Con Francesco per un nuovo umanesimo

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Con Francesco per un nuovo umanesimo
OFS
Con Francesco
per un nuovo umanesimo
La Chiesa italiana ha consegnato
alle comunità la traccia del quinto
Convegno Ecclesiale nazionale che
si terrà a novembre a Firenze: l’OFS
e la Gifra sono pienamente coinvolti nel cammino preparatorio
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«I
di Leandro De Bonis
n Gesù Cristo il nuovo umanesimo»: è questo il tema del quinto
Convegno Ecclesiale nazionale che
Firenze ospiterà dal 9 al 13 novembre prossimo. All’evento-clou della vita della
Chiesa italiana del 2015 interverrà anche papa
Francesco, anche se per un solo giorno, ancora da
stabilire.
Il tema del Convegno dà il titolo alla Traccia
redatta per il cammino preparatorio. La Traccia
consegnata ai cattolici italiani è uno strumento
aperto, non un documento o una lettera pastorale: è un testo da leggere, da far vivere ed arricchire
di contenuti durante tutto il periodo che separa
dall’evento di novembre.
La Traccia parte da cinque verbi (uscire-annunciare-abitare-educare-trasfigurare) indicati dallo
stesso Pontefice nella Evangelii Gaudium. I destinatari di questa Traccia sono gli operatori pastorali e tutte le persone che nelle comunità cristiane
svolgono un compito educativo o formativo. Essa
è un testo che intende promuovere un cammino
a partire dalle esperienze già in atto nelle chiese
locali e da una riflessione culturale e missionaria
La Traccia proposta per la rifessione parte da cinque verbi indicati dal Papa nella “Evangelii Gaudium”: uscire, annunciare, abitare,
educare, trasfigurare. Un orientamento per le fraternità dei laici
francescani
sul tema dell’incontro, collocando il Convegno
nell’attuale contesto storico, culturale e sociale. Il
testo ricorda che «la Chiesa è esperta in umanità». «Prepararsi al Convegno di Firenze può rappresentare, allora, per le Chiese che sono in Italia,
l’occasione propizia di ripensare lo stile peculiare
con cui interpretare e vivere l’umanesimo» nella
speranza «di rintracciare strade che conducano
tutti a convergere in Gesù Cristo, fulcro del nuovo
umanesimo».
FVS proporrà una serie di approfondimenti sul­
la Traccia, seguendo da vicino il cammino preparatorio a beneficio di tutte le fraternità OFS italiane.
Casa della carità
Una prima applicazione concreta di tutto ciò
il Convegno di Firenze l’ha già attuata: la Chiesa
italiana lascia un segno della sua solidarietà verso i più deboli impegnandosi nella realizzazione
di una «casa della carità» con un contributo che
la CEI ha stabilito sia pari a due milioni e mezzo
di euro, mentre l’Arcidiocesi fiorentina metterà il
restante milione e mezzo. I lavori, già iniziati, si
concluderanno nel 2016. La casa della carità si sta
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OFS
costruendo a Novoli, il quartiere più popoloso, e
quello con la più alta incidenza di anziani. A lavori ultimati, ospiterà un centro diurno per anziani,
una mensa, 18 mini appartamenti, un centro d’accoglienza per emergenze abitative, un asilo ed
una comunità di suore. Iniziativa, questa, che intende essere una riposta al «saper leggere i segni»
dei tempi, rivolgendosi con amore e sollecitudine
alle nuove povertà, soprattutto in un momento di
crisi economica e di mancanza di valori spirituali.
In tale contesto è significativo che l’Ordine
Francescano Secolare abbia titolato il testo di
formazione per l’anno fraterno 2014-2015 «Con
Gesù a passo d’uomo». Il sussidio di formazione
permanente è tratto, infatti, dalla tematica del
Convegno e ne costituisce, in qualche modo, già
una preparazione implicita. Questo testo comprende cinque ricchi capitoli che parlano della
famiglia sotto vari aspetti, grazie a riferimenti
specifici a passi del Vangelo. Inoltre il Convegno
sarà seguito da iniziative da esso determinate nel
mondo francescano laicale stesso, che intende essere presente con una delegazione al Convegno.
L’OFS verso le periferie
L’Ordine Francescano Secolare e la Gifra hanno,
infine, prodotto due documenti, disponibili tra i
contributi ufficiali sul sito della CEI, che danno la
cifra della presenza francescana laicale. I due documenti in oggetto si chiamano «Essere famiglia in
missione nelle periferie delle nostre città» e «Progetto di accoglienza dei fratelli immigrati». Nel
primo documento si rileva l’impegno dell’Ordine
Francescano Secolare che, in questi ultimi anni, ha
mandato alcuni francescani secolari, spesso come
nuclei familiari, in varie parti del mondo (Venezuela, Romania, Cile, per esempio) per portare il messaggio di liberazione e salvezza del Vangelo.
Ora l’OFS e la Gifra si rendono disponibili a
questo servizio missionario anche in Italia, nelle
comunità ecclesiali che ne facciano richiesta, attraverso il modello di coppie di sposi che annunciano il Vangelo con una presenza semplice e fraterna, secondo lo stile dei primi frati francescani.
Un prototipo di questa esperienza è il Progetto
Qiqajon, «una famiglia di prima accoglienza» a
Milano, che da dieci anni offre accoglienza a bambini, ragazzi e giovani tramite molteplici attività
educative di animazione. Per far questo c’è bisogno della collaborazione dei sacerdoti delle parrocchie nell’attività catechetica, nella formazione
di «gruppi familiari», nella lettura e riflessione sul
Vangelo e, soprattutto, nell’attenzione alle situazioni di difficoltà familiari, dove emergono problematiche relative ai nuovi poveri ed agli anziani
quasi sempre soli ed abbandonati.
Il secondo documento, invece, ricorda l’impegno della fraternità nazionale OFS-Gifra verso il
dramma degli immigrati giunti attraverso il Mar
Mediterraneo fino sulle coste italiane. L’OFS e la
Gifra d’Italia ribadiscono quanto sia vera la frase
«Ciascuno ha un patrimonio da condividere». Il
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Annuncio e immigrazione sono i due
temi sui quali OFS e
Gifra d’Italia hanno
prodotto i contributi
per il Convegno. In
perfetta linea con la
formazione e il carisma
francescano. A fianco: la
copertina della Traccia
del Convegno.
progetto nasce, infatti, dal desiderio che le relazioni fraterne e l’accoglienza dell’altro, soprattutto del più bisognoso, siano un «patrimonio» non
solo dei francescani, ma condiviso da tutti gli uomini di buona volontà. Uniti nel creare situazioni
di vita più dignitose per ogni uomo.
È questo il «vero umanesimo» che i francescani secolari s’impegnano a costruire, ogni giorno,
nella loro vita. Il Convegno di Firenze potrà contribuire a far maturare sempre più questa consapevolezza e questo impegno.
I CONTRIBUTI OFS-GIFRA
«Essere famiglia in missione nelle periferie delle nostre città» e
«Fratelli Immigrati»: sono questi i due documenti con cui l’Ordine
Francescano Secolare e la Gioventù Francescana d’Italia hanno
contribuito alla preparazione del Convegno Ecclesiale di Firenze,
l’evento principe della Chiesa italiana nel 2015. I due documenti,
fra i numerosi contributi ufficialmente proposti da associazioni,
movimenti, diocesi, danno la cifra della presenza francescana laicale. Sono disponibili e si possono scaricare sul sul sito web www.
chiesacattolica.it.
Missione nelle periferie
L’incontro con Gesù Cristo spinge all’annuncio e alla missione. In
questo periodo caratterizzato dalla crisi dei valori umani e religiosi c’è bisogno di persone che, in nome della Chiesa, portino
l’annuncio del Vangelo nelle «periferie dell’esistenza» per far rinascere speranza e gioia di vivere. I destinatari di questo annuncio
sono quei fratelli che vivono alle periferie delle comunità ecclesiali e che attendono di ricevere una testimonianza di vicinanza e di
accoglienza fraterna.
Fratelli Immigrati
L’OFS e la Gifra si impegnano attivamente in progetti di aiuto agli
immigrati che arrivano in Italia, quasi sempre via mare, per favorirne l’integrazione e attivare un primo soccorso e un’accoglienza
fraterna e concreta. In quest’ottica, nel novembre del 2013 è stata individuata la zona di Gioia Tauro, in Calabria, come luogo per
un intervento di solidarietà nei confronti dei lavoratori stagionali.
Sono tra 1600 e 2500 immigrati, in gran parte extracomunitari,
che vivono in tre accampamenti in condizioni molto disagiate e
lontane dai centri abitati.