progetto pastorale 2001 - parrocchia immacolata macerata

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progetto pastorale 2001 - parrocchia immacolata macerata
PARROCCHIA IMMACOLATA
PROGETTO
PASTORALE
“Qualsiasi ideale umano, immesso nella
comunione
cristiana,
ne
impedisce
l’autentica realizzazione, e deve essere
distrutto perché possa vivere la
comunione vera. Chi ama il proprio sogno di
comunione cristiana più della comunione
cristiana effettiva, è destinato ad essere
un elemento distruttore di ogni comunione
cristiana, anche se è personalmente
sincero, serio e pieno di abnegazione.”
( da “Vita comune” di Bonhoeffer)
COMMISSIONE MEDIE
TEMATICHE
1^a media
- Amicizia, regole dello stare insieme, rispetto dell’altro;
- Sacramento: Eucaristia, ovvero la celebrazione euristica (conoscenza basilare delle sue parti e
loro significati);
- Nella seconda parte dell’anno si affrontano temi attuali scelti dai ragazzi.
2^a –
-
3^a media
Comunità (non siamo soli, ma all’interno di una realtà più ampia);
Sacramenti: Cresima – Battesimo;
Servizio: mettersi al servizio degli altri per scoprire una logica diversa, ovvero che ci vuole più
forza nel farsi piccoli che nel prevaricare, e che la ricompensa per ciò che si fa’ non è sempre
nelle cose (possibilmente sperimentandolo direttamente da parte dei ragazzi).
Attenzione:
Svolgendo le varie tematiche è bene inserire momenti di riflessione e di confronto con la Parola,
in tal modo i ragazzi potranno accostarsi gradualmente ad essa scoprendola sempre più come
strumento fondamentale per il cristiano, in quanto in grado di spiegare la vita nel profondo.
METODOLOGIE
1^a media
- Periodi principali dell’anno (Pasqua, Natale, Festa della Pace): il lavoro viene svolto insieme agli
altri gruppi;
- Resto dell’anno: lavora individualmente per costruire un’identità di gruppo.
2^a - 3^a media
Affrontano tematiche comuni:in tal modo hanno la possibilità di lavorare in “gruppi misti” creando
legami e facilitando l’integrazione tra ragazzi di gruppi diversi (quest’ultima attività non va svolta
perennemente, ma saltuariamente per non disperdere “l’identità” del singolo gruppo).
Attenzione:
ƒ I cammini vanno strutturati per tappe successive in modo da’ far crescere gradualmente il
ragazzo verso la comprensione che la fede riguarda tutta la vita del credente;
ƒ Ogni passaggio dovrebbe essere scandito da gesti significativi che sottolineino al ragazzo il
momento che sta’ vivendo e la sua importanza;
ƒ Proporre dei momenti d’impegno personale del ragazzo e quindi di verifica dell’effettivo
mantenimento di esso: in tal modo il ragazzo prende coscienza che ciò che sta’ vivendo è
significativo e che l’essere cristiano non è affatto per “bambini”.
STRUTTURA DEGLI INCONTRI
Momento insieme
- Non tutti i venerdì, ma alternare;
- Può essere fatto sia all’inizio, che alla fine dell’incontro;
- Sono gli stessi ragazzi a proporre preghiere o canti (preparandolo negli incontri precedenti,
insieme agli educatori).
COLLABORAZIONE/INTERAZIONE CON LA COMUNITA’
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Momenti d’incontro fra i ragazzi ed il resto della comunità (inserendoli gradualmente in tutti i
momenti della vita comunitaria):
o per testimoniare ai ragazzi che la fede accompagna tutta la vita, coinvolgendo il cristiano
soprattutto nelle scelte importanti, e non si conclude nel momento in cui si riceve il sacramento
della Cresima;
o per scoprire il piacere di camminare insieme, facendogli percepire il loro cammino non come
percorso a se stante, ma parte di un progetto più grande che ci accomuna e ci coinvolge tutti;
Incontri con i ragazzi della 5^a elementare e 1° superiore per rendere meno traumatici i relativi
passaggi;
Momenti specifici per richiamare e far reintegrare i ragazzi che hanno interrotto il loro rapporto
con la parrocchia dopo la Prima Comunione.
COINVOLGIMENTO DEI GENITORI
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Coinvolgimento dei genitori mediante 2 o 3 momenti nell’arco dell’anno (oltre alla recita di Carnevale
e al Recital di Natale):
o 1 momento in Avvento;
o 1 momento in Quaresima di preghiera;
o 1 momento a Pasqua di festa.
Gli incontri dei genitori sono da presentare al Consiglio Pastorale;
Momenti per i genitori con l’intervento di un Sacerdoti e Psicologi;
Celebrazioni o momenti di preghiera preparati con la collaborazione del Gruppo Giovani-Adulti
(Queste occasioni sono da estendere anche ai genitori dei ragazzi delle superiori).
Attenzione:
Nella preparazione degli incontri per i genitori possono essere coinvolte le giovani coppie.
INCONTRI PER LA CRESIMA
Tenuto conto delle nuove disposizioni per ciò che riguarda la Cresima (accorpamento con un’altra
Parrocchia), organizzare all’interno (o alla fine) del cammino di preparazione verso il Sacramento
suddetto, una giornata per i ragazzi e per i genitori di entrambe le Parrocchie:
- i ragazzi svolgono degli incontri (laboratori)
- i genitori svolgono un altro tipo di attività con l’intervento di Sacerdoti e Psicologi.
COMMISSIONE SUPERIORI
ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE
Famiglia
- Secolarizzata, il gruppo parrocchiale è solo una delle tante possibili attività per i propri figli. I
genitori non favoriscono o richiamano l’attenzione dei figli sulla necessità di un cammino per la
crescita della propria fede;
- Eccessivamente protettiva.
Ragazzi/e
- Vivono nella logica del “mi gusta/non mi gusta”;
- Hanno un interesse parziale per l’incontro, legato più che altro alla possibilità di trovarsi per
chiacchierare.
TEMATICHE E METODOLOGIE
La scelta delle tematiche specifiche viene lasciata all’educatore, che terrà presenti le indicazioni:
& Trattare almeno un argomento di attualità e uno più di formazione religiosa durante l’anno (con
particolare attenzione ai Sacramenti);
& Inserire momenti di preghiera e di riflessione personale (facendo nascere in loro il bisogno del
confronto continuo con la Parola e del dialogo con Dio attraverso la preghiera, avviandoli alla
Lectio);
& Per ogni argomento trattato far soffermare i ragazzi a meditare su cosa la Parola e
l’insegnamento di Cristo potrebbe dirci in merito e confrontarsi con quanto riflettuto;
& Offrire la possibilità di fare esperienze forti di servizio in cui il ragazzo possa sviluppare la
capacità di donarsi all’altro e di saper accoglierlo (è importante fornire ai ragazzi qualcosa che
vada al di là della “pura riflessione teorica” su cui l’incontro del sabato rischia di appiattirsi);
& Invitare agli incontri persone esterne al gruppo che siano significative per la tematica e
testimoni forti della fede;
& Attenzione ai tempi liturgici forti;
& Brevità degli incontri: strutturarli in modo tale che non richiedano ai ragazzi di mantenere la
concentrazione per lunghi momenti e che siano il più possibile risolti in se stessi (perlomeno
sviluppare la tematica in pochi incontri così da evitare la frammentarietà nella mente del
ragazzo);
& Utilizzare tecniche moderne, che colpiscano i ragazzi e svecchino l’idea corrente di parrocchia.
Attenzione:
¾ I ragazzi stanno crescendo, bisogna aiutarli a maturare come persone complete, capaci di prendere
in mano la propria vita compiendo delle scelte consapevoli e sostenendole apertamente fino alla fine,
anche nel campo della fede (poiché il compito è arduo è preferibile aiutare il ragazzo a trovare una
guida spirituale che lo accompagni e gli serva da punto di riferimento);
¾ E’ importante lasciare al ragazzo un appuntamento con cadenza fissa e ravvicinata che sia un
elemento costante e di riferimento nella sua vita, inoltre l’unicità del giorno (sabato) e del luogo
(parrocchia) d’incontro per tutti i gruppi agevola l’integrazione fra di essi e li aiuta a visualizzare
l’unicità del progetto cristiano;
¾ Condividere con i ragazzi dei momenti oltre all’incontro, magari di animazione [*]:
* Per creare un rapporto più personale con i ragazzi facendogli percepire che il nostro interesse
per loro va oltre la partecipazione o meno all’incontro ;
* Perché attraverso attività differenziate è possibile veramente aiutare la persona a formarsi
nella sua interezza, coltivando i molteplici aspetti della sua personalità;
Per avvicinare i giovani mostrandogli che la fede riguarda ogni aspetto del vissuto dell’uomo;
Per fargli conoscere adulti significativi che siamo per loro punti di riferimento nella fede oltre
ai sacerdoti e agli educatori.
Partecipare agli incontri e ai momenti diocesani è importante perché i ragazzi vedano l’esistenza di
gruppi di coetanei che seguono un cammino analogo al loro, sentendo così di non essere i soli, e
comprendano di essere parte della Chiesa, che è universale.
*
*
¾
Proposta:
Creazione di una banca dati: registrare, magari su dischetto, le tematiche svolte durante l’anno e il
loro sviluppo negli incontri (segnalando, dove possibile, cosa ha funzionato e cosa no).
COLLABORAZIONE/INTERAZIONE CON LA COMUNITA’
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E’ importante che sia visibile la presenza di tutta la comunità (in tutte le sue fasce di età) :
o Perché i ragazzi percepiscano l’interesse di questa nei loro confronti, sentendosi così parte
della Chiesa e di un progetto più grande;
o Per testimoniare ai ragazzi come la fede sia un cammino da percorrere a qualsiasi età;
Nella programmazione dell’anno è importante prevedere alcuni incontri a gruppi misti (superare la
barriera del gruppo, è un fattore che riduce il rischio di “mortalità” del gruppo stesso in caso di
fusione) ;
Organizzare dei momenti per chi si è allontanato dai gruppi, sia di svago che di preghiera.
Proposta:
Per essere visibili avanti a tutta la comunità parrocchiale si può annunciare a messa l’inizio del
cammino proposto ai ragazzi delle superiori, facendo in modo che non sia uno tra i tanti avvisi dati
dal sacerdote.
MOMENTI FORTI
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2 giorni
o Periodo: nella prima settimana di gennaio, quando i ragazzi non sono più proiettati verso
l’ultimo dell’anno e impegnati nei preparativi di quest’ultimo; inoltre posta in questo periodo i
ragazzi la considerano come ultimo diversivo prima della ripresa della scuola;
o Luogo: è necessario non ritornare per molti anni nello stesso luogo;
o Tempi liberi: proporre calcio o altri sport.
Convivenza
Riscuote forte interesse poiché risponde alle necessità dei ragazzi di “fermarsi un attimo”, ma
senza sentirsi legati: l’esperienza è racchiusa in una settimana e non richiede impegni ulteriori.
Requisito sicuramente importante per i ragazzi è la scelta di luoghi lontani;
Passaggi
Servono a sottolineare il momento di crescita che il ragazzo sta’ vivendo e l’importanza del suo
progredire nel cammino di fede:
o Riguarda i ragazzi dei gruppi che compiono il passaggio: 3^ media/1^sup e 5^ sup/giovaniadulti;
o Festa o gesto di accoglienza (magari con la consegna di un oggetto particolare, libro dei
salmi ecc. oppure qualcosa creato direttamente da “noi” per loro);
o Durante la convivenza o all’inizio del nuovo anno di cammino.
[*]ESEMPI:
• Cena ogni 4^ sabato del mese (si possono festeggiare tutti i compleanni nel gruppo);
• Scambiarsi i calendari delle partite per andare, a giro, a vederle insieme;
• Scambiarsi gli indirizzi di posta elettronica;
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Organizzare partite di D&D, magari a scadenza costante;
Fare sport insieme, sfruttando le occasioni offerte da Ri-Animazione o prendendo accordi
sull’uso della palestra in Via Panfilo;
Sfruttare l’attività oratoriale offerta da Ri-Animazione;
Cena ebraica, proponendola, più che altro ai gruppi di 3^, 4^ e 5^.
COMMISSIONE GIOVANI
IL GRUPPO GIOVANI-ADULTI
Che cosa è
♦ Formato da ragazzi a partire dai 19 anni;
♦ Ha come obiettivi: la crescita nella fede attraverso un cammino specifico che tocchi le
esperienze dei membri del gruppo e i temi di attualità , i momenti di lectio comunitaria;
♦ Ha come stile: l’amore gratuito, l’accoglienza attenta e la crescita insieme, attraverso una
correzione fraterna;
♦ Ha come figure di riferimento persone più avanti nel cammino di fede e nella riflessione, che
supportano il gruppo anche per quanto riguarda gli spunti di riflessine, quali: Piero, Santa e
Mario P.;
♦ Ha due responsabili interni al gruppo che coordinano i lavori.
TEMATICHE
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Temi riguardanti l’attualità;
Momenti di studio riguardanti un libro della Bibbia, o comunque argomenti biblici;
Momenti di spiritualità comunitari.
MOMENTI FORTI
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¾
¾
¾
¾
¾
Recital di Natale;
“ 2 giorni” nel periodo natalizio;
Convivenza;
Recita di carnevale;
Incontro del venerdì sera;
Lectio guidata da don Piero il secondo venerdì del mese;
Giornate di spiritualità: (eventualmente con le superiori e medie):
9 Incontro all’inizio di ogni anno di cammino insieme;
9 Incontro per l’inizio dell’Avvento;
9 Incontro all’inizio del tempo di Quaresima.
SERVIZIO
Ripensare, rivisitare e prestare maggiore attenzione ai servizi, per far maturare la volontà e l’esigenza
di donarsi all’altro: ciò potrebbe attuarsi sia con l’iniziativa del singolo, ma anche e soprattutto
attraverso l’impegno della comunità (gruppo CARITAS, proposta annuale di raccolta dei fondi, sostegno
e partecipazione, non continuativa in alcune associazioni, soprattutto nei momenti di festa. (Nuovi
Amici, …), sperimentare dei campi di lavoro).
COLLABORAZIONE CON LA COMUNITA’, LA DIOCESI, LA CHIESA
Ritrovarsi nel gruppo è una metodologia per crescere nella fede, esso è espressione locale e particolare
della Chiesa, che tutt’intera rappresenta un tentativo di rendere visibile il Regno promessoci in eredità.
Quindi il cammino proposto deve inserirsi all’interno di quello parrocchiale, che a sua volta è parte di
quello diocesano e globale della Chiesa.
Questo rende necessario:
& Maggiori momenti di comunione e di testimonianza con i più giovani;
& Partecipazione alle celebrazioni costituenti la comunità cristiana (Triduo Pasquale, Veglia di
Pentecoste, Messa di Natale e Celebrazione Eucaristica settimanale);
& Tenere conto di quelle occasioni d’incontro e di preghiera comunitaria con gli altri gruppi ( messa
primo sabato del mese, mese mariano e sua conclusione,…);
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Vagliare collettivamente e con una certa serietà gli incontri diocesani, che eventualmente si
dovessero sovrapporre all’incontro del venerdì o presenti nella medesima settimana (in questo modo
si cercherà di non snobbarli a priori facendo unicamente ciò che è più comodo a noi);
Partecipazione agli incontri mondiali (GMG, Pellegrinaggio a Loreto);
Saltuariamente sarebbe interessante collaborare con gli altri gruppi presenti nella nostra
parrocchia per la realizzazione di un progetto comune, o di un semplice incontro che possa fare
avvicinare le nostre strade.
I LONTANI
Proposte:
• Avendo riscontrato la necessità di far conoscere il nostro gruppo anche a chi non ne ha mai
sentito parlare, ci sembrava opportuno effettuare degli annunci durante le celebrazioni
domenicali. Inizialmente solo delle lectio e delle giornate di spiritualità, successivamente ed
eventualmente anche degli incontri effettuati settimanalmente;
• Rimane indispensabile la proposta a coloro che prima facevano parte del gruppo e ora hanno
smesso, magari proprio per la cadenza degli incontri, ma che potrebbero partecipare alla lectio;
• La lectio dovrà essere ben strutturata (iniziata puntualmente alle 21:30, con inserimento di canti,
di gesti differenti…)
• Proporre dei momenti culturali abbinati alla cristianità, per un approccio graduale alla parola,
come rassegne cinematografiche, dibattito su poeti e letterati ecc. ;
• Cercare la collaborazione di persone esperte in merito all’argomento trattato.
COMMISSIONE EDUCATORI
L’EDUCATORE
Chi è
L’educatore è un cristiano, una persona che ha trovato il senso della sua vita nel dialogo con Dio, e per
questo ha scelto di mettersi al servizio della Chiesa e della comunità, educando in nome loro alla fede:
deve appartenere in modo vivo alla vita della Chiesa, essere adulto nella fede, vivere suoi specifici
momenti di cammino di fede e di formazione.
Tutto questo si traduce concretamente:
- nella partecipazione al cammino del gruppo di appartenenza (superiori o giovani-adulti);
- nella partecipazione alla vita della comunità parrocchiale;
- nella partecipazione all’eucaristia domenicale, possibilmente con i suoi ragazzi;
- nella partecipazione alle esperienze della diocesi e dell’Azione Cattolica in particolare.
Cosa fa
9 Serve perché crede, quindi pone avanti a sé Dio come guida per il suo servizio;
9 Si dispone in un atteggiamento di gratuità ed umiltà: il suo servizio è uno fra i tanti necessari
all’interno della comunità, non può considerarlo come uno di serie A;
9 Scompare dietro la “buona novella “ che va ad annunciare: egli non annuncia se stesso e non
agisce a nome proprio. Deve anzi sentirsi chiamato da Dio, inviato dalla Chiesa e non
“reclutato” solo per necessità.
9 Lavora non per proprio conto, ma collaborando in primo luogo con coloro con cui condivide il
servizio nel gruppo e poi con tutto il team degli educatori, condividendo responsabilità e
decisioni;
9 Vive in prima persona tutte le dimensioni, in primo luogo la preghiera (personale e
comunitaria), per vivere il servizio non come un peso o una professione, ma come dono
ricevuto
9 Pone al centro dei suoi interessi i ragazzi: deve essere convinto che ciascuno di loro merita di
essere ascoltato ,supportato e promosso;
9 L’educatore è per sua natura un “positivo”, attento al volto dell’altro;
9 L’attenzione a ogni singolo membro del gruppo con cui l’educatore lavora si realizza anche
attraverso la ricerca di momenti al di fuori degli incontri…;
9 Si riqualifica continuamente con una costante formazione religiosa e tecnica.
COMUNIONE E COMUNITA’
La comunità è educante, l’educatore è inviato dalla comunità
Proposta:
LITURGIA DEL MANDATO
& per tutti quelli che svolgono servizi
& a settembre
& traditio e redditio (consegna di un segno e riconsegna a fine anno)
& festa
LA FORMAZIONE
I campi della formazione
- motivazione al servizio (momenti di spiritualità)
- formazione religiosa
- psicologia dell’età evolutiva
-
aggiornamento sulle competenze: animazione, gioco, tecniche di comunicazione, capacità di
organizzazione e di conduzione,…
conoscenza della realtà giovanile odierna (problematiche, tendenze, interessi,…)
Proposte:
& E’ opportuno che l’avvio al servizio di educatore sia preceduto da periodi con esperienze di
servizi diversi, per comprendere di che tipo di servizio si tratti, oltre che per verificare la
propria idoneità ad esso, e per sperimentare il significato del mettersi a disposizione con
gratuità;
(in particolare, si auspica una collaborazione con l’associazione Ri-Animazione: servizio ludoteca,
oratorio, preparazione giochi o recite, conduzione di feste e di attività di animazione,…)
& corso per educatori (per chi svolge il servizio e per chi inizia): a inizio giugno;
& incontri specifici durante l’anno (formazione e confronto con persone competenti, 2gg di
spiritualità e programmazione nei momenti forti);
& scelta di un testo o di una tematica d’approfondimento per l’anno;
& biblioteca comune;
& partecipazione a corsi, incontri, convegni (nazionali, diocesani…);
& coordinatore per tutte le novità;
& formazione di una nuova figura educativa: un educatore che va fuori della parrocchia per
incontrare i ragazzi là dove i ragazzi vivono (es: attraverso le chat)
PROGETTAZIONE E REVISIONE
Proposte:
& progettazione annuale (a settembre) da parte di tutti gli educatori (medie e superiori) e
responsabili (giovani-adulti e ri-animazione): tempi, spazi, attività, ...;
& ridistribuzione degli educatori
o almeno un educatore, al termine delle medie o del primo sup, si rende disponibile per il nuovo
gruppo di prima media
o disponibilità in situazione di fusione di gruppi ;
& riunione gruppo educatori più strutturato:
o una volta al mese o quando c’è bisogno
o preghiera, partecipazione attiva, …
o confronto sulla situazione, sui problemi, e preparazione tecnica
o presenza e ruolo del coordinatore (un tutor per gli educatori, specialmente per i nuovi);
& momenti di revisione
o costanti (al termine di un lavoro, di un’esperienza…)
o revisione fine anno di tutti gli educatori e responsabili (rispetto agli obiettivi prefissati);
eventualmente da prevedere durante il corso per educatori;
& sintesi scritta dei lavori svolti dai gruppi;
& lavoro in rete:
o confronto con le altre realtà locali/nazionali parrocchiali per scambi di esperienze e
materiale
o collaborazione con le altre agenzie educative che lavorano con i ragazzi.
COMMISSIONE RI-ANIMAZIONE
Perchè nasce
Ri-Animazione nasce da una approfondita analisi della realtà giovanile a livello locale e nazionale,
condotta dal Gruppo Giovani, che dimostrava come la proposta cristiana impostata unicamente su una
dimensione puramente catechetica risultasse incompleta rispetto alle mutate esigenze dei giovani;
incompletezza misurata dalla sempre crescente disaffezione dei ragazzi nei confronti della vita
parrocchiale.
Cosa vuol fare
Da questa prima fase di analisi si è passati ad una seconda di tipo progettuale in cui si è deciso di
affiancare ai gruppi parrocchiali già esistenti (medie,superiori,giovani-adulti), una nuova organizzazione
che riuscisse ad arricchire le esperienze dei ragazzi con delle attività di aggregazione ed animazione
secondo la concezione cristiana dell’educazione come processo globale di formazione e promozione della
persona secondo una serie di proposte diversificate, per età ed interessi, di cui i ragazzi stessi
dovrebbero progressivamente diventare protagonisti e corresponsabili.
La notevole differenziazione delle proposte nasce dall’ esigenza di coinvolgere ed interessare il numero
più ampio possibile di persone (anche e soprattutto persone non, o non più interessate, ad un cammino di
Fede), con l’obiettivo principale di trasmettere uno stile nello stare insieme orientato al tentativo di
incarnare, in ciascuna esperienza proposta, i valori evangelici dell’accoglienza, della tolleranza, del
rispetto, dell’attenzione alla singola persona, della fratellanza, della vita comune.
Obiettivi generali:
* La promozione della crescita personale e comunitaria dei ragazzi attraverso la realizzazione di
attività coinvolgenti e significative non finalizzate a sé stesse, ma inserite nel processo costante di
formazione di ogni singolo soggetto;
* L’attenzione preferenziale alle situazioni di solitudine e disagio giovanile;
* L’utilizzo di numerose forme espressive al fine di promuovere la crescita culturale dei ragazzi, la
comunicazione tra gli associati ed un impegno attivo rispetto alle principali tematiche di attualità ed
impegno giovanile;
* La comunicazione con le famiglie dei ragazzi ed il coinvolgimento delle stesse nell’organizzazione
delle attività promosse;
* La creazione di rapporti di collaborazione con altre realtà associative, di qualsiasi natura, che
mettano al centro del proprio operato la promozione della persona e l’interesse educativo nei
confronti delle fasce giovanili della società;
* Il coinvolgimento attivo di tutti i ragazzi che si avvicinano all’associazione, nella progettazione e
realizzazione delle diverse attività al fine di creare un ricambio costante nell’organizzazione ed una
diversificazione costruttiva delle proposte;
*
La formazione (spirituale e tecnica), l’aggiornamento ed il confronto costante dei soci attivi al fine
di indirizzare le attività dell’associazione verso i valori principali dai quali è ispirata e verso le
priorità che possono essere poste dalla realtà quotidiana in ogni momento della vita dell’
associazione stessa.
CALENDARIO
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Uscita Ri-Animazione
Liturgia del mandato
Programmazione annuale
Incontro inizio anno per tutti i gruppi
Incontro di formazione-aggiornamento educatori
Festa dell’Immacolata (?)
Incontro di spiritualità avvento
Recital di Natale
Festa per ultimo dell’Anno (Ri-An)
Due giorni
Incontro di formazione-aggiornamento educatori
Recita di carnevale
Festa di carnevale per i bambini
Incontro spiritualità inizio quaresima
(per Pasqua?)
Uscita Ri-Animazione
Corso educatori (formazione per nuovi educatori e revisione gruppo educatori)
Camposcuola
Convivenza