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39 Il packaging serve a contenere, proteggere e identificare i prodotti, nonché ad informare i consumatori sul contenuto; inoltre, nei punti vendita, è fondamentale per il riconoscimento di un articolo in mezzo a molti altri. Il progetto di una confezione deve conciliare le caratteristiche del prodotto con le necessità del consumatore e con i vincoli dati dalla produzione e dalla distribuzione. La carta, essendo riciclabile e biodegradabile, ha un impatto ambientale inferiore a molti altri materiali: per questo è uno dei più utilizzati e versatili all’interno del settore. packaging 38 le etichette 40 suggerimento carta Tutte le carte Fedrigoni della serie Label, come Corolla Label (k pat), hanno un trattamento wet strenght. Il settore enologico è quello in cui si vedono in genere le soluzioni progettuali più innovative. Spesso, per creare un’etichetta di maggiore impatto visivo, le informazioni secondarie vengono collocate sulla controetichetta, che viene applicata sul retro. Nella scelta della carta per le etichette di vini e liquori, è bene ricordare la resistenza all’umido (k nota 1) e tenere conto che il senso di fibra deve essere parallelo alla base della bottiglia. L’etichetta serve a caratterizzare un contenitore, permettendo di identificare il prodotto contenuto e il produttore. Per quanto semplici dal punto di vista strutturale, le etichette sono spesso legate a norme precise, specialmente nel campo dei prodotti alimentari e dei cosmetici. La loro dimensione, oltre ad essere proporzionata alla grandezza del contenitore, deve consentire di riportare in modo chiaro e leggibile le informazioni sul prodotto richieste dalle norme vigenti. La linea di etichette per i vini di un’azienda agricola piemontese (artevino). La tecnologia di applicazione dell’etichetta al contenitore determina la natura del supporto cartaceo. Il tradizionale metodo “acqua-colla” richiede carte con una buona resistenza all’assorbimento sul retro. Le etichettatrici più moderne richiedono invece carte o film autoadesivi (k nota 2), che possono essere forniti in foglio o in rotoli, secondo la configurazione dell’etichettatrice. Il gioco tra etichetta e controetichetta per i vini di un’azienda dell’Emilia Romagna (sga corporate & packaging design). Un’etichetta figurativa insolita, per un’azienda vinicola spagnola (cosmic). Etichette molto elaborate per un olio marocchino di alto profilo (contesta). nota 1 wet strenght Per le etichette di vino bianco e spumante, che si bagnano quando le bottiglie sono poste nel secchiello del ghiaccio, è indispensabile usare una carta con trattamento k wet strenght e antispappolo. nota 2 CARTE e FILM AUTOADESIVI I prodotti autoadesivi si compongono di tre parti: il frontale (la parte che appare all’esterno), l’adesivo (permanente o removibile) e il protettivo (la pellicola che viene posta sul retro). Per ogni parte esiste un’ampia scelta di materiali, a seconda delle necessità. 41 confezioni e astucci in cartoncino 42 Gli astucci in cartoncino possono contenere direttamente il prodotto, oppure racchiudere altri contenitori come flaconi, tubetti o altri oggetti simili (soprattutto nel caso di cosmetici). Oltre a proteggere i prodotti, gli astucci svolgono anche una funzione utile in fase di esposizione, permettendo di collocarli in modo ordinato sugli scaffali di vendita. È importante però evitare che l’astuccio aumenti troppo l’ingombro di ogni singolo oggetto, alzandone quindi i costi di trasporto e stoccaggio, e anche l’impatto complessivo sull’ambiente. Il packaging di questa linea cosmetica è giocato sul contrasto tra il bianco della carta e il nero dell’inchiostro, assicurando l’identità dei prodotti (jak - just a kiss). Prodotti di un’azienda dolciaria piemontese (studio daniele cigna). suggerimento carta Le carte goffrate come Constellation Snow e Constellation Jade (k pat) sono molto utilizzate per astucci nel settore cosmetico. Se l’astuccio è a contatto diretto con il prodotto, in particolare nel campo alimentare, è importante verificare la compatibilità della carta con il prodotto stesso (k nota 1), oppure unire, tramite k l’accoppiatura, la carta di propria scelta (che sarà visibile all’esterno) con un materiale adatto all’uso specifico. Gli astucci, una volta stampati e cordonati (k nota 2), possono essere inviati al confezionamento in forma stesa: così, essendo appiattiti, hanno un ingombro minimo e sono più trasportabili; inoltre, i macchinari di confezionamento possono montarli e riempirli in modo automatico. nota 1 carte per alimenti Le carte per uso alimentare preservano le caratteristiche dei cibi, proteggendoli dal contatto con l’esterno. Sono in genere rivestite da uno strato di materiale protettivo. Confezioni di prodotti alimentari tipici campani (nju:comunicazione). nota 2 cordonatura La k cordonatura consente di piegare senza rotture carta e cartoncino. Per aumentare la resistenza dell’imballaggio, è necessario che il k senso di fibra sia parallelo alle cordonature sottoposte a maggiore sforzo. Sviluppo di un astuccio. 43 suggerimento carta Tra le carte adatte al rivestimento vi sono Splendorlux L/W (k pat) e Imitlin (k pat). scatole in cartone rivestito 44 Le scatole rigide sono un imballaggio destinato a durare nel tempo, riservato ai prodotti più pregiati, o ad alcuni settori particolari, come le calzature. Per le loro caratteristiche, queste scatole non si prestano al confezionamento automatico e richiedono tempi di produzione più lenti. Possono però proteggere efficacemente prodotti delicati o fragili, e mettere in evidenza il valore di un oggetto. La produzione delle scatole rigide rivestite è in parte simile a quella di una legatura cartonata: si tratta infatti di unire degli elementi in cartone rigido tramite un rivestimento in carta. La flessibilità sugli angoli è data dal materiale di rivestimento, che deve essere molto resistente (k nota 1), perché le giunture sono sottoposte a sforzo sia per il peso del prodotto, sia per la sovrapposizione delle confezioni durante il trasporto e la vendita. La carta di rivestimento può essere stampata prima della confezione con qualsiasi tecnica – dalla k offset a 4 colori fino alla k serigrafia – ottenendo quindi i risultati più vari dal punto di vista grafico. Alcuni tipi di stampa, come la k tampografia, possono essere invece applicati direttamente alla scatola confezionata. 45 Confezione in cartone rivestita con un motivo a righer per un profumo maschile (nome designer). Confezioni per un’intera linea di prodotti di cosmesi per uomo (think d-sign). Una scatola-campionario per una linea di tessuti di pregio (nome designer). nota 1 carte da rivestimento Le carte da rivestimento devono avere una grammatura tra i 100 e i 160 gr/m2, e un’alta resistenza alla lacerazione, una buona opacità (per non far trasparire il materiale retrostante) e la capacità di assorbire la colla senza lasciarla trapassare. Se si utilizza una carta patinata, è bene che essa sia patinata solo su un lato (monopatinata). suggerimento carta Per le copertine di cd e dvd sono consigliabili cartoncini naturali come Old Mill, Freelife e Tintoretto (k pat). copertine per CD e DVD 46 Dalla loro apparizione sul mercato negli anni Ottanta, i Compact Disc sono stati a lungo presentati solo in contenitori di plastica (chiamati jewel case). In questi contenitori vengono inseriti degli elementi in carta sottile: il booklet, che fa da copertina, ed è estraibile, e l’inlay card, che è posta all’interno della confezione, sul retro. Il jewel case è sempre molto utilizzato per CD audio e CD-ROM (k nota 1), ma spesso si preferiscono le confezioni in cartoncino, per diversi motivi: prima di tutto, la maggiore resistenza all’usura rispetto alla plastica trasparente, che tende a graffiarsi e diventare opaca, e soprattutto la piacevolezza al tatto garantita da un materiale naturale. Nelle confezioni in cartoncino, il CD è in genere contenuto in una tasca interna, e può essere protetto da un’ulteriore bustina in carta. L’elaborato packaging per un cd musicale, che comprende una serie di libretti (roberto duse). nota 1 jewel case e digipack Il jewel case è interamente realizzato in plastica, mentre il digipack ha l’esterno in cartoncino, a cui all’interno è applicato un vassoio in plastica. Digipack. Un discorso analogo si può fare per il DVD e il Blu Ray Disc, la cui confezione standard (chiamata keep case) è sempre in plastica. Anche in questo caso esistono molti imballaggi in cartoncino, in particolare per confezioni multiple come i cofanetti. Anche se la dimensione dei dischi è sempre la stessa, ognuno dei tre supporti (CD, DVD, Blu Ray) è venduto in confezioni di dimensioni specifiche, per facilitare la distinzione dei prodotti alla vendita (k nota 2). L’utilizzo di una carta morbida caratterizza la confezione di un cd musicale italiano (roberto duse). nota 2 dimensioni standard Le confezioni per CD, DVD e Blu Ray si distinguono principalmente per l’altezza (schema a lato): per i CD è di 124 mm, per i DVD di 190 mm e per i Blu Ray Disc di 171 mm. cd blu ray dvd 47 suggerimento carta da definire buste, sacchetti e shopping bag 48 Buste, sacchetti e k shopping bag sono oggetti che servono per il trasporto dei prodotti dopo l’acquisto, ma sono anche un mezzo di diffusione dell’identità di un negozio o di una marca. In seguito all’entrata in vigore delle normative che limitano l’uso di sacchetti in plastica, i negozi si orientano sempre di più verso la carta. Serie di shopping bag di varie forme e dimensioni per un luxury concept-store di Kiev (nome designer). Materiali ed accostamenti prestigiosi per le shopping bag di un albergo di lusso a Dubai (Giorgio Armani). La struttura varia secondo il prodotto da trasportare. Per oggetti leggeri, è sufficiente un sacchetto semplice con i manici in carta, ma se l’oggetto è più pesante è necessario realizzare un fondo rinforzato e manici in materiali come spago, fettuccia o altro. Ogni negozio si dota in genere di shopping bag di varie misure, secondo la gamma di prodotti in vendita. La scelta di materiali e finiture è allineata con l’identità del negozio o della marca e contribuisce a rafforzarne il posizionamento sul mercato. Buste per accessori di moda realizzate con carta goffrata e colorata in impasto (fendi). In genere, per le shopping bag si utilizzano carte e cartoncini con grammatura compresa tra i 130 e 200 gr/m2. Le buste sono utilizzate per contenere articoli di piccole dimensioni (come gli accessori di abbigliamento) e non hanno manici. Possono essere piatte (per oggetti molto sottili) o a soffietto. 49 lavorazioni e finiture speciali 50 La lavorazione più frequente nel settore dal packaging è la k fustellatura: non solo è indispensabile, insieme alla k cordonatura, per tagliare e piegare gli astucci in cartoncino, ma consente anche la creazione di finestre, che permettono di mostrare il contenuto della confezione. La fustellatura consente di realizzare fori di forme semplici, mentre il taglio laser consente una grande precisione nel risultato (k nota 1), oltre alla realizzazione di forme e disegni elaborati. Inchiostro metallico su carta marcata per un cioccolato di alta gamma (fulvio ariani). suggerimento carta da definire Nel settore dei cosmetici e degli alimenti – in particolare dolciari – il nome del prodotto viene spesso messo in evidenza con tecniche come la k stampa a rilievo e la k lamina a caldo: quest’ultima è usata in genere per ottenere dei colori metallici molto realistici, effetto che è difficile da ottenere con altre tecniche di stampa. Se il cartoncino o la carta scelti per una confezione hanno colori scuri o brillanti, la stampa in k serigrafia consente l’applicazione di inchiostri coprenti che possono risaltare sullo sfondo. Infine, dato che i prodotti esposti per la vendita sono soggetti a manipolazione da parte del pubblico, soprattutto nella grande distribuzione, è consigliato proteggere la superficie delle confezioni con k plastificazioni o k verniciature. Particolare del taglio laser per la texture che caratterizza una bottiglia d’olio (contesta). nota 1 disegno delle fustelle Per evitare il rischio di strappi, le sagome da tagliare o fustellare non devono presentare elementi sporgenti o ad angolo acuto. Un’invenzione cartotecnica che permette di vedere il contenuto: una raccolta di spezie e sapori (Clormann design). Stampa a rilievo e vernice lucida per il packaging di un cosmetico (aesthete agence de creation). 51