Chambery, Annecy e abbazia di Tamié Grande giornata diocesana
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Chambery, Annecy e abbazia di Tamié Grande giornata diocesana
Nº 5 • ANNO 8 PASQUA E PASQUETTA FUORI PORTA Chambery, Annecy e abbazia di Tamié Da dove cominciare?? Dunque... è il quinto anno consecutivo che vengono organizzati questi due giorni fuori porta alla scoperta di luoghi ai più sconosciuti: quest’anno la meta decisa è stata la Francia, come lo scorso anno, ma più a Nord: Chambery, Annecy e l’abbazia di Tamiè, nella regione francese del Rodano-Alpi, dipartimento dell’Alta Savoia. Il numero minimo di partecipanti richiesto è stato raggiunto e ampiamente superato: eravamo infatti 39, più il Don e l’autista (meno male che Silvio c’è!!!). Ritrovo la mattina di Pasqua e partenza alla volta della Francia... altro che pranzo pasquale (al quale coloro che sono rimasti a casa non sono potuti scampare), meglio un viaggetto in pullman correlato da musiche di grandi successi italiani, ma anche stranieri che i nostri chitarristi & C. si sono messi a suonar sulla strada della cittadina francese... chitarre, ma anche bonghi, un basso, addirittura un flauto ed un bastone della pioggia sono stati la colonna sonora del nostro viaggio... da far invidia ai migliori cantanti)... un fugace pranzo in autogrill prima di passare il confine e verso le 4 siamo arrivati, come da copione, a Chambery. Abbiamo cominciato la visita della città, dalla fontana degli Elefanti alla cattedrale di San Francesco di Sales, passando per il castello, camminando nelle caratteristiche viuzze della cittadina, con annesse spiegazioni di Sergio, perfetta ma essenziale guida per questi due giorni... anche se purtroppo non ci siamo potuti godere lo spettacolo del rintocco delle settanta campane della Sainte Chapelle, in quanto udibile solo in determinate date. Dopo aver terminato la visita della cittadina, siamo tornati dal pullman e abbiamo proseguito verso il lago del Bourget, inerpicandoci lungo una strada panoramica fino ad arrivar ad una terrazza con una splendida vista sull’intero lago e sull’abbazia di Hautecombe. Dopo la sosta ad Aix les Bains per la cena, siamo giunti ad Annecy. Lunedì mattina la sveglia è suonata verso le 8 ed ancora un po’ assonnati, ma felici che il sole splendesse alto nel cielo, abbiamo raggiunto le rive del lago di Annecy, dove abbiamo fatto colazione e poi è iniziata la nostra visita alla città: il Palais de l’Isle (chiamato anche vecchie prigioni), monumento simbolo della città, il castello, la cattedrale di Saint Pierre, le viuzze strette arricchite di ristorantini e botteghe... in seguito qualcuno di noi ha fatto il giro del lago con il battello ed altri, più atletici, hanno affittato un pe- dalò, qualcuno ha approfondito la visita alla città, qualcun altro si è seduto al sole nel parco sulle rive del lago ed ha intonato canzoni conosciute o si è appassionato ad alcuni giochi di carte... pranzo nelle viuzze o nel prato, qualcuno gustando mega gelati... per poi ripartir per Albertville, in visita all’abbazia di Tamiè: un posto sconfinato in mezzo alla natura, ideale per la concentra- zione e per riflettere un po’ su noi stessi. Al nostro arrivo siamo stati accolti da Marco Bassignana, da 30 anni monaco cistercense e vice abate, una volta membro della nostra comunità parrocchiale, che ci ha condotti in una saletta dove gli abbiamo posto alcune domande riguardanti la sua scelta ed il suo cammino e abbiamo guardato un interessante video sulla vita all’in- terno dell’abbazia. Dopo averlo salutato e ringraziato ci siamo diretti verso la chiesa dell’abbazia dove abbiamo celebrato la messa. Dopo la merenda, alcuni di noi hanno partecipato ai vespri... esperienza molto particolare: cantati dai monaci, sia singolarmente che in coro, in lingua francese con alcuni passi in latino, di facile comprensione anche per noi, avendo un supporto cartaceo con le parole. I monaci sono arrivati dopo di noi, in fila indiana, vestiti di bianco e si sono sistemati in un ambiente diverso dal nostro, anche se noi riuscivamo a vederli e alla fine dei vespri si sono allontanati da una porticina laterale nuovamente in fila indiana. Altri invece si sono lasciati andare ad una bella partita di calcio, su un prato in discesa... molto divertente, soprattutto nei momenti in cui la palla rotolava via e qualcuno doveva andarla a recuperare... altri ancora hanno giocato a “spella dito”, ridendo quasi fino alle lacrime. Stanchi, ma felici di questi due giorni in terra francese, siamo ritornati a casa, ognuno al suo solito tran tran. A nome di tutti i partecipanti vorrei ringraziare Sergio e Diletta per l’efficiente organizzazione e il Don che come ogni hanno ci ha permesso di ripetere questa esperienza!! Giulia Ginepro DOMENICA 26 APRILE A PIAZZA Grande giornata diocesana ministranti Domenica 26 Aprile si è svolta, presso il Seminario di Mondovì Piazza, la Giornata Diocesana dei Ministranti, che ha visto coinvolto un centinaio di chierichetti provenienti da tutta la Diocesi, nonché 12 partecipanti dalla nostra parrocchia. Il tema adottato (“in viaggio con Paolo”) ci ha guidato per tutto il giorno, aiutandoci a capire meglio la figura dell’apostolo di Tarso. Le parrocchie rappresentate erano davvero molte, a partire dai vari rioni di Mondovì, per arrivare a Cengio, passando per Chiusa di Pesio, Pianfei, Roccaforte e Villanova, solo per citarne alcune. Nella giornata si sono susseguite diverse attività, modificate e rimodellate a causa del maltempo. Partendo da una preghiera insieme e da un gioco introduttivo sul tema proposto, si è giunti al pranzo al sacco ed all’attività pomeridiana. Quest’edizione si è poi conclusa con la Messa celebrata in Duomo da Mons. Meo Bessone (vicario generale) e con la premiazione del concorso fotografico. È stata un’esperienza davvero fantastica e veramente costruttiva... parola di ministrante! Un grazie va all’instancabile Don Fabio, agli animatori ed ideatori della giornata, ma soprattutto ai chierichetti giunti così numerosi anche quest’anno! Roberto PAGINA 2 Nº 6 / ANNO 8 Quel famoso PADRE NOSTRO “Eppur si muove” QUINTA RICHIESTA: RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI E’ chiaro che i “debiti” sono i “peccati” e i “debitori” sono i “peccatori”: in questi termini si esprime la versione del Padre Nostro del Vangelo di Luca, e l’uso della parola “debiti” in Matteo è solo una metafora per meglio chiarire il significato della frase. Il peccato è un’offesa verso i fratelli e dunque verso Dio, perché ciò che ferisce l’uomo ferisce anche l’Onnipotente. Dunque nel recitare la preghiera che stiamo esaminando chiediamo a Dio di cancellare i nostri peccati, perdonando le nostre cattive azioni (ed omissioni); perché ciò sia possibile occorre prima di tutto riconoscere le nostre colpe e sentirsi bisognosi di riconciliarci con il Signore. Ma per ottenere il perdono di Dio è necessaria un’ulteriore condizione: anche noi dobbiamo perdonare chi ci ha fatto del male, in quanto il nostro modello di condotta deve conformarsi il più possibile al Suo esempio. SESTA RICHIESTA: NON LASCIARCI CADERE IN TENTAZIONE (anche se noi diciamo “Non ci indurre in tentazione”). Infatti Dio non ci induce in tentazione, siamo noi che viviamo una vita piena di tentazioni; dunque dobbiamo stare attenti a non cedere ad esse e abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore per mantenere la retta via. Anzi, proprio quando lottiamo contro le tentazioni Egli ci sta più vicino che mai, e lo stesso accade se la tentazione ha la meglio sulla nostra forza di volontà: a tutti capita di sbagliare, l’importante è non abbandonarsi completamente al peccato (“cadere”, appunto, in esso). SETTIMA RICHIESTA: LIBERACI DAL MALE L’ultima richiesta del Padre Nostro, omessa nella versione del Vangelo di Luca, è ricorrente nei Salmi e parla del Maligno: la violenza, la sofferenza, la morte, la guerra, l’incomprensione sono aspetti del mondo che non vanno ignorati come se fossero delle cose che non ci possono toccare; anzi dobbiamo essere più che mai consapevoli della loro esistenza per riconoscerli e, per quanto possibile, evitarli. Il Male, infatti, è in primo luogo frutto delle azioni umane e dobbiamo impegnarci a vincerlo: in questa lotta non siamo soli, perché Dio ci sostiene. La collocazione di questa richiesta all’interno del Padre Nostro è molto importante; non è stata messa a caso all’ultimo posto, perché è la sintesi di tutte le precedenti: ogni attimo della nostra vita va orientato a Dio, cioè al Bene; questo è ciò che dobbiamo incessantemente chiedere a Lui. FINE Claudio Che aria che tira! In occasione della Fiera di Primavera fioriscono attività, iniziative e proposte da più parti. Una di queste è il concorso “Che aria che tira”, promosso dal Comune di Mondovì e dall’Assessorato all’ambiente. L’esposizione di sabato 4 e domenica 5 aprile presso i giardini di via Cornice ha coinvolto oratori, enti ed associazioni presenti sul territorio monregalese con lo scopo di sensibilizzare i bambini, i ragazzi e le famiglie al tema del rispetto dell’ambiente, del recupero e del riciclaggio. L’Oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Mondovì Altipiano ha ampiamente aderito a questa iniziativa realizzando una “torre di latta”, ovvero un’interpretazione della torre civica di Piazza realizzata con le lattine recuperate. La proposta ha suscitato molto entusiasmo tra le classi quinte e le medie, che dapprima hanno lavato, poi incollato assieme le lattine, ottenendo così un effetto finale di ottima presentazione. Ringraziamo quanti si sono prodigati nell’iniziativa, in particolare l’assessore Luca Borsarelli, Emanuela Pugliese ed il Comune per la disponibilità e l’ampio spazio dedicato e gli animatori che hanno dedicato il loro tempo nella realizzazione dell’opera. E’ recente il ritiro della condanna di un certo Galileo Galilei da parte della Chiesa Cattolica: si tratta del 1992, anno dell’ufficiale richiesta di scuse al fondatore della scienza sperimentale moderna, dopo la richiesta partita da Papa Giovanni Paolo II nel 1979 (passarono ben 20 anni!) per una revisione del “Caso Galilei”. Un capitolo finalmente ed equamente chiuso, quello di Galilei, che deve essere inserito, insieme a innumerevoli altri, nelle pagine della “lotta tra scienza e fede”, un libro che va avanti da sempre. Ma perché le due diverse posizioni sembrano risultare sempre così inconciliabili? Certamente la colpa non è da imputare né alla teologia, né alla scienza, rispettabilissime nei loro rispettivi studi. Ma è la presenza, nell’una e nell’altra parte, di alcuni cocciuti ed inutili fondamentalisti a rendere una convivenza impossibile. È evidente che, se ci si reca a una trasmissione televisiva o a un dibattito pubblico già con un’enorme puzza sotto il naso (puzza d’incenso per uno, e puzza di elementi chimici per l’altro), un pregiudizio che rasenta i limiti dell’inconcepibile, e la previa e dichiarata intenzione di tirarsi pomodori (possibilmente marci) e improperi per due ore di fila, un vero dialogo è impensabile. ☺ GRUPPO GIOVANISSIMI Venerdì 15/05: rito di ammissione fra i candidati al sacerdozio di Robert Adam (ritrovo ore 20) Giovedì 21/05: festa di fine gruppo (ore 19.15 in oratorio) Giovedì 28/05: processione mariana di quartiere (ore 20.30 in piazza Monteregale) Sabato 30/05: Festa Interdiocesana Giovani (ad Alba) Venerdì 5/06: animazione Messa in occasione della festa patronale (ore 18.15) ORATORIO ELEMENTARI E MEDIE Sabato 16/5: Venerdì 5/06: Sembra, tuttavia, che negli ultimi giorni una nuova “tregua” sia stata raggiunta. Se questa si possa aggiungere alle “alleanze” durature, o a quelle sostanzialmente effimere, per ora non ci è dato sapere. Stiamo parlando di quella tra Darwin e la Chiesa. Proprio in questi giorni, infatti, al grande congresso internazionale sulla “Evoluzione Biologica”, organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana, il monsignor Gianfranco Ravasi ha affermato che “Darwin si può conciliare con la Genesi”. Frase che esplicita, così, la posizione assunta dalla Chiesa all’interno del problema “Evoluzionismo”, ma che risulta marginale nel cruento confronto ancora in atto, specialmente negli Stati Uniti, tra Evoluzionisti e Neocreazionisti, che in un certo senso è anch’esso lotta tra scienza e fede. Ci sarà un modo per raggiungere la pace definitiva? Difficile. Come in ogni cosa, meglio un semplice compromesso: se scienziato e teologo non son proprio capaci di giocare assieme con la palla blu che i soliti quattro innocenti chiamano ancora “Terra”, allora ognuno giochi al suo gioco, lontano dall’altro. I dispetti non sono consentiti. Non più. L’unico problema è che la palla con cui giocare è pur sempre una sola. Gianluca pomeriggio interculturale (aperto a tutte le famiglie italiane e straniere dell’Altipiano) grandissima festa finale (orario: 14.45-19.30) animiamo la S. Messa delle 18.30 IN DIOCESI… “Pellegrinaggio diocesano con anziani e malati a Lourdes” presieduto da Mons. Luciano Pacomio (per tutti): da Domenica 19/07 a Sabato 25/07 - viaggio in treno con partenza dalla stazione di Mondovì Altipiano, incluso di vitto, soggiorno e partecipazione alle varie iniziative organizzate dall’Opera Diocesana Pellegrinaggi di Mondovì Breo (per informazioni: 0174/40276). < CAMPEGGI PARROCCHIALI ESTIVI ELEMENTARI 3ª e 4ª elementare: San Bartolomeo di Chiusa Pesio da Lunedì 15/06 a Sabato 20/06 MEDIE 5ª elementare, 1ª e 2ª media: Sant’Anna di Vinadio da Lunedì 22/06 a Domenica 28/06; GIOVANISSIMI da 3ª media a 5ª superiore: Sant’Anna di Vinadio da Lunedì 27/07 a Lunedì 3/08. 0 ESTATE RAGAZZI (dalla 2ª elementare alla 3ª media) IN ORATORIO Da Lunedì 24/08 a Venerdì 4/09 Orario: 14.30 - 17.00