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Opere d’arte dalla collezione
Di Marzio Gaist e dalla
collezione Molinari Pradelli
Una donazione e un’acquisizione
per la Storia di Bologna
Opere d’arte dalla collezione
Di Marzio Gaist e dalla collezione
Molinari Pradelli
Una donazione e un’acquisizione per la Storia di Bologna
N
ell’ambito delle iniziative che si propongono una più vasta conoscenza dei materiali
delle Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna si espongono due nuclei collezionistici di valore esemplare legati a protagonisti della storia di Bologna nel
Novecento, quali il prof. Quirino Di Marzio (Spoltore, Pescara, 1883 – Bologna, 1954), luminare
dell’Oftalmologia, che fu per lunghi anni
direttore della Clinica oculistica dell’Università di Bologna, e il Maestro Francesco
Molinari Pradelli (Bologna, 1911-1996),
celebre direttore d’orchestra e collezionista di pittura italiana dei secoli XVII e
In alto a sinistra,
Ciro Maria Paris Porroni
detto il Muto
(Bologna, 1704-1784),
Medoro incide sull’albero
il nome di Angelica,
metà del sec. XVIII,
olio su tela,
dalla Collezione Molinari
Pradelli, Marano di Castenaso
In alto a destra,
Giovanni Battista
Tagliasacchi,
(Fidenza, 1696
– Castel Bosco, 1737),
Madonna in gloria
con la Trinità e i santi
protettori della città di
Piacenza, 1730-1735 circa,
olio su tela,
dalla Collezione Molinari
Pradelli, Marano di Castenaso
In copertina: Simone Brentana
(Venezia, 1654 – Verona 1742)
Dionigi tiranno di Siracusa
si fa accorciare la barba dalle
figlie con tizzoni ardenti,
1730-1740 circa, olio su tela,
Donazione Maria Antonietta
Di Marzio Gaist, 2013
XVIII, in particolare di dipinti con soggetti di Natura morta.
Distinte sono state le modalità di acquisizione:
i sette dipinti Molinari Pradelli sono stati acquistati
nel 2015 presso gli eredi del Maestro, in tal modo
scongiurando il rischio della dispersione, fuori dall’ambito
bolognese, della più significativa collezione d’arte
formatasi a Bologna
nel Novecento, frutto
di una rete internazionale di relazioni;
le opere della colleGaetano Gandolfi
(San Matteo
della Decima, 1734
– Bologna, 1802),
Madonna che allatta
il Bambino, 1795-1800 circa,
olio su tela ovale,
dalla Collezione Molinari
Pradelli, Marano di Castenaso
Giuseppe Zola
(Brescia, 1672 – Ferrara, 1743),
Eliezer e Rebecca al pozzo,
1710-1730 circa, olio su tela,
Donazione Maria Antonietta
Di Marzio Gaist, 2013
zione Di Marzio Gaist sono invece pervenute alla
Fondazione grazie alla generosità della dott.ssa Maria Antonietta Di Marzio Gaist che, in due diversi
momenti, nel 2013 e nel 2014, ne ha fatto dono in
onore del prof. Quirino Di Marzio.
Se il primo nucleo è costituito da dipinti emiliani del Seicento e del Settecento, ormai ben noti alla
critica, tra i quali opere di Vincenzo Spisanelli, Giovanni Maria Viani, Giovanni Battista Tagliasacchi e
dei fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi, del secondo
gruppo fanno parte dipinti veneti di Johann Carl
Loth e Simone Brentana, due paesaggi di Giuseppe
Zola, bresciano di origine e ferrarese di elezione, e
tre dipinti del futurista bolognese Angelo Caviglioni, oltre a una mirabile copia antica del suggestivo
dipinto allegorico di Girolamo da Carpi con l’Occasione e la Penitenza, dal 1745 a Dresda.
Con l’esposizione di queste opere la Fondazione intende ricordare la sensibilità umana e le
qualità intellettuali di due protagonisti della storia
della città, che si sono imposti all’attenzione di un
pubblico internazionale nelle rispettive discipline
e professioni.
Pittore estense
(da Girolamo da Carpi,
Ferrara, 1501-1556 circa),
L’Occasione e la Penitenza
inizi sec. XVII, olio su tela,
Donazione Maria Antonietta
Di Marzio Gaist, 2013
Angelo
Caviglioni
(Bologna,
1887-1977),
Due ciclisti,
carboncino,
pastello
e acquerello
su carta,
Donazione Maria
Antonietta
Di Marzio Gaist,
2013
Casa Saraceni
via Farini, 15 – Bologna
Opere d’arte dalla collezione
Di Marzio Gaist e dalla
collezione Molinari Pradelli
Una donazione e un’acquisizione
per la Storia di Bologna
30 aprile – 5 giugno 2016
mostra a cura di Angelo Mazza
Venerdì 29 aprile 2016
ore 18
Inaugurazione
Orari di apertura ordinari
martedì – venerdì ore 15.30-18.30
(giovedì 2 giugno ore 10.30-18.30)
sabato e domenica ore 10.30-18.30
(domenica 1 maggio aperto)
Chiuso il lunedì
Festival della Scienza Medica.
Le Età della Vita
19-22 maggio 2016
giovedì 19 ore 14-20
venerdì 20 e sabato 21 ore 12-20
domenica 22 ore 10.30-18.30
Info
www.fondazionecarisbo.it
[email protected]
Ingresso gratuito