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Il packaging serve a contenere,
proteggere e identificare i
prodotti, nonché ad informare
i consumatori sul contenuto;
inoltre, nei punti vendita,
è fondamentale per il
riconoscimento di un articolo
in mezzo a molti altri.
Il progetto di una
confezione deve conciliare
le caratteristiche del
prodotto con le necessità del
consumatore e con i vincoli
dati dalla produzione e dalla
distribuzione.
La carta, essendo riciclabile e
biodegradabile, ha un impatto
ambientale inferiore a molti
altri materiali: per questo è
uno dei più utilizzati e versatili
all’interno del settore.
packaging
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le etichette
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suggerimento carta
Tutte le carte Fedrigoni
della serie Label, come
Corolla Label (k pat),
hanno un trattamento
wet strenght.
Il settore enologico è quello
in cui si vedono in genere
le soluzioni progettuali più
innovative. Spesso, per creare
un’etichetta di maggiore
impatto visivo, le informazioni
secondarie vengono collocate
sulla controetichetta, che viene
applicata sul retro.
Nella scelta della carta per le
etichette di vini e liquori, è bene
ricordare la resistenza all’umido
(k nota 1) e tenere conto che
il senso di fibra deve essere
parallelo alla base della bottiglia.
L’etichetta serve a caratterizzare
un contenitore, permettendo
di identificare il prodotto
contenuto e il produttore. Per
quanto semplici dal punto di
vista strutturale, le etichette
sono spesso legate a norme
precise, specialmente nel campo
dei prodotti alimentari e dei
cosmetici. La loro dimensione,
oltre ad essere proporzionata
alla grandezza del contenitore,
deve consentire di riportare
in modo chiaro e leggibile le
informazioni sul prodotto
richieste dalle norme vigenti.
La linea di etichette per i
vini di un’azienda agricola
piemontese (artevino).
La tecnologia di applicazione
dell’etichetta al contenitore
determina la natura del supporto
cartaceo. Il tradizionale
metodo “acqua-colla”
richiede carte con una buona
resistenza all’assorbimento
sul retro. Le etichettatrici più
moderne richiedono invece
carte o film autoadesivi (k
nota 2), che possono essere
forniti in foglio o in rotoli,
secondo la configurazione
dell’etichettatrice.
Il gioco tra etichetta e
controetichetta per i vini
di un’azienda dell’Emilia
Romagna (sga corporate &
packaging design).
Un’etichetta figurativa
insolita, per un’azienda
vinicola spagnola (cosmic).
Etichette molto elaborate
per un olio marocchino di
alto profilo (contesta).
nota 1
wet strenght
Per le etichette di vino
bianco e spumante,
che si bagnano
quando le bottiglie
sono poste nel
secchiello del ghiaccio,
è indispensabile
usare una carta
con trattamento
k wet strenght e
antispappolo.
nota 2
CARTE e FILM AUTOADESIVI
I prodotti autoadesivi
si compongono di tre
parti: il frontale (la parte
che appare all’esterno),
l’adesivo (permanente o
removibile) e il protettivo
(la pellicola che viene
posta sul retro). Per ogni
parte esiste un’ampia
scelta di materiali, a
seconda delle necessità.
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confezioni
e astucci in cartoncino
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Gli astucci in cartoncino possono
contenere direttamente il
prodotto, oppure racchiudere
altri contenitori come flaconi,
tubetti o altri oggetti simili
(soprattutto nel caso di
cosmetici).
Oltre a proteggere i prodotti,
gli astucci svolgono anche
una funzione utile in fase di
esposizione, permettendo di
collocarli in modo ordinato sugli
scaffali di vendita. È importante
però evitare che l’astuccio
aumenti troppo l’ingombro di
ogni singolo oggetto, alzandone
quindi i costi di trasporto e
stoccaggio, e anche l’impatto
complessivo sull’ambiente.
Il packaging di questa linea
cosmetica è giocato sul
contrasto tra il bianco della
carta e il nero dell’inchiostro,
assicurando l’identità dei
prodotti (jak - just a kiss).
Prodotti di un’azienda
dolciaria piemontese
(studio daniele cigna).
suggerimento carta
Le carte goffrate come
Constellation Snow
e Constellation Jade
(k pat) sono molto
utilizzate per astucci
nel settore cosmetico.
Se l’astuccio è a contatto diretto
con il prodotto, in particolare nel
campo alimentare, è importante
verificare la compatibilità
della carta con il prodotto stesso
(k nota 1), oppure unire, tramite
k l’accoppiatura, la carta di
propria scelta (che sarà visibile
all’esterno) con un materiale
adatto all’uso specifico.
Gli astucci, una volta stampati
e cordonati (k nota 2),
possono essere inviati al
confezionamento in forma
stesa: così, essendo appiattiti,
hanno un ingombro minimo e
sono più trasportabili; inoltre, i
macchinari di confezionamento
possono montarli e riempirli in
modo automatico.
nota 1
carte per alimenti
Le carte per uso
alimentare preservano
le caratteristiche dei
cibi, proteggendoli dal
contatto con l’esterno.
Sono in genere rivestite
da uno strato di
materiale protettivo.
Confezioni di prodotti
alimentari tipici campani
(nju:comunicazione).
nota 2
cordonatura
La k cordonatura
consente di piegare
senza rotture carta
e cartoncino. Per
aumentare la resistenza
dell’imballaggio,
è necessario che
il k senso di fibra
sia parallelo alle
cordonature sottoposte
a maggiore sforzo.
Sviluppo di un astuccio.
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suggerimento carta
Tra le carte adatte al
rivestimento vi sono
Splendorlux L/W (k pat)
e Imitlin (k pat).
scatole in cartone rivestito
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Le scatole rigide sono un
imballaggio destinato a durare
nel tempo, riservato ai prodotti
più pregiati, o ad alcuni settori
particolari, come le calzature.
Per le loro caratteristiche,
queste scatole non si prestano al
confezionamento automatico e
richiedono tempi di produzione
più lenti. Possono però
proteggere efficacemente
prodotti delicati o fragili,
e mettere in evidenza il valore
di un oggetto.
La produzione delle scatole
rigide rivestite è in parte simile a
quella di una legatura cartonata:
si tratta infatti di unire degli
elementi in cartone rigido
tramite un rivestimento in carta.
La flessibilità sugli angoli è data
dal materiale di rivestimento,
che deve essere molto resistente
(k nota 1), perché le giunture
sono sottoposte a sforzo sia per
il peso del prodotto, sia per la
sovrapposizione delle confezioni
durante il trasporto e la vendita.
La carta di rivestimento può
essere stampata prima della
confezione con qualsiasi
tecnica – dalla k offset a 4
colori fino alla k serigrafia
– ottenendo quindi i risultati più
vari dal punto di vista grafico.
Alcuni tipi di stampa, come la
k tampografia, possono essere
invece applicati direttamente
alla scatola confezionata.
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Confezione in cartone
rivestita con un motivo
a righer per un profumo
maschile (nome designer).
Confezioni per un’intera
linea di prodotti di cosmesi
per uomo (think d-sign).
Una scatola-campionario per
una linea di tessuti di pregio
(nome designer).
nota 1
carte da rivestimento
Le carte da rivestimento
devono avere una
grammatura tra i
100 e i 160 gr/m2, e
un’alta resistenza alla
lacerazione, una buona
opacità (per non far
trasparire il materiale
retrostante) e la capacità
di assorbire la colla senza
lasciarla trapassare.
Se si utilizza una carta
patinata, è bene che essa
sia patinata solo su un
lato (monopatinata).
suggerimento carta
Per le copertine di cd e
dvd sono consigliabili
cartoncini naturali
come Old Mill, Freelife
e Tintoretto (k pat).
copertine per CD e DVD
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Dalla loro apparizione sul
mercato negli anni Ottanta,
i Compact Disc sono stati a lungo
presentati solo in contenitori
di plastica (chiamati jewel
case). In questi contenitori
vengono inseriti degli elementi
in carta sottile: il booklet, che
fa da copertina, ed è estraibile,
e l’inlay card, che è posta
all’interno della confezione,
sul retro. Il jewel case è sempre
molto utilizzato per CD audio e
CD-ROM (k nota 1), ma spesso
si preferiscono le confezioni in
cartoncino, per diversi motivi:
prima di tutto, la maggiore
resistenza all’usura rispetto alla
plastica trasparente, che tende
a graffiarsi e diventare opaca, e
soprattutto la piacevolezza al
tatto garantita da un materiale
naturale.
Nelle confezioni in cartoncino,
il CD è in genere contenuto in
una tasca interna, e può essere
protetto da un’ulteriore bustina
in carta.
L’elaborato packaging per un
cd musicale, che comprende
una serie di libretti
(roberto duse).
nota 1
jewel case e digipack
Il jewel case è
interamente realizzato
in plastica, mentre il
digipack ha l’esterno
in cartoncino, a cui
all’interno è applicato un
vassoio in plastica.
Digipack.
Un discorso analogo si può fare
per il DVD e il Blu Ray Disc, la cui
confezione standard (chiamata
keep case) è sempre in plastica.
Anche in questo caso esistono
molti imballaggi in cartoncino,
in particolare per confezioni
multiple come i cofanetti.
Anche se la dimensione dei
dischi è sempre la stessa,
ognuno dei tre supporti (CD, DVD,
Blu Ray) è venduto in confezioni
di dimensioni specifiche, per
facilitare la distinzione dei
prodotti alla vendita (k nota 2).
L’utilizzo di una carta
morbida caratterizza la
confezione di un cd musicale
italiano (roberto duse).
nota 2
dimensioni standard
Le confezioni per CD, DVD
e Blu Ray si distinguono
principalmente per
l’altezza (schema a lato):
per i CD è di 124 mm, per
i DVD di 190 mm e per i
Blu Ray Disc di 171 mm.
cd
blu ray
dvd
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suggerimento carta
da definire
buste, sacchetti e shopping bag
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Buste, sacchetti e k shopping
bag sono oggetti che servono
per il trasporto dei prodotti dopo
l’acquisto, ma sono anche un
mezzo di diffusione dell’identità
di un negozio o di una marca. In
seguito all’entrata in vigore delle
normative che limitano l’uso di
sacchetti in plastica, i negozi si
orientano sempre di più verso la
carta.
Serie di shopping bag di
varie forme e dimensioni per
un luxury concept-store di
Kiev (nome designer).
Materiali ed accostamenti
prestigiosi per le shopping
bag di un albergo di lusso a
Dubai (Giorgio Armani).
La struttura varia secondo il
prodotto da trasportare. Per
oggetti leggeri, è sufficiente un
sacchetto semplice con i manici
in carta, ma se l’oggetto è più
pesante è necessario realizzare
un fondo rinforzato e manici in
materiali come spago, fettuccia
o altro.
Ogni negozio si dota in genere
di shopping bag di varie misure,
secondo la gamma di prodotti in
vendita. La scelta di materiali e
finiture è allineata con l’identità
del negozio o della marca e
contribuisce a rafforzarne il
posizionamento sul mercato.
Buste per accessori di moda
realizzate con carta goffrata
e colorata in impasto (fendi).
In genere, per le shopping bag si
utilizzano carte e cartoncini con
grammatura compresa tra i 130 e
200 gr/m2.
Le buste sono utilizzate per
contenere articoli di piccole
dimensioni (come gli accessori
di abbigliamento) e non hanno
manici. Possono essere piatte
(per oggetti molto sottili) o a
soffietto.
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lavorazioni e finiture speciali
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La lavorazione più frequente
nel settore dal packaging è
la k fustellatura: non solo è
indispensabile, insieme alla
k cordonatura, per tagliare e
piegare gli astucci in cartoncino,
ma consente anche la creazione
di finestre, che permettono di
mostrare il contenuto della
confezione. La fustellatura
consente di realizzare fori di
forme semplici, mentre il taglio
laser consente una grande
precisione nel risultato (k nota
1), oltre alla realizzazione di
forme e disegni elaborati.
Inchiostro metallico su carta
marcata per un cioccolato di
alta gamma (fulvio ariani).
suggerimento carta
da definire
Nel settore dei cosmetici e
degli alimenti – in particolare
dolciari – il nome del prodotto
viene spesso messo in evidenza
con tecniche come la k stampa
a rilievo e la k lamina a caldo:
quest’ultima è usata in genere
per ottenere dei colori metallici
molto realistici, effetto che
è difficile da ottenere con
altre tecniche di stampa. Se il
cartoncino o la carta scelti per
una confezione hanno colori
scuri o brillanti, la stampa
in k serigrafia consente
l’applicazione di inchiostri
coprenti che possono risaltare
sullo sfondo.
Infine, dato che i prodotti
esposti per la vendita sono
soggetti a manipolazione da
parte del pubblico, soprattutto
nella grande distribuzione,
è consigliato proteggere la
superficie delle confezioni
con k plastificazioni o
k verniciature.
Particolare del taglio laser per
la texture che caratterizza una
bottiglia d’olio (contesta).
nota 1
disegno delle fustelle
Per evitare il rischio di
strappi, le sagome da
tagliare o fustellare
non devono presentare
elementi sporgenti o ad
angolo acuto.
Un’invenzione cartotecnica
che permette di vedere il
contenuto: una raccolta di
spezie e sapori (Clormann
design).
Stampa a rilievo e vernice
lucida per il packaging di un
cosmetico (aesthete agence
de creation).
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