWG) Aleodor Francu (ROMATSA), Johann Zemsky (Austrocontrol), Laszlo Kiss (Hungarocontrol). di Cristiano Cantoni BLUE MED Project Manager sione per dare vita ad un forum dedicato agli ANSP ed ai loro stakeholders allo scopo di migliorare la collaborazione e la condivisione di informazioni e per facilitare lo scambio di opinioni sulle difficoltà relative alla cooperazione tra FAB. Alla conferenza, il direttore generale di ENAV, Nadio Di Rienzo, ha presentato i risultati prodotti dal progetto BLUE MED (coordinato dal Centro Simulazione e Sperimentazione di ENAV con la collaborazione dei provider di Grecia, Malta, Cipro, Tunisia ed Egitto) e l’approccio proposto per la “Fase di Definizione” dell’iniziativa (2009-2011). Il progetto BLUE MED ha dimostrato già a partire dalla sua prima 9 fase, conclusa nel luglio 2008, come i benefici possibili all’interno dell’area Mediterranea, con un livello di “frammentazione” già inferiore rispetto a molte altre realtà europee, siano considerevoli e di forte interesse per tutti gli stakeholder coinvolti. Nell’ambito della Conferenza, inoltre, il direttore generale di ENAV ha espresso la particolare attenzione dell’intero programma BLUE MED all’osservazione dei forti cambiamento in atto ed alla crisi finanziaria che ha investito l’Europa ed il mondo in tutti i settori del business, proponendo un sostegno ancora più concreto per una rapida realizzazione dei benefici attesi dagli utenti in tempi ancor più brevi rispetto a quanto previsto. “Ciò sarà possibile – ha sottolineato ancora Di Rienzo - incrementando le “quick-wins”, ovvero i risultati che nell’arco di due anni saranno offerti alla comunità ATM ed agli airspace users, e accelerando inoltre la riorganizzazione dello spazio aereo su base regionale, così come richiesto dalla regolamentazione comunitaria, ed affrontando da subito le problematiche di interoperabilità che permetterebbero un notevole miglioramento delle procedure e dei coordinamenti operativi all’interno del FAB”. Al termine della conferenza i partecipanti hanno prodotto uno Statement comune, all’interno del quale viene rimarcata l’attuale crisi in corso nel mondo dell’aviazione civile e la necessità da parte dei progetti FAB e degli ANSPs di considerare azioni concrete verso gli users nel breve termine. ● ULISSE E LA GESTIONE DELLE RISORSE: QUANDO NASCONO I PROBLEMI CHE CRM E TRM VOGLIONO RISOLVERE? di Roberto Di Carlo Responsabile Funzione Safety,Validazione e Qualità Tecnico-Operativa I l giornale dell’ALPA (Air Line Pilots Association) ospita sempre articoli interessanti per chi si occupa di safety nel settore dell’aviazione. Tempo fa è apparso un intervento di Gerrard M. Bruggink, “Gerry”, nel settore delle investigazioni aeronautiche, allora membro importante del National Safety Board, l’ente investigativo statunitense, che faceva riferimento ad una sorta di “sindrome di Ulisse” nella gestione delle risorse a bordo dei cockpit degli aeromobili in servizio di linea. Erano gli anni, pur in fase di abbattimento della statistica negativa degli incidenti, durante i quali la IATA pose l’accento sul fattore umano nella conferenza di Istanbul (1975); emersero chiaramente le ragioni dell’errore umano e furono proposte nuove modalità di formazione e addestramento dei piloti, dei controllori del traffico aereo, dei tecnici di manutenzione e di altri operatori di front line. Tasso annuo di aerei persi per milione di voli Con la conferenza di Montreal (1993) venne identificato anche il meccanismo causale denominato Organisational Accident. Tra le due conferenze nasce il modello SHEL (Software, Hardware, Liveware) e, nel 1979, al termine di un workshop sulla miglioramento della safety la NASA presentò il Crew (o Cockpit) Resource Management (CRM). La ricerca effettuata dalla NASA rivelò che la causa primaria degli incidenti era l’errore umano e che i problemi principali erano carenze nelle comunicazioni interpersonali, nella leadership e nel processo decisionale all’interno 10 della cabine di pilotaggio. L’anno seguente analoga iniziativa avvenne esaminando gli errori dei controllori del traffico aereo e si arrivò al TRM (Team Resources Management). Ma ritorniamo al racconto di Gerry. Omero dice di Ulisse: Narrami, o Musa, dell’eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia: di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, molti dolori patì sul mare nell’animo suo, per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni. Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo: con la loro empietà si perdettero, stolti, che mangiarono i buoi del Sole Iperione: ad essi egli tolse il dì del ritorno. Racconta qualcosa anche a noi, o dea figlia di Zeus. [Traduz. di G. Aurelio Privitera]. In parole più semplici Ulisse non avrebbe colpa, mentre la stupidità dei suoi compagni va biasimata; l’ira degli dei ha voluto quel tragico destino, ma è proprio così? Quando i membri del suo equipaggio offesero le divinità mangiando le carni proibite, Ulisse però aveva già perso 11 navi con le relative ciurme ed il fatto poi che alla fine sia il solo superstite e testimone degli eventi è ragione evidente non solo per criticare il suo ruolo di leader ma la pretesa stessa di non colpevolezza. Ma esaminiamo in sintesi tutte le “evidenze” di Omero. – Partito vittorioso da Troia, per il rientro in Grecia, con 12 navi e 400 uomini, non riesce a controllare le sue truppe e ad evitare una feroce battaglia mentre i suoi uomini sono ubriachi, 72 morti; – Per sete di avventura non effettua una necessaria ricognizione e finisce intrappolato in una grotta dal ciclope Polifemo, 6 morti; – Per mancanza di fiducia, non delega nessuno al timone e rimane sveglio per 9 giorni, appena si addormenta l’equipaggio tenuto all’oscuro del contenuto apre l’otre dei venti avversi di Eolo e viene risospinto lontano dalla Grecia; – In vista di un angusto porto della Corsica non trasmette ai suoi comandanti le sue perplessità sul luogo, 11 navi affondate da lanci di pietre senza poter manovrare nel ristretto specchio d’acqua; – Si addormenta, lui dice che furono gli dei a mandargli il sonno, e non sorveglia i suoi uomini che affamati mangiano la carne proibita del bestiame sacro, fulmine di Giove e con l’esplosione della nave scompare anche tutto l’equipaggio. C’e n’è da rifiutare le conclusioni di Omero circa la non colpevolezza di Ulisse per la morte dei suoi compagni! Insomma, astuto opportunista o brillante condottiero? Dal punto di vista della gestione 11 delle risorse del suo team ci sono evidenti difetti che così possiamo elencare: 1) inadeguata leadership; 2) fallimento nel delegare compiti e assegnare responsabilità; 3) errori nella individuazione delle priorità; 4) inadeguata sorveglianza; 5) mancato uso di dati disponibili; 6) assenza di comunicazione di piani e di intenti. Questo elenco è quanto proviene letteralmente dal citato congresso NASA del 1979 sul miglioramento della safety per quanto riguarda la gestione delle risorse nelle cabine di pilotaggio; proprio quei 6 fattori sono stati identificati come comuni in oltre 60 incidenti in un orizzonte di 8 anni. La natura dei problemi di gestione delle risorse negli incidenti non sembra cambiata in più di 3.000 anni. Sappiamo quindi già abbastanza per filtrare il settore del trasporto aereo dalla sindrome di Ulisse. Se c’è infatti un mito da rifiutare non è certo quello di Omero ma quello di ritenere necessarie ulteriori ricerche per capire il ruolo della gestione delle risorse per evitare gli incidenti. E, “il mito rinasce ogni giorno” U. Eco. ● LA PAROLA A... MARIA DA CONCEICÃO LOBÃO FERREIRA RESPONSABILE DELLE OPERAZIONI DEL NAV PORTUGAL (AIR NAVIGATION SERVICE PROVIDER PORTOGHESE) Responsabile delle Operazioni nella regione di Lisbona dal Settembre 1999, è stata precedentemente Direttore Supporto Tecnico alla Navigazione Aerea dal 1995 al 1999 e responsabile dal 1990 al 1995 del settore studi tecnici e sviluppo dei sistemi CNS/ATM rappresentando l’ ANAEP nell’International Forum (ICAO, EUROCONTROL, European Union and NATO). Laureata in Telecomunicazioni ed Ingegneria Elettronica(1971) ha lavorato per tre anni come Assistente presso l’università portoghese Lourenco Marques (Mozambico), e per altri tre anni in attività tecniche riguardanti Radar, Comunicazione e Sistemi di Processamento Dati presso la CAA Portoghese dove per dieci anni è stata capo della Quality dei Servizi. Q c l e a r e d ual è il ruolo che il NAV Portugal svolge in ATM come frontiera d’Europa in relazione all’intero network? La nostra missione principale è quella di garantire la fornitura dei servizi del traffico aereo nella regione aerea (FIR Flight Information Region) che va da Lisbona a Santa Maria ed in particolare sugli aeroporti nazionali di Lisbona, Porto, Faro, Madeira, Porto Santo, Santa Maria, Ponta Delgada, Horta e Flores, assicurando la regolazione del traffico aereo nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale ed internazio- Editore: ENAV SpA Consiglio di Amministrazione: Bruno Nieddu (Presidente), Guido Pugliesi (Amministratore Delegato), Riccardo Gabellini, Carlo Griselli, Fabrizio Franco Testa, Giuseppe Vallone, Luciano Vannozzi nale sulla Safety, nell’ottica del miglioramento della capacità e dell’efficienza della circolazione senza trascurare il rispetto dell’ambiente. Per la sua collocazione geografica il NAV Portugal è in grado di assicurare l’interfaccia tra le Regioni aeree di Europa, Nord-Atlantico e Africa. Una posizione di grande rilievo la cui importanza strategica influenza le performance dell’intero network anche non essendo posizionata nel cuore dell’Europa. Il modello di gestione delle reazioni da stress (CISM - Critical Incident Stre s s Management) mirato ai CTA che hanno vissuto un evento critico da voi impiegato è molto apprezzato in tutta Europa, può darci una visione diretta dall’interno? La nostra convinzione è che questo tipo di metodica sia fondamentale per prevenire danni gravi, alcuni dei quali sono destinati a rimanere permanenti in chi vive un evento critico. L’assistenza dei Peers (Pari) su base volontaria in aiuto a chi ne faccia richiesta, produce un supporto validissimo i cui benefici sono tangibili per i controllori del traffico aereo, per le proprie famiglie ed anche per la compagnia stessa. Il CISM ha dimostrato di essere un utile approccio per la prevenzione dei rischi psico-sociali e lo stress nei luoghi di lavoro. Noi siamo orgogliosi del par- Cleared Direttore responsabile:Alessandro Di Giacomo Comitato editoriale: Roberto Di Carlo, Giancarlo Ferrara, Francesco Fidenzoni, Massimo Garbini, Jacopo Prissinotti, Elvira Savini Nicci Redazione:Via Salaria, 716 – 00138 Roma. Tel. 068166139 /301 /311 Fax 068166140 [email protected] ticolare successo del programma i cui risultati hanno contribuito alla sua diffusione non solo nel campo degli ANSP in tutta Europa, ma qui in Portogallo il metodo si è esteso anche in altre aree di lavoro come i Vigili del Fuoco, le equipe di medici ed i conducenti di treni ed autobus. Cosa può dirci dei rapporti tra il NAV Portugal ed ENAV sia a livello bilaterale che nell’ambito dei progetti internazionali? Nel ruolo di ANSP entrambi dobbiamo condividere tutte le esperienze, individuando le procedure migliori da ricondurre ognuno nella propria realtà. Le nostre comuni radici di paesi latini, inoltre, ci danno la possibilità di individuare al meglio condotte univoche da poter sfruttare sinergicamente sia nei progetti bilaterali che quelli internazionali. Lei è il responsabile dei Servizi della Navigazione Aerea del Portogallo, il fatto di essere una donna che valore aggiunto può dare a questa professione? L’essere una donna non mi fa sentire diversa. Tutto ciò che bisogna avere è la competenza e la professionalità nel lavoro riconosciuta dai colleghi con i quali si lavora. Bisogna credere anche fortemente in se stessi, questo credo che sia il vero valore aggiunto di essere uomo o donna. ● Coordinamento Editoriale: Luca Morelli Redazione: Silvia Chirico Impaginazione e stampa: Marchesi Grafiche Editoriali SpA Roma – www.marchesigrafiche.it Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15-12-2003 Numero chiuso in redazione il 30 ottobre 2008