Umberto Saba, Poesia alla mia balia
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Umberto Saba, Poesia alla mia balia
1 Materiali per il recupero Umberto Saba, Poesia alla mia balia T [Il piccolo Berto] Umberto Saba Poesia alla mia balia da ricordare • la dolorosa sperazione dalla balia Umberto Saba nasce a Trieste il 9 marzo 1883. Il • il ritorno dalla balia da adulto poeta ha una vita difficile: cresce solo con la madre; da adulto soffre di depressione ed è costretto continuamente a scappare perché è ebreo (gli ebrei nell’Italia fascista non erano accettati). Saba muore il 25 agosto 1957 a Gorizia in una clinica per malattie mentali. La poesia che leggiamo fa parte del suo Canzoniere. Nel Canzoniere Saba raccoglie tutte le sue poesie, scritte tra il 1900 e il 1954. Le poesie sono divise in tre libri e ogni libro è diviso in varie parti. Saba scrive che «il canzoniere è la storia di una vita»: ma l’opera non racconta solo fatti; racconta soprattutto sentimenti. Il periodo dell’infanzia, cioè il periodo in cui Saba era bambino, ha un’importanza particolare. Infatti, Saba ha un’infanzia difficile: cresce senza il padre, viene affidato a una balia per i primi tre anni di vita, poi la madre lo riprende con sé e gli dà un’educazione molto severa. Il poeta soffre di nevrosi, ma, grazie a una cura psicoanalitica iniziata nel 1929, la sua salute migliora e Saba capisce che l’infanzia difficile è la causa della malattia. Una delle parti più importanti del Canzoniere, intitolata Il piccolo Berto, e all’interno della quale si trova la poesia qui antologizzata, raccoglie proprio le poesie scritte durante questa cura psicoanalitica. Il “piccolo Berto” è Saba quando era bambino: in questo modo, infatti, lo chiamava la balia (cfr. nota 3), ovvero la donna che lo aveva cresciuto con amore fino all’età di tre anni. L’AUTORE E L’OPERA IL TESTO Nel Piccolo Berto Saba introduce tre poesie dedicate alla sua balia. La poesia che leggiamo è la terza delle poesie alla balia. In questi versi Saba ricorda il momento doloroso in cui si è separato da lei quando era bambino, ma racconta anche che oggi, da adulto, può tornare con piacere a trovarla. da U. Saba, Il canzoniere, Einaudi, Torino 1965. 5 10 5 10 …Un grido s’alza di bimbo1 sulle scale. E piange anche la donna2 che va via. Si frange per sempre un cuore in quel momento. Adesso sono passati quarant’anni. Il bimbo è un uomo adesso, quasi un vecchio, esperto di molti beni e molti mali. È Umberto Saba quel bimbo. E va, di pace in cerca, a conversare colla sua nutrice;3 Un grido di un bambino si sente sulle scale. E anche la donna che sta andando via piange. Il cuore del bambino si rompe per sempre in quel momento. Da quel momento sono passati quarant’anni. Il bambino è diventato un uomo adulto, quasi un vecchio, che conosce bene le cose belle e le cose brutte della vita. Quel bambino è Umberto Saba. E torna a parlare con la sua balia per cercare un po’ di pace. 1 un bimbo: è Saba bambino, come viene detto ai versi 9-10. 2 la donna: è la donna che ha cresciuto Saba fino all’età di tre anni. Quando Saba ha tre anni torna con la madre. 3 nutrice: la “nutrice”, detta anche “balia”, è una figura diffusa fino al Novecento. Il verbo “nutrire” significa ‘dare cibo’. Infatti, la “nutrice” è ‘una donna che ha cura di un bambino appena nato e che lo allatta’. La madre poteva affidare suo figlio a una G. B. PALUMBO EDITORE • LETTERATURA ITALIANA nutrice per problemi familiari o per problemi di salute. La madre di Saba ha affidato il figlio a una nutrice perché il marito l’aveva lasciata ed era rimasta sola a crescere il bambino. Materiale protetto da copyright 2 Materiali per il recupero Umberto Saba, Poesia alla mia balia 15 20 che anch’ella fu di lasciarlo infelice, non volontaria lo lasciava. Il mondo fu a lui sospetto d’allora, fu sempre (o tale almeno gli parve) nemico. Appeso al muro è un orologio antico così che manda un suono quasi morto. Lo regolava nel tempo felice il dolce balio; è un caro a lui conforto regolarlo in suo luogo. Anche gli piace a sera accendere il lume,4 restare da lei gli piace, fin ch’ella gli dice: «È tardi. Torna da tua moglie, Berto».5 15 20 Anche la balia fu dispiaciuta di lasciare Saba, perché non lo lasciò di sua volontà. Da quel momento per Saba il mondo diventò un luogo pauroso e pieno di pericoli (o almeno gli sembrò così). A casa della balia c’è un orologio antico appeso al muro, che fa un suono ormai debole. Il marito della balia regolava l’orologio nel tempo felice in cui Saba viveva in quella casa. Adesso Saba ha piacere di regolare l’orologio al posto del marito della balia. Quando è sera Saba ha piacere anche di accendere la lampada e di restare con la balia, fino a quando lei gli dice: «È tardi. Torna da tua moglie, Berto». 4 lume: è la lampada a olio usata in passato per illuminare le stanze della casa. 왘 쎲 5 Berto: è il nome con cui la balia chiamava Umberto Saba quando era bambino. Testo riassunto in sequenze vv. 1-4 ............ La separazione dolorosa Saba ricorda il momento in cui è stato allontanato dalla balia quando era bambino. È un momento doloroso sia per il bambino, che grida, sia per la balia, che piange. vv. 5-11 .......... Saba adulto che torna dalla balia Dal momento della separazione sono passati quarant’anni. Saba è ormai adulto, ma a volte torna a casa della balia per cercare un po’ di pace. vv. 12-15 ........ Il mondo nemico La balia ha sofferto quando ha dovuto separarsi da Saba. Ma la separazione ha causato maggiori danni in Saba, che da quel momento ha sempre visto il mondo come un luogo spiacevole. vv. 16-22 ........ A casa della balia Adesso che Saba adulto si trova a casa della balia, regola l’orologio al posto del marito di lei, accende la lampada e resta a parlare con la balia. v. 23 ............... Una nuova separazione La balia dice a Saba di andare via, di tornare dalla moglie. Così Saba e la balia si separano di nuovo, ma questa separazione non è così dolorosa come la prima. G. B. PALUMBO EDITORE • LETTERATURA ITALIANA Materiale protetto da copyright 3 Materiali per il recupero Umberto Saba, Poesia alla mia balia Guida alla lettura La separazione del bambino dalla balia Saba si sente come un uomo diviso a metà: il suo cuore è spezzato, come leggiamo ai versi 3-4. Il nome stesso del poeta, Umberto Saba, è diviso tra i versi 9 e 10. Questo sentimento di divisione è dovuto ad alcuni fatti dolorosi della sua infanzia. Infatti, quando Saba nasce, il padre ha già abbandonato la famiglia. La madre di Saba affida così il figlio a una balia. Con la balia Saba è felice; ma dopo un po’ la madre rivuole il figlio con sé. Quindi, all’età di tre anni, Saba deve separarsi dalla balia: è un momento molto brutto che il poeta non scorderà mai. Il grido lanciato dal piccolo Saba quando si separa dalla balia indica il grande dolore di quel momento. Con la madre Saba non sarà felice perché lei è molto severa ed è sempre triste. La madre si comporta così per la rabbia e il dolore causati dall’abbandono del marito. Il comportamento della madre ha gravi conseguenze sul comportamento e sui sentimenti del fi- glio: infatti, Saba non si troverà mai bene nel mondo (cfr. vv. 13-15). La separazione dell’adulto dalla balia La poesia descrive due momenti della vita di Saba: 1) il momento dell’infanzia, quando Saba bambino si separa dalla balia; 2) il momento presente, quando Saba adulto torna a trovare la balia per poi separarsi di nuovo da lei. Quando Saba va a trovare la balia, compie alcuni gesti che hanno un significato profondo. Infatti, il poeta ripete le stesse azioni (regola l’orologio e accende la lampada) che in passato faceva il marito della balia ormai morto. In questo modo Saba prende il posto del «dolce balio», che è per lui una specie di padre. Arriva però il momento di separarsi di nuovo dalla balia: questa volta, però, la separazione non è più così dolorosa. Saba è ormai adulto e così può accettare senza problemi di salutare la balia per tornare dalla moglie. esercizi Comprendere Capire il contenuto 1 In questa poesia Saba ricorda un momento molto doloroso della sua infanzia. Indica se queste frasi sono vere oppure false A V F La balia abbandona Saba perché non lo vuole più con sé B V F Saba lascia la balia per tornare dal padre e dalla madre C V F Saba lascia la balia perché non va d’accordo con il marito di lei D V F Saba ha vissuto anni felici con la balia E V F Saba vivrà anni felici con la madre F V F Saba e Berto sono la stessa persona G V F Berto è il nome con cui la madre chiamava Saba quando era bambino Capire il soggetto 2 In questa poesia Saba parla di sé sia quando era bambino sia oggi che è ormai un adulto. Scrivi se queste azioni e questi sentimenti si riferiscono a Saba bambino o a Saba adulto. • grida (v. 1): ....................... • va a casa della nutrice in cerca di pace (vv. 10-11): ....................... • vede il mondo con sospetto (vv. 13-14): ....................... • regola l’orologio al posto del «balio» (v. 20): ....................... • accende il lume (v. 21): ....................... G. B. PALUMBO EDITORE • LETTERATURA ITALIANA Materiale protetto da copyright 4 Materiali per il recupero Umberto Saba, Poesia alla mia balia Analizzare Capire la forma 3 Il nome del poeta, Umberto Saba, è separato dalla fine del verso. In questo caso si parla di A ripetizione B similitudine C enjambement Scrivere Scrivere sull’infanzia 4 L’infanzia è un momento importante della vita. Scrivi un breve testo in cui racconti la tua infanzia: spiega dove vivevi quando eri bambino, a quali persone volevi più bene, chi erano i tuoi amici, che cosa ti piaceva fare. Concludi il testo rispondendo a questa domanda: hai avuto un’infanzia felice o un’infanzia triste? Perché? G. B. PALUMBO EDITORE • LETTERATURA ITALIANA Materiale protetto da copyright