Approfondimento indagine Hub Aeroportuale
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Approfondimento indagine Hub Aeroportuale
Un approfondimento dell’indagine conoscitiva sulla ipotesi di un hub aeroportuale in Sicilia: l’apertura al traffico commerciale e passeggeri dei paesi euro-mediterranei A cura di Pasquale Lucio Scandizzo Roma, giugno 2005 www.sviluppoitalia.it Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia INDICE 1. I SISTEMI AEROPORTUALI .............................................................................4 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 Il Il Il Il Il sistema Hub and Spoke .......................................................................5 traffico aereo in Italia...........................................................................6 traffico merci in Italia, in Europa e nel mondo ................................. 10 traffico aereo Euro/Mediterraneo ...................................................... 12 traffico aereo siciliano ........................................................................ 14 2. PALERMO O CATANIA COME SEDE DI UN HUB INTERNAZIONALE ............ 15 3. UN’IPOTESI DI ANALISI COSTI-BENEFICI PER L’HUB DEL MEDITER RANEO................................................................................................................ 17 3.1 L’ipotesi Palermo.......................................................................................................17 3.2 L’ipotesi Catania........................................................................................................20 3.3 L’analisi probabilistica .............................................................................................20 3.3.1 I risultati dell’analisi del rischio per l’ipotesi di hub a Palermo ....21 3.3.2 I risultati dell’analisi del rischio per l’ipotesi di hub a Catania .....22 3.3.3 Uno scenario particolarmente positivo: hub intercontinentale come opzione di espansione ..................................................................................22 3.3.4 L’opzione di differimento .............................................................................23 Bibliografia......................................................................................................... 26 Indice delle tabelle Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella 1: Aeroporti italiani per numero di passeggeri ................................................................7 2: Classifica voli nazionali per numero di passeggeri .....................................................8 3: Traffico da/per l’Italia verso destinazioni Mediterraneo/africa/medio oriente.......9 4: Principali collegamenti verso Mediterraneo/Africa/medio Oriente.........................10 5: Il traffico cargo negli aeroporti italiani.......................................................................11 6: I principali aeroporti cargo del mondo.......................................................................12 7: Principali rotte Euro/mediterranee .............................................................................13 8: Il traffico merci nel Mediterraneo ...............................................................................14 9: I costi di investimento ..................................................................................................18 10: I ricavi a regime ..........................................................................................................19 11: I costi di gestione a regime.......................................................................................19 12: L’opzione di espansione di hub intercontinentale a Palermo ...............................23 13: L’opzione di espansione di hub intercontinentale a Catania ................................23 14: L’opzione composta di attesa per l’ipotesi Palermo...............................................24 15: L’opzione composta di attesa per l’ipotesi Catania ................................................24 2 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Indice delle figure Figura 1: Diagramma del sistema Hub and Spoke. ......................................................................5 3 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia 1. I SISTEMI AEROPORTUALI L’aeroporto è oramai divenuto un fondamentale elemento del sistema dei trasporti. Esso è dotato di una sua precisa organizzazione interna, nella quale si trovano a coesistere l’aerodromo (gli spazi destinati ad accogliere gli aerei al suolo) e l’aerostazione (tutte le installazioni necessarie al movimento delle persone, delle merci e della posta). La funzionalità dell’aeroporto non si limita alle operazioni di atterraggio e di decollo e all’imbarco e allo sbarco dei passeggeri e delle merci, ma si estende anche alle operazioni di handling (connesse all’atterraggio, alla partenza e alla sosta degli aerei), all’offerta di servizi ai passeggeri e di strutture operative alle aviolinee, alla dotazione delle attrezzature necessarie alla sicurezza del traffico aereo e all’assistenza al volo. Ne consegue la necessità di un continuo aggiornamento delle strutture e delle attività aeroportuali, in conseguenza alle mutevoli esigenze del traffico e degli aeromobili. Oltre a rappresentare un elemento forte del sistema trasportistico l’aeroporto è anche elemento del sistema economico e territoriale. Il suo bacino di utenza si estende spesso a livello metropolitano, sub-regionale, regionale o extraregionale. Essendo una struttura complessa, la sua validità operativa ed economica deriva da molteplici fattori: - la migliore combinazione degli elementi interni; - la flessibilità delle strutture, che devono adeguarsi alle mutevoli esigenze del traffico e degli aeromobili; - il costante ammodernamento delle strutture, delle attrezzature e delle tecniche, che si combinano con l’alta specializzazione del personale ed un costante flusso di investimenti; - la collaborazione tra la gestione aeroportuale e i vettori; - le relazioni con il retroterra e con gli altri sistemi di trasporto; - le relazioni con la rete aeroportuale nazionale, continentale e intercontinentale; - le interconnessioni con le altre modalità di trasporto nell’ambito di reti logistiche fondate sulla multimodalità e sull’intermodalità. Tra le principali innovazioni che hanno investito il trasporto aereo e gli aeroporti, negli ultimi decenni, si annoverano i processi di deregolamentazione e privatizzazione dei servizi e lo sviluppo della concorrenza, ai quali vanno aggiunte una crescente applicazione delle telecomunicazioni e la formazione di sistemi hub and spoke (a raggiera). Tra le prime attività che si collocano presso gli aeroporti si annoverano quelle connesse direttamente alle funzioni aeroportuali (uffici sedi di compagnie, depositi, officine...) e le attività terziarie legate al trasporto aereo (agenzie di noleggio, di viaggio, di commercio, banche, 4 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia commissionari, hotel, ristoranti), ma la localizzazione presso gli aeroporti è fondamentale anche per alcuni servizi e per le industrie di prodotti ad elevato valore aggiunto o molto deperibili, senza considerare che utilizzano sempre più frequentemente il trasporto aereo alcune produzioni agricole e della pesca di elevato valore, che trovano negli aeroporti dei fondamentali centri di smistamento. Soprattutto i grandi hub internazionali, ma non solo questi, sono divenuti dei veri e propri centri commerciali che permettono ai gestori aeroportuali, sempre più spesso società private, sostenute da investitori finanziari e quotate in borsa, di poter contare, oltre che sulle entrate relative ai diritti aeroportuali e alle attività di handling (check-in, scarico bagagli, ecc.), sulle entrate e sulle le royalties derivanti dall’esercizio di alberghi e parcheggi e dalla vendita di prodotti di varia natura. 1.1 Il sistema Hub and Spoke Il modello "hub and spoke" stabilisce le relazioni tra i centri di riferimento (hub) e i centri periferici (spoke)1. Figura 1: Diagramma del sistema Hub and Spoke. I fenomeni che si sviluppano in un hub si distinguono da quelli che competono ad uno spoke per complessità di varia natura. 1 Si veda figura 1. 5 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia In Italia sono stati riconosciuti due hub aeroportuali cioè Roma Fiumicino e Milano Malpensa. La scelta degli hub avviene in base alle caratteristiche geografiche che non devono far impennare i costi, alla distanza tra gli hub stessi per evitare fenomeni di cannibalizzazione e alla posizione produttiva reale o potenziale degli hub candidati nel momento della scelta. Il caso degli aeroporti o quello dei porti industriali si innesta per esempio nel quadro della logistica europea. All'Italia vennero assegnati due hub aeroportuali, con relativi fondi per renderli tali, e le autorità italiane stabilirono quali fossero. A questo punto, stabiliti gli hub, da essi si sviluppano gli spoke, cioè la raggiera di periferie collegate al proprio hub. Quindi, nella teoria un passeggero che parte da Catania e intende volare fino a Mosca non troverà un collegamento diretto fino a Mosca ma dovrà passare attraverso un hub aeroportuale. Questo meccanismo permette di organizzare efficientemente le proprie risorse, coprendo il territorio interessato senza eccessiva dispersione. 1.2 Il traffico aereo in Italia2 I dati disponibili più recenti di traffico aereo usati in questa analisi si riferiscono all’anno 2003. I dati provvisori e parziali del 2004 fanno emergere la prosecuzione del trend positivo avviato nel 2003 che invertono la tendenza negativa registrata nel biennio 2001/2002. I rallentamenti della crescita del mercato nei primissimi anni 2000 è dovuto soprattutto all’escalation del terrorismo, all’aggravarsi della crisi del Golfo, alla sempre traballante pace medio orientale ed in ultimo al fenomeno “sars”. L’andamento positivo degli ultimi due anni si evidenzia sia per la rilevazione dei movimenti che per i passeggeri. Nel corso del 2003 il movimento complessivo è stato di 1.301.868 decolli ed atterraggi con un incremento del 6,9% rispetto all’anno precedente ed una ripartizione equamente distribuita del traffico tra nazionale ed internazionale. Il traffico complessivo dei passeggeri nell’anno 2003 con 100.107.925 ha registrato un incremento del 10,4% rispetto al 2002. I movimenti degli aeromobili sugli aeroporti italiani per il traffico commerciale nazionale ammontano a 650.358. I passeggeri imbarcati e sbarcati nei servizi di linea e non di linea nel trasporto commerciale nazionale sono stati complessivamente 49.074.737. Il numero dei movimenti internazionali effettuati sugli aeroporti italiani da vettori italiani e stranieri è stato pari a 651.510. I passeggeri complessivi del traffico internazionale sono stati 51.033 milioni. L’analisi dei dati passeggeri per l’anno 2003 mostra che il traffico commerciale dei passeggeri si ripartisce tra 90.954 milioni trasportati dai servizi aerei di linea di cui 48.517 milioni per attività nazionale e 42.436 milioni per attività internazionale; 9.154 milioni trasportati dai servizi aerei non di linea di cui 9.067 milioni per attività charter e 86.181 per attività di aerotaxi. I vettori italiani hanno trasportato il 42,61% degli 8.555 milioni di passeggeri internazionali del traffico charter registrando una flessione della quota di 6 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia mercato che l’anno precedente era pari al 49,7%. I maggiori incrementi del traffico complessivo sono stati segnalati negli aeroporti di Bergamo, Crotone, Cuneo, Forlì, Roma Ciampino, con variazioni che oscillano dal 89% su Roma Ciampino al 310% su Cuneo3. Tabella 1: Aeroporti italiani per numero di passeggeri Fonte: annuario statistico 2003, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Il maggior volume di traffico nei collegamenti nazionali si segnala nelle tratte Fiumicino/Linate con 1.242.062 passeggeri e Linate/Fiumicino con 1.203.596 passeggeri. Seguono le tratte Catania/Fiumicino/Catania e Palermo/Fiumicino/Palermo che 4 movimentano complessivamente un numero di passeggeri superiori al milione . 2 Fonte: ISTAT, annuario statistico dei trasporti 2003 – ENAC, annuario statistico 2003. Si veda tabella 1. 4 Si veda tabella 2. 3 7 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Tabella 2: Classifica voli nazionali per numero di passeggeri Fonte: annuario statistico 2003, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Il traffico complessivo dei passeggeri nell’anno 2003 sulle tratte che collegano l’Italia con i maggiori scali africani e medio orientali è stato di oltre 7.000.0005. Se nell’analisi si includono anche la Spagna ed il Portogallo il numero totale di passeggeri per l’anno 2003 sale a circa 13.000.000. C’è però da considerare che solo la Spagna da sola contribuisce al movimento complessivo con più di 5.000.000 di passeggeri all’anno. Il tasso di crescita medio annuo degli ultimi 5 anni è pari al 10%. Si deve però tener conto che questa media è frutto di anni caratterizzati da forte crescita del traffico aereo e anni in cui c’è stata addirittura una riduzione del movimento di passeggeri, come ad esempio il 2001. In questo anno il traffico da e per l’Italia verso l’Africa ha avuto una riduzione superiore all’11% rispetto all’anno precedente. Ai primi tre della classifica delle tratte più frequentate6 si trovano i collegamenti Roma Fiumicino/Madrid Barajas con oltre 800.000 passeggeri/anno, Milano Malpensa/Madrid Barajas con 500.000 passeggeri/anno e Roma Fiumicino/Barcelona con 430.000 passeggeri/anno. Se non si considerano i collegamenti con la Spagna, la tratta più frequentata è Roma Fiumicino/Athens Ahinai con 400.000 passeggeri/anno, la tratta verso l’Africa più frequentata è Milano Malpensa/Sharm el Sheikh Ophiral con oltre 300.000 passeggeri/anno, mentre la tratta verso il medio oriente con il numero maggiore di passeggeri è Roma Fiumicino/Tel Aviv con 216.000 passeggeri/anno. 5 6 Si veda tabella 3. Si veda tabella 4. 8 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Considerando solo il sistema aeroportuale siciliano la tratta più frequentata è Catania Fontanarossa/Malta con oltre 85.000 passeggeri/anno. Tabella 3: Traffico da/per l’Italia verso destinazioni Mediterraneo/africa/medio oriente Traffico da/per l'italia verso destinazioni mediterraneo/africa/medio oriente PAESI Grecia Albania Bielorussia Bosnia ed Erzegovina Croazia Jugoslavia (Serbia e Montenegro) Arabia Saudita Armenia Azerbaigian Cipro Giordania Iran Iraq Israele Kuwait Libano Pakistan Qatar Siria Turchia Algeria Angola Camerun Capo Verde Congo Costa d'Avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Ghana Kenya Libia Madagascar Malawi Marocco Mauritania Maurizio (Mauritius) Namibia Nigeria Repubblica Sudafricana Senegal Seychelles Tanzania Tunisia Uganda TOTALE africa/medio oriente Portogallo Spagna TOTALE Arrivi + partenze 1999 2000 1,288,540 1,595,152 101,606 135,617 49,286 34,865 10,189 13,631 39,493 52,950 9,732 56,209 32,119 39,000 54,447 77,290 86,450 126,567 28,741 33,873 609,322 777,377 31,135 31,785 77,308 83,166 16,266 16,795 44,068 60,024 222,422 412,881 38,507 56,517 339 287 26,023 55,725 65 9,173 3,647 1,469,096 1,684,055 31,243 36,312 5,507 4,107 32,946 33,923 82,114 87,988 45,905 78,075 8,053 4,789 510 10,971 321,995 354,271 59,674 59,381 173 24,071 28,656 89,710 96,201 46,792 45,636 31,967 32,663 41,326 42,041 724,566 833,753 265 2001 1,627,589 155,459 35,387 14,458 50,568 118,047 39,284 210 74,611 80,417 43,447 24 505,197 29,870 93,151 14,908 20 53,415 513,936 69,117 84,685 956 1,357,872 3,665 30,016 4,626 34,420 55,196 82,077 3,533 6,242 336,327 63,054 34,001 23,446 53,581 37,260 23,705 846,097 510 2002 1,488,187 180,355 35,437 15,486 50,614 136,680 25,663 423 58,736 61,556 51,285 30 426,218 32,857 101,251 16,461 19,821 53,857 452,063 60,820 162 88,118 5,123 1,558,409 34,019 4,646 37,653 69,247 79,573 1,467 25 328,494 66 59,808 38,989 25,165 52,676 33,008 31,452 788,413 - 2003 1,600,471 275,733 69,083 21,857 67,866 135,889 23,571 1 68,736 64,107 59,698 538 433,468 35,985 115,126 20,575 49,886 48,182 381,169 82,339 91,954 5 n.d. 1,779,452 8,847 31,274 4,314 3,852 62,026 79,111 1,162 341,408 58,072 70,941 62,363 59,688 28,953 42,478 847,184 - 5,790,302 7,097,022 6,600,384 6,504,313 7,127,364 484,713 3,598,010 511,373 4,092,812 575,756 4,262,696 562,620 4,544,438 588,121 5,151,616 9,873,025 11,701,207 11,438,836 11,611,371 12,867,101 Fonte: nostra elaborazione da annuario statistico dei trasposti 2003, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. 9 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Tabella 4: Principali collegamenti verso Mediterraneo/Africa/medio Oriente Graduatoria dei collegamenti Internazionali verso Mediterraneo/Africa/Medio Oriente- 2003 Tratta estera di Origine Destinazione ROMA Fiumicino MILANO Malpensa ROMA Fiumicino ROMA Fiumicino MILANO Malpensa MILANO Malpensa MILANO Malpensa VENEZIA Tessera MILANO Malpensa ROMA Fiumicino BERGAMO Orio al Serio MILANO Malpensa MILANO Malpensa MILANO Malpensa MILANO Malpensa ROMA Fiumicino MILANO Malpensa MILANO Linate ROMA Fiumicino MILANO Malpensa MILANO Linate ROMA Fiumicino ROMA Fiumicino VERONA Villafranca BOLOGNA Borgo Panigale MILANO Malpensa VENEZIA Tessera ROMA Fiumicino MADRID BARAJAS MADRID BARAJAS BARCELONA ATHENS ATHINAI BARCELONA ATHENS ATHINAI SHARM EL SHEIKH OPHIRA MADRID BARAJAS LISBON LISBOA TEL AVIV YAFO BEN GURION INTL GERONA COSTA BRAVA CAIRO INTERNATIONAL VALENCIA TEL AVIV YAFO BEN GURION INTL CASABLANCA MOHAMED V TUNIS CARTHAGE ISTANBUL ATATURK MADRID BARAJAS SHARM EL SHEIKH OPHIRA DUBAI BARCELONA CAIRO INTERNATIONAL MALTA LUQA SHARM EL SHEIKH OPHIRA SHARM EL SHEIKH OPHIRA IBIZA BARCELONA ISTANBUL ATATURK Nazione di Origine Destinazione Passeggeri (n.) SPAGNA SPAGNA SPAGNA GRECIA SPAGNA GRECIA EGITTO SPAGNA PORTOGALLO ISRAELE SPAGNA EGITTO SPAGNA ISRAELE MAROCCO TUNISIA TURCHIA SPAGNA EGITTO EMIRATI ARABI UNITI SPAGNA EGITTO MALTA EGITTO EGITTO SPAGNA SPAGNA TURCHIA (Arrivi+Partenze) 818,551 510,450 433,656 400,904 362,578 334,083 320,498 243,145 223,217 216,366 210,136 206,327 182,780 176,434 173,995 167,598 166,115 162,471 156,814 155,526 149,951 146,086 145,603 141,153 140,732 137,805 133,776 132,995 Fonte: nostra elaborazione da annuario statistico dei trasposti 2003, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. 1.3 Il traffico merci in Italia, in Europa e nel mondo7 Il traffico merci italiano è per la maggior parte movimentato via mare, ferrovia e strada. Gli scali italiani presentano problemi di logistica strutturale che li rendono assolutamente inadatti al traffico internazionale. Un dato che da solo fa comprendere il problema è il confronto tra il totale delle tonnellate di cargo movimentate in Italia nel 2003 con quelle arrivate e partite nel principale hub cargo europeo (Francoforte). In Italia nel 2003 sono state movimentate infatti 780.000 tonnellate di merci e posta, mentre in Europa solo Francoforte ha avuto un traffico pari a 1.650.000 tonnellate tra merci e posta. Il principale scalo italiano per il traffico cargo è Milano Malpensa con circa 320.000 tonnellate, quasi tutto di provenienza o destinazione internazionale. Al secondo posto Roma Fiumicino movimenta 170.000 tonnellate di cui ¾ costituisce traffico internazionale. Come si vede in tabella 5 il principale scalo siciliano è Catania Fontanarossa con 11.500 tonnellate di traffico 7 ISTAT, annuario statistico dei trasporti 2003, ENAC, annuario statistico 2003, ACI traffic data 2003. 10 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia cargo. Questo valore rappresenta solo l’1,5% del totale italiano e ancora più basso è il traffico merci di Palermo. Tabella 5: Il traffico cargo negli aeroporti italiani Aeroporto Cargo Variazione 2003/2002 Composizione sul totale (tonnellate) (%) (%) Composizione sul totale Cargo t nazionale t internazionale nazionale internazionale 1 MILANO MALPENSA 319,514 8.7 41.1 8,532 310,982 5.5 49.9 2 ROMA FIUMICINO 170,302 -3.1 21.9 42,967 127,334 27.8 20.4 3 BERGAMO ORIO AL SERIO 127,953 12.7 16.4 22,761 105,192 14.7 16.9 4 MILANO LINATE 24,551 7.1 3.2 6,701 17,850 4.3 2.9 5 ROMA CIAMPINO 19,781 5.6 2.5 11,213 8,569 7.2 1.4 6 BOLOGNA BORGO PANIGALE 17,089 -0.1 2.2 6,855 10,234 4.4 1.6 7 TREVISO SANT'ANGELO 15,434 11.3 2.0 5,942 9,493 3.8 1.5 8 VENEZIA TESSERA 11,844 4.8 1.5 3,294 8,549 2.1 1.4 9 CATANIA FONTANAROSSA 11,518 28.9 1.5 11,060 458 7.1 0.1 10 PISA SAN GIUSTO 8,769 12.6 1.1 1,899 6,870 1.2 1.1 11 TORINO CASELLE 7,078 25.6 0.9 1,760 5,318 1.1 0.9 12 NAPOLI CAPODICHINO 6,202 0.8 0.8 4,301 1,901 2.8 0.3 13 PALERMO PUNTA RAISI 5,370 -18.0 0.7 4,911 459 3.2 0.1 14 ANCONA FALCONARA 5,308 -7.7 0.7 3,954 1,354 2.6 0.2 15 CAGLIARI ELMAS 4,549 0.2 0.6 4,548 1 2.9 0.0 16 BARI PALESE MACCHIE 3,723 -24.0 0.5 3,701 22 2.4 0.0 17 RIMINI MIRAMARE 3,563 -32.2 0.5 15 3,548 0.0 0.6 18 GENOVA SESTRI 2,506 20.1 0.3 1,885 622 1.2 0.1 19 LAMEZIA TERME 2,170 8.2 0.3 2,170 0 1.4 0.0 20 BRINDISI PAPOLA CASALE 1,902 419.4 0.2 1,030 872 0.7 0.1 Fonte: annuario statistico 2003, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. La tabella 6 mostra i principali scali mondiali classificati per traffico cargo. La quantità di merci trasportata è espressa in tonnellate. Nei primi trenta scali non ci sono aeroporti italiani e tra quelli europei i principali sono: Francoforte al settimo posto, Parigi al quattordicesimo seguito da Amsterdam e Londra, in fondo alla graduatoria gli aeroporti di Lussemburgo e Bruxelles. Nel 2003 il principale scalo mondiale per il traffico cargo è stato Memphis (USA) con circa 3,4 milioni di tonnellate. Da solo lo scalo statunitense ha movimentato più di cinque volte l’intero traffico cargo italiano. Le prospettive di crescita del mercato seguono lo stesso andamento di quello previsto per il traffico passeggeri. Il tasso di crescita medio del traffico previsto dall’ENAC è di circa il 6% annuo. 11 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Tabella 6: I principali aeroporti cargo del mondo Grad 2003 Cargo (Tonnellate di Merce + Posta caricata e scaricata) Cargo (T) Var % 1 MEMPHIS, TN (MEM) 3,390,515 0.0 2 HONG KONG, CN (HKG) 2,668,624 6.5 3 TOKYO, JP (NRT) 2,147,212 7.3 4 ANCHORAGE , AK (ANC)** 2,097,488 2.7 5 SEOUL, KR (ICN) 1,843,054 8.0 6 LOS ANGELES , CA (LAX) 1,806,164 2.7 7 FRANKFURT, DE (FRA) 1,650,599 1.2 8 MIAMI, FL (MIA) 1,637,278 0.8 9 NEW YORK, NY (JFK) 1,633,026 2.9 10 SINGAPORE , SG (SIN) 1,632,409 -1.7 11 LOUISVILLE, KY (SDF) 1,617,907 6.2 12 CHICAGO, IL (ORD) 1,604,755 23.7 13 TAIPEI, TW (TPE) 1,500,071 8.6 14 PARIS , FR (CDG) 1,481,200 5.9 15 AMSTERDAM, NL (AMS) 1,353,729 5.1 16 LONDON ,GB (LHR) 1,300,420 -0.8 17 SHANGHAI, CN (PUG) 1,189,303 87.3 18 DUBAI, AE (DXB) 956,845 21.9 19 BANGKOK ,TH (BKK) 950,487 -0.7 20 INDIANAPOLIS , IN (IND) 890,615 2.8 21 NEWARK , NJ (EWR) 868,164 1.0 22 ATLANTA, GA (ATL) 797,419 8.6 23 OSAKA , JP (KIX) 793,476 -1.5 24 TOKYO, JP (HND) 722,533 2.2 25 DALLAS / FT WORTH TX (DFW) 667,527 -0.3 26 BEIJING ,CN (PEK) 662,141 -0.9 27 LUXEMBOURG , LU (LUX) 642,995 10.8 28 OAKLAND , CA (OAK) 619,802 -4.7 29 KUALA LUMPUR , MY (KUL) 589,996 12.8 30 BRUXELLES , BE (BRU) 578,865 13.2 Fonte: annuario statistico 2003, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. 1.4 Il traffico aereo Euro/Mediterraneo8 Oltre la metà del traffico aereo che interessa la zona Euro-Mediterranea ha come origine/destinazione paesi membri dell’Unione Europea. I dati definitivi più recenti, riguardo 8 Fonte: EUROSTAT, Air traffic in Europe 2003, European Commision, Transport in Euro-Mediterranean region, 2003. 12 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia al traffico aereo nell’area Euro-Mediterranea risalgono al 2001, che è stato l’anno della crisi del trasporto aereo. Dall’annuario Eurostat sui trasporti nell’area Euro/mediterranea emerge che nell’anno 2001 il volume totale di traffico aereo è stato di oltre 100 milioni di passeggeri di cui circa 50 milioni con origine o destinazione in paesi dell’UE. Questo dato dimostra lo strettissimo legame che esiste tra l’Unione Europea e i paesi del bacino del Mediterraneo. Tra le rotte più frequentate9 sono i collegamenti tra la Turchia e la Germania (Antalya/Dusserdorlf, Antalya/Frankfurt, Istanbul/Frankfurt) con circa 2.000.000 passeggeri/anno. Tabella 7: Principali rotte Euro/mediterranee Fonte: European Commision, Transport in Euro-Mediterranean region. Per quanto concerne il traffico merci del Mediterraneo, l’aereo ha un ruolo marginale. Al momento il 70% della movimentazione merci avviene via mare. Il totale delle merci aerotrasportate supera di poco il milione di tonnellate l’anno, e considerando che la Turchia, la Giordania e l’Egitto da sole rappresentano più del 50% emerge chiaramente che il peso del traffico cargo sul traffico aereo complessivo nel Mediterraneo è molto relativo. La tabella 8 mostra il traffico merci aereo nel Mediterraneo. 9 Si veda tabella 7. 13 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Tabella 8: Il traffico merci nel Mediterraneo Fonte: European Commision, Transport in Euro-Mediterranean region. 1.5 Il traffico aereo siciliano10 Escludendo Lombardia e Lazio, titolari dei due hub italiani, la Sicilia con i suoi cinque aeroporti si colloca al secondo posto (dopo il Veneto-Trentino-Friuli), per il più alto volume di traffico passeggeri aerei; permane ugualmente al secondo posto (dopo la Sardegna) nel rapporto tra passeggeri trasportati e popolazione con il valore 1,8 passeggeri per abitante in conseguenza della condizione geografica di insularità di queste due regioni. I bacini di traffico dei due principali aeroporti, Catania e Palermo comprendono per intero il territorio dell’isola con esclusione di una porzione di utenza che gravita sull’aeroporto di Trapani. Questo aeroporto presenta oggi un fortissimo sviluppo dovuto a nuovi fattori emergenti tra cui la concessione ad un vettore di operare alcune rotte su questo scalo in regime di onere di servizio pubblico. In totale il sistema aeroportuale siciliano movimenta all’anno circa 10 milioni di passeggeri e di questi circa 8 hanno come origine/destinazione Palermo o Catania. L’aeroporto di Catania nel 2003 è stato lo scalo più frequentato dell’isola. È difficile valutare l’incidenza sul totale passeggeri della quota rappresentata dai turisti, perché nella statistica, nella maggior parte dei casi, è difficile risalire alla tipologia di passeggeri. Si può ipotizzare 10 Fonte: ISTAT, annuario statistico sui trasporti 2003, ENAC, annuario statistico 2003. 14 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia che almeno un 25% dei passeggeri possa avere come scopo del viaggio il turismo, anche perché si registrano in Sicilia circa 13 milioni di presenza all’anno11. Per quanto riguarda il traffico merci la Sicilia è in linea con il resto d’Italia nell’arretratezza rispetto all’Europa continentale. In aggiunta è da considerare che la posizione della Sicilia rende molto più diretto il traffico merci via mare che via aerea. Infine un elemento importante è la logistica: il sistema portuale siciliano ha una storia rispetto al traffico via mare, mentre il sistema aeroportuale, più giovane e a carattere regionale, non può contare sulle stesse professionalità. 2. PALERMO O CATANIA COME SEDE DI UN HUB INTERNAZIONALE Nel corso dei secoli il Mediterraneo da centro dei maggiori traffici internazionali è sempre più divenuto periferia. La storia ha man mano portato al centro degli affari aree sempre più distanti dall’antico mare solcato dai Greci e dai Romani. L’Unione Europea poteva sancire la definita emarginazione del bacino Sud del Mediterraneo, ma i forti legami che esistono tra i paesi delle due sponde sembrano rafforzarsi con il passare del tempo. Non è un caso che la metà dei passeggeri aerei dell’area mediterranea ha come origine o destinazione del proprio viaggio un paese membro dell’Unione Europea. Oggi nel sistema aeroportuale EuroMediterraneo non esiste un hub dedicato alla gestione dei voli Europa-Africa-Medio Oriente, nonostante il volume di traffico superi ampiamente i 50.000.00012 di passeggeri all’anno, senza prendere in esame i voli inter-africani. Più difficile è pensare all’esigenza di creare uno scalo logistico per il trasporto merci. Oggi nel Mediterraneo non esiste un traffico aereo di merci tale da garantire la sopravvivenza di uno scalo di tipo hub. C’è da considerare che la creazione di un hub in Sicilia riuscirebbe ad attirare solo una parte del volume di traffico nel Mediterraneo per diverse ragioni: (a) perché il traffico che ha come origine e destinazione le capitali europee e quelle nord africane è per lo più diretto e senza scali, (b) perché per una parte delle rotte la localizzazione siciliana non sarebbe ottimale, (c) per la probabile competizione di altri scali (Atene, Malta, il Cairo etc..). Una struttura aeroportuale di questo tipo sarà quindi finanziariamente sostenibile ed economicamente conveniente, solo se si verificheranno scenari di crescita alta e permanente del traffico da e per il bacino Mediterraneo. Un importante impulso allo sviluppo dell’area mediterranea – medio orientale potrebbe derivare da una definizione accettabile del processo di pace in Medio Oriente. Un deciso cammino verso la stabilizzazione dei 11 12 Fonte: ISTAT, annuario statistico sul turismo 2003. Fonte: European Commision, Transport in Euro-Mediterranean region. 15 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia rapporti in questa zona del mondo creerebbe infatti nel breve e medio periodo almeno un paio di condizioni necessarie per permettere lo sviluppo di un hub aeroportuale: ¾ un aumento del traffico di tipo turistico: il Medio Oriente è culla di tesori artistici e culturali tali da non temere confronto alcuno; ¾ nuovi rapporti economici e maggiore mobilità tra l’Europa continentale e la sponda Sud del mar Mediterraneo con benefici anche per i paesi confinanti con la zona di conflitto. Un miglioramento della situazione ambientale in Medio Oriente porterebbe, a lungo termine, un significativo beneficio anche ai rapporti tra l’Islam ed il resto del mondo, favorendo così, uno scambio culturale necessario affinché si realizzi una integrazione totale del Medio Oriente in generale e dei paesi Islamici in particolare con l’economia globalizzata occidentale. Tale integrazione porterebbe benefici ai paesi arabi che si affacciano sul Mediterraneo a Sud Ovest (tra questi il Marocco, l’Algeria e la Tunisia). Un tale scenario potrebbe portare, anche, alla creazione una compagnia aerea dedicata ai collegamenti mediterranei. L’Aerolinea Mediterranea potrebbe nascere solo in seguito ad una accelerazione dei processi di integrazione tra i paesi euro-mediterranei e quelli afro-asiaticimediterranei. Il bacino di utenza andrebbe dal nord al centro Africa e ad est fino al Pakistan, mentre l’unione Europea potrebbe trarre beneficio dalla presenza di un centro di collegamento posto al centro del Mediterraneo. In uno scenario del genere la posizione della Sicilia tornerebbe ad essere quella di un hub naturale di snodo tra il Sud del Mediterraneo e l’Europa continentale. Infatti da molte fonti, per esempio dai documenti dei mercanti ebrei trovati nella geniza della sinagoga del Cairo, si ricava che nel secolo XII l'Emirato islamico di Siqillya (Sicilia) era l'hub del Mediterraneo, la Manchester del primo capitalismo, il cuore pulsante della finanza e dei commerci internazionali, oltrechè della produzione a scala industriale. Tra i possibili competitors della Sicilia come sede dello scalo hub per il Mediterraneo si può ipotizzare che Malta ed Atene, ed in seconda battuta anche il Cairo siano già interessate a sviluppare un hub internazionale. Malta si potrebbe candidare ad essere hub sia per ragioni geografiche, le stesse della Sicilia, sia perché si sta imponendo come hub per il traffico merci. Il punto di debolezza dell’ipotesi Malta è che essendo un’isola molto piccola non potrebbe sfruttare link con il trasporto via gomma e ferrovia, il che è in parte anche un problema siciliano. Atene e Cairo hanno il vantaggio di essere capitali di stato e come tali sono dotate di una serie di infrastrutture e servizi maggiori rispetto alle città siciliane, inoltre il Cairo può avvalersi di una struttura aeroportuale nuova e necessiterebbe di investimenti minori. Il lato negativo per le due capitali è che il loro congestionamento urbano è già rilevante. Non è detto che l’adeguamento delle strutture esistenti sia sufficiente e compatibile con le esigenze di un aeroporto di tipo hub. 16 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Numerosi sono i progetti di collegamento tra le due sponde del Mediterraneo, uno tra i tanti, che mette al centro del progetto ancora un volta la Sicilia, è l’ipotesi di collegamento tra l’Europa e l’Africa tramite un tunnel sottomarino tra Sicilia e Tunisia. Il progetto prevede un tunnel di oltre 100 km in corrispondenza del canale di Mazara e Capo Bon con la possibilità di creare a Palermo o a Catania un aeroporto internazionale di tipo hub. 3. UN’IPOTESI DI ANALISI COSTI-BENEFICI PER L’HUB DEL MEDITERRANEO Creare in Sicilia un aeroporto di riferimento per l’area del Mediterraneo vuol dire sviluppare un’area in grado di smistare almeno 20 milioni di passeggeri all’anno e fornirla di tutti i servizi che la rendano appetibile come Hub dalle compagnie aeree interessate all’area del Mediterraneo. 3.1 L’ipotesi Palermo La costruzione di un aeroporto hub a Palermo comporta come primissimo problema l’identificazione di una nuova area, in quanto la zona di Punta Raisi dove sorge attualmente l’aeroporto palermitano non permette una espansione ulteriore. Una volta identificata l’area dove costruire la struttura aeroportuale i tempi di realizzazione si possono prevedere di circa 5 anni13. L’investimento totale è stimabile intorno ai 2.500 milioni di Euro suddiviso tra i costi di preparazione dell’area, i costi per il terminal, le piste e i servizi ed i costi per l’accesso14. Nella stima dei costi non si è tenuto conto dei costi di overrun che sono tipici nella maggior parte dei megaprogetti15 13 Le ipotesi sui tempi di costruzione sono basate sul progetto World Bank “Airport Development Project” Cairo 2004, le ipotesi sui costi sono basate sui dati delle società di gestione aeroportuali aderenti all’ACI. 14 Si veda tabella 9. 15 Si veda: Flyvbjerg B., Bruzelius N., Rothengatter W., Megaprojects and risk, Cambridge University Press 2003. 17 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Tabella 9: I costi di investimento Costi di investimento € Preparazione 31,666,667 Terminal/Servizi/Piste 1,583,333,333 Vie di comunicazione 79,166,667 Fonte: nostre elaborazioni su dati World Bank e ACI (Airport Council International) La stima dei benefici non può prescindere dal traffico presente e futuro che farà capo alla struttura aeroportuale. Considerando le ipotesi di scenario prima analizzate in una realtà che preveda nei prossimi 5 anni una stabilizzazione dei conflitti medio orientali è stato ipotizzato che al primo anno di attività l’hub palermitano possa contare su un volume di passeggeri pari a 8.000.000 e con un tasso di crescita del 5,5% annuo. Questo tasso di crescita rappresenta una stima prudente dei tassi di crescita attesi del volume di passeggeri da traffico aereo. Questa ipotesi porterebbe lo scalo palermitano in circa 15 anni al volume di traffico di regime pari a 20.000.000 di passeggeri all’anno. Attualmente l’Aeroporto di Punta Raisi ha un volume di traffico pari a 3.600.000 passeggeri all’anno e si prevede di raggiungere i 10 milioni di passeggeri all’anno entro il 203016. Il 2030 è l’anno in cui in assenza del progetto si ritiene che lo scalo palermitano raggiunga il completo utilizzo. Per cercare di stimare i benefici per la società di gestione della struttura aeroportuale sono stati presi come benchmark i ricavi di ADR (Aeroporti di Roma), società che gestisce l’Hub di Fiumicino. Le voci di ricavi sono suddivise in attività aviation ed attività non aviation17. A regime i ricavi derivanti da attività aviation risultano pari a € 160.000.000 mentre quelli derivanti da attività non aviation sono pari a € 70.000.000. 16 17 Previsione del traffico aereo secondo la Regione Siciliana (2004). Si veda tabella 10. 18 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Tabella 10: I ricavi a regime Benefici da vendite Ricavi attività "non aviation" duty free e duty paid diverse totale Ricavi per prestazioni Ricavi attività "aviation" diritti handling servizi di sicurezza infrastrutture centralizzate altre totale Attività "non aviation" subconcessioni e utenze parcheggi pubblicità attività di ristorazione altre totale TOTALE GENERALE Fonte: nostre elaborazioni 16,805,060 760,582 17,565,642 47,288,920 81,590,670 13,570,944 12,123,252 5,373,148 159,946,934 29,901,446 7,670,016 4,336,197 3,164,302 8,023,604 53,095,564 230,608,140 Assumendo che i costi medi variabili siano costanti, le stime dei costi di gestione, sono anch’esse legate al volume di traffico servito ed a regime risultano pari a € 110.000.00018. I costi di manutenzione ordinaria sono stati ipotizzati pari all’1% dei costi di investimento, mentre ai costi di manutenzione straordinaria viene imputato il 10% dei costi di investimento con cadenza decennale e quindi pari € 170.000.000. Tabella 11: I costi di gestione a regime Costi di gestione materie prime , sussidiare e consumo servizi godimento beni di terzi personale diversi Costi di man. ordinaria TOTALE Fonte: nostre elaborazioni 18 15,995,358 29,633,206 7,474,746 37,593,664 3,357,631 16,941,667 110,996,272 Si veda tabella 11. 19 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Ipotizzando una durata del progetto di trenta anni ed un tasso di sconto pari al 4% queste ipotesi portano alla stima di un valore attuale netto finanziario (VAN) negativo per circa 846 milioni di euro. Per ottenere un Van pari a zero bisognerebbe avere sin dal primo anno di operatività almeno 25.000.000 di passeggeri, inoltre in questa ipotesi a regime l’aeroporto Palermitano dovrebbe movimentare 460.000 tonnellate di merci l’anno. L’analisi è stata effettuata adottando una ipotesi prudente di sviluppo della domanda. Sarebbe infatti possibile immaginare un tasso crescita del passeggeri più elevato nei primi anni di operatività derivante dalla creazione della nuova compagnia aerea “Air Med” con base logistica nella struttura palermitana. 3.2 L’ipotesi Catania Nell’ipotesi della costruzione di un aeroporto hub a Catania si potrebbe considerare l’utilizzazione, come base di partenza, delle strutture ora presenti a Fontanarossa. Questo consentirebbe di realizzare le strutture necessarie alla nuova aerostazione un risparmio stimabile prudenzialmente intorno ai 1.000 milioni di Euro rispetto ai costi necessari per il progetto Palermo. Per quanto riguarda la struttura dei costi di gestione e dei ricavi sono state prese in considerazione le stesse assunzioni fatte per l’ipotesi Palermo ipotizzando che nel lungo periodo il traffico ora presente sui due scali possa essere considerato uguale. I risultati mostrano come con 20.000.000 di passeggeri a regime lo scalo Catanese raggiunga un VAN negativo per 52 milioni di Euro ed un TIR del 3.6%, quindi prossimo al punto di pareggio. 3.3 L’analisi probabilistica L’analisi del rischio si è basata sul metodo Monte Carlo. Attraverso una serie di simulazioni probabilistiche, tale metodo consente di far variare contemporaneamente sia le diverse variabili che caratterizzano la struttura del progetto, che i parametri in base ai quali é stata costruita l’analisi costi benefici stessa, determinando una serie di scenari progettuali a ognuno dei quali è associata una probabilità. Le ipotesi poste alla base dell’analisi del rischio riguardano i tassi di crescita dei passeggeri e del cargo ed il totale del traffico che l’aeroporto sopporterà nei primi anni di attività ed a regime. Vengono di seguito analizzate analiticamente. 20 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Il traffico passeggeri a regime In relazione alla elevata incertezza legata al numero di passeggeri che l’aeroporto hub siciliano ospiterà a regime abbiamo associato al totale dei passeggeri che transiteranno a regime dallo scalo hub una distribuzione normale con media pari a 20.000.000 (valore di base) e deviazione standard pari al 25%, troncata verso il basso a 15.500.000. Il traffico cargo a regime Come per il numero di passeggeri, anche al traffico merci è legata una elevata incertezza, per cui abbiamo associato al totale delle tonnellate in arrivo ed in partenza dall’aeroporto siciliano a regime una distribuzione normale con media pari a 450.000 tonnellate (valore di base) e deviazione standard pari al 25%, troncata verso il basso a 400.000. Il traffico passeggeri al primo anno di attività Al traffico passeggeri del primo anno di attività abbiamo associato una distribuzione triangolare con valore minimo e più probabile pari a 8.000.000 (valore base) e valore massimo pari a 30.000.000. Il traffico cargo al primo anno di attività Alle tonnellate di cargo in transito nel primo anno di attività abbiamo associato una distribuzione triangolare con valore minimo e più probabile pari a 120.000 (valore base) e valore massimo pari a 450.000. Il tasso di crescita dei passeggeri e del cargo Una delle maggiori fonti di incertezza del progetto è il tasso di crescita del volume di passeggeri e delle tonnellate di cargo. A questa variabile abbiamo associato una distribuzione normale con media pari al 5,5% (valore base) e con deviazione standard pari al 50% del valore medio. 3.3.1 I risultati dell’analisi del rischio per l’ipotesi di hub a Palermo L’analisi del rischio effettuata, secondo le ipotesi di cui ai punti precedenti, dimostra che: il Valore Attuale Netto medio è pari a -221,1 milioni di euro.il VAN medio risulta positivo in circa il 30% dei casi. Il Valore minimo è pari a –1,5 miliardi di euro, mentre il valore massimo è pari a 1,4 miliardi di euro. il Tasso di Rendimento Interno medio del progetto è pari al 2,7%, tale valore è maggiore del tasso di attualizzazione in circa il 30% dei casi. 21 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia 3.3.2 I risultati dell’analisi del rischio per l’ipotesi di hub a Catania L’analisi del rischio effettuata, secondo le ipotesi di cui ai punti precedenti, dimostra che: il Valore Attuale Netto medio è pari a 572 milioni di euro. Il VAN medio risulta positivo in circa il 90% dei casi. Il Valore minimo è pari a –888 milioni di euro, mentre il valore massimo è pari a 1,9 miliardi di euro. il Tasso di Rendimento Interno medio del progetto è pari al 8%, tale valore è maggiore del tasso di attualizzazione in circa il 90% dei casi. 3.3.3 Uno scenario particolarmente positivo: hub intercontinentale come opzione di espansione Come visto in precedenza l’investimento esaminato non è giustificabile (per Palermo), o lo è solo marginalmente (per Catania) se si considera un bacino di traffico potenziale pari a 20.000.000 di passeggeri all’anno. Il verificarsi di tutte le condizioni ottimistiche ipotizzate potrebbe portare all’apertura del mercato Medio Orientale e Africano non solo verso l’Europa continentale ma anche verso il resto del mondo. L’adozione del progetto di un hub internazionale potrebbe quindi creare una opzione di espansione che potrebbe essere sfruttata se le variabili in gioco si evolvessero in modo particolarmente favorevole. Per poter esercitare questa opzione si deve prevedere un investimento aggiuntivo tale da poter attrarre, a regime, almeno dal quinto anno di operatività del progetto, altri 10 milioni di passeggeri all’anno ed il raddoppio del traffico cargo. Si devono considerare quindi i costi per la costruzione di un ulteriore terminal. Questi costi vengono assunti pari a 1.000.000.000 di Euro, mentre si ritiene che i benefici netti possano essere pari a 6 volte quelli del progetto di base. La durata dell’opzione può essere ragionevolmente di 10 anni, periodo in cui tale possibile espansione debba manifestarsi. Ipotizzando una volatilità della domanda di servizi aeroportuali (traffico passeggeri e merci) pari al 30%, il valore dell’opzione di espansione di hub intercontinentale per Palermo è di circa € 2.700.000.00019 e di circa € 2.600.000.000 nell’ipotesi Catania20. In presenza dell’opzione il progetto allora ha un valore notevolmente superiore, perché non si deve più tener conto sol del Valore Attuale Netto (VAN) ma a questo si deve aggiungere il valore dell’opzione. L’opzione viene vista come una opportunità che si crea al momento dell’implementazione del progetto, essa è un valore che deve aggiungersi al valore dei fondamentali (valori presenti attesi dei flussi di cassa) del progetto. Il VANES (Valore Attuale Netto Esteso) rappresenta il valore del progetto tenendo conto delle opzioni create e distrutte dal progetto stesso. Il VANES è dato da: 19 Si veda tabella 12. 22 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia VANES = VAN del progetto + Opzioni create dal progetto – Opzioni distrutte dal progetto Tabella 12: L’opzione di espansione di hub intercontinentale a Palermo Opzione di espansione Strike € 715,242,586 Fattore di espansione 6.34 Durata 10 Tasso di sconto 4% Volatilità 30% Valore dell'opzione € 2,727,595,751 VAN -€ 846,736,697 VANES € 1,880,859,054 Fonte: nostre elaborazioni Tabella 13: L’opzione di espansione di hub intercontinentale a Catania Opzione di espansione Strike € 414,087,813 Fattore di espansione 5.28 Durata 10 Tasso di sconto 4% Volatilità 30% Valore dell'opzione € 2,615,011,738 VAN -€ 52,700,353 VANES € 2,562,311,385 Fonte: nostre elaborazioni 3.3.4 L’opzione di differimento Se l’opzione di espansione è l’opzione creata dall’adozione del progetto hub in Sicilia, bisogna però tenere conto anche delle opzioni che il progetto stesso distrugge. L’attuazione del progetto distrugge l’opzione di attendere per ottenere maggiori informazioni per ridurre l’incertezza del rischio stesso. Adottando il progetto in questione, infatti, si esercita l’opzione di realizzare il progetto secondo il cronogramma prescelto, anziché aspettare ulteriori informazioni circa le variabili aleatorie. L’opzione di attesa distrutta (la possibilità di realizzare il progetto in un secondo momento) è perciò un costo, che va considerato in aggiunta al costo dell’investimento. A questo riguardo, abbiamo ipotizzato che sarebbe stato possibile differire la realizzazione del progetto, senza perdere le opportunità da esso fornite, per un massimo di 8 anni. 20 Si veda tabella 13. 23 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Per l’ipotesi Palermo il valore dell’attesa, considerando anche l’opzione di espansione è pari a 2,8 miliardi di Euro, azzera quindi il valore dell’espansione. Il VANES risulta di circa –890 milioni di Euro21. Tabella 14: L’opzione composta di attesa per l’ipotesi Palermo Opzione di differimento Strike 1,510,679,643 Sottostante 663,942,946 Durata 8 Tasso di sconto 4% Volatilità 30% Valore dell'opzione € 2,773,000,000 VAN -€ 846,736,697 Opzione di espansione € 2,727,595,751 VANES -€ 892,140,946 Fonte: nostre elaborazioni Nel caso di Catania il valore dell’attesa22 è di circa 3,4 miliardi di Euro, per cui in VANES risultante è di circa –885 milioni di Euro. Tabella 15: L’opzione composta di attesa per l’ipotesi Catania Opzione di differimento Strike 874,604,004 Sottostante 821,903,651 Durata 8 Tasso di sconto 4% Volatilità 30% Valore dell'opzione € 3,449,000,000 VAN -€ 52,700,353 Opzione di espansione € 2,615,011,738 VANES -€ 886,688,615 Fonte: nostre elaborazioni In conclusione si può affermare che una valutazione di massima mostra l’insostenibilità nel lungo periodo del progetto di un hub siciliano. Il costo stimato varia dai circa 3 miliardi di Euro per Palermo ai 2 miliardi di Euro per Catania. Le condizioni ipotizzate per sottoporre a test la sostenibilità finanziaria di un hub aeroportuale in Sicilia sono state le seguenti: ¾ Un aumento rapido e permanente del volume di passeggeri all’anno nell’area del Mediterraneo; 21 Si veda tabella 14. 24 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia ¾ La decuplicazione del traffico aereo cargo nel Mediterraneo; ¾ L’attrazione di almeno 20 milioni di passeggeri e 450.000 tonnellate di cargo verso la struttura aeroportuale siciliana sin dal primo anno di operatività del nuovo scalo. Tenuto conto del traffico esistente e della incertezza della situazione ambientale nell’area del mar Mediterraneo i risultati di questa analisi suggeriscono che l’opzione di attesa appare in questo momento la scelta strategicamente migliore. L’analisi costi benefici estesa alle opzioni reali mostra infatti come il valore dell’opzione di differimento, che rappresenta l’attesa, è sempre più alto del valore del progetto anche quando tale valore incorpora il valore dell’opzione di espansione, ossia dell’opportunità di intercettazione di flussi maggiori di traffico nell’area geopolitica considerata. 22 Si veda tabella 15. 25 Indagine conoscitiva sulla ipotesi di un Hub Aeroportuale in Sicilia Bibliografia ACI Airport Council International, traffic data 2003; ADR Aeroporti di Roma, bilancio di gestione (anni 2000-2001-2002-2003); ADR Aeroporti di Roma, Dati di traffico 2002; ASSAEREO associazione nazionale vettori ed operatori del trasporto aereo - CERTeT Università Bocconi Milano, Analisi del mercato del trasporto aereo in Italia: un quadro sistematico aggiornato, Novembre 2003, Milano; Flyvbjerg B., Bruzelius N., Rothengatter W., Megaprojects and risk, Cambridge University Press 2003; ENEA, I trasporti del XXI secolo: collegamento Europa-Africa con tunnel Sicilia- Tunisia; Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Annuario statistico 2003, Roma; European Commision, Transport in Euro-Mediterranean region, 2003, Luxembourg; EUROSTAT, Air transport in Europe, 2003; ISTAT, annuario statistico del turismo, 2003, Roma; ISTAT, annuario statistico dei trasporti, 2003, Roma; Regione Lombardia, Studio sul sistema aeroportuale lombardo, Maggio 2001, Milano; Ruggiero Vittorio, Aeroporti, Università di Catania; Sviluppo Italia, Indagine conoscitiva sull’ipotesi di un hub aeroportuale in Sicilia, Gennaio 2005; World Bank, Airport development project, Marzo 2004, Cairo. 26