scuola dell`infanzia di montesiro anno scolastico 2015-2016
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scuola dell`infanzia di montesiro anno scolastico 2015-2016
SCUOLA DELL’INFANZIA DI MONTESIRO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 PREMESSA “E’ PIÙ FACILE INSEGNARE CHE EDUCARE, PERCHÉ PER INSEGNARE BASTA SAPERE, MENTRE PER EDUCARE E’ NECESSARIO ESSERE.” “I bambini giungono alla scuola dell’infanzia con una storia: hanno imparato a parlare e a muoversi con autonomia, hanno sperimentato le prime e più importanti relazione, hanno appreso emozioni e sanno interpretare i ruoli/giochi, hanno appreso i tratti fondamentali della loro cultura”. Dalle indicazioni per il curricolo, D.M. 31 Luglio 2007 La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Partendo delle esperienze di ciascuno si formano, infatti, soggetti liberi e responsabili, attivamente partecipi alla vita della comunità. Finalità della scuola dell’infanzia è quella di promuovere lo sviluppo dell’identità (costruzione di un’ immagine positiva di sé), dell’autonomia (apertura alle relazioni con gli altri, partecipazione alle attività nei diversi contesti, comprensione delle proprie potenzialità e espressione dei propri sentimenti), e della cittadinanza (scoperta degli altri, condivisione di regole e gestione dei contrasti) affinché la crescita, la cultura, la socialità e il senso etico religioso divengano fondamentali per la realizzazione dell’uguaglianza delle opportunità educative e dell’accoglienza del diverso. CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DIRITTI -essere rispettati nella propria identità e individualità -avere delle regole e dei confini -avere momenti di gioco e di silenzio -fare esperienze significative, ricche, creative -essere ascoltati con attenzione ed essere capiti -crescere in un ambiente sano, pulito e sicuro -avere contatti positivi con adulti e coetanei BAMBINI DOVERI -saper aspettare -essere attenti all’altro e rispettarlo -controllare le proprie manifestazioni emotive (rabbia) -conoscere ed osservare le regole di vita insieme -portare a termine il proprio lavoro -essere disponibili -essere autonomi nelle routine di base INSEGNANTI DIRITTI DOVERI -coltivare ed aggiornare continuamente le proprie -esercitare liberamente la propria funzione docente conoscenze personali e professionali -godere di una valida formazione permanente -amare il proprio lavoro -disporre di spazi, tempi, sussidi adeguati -essere responsabili, aperti e flessibili -essere rispettati -aiutare ad affrontare i successi e gli insuccessi: -essere ascoltati incoraggiare e consolare -offrire stimoli ed esperienze significative -motivare i bambini ad esprimere se stessi e a decodificare le proprie emozioni -fare ricerca ed imparare insieme ai bambini GENITORI DIRITTI DOVERI -dare fiducia agli insegnanti e alla scuola come -usufruire di una scuola di qualità istituzione -affidare il bambino a persone responsabili -essere informati in modo chiaro sulla vita scolastica -portare il bambino a scuola con regolarità -rispettare le regole e gli orari, collaborare dei figli e della sezione -fornire al bambino il materiale richiesto -essere coinvolti nelle iniziative -aiutare il bambino ad affrontare le frustrazioni -seguire, orientare, rassicurare, ascoltare il proprio figlio -trasmettere agli insegnanti le informazioni importanti sul bambino -partecipare agli incontri organizzati dalla scuola COLLABORATORI SCOLASTICI DIRITTI -ricevere fiducia -essere coinvolti e partecipare alle iniziative della scuola -essere trattati con gentilezza e rispetto -essere riconosciuti nel proprio ruolo anche di supporto ai docenti DOVERI -essere disponibili e competenti -prendersi cura dei bambini, degli ambienti e del materiale presente a scuola -collaborare con le famiglie e gli insegnanti, nel rispetto dei ruoli -contribuire al benessere di adulti e bambini 1 – CHI SIAMO: La scuola dell’infanzia si pone come ambiente educativo e di apprendimento rivolto ai bambini da 3 ai 6 anni. Nuove esigenze educative sono nate nella nostra scuola che hanno modificato l’organico interno. Nella nostra scuola sono attive 3 sezioni eterogenee. Nel dettaglio: sezione RANOCCHI n° 26 bambini di 3-4-5 anni INSEGNANTE: VILLA ELENA INSEGNANTE DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DIDATTICHE: VILLA SILVIA sezione SQUALI n° 27 bambini di 3-4-5 anni INSEGNANTE: COLOMBO LIDIA INSEGNANTE DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DIDATTICHE: VILLA SILVIA sezione TOPINI n° 28 bambini di 3-4-5 anni INSEGNANTE: PALEARI KATIUSCIA INSEGNANTE DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DIDATTICHE: VILLA SILVIA Per l’anno scolastico corrente è stata inserita una nuova figura che lavorerà con i bambini secondo le seguenti modalità inserimento bambini di 3 anni in compresenza con le insegnanti tutor attività di supporto in sezione ( in base alle proposte per i bambini ) attività di laboratorio in omogeneità (bambini anni 3 ) INSEGNANTE DI SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ DIDATTICHE laboratorio di inglese in omogeneità (bambini anni 4) pranzo e nanna ( bambini 3 anni ) laboratorio musicale in bi-livello ( 3-5 anni) in collaborazione con un’insegnante tutor 2-LA MIA SCUOLA LO SPAZIO Consapevoli del fatto che anche lo spazio è un “ambiente educatore” e rappresenta un “contesto influente” per lo sviluppo socio-emotivo, le insegnanti sono molto attente a predisporre una strutturazione degli spazi scolastici volta a stimolare ed incuriosire i bambini stessi. Lo spazio, dunque, non è interpretato come un contenitore o un accessorio, ma come una variabile che influenza la relazione e l’apprendimento, nonché una risorsa a sostegno dell’attività esplorativa e dell’elaborazione costruttiva e sociale del bambino. LA SEZIONE… E’ l’ambiente in cui i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo ed è il luogo dove si muovono, giocano, manipolano, dove sperimentano una lunga serie di emozioni e dove intrecciano e costruiscono relazioni. La sezione è pensata ed organizzata come un insieme di angoli-spazi, ognuno dei quali è identificabile per le caratteristiche specifiche di ogni angolo e per il materiale peculiare che lo compone. ANGOLO DELLA CUCINA ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI ANGOLO DELLE MACCHININE SEZIONE ANGOLO DELLE BAMBOLE ANGOLO CREATIVO* ANGOLO DELLA LETTURA ANGOLO DELLE COSTRUZIONI *Fra i vari angoli si distingue quello creativo: uno spazio della classe dove i bambini hanno a disposizione materiali naturali ( legni, conchiglie etc.) e di recupero ( tappi, tubi di cartone, stoffe etc.) per poter dare sfogo alla loro fantasia , inventare e costruire a loro piacere ed eventualmente abbinare questi materiali con gli altri giochi a loro disposizione (per esempio possono costruire una pista dove poter utilizzare le macchinine). …E GLI ALTRI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA IL GIARDINO IL SALONCINO E LA BIBLIOTECA MULTIMEDIALE IL SALONE E IL REFETTORIO …GLI ALTRI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA L’AULA DI PITTURA I SERVIZI IL CANTIERE DELLA FANTASIA Il SALONE: luogo per l’accoglienza e il saluto dei bambini, viene utilizzato anche per momenti di gioco libero e guidato e per attività psicomotorie IL GIARDINO: lo spazio esterno, attrezzato con giochi e sabbionaie , è un luogo di gioco libero e guidato, e , grazie all’area coperta, può diventare un’aula per poter svolgere attività didattiche ed esperienze all’aperto. SALONCINO E BIBLIOTECA MULTIMEDIALE: sono spazi dotati di computer, televisione, tavolo luminoso, libri e puzzle. L'AULA DI PITTURA: spazio attrezzato con cavalletti e tutto l'occorrente per dipingere. IL CANTIERE DELLA FANTASIA:nel “castello” vengono messi a disposizione dei bambini i diversi materiali naturali e di recupero, con i quali giocare e costruire seguendo la propria creatività e fantasia. IL REFETTORIO: luogo che accoglie il momento del pranzo, dove i bambini possono rilassarsi e mangiare in un clima di allegria e condivisione. I SERVIZI:è importante che i bambini acquisiscano il controllo sfinterico in una clima di serenità e pacatezza e per questo i bagni sono fatti “su misura” per loro, in modo da poter essere completamente autonomi nella gestione dell’igiene personale. IL TEMPO A scuola il bambino sperimenta il "tempo" nello scorrere della giornata: quotidianamente si ripetono con metodicità gli stessi momenti così da creare punti stabili di riferimento. In questa dimensione tutto acquista significato e ciascun bambino sperimenta la sicurezza di sapere dov'è, con chi è e cosa può fare. La routine quotidiana diventa così per il bambino l'incontro con un tempo conosciuto e sicuro, un tempo atteso e previsto che, garantendo una sicurezza, stimola all’esplorazione e alla scoperta. LA GIORNATA SCOLASTICA 7.30/8.45 Pre – scuola 8.45/9.20 ACCOGLIENZA : per due sezioni avviene in salone, per la terza avviene direttamente in sezione. E' un momento delicato in cui il bambino deve essere rassicurato durante il distacco da chi lo accompagna, e introdotto all'incontro con i compagni e l'ambiente scolastico in modo sempre più spontaneo e naturale 9.20/9.45 Riordino, momento di preghiera e piccola merenda ANNI 3 ANNI 4 – 5 9.45/11.00 Attività di laboratorio e progetto religioso in sezione: le proposte saranno organizzate partendo da una situazione stimolo (racconto, lettera, uscita sul territorio…), per poi passare all’esperienza motoria, manipolativo -pittorica 10.00/11.45 Attività di laboratorio, progetto religioso e attività di sezione: organizzate partendo da una situazione stimolo (racconto, lettera, uscita sul territorio…), per poi passare all’esperienza motoria, manipolativo -pittorica 11.00/11.30 Momento di sfogo e igiene personale: la cura di sé riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana: andare in bagno, lavarsi le mani , l'attenzione alla propria persona. L'adulto accompagna il bambino in questi gesti, lo aiuta, lo rassicura, non si sostituisce a lui, non ha fretta perché consapevole che questi momenti sono la possibilità di una scoperta corporea e di un prendersi cura di sé con piacere. 11.45/12.30 Momento di sfogo e igiene personale: la cura di sé riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana: andare in bagno, lavarsi le mani , l'attenzione alla propria persona. L'adulto accompagna il bambino in questi gesti, lo aiuta, lo rassicura, non si sostituisce a lui, non ha fretta perché consapevole che questi momenti sono la possibilità di una scoperta corporea e di un prendersi cura di sé con piacere. 11.30/12.30 Pranzo: questo momento assume un ruolo fondamentale nel percorso educativo del bambino, in quanto, oltre ad essere un momento di condivisione con i compagni, viene invitato a sperimentare con piacere nuovi gusti e sapori che si affiancano a quelli già familiari. 12.30/13.15 Pranzo: questo momento assume un ruolo fondamentale nel percorso educativo del bambino, in quanto, oltre ad essere un momento di condivisione con i compagni, viene invitato a sperimentare con piacere nuovi gusti e sapori che si affiancano a quelli già familiari 12.30/13.30 Gioco libero o guidato in salone o in giardino 13.15/14.00 Gioco libero o guidato in salone o in giardino 13.30/13.45 Momento di relax o “nanna” 14.00/14.15 Momento di relax 13.45/14.45 Attività in sezione per i bambini che non necessitano di dormire 14.15/15.30 Attività in sezione 15.30/15.45 Riordino 14.45/15.30 Gioco libero o guidato 15.45/16.00 Uscita 15.30/15.45 Riordino il materiale usato 15.45/16.00 Uscita 16.00/18.00 Post - scuola 16.00/18.00 Post - scuola Previo accordo l’uscita è permessa anche prima delle 15.45 nei seguenti orari: -per i bambini di 3 anni dalle 12.30 alle 13.00 -per i bambini di 4 e 5 anni dalle 13.30 alle 14.00 3 - DIMENSIONE SCUOLA – FAMIGLIA Una comunicazione chiara, trasparente, diretta è alla base di un buon “lavoro educativo”sul bambino: egli sente che le varie figure che ruotano intorno a lui sono in sinergia e hanno uno stesso obiettivo: la sua crescita come persona autonoma e competente. Fondamentale è organizzare dei momenti adeguati per queste comunicazioni e non improvvisare, dove sia possibile uno scambio sereno, protetto in cui si possa ascoltarsi e confrontarsi. Nel caso in cui il bambino stia attraversando esperienze familiari difficili o dolorose è molto importante che la scuola ne venga informata in modo da poter essere attenta e disponibile ad accogliere il vissuto del bambino o alcuni “atteggiamenti strani” facilmente riconducibili al momento particolare che sta vivendo. Le riunioni di carattere collegiale programmate sono: - assemblea prima dell’inizio dell’anno scolastico per le tre fasce d’età - assemblea nel mese di Ottobre presentazione del progetto “Accoglienza” presentazione della programmazione e dei progetti di arricchimento dell'offerta formativa elezione rappresentanti di classe Questi incontri di sezione non sono solo occasioni per sapere come va il gruppo dei bambini, ma anche per riflettere insieme su quello che viene fatto con loro e su come gli adulti possono aiutarli facendo a loro volta dei passi di crescita. - consigli d’interclasse: per l'illustrazione dell'andamento generale dell'attività educativa e didattica o per la discussione di problematiche generali delle classi e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità; - incontri di continuità: per la presentazione pedagogica, curricolare, organizzativa tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria nel corso dell'anno scolastico. - incontri con i genitori La nostra scuola cerca il coinvolgimento dei genitori nei progetti e nelle iniziative: rappresentazioni teatrali degli alunni, festa di Natale e saggio di fine anno collaborazione e partecipazione a feste e ricorrenze open day ( a gennaio per le iscrizioni) scuola aperta ( a maggio percorso dell’anno scolastico) - colloqui individuali In queste occasioni le insegnanti comunicano il percorso educativo –didattico, gli obiettivi, le ragioni delle scelte effettuate e la qualità della risposta dei bambini in termini di crescita e di apprendimento. Il confronto con i genitori e il suggerimento reciproco sono fondamentali per comprendere i bambini e condividere le linee educative didattiche. I colloqui si svolgeranno: per i genitori dei bambini di 3 anni: settembre ( colloquio conoscitivo prima degli inserimenti ) e novembre; per i genitori dei bambini di 4-5 anni: novembre; (per i suddetti colloqui si consiglia caldamente la partecipazione). per i bambini di 3-4-5 anni: marzo- aprile su richiesta dell’insegnante o della famiglia per particolari necessità. Si segnala la disponibilità in qualunque momento dell’anno, nel giorno di lunedì, per esigenze motivate dei genitori o delle insegnanti. I genitori, nel colloquio, possono ampliare la conoscenza del proprio figlio attraverso le osservazioni e la valutazione dell’insegnante; e l’insegnante può meglio comprendere il bambino attraverso le informazioni che il genitore dà. COLLOQUI CON LA SEGRETERIA La referente della segreteria amministrativa riceve previo accordo. 5- LINEE EDUCATIVE I docenti condividono le seguenti linee educative, tese a favorire l’instaurarsi di un clima relazionale positivo all’interno di una comunità complessa come quella della Scuola dell’infanzia. 1. 2. 3. 4. La puntualità è un valore. Gli orari indicato nel regolamento vanno rispettati. La frequenza regolare è indispensabile a garantire un positivo inserimento. Le attività di sezione necessitano di un clima tranquillo e sereno. La trasmissione di informazioni sullo stato psicofisico del bambino va sempre incoraggiata; è importante segnalare anche malesseri passeggeri dei bambini. 5. La scuola intende abituare progressivamente i bambini alle principali autonomie: -controllo sfinterico attraverso semplici routine -fruizione dei pasti. I bambini sono guidati e controllati nello stare seduti, nell’utilizzare le posate e nel rivolgersi gentilmente agli adulti per le loro richieste. 6. La convivenza civile si attiva scoraggiando ogni forma di aggressività, anche attraverso momenti 7. di riflessione. Si guidano i bambini al rispetto delle regole della comunità, con ferme correzioni dei comportamenti negativi. La trasparenza nei rapporti scuola-famiglia è un obiettivo prioritario: qualora i bambini riferiscano episodi particolari, si chiede ai genitori di verificarne l’attendibilità parlandone direttamente ai docenti. MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ CONQUISTA DELL’ AUTONOMIA FINALITA’ SVILUPPO DELLE COMPETENZE EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA 7 – I CAMPI D’ESPERIENZA I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Ogni Campo di Esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. CAMPI DI ESPERIENZA IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO IN MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI E COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO 8- VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione viene intesa come occasione per la verifica dei risultati ottenuti sia nel campo affettivo comportamentale che in quello strettamente cognitivo. Si effettuerà in tre momenti: Iniziale: osservazione di tutti i bambini nel periodo dell’accoglienza, per prendere atto della situazione di partenza, e prove d ‘ingresso per i bambini di 4 e 5 anni per verificare l’ interiorizzazione delle competenze sviluppate nell’anno precedente; Intermedia: verifiche e osservazioni periodiche a discrezione dell’insegnante, in base alle esigenze della classe, per accertarsi del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal PED; Finale: attraverso ulteriori verifiche e osservazioni, si andranno a determinare le conoscenze e le abilità che gli alunni hanno acquisito, mettendo in discussione anche le strategie didattiche attuate dall’ insegnante e l’organizzazione didattica e non della scuola. In tal modo vengono valutate le scelte effettuate negli incontri di collegio docenti e di programmazione relativamente all'uso delle risorse; in particolare viene valutato il rapporto tra mezzi impiegati e risultati ottenuti (efficienza) e tra obiettivi programmati e risultati raggiunti ( efficacia). E’ importante che i docenti assumano un atteggiamento critico di fondo per attivare un controllo continuo sugli interventi operativi, volto a consentire ad ogni bambino di sviluppare al massimo le proprie potenzialità. La valutazione dei bambini, pertanto, terrà conto: del comportamento, della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno delle capacità grafiche, logiche, espressive, tecniche, etc. della socializzazione dell’acquisizione delle abilità di base sia in campo linguistico –espressivo sia in campo scientifico. 10 – DIDATTICA E ORGANIZZAZIONE LABORATORI DIDATTICI I laboratori didattici vogliono essere uno strumento complementare al percorso di apprendimento scolastico. Attraverso il laboratorio si sperimentano percorsi che prevedono il passaggio dalla conoscenza soggettiva , attraverso la dimensione sensoriale e l’approccio manipolativo, ad un livello oggettivo che permette agli alunni di scoprire le caratteristiche dei materiali e dell’ambiente direttamente vissuto. In laboratorio gli alunni trovano un ambiente favorevole per esprimere il proprio pensiero creativo nel rispetto dei tempi e delle capacità individuali, per realizzare oggetti, manufatti, da soli e in piccoli gruppi. Fondamentale è sottolineare che l’alunno in questo processo di apprendimento non è un semplice spettatore ma attore in prima persona. Sperimenterà su di sé e in relazione agli altri un processo di conoscenza attraverso la fruizione mediata di luoghi, modalità ed esperienze. La metodologia del laboratorio si fonda sull'importanza dei processi di elaborazione individuale, piuttosto che sul risultato finale. Manipolando gli alunni provano sensazioni nuove, scoprono la tridimensionalità e le sue regole; la materia può essere trasformata in oggetto, in una scultura. Il segno, il colore, il disegno, usati nella scuola, in laboratorio sono esaminati soprattutto affrontando la questione metodologica : il ruolo dell’insegnante e le strategie da attuare per sollecitare lo scambio di idee e favorire la creatività . LABORATORIO LINGUISTICO L’età dei bambini della scuola dell’infanzia è particolarmente fecondo poiché, proprio in questo periodo, può nascere l’interesse, la curiosità che poi, se vengono costantemente stimolati, si trasformano in un amore per la lettura grande e duraturo. La metodologia di riferimento del laboratorio segue le indicazione dettate dalla strategia di animazione della lettura, che portano i bambini a riflettere sul significato della frase e della parola, oltre a permettere loro di concentrarsi maggiormente sull’ascolto in maniera consapevole e non. Per i bambini di 5 anni particolare attenzione verrà data alle attività metafonologiche in supporto ai futuri apprendimenti di lettura e scrittura. LABORATORIO CREATIVO Il laboratorio creativo è un luogo spaziale e mentale in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire competenze creative, intese come modalità di affrontare e sviluppare attività sia cognitive - razionali sia cognitive – fantastiche: attraverso la scoperta e la sperimentazione del colore, la manipolazione di materiali, il riciclo di oggetti di uso quotidiano e la realizzazione di prodotti “creativi” di vario genere ( disegni, piccole sculture, collage etc.). questo laboratorio si propone come obiettivo quello di favorire lo sviluppo delle potenzialità creative dell’alunno, fornendogli un canale alternativo per esprimere se stesso e il proprio vissuto. LABORATORIO PSICOMOTORIO Lo sviluppo motorio nella scuola dell’infanzia riveste un’importanza basilare per la crescita armonica e complessiva di ogni bambino. Il potenziamento della motricità permette al bambino di esplorare l’ambiente, di entrare in rapporto con oggetti diversi, ampliando le conoscenze e favorendo l’ acquisizione e il rafforzamento delle sue capacità cognitive. Il movimento: - amplia le esperienze percettive - consente al bambino di esprimere emozioni e stati d’animo, di comunicare con gli altri, di sviluppare le proprie competenze sociali e interiorizzare le regole morali. LABORATORIO DI MUSICA Lo sviluppo delle abilità espressive nei bambini è un processo che inizia in età prescolare; per questo la scuola dell’infanzia diviene un luogo dove il bambino può scoprire, accrescere e maturare tutte le competenze necessarie ad esprimere le proprie emozioni e maturare la consapevolezza di sé. In modo particolare nel laboratorio musicale si curano i seguenti aspetti: - sviluppo della capacità interpretativa,di ascolto e concentrazione - sviluppo della creatività musicale - educazione della voce e al senso ritmico 11- PROGETTO DIDATTICO: “L’ACCOGLIENZA” Nella nostra scuola il mese di settembre è interamente dedicato all’accoglienza dei bambini nuovi e già frequentanti e delle rispettive famiglie. Dopo un iniziale momento di saluto, conoscenza e ambientazione per tutti, il progetto si diversifica nei seguenti modi: per i bambini di tre anni si avrà cura di aiutarli ad acquisire sicurezza e autonomia nel nuovo ambiente e nei nuovi spazi, verificare le loro preferenze, abitudini e capacità, aiutarli a instaurare rapporti di fiducia verso le figure docenti e non della scuola; per i bambini di quattro e cinque anni si verificheranno e approfondiranno le conoscenze acquisite dal bambino durante l’anno scolastico precedente; per la classe si proporra’ un percorso che permetta a ciascun bambino di conoscere e integrarsi coi compagni e di adattarsi serenamente al gruppo che ogni anno si modifica e si rinnova; valorizzando il cambiamento come qualcosa che arricchisce l’esperienza scolastica. e non che la limita. FINALITA’ EDUCATIVE promuovere nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti del nuovo contesto; aiutare i bambini a stabilire relazioni positive con adulti e coetanei; invogliare i bambini a tornare a scuola, superando il distacco dai familiari; vivere la scuola come esperienza piacevole e stimolante. RUOLO DEL DOCENTE creare un ambiente gradevole dal punto di vista estetico, che incuriosisca, coinvolga e invogli ognuno alla scoperta dei diversi ambienti e dei giochi presenti. osservare in modo attento e sistematico l’interazione e la partecipazione dei bambini ai primi giorni di vita scolastica e alle attività proposte adattare le attività proposte alle caratteristiche e capacità dei bambini seguendo un criterio di buon senso scegliere situazioni-stimolo creative in modo da riportare l’argomento su più livelli rassicurare, stimolare, dirigere e regolare la conversazione scegliere accuratamente i materiali e gli strumenti utili per far vivere in modo intenso le varie esperienze proposte registrare costantemente i dati SPAZI Aula, salone e cortile Biblioteca multimediale e aula di pittura Cantiere della fantasia TEMPI Il progetto si svolgerà durante il mese di settembre STRATEGIE OPERATIVE Ascolto di racconti, presa visione di libri Giochi di gruppo, liberi o guidati Canti e filastrocche Attività manipolative e creative STRUMENTI materiale strutturato e non, giochi strutturati e non alimenti travestimenti strumenti musicali tradizionali e non fotografie, video riprese e libri 12- PROGETTO DIDATTICO: IN VIAGGIO TRA LE STELLE Il cielo di giorno e di notte, il sole( l’alba e il tramonto), la luna e le sue dimensioni che cambiano, le stelle, gli animali che abitano il firmamento e i mezzi di trasporto che sfrecciano sopra di noi… tutto fa parte di una realtà visibile ai nostri occhi alzando semplicemente lo sguardo…con questo progetto i bambini partiranno proprio analizzando ciò che “è sopra le loro teste” per poi conoscere ed esplorare ciò che non è visibile…. A bordo di un’astronave, i bambini si trasformeranno in astronauti, partiranno per un’emozionante avventura tra le stelle e compiranno missioni spaziali nelle galassie, viaggiando con la fantasia attraverso gli orizzonti infiniti del cosmo. FINALITA’ EDUCATIVE scoprire e approfondire la conoscenza del mondo e i fenomeni naturali sviluppare la curiosità verso la realtà del “cielo” ( inteso come spazio, sistema solare, universo) conoscere una realtà che va “oltre ciò che vediamo ad occhio nudo” sviluppare la fantasia e viaggiare con l’immaginazione. RUOLO DEL DOCENTE adattare le attività proposte alle capacità dei bambini seguendo un criterio di buon senso rassicurare, stimolare, dirigere e regolare la conversazione scegliere situazioni-stimolo creative in modo da riportare l’argomento su più livelli scegliere accuratamente i materiali e gli strumenti utili per far vivere in modo intenso le varie esperienze proposte utilizzare diversi materiali per arricchire il linguaggio osservare in modo attento e sistematico l’interazione e la partecipazione dei bambini alle attività registrare costantemente i dati SPAZI Aula Salone Cortile Biblioteca multimediale Cantiere della fantasia TEMPI ( ottobre 2015- giugno 2016 ) I tempi di realizzazione di questo progetto saranno flessibili in modo da permettere all’educando di vivere a pieno le esperienze, approfondendo ciò per cui dimostra maggior interesse e curiosità e, allo stesso tempo, permettendo all’educatrice di intervenire in modo puntuale e mirato su eventuali richieste e/o difficoltà affrontate. STRATEGIE OPERATIVE Ascolto di racconti Presa visione di libri, atlanti e materiali a tema Uscite sul territorio Giochi di gruppo Giochi guidati Giochi a tema Canti e filastrocche Attività, manipolative, creative e costruttive a tema STRUMENTI materiale strutturato e non giochi strutturati e non travestimenti strumenti musicali tradizionali e non fotografie e video riprese libri, atlanti, cartine astrofisiche 13- PROGETTO DIDATTICO: ACQUATICITA' Il progetto di acquaticità è rivolto esclusivamente ai bambini di quattro anni: durante questo percorso i bambini hanno l’opportunità di vivere e sperimentare azioni e reazioni acquatiche. Vengono proposte situazioni di gioco, in uno spazio di sicurezza e benessere nel quale, rassicurati, prendono fiducia nelle loro capacità, trovano e ritrovano, condividendo, esperienze di movimento che possono esprimere e rielaborare in un clima di contenimento affettivo. La psicomotricità acquatica, attraverso esperienze senso-motorie, scariche emozionali e rappresentazioni simboliche, costruisce una comunicazione, un dialogo autentico tra bambino e adulto, attraverso il quale il bambino può esprimere i suoi sentimenti, liberare i suoi fantasmi e le sue paure. FINALITA’ EDUCATIVE: Sviluppare la capacità di rapportarsi con l'acqua Sviluppare le abilità senso-percettive utilizzando il gioco come forma privilegiata di apprendimento acquisire autonomia e sicurezza in un ambiente diverso da quello scolastico e con figure diverse di riferimento RUOLO DEL DOCENTE accompagnare e assistere il bambino durante la preparazione e l’attività in acqua stimolare la curiosità del bambino rassicurare il bambino e stimolare la partecipazione attiva alle attività proposte aiutare il bambino a diventare autonomo nella gestione di se’ e nella cura della propria persona SPAZI Piscina di Nibionno TEMPI ( ottobre 2015- febbraio 2016) Il progetto si sviluppa in 15 lezioni da 30 minuti. IPOTESI LAVORATIVE Sperimentare semplici giochi acquatici STRUMENTI materiale strutturato e non giochi strutturati e non 14- PROGETTO DI RELIGIONE: IN CAMMINO CON S.FRANCESCO La vita di san Francesco è ricca di stimoli ed esempi significativi che suscitano ammirazione e curiosità nei bambini. San Francesco parlava del creato ponendo l’accento sulla continua meraviglia e sorpresa che questo suscitava in Lui e non smetteva mai di dire grazie per tutte le cose “belle” che lo circondavano. Camminando con San Francesco, il bambino imparerà a cogliere e ad apprezzare come straordinarie le cose ordinarie della sua vita ( quotidianità ). Nel dettaglio: Il Cantico delle Creature Il Presepe (Il Natale) La vita e le opere principali La Pasqua S. Chiara FINALITA’ EDUCATIVE: far conoscere al bambino la vita di alcuni santi Santi avvicinare il bambino a Gesù acquisire alcuni fondamentali valori cristiani quali rispetto, amorevolezza , semplicità e gioia RUOLO DEL DOCENTE scegliere situazioni-stimolo creative in modo da riportare l’argomento su più livelli scegliere accuratamente i materiali e gli strumenti utili per far vivere in modo intenso le varie esperienze proposte rassicurare, stimolare, dirigere e regolare la conversazione utilizzare diversi materiali per arricchire il linguaggio SPAZI E TEMPI sezioni, salone, Chiesa, ambiente esterno tutto l’ anno scolastico STRATEGIE OPERATIVE letture, canti, filastrocche, racconti e video giochi strutturati e guidati STRUMENTI libri sacri e non materiale strutturato e non ricerche audiovisivi 15- PROGETTO DIDATTICO DI LINGUA INGLESE “E’ ormai chiaro che una società multiculturale in rapida evoluzione, come quella attuale, fa emergere nuovi bisogni educativi e formativi, tra cui quelli legati alla possibilità di accedere alla conoscenza di più lingue straniere, viste come parte integrante della formazione personale e nel contempo, come passagGio obbligato per la conoscenza degli altri”. (da “Libro Istruzione e formazione”-1995”) Il progetto di lingua inglese è rivolto esclusivamente ai bambini di cinque anni:la prospettiva educativodidattica di tale percorso non è tesa al raggiungimento di una competenza linguistica , né a far memorizzare sterili elenchi di vocaboli o far acquisire espressioni prive di senso per il bambino; l’attenzione deve, invece, essere centrata sulle abilità di ascolto, comprensione e appropriazione dei significati, mediante comportamenti di imitazione spontanea, sorretti da un’interazione adulto/bambino di tipo affettivo. Tutte le situazioni di apprendimento della lingua straniera avverranno, oltre che in un clima di gioco, come attività che includono esperienze motorie, linguistiche, affettive, emozionali inserite nella quotidianità del bambino. FINALITA’ EDUCATIVE Abituarsi a considerare altri codici di espressione e comunicazione. Aiutare il bambino a comunicare con gli altri mediante una lingua diversa dalla propria. Sviluppare le attività di ascolto. Stimolare la curiosità dei bambini RUOLO DEL DOCENTE proporre gli argomenti in modo adeguato all’età dei bambini stimolare l’interesse dei bambini verso la lingua inglese aiutare il bambino a percepire le diversità linguistiche SPAZI E TEMPI Lo spazio utilizzato sarà l’aula di riferimento dei bambini di cinque anni Il progetto sarà svolto per l’ intero anno scolastico, un’ ora alla settimana. STRATEGIE OPERATIVE canti e filastrocche video giochi strutturati e guidati STRUMENTI racconti audiovisivi materiale strutturato e non 16- PROGETTO DIDATTICO “LA FESTA DEI NONNI” “Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli”. La Festa dei Nonni e’ stata istituita recentemente e ricorre il 2 Ottobre ( festa in cui si celebrano anche gli Angeli Custodi) per il riconoscimento ufficiale che i nonni, in genere , profondono per accudire i propri nipoti di ogni età. Tanto più sono piccoli i bambini tanto più le famiglie ricorrono all’aiuto affettuoso e competente dei nonni per allevare serenamente i loro figli. Ecco perché questa festa può essere particolarmente sentita nella scuola dell’infanzia sia dai bambini sia dai genitori. Invitiamo i nonni a trascorrere un pomeriggio insieme ai loro nipoti per sottolineare l'importanza della continuità generazionale e del sistema di valori che sanno trasmettere i nonni. L'importanza del ruolo da essi svolto all'interno della famiglia e in generale della società è indiscutibile, sebbene festeggiarli una volta sola all'anno non sia sufficiente. FINALITA’ EDUCATIVE sviluppare lo spirito di collaborazione e condivisione mettere a disposizione le proprie capacità per un progetto comune RUOLO DEL DOCENTE organizzare momenti e attività adeguati ai destinatari del progetto ( grandi e piccini ) coinvolgere tutti nella proposta SPAZI E TEMPI il progetto avrà luogo nel salone della scuola, in quanto permettere di accogliere l’alto numero di partecipanti, e si svolgerà la prima settimana del mese di ottobre STRATEGIE OPERATIVE attività di gioco comunitario attività creative e manipolative STRUMENTI materiale strutturato e non