Report Politiche attive del lavoro, rapporto pubblico

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Report Politiche attive del lavoro, rapporto pubblico
Progetto PON-FSE “Supporto alla Transnazionalità’”
Progetto PON-FSE “ Monitoraggio e valutazione e diffusione della conoscenza”
Report
Politiche attive del lavoro, rapporto pubblico-privato e
l’organizzazione dei servizi nel Regno Unito
2 dicembre 2013
Indice
Premessa ........................................................................................................................................................... 1
1.
Il modello di intervento in materia di politiche del lavoro nel Regno Unito .................................................. 3
2.
Il Work Programme .................................................................................................................................... 4
3.
La partnership pubblico privato nell’implementazione del Work Programme ............................................. 6
4.
Politiche attive per i giovani e la “Garanzia Giovani” ................................................................................ 15
5.
Universal Credit (Credito Universale) ....................................................................................................... 18
1
Premessa
Il presente documento è il risultato delle informazioni raccolte in occasione di incontri tra rappresentanti di Italia Lavoro e
referenti di alcuni dei principali programmi di politica attiva del Department of Work and Pensions e dei fornitori privati di
servizi per il lavoro nel Regno Unito, oltre che di un centro di Jobcentre Plus dedicato al target giovani, un c.d. Youth
Hub. Inoltre alcuni documenti di approfondimento sulla collaborazione tra operatori pubblici e privati del mercato del
lavoro sono stati raccolti e analizzati successivamente alla visita di studio e riportati in sintesi.
L’analisi delle politiche del lavoro nel Regno Unito viene fatta nell’attuale contesto di crisi economica globale, in cui il
Paese si trova ad affrontare un calo dell’occupazione ed una riduzione del reddito dei cittadini senza precedenti. Il tasso
di disoccupazione è al 7.7% (Maggio-Luglio 2013), pari a 2,49 milioni di disoccupati, con un numero di richiedenti il
sussidio di disoccupazione (Jobseeker’s Allowance – JSA) pari a 1,4 milioni di persone, in base ai dati forniti dall’Office
for National Statistics1. Il Governo Britannico mantiene essenzialmente l’approccio di policy di rendere il lavoro
remunerativo (“make work pay”) per i lavoratori e le famiglie, con la conferma di alcuni programmi già avviati - in
particolare l’uso di politiche attive del lavoro attraverso il c.d. “Work Programme” – e l’introduzione di un’importante
riforma del sistema dei benefit, denominata “Universal Credit”.
Da una parte le misure adottate hanno il comune obiettivo di ricollocare i disoccupati, percettori di sussidio (JSA), a
prescindere dalla differenza per target (es. giovani, donne, over 50, ecc.), come invece avveniva nei precedenti
programmi “New Deal”. Oltre alla omogeneizzazione del trattamento per i percettori di sussidi, la nuova direzione
strategica del DWP prevede un inasprimento del principio di condizionalità, per spingere i disoccupati e le persone in
cerca di lavoro ad accettare qualunque opportunità lavorativa proposta per tornare in attività, pena la decadenza del
sussidio.
La finalità è duplice: da una parte aumentare il senso di responsabilità dell’individuo e il proprio impegno a reinserirsi
nella vita produttiva, e dall’altra ridurre il rischio della disoccupazione di lungo periodo, con relativo aggravio sul bilancio
dello stato in termini di maggiori sussidi pagati. Per i giovani, tuttavia, nell’ambito di un programma di politica attiva che
vale uniformemente per tutti i disoccupati, sono stati definiti alcuni strumenti mirati, come sportelli dedicati, adviser più
preparati a gestire le problematiche dell’inserimento al lavoro, e una tempistica nell’intervento dei servizi che dovrebbe
ridurre il rischio della disoccupazione di lungo termine per questo target.
1
http://www.ons.gov.uk/ons/dcp171778_319808.pdf
2
1.
Il modello di intervento in materia di politiche del lavoro nel Regno Unito
Il modello di intervento in materia di politiche dl lavoro adottato nel Regno Unito a partire dal 2011 poggia sulla seguente
architettura:
•
l’organismo che presiede agli interventi di politica del lavoro è il Department of Work ad Pensions (DWP) che
determina le strategie di intervento in base agli indirizzi del governo, eroga i sostegni al reddito e gestisce la
rete dei servizi per il lavoro;
•
la rete dei servizi pubblici per il lavoro poggia su JobCentrePlus (JCP), l’Agenzia nazionale recentemente
integrata nel DWP, ossia oltre 650 centri pubblici che svolgono la funzione di erogare i sussidi di
disoccupazione (secondo un principio universalistico vengono erogati a tutti i disoccupati regolarmente
registrati ai jobcentre), effettuare lo screening dell’utenza, gestire le funzioni di intermediazione, indirizzare i
lavoratori disoccupati verso il Work Programme, dopo un primo periodo di attività, in cui il supporto viene offerto
direttamente dai servizi pubblici. Coloro che non sono riusciti a trovare lavoro con JCP entro un anno dall’inizio
del periodo di disoccupazione, vengono indirizzati dagli adviser di JCP al Work Programme (WP), ossia verso
percorsi personalizzati di politica attiva (orientamento specialistico, consulenza mirata, formazione breve) gestiti
da provider e partner privati che, sulla base di una procedura di gara si aggiudicano l’appalto del programmai;
•
i partner privati (provider) composti da Agenzie private specializzate nel placement, Imprese, Fondazioni,
organismi del privato sociale, anche in associazione tra di loro, partecipano ai bandi di gara promossi dal DWP
per l’affidamento del Work Programme nelle diverse zone del paese. I provider privati sono tenuti a definire
standard minimi di servizio (minimum service level) che indicano nel progetto presentato al DWP nella gara di
appalto, e JCP verifica che gli standard minimi siano osservati nell’erogazione del servizio.
Il sistema britannico, in estrema sintesi, a partire dal 2011 opera affidando al sistema pubblico dei servizi una funzione
primaria di screening dell’utenza e di prima assistenza ai lavoratori disoccupati, inclusa la verifica dei requisiti per il
sussidio di disoccupazione (Jobseeker’s Allowance – JSA), attribuendo invece agli operatori privati specializzati la
funzione di implementazione delle politiche attive pubbliche (cioè finanziate con risorse pubbliche), riservate alle
categorie di disoccupati di lungo periodo, e alle persone maggiormente “distanti dal mercato del lavoro”.
Nel caso del Regno Unito, quindi, non esiste una sovrapposizione di funzioni tra operatori pubblici e privati ma una loro
naturale integrazione sequenziale. Per altro, va sottolineato che JCP svolge una funzione di controllo sulle attività dei
providers al fine di verificare l’applicazione degli standard di prestazione previsti nell’appalto.
Il modello di rapporto tra pubblico e privato si sostanzia sulla base di alcuni principi:
•
Sostegni al reddito universalistico. Il modello universalistico dei sussidi di disoccupazione è il principale
tratto caratteristico del modello britannico. Vengono erogate diverse tipologie di sussidio (JSA-Jobseeker’s
Allowance ed ESA-Employment and Support Allowance per le persone che sono in condizione di poter
partecipare al mercato del lavoro) che vanno da un minimo di £70 a settimana a valori diversi che variano
significativamente per le diverse categorie di lavoratori disoccupati (inoccupati, disoccupati, soggetti
svantaggiati). Questi vengono erogati (a scalare in funzione del tempo) per un massimo di 3 anni, e
costituiscono, come è noto, la principale voce di spesa pubblica in materia di politiche del lavoro.
3
2.
•
Valutazione sulla base dei risultati raggiunti. Sia i servizi pubblici che quelli privati che attuano politiche
attive (Work Programme, principalmente) vengono valutati e remunerati sulla base di risultati raggiunti e non
sulla base delle attività svolte. I JCP vengono valutati in base alla riduzione del volume dei sussidi erogati
rispetto al proprio bacino di utenza; i provider privati vengono remunerati sulla base del numero di effettivi
inserimenti al lavoro dei disoccupati che i JCP hanno indirizzato ai Work Programme e della durata dei contratti
di lavoro. Ovviamente la remunerazione per ciascun inserimento varia in funzione delle condizioni di svantaggio
del lavoratore inserito.
•
Finanziamento a budget dei servizi pubblici per il lavoro. I 668 centri pubblici per l’impiego, distribuiti su
tutto il territorio nazionale, sono finanziati a budget e godono di autonomia gestionale (entro una serie di limiti
definiti dal DWP) e quindi operano con grande flessibilità. Possono infatti gestire il budget assegnato (anche in
base ai risultati raggiunti) per tutte le funzioni di primo sostegno alla disoccupazione (al netto delle spese per i
sussidi e della dotazione del personale pubblico sostenuti dal DWP), dalla copertura delle spese per le attività
di ricerca attiva del lavoratore disoccupato, alla realizzazione di incontri specialistici di consulenza, alla gestione
degli spazi e delle tecnologie del jobcentre.
Il Work Programme
Nel 2011 il DWP ha introdotto il Work Programme (WP), in sostituzione di un insieme di programmi per l’occupazione
organizzati per target di destinatari (“c.d. “New Deal Programmes”), e nel 2012 ha introdotto lo Youth Contract (YC), un
insieme di misure specifiche per combattere la disoccupazione giovanile. La gestione di questi programmi è affidata a
JobCentrePlus, l’agenzia nazionale per il lavoro, che nel 2012 è stata integrata nella struttura del DWP, pur mantenendo
il brand JCP dei centri per l’impiego.
L’esigenza di avviare un programma per il reimpiego deriva dal numero elevato di persone che percepiscono un
sussidio di disoccupazione, circa 5,5 milioni attualmente. Quasi il 50% dei percettori riesce a ricollocarsi entro 3 mesi
dall’inizio del periodo di disoccupazione, ma per l’altra metà le politiche attive devono essere intensificate per evitare
che la disoccupazione diventi di lungo termine, con l’aumento del rischio di dipendenza dal welfare e allontanamento
progressivo dal mercato del lavoro. In termini di spesa pubblica, si stima che la riduzione della permanenza nella
disoccupazione, e quindi diminuzione della spesa per politiche passive, possa essere impiegato per sostenere
maggiormente il reimpiego dei lavoratori più distanti dal mercato del lavoro.
La strategia di attuazione del Work Programme si basa su tre elementi chiave: la maggiore responsabilità e autonomia
dei manager e degli adviser di JCP nel valutare i bisogni del proprio bacino di utenza, e definire le risposte in maniera
mirata; la disponibilità di fondi aggiuntivi assegnati ai distretti di JCP per la gestione dei clienti (dotazione del Flexible
Support Fund è di circa 142 M Euro per tutto il Regno Unito); la competenza degli adviser nel fornire servizi
personalizzati e consulenza specialistica ai clienti. Il sistema di valutazione del lavoro degli operatori dei JC dipende dai
risultati, non dalle attività. Sarà pertanto il periodo di permanenza nello stato di disoccupazione dei clienti di ciascun
distretto a determinare il risultato: quanto prima i clienti/percettori di sussidi del JC usciranno dal sostegno alla
disoccupazione, tanto maggiori saranno i risultati e la quota di premio che sarà distribuita ai singoli operatori. Per contro i
centri che non raggiungono alcun risultato possono subire delle sanzioni.
4
Operativamente il processo di reinserimento dei disoccupati tramite il Work Programme segue il seguente schema
temporale:
•
I primi 12 mesi. Il disoccupato richiede il sussidio e viene preso in carico dai JCP che lo seguono per le prime
fasi di iscrizione (registration) e per le attività di avviamento al lavoro. Gli adviser di JCP seguono il disoccupato
per un massimo di 12 mesi proponendo incontri orientativi, proposte di lavoro, proposte di formazione breve e
fornendo il supporto necessario al disoccupato affinché sia parte attiva nella ricerca di lavoro. Mediamente il
disoccupato incontra il proprio adviser presso JCP ogni 15 giorni, durante colloqui di circa 10 minuti, in cui
riepiloga l’attività svolta per la ricerca di lavoro nel periodo che intercorre tra un colloquio e l’altro.
•
I 24 mesi successivi. Se nei primi 12 mesi di attività supportata dal servizio pubblico il disoccupato non ha
ancora trovato un lavoro, l’adviser di JCP lo indirizza al Work Programme, quindi viene preso in carico dai
providers privati che si sono aggiudicati la gara di appalto. Tuttavia, poiché continua a percepire il sussidio di
disoccupazione, ha l’obbligo di partecipare al programma personalizzato messo a punto dal provider e riportare
in colloqui quindicinali le attività svolte.
•
Dopo tre anni. Se nei 24 mesi del Work Programme il disoccupato non ha ancora trovato lavoro, vengono
previsti interventi ulteriori nell’ambito di un programma obbligatorio, c.d. Mandatory Intervention Regime (MIR),
durante il quale il disoccupato torna al JCP, che definisce strategie personalizzate ed intensive, viene contattato
giornalmente o settimanalmente da un tutore personale e viene sostenuto a carico del JCP (JCP Plus Support).
Per questo gruppo di disoccupati di lungo periodo sono allo studio strategie di intervento, l’introduzione di
nuove forme di supporto, tra cui anche lavoro socialmente utile.
Le attività dei JCP nell’arco dei primi 12 mesi sono così articolate:
a) I percettori di JSA sono assistiti da JCP attraverso incontri quindicinali tra il disoccupato e l’adviser, colloqui
individuali e supporto alla ricerca di un lavoro. Nell’ambito dell’autonomia decisionale che il programma
attribuisce all’adviser in questa fase, JCP può disporre anche di piccole somme aggiuntive al JSA, il c.d.
Flexible Support Fund, di cui è responsabile il District Manager, con cui pagare ad esempio il trasporto per un
colloquio di lavoro, offrire corsi di formazione aggiuntiva per rafforzare alcune skill, ecc.
b) Il colloquio quindicinale, in cui il cliente è tenuto a riportare sulle attività svolte concretamente per cercare
lavoro, è obbligatorio, e l’inosservanza della scadenza può rappresentare motivo di decadenza dal diritto di
benefit.
c) I Job Centres si occupano in particolare di fornire supporto personalizzato tramite le seguenti azioni:
•
Work Clubs, occasioni di incontro per scambi di esperienze tra disoccupati e imprese;
•
Work Together, finalizzato allo sviluppo di competenze attraverso attività di volontariato;
•
Work experience, di breve durata da realizzarsi presso imprese locali per arricchire il proprio CV e
sviluppare competenze lavorative specifiche;
•
Formazione pre-impiego e placement con un’intervista di lavoro garantita;
•
New Enterprise Allowance per l'accesso ai prestiti d’impresa, il mentoring e il network di imprese a livello
locale
5
Qualora il JCP non riesca a inserire il disoccupato direttamente (circa il 50% degli utenti del servizio trova lavoro nei
primi 3 mesi) lo orienta verso il Work Programme. Nei successivi 24 mesi il provider privato ha quindi il compito di
inserire il “cliente” al lavoro per un periodo di almeno 6 mesi, eventualmente anche disgiunti e con datori di lavoro
diversi.
Operativamente il processo di attivazione attraverso il WP segue il presente schema:
•
il disoccupato viene inviato presso uno dei provider che ha vinto la gara in una delle zone in cui è suddiviso il
territorio nazionale (complessivamente sono 18 aree). Di solito DWP appalta il Work Programme ad almeno
due provider per ciascuna zona, anche per aumentare la concorrenza tra i fornitori, e offrire al cliente
un’alternativa, qualora il provider a cui è stato assegnato non raggiunga risultati significativi in un dato periodo.
•
l’ente a cui il disoccupato si rivolge per l’assistenza ha la totale libertà di decidere cosa serve principalmente
all’individuo per aumentare la sua possibilità di trovare lavoro: formazione, supporto psicologico, ricerca di
lavoro, preparazione al colloquio, esperienza lavorativa di breve durata, ecc. Questo piano di azione individuale
viene denominato “black box” e rappresenta il percorso che dovrebbe avvicinare l’individuo al mondo del lavoro,
fino alla realizzazione di un’attività lavorativa per almeno sei mesi.
•
Questo è considerato il periodo minimo per il risultato anche da parte del provider, il quale altrimenti non vede
riconosciuto alcun diritto al pagamento del proprio fee. Per contro, la durata di due anni del WP è considerata
sufficientemente lunga da consentire ai fornitori privati di investire nell’attività di supporto all’inserimento
lavorativo, e avere maggiori possibilità di collocare i propri clienti per almeno sei mesi, anche in contratti
separati.
Nel capitolo successivo si descrive appunto la relazione tra operatori pubblici e privati nell’attuazione del WP.
Ad oggi circa il 30% di coloro che hanno iniziato il Work Programme ha trovato lavoro, con la relativa uscita dal welfare
(perdita del sussidio di disoccupazione) per almeno 13 settimane di seguito, il 19% è uscito dal sistema di welfare per
26 settimane consecutive. L’ERSA, la Confindustria britannica, ha inoltre comunicato che oltre 200.000 posti di lavoro
riguardano partecipanti al WP.
Alcune statistiche dimostrano che già a luglio 2012, 31.000 persone erano uscite dal sistema di welfare e avevano
trovato un’occupazione di almeno 6 mesi (o 3 per i casi più svantaggiati), mentre 20.000 persone avevano già superato i
6 mesi. Inoltre è stato calcolato che il costo individuale dell’inserimento risulta più basso rispetto ai precedenti
programmi: l’ERSA ha pubblicato un report in cui dimostra che il costo di un posto di lavoro creato attraverso il Flexible
New Deal2 è pari a circa £7.500, mentre il costo del WP è pari a poco più di £ 2.000. Bisognerà tuttavia aspettare ancora
un po’ di tempo per trarre conclusioni, e decretare il successo o meno dello schema, dato che il periodo previsto per le
persone nel WP è di due anni e il programma è iniziato nel 2011.
3.
La partnership pubblico privato nell’implementazione del Work Programme
La rilevanza delle politiche del lavoro, in particolare nell’attuale congiuntura economica, nonché la delicata questione
politica legata al successo o all’insuccesso del programma adottato dalla Coalizione di governo, conferiscono
un’importanza primaria al rapporto che si instaura tra il pubblico e il privato e alle modalità con cui, da un lato, si
Per una valutazione sul programma avviato nel 2009 vedi il rapporto del DWP:
https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/214533/rrep758.pdf
2
6
garantisce e, dall’altro, si controlla la qualità del servizio erogato. La questione della qualità dei servizi del Work
Programme emerge in due fasi distinte: nella selezione dei provider e durante la concreta esecuzione del contratto da
parte dei provider e quindi nella fornitura del servizio ai partecipanti al Work Programme.
Di seguito, analizziamo maggiormente in dettaglio come avviene la selezione dei provider.
Per la realizzazione del Work Programme il territorio del Regno Unito è stato suddiviso in 18 aree (Contract Package
Areas – CPA). Per ogni area viene pubblicato da DWP un avviso pubblico, che definisce i requisiti sia qualitativi che
quantitativi. La questione della qualità del servizio e della relativa misurabilità tramite standard minimi di servizio è
presente in quasi ogni sezione del bando di gara del DWP3, dando per assodato che ciascuna offerta non potrà
prescindere dal rispetto di alcuni requisiti generali, tra cui:
- la conformità alla normativa
- la conformità agli standard e ai regolamenti DWP
- la conformità agli impegni assunti nei confronti del FSE
Figura 1 – Prospetto delle Contract Package Areas (CPA) del Work Programme e relativi Providers primari 4
7
Nel merito della qualità del servizio, l’invito generale chiede al provider di dimostrare nelle proposte contrattuali come
intende prestare supporto nella ricerca e nel mantenimento del lavoro dei propri clienti, – pur lasciando al provider
stesso la libertà di stabilire il modo per raggiungere i risultati attesi. Le persone da inserire al lavoro vengono suddivise in
3
Vedi DWP - Invitation to Tender: http://www.dwp.gov.uk/docs/work-prog-itt.pdf
Fonte: https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/186922/cpa-preferred-bidders.pdf. I provider primari sono le strutture che
hanno sottoscritto il contratto con DWP; per la prestazione dei servizi possono ricorrere a subfornitori locali.
4
gruppi di clienti, a cui corrisponde anche una categoria di pagamento per il servizio reso dal provider, e che solitamente
prevede compensi crescenti in base alle difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro del cliente.
Tabella 1 - Gruppi dei clienti, tipologia e tempi di trasferimento al Work Programme da JCP 5
Customer Group
Time of Referral
Basis for referral
Jobseekers Allowance customers aged 18 to 24
Jobseekers Allowance customers aged 25 and over
Jobseeker Allowance - Early Access customers
facing significant disadvantage (e.g. young people
with significant barriers, NEETs, ex offenders)
From 9 months
From 12 months
From 3 months
Jobseekers Allowance customers who have recently
moved from Incapacity Benefit
All Employment Support Allowance customers
including contribution based, work related activity
unlikely to be fit for work in the short term and support
group customers.
Employment Support Allowance flow (income related)
customers who are placed in the Work Related
Activity Group
and Support Group
From 3 months
Mandatory
Mandatory
Mandatory or
voluntary
depending on
circumstance
Mandatory
At any time
Voluntary
5
At any time
When customers
are expected to be
fit for work in 3
months
At any time
When customers
are expected to be
fit for work in 3
months
Mandatory or
voluntary
depending on
circumstance
6
Ex-IB Employment Support Allowance (income
related) customers who are placed in the Work
Related Activity Group and Support Group (who have
recently moved from Incapacity Benefit)
Payment
Group
1
2
3
4
8
Mandatory or
voluntary
depending on
circumstance
7
Le caratteristiche principali del capitolato di gara sono descritte nel c.d. ‘Delivery Model’ del DWP. Ai provider e ai loro
subfornitori è concessa la più ampia libertà nelle modalità di esecuzione del contratto, poiché si riconosce il valore,
l’esperienza e la competenza delle strutture radicate nel territorio nell’individuare le azioni più efficaci (black box
strategy). Tuttavia i clienti devono conoscere qual è il livello del servizio che possono attendersi e per questo viene
chiesto ai provider di fornire l’elenco dei livelli minimi di servizio (MSL). Peraltro i MSL vengono trasposti in alcuni
indicatori di performance e sono resi noti sia al cliente sia ai cittadini in generale, per consentire un controllo sull’operato
dei provider. In caso di mancata erogazione del servizio in conformità ai livelli minimi, il DWP può prendere
provvedimenti per violazione del regolamento contrattuale.
Il principale meccanismo introdotto per garantire che i servizi del Work Programme offerti dai provider siano idonei a
raggiungere gli scopi prefissati con elevati standard qualitativi consiste proprio nello screening delle proposte e la
valutazione nel merito del modello di servizio e dei relativi livelli minimi garantiti.
Fonte: DWP - Invitation to Tender: http://www.dwp.gov.uk/docs/work-prog-itt.pdf. , pag. 6 - In Annex 2 (da pag. 34) sono disponibili ulteriori dettagli sulle categorie di
clienti e rispettivi criteri di pagamento
5
Linee guida per gli avvisi pubblici
Per lo screening delle proposte è stata seguita la procedura specifica illustrata nel documento di Istruzioni per i
partecipanti al bando del Work Programme, disponibile al seguente link: http://www.dwp.gov.uk/docs/work-proginstructions-bidders.pdf: al fine di individuare le combinazioni ottimali tra qualità e rapporto costi/benefici DWP ha
operato sulle bid due diverse valutazioni, una qualitativa ed una finanziaria, assegnando in ciascuna un punteggio
massimo di 60/120 e unificando poi i due punteggi in un unico score.
Le bid sono state poi sottoposte a Risk Assurance Test che verifica la congruenza fra le attività pianificate e le voci di
spesa previste e a seguito del test è stato applicato, con possibili riduzioni del punteggio, il Risk Assurance Rating
ottenendo il punteggio finale, base per la selezione conclusiva.
Alcuni principi fondamentali sono stati seguiti nella procedura di gara:
- i provider hanno potuto partecipare al bando solo nelle CPA corrispondenti ad ulteriori suddivisioni territoriali
(Lots) dove si erano già aggiudicati la ‘Framework competition’ (lanciata per selezionare un elenco di fornitori
nei servizi per il lavoro) ed avevano quindi sottoscritto un Framework Agreement con DWP
- per ogni CPA c’è stata una gara separata e ogni bando ha richiesto una diversa offerta
- in ogni CPA sono stati selezionati due o tre provider ed è stato consentito a ciascuno di loro solo un contratto
per CPA
- per alcuni requisiti del capitolato di gara sono state previste soglie minime di punteggio nella valutazione
qualitativa, per l’ ammissione dell’offerta alle fasi successive.
Ulteriori informazioni sui criteri di valutazione sono disponibili nell’ Appendix B del documento sopra menzionato.
Riportiamo per brevità l’esempio della proposta di Working Links, uno dei principali provider di DWP per il Work Programme, e in
nota si indicano i riferimenti a contratti con altri provider6, per un’analisi più esaustiva dei modelli di servizio e set di standard minimi
proposti dai principali fornitori di servizi del Work Programme.
Il Bando di DWP richiede innanzitutto che il fornitore evidenzi il c.d. Customer Journey, ovvero la descrizione dettagliata di come il
provider garantirà che il percorso del cliente (customer) sarà progettato su misura rispettando esigenze e barriere concrete
all’occupazione individuate nel singolo iscritto al programma.
Working Links dichiara che il suo processo è frutto di 11 anni di esperienza nell’erogazione di servizi per il lavoro alle categorie più
svantaggiate e investimenti di oltre 2 milioni di sterline in ricerca e sviluppo e test dei servizi. La progettazione del Customer Journey
inizia quindi dalla conoscenza del mercato del lavoro locale in cui si candida ad operare per conto del DWP, fornendo le percentuali
stimate di vari customer group, distinti in base ad età e benefit percepiti, e con ulteriore distinzione tra individui pronti al lavoro (job
ready), individui con barriere moderate all’occupazione ed altri con barriere più importanti.
Il Customer Journey viene articolato in 4 segmenti principali:
1. La presa in carico (Engagement): si dà rilevanza all’iniziale esperienza di passaggio da Jobcentre Plus, che fornisca una buona
introduzione al Work Programme, buona accoglienza e soprattutto un’attenta valutazione individuale delle esigenze effettuata
tramite uno strumento diagnostico denominato ‘My Way Up’: considerando tutte le caratteristiche e le barriere all’occupazione del
cliente e la sua distanza dal mondo del lavoro questo genera un elenco di azioni concrete sulla cui base si stila un piano di azione
(Into Work Plan) e si progetta il 2° segmento.
2. Supporto individuale pre-impiego (Individualised Pre Work Support): elementi fondamentali sono la nomina di un consulente
individuale che funge da punto di contatto in tutto il percorso verso un lavoro sostenibile ed il supporto nella preparazione del
Al seguente link l’elenco completo dei contratti sottoscritti dal DWP con i provider per l’erogazione del Work Programme:
https://online.contractsfinder.businesslink.gov.uk/Search%20Contracts/Search%20Contracts%20Results.aspx?site=1000&lang=en&sc=feb44acf654a-4651-9cd0-61186391cc5d&osc=b0c85646-df14-4801-a720-47f3fb2f5e12&rb=1
6
9
‘pacchetto minimo necessario’ (documento di prova del diritto a lavorare nel Regno Unito, Curriculum Vitae, conto corrente bancario
in Inghilterra). Per le tre categorie di ciascun customer group (job ready, moderate e significant barriers) sono previsti Into Work Plan
differenziati; ogni 6 mesi viene curato l’aggiornamento del piano individuale e per tutti è prevista ricerca concreta di lavoro con
finalità di ingresso nel mercato.
3. Supporto per il lavoro proattivo (Pro-active In-work Support): con l’accesso ai due anni di ‘sostenibilità’, dopo il primo anno in
Work Programme, inizia il 3° segmento che rappresenta la parte più significativa anche in termini di pagamento del fee, e persegue
l’obiettivo della conservazione del posto di lavoro proseguendo nella formazione professionale dell’individuo. Elementi principali sono
un team dedicato che subentrerà al consulente nominato nella fase del supporto pre-impiego, un piano personalizzato di attività (In
Work Support and Progression Plan - IWSPP), mentoring, help desk flessibile e soprattutto il c.d. ‘processo di rientro rapido’ nel
mercato del lavoro, in caso di perdita della posizione lavorativa.
4. Programma di Uscita: è l’ultima fase, in cui si delinea la transizione verso ulteriori azioni esterne al Programma, si procede ad un
colloquio finale con il cliente con redazione di un report individuale, si consente poi l’accesso al profilo personale per i tre mesi
successivi in un’ottica di supporto continuo verso un’occupazione sostenibile.
Nell’offerta di Working Links sono illustrati i 5 principi chiave su cui si basa l’approccio del servizio:
1)
2)
3)
4)
5)
personalizzazione del servizio con nomina di un consulente individuale
assegnazione dei clienti alle categorie del programma sulla base di un’attenta valutazione delle esigenze individuali e della
reale distanza dal mercato del lavoro
costruzione del percorso del cliente realmente su misura per sostenerlo verso l’occupazione
offerta del servizio effettivamente accessibile tramite canali diversificati e adeguati per tutti
collocazione in un lavoro sostenibile, che si verifica quando la persona giusta è inserita nel lavoro appropriato e nelle
corrette circostanze
Sempre in tema di requisiti di servizio, direttamente collegati alla loro qualità, il DWP chiede ai provider di definire un insieme di
standard del servizio misurabili con criterio chiaro e obiettivo. Di seguito si riporta l’elenco degli standard dichiarati da Working Links,
osservando che i propri Minimum Service Levels (MSL):
- consentono di tenere traccia del percorso del cliente determinando le attività chiave in ogni fase e garantendo
un’esperienza di qualità per lo stesso clienti e una performance ottimale;
- assicurano qualità, coerenza e trasparenza in tutta la catena di erogazione dei servizi (composta anche da sub-fornitori
locali)
- sono misurabili, sia tramite dati quantitativi sulla gestione sia tramite monitoraggi qualitativi, inclusi l’osservazione diretta e i
feedback dei clienti
- sono stati progettati espressamente per promuovere comportamenti positivi, cioè individualizzazione del servizio e
progresso continuo e per evitare comportamenti negativi quali il ‘parcheggio’ dei clienti che presentano le condizioni più
svantaggiate o la prescrizione di attività senza valutazione e piano individuali
- consente ai partner di Working Links di innovare le modalità di erogazione dei servizi: di fatto il provider indica il ‘cosa’ ma
non il ‘come’
- sono già idonei ad adattarsi nel futuro a nuovi customer groups o nuove definizioni dei benefit che dovessero derivare
dall’introduzione dello Universal Credit
10
Tabella 2 Gli standard minimi di servizio di Working Links
Provider del Work Programme per Aree (CPA) 8,11 & 13
Segmento del Customer Journey
La presa in carico
Il Supporto pre-impiego
Minimum Service Levels (MSL)
Ad ogni cliente verrà offerto un caloroso benvenuto all’iscrizione, di persona o telefonico, ed
entro i 2 giorni successivi verrà comunicata la data per effettuare l’introduzione al
programma - descrizione di attività, diritti e doveri - a non oltre 10 giorni di distanza.
Ogni cliente sarà informato sulla procedura di feedback sul servizio e incoraggiato a farne
uso.
Tutti i clienti:
- avranno un consulente personale;
- riceveranno una valutazione delle esigenze individuali che contribuirà alla redazione di
un ‘Into Work Plan’ su misura, con il percorso verso un’occupazione sostenibile;
- se già abili al lavoro avranno accesso alle offerte di impiego immediatamente dopo
l’introduzione al programma con supporto personalizzato;
- i clienti che presentano barriere all’occupazione moderate o manifestano obiettivi di
lavoro poco chiari avranno l’opportunità di un incontro individuale entro 5 giorni
dall’introduzione e accesso ad un’ampia gamma di servizi personalizzati che li
agevoleranno nella soluzione delle problematiche riscontrate;
- coloro che rivelano maggiori ostacoli all’impiego o obiettivi occupazionali per nulla chiari
saranno ugualmente ammessi ad un incontro individuale entro 5 giorni dall’introduzione
e ad un’ampia gamma di servizi personalizzati;
- tutti i clienti saranno supportati nel ricevere competenze di base sull’IT e avranno
accesso alle principali risorse di ricerca di lavoro, compreso: un indirizzo Hotmail,
moduli di apprendimento on-line e strumenti di ricerca di lavoro, calcolo sul
miglioramento delle proprie condizioni finanziarie.
Ogni cliente inoltre creerà un documento di autopresentazione per il datore di lavoro
(Employer Portfolio) (il 50% entro due settimane dall’introduzione e la versione completa
entro il primo mese) che include la prova del diritto a lavorare nel Regno Unito e il Curriculum
Vitae. Riceverà inoltre supporto nell’apertura di un Conto Corrente bancario se necessario.
Il Supporto durante l’impiego
Almeno ogni quindici giorni tutti i clienti avranno contatti significativi con il provider.
Tutti i clienti che iniziano un lavoro riceveranno un In Work Support and Progression Plan
(IWSPP)
Inoltre a tutti i clienti verrà offerto:
- un contatto settimanale tra la 1° e la 9° settimana
- un contatto ogni 15 giorni tra la 9° e la 26° settimana
- un contatto mensile dalla 26° settimana alla fine del programma
Ai clienti con un Piano ‘In Work’ sarà offerta una revisione del CV ogni 6 mesi e potranno
ricevere supporto dalle 8:00 alle 20:00 (p.m.) dal Lunedì al Venerdì
Infine sarà disponibile un servizio di ‘rientro rapido’ nel mercato in ipotesi di perdita della
posizione lavorativa ottenuta nel corso del WP
11
Per quanto riguarda la garanzia e il controllo di qualità nell’esecuzione del contratto, si riportano per brevità di
esposizione solo gli elementi principali che consentono al DWP, tramite l’operato di JobcentrePlus, di monitorare
l’erogazione del servizio da parte dei provider che si vedono assegnati i clienti. Gli approfondimenti saranno possibili
attraverso l’analisi dei documenti originali che sono richiamati nel presente rapporto.
Vengono applicati due diversi criteri di monitoraggio della performance: uno premiale e incentivante l’altro di natura
sanzionatoria.
Il meccanismo incentivante opera attraverso il sistema dei pagamenti ai provider da parte del DWP, commisurati ai
risultati ottenuti e alla sostenibilità dell’impiego (fino al limite dei 24 mesi previsti per la durata del Work Programme per
ciascun cliente), come illustrato nello schema seguente e in base ai parametri indicati nella successiva tabella n. 3.
Figura 2: Sistema di pagamento del compenso ai provider in base agli step del cliente verso un’occupazione sostenibile
12
Si individuano quattro categorie di pagamenti:
1) una quota al momento della registrazione del cliente nel WP (Attachment Fee)
2) il pagamento al momento dei primi 6 mesi di inserimento lavorativo (Job Outcome Payment)
3) il pagamento per ogni mese aggiuntivo di permanenza al lavoro dal Job Outcome (Sustainment Outcome
Payment)
4) gli Incentive Payments, che vengono erogati ai provider che raggiungono alti livelli di performance
Le prime due quote vengono erogate in base al customer group di appartenenza dell’iscritto, poiché alcuni gruppi
richiedono maggior assistenza. Il principio alla base del sistema, tuttavia, è che l’operatore privato trovi remunerativo
partecipare al Work Programme solo se garantisce ai propri clienti la sostenibilità del lavoro per il proprio cliente: è infatti
a partire dal Sustainment Payment che il provider recupera l’investimento fatto per adeguare le competenze del cliente e
renderlo effettivamente pronto per l’inserimento al lavoro.
1) Attachment fee
E’ la quota erogata al provider al momento della presa in carico del cliente. Non prevede procedure di richiesta ma è il
provider stesso ad avviarne l’erogazione previa registrazione della data del primo contatto con il cliente (attachment) nel
Provider Referral and Payment System (PRaP) del DWP o in altro proprio sistema informatico.
L’attachment fee è prevista in progressiva riduzione dopo il primo anno fino ad azzerarsi al 4° (inizio 2014).
2) Job Outcome Payment
Viene erogato quando un cliente è stato in occupazione per un periodo continuativo o cumulato (Job Outcome payment
trigger point) come definito per ciascun gruppo nella tabella 3. Nel tender è chiesto ai provider di verificare se su questo
elemento possano prevedere richieste ‘ottimizzate’ di pagamento, ovvero commisurate ai costi reali che possono variare
tra le singole aree. Spetta a DWP stabilire il livello massimo di Job Outcome per customer group, con riferimento al
quale peraltro è chiesto ai partecipanti al bando di prevedere delle riduzioni proponendo due aliquote, una per gli anni 12 e l’altra per gli anni 3-5.
3) Sustainment Outcome Payment
Spetta al provider quando riesce a mantenere un cliente in occupazione per un numero di settimane oltre i sei mesi di
occupazione minimi per far scattare il pagamento del job outcome (vedi sotto Tabella 3).
I clienti che lasciano il lavoro prima dell’Allotted Time (104 settimane a partire – e includendo – la data di trasferimento
da Jobcentre Plus) devono rientrare nel Work Programme fino alla sua conclusione, ovvero fino a nuovo impiego. Se il
provider reinserisce il cliente al lavoro può richiedere un ulteriore Sustainment Outcome Payment, fino al raggiungimento
del massimo previsto per gruppo.
4) Gli Incentivi (Incentive Payments) sono erogati ai provider che raggiungono alti livelli di performance – commisurata ai
dati dei 12 mesi precedenti - per i gruppi 1, 2 e 6.
13
Tabella 3: Ammontare dei compensi ai provider per customer group7
14
I livelli minimi di performance e il pagamento di incentivi si applicano ai gruppi di pagamento 1, 2, e 6. Il DWP ha
calcolato sulla base delle serie storiche la c.d. non-intervention performance, rapportata al numero di posti di lavoro che
si sarebbero verificati in assenza del Work Programme. Questa soglia diventa la base per calcolare il sistema
incentivante e quello sanzionatorio. Infatti, qualora il provider non raggiunga la soglia di performance prevista dopo un
dato periodo di trattamento del cliente nel Work Programme (di solito misurata anno per anno e diversificata per
customer group) viene considerato sotto-performante. Lo standard minimo di performance viene calcolato sulla base
della soglia della non-intervention performance maggiorata del 10%. I provider che non superano questa soglia vengono
indicati come inadempienti (‘not meeting minimum performance standards’): questo può portare a varie azioni per
inadempimento contrattuale da parte del DWP, fino alla risoluzione del contratto.
I provider particolarmente performanti, invece, ottengo il pagamento di un incentivo, oltre al fee dovuto ad ogni job
outcome, a partire dal 4° anno di trattamento del cliente, al superamento di un risultato pari alla non-intervention
performance aumentata del 30%.
La performance dei provider è incentivata anche attraverso la concorrenza tra strutture nella stessa Area (CPA): in base
ai risultati ottenuti – con ulteriore applicazione del meccanismo sanzionatorio - quote di mercato vengono trasferite
dall’uno all’altro provider. Si applicano i seguenti principi:
7
Fonte: DWP Invitation to Tender, http://www.dwp.gov.uk/docs/work-prog-itt.pdf, pag. 10
-
i trasferimenti avvengono solo nell’ambito della stessa Area
solo nuovi clienti possono essere trasferiti al provider più virtuoso (non si intaccano quote già assegnate)
del provider ricevente verrà controllata la regolarità amministrativa
il provider con bassa performance perde il 5% dei clienti sul dato gruppo ad ogni fase di verifica (che avviene
ogni 12 mesi)
se in un’Area sono operativi più di due provider, il trasferimento avviene dal meno virtuoso al più performante
se il trasferimento non può avvenire ad es. per non completa regolarità del provider di destinazione si rinvia alla
successiva verifica, anticipata a 6 mesi
i provider vengono regolarmente informati sulla propria e sull’altrui performance
per la raccolta dei dati viene utilizzata la piattaforma PRaP del DWP
Infatti, sia le attività di JCP sia quelle dei provider dei Work Programme sono sostenute da un robusto sistema
informativo del lavoro che combina fonti statistiche ed amministrative messe a disposizione dal DWP per garantire:
•
a livello nazionale le analisi dei mercati del lavoro locali per la programmazione degli interventi, la
predisposizione dei bandi di gara per l’assegnazione dei Work Programme ai provider privati e la valutazione
dei risultati sia dei JCP sia dei provider stessi;
•
a livello locale per la definizione delle strategie di intervento di JCP e dei provider, che possono utilizzare le
diverse fonti informative amministrative e statistiche per intervenire sulle imprese (individuazione delle
vacancies e dei settori maggiormente trainanti) e sulle diverse categorie sociali di disoccupati (analisi delle
condizioni di svantaggio, monitoraggio dei risultati conseguiti per settore e bacino territoriale ecc.).
4.
Politiche attive per i giovani e la “Garanzia Giovani”
Nel 2012 il DWP ha avviato, con uno stanziamento di circa £1 miliardo (circa 1,2 Mio Euro), lo Youth Contract (YC),
un insieme di misure per combattere la disoccupazione giovanile tramite incentivi alle imprese e creazione di varie
opportunità di impiego, tirocinio o esperienza di lavoro per circa 500.000 giovani tra i 18 e i 24 anni entro la fine del
2015. In realtà lo YC è una personalizzazione del Work Programme, mirato a intensificare l’intervento sui giovani, per
ridurre quanto più possibile i tempi di permanenza dei giovani nella disoccupazione.
Poggia anche in questo caso su un sussidio settimanale erogato al giovane, che si registra presso JCP e riceve
assistenza per la ricerca di lavoro nei 9 mesi successivi. Se non trova lavoro in questo periodo, viene indirizzato da JCP
ai provider privati che sviluppano il Work Programme, strutturato con una serie di misure più intensive per i giovani,
rispetto a quelle per gli adulti:
1)
2)
3)
4)
5)
Incentivi all’occupazione
Realizzazione di esperienze di lavoro
Formazione specialistica settoriale
Incentivi all’Apprendistato
Ulteriori misure di supporto ai giovani tra i 16 ed i 17 anni.
15
a) gli incentivi salariali: da Aprile 2012 e per tutta la durata del pacchetto (3 anni), gli incentivi salariali possono
essere erogati ai datori di lavoro che decidano di assumere, per almeno 26 settimane, giovani tra i 18 e i 24
anni già beneficiari di JSA da almeno 6 mesi o già iscritti al Work Programme o al Work Choice8. L’importo
previsto è di £ 2.275,00 per l’assunzione full-time o comunque superiore alle 30 ore settimanali; è prevista
anche l’assunzione part-time - da un minimo di 16 fino a 29 ore- cui corrisponde un incentivo ridotto del 50%
(£ 1.137,50). Scopo degli incentivi salariali è incoraggiare i datori di lavoro a coprire le proprie esigenze di
personale offrendo una possibilità a giovani lavoratori, in un mercato del lavoro debole soprattutto per chi ha
esperienza e competenze limitate. I Job Centres o i provider privati che erogano i servizi del Work
Programme cooperano con i datori di lavoro per individuare opportunità occupazionali e avviare la procedura
di richiesta dell’incentivo in caso di assunzione. L’erogazione dell’importo viene effettuata dal DWP
direttamente a favore del datore di lavoro, dopo 26 settimane dall’inizio dell’attività lavorativa. Per le imprese
sotto i 50 dipendenti – e non per quelle di maggiori dimensioni, che si presume che non siano in grado di
sostenere talune spese iniziali per l’assunzione - è possibile richiedere un versamento anticipato di £700 dopo
le prime 8 settimane ovvero di £350 in caso di contratto part-time. In ipotesi di abbandono anticipato della
posizione lavorativa da parte del neo-assunto l’incentivo verrà erogato in quota ridotta del 50% al compimento
delle 13 settimane, eventualmente al netto della quota anticipata. Gli incentivi non sono previsti in linea
generale per gli Enti pubblici centrali (Dipartimenti del Governo, Non-departmental public bodies (NDPB) istituzioni con funzioni principalmente consultive, che si occupano di gestire fondi per specifiche iniziative o
servizi - e rispettive Agenzie Esecutive), ma possono beneficiarne le amministrazioni locali e i National Health
Service trusts (NHS) (aziende pubbliche che forniscono servizi nel Sistema Sanitario Nazionale). I giovani
lavoratori assunti nell’ambito dello Youth Contract mantengono il diritto al Salario Minimo Nazionale e
l’erogazione dell’incentivo a favore del datore di lavoro è consentita anche nel caso in cui il giovane sia
beneficiario di sussidio di disoccupazione (JSA), Income Support (IS), Incapacity Benefit (IB) etc. L’incentivo
all’impresa, però, non è cumulabile con altre forme di sostegno finanziario (ad es. l’Apprenticeship Grant for
Employers dell’ammontare di £ 1.500 erogato dal Department for Business, Innovation and Skills, v. oltre); è
soggetto alla ordinaria policy sulla tassazione; viene erogato anche in caso di assenza del giovane per
malattia o di compimento del 25° anno di età a contratto in corso.
b) Esperienze di lavoro: lo Youth Contract prevede la realizzazione nei prossimi tre anni di ulteriori 250.000
work experience. Queste sono concordate con le imprese, in particolar modo locali, alle quali si chiede di
contribuire allo sviluppo delle capacità dei giovani di adattarsi al mondo del lavoro ed essere in grado di
trovare e mantenere una posizione lavorativa. Dal canto loro le aziende possono aumentare la propria
visibilità, sviluppare competenze manageriali, accedere a talenti nascosti in termini di risorse umane e
ricevere un apporto di idee innovative. Le work experience hanno una durata da 2 a 8 settimane. Tramite
colloqui informali con i datori di lavoro - o svolti dai Job Centres per conto delle imprese - si individuano le
migliori combinazioni tra posizioni disponibili e giovani disoccupati; questi ultimi continuano a ricevere
eventuali sussidi oltre alla copertura di spese di viaggio e eventuali altri benefit a cui abbiano diritto, pertanto
non sono dovuti salari da parte dell’impresa. Durante l’esperienza i giovani vengono aiutati ad acquisire
confidenza con le mansioni previste, sono affiancati da lavoratori esperti e rimangono in contatto con i Job
8
Work Choice è un programma di supporto per disabili in condizioni di difficoltà occupazionali; è volontario ed offre varie
forme di assistenza, dal training e sviluppo di competenze al rafforzamento dell’autostima e al coaching per i colloqui di
lavoro.
16
Centres anche per eventuali colloqui di lavoro. Trascorse le otto settimane, i partecipanti possono prorogare
l’esperienza di ulteriori quattro se il datore di lavoro offre loro di inserirli in azienda tramite apprendistato.
c) Le Sector-based work academies: attraverso questa misura le imprese possono ricevere supporto nelle
esigenze di ampliamento del personale e nella creazione di una forza lavoro con competenze adeguate per
sostenere e far crescere il business.
Le academies possono durare fino a 6 settimane e prevedono 3 attività principali:
 Training pre-occupazionale in base alle esigenze concrete dell’impresa e del settore (progettato con le
imprese, finanziato con fondi pubblici - v. Skills Funding Agency 9 – e armonizzato con il Qualifications
and Credit Framework)
 Una posizione di tirocinio (work experience) (anche questa progettata con gli imprenditori, sulla base di
un’ampia considerazione degli aspetti professionali e interpersonali della vita in azienda)
 Un colloquio di lavoro garantito, presso l’azienda con cui è intercorsa la collaborazione
L‘impresa non deve sostenere costi se si rivolge alle academies. Il lavoratore continua a percepire sussidi e i
Job Centres coprono gli eventuali costi.
d) Incentivi salariali per l’Apprendistato (limitati all’Inghilterra): sono previsti a supporto di nuovi percorsi di
apprendistato per giovani tra i 16 e i 24 anni e per incoraggiare le piccole imprese che non hanno avuto
esperienza in tal senso a trarne vantaggio. Uno degli strumenti è l’ “AGE 16 to 24 Apprenticeship Grant for
Employers” 10 diretto a imprenditori che assumano un giovane d’età tra 16 e 24 anni. Il National
Apprenticeship Service (NAS) 11 può erogare un importo di £ 1.500 per apprendista. Ogni impresa può
ricevere un massimo di 10 incentivi nell’intera durata dell’iniziativa. Deve trattarsi di imprese con un numero di
dipendenti inferiore a 1.000 che non hanno mai avuto accesso all’Apprendistato o almeno non negli ultimi 12
mesi. A partire dal Dicembre 2012, gli incentivi salariali sono stati estesi, in tutto il territorio nazionale, alle
assunzioni di giovani tra 18 e 24 anni non ancora iscritti al Work Programme. Dal 10 Giugno 2013 il London
Enterprise Panel (LEP)12 eroga un ulteriore finanziamento di £ 1.500 alle imprese con sede nell’area di
Londra che vanno ad aggiungersi alle £ 1.500 del NAS. Quindi un incentivo totale di £ 3.000 per le imprese
che dispongono dei requisiti di accesso.
e) Supporto ai Neet tra i 16 e i 17 anni (riservato all’Inghilterra): il Governo ha previsto £ 150 milioni da investire
nel triennio 2012-2014 per supportare giovani tra 16 e 17 anni che non sono in istruzione, lavoro o
formazione. A differenza dei giovani sotto i 25 anni, per i quali l’iscrizione è obbligatoria dopo 9 mesi di
disoccupazione (inferiore peraltro ai 12 mesi degli over 25), per i giovani Not in Education, Employment or
Training il termine è ridotto a 3 mesi, in linea con quanto previsto dalla Garanzia Giovani.
Ai provider, selezionati tra imprese e organizzazioni, è riconosciuta piena libertà di progettare e
personalizzare un programma di supporto ai giovani verso l’accesso a istruzione full-time, apprendistato o
9
http://skillsfundingagency.bis.gov.uk/: si tratta di un organismo partner del Department for Business, Innovation and
Skills (BIS) e si occupa di finanziare e promuovere l’educazione continua degli adulti e lo sviluppo delle competenze in
Inghilterra a supporto della crescita economica.
10 http://www.apprenticeships.org.uk/Employers/Steps-to-make-it-happen/Incentive.aspx
11 http://www.apprenticeships.org.uk/
12 http://www.london.gov.uk/priorities/business-economy/london-enterprise-panel: si tratta di una partnership tra imprese
locali dell’area londinese che effettua attività di consulenza al Mayor di Londra in tema di investimenti strategici, crescita,
innovazione e competitività.
17
lavoro. La Young People’s Learning Agency (YPLA)13 ha realizzato all’avvio del programma una gara pubblica
per organizzazioni di ogni settore, per affidare la conduzione di questo programma su base regionale o sottoregionale.
Nella c.d. black box, che in sostanza conferisce libertà alle strutture di progettare piani personalizzati di
assistenza agli iscritti al programma, si possono prevedere interventi più mirati per questo target, quali:
- supporto per l’iscrizione ai corsi d’istruzione e formazione e la candidatura a posizioni di lavoro,
tramite esercitazione nei colloqui e redazione delle domande
- coinvolgimento in progetti di alfabetizzazione e sviluppo delle competenze di base
- mentoring intensivo e sostegno personale in settori come finanza personale, salute e benessere
- affiancamento per avvicinare i giovani all’ambiente di lavoro e alla vita lavorativa
5.
Universal Credit (Credito Universale)
Nell’ambito della riforma del Welfare avviata a partire dal 2012, nel Regno Unito è stata lanciata una radicale riforma
del sistema di benefit, il Programma Universal Credit14, che accorpa in un unico strumento diversi benefici e
prestazioni sociali precedentemente percepiti a vario titolo dalle persone in età lavorativa disoccupate o a basso
reddito. Lo Universal credit sostituisce le seguenti misure di politica passiva: income-based Jobseeker’s Allowance;
income-related Employment and Support Allowance; Income Support; Child Tax Credits; Working Tax Credits;
Housing Benefit15.
Le caratteristiche principali dello Universal Credit possono riassumersi come segue:



è strutturato in modo tale da incentivare il ritorno al lavoro o l’aumento delle ore di lavoro da parte delle
persone a carico dell’assistenza sociale (“making work pay”), attraverso ad es. la valutazione della capacità
lavorativa del richiedente e la fissazione di un tetto massimo all’importo del benefit inferiore al salario medio
delle famiglie che lavorano;
è un sistema che diminuisce in modo progressivo all’aumentare del reddito. Ciò dovrebbe rendere più
semplice per le famiglie integrare le prestazioni sociali con la capacità di reddito familiare;
comporta modalità di pagamento differenti rispetto al passato, finalizzate ad una maggiore
responsabilizzazione dei beneficiari nel gestire il proprio reddito (es. viene pagato mensilmente anziché
settimanalmente; la parte di benefit per la copertura dell’affitto di casa viene ora pagato al beneficiario e non
più direttamente al padrone di casa).
Darà accesso al sostegno finanziario a nuovi soggetti, molti dei quali saranno occupati e non avranno mai avuto
contatti con Jobcentre Plus prima. A costoro, però, verranno sottoposte nuove forme di condizionalità: ad esempio
potrà essere chiesto di intraprendere ulteriori attività per integrare i propri guadagni (in fase di studio ancora i modi per
determinare questa condizionalità).
La YPLA, struttura per l’istruzione e la formazione dei giovani 16-19 anni, nell’ambito della riforma del sistema
educativo è stata soppressa e le relative competenze trasferite alla Education Funding Agency (EFA)
http://www.education.gov.uk/aboutdfe/executiveagencies/b00199952/the-education-funding-agency
14 Per maggiori informazioni sullo Universal Credit cfr. https://www.gov.uk/government/policies/simplifying-the-welfaresystem-and-making-sure-work-pays/supporting-pages/introducing-universal-credit
15 https://www.gov.uk/browse/benefits
13
18
In generale i claimants, come corrispettivo dei benefici percepiti, assumono il c.d. claimant commitment, ovvero si
impegnano ad intraprendere ogni iniziativa e ad adottare ogni misura attiva per accedere a concrete chance di
occupazione. In caso di mancato rispetto del commitment il rischio è la decurtazione o la sospensione dei benefici fino
a tre anni16. E’ prevista l’introduzione di un sistema di acquisizione di informazioni in tempo reale - in coordinamento
con l’Agenzia delle Entrate del Regno Unito (HMRC) - che colleghi in via diretta la retribuzione di un dipendente con il
benefit percepito attraverso l’ Universal Credit.
L’intero programma è concepito per essere implementato on-line, in modo semplice e accessibile - pur prevedendo
forme di assistenza telefonica o di persona (es. nei Jobcentres o presso soggetti terzi) – sull’idea che il mondo è ormai
sempre più digitale, che molti dei costi del servizio possono così essere tagliati, che molti dei lavori attuali richiedono
capacità d’uso delle tecnologie digitali. I richiedenti verranno posti nelle condizioni di diventare autosufficienti nell’uso
del servizio, attraverso una modalità ‘self-service’ ad ogni livello e cambierà la modalità di lavoro degli operatori del
programma. Il passaggio al digitale verrà garantito tramite iniziative in vari ambiti (DWP, pubblico, privato, ambienti del
volontariato), dal ‘Digital Champion’ alle postazioni Internet pubbliche, dalla consulenza e le campagne informative alla
diffusione dell’uso di piattaforme digitali anche per altre tipologie di servizi.
Ai richiedenti verranno offerte anche forme ulteriori di supporto:
• nella gestione delle entrate: il DWP valuta l’idoneità di nuove tipologie di conti correnti bancari e altri prodotti
finanziari per aiutare i richiedenti l’UC a programmare e gestire il proprio budget. Questi prodotti finanziari
potrebbero garantire che i consumi di base siano coperti, aiutandoli a creare una buona reputazione creditizia e ad
interrompere il ciclo dell’ esclusione finanziaria.
• un periodo di start up di un anno per i richiedenti che hanno costituito un’impresa da meno di 12 mesi che
consentirà di concentrarsi sul business non dovendo tenere in considerazione requisiti o livelli minimi di reddito.
Periodo che verrà consentito ogni 5 anni.
• supporto per i richiedenti che possano averne necessità nelle procedure di richiesta dello Universal Credit (l’11
Febbraio 2013 è stato pubblicato dal DWP il docuemnto ‘Universal Credit local support services framework’17 che
illustra destinatari e modalità delle attività di assistenza)
All’offerta dei servizi di supporto parteciperanno a pieno titolo le Autorità locali, che concluderanno accordi a più livelli
con il DWP con il fine di fornire assistenza integrata ai claimants con esigenze particolari.
Lo Universal Credit comporterà cambiamenti importanti, per questo è stata prevista una forma graduale per la sua
introduzione: dal giugno 2012 progetti dimostrativi e sperimentazioni hanno già avuto luogo nell’area di Greater
Manchester e da aprile 2013 in altre aree del Paese, queste proseguiranno fino al 2017, in fasi progressive di
implementazione.
Nel frattempo, campagne di comunicazione stanno diffondendo la conoscenza del programma per velocizzarne la
piena adozione da parte della popolazione del Regno Unito.
16
http://www.dwp.gov.uk/docs/universal-credit-faqs.pdf, pag. 2
https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/181395/uc-local-service-supportframework.pdf
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