Italia in Miniatura non sarà un museo civico. Ma fa cultura

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Italia in Miniatura non sarà un museo civico. Ma fa cultura
PER NON DIMENTICARE
TERZA
80 anni fa
Hitler diventa
Führer di Germania
da lì cominciò il delirio
SABATO 2. AGOSTO 2014
on ci piacciono i
tiggì. Ci urta lo stomaco, durante la cena, vedere i migranti,
quelli là, che quando
va bene sbarcano a
Lampedusa. Altrimenti dan cibo al
plancton. Ci penseranno sempre altri a risolvere il macello umanitario. Tra costoro, spicca Roberto Zaccaria, professore di Istituzioni di Diritto
pubblico, già Presidente Rai (dal 1998 al
2002), una vita in Parlamento, riminese di
platino (ornato del Sigismondo d’oro nel
1998), che da febbraio è presidente del
Consiglio Italiano per i Rifugiati (www.cironlus.org), il cui compito è, appunto, difendere i diritti dei rifugiati e di chi chiede asilo
politico nel nostro Paese. Compito delicatissimo, «che intanto richiede una svolta
strategica: bisogna fare in modo che le domande di asilo possano svolgersi nelle ambasciate del Nord Africa. In modo che chi
za, chi fa domanda di asilo in Italia è costretto a starci a lungo, a radicarsi. Quando
sappiamo bene che molti migranti approdano in Italia per dirigersi nel Nord Europa,
dove hanno parenti o dove tentano la fortuna. Perché il problema, numericamente,
non è soltanto italiano: Germania, Francia,
Inghilterra sostengono flussi di migranti
più massicci dei nostri». In effetti, leggendo
il Rapporto 2013 attività del Cir, vien fuori
che le richieste di asilo, rispetto allo scorso
anno, sono aumentate del 60.9%. «Le dico
di più: su 75mila persone arrivate in Italia,
solo 25mila hanno chiesto asilo. Gli altri
50mila che fine hanno fatto? Sono scomparsi, li vediamo nelle stazioni, in percorsi
sotterranei che ci sfuggono». Una situazione imbizzarrita... «e che chiede risposte importanti. Faccio un esempio: questi flussi
di migranti potrebbero ripopolare i diversi
Comuni italiani pressoché spopolati, in abbandono. Ma serve un grande progetto del
Paese, che coinvolga proprio i Comuni».
L’arte fa la sua parte. Tra le prime iniziative
«Bisogna smettere di considerare il
problema dei migranti come una emergenza:
è un problema permanente». Su 75mila
sbarcati, 25mila hanno chiesto asilo
DAMMI
AIUTO
Roberto Zaccaria, riminese di platino
è stato eletto presidente del Consiglio
Italiano per i Rifugiati. Tra le prime
azioni, un bando per cortometraggi
che raccontino le storie dei migranti
Exit
Nessuno
è degno
di lode.
Ognuno è
degno solo
di pietà
Vasilij Rozanov
(1856-1919)
arriva in Europa lo faccia senza rischiare la
vita: gli 800 o mille euro che i migranti devono sborsare a chi li trasporta, in condizioni terribili, sulle nostre coste, sono un
obolo massacrante. Con meno soldi, faccio
per dire, potrebbero arrivare in volo, senza
rischi». Il Cir, in effetti, ha postazioni anche
in Libia... «dove è impensabile questo discorso. La Libia nega lo status di rifugiato,
per questo è difficile impostare un ponte
umanitario. Finché la situazione libica non
si stabilizza è impossibile un attraversamento sicuro del mare». A suo avviso quali
sono le urgenze preliminari a cui rispondere? «Bisogna smettere di considerare il
problema dei migranti come una emergenza. L’Europa deve considerarlo un problema permanente. E i singoli Paesi devono organizzare una migliore capacità
di accogliere». Cosa significa? «Che adesso
salviamo i migranti, li mettiamo sul territorio nazionale in centri più o meno adatti.
Ma poi la maggior parte dei migranti scompare. Causa, anche, di una situazione legislativa, il cosiddetto Regolamento “Dublino
III”, che è basato sull’emergenza. In sostan-
di Zaccaria al Cir, un bando di concorso aperto a «cortometraggi sul diritto d’asilo»,
si chiama “Fammi vedere”, scade il 30 settembre, «selezioniamo “corti” che vadano
dai 30 secondi ai 2 minuti». Lo scopo
profondo «è sostanzialmente promozionale. Ritengo necessario che sia illuminato
il problema, senza ridurlo a sommarie
forme di pietismo e di commozione né lasciarlo alle statistiche legate agli sbarchi,
che implementano reazioni parziali e irrazionali. E come si fa a mostrare il problema? Raccontando le storie di chi lo vive,
perché solo una storia sa dare profondità
a un fatto». Il concorso è tutelato da un giuria di qualità, composta, tra gli altri, da
Claudio Amendola e Roberto Faenza, Francesca Neri e Monica Guerritore, Walter Veltroni e Gabriele Lavia, «ciascuno di loro
porterà un contributo alla causa: che sia
un “corto”, un racconto, una fotografia».
Primo resoconto al Prix Italia il 20 settembre prossimo, poi, forse, al Festival di Roma.
L’importante è «dare visibilità alle storie di
queste persone». Incaricarsi, in fondo, del
loro destino. (D.B.)
58mila rifugiati in Italia
Rispetto alla Germania pochi
Numeri. In Italia vivono 58mila rifugiati. Un numero
contenuto rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea, basti pensare ai 571.000 rifugiati che vivono in
Germania o ai 193.500 del Regno Unito. In Pakistan
vivono 1.702.700 rifugiati, in Iran 886.500 e in Siria
755.400 rifugiati. Info: www.cir-onlus.org.
LA POLEMICA DAL PARCO TEMATICO UNA GUSTOSA REPLICA ALL’ARTICOLO CHE ABBIAMO PUBBLICATO DUE GIORNI FA. IL PROBLEMA, SEMMAI,
È TRIPADVISOR, UN BAZAR INDIFFERENZIATO. MEGLIO SAREBBE PRESTARE PIÙ CURA AGLI SPAZI CULTURALI. CHE MUOVONO IL TURISMO MONDIALE
Italia in Miniatura non sarà un museo civico. Ma fa cultura
Buon pomeriggio, Davide. Leggo divertita
l’articolo sui musei e TripAdvisor. In effetti Italia in Miniatura con i musei “ci
azzecca” anche meno del giusto, ma se
consideriamo che ai primi posti della
classifica “Attrazioni a Rimini” il Ponte
di Tiberio è “battuto” da tal palestra “Cipriani Training”, che il Tempio Malatestiano arriva molto dopo i “Bagni Egisto
Viserba”… quasi quasi mi sento orgogliosa del piccolo parco che quantomeno
mostra – pur in modo prêt-à-porter – la
ricchezza archiettonica d’Italia. Chi vorrebbe che Rimini si elevasse e mostrasse
la sua ricchezza anche oltre la spiaggia
considera Italia in Miniatura un bubboncino tollerabile, un termine di paragone
kitsch, da prendere sottogamba ma con
cautela. Per quanto accettabile sia questo
approccio, in fin dei conti si parla di luogo di interesse popolare, ci tengo a sottolineare che nel suo “piccolo”, questa
struttura privata (privatissima, non sovvenzionata) individua da sempre nel
pubblico delle scuole, interlocutore naturale, un soggetto da privilegiare. Il dipartimento didattico studia, progetta e
propone programmi per gli oltre 40.000
studenti che accogliamo e conta su collaborazioni con Domus del Chirurgo,
Musei della Città, San Leo, Ravenna nei
programmi per le scuole, ai percorsi
scientifici in collaborazione con ASI,
INFN, Cern Ginevra, IOR, IRST-IRCC,
Slow Food. Sempre nel nostro “piccolo”,
il richiamo a ciò che ci ispira da “fuori” è
costante, così come costante è il legame
con il territorio: dall’aver ricostruito Castel Sismondo (sul nostro si spara con
cannoni ad acqua) a richiami contestuali
negli eventi e nell’animazione. Ad esempio, ispirati dal tema di quest’anno a Rimini promuoveremo una rievocazione
storica romana a ferragosto. Il pretesto è
dato dai 2000 anni dalla morte di Cesare
Ottaviano Augusto, il tema sono le Feriae
Augusti… il veicolo è un grande togaparty: questo siamo, ma con juicio! Ce la
prendiamo volentieri la definizione di
carrozzone, però ci piace sottolineare che
quanto meno è un carrozzone realizzato
a mano, come una volta, con tanta passione e buone intenzioni (speriamo che
nessuno faccia il paragone con le vie
dell’inferno!). Cordialmente, Antonella
Bianchi.
Per carità, viva l’Italia in Miniatura! Preferirei, però, che l’Italia a grandezza naturale fosse più consapevole dei propri tesori. Il problema è che è TripAdvisor, semmai, a essere un “carrozzone”. Anzi, un bazar. Che accoglie tutto. Meglio sarebbe prestare maggior attenzione agli spazi culturali. Sono quelli che, dati alla mano, muovono le grandi cifre del turismo internazionale. Ma la Romagna se ne frega. Beati
loro. (D.B.)