“Un moderato delirio”: come i giovani galleggiano nell

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“Un moderato delirio”: come i giovani galleggiano nell
“Un moderato delirio”: come i giovani galleggiano nell’universo
Presentato il primo libro di Renato Nicassio presso il pub dei Portici. LE FOTO.
FASANO- I giovani sono la categoria sociale di cui più si parla in questo periodo, nel vano tentativo di raccogliere la
loro poliedrica indole in un titolo, una frase un discorso. I giovani, quanti libri attorno a loro e quante canzoni, Jovanotti
cantava "Vorrei passare dai 10 ai 30 per non subire questa tortura il primo amore, la prima casa dover vestire
quest'armatura il primo amico che ti tradisce o che magari tradisci tu il primo treno che non ci sali e che magari non
torna più."
Tra questi libri ne spicca uno, "Un moderato delirio", di Renato Nicassio, un giovane ragazzo barese, incerto sul suo
futuro, ma che parla del presente dei giovani del ventunesimo secolo, con le stesse caratteristiche più o meno in tutto il
mondo, ambientato in un panorama barese, dove questa "gente della notte" anima la città aggirandosi "tra parcheggi e
canzoni, tra discorsi e scontrini, tra panzerotti e birre, tra cornetti e cicchetti, tra pneumatici da cambiare e ricordi da
salvare", cosi come si legge tra le righe del suo intenso libro.
Renato Nicassio è stato ospite ieri sera, giovedì 6 marzo, presso il Pub Ciporti (ai Portici delle Teresiane) in
collaborazione con la Libreria Inchiostro. Lo scrittore barese gestisce un blog " Il blog struggente di un formidabile genio"
e ha deciso di scrivere un libro "perché mi è stata proposta un'idea, l'ho trovata carina, e l'ho seguita. Anche se poi
quando l'ho realizzata, mi sono accorto di aver fatto altro. Ma resto convinto che sia una cosa carina."
Se in libreria si provasse a vedere i libri su Bari ci si accorgerebbe che sono tutti, o quasi, incentrati sul passato. Le
ricette tradizionali. I mestieri antichi. Le piazze di una volta. Allora l'autore si è chiesto: "dove siamo noi? Dov'è la
generazione tra i venti e trent'anni?". Lui appartiene a una generazione che non fa le orecchiette per strada, che non si
sposa a quattordici anni, che non va a pesca di alici. Ha voluto scrivere un libro che parlasse, nel piccolo, di questa
generazione. La sua.
Questo libro lo può leggere chiunque, sia se abiti a Bari sia a Torino, non è la città che conta ma i suoi protagonisti, le
persone. Il libro racconta della tipica serata, dalla ricerca del parcheggio fino al cornetto prima di tornare a casa, quelle
poche volte che si ritorna. L'autore parla con il suo punto di vista ed è il protagonista, i fatti sono realmente accaduti,
nulla di fantasioso, anzi la realtà è stata modificata per rendere più credibili degli avvenimenti che potevano risultare
assurdi.
La sua è una penna che ha riscosso grande successo non solo per la bravura, per il sarcasmo, per la capacità di
osservare ed esprimersi nel modo più giusto e diretto, ma la sua crescente fama è dovuta al perfetto dipinto che fa della
realtà, per niente spogliata dei suoi macabri e splendidi particolari.
Il bianco ed il nero non esistono, e se esistono, esistono solo sulle maglie da calcio, il compromesso è necessario e
quasi sempre a ribasso, ed è l'unico modo per avere qualcuno affianco. Che ne sarà di noi domani? Già è tanto se
sappiamo che facciamo stasera!
Paola Vinci
Tempo stimato di lettura: 1' 20''
07/03/2014 07:26