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T.R.E. TriRazionalEccentrico “una delle formazioni più inquiete e originali della scena jazz italiana” (JazzIt) “certamente il trio italiano più avvincente e stimolante che io conosca” (Stefano Battaglia) Alessandro Giachero – pianoforte Stefano Risso – contrabbasso Marco Zanoli – batteria “una delle formazioni più inquiete e originali della scena jazz italiana” Jazzit “T.R.E. è certamente il trio italiano più avvincente e stimolante che io conosca” Stefano Battaglia “un gran trio...un gruppo maturo, affiatato, ricco di idee e capace di svilupparle in modo originale” Jazzitalia “una musica consapevole, concentrata, pensosa, in cui la definizione delle griglie armoniche e dinamiche sembra sempre finalizzata a individuare un percorso aperto ma ineluttabile” Libero Farnè - Musica Jazz “Non è usuale ascoltare lavori di questo spessore...Non è usuale in Italia, ma neppure altrove. Per cui sarebbe davvero opportuno prestare a questi musicisti, la massima attenzione. La meritano tutta.” Neri Pollastri - All About Jazz I tre musicisti sono straordinariamente affiatati, producono un disco fabbricato sulla pura intuizione, dai colori profondamente innovativi con nessuna concessione ai clichè.. Diego D'Angelo - JazzConvention “un gran bel trio, maturo, paritetico, affiatato, ricco di idee e capace di svilupparle originalmente in corso d'opera” All about jazz “Da molto tempo non sentivo un trio contemporaneo suonare così affiatato, così coordinato, così espressivo e musicale. Fin dalle prime note ne sono stato rapito e fino alle ultime battute ho goduto dell’ascolto di queste poesie in musica” AudioPhile Sound T.R.E. La Storia T.R.E. nasce nel 2003 dall’incontro di tre forti personalità musicali con l’idea di creare e cercare un suono compatto ed un linguaggio personale all’interno di una delle formazioni più stimolanti, il trio. Il nome deriva dalla volontà di far coesistere in questo gruppo la parte razionale della musica, e quindi l’aspetto compositivo, con la parte eccentrica e più “irrazionale”, cioè l’improvvisazione estemporanea. Nel corso degli anni il gruppo ha avuto numerosi riconoscimenti come la vincita nel 2005 del “Padova Porsche Jazz”, premio che portò il gruppo in un tour italiano. Nel 2006 viene segnalato tra I migliori gruppi nel Top Jazz Referendum della rivista "Musica Jazz" e l'album "Riflessi" è votato tra I migliori dischi dell'anno all'interno dello stesso referendum. Nello stesso anno il brano "Tonzig" a firma congiunta dei componenti del trio è inserito nel cd allegato alla rivista "Musica Jazz". Nel 2009 la rivista specializzata JazzIt dedica un'ampia intervista al trio con approfondimenti sugli aspetti musicali stilistici e compositivi del gruppo. Nel 2010 ancora la rivista Musica Jazz, all'interno del "focus" dedicato all'etichetta Abeat, da ampio spazio a T.R.E. descrivendolo come uno dei gruppi più interessanti del panorama musicale internazionale; nello stesso numero all'interno del Cd allegato alla rivista, viene inserito il brano "Canicola" a firma di Stefano Risso come rappresentativo del gruppo. Il trio ha all’attivo cinque realizzazioni discografiche edite dalla Abeat records. Il penultimo lavoro in studio “Lyrics”, oltre alla consueta distribuzione IRD, è stato pubblicato in esclusiva in Giappone dall’etichetta GATS PRODUCTION. Il gruppo ha appena pubblicato un nuovo lavoro discografico dal titolo “Horo” lavorando con l'atipica formazione del quartetto con doppio pianoforte; grazie alla collaborazione con Stefano Battaglia (ECM) ha esplorato nuovi risvolti timbrici. La ricerca del gruppo origina un suono uniforme e un linguaggio personale la cui principale caratteristica è costituita dalla coralità delle tre voci che si muovono in maniera paritetica, dando maggiore profondità ed espressività all’impianto armonico-melodico. DISCOGRAFIA DI T.R.E. - Horo (2014) – T.R.E. + Stefano Battaglia – Abeat records - Lyrics (2011) – Abeat records - Viaggio (2008) – Abeat records - Riflessi (2006) – Abeat records - Passaggi (2005) – Abeat records Contatti: http://www.facebook.com/pages/TRE/379337628752865 http://www.alessandrogiachero.com http://www.marcozanoli.it http://www.stefanorisso.com T.R.E. I Musicisti ALESSANDRO GIACHERO pianista, compositore, improvvisatore Nato ad Alessandria nel 1971 si diploma in pianoforte nel 1994 presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria. Nel 1999 partecipa ai Seminari Estivi di Alta Qualificazione Professionale per Musicisti Jazz a Siena. Nel 2000 consegue il “Graduate Diploma in Music” presso il Leeds College of Music in Inghilterra e dopo aver vinto un “Prize Award” per “Electronique Keyboard”. Nel 2006 ottiene la Laurea di specializzazione in Jazz presso il Conservatorio di Musica “L.Cherubini” di Firenze. Vince i seguenti premi: 1° premio al 3° Concorso “Genova Jazz”, Special Mention della giuria al Concorso “Barga Jazz 2002”, 1° premio al Concorso Internazionale “Incroci Sonori” di Moncalieri (TO), 1° Premio al “Padova Porsche Jazz”. Ha registrato una quindicina di dischi, tra i quali un Box di 6 Cd con Anthony Braxton, e suonato nei maggiori festival italiani e stranieri (Inghilterra, New York, Cuba, Turchia). Insegna pianoforte presso l’Accademia Nazionale del Jazz di Siena. Ha suonato e/o registrato con Anthony Braxton, William Parker, Hamid Drake, Taylor Ho Bynum, Thomas Agergaard, Claudio Fasoli, Massimo Manzi, Francesco Petreni, Achille Succi, Fabrizio Sferra, Paolino Dalla Porta etc. STEFANO RISSO contrabbassista, compositore, arrangiatore La grande passione per la canzone lo mantiene sempre a cavallo fra la musica strumentale (jazz, avanguard) e la musica cantata (rock, folk e d'autore). Scrive e produce musica per teatro, per letteratura e per video. Negli anni ha inciso una cinquantina di dischi di cui almeno quindici in veste di leader o coleader (Vocifero, Les diables Bleus, Barber Mouse, T.R.E...) per etichette italiane, francesi, inglesi, finlandesi, svizzere e giapponesi, votati e riconosciuti dalle riviste specializzate. Il suo ecclettismo lo porta a suonare in differenti contesti, dal trio di Stefano Battaglia, a quello di Gianni Coscia, con Roy Paci, Francesco De Gregori, Lalli e Meg. Interviste o approfondimenti sul lavoro personale o di gruppo compaiono sulle maggiori riviste italiane di settore (JazzIt e Musica Jazz) e sui siti web più conosciuti (All About Jazz, Jazz Convention). MARCO ZANOLI batterista, compositore, improvvisatore La rivista "Musica Jazz" lo ha recentemente definito "tra le sorprese più belle apparse dietro le pelli a Umbria Jazz " in un articolo dedicato al più importante festival jazz italiano. nato nel 1971 inizia lo studio della batteria a 15 anni. Dopo il diploma in batteria e percussioni al liceo musicale si perfeziona con Gianni Cazzola prima e Fabrizio Sferra poi. Ha fatto parte, per anni, dei laboratori di ricerca musicale "THEATRUM" di Stefano Battaglia. Attualmente è tra i più richiesti e apprezzati batteristi sulla scena jazzistica internazionale; la sua attività concertistica lo vede spaziare in differenti aree musicali, dal jazz tradizionale al jazz contemporaneo alla musica d'avanguardia ai progetti di musica improvvisata e sperimentale. Ha all'attivo oltre 20 album registrati e si è esibito in Italia, Francia, Turchia, Spagna, Inghilterra, Germania, Austria, Lussemburgo, Montenegro, Svizzera, Russia e Ucraina. Tra le sue collaborazioni professionali troviamo: Paolo Fresu, Stefano Battaglia, Claudio Fasoli, Emanuele Cisi, John Law, Giovanni Falzone, Danilo Moccia, Daniele Di Bonaventura, Michael Blake, Dave Samuels, Fabrizio Bosso, Emilio Soana e molti altri. T.R.E. Le pubblicazioni discografiche T.R.E. + Stefano Battaglia “Horo” – Abeat records (2014) “uno dei migliori dischi del 2014” - Neri Pollastri – AllAboutJazz (5 stelle) Da tempo pensavamo di realizzare un lavoro aggiungendo un elemento al trio, sorpassando la scelta dell'ospite, a volte abusata e, a nostro avviso, non sempre appropriata ed esteticamente centrata. L'idea è stata quella di raddoppiare uno strumento del trio. L'occasione si è presentata, un po' magicamente, grazie alla coincidenza venutasi a creare alla Play di Bricherasio, che in quei giorni aveva, per una strana concomitanza di fatti, proprio due pianoforti in sala. E' stata una sfida stimolante, un nuovo confronto con noi stessi, che ci ha costretti a riconsiderare sia gli equilibri del gruppo (un quartetto con doppio pianoforte) che la musica stessa, che doveva essere pensata e suonata in maniera più consapevole ed orchestrale. La scelta del quarto elemento è ricaduta unanimamente su Stefano Battaglia, musicista al quale ognuno di noi, per motivi differenti, è riconoscente e che consideriamo, esteticamente e stilisticamente, affine alla poetica della nostra musica. La registrazione è stata divisa in due parti: i brani che Stefano Risso ha espressamente scritto per questa formazione, e le improvvisazioni e le forme scritte utilizzando un sistema di notazione grafico. Il risultato è un doppio disco, in cui i brani scritti si affiancano alle improvvisazioni libere e parametriche. Le composizioni sono state tutte create appositamente per questo progetto e in un periodo limitato di tempo, circa due settimane. Ognuna ha un'idea un po' differente al suo interno, ma il periodo limitato di scrittura, dona loro un filo conduttore tale da far risultare i sei brani fortemente connessi e organici. Abbiamo scelto di intitolarle col nome di sei danze bulgare, perchè presentano un certo lato folklorico e, anche se in forma più astratta, un carattere di danza popolare. Pensiamo che le improvvisazioni siano il giusto contraltare ai brani scritti, liberi dai vincoli della scrittura, ma non da quelli della forma, così che il gruppo ha avuto la possibilità di reagire in maniera diversa ma coesa su territori e materiali differenti. La gratificazione ottenuta durante la realizzazione di questo lavoro, ci ha convinti a perseguire nella direzioni intrapresa. Nei prossimi lavori discografici vorremmo continuare a esplorare nuove possibilità timbriche ed estetiche, utilizzando la formula del trio+1. “Già il fatto che un piano trio ospiti un pianista è cosa atipica e intrigante; che poi questo pianista sia Battaglia -musicista non solo splendido, ma anche intuitivamente affine all'approccio musicale di T.R.E.-rende l'operazione ancora più interessante. Uno dei migliori dischi del 2014” Neri Pollastri – AllAboutJazz (val. 5 stelle) T.R.E. “Lyrics” – Abeat records (2011) “il trio si conferma gruppo affiatato in grado di affrontare qualsiasi tipo di repertorio” - Gianni Montano – Jazzitalia “una straordinaria capacità di reinvenzione dei tratti salienti, una decisa voglia di esplorare sentieri sconosciuti” - Roberto Paviglianiti AllAboutJazz (4stelle) "Noi siamo come nani seduti sulle spalle dei giganti. Vediamo quindi un numero di cose maggiore degli antichi e più lontane. E non già perché la nostra vista sia più acuta, bensì perché essi ci sostengono e ci innalzano di tutta la loro gigantesca altezza" Così l'abate Bernardo di Chartres definiva i suoi contemporanei rispetto alla tradizione culturale che li aveva preceduti. Questo medesimo atteggiamento è quello che ispira il nuovo lavoro del trio: un disco doppio in cui gli standards rivivono irrorati di nuova linfa, rigenerati, in un certo senso, dal filtro dell'improvvisatore contemporaneo, mentre le composizioni originali si poggiano sulle solide basi della tradizione della canzone del Novecento, ma se ne allontanano in un continuo gioco di richiamo e innovazione. T.R.E. risulta essere una delle più interessanti realtà del panorama europeo degli ultimi anni. Una forte impronta personale in un linguaggio ampiamente storicizzato, modernità stilistica e grande interplay. Il precedente lavoro ,”Viaggio” abjz 063, è diventato un disco “ cult” tra gli audiofili, Anche questo nuovo disco ha le medesime caratteristiche d’eccellenza sonora grazie alla straordinaria qualità della ripresa ed alla grande dote del trio che sa distribuire ed armonizzare i suoni con maestria unica. “...Alessandro Giachero, Stefano Risso e Marco Zanoli, musicisti dal linguaggio stilistico moderno, pronti nell'omaggiare con grande suggestione e rispetto la tradizione jazzistica attraverso un CD di standard, ma anche perfettamente in grado di proiettarsi nell'attualità con un secondo CD di originali.” Roberto Paviglianiti per AllAboutJazz.it (val. 4 stelle) …Il trio “T.R.E” con questo disco si conferma un gruppo affiatato, che può affrontare qualsiasi tipo di repertorio, perchè sta cercando di conseguire un timbro, un carattere personale, per distinguersi in un panorama italiano ed europeo in cui le copie, i cloni non si contano neppure, tanto sono numerosi…. Gianni Montano per Jazzitalia T.R.E. “Viaggio” - Abeat records (2008) “un bel lavoro di un gran trio” - E.Marracci – Jazzitalia “un disco pieno di colpi di scena, di atmosfere ricche di pathos, di passaggi ipnotici che catturano l'ascolto” - Neri Pollastri – AllAboutJazz “I tre musicisti sono una promessa evidente come trio” - Pier Luigi Zanzi – Suono.it Eccoci giunti al terzo lavoro discografico. Il primo, “Passaggi”, è costituito da composizioni vere e proprie. Il materiale compositivo su cui improvvisare era completo per quanto riguarda i parametri musicali, melodia, armonia, chorus, e quindi vicino alla forma canzone nel senso “tradizionale” del termine. Il secondo, “Riflessi”, si spinge verso l’improvvisazione totale, verso la composizione estemporanea e il suo sviluppo, senza una minima traccia iniziale e quindi in completa libertà espressiva. Si può dire che con questo ultimo cd ,”Viaggio”, si sia cercato un percorso di sintesi tra i due passati lavori di T.R.E. utilizzando del materiale compositivo più leggero e meno invasivo che lasciasse spazio a zone di libera improvvisazione. Come in un viaggio, appunto: si parte con mappe, guide, bussole e istruzioni, ma poi, per viaggiare davvero, bisogna concedersi il lusso di perdersi. Buon ascolto, buon viaggio. ...un bel lavoro di un gran trio...questo gruppo maturo, affiatato ricco di idee e capace di svilupparle in modo originale.... E.Marracci - Jazzitalia ..una musica consapevole, concentrata, pensosa, in cui la definizione delle griglie armoniche e dinamiche sembra sempre finalizzata a individuare un percorso aperto ma ineluttabile... L.Farnè - Musica Jazz ...Viaggio è un disco in clima ECM, rarefatto ed incentrato sui suoni - che tutti e tre i protagonisti sanno evocare, sia negli intrecci dialogici, sia negli assoli che ciascuno ha a sua disposizione - ma anche pieno di colpi di scena, di atmosfere ricche di pathos, di passaggi ipnotici che catturano l'ascolto... Neri Pollastri - Allaboutjazz ...Un bel lavoro, di un gran bel trio, maturo, paritetico, affiatato, ricco di idee e capace di svilupparle originalmente in corso d'opera... Neri Pollastri - Allaboutjazz .... I tre musicisti coinvolti sono una promessa evidente come trio ed una promessa mantenuta già almeno in parte con numerose collaborazioni già all'attivo dei singoli componenti con altri nomi del jazz.... Pier Luigi Zanzi – Suono.it T.R.E. “Riflessi” – Abeat records (2006) Votato tra i miglio dischi al Top Referendum Jazz 2006 “Non è usuale ascoltare lavori di questo spessore. Sarebbe davvero opportuno prestare a questi musicisti la massima attenzione. La meritano tutta.” - Neri Pollastri – AllAboutJazz “Un lavoro denso, radicale, dai colori profondamente innovativi” - Diego D'Angelo – JazzConvention Non è usuale ascoltare lavori di questo spessore, che evadono da ogni monotonia richiedendo ascolto attento senza però scivolare mai nel cerebrale e rendendo in cambio stimoli a volontà e immenso piacere. Non è usuale in Italia, ma neppure altrove. Per cui sarebbe davvero opportuno prestare a questo disco, e a questi musicisti, la massima attenzione. La meritano tutta. Neri Pollastri per "All About Jazz ...Riflessi explores the spaces between sounds, patterns and motives; in the finest moments of exchange, "Paesaggi Sonori" being a superb example, listening becomes a very active experience as the boundaries between silence and sound are called repeatedly and convincingly into question... Marc Medwin for Cadence (USA Rifessi non è innocuo...Riflessi è una seduta di improvvisazione, registrata negli stessi giorni in cui T.R.E. era in studio per un altro lavoro, in questo caso pianifcato, composto, premeditato: "Passaggi". E la prima cosa che salta all'orecchio, pensando alla genesi di Opening, Conversation I, Conversation II e delle altre tracce di Riflessi, è l'organicità, quanta poca casualità ci sia nei gesti sonori di Giachero, Risso e Zanoli, quanto i pezzi sembrino esistere prima di esistere... Marco Bosonetto ..Una sfida con se stessi , ampiamente vinta , che dimostra non solo l'eccellente caratura artistica del trio e la loro sopraffina sensibilità ma anche le possibilità estreme e mai del tutto esplorate che solo l'alchimia della musica , attraverso l'incontro di splendidi artisti , può riservare. Il sound di questo nuovo disco per Abeat è unico ed originalissimo, fresco e moderno. Il linguaggio è una miscela sapiente di vari elementi fusi in maniera nuova; un trio che sta delineando nel panorama a volte asfittico del jazz contemporaneo una nuova via.... Abeat Records .."Riflessi" è un lavoro denso, radicale, a tratti oscuro..Questo non è un disco semplice, e non è un disco comune, tanto meno in Italia, dove già di jazz che non sia mainstream ce n'è poco, e trovarne di fatto bene è seriamente difficile. I tre musicisti sono straordinariamente affiatati, producono un disco fabbricato sulla pura intuizione, dai colori profondamente innovativi con nessuna concessione ai clichè.. Diego D'Angelo per JazzConvention settembre 2007 ..il percorso e i gesti non indugiano bensì un senso di necessità li accompagna uno ad uno..Alessandro Giachero, Stefano Risso e Marco Zanoli ci portano in giro per un'oretta...consentendoci di ascoltare canti di balenotteri e sfrigolii di coralli senza in realtà alcun intento descrittivo, compiono il loro viaggio quotidiano nell'ambiente ricco e popoloso della creazione musicale, proponendocene l'essenza. L'Entusiasta - Corvo Rosso Magazine T.R.E. “Passaggi” – Abeat records (2005) “Passaggi è un disco che bisogna avere!” - AudioPhile Sound “un trio fresco, melodico, elaborato ed elegante” - AllAboutJazz “un disco decisamente ben riuscito” - JazzItalia “un eccellente cd di presentazione” - JazzIt Un trio giovane ma affiatatissimo, già messosi in luce vincendo il recentissimo concorso"Padova Porsche Festival Jazz Giovani", suscitando un grande scalpore tra gli addetti ai lavori. Ne hanno già parlato infatti tutte le principali riviste di settore. Questa realizzazione per Abeat rappresenta il loro esordio discografico. La formazione dimostra di saper approcciare il materiale musicale in maniera compatta e di dare una direzione univoca e diretta al suono complessivo. La musica introspettiva e passionale, frutto corale di tre forti personalità estetiche unite da un comune senso del rischio e dell'invenzione scorre fluida e senza cedimenti. Tutti e tre i musicisti partecipano in maniera attiva alla creazione del repertorio con propri brani. Una musica coinvolgente che, se da una parte riflette sonorità jazzistiche care a Bill Evans e Paul Bley, dall'altra ricerca sonorità e tessiture vicine alla musica cosiddetta colta di matrice extra-jazzistica, con particolare riferimento alla musica contemporanea europea. Ne consegue un progetto di forte valenza artistica, intensa carica emotiva e soprattutto di indubbia originalità. Un trio che, ne siamo sicuri, farà parlare molto di sé. ...Da molto tempo non sentivo un trio contemporaneo suonare così affiatato, così coordinato, così espressivo e musicale. Fin dalle prime note ne sono stato rapito e fino alle ultime battute ho goduto dell'ascolto di queste poesie in musica...Passaggi è un disco che bisogna avere! AudioPhile Sound ...The three voices speak one integrated language that communicates unerringly to the receptive listener. Cadence (USA ...un trio di piano fresco, melodico, elaborato ed elegante. Un po' jarrettiano nelle intenzioni, Giachero risolve comunque la questione improvvisativa con uno stile proprio, facendo affidamento su una ritmica attenta e mai invasiva. All About Jazz ...Un disco decisamente ben riuscito...Nove immagini, una breve pinacoteca costruita con un abile gioco di squadra...senza eccessi o prevaricazioni, senza cascate di note ingiustificate ma cercando di soppesare il tutto, arrangiare con saggezza tre soli strumenti che, se nella loro tradizionalità possono apparire come un vincolo, in questo disco si trasformano in un'enorme potenzialità... Jazzitalia ...questo trio di giovani strumentisti...stupisce non poco per appeal e solida professionalità, elementi non facili da riscontrare in una formazione affacciatasi all'esordio discografico con la sicurezza e la caratura pari a quella di certi colleghi veterani....Tutto di guadagnato per un trio che mette a segno un eccellente cd di presentazione. Jazzit