Come tutelarsi contratto d`affitto in un : una guida per

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Come tutelarsi contratto d`affitto in un : una guida per
Tratto da www.idealista.it/news del 13 ottobre 2016
speciale affitti
Come tutelarsi in
un contratto d'affitto: una guida
per proprietario e inquilino
Diritti e doveri. Sono questi i due punti cardine del contratto di affitto. Proprietario e inquilino i protagonisti.
Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono i possibili rischi che una locazione comporta e in che modo entrambe
le parti possono tutelarsi.
Doveri proprietario e inquilino
P
roprietario – Il locatore ha il principale obbligo di
consegnare all'affittuario una casa abitabile e in buono
stato, provvedendo alle riparazioni e alle ristrutturazioni
necessarie e alle opere di manutenzione straordinaria (per
esempio, il rifacimento del tetto, la sostituzione dei vecchi infissi o
della caldaia).
Inquilino – Il conduttore deve impegnarsi a pagare il corrispettivo
periodico secondo le modalità e i tempi pattuiti, facendosi, inoltre,
carico della manutenzione ordinaria e restituendo, alla scadenza
del contratto, l'immobile nello stesso stato in cui l'ha ricevuto, salvo
deperimento d'uso.
Come può tutelarsi il proprietario
- Affidarsi ai servizi di un'agenzia immobiliare durante il processo di
ricerca di un inquilino e durante il rapporto di locazione. Come
evidenziato da La legge per tutti, la provvigione pagata di norma dal
locatore si aggira intorno al 10% del canone annuale.
- Scegliere consapevolmente tra le varie tipologie di contratto.
La scelta generalmente è tra il contratto a canone libero (4+4 ) o
quello a canone concordato (3+2), che usufruisce di un regime di
tassazione agevolata. Ci sono poi le locazioni per finalità turistiche,
di carattere temporaneo, che godono di molta libertà sia per quanto
riguarda la misura che la durata del canone.
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- Conoscere l'inquilino, magari organizzando qualche incontro
apposito e proponendogli con cortesia la compilazione di un breve
questionario, così da avere un'idea più chiara della persona. Le
domande devono riguardare la situazione familiare, la professione,
gli interessi del possibile conduttore.
- Decidere con attenzione le garanzie di cui dotarsi prima della
stipula del contratto, magari contattando il precedente/attuale
proprietario di casa del futuro inquilino per domandargli che tipo di
esperienza e che rapporto hanno avuto, se si tratta di una persona
puntuale nei pagamenti e in che condizioni mantiene la casa.
- Richiedere due mensilità di cauzione. Il proprietario tiene in
consegna la somma di denaro con il diritto di trattenerla nel caso di
mancati pagamenti e danni all'alloggio e con il dovere di restituirla
quando rientra in possesso dell'immobile nello stato medesimo in
cui l'ha consegnato, salvo il deperimento d'uso.
- Richiedere una fideiussione a copertura del pagamento del
canone al posto della cauzione. In questo caso, un istituto bancario
garantisce il pagamento al locatore nel caso in cui l'inquilino non
paghi i canoni o danni all'alloggio. La banca può decidere se
concedere o no la fideiussione, a seconda della solvibilità e delle
garanzie che può fornire l'inquilino. Per tutelarsi contro eventuali
mancati pagamenti, danni agli immobili o pretese da parte dei terzi,
si possono stipulare anche delle polizze assicurative o formule di
“affitto garantito”.
speciali affitti
- Se l'affittuario non paga il canone nel termine concordato, il
contratto può essere risolto. In questo caso, è bene che il
proprietario si rivolga a un avvocato concordando le modalità e le
tempistiche per l'eventuale procedimento di sfratto, che è di per sé
una procedura molto lunga e impegnativa.
Come può tutelarsi l'inquilino
- Prima di firmare il contratto di affitto è bene conoscere con
precisione tutte le caratteristiche dell'immobile, comprese quelle
non immediatamente visibili. Bisogna, dunque, informarsi su
riscaldamento, eventuali infiltrazioni o umidità, presenza del
vicinato, spese condominiali, corretto posizionamento di prese
elettriche, corretto funzionamento di arredamento e accessori e via
dicendo. Una volta firmato il contratto, è scontata la presa visione e
l'accettazione da parte dell'inquilino dello stato di fatto
dell'immobile.
- Fare attenzione a come viene redatto il contratto d'affitto.
Clausole o patti non aventi forma scritta sono legalmente nulli.
- Fare molta attenzione alla clausola che indica l'eventuale
aggiornamento del canone: il contratto a canone libero prevede
l'aggiornamento Istat annuale per una percentuale stabilita, mentre
nel contratto con cedolare secca esso non è previsto. Da evitare le
clausole di aggiornamenti a discrezione del proprietario.
- Nel caos in cui il proprietario voglia vendere l'immobile affittato,
l'inquilino è obbligato ad accettare il cambio di proprietario, ma allo
stesso tempo ha il diritto di rimanere nell'alloggio fino allo scadere
del termine contrattuale.
Molti proprietari mandano via i propri inquilini prima del tempo per
poter vendere l'immobile libero, senza sapere che non è
legalmente possibile. L'inquilino ha la possibilità di risoluzione
anticipata, mentre il proprietario deve attendere la prima scadenza
(4 anni nel classico 4+4), a patto che ovviamente si rispettino le
clausole contrattuali.
Tratto da www.idealista.it/news del 30 agosto 2016
Stanze in affitto, idealista: “La domanda
aumenta del 48% in un solo anno”
C
resce l'interesse per le stanze singole in affitto in
Italia, dove le ricerche da parte degli utenti sono
passate da 3.257.492 nei primi sei mesi del 2015 a
4.818.137 dello stesso periodo del 2016, con un incremento del
48%. A renderlo noto uno studio condotto da idealista.
Anche in virtù di una maggiore domanda, le richieste
economiche dei proprietari registrano un aumento del 4,1%
rispetto a un anno fa e si attestano su una media di 308 euro
mensili. Affittare una camera singola costa di più in tutte le
zone di maggiore interesse per studenti e giovani
professionisti, come Roma (0,6%), Milano (1,5%) e Napoli
(2,5%), anche se tale aumento dei prezzi risulta piuttosto
contenuto. Secondo lo studio di idealista, è Milano la città con
le stanze più care, ben 412 euro di media; seguono Roma con
387 euro e Firenze con 360 euro. Le soluzioni più economiche
si trovano a Lecce e Benevento, dove la richiesta è di 188 euro
al mese, seguite da Reggio Calabria con 176 euro e Teramo,
fanalino di coda con 171 euro.
Il profilo di chi condivide un appartamento
Complice il caro-affitti, in molte delle principali città italiane si
continua a vivere con amici e colleghi anche dopo la fine degli
studi. Il profilo tipo ha in media 30 anni, un anno in più rispetto al
2015. A Roma, Firenze e Genova l'età media sale a 32 anni, a
Milano si toccano i 30, a Bari i 29, a Napoli e Bologna si attesta
sui 28 anni. La convivenza dura meno solo in alcune città a
misura di studente come Pisa, Perugia (entrambe con una
media di 27 anni), Pavia (26 anni) e Siena (25 anni) .
Si tratta di persone che vivono nelle aree semi centrali o
centrali delle grandi città, non fumano, ma nella maggior parte
dei casi tollerano coinquilini fumatori, non possiedono e non
vogliono animali domestici (73% dei casi).
Nel 75% delle case in condivisione convivono uomini e
donne, nel 19,5% si tratta di sole donne e nel 4,5% solo
uomini.
Zone d'interesse
A livello cittadino i punti di maggiore offerta di stanze sono
Roma e Milano, dove si concentra rispettivamente il 34,5% e il
12,9% dell'offerta. Seguono molto distanziate Bari (3,9%),
Napoli (3,5%), Palermo e Catania, che si attestano sullo stessa
percentuale del 3,2%.
Metodologia
Per la realizzazione di questo studio si è tenuto conto solo di
quelle città nelle quali si può contare di una base stabile di
annunci nel corso del periodo di analisi.
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