2 Relazione pericolo stradale - Ordine degli Architetti Viterbo

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2 Relazione pericolo stradale - Ordine degli Architetti Viterbo
TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA
SEZIONE DISTACCATA DI OSTIA
R.G. N. …………
………………
CONTRO
………..
RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA
1. PREMESSA
Il giorno 20 aprile 2011, il Giudice del Tribunale di Roma, Sezione Distaccata
di Ostia, Dr.ssa ……….., mi conferiva l’incarico di Consulente Tecnico di
Ufficio per il ricorso R.G. N. ……… promosso dal ……… contro il ……..,
per ottenere l’esecuzione delle opere necessarie al ripristino del terrapieno
sottostante il manto stradale in corrispondenza della sua proprietà sita in
Roma, Via …………., e per il ripristino dello stato dei luoghi relativamente
all’immobile e al risarcimento dei danni patrimoniali e non.
Al momento del conferimento dell’incarico il Giudice mi formulava il
seguente quesito:
“letti gli atti ed i documenti di causa, ispezionati i luoghi e compiuti i
necessari accertamenti:
1) accerti il CTU con relazione scritta, fotografica e su supporto informatico
lo stato dei luoghi, e, se nella proprietà privata dell’attore sono
riscontrabili i danni alle mura dell’edificio lamentati in citazione; in caso
positivo descriva a) le cause ed i lavori necessari per la loro eliminazione;
b) il costo necessario delle opere per il ripristino dello stato dei luoghi
espressi al prezzo corrente di mercato”;
2) dica il CTU se esiste pericolo per la staticità dell’immobile dell’attore;
3) dica il CTU se i lavori effettuati dal Comune di Roma abbiano risolto i
problemi lamentati dall’attore”.
Nel prosieguo in alcuni passi indicherò con “attore” ………… e con
“convenuto” il …………...
2. ESAME DEGLI ATTI
Prima di effettuare i sopralluoghi presso la proprietà …….. e la strada Via
…….., ho esaminato gli atti della citazione per conoscere le lamentele
denunciate.
……….. è proprietario di un immobile destinato a civile abitazione situato nel
Comune di Roma, Municipio ……., loc. …….., Via ………., distinto al
Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio ….., particella ……, sub
…… sub ………, piano terra e seminterrato.
L’immobile è articolato su due piani, di cui il piano terra è pressoché a livello
della Via …………., anche se risulta leggermente ribassato rispetto a questa,
mentre l’altro piano (seminterrato) è situato sotto il piano terra. Al piano terra
si accede per mezzo di un ballatoio (accesso pedonale), compreso tra il
cancello di ingresso e l’edificio. Tale ballatoio costituisce il solaio di
copertura del locale garage posto al piano seminterrato. Il piano seminterrato
risulta pressoché fuori terra in quanto si trova a livello del terreno di
pertinenza che circonda l’edificio, ma risulta ribassato di circa 2,20 mt dalla
quota del ballatoio di accesso al piano terra.
In sostanza il piano seminterrato, proprio per le caratteristiche orografiche del
terreno, risulta ribassato rispetto al tratto della Via ………... A questo piano
seminterrato si accede mediante un passo carrabile con rampa situato
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pochissimo più avanti (verso Roma) rispetto al cancello pedonale principale
(civico …….).
Il terreno di pertinenza dell’edificio confina a Nord con la Via …….., a Sud
con i terreni della ……….., a Ovest con il terreno privato (particella ……), ad
Est con altri terreni privati (particelle ………) (All. 1).
L’immobile nel 1986 è stato oggetto di domanda di concessione in sanatoria
……… del ……….. e per essa è stata rilasciata dall’USCE (Ufficio Speciale
Condono Edilizio) la concessione in sanatoria n. ………. del …….. intestata a
………….., per una superficie complessiva residenziale di 170,70 mq (132,00
mq residenziale e 64,50 mq non residenziale) (All. 2).
Successivamente nel 2004 ……….. ha richiesto una ulteriore concessione in
sanatoria per un ampliamento con veranda (12,54 mq) e prolungamento di
balconi con prot. ……… del ………., progressivo ………(All. 3), per
risanamento di superfici con prot. ……… del …….., progressivo ……..(All.
4), e per una tettoia e piscina nel cortile di pertinenza con prot. ….. del
…………, progressivo ……….. (All. 5).
Il piano terra è composto da quattro stanze, cucina e bagno, mentre il piano
seminterrato è composto da due stanze, un bagno, una cucina.
Il terreno circonda la casa sui quattro lati, con il piano seminterrato
completamente fuori terra su tre lati (Ovest, Sud, Est), mentre il quarto lato,
quello verso la ………. (Nord), risulta per la maggior parte a ridosso del
locale autorimessa presente sotto il ballatoio di ingresso (una parte del lato
Nord è libera ed è a ridosso della scaletta per scendere al giardino di
pertinenza).
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Le parti di terreno a destra e a sinistra del locale autorimessa confinano con il
terrapieno della Via ………. a quota ribassata di circa 2,60-2,70 mt rispetto a
tale strada. Il lato della proprietà confinante con la strada Via ………. è lungo
circa 28,00 mt.
L’attore lamenta che il terrapieno su cui si trova il marciapiede e l’asfalto
della Via ………. ha continui movimenti franosi in parte da attribuire agli
agenti atmosferici (piogge torrenziali) ed in parte allo stato di conservazione e
di manutenzione del manto stradale ampiamente sollecitato dal traffico di
mezzi pesanti. Questi movimenti franosi avrebbero lesionato il marciapiede
posto accanto alla carreggiata, con gravi rischi sia per i pedoni che potrebbero
cadere nella sua proprietà, sia per la sua stessa proprietà.
Nonostante le denunce fatte al comando del …….Gruppo dei Vigili Urbani
(VVUU) e al Comune di Roma, ………. faceva intervenire i Vigili del Fuoco
(VVF) per far constatare la pericolosità dei luoghi. I VVF evidenziavano il
cedimento del terreno sotto il manto stradale e la fenditura sul marciapiede e
………… veniva invitato a non transitare nella proprietà ed in prossimità
della parete interessata al cedimento “fino a quando tecnici qualificati non
avessero stabilito le modalità di consolidamento del terreno” (All. 6).
Sempre secondo le lamentele di ………. un tratto della carreggiata veniva
interdetto al traffico per circa due mesi e poi riaperto, mentre veniva interdetto
il traffico pedonale sul marciapiede lesionato mediante una transennatura.
Nonostante le ripetute sollecitazioni ad intervenire inoltrate al Comune di
Roma, e nell’inerzia di questo, …………… iniziava a realizzare nella sua
proprietà un muro di contenimento in cemento armato per contenere il terreno
che invadeva la sua proprietà. Le opere venivano iniziate senza alcun tipo di
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permesso e di elaborati strutturali firmati da un tecnico qualificato e
depositati, per cui il proprietario veniva perseguito penalmente ai sensi
dell’art. 44 lett. b) del DPR 380/01.
Il ricorrente lamenta che il dissesto del tratto stradale e sottostradale in
prossimità della sua abitazione, procura violente vibrazioni dell’area su cui
insiste l’edificio con danni alle murature e pericolo per la staticità dell’edificio
stesso. Lamenta inoltre danni non patrimoniali a lui, alla sua convivente e alla
figlia.
3. SOPRALLUOGHI
Il giorno 03 maggio 2011 alle ore 15,40 ho effettuato il primo sopralluogo
presso l’immobile di ………, in Via Ostiense n. 1691, alla presenza del
proprietario e del suo legale Avv. ……………..
Quest’ultima mi ha confermato che il Consulente tecnico di ……….era l’Ing.
………., già nominato in Cancelleria, il quale per urgenti impegni
improcrastinabili non era potuto intervenire al sopralluogo.
Nella mattinata avevo provveduto a ricordare all’Avv. ………, legale del
Comune di Roma, il giorno e l’ora dell’accesso, già stabilito in sede di
udienza (All. 7).
Per il Comune di Roma non è intervenuto nessuno.
Dopo la lettura dell’atto di citazione e l’esame di alcuni documenti mostrati da
……….. inerenti la regolarità dell’edificio, tra cui l’accatastamento, le
domande di condono edilizio, la concessione in sanatoria, le denunce dei
dissesti, ecc. di cui mi ha fatto poi pervenire le copie a studio, ho esaminato lo
stato dei luoghi ed in particolare le condizioni della strada Via ……….nel
tratto interessato.
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La proprietà …….. si trova a confine con la Via ……. ed ha il civico
…….(foto 1, 2, 3, 4). L’accesso all’abitazione, costituita da un edificio a due
piani, avviene attraverso un ballatoio in corrispondenza del cancello pedonale
(foto 5). Il ballatoio costituisce la copertura del locale autorimessa (garage)
posto al piano seminterrato (foto 6, 7). L’accesso carrabile è situato pochi
metri oltre il cancello di ingresso in direzione Roma (foto 8, 9).
Nel tratto davanti la proprietà ………., la Via ……. è in pendenza verso il
basso in direzione dell’incrocio con Via di ………. (foto 10, 11). Tra l’asfalto
della carreggiata e l’ingresso c’è un dislivello di circa 40-50 cm (foto 12) con
una cunetta che avrebbe il compito di convogliare le acque meteoriche verso
Via di ……. (foto 12). Purtroppo il primo pozzetto a monte dell’edificio (foto
13), davanti al civico 1695 (foto 14, 15), ha una posizione troppo arretrata
(foto 13) da non consentire la raccolta dell’acqua che scorre lungo la cunetta,
per cui buona parte si infiltra nella zona ora interdetta interessando il terreno
sottostante ed altra prosegue verso valle dove si trovano altri due pozzetti
(foto 12, 16), anch’essi di scarsa capacità ricettiva.
Pressoché davanti il cancello d’ingresso (leggermente spostata verso …….)
ho rilevato la presenza di una traccia trasversale alla strada (foto 17, 18),
probabilmente dovuta all’inserimento di cavi di servizio, richiusa con terreno
e pavimentazione asfaltata, sulla quale gli automezzi pesanti (foto 11) hanno
esercitato un costipamento ed un abbassamento della superficie creando ai lati
due piccoli dossi (foto 19). Sulla traccia sono stati fatti piccoli interventi per
ridurre l’abbassamento ma questo si è riformato (foto 18, 19).
Ho esaminato lo stato del marciapiede che sovrasta il tratto di terreno
confinante ed ho riscontrato che è assai inclinato verso la proprietà ……..
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(foto 20, 21) ed è lesionato nella zona centrale con una evidente frattura (foto
21) che ha determinato anche una differenza di quota tra le due porzioni
(scalino) di circa 12 cm (foto 21). Questo tratto di marciapiede è stato
interdetto al traffico pedonale con barriere in cemento armato del tipo “new
jersey” (foto 4, 10, 22) e parte della corsia verso Roma è stata occupata con
un’altra fila parallela di “new jersey” per proteggere il percorso pedonale
provvisorio (foto 23, 12).
Nel sopralluogo ho scattato numerose fotografie che purtroppo sono stato
costretto a ripetere il giorno 17 maggio 2011 alle ore 15,20, avendole perdute
per un guasto alla fotocamera digitale.
Durante l’esame dello stato dei luoghi ho riscontrato che il sistema di
protezione (new jersey), sia della parte lesionata del marciapiede, sia della
parte adibita a percorso pedonale provvisorio, è privo di qualsiasi tipo di
segnalazione diurna e notturna (foto 4, 10, 22, 23, 12), costituendo per la sua
natura (blocchi di calcestruzzo) e per la sua posizione (occupa una parte del
senso di marcia verso Roma) un pericolo per la circolazione degli autoveicoli
e per i pedoni che necessariamente devono passare nello spazio loro riservato.
L’attore mi ha fatto notare la presenza di rialzi del bordo stradale per impedire
che le acque meteoriche raccolte dalla strada entrassero sul suo ballatoio
pedonale ed interessassero l’interno dell’abitazione (foto 12).
Ho quindi esaminato la parte di proprietà ……… a confine con il marciapiede
inclinato (foto 24, 25), dove ho rilevato lo stato del terrapieno ed ho
riscontrato lo smottamento presente sotto la soletta di calcestruzzo costituente
il percorso pedonale (foto 26, 27), la cui profondità è di circa 1,00 mt (foto
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28); la frattura della soletta e lo scalino di 12 cm sono particolarmente
evidenti (foto 29, 30).
Ho preso alcune misure metriche ed ho constatato che:
- il tratto protetto con i “new jersey” è lungo circa 16,00 mt,
- il marciapiede inclinato è largo circa 1,70 mt,
- il vuoto sotto il marciapiede si protrae per circa 1,00 mt verso la strada Via
………,
- il dislivello tra il piano del ballatoio pedonale e il piano del giardino
sottostante è di circa 2,20 mt.
Poiché la quota media della Via …….. è rialzata rispetto al piano del ballatoio
di circa 40-50 cm, la Via ……… risulta più alta della quota del giardino di
circa 2,60-2,70 mt.
Il terreno che si è staccato dal terrapieno sotto il marciapiede è andato contro
la cassaforma in legno (foto 31, 32) che ……….. aveva iniziato a realizzare
nella sua proprietà per erigere una sorta di muro di protezione in modo che gli
smottamenti (poi verificatisi) non interessassero il terreno frequentato dalla
sua famiglia (foto 33).
L’attore mi ha fatto notare le forti vibrazioni che si avvertono sul piano del
ballatoio (copertura del locale garage) quando passano i mezzi pesanti
(autotreni, tir) sulla Via …….. in corrispondenza della traccia trasversale
presente proprio davanti all’ingresso dell’abitazione (foto 18, 19).
Ho inoltre rilevato che, pur essendo il terreno confinate con la linea ferroviaria
della ……… (a circa 300 mt c’è la stazione di ……….), al passaggio dei treni
non si sentono vibrazioni. I treni della ………. hanno una frequenza minima
di due ogni mezza ora (uno in andata ed uno in ritorno), con frequenze
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maggiori nelle ore della mattina (anche sette in una ora) e della sera. Ciò
nonostante non ho avvertito alcuna vibrazione sulle strutture della casa.
Quando siamo entrati all’interno dell’abitazione ho continuato ad avvertire le
vibrazioni provocate dal traffico pesante sulla Via ………., ma, da un esame
visivo delle strutture murarie dell’edificio, non ho rilevato evidenti lesioni che
in qualche modo possano essere riconducibili a tali vibrazioni.
Le lesioni presenti su alcune pareti sono tipiche delle strutture murarie che nel
tempo hanno subito modifiche o ampliamenti; non dimostrano di essere di
origine patologica. Si tratta di leggere lesioni a carattere capillare tra parete di
tamponatura e pilastro (in muratura o in cemento armato). Anche alcune
piccole lesioni al piano terra, vicino alle finestre, non permettono di affermare
con sicurezza che siano state causate dall’azione del traffico sulla Via
………..
Posso comunque affermare che la presenza dei dossi, quali quelli presenti in
corrispondenza della traccia trasversale sulla pavimentazione (foto 18, 19)
determinano dei “salti” delle ruote degli automezzi che, ricadendo
sull’asfalto, esercitano una forza di compressione improvvisa (impulso) che si
propaga nel terreno in direzione radiale (cerchi concentrici) interessando in
modo più o meno intenso tutta la zona circostante. Ovviamente la natura del
terreno contribuisce a rendere più o meno rilevabile le vibrazioni prodotte e
quindi ad interessare in modo più o meno intenso le strutture vicine.
Salvo un controllo più accurato, che può essere costituito da un monitoraggio
della struttura dell’edificio, la cui durata dovrebbe essere dell’ordine di 6-12
mesi, per quello che ho rilevato posso dire che le lesioni presenti non sono
state determinate dall’azione del traffico e che comunque non sono pericolose.
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Le vibrazioni, prodotte dal traffico sopra i piccoli dossi, nel tempo potrebbero
incrementare lo spessore delle fessurazioni presenti nella casa.
Ritengo invece pericolosa la situazione dello smottamento in atto sotto il tratto
della Via …….., sia per la proprietà di ……., e quindi per i suoi familiari, sia
per il traffico (pedonale e veicolare) che costantemente è presente per tutto il
giorno sulla Via ………….
Lo stato attuale di quel tratto di strada, con i tombini (due) prima della casa
(foto 13, 12) in posizioni e condizioni che non riescono a raccogliere
completamente le acque della cunetta, determina notevoli infiltrazioni di
acque meteoriche proprio sotto la soletta del marciapiede interessando così il
terreno sottostante.
Per questa situazione di pericolosità, ho invitato …….., che ha sottoscritto il
verbale contenente tale invito, a non far frequentare a nessuno la zona di
terreno vicino allo smottamento del terreno e ai due pezzi di marciapiede
inclinato.
Per la posizione e la natura della lesione della soletta di marciapiede in
calcestruzzo c’è il rischio che un ulteriore smottamento del terreno, o una
forte azione sul manto stradale, possa determinare la rotazione di ciascuna
delle due parti in cui si è suddiviso il marciapiede andando a colpire la parete
Ovest del locale autorimessa entrando così anche all’interno del giardino.
Devo far presente che questa situazione di smottamento non è localizzata solo
davanti alla proprietà ……. ma anche nel tratto della Via …….che scende
(andando da ……..) verso la stazione ferroviaria ……….. (foto 34). Infatti
sotto la soletta di calcestruzzo del marciapiede ci sono dei vuoti dovuti al
terreno che è scivolato lungo la scarpata (foto 35, 36, 37). Si tratta di vuoti
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provocati da movimenti del terreno in pendenza (scarpata), dovuti sia
all’azione dell’acqua meteorica sia all’azione meccanica per il passaggio degli
automezzi. Questo tratto di marciapiede non è pericoloso come quello davanti
la proprietà …………., ma le sue condizioni denunciano uno stato di
abbandono e una scarsa manutenzione, evidenziata anche dalla estrema
precarietà del corrimano in tubolare di acciaio, molto ossidato, con un tratto
troncato e messo insieme da semplice filo di ferro da ferraiolo (foto 38, 39,
40).
In una planimetria, desunta da una copia di un progetto consegnatomi da
………., ho riportato schematicamente la posizione del marciapiede antistante
il fronte della proprietà ……….. (All. 8 e All. 9) e la posizione dello
smottamento della scarpata e della lastra inclinata del marciapiede (All. 10).
Da informazioni assunte presso l’……. sulla competenza del tratto stradale
della Via ………, risulta che tutta la Via …….. da molti anni, e quindi già da
prima del 2007, è passata di competenza del Comune di Roma.
4. MEMORIE DI PARTE
Il Consulente tecnico per conto di…………, Ing. Adriano ……..’ non ha fatto
pervenire alcuna memoria.
Il Comune di Roma, nonostante due comunicazioni inviate all’Avv. ………..
dell’Avvocatura comunale (e-mail e fax) (All. 7 e 11), non ha nominato alcun
Consulente di parte.
5. RISPOSTA AL QUESITO
Per chiarezza di esposizione ho suddiviso il quesito in più punti secondo la
cronologia con cui mi è stato posto, e più precisamente:
a) stato dei luoghi;
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b) eventuali danni all’edificio con lavori di ripristino e costi;
c) pericolo per la staticità dell’immobile;
d) lavori effettuati dal Comune di Roma.
5.a. STATO DEI LUOGHI
Come già riportato nel capitolo dei sopralluoghi, la proprietà di ………. si
trova a confine con il tratto della Via ……… compreso tra ……. e la stazione
ferroviaria della ………, sul lato del senso di marcia verso Roma.
La competenza della Via ………è del Comune di Roma.
Secondo quanto dichiarato dal precedente proprietario nella domanda di
concessione in sanatoria del 1986, la costruzione è stata realizzata in epoca
antecedente al 1950.
Il terreno confina a Nord con la Via ……….. ad Ovest con un terreno privato,
a Sud con la ferrovia ……….. ad Est con altri terreni privati.
La proprietà è distinta al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio
…….., particella …….., sub ……, sub ……., ed è costituita da un terreno con
sovrastante edificio a due piani, destinato a civile abitazione, nel quale risiede
il proprietario con il proprio nucleo familiare.
La costruzione ha ottenuto la concessione in sanatoria ……… del ……,
intestata a ……, per una superficie complessiva residenziale di 170,70 mq
(132,00 mq residenziale e 64,50 mq non
residenziale).
Successivamente nel 2004 ……… ha richiesto una ulteriore concessione in
sanatoria per le seguenti opere:
- ampliamento con veranda (12,54 mq) e prolungamento di balconi con prot.
…….. del ……., progressivo ………,
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- risanamento di superfici con prot. ……..del …….., progressivo ………,
- tettoia e piscina nel cortile di pertinenza con prot. ……. del …….
progressivo ………...
L’accesso avviene dal civico . della Via …… attraverso un cancello posto
proprio sul confine di proprietà a lato del senso di marcia della strada. Subito
dopo il cancello c’è un ballatoio ribassato rispetto alla Via …….di circa 40-50
cm, che costituisce il solaio di copertura del locale autorimessa al quale si
accede attraverso una rampa carrabile posta poco più ad Est dell’ingresso
pedonale.
Dal ballatoio si accede al piano terra dell’abitazione, oppure mediante una
scala si scende al sottostante piano seminterrato. Il piano seminterrato ha tre
lati (Ovest, Sud e Est) completamente fuori terra, mentre il lato Nord (quello
verso la Via ……..) è parzialmente chiuso dal locale autorimessa, ed in parte è
chiuso dalla scala per scendere al giardino del c.d. seminterrato.
A lato della corsia di sinistra (quella del senso di marcia verso Roma) tra la
strada e la proprietà ……… c’è un marciapiede costituito da una lastra di
calcestruzzo (apparentemente gettato contro terra) di larghezza circa 1,70 mt.
La Via ……. è una strada particolarmente trafficata in quanto rappresenta
il collegamento più immediato tra Acilia e la stazione ferroviaria di ………….
Inoltre, poiché il traffico pesante e di motocicli è proibito sulla Via ………,
(pullman, camion, autoarticolati, moto), la Via ……..è l’unico collegamento
viario tra ……. e …….. dove questi automezzi e moto possono passare.
Pertanto la strada oltre ad essere molto trafficata è anche soggetta a notevoli
sollecitazioni meccaniche.
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A tutto questo si deve aggiungere che la corsia di sinistra del tratto antistante
alla proprietà …….., fino all’incrocio con Via di ……… situato poco prima
della fermata ferroviaria di ……….., è interessata da una scarpata di altezza
massima circa 2,50 mt proprio davanti alla detta proprietà, che gradualmente
diminuisce, fino a scomparire, all’incrocio con la detta Via .………….
Questa scarpata nel tempo ha subito degli smottamenti di terreno provocando
un’inclinazione della lastra di calcestruzzo del marciapiede e la sua frattura.
L’inclinazione e la frattura sono tali da non consentire più il sicuro passaggio
dei pedoni, per cui il tratto della lunghezza di circa 16 mt è stato transennato
con dei blocchi in calcestruzzo “new jersey”.
Per consentire il passaggio dei pedoni è stata occupata una parte della corsia
verso Roma che è stata protetta con altri blocchi “new jersey” disposti
parallelamente ai precedenti.
La segnaletica dell’interruzione del marciapiede pericolante e della presenza
dei “new jersey” di protezione non è segnalata con cartelli diurni e notturni.
Lo smottamento di terreno sotto la lastra di calcestruzzo del marciapiede è
avvenuto nel tratto di strada confinante con il sottostante giardino della
proprietà ………... Non ci poteva essere altro smottamento di terreno perché
questo è poi contenuto dalla parete di tamponatura del locale autorimessa
posto sotto il ballatoio di accesso pedonale. Dopo la rampa di accesso al
locale autorimessa, sempre sotto la lastra di calcestruzzo del marciapiede, si
rilevano altri piccoli smottamenti di terreno di scarsa portata perché l’altezza
della scarpata diminuisce gradualmente, quindi anche il suo angolo al piede
diminuisce con conseguente diminuzione della spinta.
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Trasversalmente alla strada Via ……….. ma leggermente spostata rispetto al
cancello pedonale di ingresso alla proprietà …………, c’è una traccia
sull’asfalto, probabilmente dovuta a qualche allaccio di servizi, che è stata
richiusa sempre con asfalto.
Come spesso succede quando si praticano scassi in trincea sulle superfici
stradali, dopo il rinterro e il ripristino dell’asfalto, il terreno di riempimento
subisce degli assestamenti dovuti soprattutto alle vibrazioni e ai carichi del
traffico veicolare. Questo determina un abbassamento in quel punto della
superficie asfaltata con la creazione di piccoli dossi sui quali le ruote degli
automezzi esercitano dei colpi generando vibrazioni che si propagano nel
terreno in senso radiale come le onde generate da un sasso lanciato in uno
stagno. Naturalmente la propagazione delle vibrazioni nel terreno ha percorsi
ed intensità molto diverse da quelle nell’acqua, ma il concetto è lo stesso.
Quando in quel tratto di strada passano i mezzi pesanti, si avvertono
chiaramente le vibrazioni trasmesse al ballatoio pedonale e ai solai interni alla
casa.
Le lesioni che si trovano sui muri interni alla casa, che ……… mi ha
mostrato, e quelli che ho rilevato direttamente osservando tutte le pareti
interne e l’intradosso dei solai, non sono particolarmente evidenti e non hanno
un carattere patologico. Non ritengo che la loro origine sia dovuta
direttamente alle azioni esercitate dal traffico veicolare presente sulla Via
……….
Ritengo invece che queste lesioni siano da attribuire ad un normale cedimento
avvenuto nel tempo, ovvero durante la vita della costruzione, e al succedersi
delle realizzazioni che hanno portato all’attuale consistenza dell’edificio.
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Certamente l’azione veicolare sulla Via …….. può aver fornito un contributo
a queste lesioni, che ripeto non destano alcuna preoccupazione dal punto di
vista statico, ma non ne è stata la causa.
La parte di giardino di ……… che confina con la scarpata della Via ………si
trova sul lato Ovest della casa proprio a ridosso della tamponatura del locale
autorimessa. Il terreno, staccato dalla scarpata sotto il marciapiede della Via
…….., si è depositato contro la cassaforma in legno che …….. aveva iniziato
a costruire sul suo confine per realizzare una sorta di muro di contenimento
per impedire che altro terreno invadesse la sua proprietà.
In effetti sulla superficie della parte di terreno di ………, a confine con la
scarpata, si vedono tracce di terriccio parzialmente rimosso e tracce di acqua
in fase di essiccazione, mentre al di là della cassaforma non riempita di
calcestruzzo (c’è l’armatura in ferro ma non c’è il getto), c’è il terreno
smottato.
Il vuoto dovuto allo smottamento ha una profondità sotto la soletta in
calcestruzzo di circa 1,00 mt, nel senso che la soletta del marciapiede larga
circa 1,70 mt ha un vuoto sottostante di circa 1,00 mt. E’ proprio questo vuoto
che ha determinato l’inclinazione della soletta e la sua frattura con uno scalino
di circa 12 cm.
Ho preso in considerazione anche la possibilità che questo smottamento fosse
stato causato da una rimozione del terreno effettuata dallo stesso ………..per
realizzare la fondazione del muro di contenimento, ma in questo caso il
terreno sarebbe scivolato subito per rimozione del piede e le casseforme non
avrebbero avuto lo spazio per essere istallate, comunque trovandosi il terreno
dietro la cassaforma significa che prima è stata istallata questa e poi il terreno
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è smottato. La profondità del vuoto e l’altezza del terreno dietro la cassaforma
denunciano che lo smottamento non è avvenuto per la rimozione di una parte
del piede della scarpata, ma da azioni meteoriche e meccaniche che si sono
sviluppate nel terreno su cui era fondata la soletta del marciapiede.
D’altronde situazioni simili, ma molto meno evidenti, si trovano nelle parti
successive, verso la stazione, della stessa soletta di marciapiede, dove ho
rilevato i vuoti simili a quelli accanto al confine di ……… ma più piccoli per
la minore altezza della scarpata.
Esaminando una foto satellitare riprodotta sul sito Google Earth, scattata nel
29 luglio 2007, non vi è traccia di alcun transennamento sulla Via …….., per
cui è da ritenere che a quella data lo smottamento non si era ancora verificato,
oppure ancora non aveva raggiunto le dimensioni tali da determinare la
chiusura del passaggio pedonale (All. 12). In un’altra foto, presa sempre dal
sito Google ma riferita al 2011 con vista dalla strada, si vedono le due file di
new jersey con un cartello stradale di segnalazione di direzione a sinistra
posto davanti al primo blocco di new jersey in direzione verso Roma (All. 13).
Il cartello è fermato con un sacchetto di sabbia (All. 13). Al momento del
sopralluogo il cartello di segnalazione non c’era come è rilevabile dalle foto 4,
10, 22, 23, 12.
Quanto all’intervento dei VVF, che nel loro verbale hanno invitato …………
a non transitare nella proprietà ed in prossimità della parete interessata al
cedimento “fino a quando tecnici qualificati non avessero stabilito le
modalità di consolidamento del terreno”, occorre mettere in evidenza che per
“tecnici qualificati” ci si riferisce a personale qualificato incaricato dal
Comune di Roma e non a tecnici incaricati da ………….. in quanto la zona di
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intervento (consolidamento del terreno) è di proprietà del Comune di Roma e
non di …………..
Per quanto ho potuto rilevare e per quanto sopra ho descritto, non c’è stato
alcun intervento per consolidare il terreno.
5.b.
EVENTUALI
DANNI
ALL’EDIFICIO
CON
LAVORI
DI
RIPRISTINO E COSTI
L’attore mi ha mostrato le lesioni che aveva rilevato all’interno della sua
abitazione e che consistono prevalentemente in piccole fessurazioni verticali
di ordine capillare situate prevalentemente al contatto tra tamponature e
pilastri, sia essi in mattoni sia in cemento armato. Alcune fessurazioni si
trovano in prossimità della finestra del piano terra di lato al portoncino
d’ingresso.
La dimensione assai piccola di queste fessurazioni, la loro posizione, e
soprattutto il loro andamento generalmente verticale, fanno ritenere che non si
tratti di lesioni alla struttura portante dell’edificio e alle sue tamponature. Le
fessurazioni rilevate sono fisiologiche in un edificio che ha più di cinquanta
anni, e che nel tempo ha subito alcuni ampliamenti.
Certamente il forte ed intenso traffico veicolare presente sulla confinante Via
…… ha prodotto delle sollecitazioni meccaniche sull’edificio ma non ha
provocato direttamente le fessurazioni presenti.
L’azione prodotta dal traffico sulle fondazioni e sulle pareti dell’edificio di
…… c’è stata, e continuerà ad esserci, ma fino al momento attuale non ha
determinato danni nella struttura.
Occorre precisare che la traccia trasversale sulla superficie della Via …….,
presente quasi di fronte alla casa di ………, sarebbe opportuno che venga
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livellata in modo da ridurre gli effetti prodotti dalle ruote dei mezzi pesanti
che saltano sul dosso che si è prodotto per l’assestamento del terreno di
riempimento.
Posso quindi confermare che nell’abitazione di ……… non ci sono danni
prodotti dallo smottamento del terreno sotto il marciapiede, come pure non ci
sono danni prodotti dal traffico veicolare.
Pertanto non occorre eseguire lavori all’interno dell’abitazione di …….. e di
conseguenza non ci sono costi.
Confermo altresì la necessità di intervenire sulla ripresa di asfalto dove c’è la
traccia trasversale sulla Via …….. in modo da ripristinare il livellamento della
superficie di rotolamento.
Invece ci sono danni nella proprietà comunale compresa tra la proprietà ……..
e la superficie della strada, ovvero immediatamente a ridosso e sotto il
marciapiede inclinato e fratturato della Via ……...
5.c. PERICOLO PER LA STATICITA’ DELL’IMMOBILE
Come detto non c’è pericolo per la stabilità dell’edificio almeno per quanto
riguarda le azioni esercitate dal traffico sulla Via …….
Ci sono invece seri ed imminenti pericoli per la staticità dell’edificio di
……….. in relazione allo stato del terreno della scarpata sotto la soletta del
marciapiede inclinato e fratturato.
Infatti la posizione della soletta del marciapiede è nelle immediate vicinanze
della parete del locale autorimessa situato al piano seminterrato. La evidente
frattura che ha originato il gradino di circa 12 cm, e l’inclinazione che oramai
ha assunto questa struttura, in presenza di un ulteriore smottamento del
terreno (la soletta è larga 1,70 mt per cui ora appoggia sul terreno per meno di
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70 cm), potrebbero provocare per la parte di soletta verso la costruzione una
rotazione in senso antiorario e per la parte di soletta verso Ovest una rotazione
in senso orario.
In questo caso la porzione di soletta vicina alla costruzione andrebbe ad urtare
l’angolo del locale autorimessa e la parete Ovest di questa, mettendo in serio
pericolo la stabilità del ballatoio di ingresso che costituisce la copertura del
locale sottostante. Si avrebbe inoltre un aumento della spinta sulle casseforme
vuote per cui il terreno e la soletta di calcestruzzo andrebbero ad interessare
l’interno del terreno.
Per questo motivo, durante il sopralluogo ho diffidato ……….. a transennare
la sua porzione di giardino e a non farla frequentare ai suoi familiari.
Naturalmente, essendo il vuoto sotto il marciapiede arrivato in prossimità
della carreggiata, questo stato di cose rappresenta un imminente pericolo
anche per la stabilità della stessa carreggiata.
Purtroppo non ho avuto modo di segnalare questo stato ai rappresentanti del
Comune di Roma in quanto nessuno è intervenuto al sopralluogo.
Ho comunque comunicato questo stato delle cose, dapprima telefonicamente
ad una collaboratrice dell’Avv. ……… e poi il 07 giugno u.s. per email
direttamente al legale ……… (All. 11).
Fino alla redazione della presente relazione non ho ricevuto alcun riscontro.
5.d. LAVORI EFFETTUATI DAL COMUNE DI ROMA
In relazione allo smottamento del terreno e alla conseguente inclinazione e
frattura della soletta del marciapiede del tratto di Via ………. antistante la
proprietà ………., il Comune di Roma è intervenuto transennando la zona con
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due file di blocchi “new jersey”, una per impedire ai pedoni di camminare
sulla soletta, ed una parallela per proteggere il percorso pedonale provvisorio.
Nessun altro lavoro è stato effettuato dal Comune di Roma specificatamente
diretto ad impedire che avvengano altri smottamenti di terreno ed ulteriore
inclinazione della soletta del marciapiede. Come pure nessun lavoro è stato
effettuato di recente per livellare la superficie dell’asfalto in corrispondenza
della traccia trasversale richiusa.
Resta pertanto il pericolo di ulteriori smottamenti del terreno dovuti alle acque
meteoriche e alle azioni meccaniche esercitate dal traffico veicolare pesante
che costantemente passa sulla Via ………., e il pericolo che possa avvenire lo
slittamento della soletta del marciapiede verso la proprietà ……….., con
rischi per l’incolumità degli occupanti e delle strutture dell’edificio (zona
autorimessa).
Non essendo stato fatto alcun lavoro da parte del Comune di Roma, non è
stato risolto il problema lamentato dall’attore in relazione allo smottamento
del terreno sotto il marciapiede, al pericolo della soletta inclinata e fratturata,
alle vibrazioni prodotte dalle irregolarità sull’asfalto dovute alla traccia
trasversale.
Non sono entrato nel merito dei danni non materiali che in qualche modo
possono essere stati arrecati ai componenti familiari del proprietario a causa
dello stato di pericolo che incombe sulla costruzione e sulla proprietà in
generale.
6. CONCLUSIONI
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A conclusione della presente relazione di consulenza, in risposta ai quesiti
posti dal Giudice Dott.ssa ……., posso sinteticamente così riassumere le
precedenti risposte:
a) lo stato dei luoghi è ampiamente descritto nel capitolo “sopralluoghi” e nel
capitolo “stato dei luoghi”;
b) i danni che ho riscontrato all’interno della proprietà …….. non sono stati
causati dalle azioni del traffico sopra i dossi della traccia presente davanti
all’ingresso carrabile, ma queste azioni hanno contribuito al successivo
aumento delle piccole fessurazioni (al momento non pericolose); i lavori di
ripristino sono di pertinenza del proprietario e quindi i relativi costi sono a
suo carico;
c) la staticità dell’immobile non è compromessa dalle fessurazioni rilevate
all’interno dell’abitazione di ………. mentre corre il rischio di essere
seriamente compromessa dalla frattura e dall’inclinazione della lastra di
calcestruzzo costituente il marciapiede della Via ……., al momento attuale
interdetto ai pedoni, che si trova a ridosso del giardino di proprietà ……..;
lo stato così compromesso del marciapiede, dovuto allo smottamento della
scarpata sul quale poggia, costituisce un imminente pericolo per
l’incolumità degli abitanti, la proprietà …….. e per chiunque transiti su
quel tratto della Via …….; infatti lo smottamento della scarpata ha reso
instabile la struttura in calcestruzzo del marciapiede che può scivolare
verso il basso e urtare e lesionare la porzione di edifico adibita a garage e
comunque può investire anche chi si trova in quel tratto di giardino;
d) in relazione alla frattura e all’inclinazione della lastra di calcestruzzo del
marciapiede della Via ………., il Comune di Roma non ha eseguito alcun
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lavoro; ha invece provveduto a transennare e ad interdire al traffico
pedonale il tratto di marciapiede lesionato disponendo su un lato due file di
blocchi new jersey in modo da consentire un passaggio provvisorio per i
pedoni; le due file di blocchi new jersey sono prive di qualsiasi tipo di
segnalazione diurna e notturna e costituiscono di per sé un pericolo per la
circolazione veicolare.
Non sono entrato nel merito dei danni non materiali che, a causa dello stato di
pericolo che incombe sulla costruzione e sulla proprietà in generale, in
qualche modo possono essere stati arrecati ai componenti familiari del
proprietario.
Con la presente relazione di consulenza ritengo di aver risposto ai quesiti posti
dal Giudice, con il solo scopo del raggiungimento della verità.
ALLEGATI
All. 1: stralcio foglio catastale;
All. 2: concessione in sanatoria n. …………….
All. 3: richiesta sanatoria 2004 prot. …………..
All. 4: richiesta sanatoria 2004 prot. ………………
All. 5: richiesta sanatoria 2004 prot. ……………..
All. 6: verbale dei VVF;
All. 7: comunicazione al Comune di Roma del ……………..
All. 8: planimetria catastale con zona davanti l’ingresso;
All. 9: planimetria con zona davanti l’ingresso;
All. 10: planimetria con smottamento
All. 11: comunicazione al Comune di Roma del ………….
All. 12: foto Google 2007;
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All. 13: foto Google 2011;
All. 14: n. 40 foto stampate al computer;
All. 15: n. 6 fogli di verbali di sopralluogo.
Il Consulente tecnico d’Ufficio
Ing. Paolo Morelli
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