Dialogo gennaio/febbraio 2010

Transcript

Dialogo gennaio/febbraio 2010
Anno XXIX • n. 1 • Gennaio-Febbraio 2010
L a v o c e d e i g e s s a t e s i
Edito dal Comune di Gessate
Autor. Trib. Milano n.112
dem 23/3/1981
Stampa: Imago Media s.r.l. - Dragoni (CE)
Distribuzione: San Giorgio Servizi S.r.l.
Cernusco sul Naviglio (MI)
La legge urbanistica regionale 12 del
2005 e lo sviluppo sostenibile del
territorio sono un tema di grande
attualità. Entro il 31 marzo 2010 tutti i
comuni lombardi sono tenuti ad
approvare i loro piani di governo del
territorio, strumenti indispensabili per
ridare ordine allo sviluppo di paesi e
città dopo anni di leggine di carattere
transitorio che hanno consentito, o
perfino fomentato, il disordine. […] È
una materia ostica al cittadino
normale? Sì, dal punto di vista tecnico
è certamente complessa, serve l’aiuto di
urbanisti seri e capaci. Però,
attenzione, è anche una materia
affascinante in quanto mette in
relazione l’uomo con il suo territorio,
determina i servizi essenziali, ridisegna
le città e i suoi spazi di socializzazione.
È difficile individuare un corpo più
“politico” di questo nelle attività
amministrative di un comune. Tutte le
forze politiche che vogliono andare
oltre gli slogan della centralità della
persona, della comunità a misura del
bambino, e così via, hanno
un’occasione unica per dare concretezza
ai loro buoni propositi. Per ottenere
questo obiettivo è necessario
trasformare l’obbligatoria
partecipazione pubblica da un
adempimento formale ad uno
sostanziale. Questo è un modo per
riguadagnare la sintonia con i cittadini.
www.comune.gessate.mi.it – [email protected]
Editoriale
Giuseppe Adamoli
Consigliere Regionale
IN QUESTO NUMERO:
Il piano di governo del territorio
Gruppi Consigliari
Biblioteca
Dialogo sullo Sport
Le Associazioni Dialogano con noi
Dialogando LiberaMente
Dialogo sull’Informatica
Le Associazioni Contatti
1
8
11
16
18
21
22
23
Il nuovo Piano di
Governo del Territorio del
Comune di Gessate
Un nuovo quadro normativo
Il 2005 ha segnato una svolta nella gestione dell’urbanistica nella
nostra Regione. Infatti, con la Legge Regionale n° 12 del marzo 2005 il
Consiglio Regionale, riunendo in un unico testo le disposizioni in
materia di governo del territorio, ha introdotto importanti novità nel
campo della pianificazione urbanistica. Novità che hanno messo i
Comuni nella necessità di intervenire in modo radicale sulla
strumentazione in vigore, con conseguenti cambiamenti non solo di
carattere formale o procedurale.
Scompare infatti dalla scena l’istituto del PRG (il Piano Regolatore
Generale definito dalla Legge 1150 del 1942, riarticolato e arricchito di
contenuti dalla Legge Regionale 51 del 1975,) che viene sostituito dal
Piano di Governo del Territorio (PGT).
Non si è trattato di un mero cambio di denominazione; si tratta invece
di una radicale modifica dei contenuti e della prassi di uno strumento
ormai tanto profondamente radicato nella consuetudine dei cittadini, da
doversi oggi faticare non poco a farne entrare lo “spirito di novità”, non
solo presso cittadini e amministratori pubblici, quanto addirittura
presso le categorie professionali ed imprenditoriali direttamente
segue a pag. 2
Dialogo
Il piano di governo del territorio
segue da pag. 1
Anno XXIX • n. 1
Gennaio-Febbraio 2010
Edito dal
Comune di Gessate
Autor. Trib. Milano
n.112 dem 23/3/1981
La redazione
Direttore responsabile
Matteo Magnifico
Redazione:
Comune di Gessate
Ufficio
socio-culturale
Piazza del Municipio
Tel. 02.959299555
Capo redattore:
Marianna Calenti
Segretaria di Redazione
Flora Leoni
Redattori:
Walter Visconti
Giuseppe Baffo
Maria Teresa Bertini
Contattaci all’indirizzo
dialogo.gessate
@gmail.com
Hanno collaborato:
Gaetano Sirimarco
Massimo Rotta
Roberta Zanella
Davide Sangalli
Prestampa e Stampa:
IMAGO MEDIA s.r.l.
Dragoni (CE)
Tel. 0823.866710
Distribuzione:
San Giorgio Servizi S.r.l.
Cernusco sul Naviglio (MI)
copie 3.700
Stampato su carta ecologica
operanti nel settore edilizio.
La legge lombarda infatti, raccogliendo
un’esigenza di cambiamento dei contenuti del
PRG da tempo presente nel dibattito
disciplinare (si pensi al modello proposto
dall’Istituto Nazionale di Urbanistica con il
“Piano Strutturale” per le scelte di lungo
periodo e il “Piano del Sindaco” per il
programma degli interventi a breve...) ha
imboccato la via del rinnovo radicale di questo
strumento che per tanti anni è stato il
riferimento per il controllo degli sviluppi
urbani, denominandolo, appunto, Piano di
Governo del Territorio, a sua volta articolato in
più atti, ciascuno con ruoli e ricadute
normative diverse.
L’intento fondamentale consiste nella volontà
di rimuovere alcuni fattori di scarsa efficienza
del vecchio strumento (rigidità di applicazione,
scarsa adattabilità alle esigenze delle comunità
e dei singoli, motivazione delle scelte ecc. ...)
per ottenere risultati rispetto ad obiettivi di
adattabilità e flessibilità del Piano al mutare
delle esigenze dei cittadini e degli operatori,
alla volontà di dare maggior peso alle decisioni
pubbliche nella fase di realizzazione delle
opere, migliorando nello stesso tempo la
trasparenza dei procedimenti ed introducendo
nuovi criteri per il rispetto di parametri di
risparmio del consumo di suolo e una maggior
attenzione ai valori di ambiente e di
paesaggio.
Il nuovo PGT si compone di tre distinti
strumenti:
• Il Documento di Piano, destinato a contenere
e rappresentare gli obiettivi e le strategie
territoriali che ciascuna amministrazione
comunale si pone, ne segue la scadenza
temporale (cinque anni) potendo inoltre
essere modificato in qualsiasi momento. I
contenuti del DP non producono tuttavia
effetti diretti sulle destinazioni d’uso del
suolo, in quanto l’efficacia delle previsione di
piano è rimandata all’adozione di specifici
Piani Attuativi, corredati dei necessari
accordi convenzionali fra promotori e
Amministrazione.
• Il Piano dei Servizi, che ha il fine di
assicurare alla comunità la dotazione di aree
per attrezzature pubbliche tenendo conto
degli sviluppi previsti, esercita effetti
vincolanti laddove specificamente indicato ed
è in qualsiasi momento modificabile. Il P. di
S. rappresenta, in altre parole, il quadro della
programmazione della città pubblica ed è
finalizzato a mettere in luce le azioni che i
Comuni intendono compiere per indirizzare
gli investimenti e gli sviluppi della città.
• Il Piano delle Regole, delegato a normare le
trasformazioni sulle parti di “città costruita”
, con disposizioni che generano effetti
vincolanti sul regime di aree e immobili,
senza termini temporali di validità, pure
essendo anch’esso modificabile in qualsiasi
momento.
La Legge lombarda introduce anche altre
importanti novità, come l’applicabilità
generalizzata ed estensiva di meccanismi di
“perequazione” e di “compensazione”,
comportanti la trasferibilità dei diritti
edificatori e la loro “libera
commercializzazione” in cambio della cessione
gratuita di aree da destinare a servizi alla
pubblica amministrazione, l’ampio spazio
attribuito alla sussidiarietà nel campo della
dotazione e della erogazione dei servizi, e
l’altrettanto ampio spazio concesso alla
“negozialità” tra i proponenti degli interventi e
l’Amministrazione comunale per la definizione
dei contenuti della pianificazione attuativa.
La fase di lettura dei temi urbanistici
In questo rinnovato quadro legislativo
l’Amministrazione di Gessate si appresta a
varare il proprio PGT, inteso come atto di
programmazione delle proprie scelte in campo
territoriale per il quinquennio a venire, avendo
già condotto un approfondito lavoro di
predisposizione della fase di documentazione e
di raccolta delle istanze da parte delle
categorie sociali e dei cittadini in chiusura del
precedente mandato.
L’analisi e l’interpretazione del territorio,
condotte rilevando sia le qualità positive e le
potenzialità della struttura territoriale
esistente, sia i suoi fattori di criticità,
confrontati con la composizione sociale ed
economica dalla popolazione, delle sue attività
e delle sue attese, ha consentito di mettere a
fuoco una articolata serie di obiettivi generali,
destinati ad essere tradotti nelle decisioni di
ordine territoriale e ambientale.
Così, accanto alla considerazione della
compattezza e della razionalità dell’attuale
insediamento di Gessate, alla diffusa qualità
dei tessuti residenziali, alla equilibrata
dotazione di servizi primari, all’ottima
accessibilità data dalla presenza di una linea di
trasporto pubblico metropolitano, sono emersi i
temi di una configurazione urbana basata
sull’accostamento di lotti costruiti, estranei ad
una organica visione della città pubblica, con
carenze nelle relazioni fra spazi e servizi di uso
collettivo, con gravi problemi di viabilità
generati dalla mancata gerarchizzazione della
rete e dalla sovrapposizione di flussi di
2
Il piano di governo del territorio
mobilità di transito in conflitto con le funzioni
urbane.
Tutto ciò rimane attualmente governato dal
vigente PRG, adottato nel ’98 ed impostato su
valutazioni di crescita e di espansione che, nel
corso degli ultimi anni hanno portato al
sostanziale esaurimento delle aree con
destinazione sia produttiva sia residenziale,
senza una corrispondente realizzazione degli
interventi che il PRG prevedeva sul complesso
delle infrastrutture sovracomunali, in
particolare di quelle di viabilità.
Sono rimaste inedificate soltanto le aree che il
PRG ipotizzava di sviluppare in corrispondenza
della stazione MM, per le quali le proposte
avanzate dagli operatori non hanno trovato il
consenso e l’accordo con l’Amministrazione,
preoccupata di non varcare i confini di una
dimensione locale ancora non adeguata ad
accoglierle, specie per la scelta del tipo di
funzioni da insediare con cui venivano proposte.
I passi avanti compiuti dai programmi di
intervento sulle infrastrutture di mobilità,
primo fra tutti quello della Tangenziale Est
Esterna, che porta con sé quale “opera
connessa” la variante di Villa Fornaci della
Padana superiore, unito al finanziamento da
parte della Provincia di Milano del primo tratto
del tracciato della provinciale Masate-Pessano
(SP 216), fortemente sostenuta e voluta
dall’Amministrazione di Gessate insieme
all’avvio della realizzazione della variante alla
Provinciale 176 ad ovest di Gessate, possono
oggi far considerare maturo l’avvio di progetti
che portino, con la riqualificazione dell’intero
nodo di interscambio di Gessate, al
consolidamento, attorno alla stazione MM di
una nuova realtà urbana integrata sia con il
centro abitato attuale sia con la dimensione di
livello metropolitano in cui il territorio di
Gessate si trova a confrontarsi.
Tuttavia questo non può avvenire al di fuori di
una organica revisione dell’insieme del Piano e
di nuove regole e procedure partecipate che
l’Amministrazione comunale intende varare con
il PGT.
• Riorganizzare, rafforzandolo, il sistema dei
servizi pubblici e degli spazi di uso
collettivo.
• Adeguare l’organizzazione della mobilità
urbana in funzione del nuovo assetto
infrastrutturale previsto dai livelli
sovralocali.
Traducendo questi obiettivi nei contenuti del
piano si deduce una valutazione della
dimensione demografica complessiva del
comune limitata alla soglia di 10.500 abitanti
teorici (a fronte dei circa 8.300 reali a fine
2008) garantendo in tale modo la
conservazione del sostanziale equilibrio che si
registra già oggi nella dotazione dei servizi di
base. Ciò significa quindi porre precisi limiti
all’espansione urbana ed esercitare un miglior
controllo sulla componente già costruita del
centro urbano, con particolare riferimento alla
normativa sul recupero nel nucleo di antica
formazione.
Lo stesso discorso va fatto relativamente alle
attività produttive per le quali potranno essere
previsti solo limitati completamenti, essendo le
aree con destinazione industriale ormai
pressoché completate, nella consapevolezza del
ruolo di attrattore di addetti già ora esercitato
dal Comune di Gessate. Nuove funzioni
economiche potranno insediarsi esclusivamente
per attività terziarie direzionali nei comparti di
prevista trasformazione in prossimità della
stazione MM, a servizio di un bacino di utenza
di scala metropolitana.
Il complesso dei servizi pubblici, organizzato nel
cuore del centro urbano, può ancora ricevere
miglioramenti nella dotazione e nel livello di
integrazione delle funzioni e delle aree pubbliche,
contribuendo a rafforzare il ruolo e l’immagine
stessa della zona centrale del paese. In particolare
potranno essere dilatati e migliorati gli spazi verdi
aperti all’uso pubblico, contribuendo a qualificare
l’immagine di “città giardino” che già ora
trasmette buona parte del centro urbano, grazie
anche alla tipologia a ville che tanto spazio ha
dedicato ai giardini e al verde privato.
Lo spostamento del traffico di attraversamento
sulla nuova viabilità esterna dovrà inoltre
permettere di modificare drasticamente il
regime della circolazione e la regolamentazione
della sosta lungo le strade urbane, dando
maggior spazio alla ciclo-pedonalità.
I tratti di strada recuperati alla dimensione
locale, con in primo piano la via Badia e il
tratto di Padana superiore a Villa Fornaci
dovranno risentire dei benefici
dell’eliminazione del traffico di transito per
rafforzare il proprio ruolo di centralità e di
offerta di spazi commerciali.
Il sistema degli obiettivi
Già in chiusura del precedente mandato, nel
presentare i risultati della fase di analisi del
nuovo PGT, l’Amministrazione aveva annunciato
di volere impostare la pianificazione del
territorio secondo tre fondamentali obiettivi:
• Non consentire alcuna nuova espansione, in
particolare ad indirizzo residenziale, al di
fuori di quanto previsto dal PRG attualmente
vigente, sia in termini di dimensione sia in
termini di occupazione di suolo.
3
Dialogo
Dialogo
Il piano di governo del territorio
L’elemento che unisce fra di loro le logiche e le
azioni del piano è tuttavia rappresentato dalla
qualificazione dell’ambiente, urbano e rurale del
comune. La massima attenzione verrà infatti
riservata alle modalità di realizzazione della
nuova viabilità e all’inserimento ambientale e
paesaggistico delle opere (prima fra tutte la
variante della Padana superiore a Villa Fornaci),
senza trascurare l’impegno nella tutela delle
aree inserite nel Parco Locale del Rio Vallone e il
“corridoio” ecologico lungo il corso della
Martesana.
consenta l’apertura all’uso pubblico di buona
parte del giardino, e l’insieme delle aree
prossime alla stazione MM, resa ancor più
accessibile e chiamata a nuovi ruoli di rango
metropolitano dalla realizzazione della TEM e
dalla modifica della viabilità lungo il tracciato
della Padana Superiore fra Gorgonzola e la
rotatoria di Bellinzago.
A nord della stazione viene confermato
l’indirizzo, già delineato dal Documenti di
Inquadramento delle politiche urbanistiche
approvato dall’Amministrazione nel 2004, per la
formazione di una “nuova centralità” urbana,
dotata di funzioni pubbliche e private di rango
sovracomunale, con limiti all’offerta insediativa
residenziale a favore di attività economiche,
prevalentemente direzionali e
ricettive/alberghiere. Parallelamente
all’intervento a nord della stazione MM il
Documento di Piano indica la necessità del
coerente inquadramento degli interventi sul
versante sud, dove devono essere riorganizzate
le funzioni dell’interscambio gomma-ferro sia
private, sia pubbliche.
In relazione alle opere che interesseranno
l’interscambio viene inoltre proposta una
riserva per la collocazione di possibili ulteriori
funzioni di scala sovralocale, esclusivamente di
iniziativa e di interesse pubblico, sulle aree ad
ovest della prevista variante alla SS 11,
coinvolgendo le aree e gli immobili della
cascina Trombettina, in considerazione delle
eccezionali condizioni di accessibilità in cui le
stesse verranno a trovarsi.
Il Documento di Piano mantiene l’indicazione
dell’uso pubblico sulle aree libere lungo il margine
orientale dell’abitato, in gran parte già di
proprietà comunale, col fine di salvaguardare un
prezioso patrimonio di verde e di mantenere nello
stesso tempo una riserva di risorse, preziosa per i
futuri possibili fabbisogni della comunità.
Tutto il corridoio di aree e di spazi accessori che
accompagna il tracciato della nuova SS 11 da
Gorgonzola a Villa Fornaci sarà oggetto di un
intervento di riambientazione e di
ricomposizione del paesaggio, con il fine di
consolidare una sorta di parco lineare lungo il
naviglio e a favorire la “ricucitura” del
complesso Villa Fornaci-Bellinzago lungo l’asse
della vecchia Padana superiore recuperato all’uso
urbano, potenzialmente arricchibile con nuove
funzioni attrattive commerciali e terziarie.
In considerazione delle caratteristiche di
compattezza e continuità della organizzazione
urbana di Gessate, i cui servizi e i cui punti di
attrazione sono tutti praticamente alla portata
di spostamenti ciclo-pedonali, il DP indica gli
interventi utili per dare continuità ai percorsi
ciclabili protetti, mettendoli in relazione con le
I contenuti del Documento di Piano
Il Documento di Piano raccoglie ed esprime
attraverso indicazioni sul territorio gli obiettivi
che l’Amministrazione si prefigge, dettando gli
indirizzi per le localizzazioni e per i contenuti
delle trasformazioni che il PGT intende
promuovere.
In primo piano si pone l’assetto della rete di
mobilità, il cui schema si adegua al
recepimento del tracciato della TEM
(Tangenziale Esterna Milanese), modificato dal
riposizionamento della viabilità di accesso,
posta ora a sud dell’asse stradale, con il fine di
salvaguardare l’integrità del territorio agricolo
ad ovest dell’abitato di Gessate. Il disegno si
completa, oltre che con la variante della SS 11
a Villa Fornaci, con il nuovo tracciato della SP
176 lungo il versante occidentale dell’abitato,
collocato ad una distanza adeguata
all’esigenza sia di tutelare il fronte urbano, sia
di estinguervi ogni possibile aspettativa di
ulteriore espansione.
Sul versante dalla tutela del contesto
territoriale e ambientale viene confermato il
ruolo strategico delle aree agricole che
circondano il nucleo urbano, stabilizzandone la
destinazione d’uso e applicando specifici
indirizzi di salvaguardia delle caratteristiche di
naturalità (morfologia del suolo, idrografia
superficiale, vegetazione permanente ecc.) col
fine di conservarne la peculiarità dei connotati
di paesaggio, con particolare riferimento al
grande “corridoio” lungo il corso del Rio
Vallone. In corrispondenza dei laghi presso l’ex
fornace Cerini/Uberti viene proposto il
consolidamento di un’area attrezzata per
migliorare l’accoglienza e l’accesso ai percorsi
nel territorio del parco, basata sull’offerta di
attrezzature sportive e ricreative che includano
il recupero degli immobili esistenti e
consentano la riqualificazione ambientale dei
laghi e delle rive degli specchi d’acqua.
Gli ambiti di trasformazione riguardano
principalmente il complesso dei rustici, della
villa e del parco Sartirana, per i quali viene
ipotizzato un intervento di recupero che
4
Il piano di governo del territorio
due “dorsali” intercomunali lungo il Naviglio
Martesana e lungo il canale Villoresi.
Conferenza” del 21 dicembre, è destinata a
concludere l’iter antecedente l’adozione del
Piano.
Concluso l’iter partecipativo con la risposta
alle osservazioni e ai contributi che
perverranno, la proposta di Piano sarà portata
all’esame del Consiglio nel corso del mese di
febbraio 2010 per l’adozione, cui seguirà la
fase istituzionale della pubblicazione e delle
osservazioni dei cittadini per poter concludere
l’iter con l’approvazione del provvedimento
entro l’estate prossima.
Le tappe per l’adozione del PGT
La proposta di Piano, nelle sue linee generali,
ha già avuto il via libera dalla Giunta ed è
stata depositata e pubblicata su sito internet
del Comune (www.comune.gessate.mi.it). E’
stata inoltre oggetto di confronto in più
occasioni con le categorie sociali, anche in
applicazione dalla procedura di VAS (la
Valutazione Ambientale Strategica alla quale
partecipano tutti gli Enti e le forme associative
interessate territorialmente, richiesta dalle
normative comunitarie) che, con la “Seconda
ALLA PROSSIMA PUNTATA Il Piano dei Servizi e
il Piano delle Regole.
5
Dialogo
Dialogo
Il piano di governo del territorio - riflessioni
L’anima di un paese
Ogni Gessatese custodisce
la memoria delle vicende
che accompagnarono la
ricostruzione della torre
campanaria della chiesa
dei SS. Pietro e Paolo (ora
della Madonna Addolorata)
avvenuta nel periodo tra il
1788 ed il 1791.
Il ricordo luminoso di quanto
allora accadde è qui riportato
anche a beneficio dei tanti che
negli ultimi anni hanno scelto
di venire ad abitare in questo
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via.
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente,
nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo,
che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”
Cesare Pavese, “La luna e i falò”
“Il suo paese era di là dalla montagna, e qua risentiva
la primitiva impressione di essere ancora forestiero.
Quello e non altro era il suo paese.
Una volontà di vita percorreva il suo sangue,
e un desiderio di dissolversi nella sua terra.”
Corrado Alvaro,“L’uomo nel labirinto”1
paese.
L’allora chiesa parrocchiale era stata ricostruita
nella prima metà del seicento ed ulteriormente
ampliata ed abbellita nel periodo 1753-1755
con la costruzione dell’attuale facciata: “A quei
tempi si trattava forse della chiesa più bella e
una delle più grandi di tutta la zona”2.
Successivamente si rese necessario abbattere il
vecchio e pericolante campanile e si avviò tra
mille difficoltà, anche burocratiche, la
costruzione del nuovo.
Infatti, la raccolta e l’utilizzo dei capitali
necessari, resi particolarmente difficili dai rigidi
controlli dell’amministrazione statale,
ritardavano sine die l’inizio dei lavori.
Fino a quando, stanchi di aspettare, “i Gessatesi
presero l’iniziativa e si radunarono in assemblea
generale decidendo di favorire in ogni modo
l’opera di ricostruzione del campanile”.
A questo scopo, “gli uomini avrebbero garantito
assistenza gratuita sia per la manodopera che per
il trasporto dei materiali” e “addirittura si decise
di innalzare a livelli superiori al necessario la
tassa personale”, lasciando inalterata quella
prediale che colpiva soprattutto i ricchi
possidenti.
La maggior parte della popolazione di Gessate a
quei tempi conduceva, in circostanze spesso
drammatiche, un’esistenza misera e precaria,
ancorata ad un’economia prevalentemente
agricola in mano a poche famiglie aristocratiche.
In queste condizioni, la determinazione di tutta
una comunità di voler erigere, a costo di
qualunque sacrificio fisico ed economico, la
nuova torre campanaria, non può che destare
commozione ancora oggi: “per quegli uomini la
cosa indispensabile era che ci fosse un’opera
1
Il romanzo è contenuto nel volume “Il mare” disponibile in biblioteca.
Federico Bertini, “Gessate un popolo e la sua storia”, Comune di Gessate, 1998. Le citazioni virgolettate si riferiscono
al capitolo IV (Le antiche chiese) e soprattutto al bellissimo e palpitante capitolo XVII (L’anima di un popolo) a cui si
rimanda per approfondimenti
2
6
Il piano di governo del territorio - riflessioni
Questa mia esperienza potrebbe essere comune
agli altri neo-gessatesi che nel primo decennio
di questo terzo millennio hanno contribuito
trasferendosi qui a Gessate ad un’impennata del
numero dei residenti6, ad un forte incremento
del numero delle nascite7, ad una sostanziale
modificazione della stessa struttura della
popolazione.
Questo rilevante fenomeno ha originato
ripercussioni tangibili sul traffico stradale che è
andato aumentando, sulle scuole che hanno
dovuto ingrandirsi per l’aumento degli alunni,
sul necessario adeguamento degli altri servizi
atti a farvi fronte.
Forse non si è indagato abbastanza invece su
quelli che sono o potrebbero essere gli effetti di
questa situazione sull’identità locale di una
comunità, dove l’una accanto all’altra,
convivono due o più realtà non ancora ben
amalgamate: quella costituita da tutti coloro
che da generazioni vivono in questo paese e
quella o quelle formate da quanti, come nel
mio caso, vi sono appena arrivati.
È forse questa la vera sfida che abbiamo
dinanzi, quella di costruire insieme l’anima di
un paese più grande, che vuole conservare le
sue forti radici ed insieme accudire e far
crescere come un solo fiore tutti i germogli del
proprio futuro.
attraverso la quale, non solo tutti potessero
percepire l’identità locale che in essa si voleva
esprimere, ma dalla quale la Croce sovrastasse
tutta la comunità”.
Da quando questa storia mi è entrata nel cuore,
guardo al campanile dell’Addolorata3 con occhi
diversi: ogniqualvolta vi passo accanto, a piedi
o in auto, immagino quelle duecento famiglie,
che allora erano tutta Gessate, dedicare a
quest’opera il loro tempo più prezioso, ogni loro
speranza, anche la più semplice e umile, di vita
terrena ed ultraterrena.
Nella medesima tensione verso l’assoluto,
avverto netta la sensazione che anch’io possa
riconoscermi nel profilo di questa costruzione
rivolta verso il cielo, senza che a ciò mi sia di
ostacolo la mia ancor breve permanenza in
questa comunità, il ricordo di altri campanili
che da bambino cercavo di scalare con gli occhi,
le memorie indelebili di un altro paese in cui ho
vissuto il tempo eterno4 dell’infanzia e
dell’adolescenza.
Non a caso chi, come me, “arriva deve sempre
imparare a conoscere e onorare ciò che la
psicologia del profondo chiama il «genius loci»,
lo spirito del luogo”5 al fine di poter sviluppare
un sentimento vero di appartenenza nei riguardi
della nuova realtà, verso una tradizione nobile e
per nulla superata che richiede di essere
alimentata giorno dopo giorno, goccia su
goccia, affinché non si esaurisca.
Gaetano Sirimarco
3
Ricordo che è ancora possibile contribuire economicamente al restauro della Chiesa dell’Addolorata. L’intervento
promosso dalla Parrocchia riguarda il rifacimento del tetto, la realizzazione del cunicolo di areazione ed il restauro della
facciata. È una buona occasione per rivivere oggi questa splendida pagina della storia gessatese.
4
“L’orologio” di Carlo Levi contiene una poetica riflessione sull’eternità di ogni attimo vissuto da bambini. Il libro è
disponibile in biblioteca
5
Claudio Risè, Il Mattino del 21/12/2009, pag.1
6
Non sarà certo una novità, ma a Gessate il numero dei residenti è passato da 5.374 all’01/01/2000 a 8.410 al
30/06/2009. Si tratta di un incremento di oltre il 50% in meno di dieci anni
7
Nel bilancio demografico gessatese i nati complessivi nel 2002 sono stati 71, nel 2008 hanno raggiunto quota 144.
7
Dialogo
Dialogo
Gruppi Consigliari
Tre grandi obiettivi
per il territorio dove viviamo
Il Piano di Governo del Territorio
(PGT), voluto dalla Legge
Regionale 12/2005, è lo
strumento, di natura
strategica e insieme
operativa, cui è affidata la
regia delle politiche
urbanistiche della città,
ponendo in risalto le
connessioni tra
pianificazione e sostenibilità
ambientale, gli obiettivi di
qualità e di verifica paesaggistica
delle previsioni di trasformazione e i
rapporti che dovranno instaurarsi tra gli
strumenti di pianificazione sul piano economico,
sociale, culturale della città.
Il PGT è un nuovo strumento che va a sostituire il
vecchio PRG (Piano Regolatore Generale), la cui
elaborazione rappresenta un lungo processo di
conoscenza, analisi ed elaborazione di soluzioni
per il governo del territorio nella sua accezione
più ampia. Il PGT infatti non è soltanto uno
strumento di urbanistica, ma un contenitore dove
le analisi tecniche, economiche, sociali e culturali
si completano a vicenda e interagiscono con le
esigenze e i problemi dei cittadini gessatesi.
I grandi obiettivi che l’Unione Democratica si è
data per costruire il nuovo strumento di governo
del territorio, tesi in maniera sinergica al
miglioramento della vivibilità e della qualità
dell’ambiente urbano, sono così riassumibili:
• conferma delle dimensioni demografiche non
consentendo nuova espansione al fuori di
quanto già contenuto nel PRG vigente,
• potenziamento e razionalizzazione del
sistema dei servizi pubblici e degli spazi di
uso collettivo,
• riorganizzazione della rete della mobilità
urbana in funzione del nuovo assetto
infrastrutturale previsto a scala sovra-locale.
È allo scopo di raggiungere tali obiettivi che
l’Amministrazione di Gessate, con il PGT, mette a
punto un sistema di strategie e di azioni che
coinvolgono tutte le componenti del territorio e
le interazioni che avvengono tra queste.
La scelta di confermare le dimensioni
demografiche di Gessate si propone come
soluzione di differenti problematiche, derivanti
dalle scelte urbanistiche del PRG che l’attuale
amministrazione si trova a dover gestire, relative
all’erosione del suolo agricolo a scapito di quello
urbanizzato, alla riduzione della qualità
paesistica urbana e della qualità ambientale degli
spazi aperti, al sovraccarico dei servizi alla
cittadinanza. Questo obiettivo è perseguito dal
piano attraverso azioni volte al consolidamento
del patrimonio edilizio esistente mediante la
promozione del recupero dei centri storici e del
miglioramento delle condizioni energetiche degli
edifici pubblici e privati.
La rapida crescita del numero di residenti di
Gessate avvenuta nell’ultimo quinquennio guida
le scelte del PGT in relazione al sistema dei
servizi verso azioni di potenziamento e di
razionalizzazione della città pubblica composta
da strutture e spazi ad uso della collettività. Tale
strategia è supportata da azioni rivolte in
particolare all’aumento della fruibilità e
dell’accessibilità ai servizi e alla realizzazione di
una rete in cui le funzioni e gli spazi pubblici si
integrino grazie anche ad un sistema dei percorsi
di mobilità lenta con caratteristiche di alta
qualità, continuità e sicurezza; alla realizzazione
di questo sistema locale concorre con forza la
presenza della stazione della metropolitana a cui
si connette un sistema di accessibilità ad ambiti
con valenza sovra-locale come il Parco del Rio
Vallone. Inoltre l’amministrazione, attraverso il
potere di negoziazione che il PGT ha in sé,
intende governare le trasformazioni del territorio
guidando le scelte dell’operatore privato in
direzione del massimo interesse pubblico
raggiungibile, in termini di cessioni di aree e di
immobili e di realizzazione di interventi che
accrescano la qualità urbana.
Il terzo grande obiettivo del PGT riguarda il tema
della mobilità: il piano si trova a dover recepire
la previsione sovra-ordinata del tracciato della
tangenziale est esterna, oltre alla variante, a sud,
della Strada Statale n. 11 e, a nord, della Strada
Provinciale n. 216. Questa riorganizzazione della
mobilità esterna al nucleo urbano rappresenta al
contempo una opportunità per limitare
fortemente il traffico di attraversamento che
attualmente congestiona il territorio di Gessate
su più direttrici e un fattore di attenzione in
relazione alla compatibilità degli interventi con il
territorio e alle dinamiche che le nuove
infrastrutture produrranno. A proposito dei
fattori di criticità, l’Amministrazione introduce
con il PGT azioni volte alla salvaguardia degli
spazi aperti sui quali ricadranno i nuovi assi viari
e alla realizzazione di interventi per la
separazione del traffico locale da quello di
attraversamento.
8
Dialogo
Gruppi Consigliari
Quale sarà la Gessate dei prossimi
anni? Vivere o abitare?
Il Piano di governo del territorio (PGT), un nuovo
strumento urbanistico introdotto in Lombardia
dalla legge regionale n.12, si compone di 3 atti
distinti:
• documento di piano definisce il quadro generale
della programmazione urbanistica anche in base
a proposte pervenute da cittadini o da
associazioni di cittadini: è triste rilevare che nulla
di tutto ciò si sia realizzato a Gessate.
• piano dei servizi definisce le strutture di
interesse pubblico di cui il Comune necessita e
“strategicamente” è sempre presentato all’atto
stesso dell’adozione del PGT. Anche la nostra
Amministrazione ha scelto di percorrere questa
strada: ad oggi si ignorano i contenuti di questo
importante documento.
• piano delle regole definisce la destinazione
d’uso delle aree del territorio comunale (in
questo assomiglia un po’ al vecchio PRG), quanto
costruire, come costruire e quali sono le
destinazioni non ammissibili.
Analizzando nel dettaglio i contenuti del
documento di piano possiamo affermare che si
tratta comunque di scommesse, con un buon
margine di rischio. I nuovi cittadini di Gessate,
oltre alla qualità del manufatto immobiliare,
all’ecosostenibilità dell’intervento, al risparmio
energetico delle nuove costruzioni guarderanno al
rapporto tra volumetrie edificate, aree verdi e
servizi.
Fatte queste premesse, il PGT si presenta oggi
come “l’orizzonte delle possibilità più che come una
fotografia puntuale delle future realizzazioni”. Và
comunque riconosciuto al nuovo strumento
urbanistico un impianto solido e ben articolato,
nel disegnare una sintesi delle diverse funzioni in
un mix di ambiti strategici, ambiti di
trasformazione e aree verdi.
Risulta però difficile per un cittadino che “vive” a
Gessate (e per vivere si intende qualcosa in più del
semplice abitare) credere che tutti gli interventi
proposti nel documento di piano possano essere
sempre e comunque migliorativi e forieri solo di
segni positivi sulle tabelle di valutazione. È di certo
positivo il recupero delle aree del vecchio nucleo
abitativo, è positiva la volontà di curare la qualità
delle costruzioni, il rapporto verde/edificato, i
servizi infrastrutturali, gli standard qualitativi.
Condividiamo la necessità di migliorare la viabilità
come precondizione del recupero della centralità
cittadina. Ed è proprio questo il punto dove
emergono le debolezze che viziano questo PGT. Gli
interventi proposti continuano a non essere in
grado di risolvere il problema viabilistico e
questo ancor più se si considerano gli
interventi d’interesse sovracomunale che a
breve insisteranno sul nostro territorio. Certo
non è facile interfacciarsi con interlocutori
come Provincia e Regione che hanno scarsa
propensione ad affrontare temi che li costringono
ad “esborsi” economici. Di questi tempi tutti, ma a
torto, si sentono costretti al risparmio, soprattutto
quando si tratta di migliorare la rete delle
infrastrutture. Si parla dunque di grandi opere solo
in previsione dell’indotto che sapranno muovere,
mai in termini di reali ricadute sui cittadini.
Questo trattamento è purtroppo riservato anche a
noi Gessatesi, costretti come siamo fra la Padana
11, la provinciale 176 e “segregati” dalla nuova
TEM. Se andiamo ad osservare nel dettaglio i nuovi
assi viari disegnati nel PGT è evidente quanto poco
possano fare in termini di “alleggerimento” del
traffico in transito nel nostro Comune. Queste opere
non appaiono mai adeguatamente interconnesse
con gli assi viabilistici d’interesse sovracomunale:
la variante nord della provinciale Masate-GessatePessano termina sul nostro territorio e manca del
collegamento con Pessano e la relativa provinciale
per Agrate; la “tangenzialina” ovest finisce con
ricondurre tutto il traffico sull’area a sud della
metropolitana, senza risolvere il problema della
congestione di quest’area. Bisogna ad ogni modo
tenere in conto che è ben difficile programmare
interventi viabilistici sul nostro territorio senza avere
ad oggi certezze di quello che Provincia e Regione
andranno a fare.
Cosa dunque si chiede a questa Amministrazione?
Rivedere il disegno degli assi viabilistici nell’intento
di individuare soluzioni innovative in grado di
“tenere in scacco” anche quegli attori che così
poca propensione hanno nel mettere mano al
portafogli. Solo così sarà possibile dare organicità
all’intera rete viaria e ridare vivibilità al nostro
territorio. Facciamo dunque in modo che d’ora in
avanti si lavori nell’unica direzione utile, che è
quella di risolvere il problema una volta per tutte.
Il nostro Gruppo non mancherà certo di fornire
tutto il supporto possibile. Questo obiettivo deve
però essere perseguito da tutti i partecipanti al
Consiglio Comunale: dobbiamo fare tesoro della
volontà di condivisione e partecipazione che sembra
ora finalmente aleggiare nella Sala Consigliare. La
posta in gioco è alta, tutti devono fare la loro
parte, ancora una volta lontani dalle logiche di
partito, solo ed unicamente per il bene dei
Gessatesi.
9
Dialogo
Gruppi Consigliari
All’Amministrazione Leoni
mancano i soldi
IL bilancio del Comune di Gessate da qualche
anno è in difficoltà. Le uscite sono
notevolmente superiori alle entrate
cioè si sta spendendo più di quello
che si potrebbe. Poiché però il
Bilancio Comunale non può
essere in passivo, in qualche
modo lo stesso deve essere
riportato in pareggio.
L’amministrazione Leoni, per
far quadrare il bilancio, da
diversi anni, utilizza per le
spese correnti gli oneri di
urbanizzazione. Nel bilancio del
2009 gli oneri di urbanizzazione
destinati alle spese correnti sono stati
721.000 euro e per il 2010 sono previsti
630.000 euro.
Cosa significa questo?
Gli oneri di urbanizzazione sono i soldi che i
costruttori versano al Comune per poter
costruire una casa: (oneri primari) per fare
strade, fognature, acqua,
piste ciclabili, …. (oneri
secondari e costo di
costruzione) per fare
scuole, asili, punti di
ritrovo, centro per
anziani,….
Per intendersi per
costruire un appartamento
di 80 mq si versano al
Comune circa 11.000 € di
oneri di urbanizzazione.
Questo significa che a
Gessate nel 2009 sono
stati costruiti circa 65
appartamenti solo per
pagare le spese correnti
del Comune.
Significa che se non
fossero stati costruiti
questi 65 appartamenti al
Comune sarebbero mancati
721.000 € e quindi si
sarebbero dovute tagliare
le spese (per fare un
esempio della dimensione
questo corrisponde circa ai
costi di 15 dipendenti).
Significa che l’Amministrazione Leoni, per
sopravvivere, sarà costretta a far costruire
sempre più case.
Significa che i soldi che si sarebbero dovuti
destinare alle strutture pubbliche (scuole, asili,
biblioteca, parchi, piste ciclabili, centro anziani
…..) vengono usati per altri scopi e quindi nel
tempo Gessate sarà sempre più misera.
L’utilizzo degli oneri per alcune spese correnti
non è di per sé illegale (i Comuni infatti
possono far ricorso agli oneri come misura
straordinaria ed in situazioni particolari);
quando però questo modo di operare diventa
continuativo e nella entità di cui si è detto
sopra allora c’è veramente da preoccuparsi.
Ci sono possibilità per uscire da questa
situazione?
Dal punto di vista teorico ne vediamo due:
A) Aumentare le tasse ai cittadini.
B) Organizzare i servizi ai cittadini in modo più
efficiente, riducendo i costi e gli sprechi,
senza indulgere in favori ad “amici”,
favorendo invece la partecipazione dei
cittadini e delle loro organizzazioni secondo
il principio della sussidiarietà.
Noi osserviamo che l’attuale Amministrazione ha
già iniziato a praticare l’ipotesi A, aumentando
le tariffe scolastiche e temiamo che nei prossimi
mesi anche altre tasse e contributi saranno
aumentati.
Al contrario abbiamo l’impressione che non ci
sia nessuna volontà di perseguire l’ipotesi B, la
sola che pian piano, potrebbe portare ad una
soluzione stabile del problema.
Un esempio su tutti è l’assegnazione della
nuova Farmacia Comunale il 27 novembre scorso
alla Società FAR.COM. Il Sindaco ha detto che la
gestione della nuova Farmacia doveva essere
pubblica, perché i privati non lo fanno bene. Il
Sindaco ha detto che la sola Società pubblica
adatta era la FAR.COM e nessun altra. Noi
avevamo chiesto che venissero valutate anche
altre proposte, magari con un bando di concorso
dove, fissando i parametri di qualità del servizio,
si potevano ottenere condizioni più favorevoli.
Non è stato fatto nessun bando, non si è voluto
confrontare l’offerta della FAR.COM con altre
proposte. Ancora una volta la trasparenza e
quindi l’efficienza non sono state neanche prese
in considerazione.
10
Dialogo
Biblioteca
“Formiche alla menta”
cinque.
Così rieccoci in marcia. Questa volta in tre.
Mi accorgo ora che non vi ho descritto bene
Cecilia.
A dir la verità non vi ho dipinto neppure la
cuginastra ma tanto, indubbiamente, fate
meglio voi, con la vostra fantasia, che non io
con la mia penna...Voi impegnatevi solo a
pensare il peggio..si, ok.,...così va
bene...Siete proprio bravi. Peggio di così non
si può.
Ma torniamo a Cecilia.
Ho solo sciorinato alcuni dolci aggettivi, ma
chissà voi come ve la immaginate?
Piccola e dolce sì, come ho già detto. Ma
bionda o mora? E gli occhi? E i suoi vestiti?
Cecilia era una fata del sopratipo
anticonformista.
Non rientrava cioè nella tipologia classica,
almeno per quanto concerneva il suo aspetto
esteriore.
Non era bionda. I suoi capelli erano neri come
la pece.
Non aveva i capelli lunghi e raccolti sulla
nuca.
Aveva un grazioso caschetto cortissimo e una
frangetta sbarazzina.
Non era vestita di chiaro e in lungo.
Indossava una salopette lilla, enorme sopra
una T-shirt gialla, enorme.
Non calzava ai piedi belle e scomode scarpine
d’oro a punta.
Aveva un paio di anfibi neri con stringhe lilla
disegnate a pois neri. Nessuna bacchetta
magica.
Polvere di fata nemmeno l’ombra. Era
incantevole.
Dopo una buona mezz’ora di cammino
arrivammo nei pressi di un laghetto azzurro. Ci
invitava a fare un bel bagno rilassante.
Cedemmo alle sue lusinghe e restammo a mollo
per dieci buoni minuti, cercando di ritemprarci
nel corpo e nella mente.
Dopo il bagno dormimmo un poco e, accidenti,
quando ci svegliammo eravamo circondate da
un gruppo di termiti battagliere che volevano
farci la festa. Ci presero, legarono,
imbavagliarono, incappucciarono.
Tutto secondo le regole del sequestro di
persona.
Ci trasportarono in luogo segretissimo.
Ci furono riti iniziatici vari, canti e urla.
Ci fu tranquillamente detto che saremmo state
servite al capo, come cena, la sera stessa.
Accidenti!!! La cena a casa mia. Controllai le
ore: non mancava molto al telegiornale. È
questa l’ora più probabile dell’arrivo del mio
babbo a casa, quando è in ritardo. Si
avvicinava inesorabilmente l’ora della cena.
Senz’altro la mamma aveva già urlato venti
volte: “Racheleeee!!!, dove sei?”
Senz’altro era già uscita a cercarmi sei o sette
volte.
Senz’altro aveva già fatto il giro della
collinetta due o tre volte (nel frattempo aveva
bruciato la cena, ammesso e non concesso che
avesse deciso di prepararla questa sera).
Aveva chiamato la mamma di Caterina per
allarmare un poco anche lei.
Aveva interpellato con un energico terzo grado
le vicine e i vicini, e la mamma ha un concetto
molto ampio di vicinato...
Aveva già ampiamente stressato il babbo,
ammesso e non concesso che non fosse ancora
in viaggio sul metrò, su tutto quello che mi
era sicuramente capitato con una dovizia di
particolari macabri da far invidia a Stefano Re.
Aveva anche telefonato, “per puro caso” ad
una sua amica il cui marito è appuntato alla
stazione dei carabinieri della zona,
raccontandole “distrattamente” del mio
ritardo, ed esagerando sicuramente in anticipo
l’ora in cui mi ero allontanata... risultato:
vedevo già l’ alfetta blu scuro dell’Arma
dinanzi a casa.
E io ero qui in mezzo a termiti fameliche.
Anche con la sua superfantasia, la mamma mai
si sarebbe concessa questa ipotesi.
L’ora di cena del capo delle termiti si
avvicinava e in parallelo anche quella della
cena a casa mia.
Che fare?
Provai a dire ad una sentinella che ci guardava
a vista che le mie due amiche ed io eravamo
colpite da una brutta malattia contagiosa e
che il loro capo l’avrebbe contratta qualora si
fosse cibato di noi.
Con un ghigno feroce la truce mi disse che il
loro capo ci avrebbe mangiato solo perché
ultimamente non si trovavano i suoi bocconi
preferiti, i famosissimi pipistrelli nani
lebbrosi.
Figurarsi il fisico di ferro del capaccio.
11
Dialogo
Biblioteca
Dovevamo fuggire e presto.
Eravamo mute e tristi e meditavamo sulla
nostra triste sorte - forse questa frase l’avrete
già letta da qualche altra parte, in genere è
seguita da “quando… “ con un accenno
accentato di suspense nell’aria, e in effetti
anche la nostra storia continua così …quando sembrò verificarsi un terremoto. Ci
fu uno scossone violento, e subito un altro ed
un altro ancora. Le termiti urlavano,
scappavano in ogni direzione, si schiacciavano,
calpestavano i piccoli e i vecchi... scena
straziante da folla in panico.
Noi eravamo impossibilitate a muoverci e
temevamo di essere travolte dal cadere delle
strutture o risucchiate dall’aprirsi di voragini.
Dopo dieci lunghi secondi lo smottamento
della terra fu così violento che il palo attorno
al quale eravamo legate fu lanciato verso il
cielo come fosse un fiammifero - e forse le sue
dimensioni reali erano proprio quelle ma per
me, rimpicciolita, sembrava un palo eeenorme.
La fortuna volle che il palo, anziché
trasportarci con sé e regalarci senza dubbio
una morte violenta da schianto, ci lasciò lì a
terra con le corde ormai sciolte attorno ai polsi
e...libere.
Il terremoto, seppi poi, era stato causato dal
cane dei padroni della gatta Rebecca, anche lui
rigorosamente di razza, levriero afgano
maschio adulto. Salta di qua, salta di là, aveva
fatto quel pandemonio.
Peccato per le termiti, ma bene per noi che,
scampato l’ennesimo pericolo, potevamo
procedere verso casa.
Era inesorabilmente arrivata l’ora di cena.
Argentina si sentiva molto in colpa ed io mi
sentivo un verme. La mamma avrebbe
giustamente iniziato a preoccuparsi: già lo
stava facendo da ore, conoscendola.
Ma ora avrebbe raggiunto il suo massimo.
Mi immagino la sua ansia, lei che va in
agitazione se sente una sirena d’ambulanza e
sa che sono fuori, magari in casa di un‘amica.
Dovevo tornare e in fretta.
Arrivammo stanche e trafelate alla porta della
città delle formiche alla menta, Afidia.
Chiamammo un taxi - hanno degli strani
maggioloni giallo senape che fanno servizio di
trasporto pubblico superveloce nella città dove
abita Argentina.
A dire il vero hanno un sacco di altre cose
incredibili che sarebbe interessante ricordare
insieme ma non c’è tempo. Devo correre nella
storia per arrivare a casa il più presto
possibile.
Il taxi fece una corsa mozzafiato.
Ci portò di filato in Via Menta al n° 10.
Sul balcone stava la famiglia di Argentina a
godersi il fresco della sera.
Appena videro la mamma le due bimbe di
Argentina le corsero incontro con un sorriso
smagliante e il loro babbo aspettò che la dolce
consorte si fosse avvicinata e la sollevò da
terra facendole fare una giravolta da sogno.
Immaginatevi: scena ed inquadratura tipiche
da lieto fine di film da cassetta natalizio.
Comunque...
Si... signori e signore, avete letto bene. Tutte
e due le bimbe corsero incontro alla mamma
felici. Anche Linetta rideva. Linetta la Triste si
era rimessa a sorridere.
Poiché c’era fra di noi una persona nuova, che
papà e bimbe alla menta non avevano mai
visto prima, parlo della nostra fatina con il
caschetto e anfibi con il fiocco, ci furono le
debite presentazioni di rito.
Raccontammo chi era Cecilia e come l’avevamo
conosciuta e perché l’avevamo invitata a
seguirci nel nostro viaggio di ritorno.
Tutto molto in fretta perché ci premeva molto
molto sapere come mai Linetta non fosse più
triste. Forse, a pensarci bene, ci interessava
molto di più il fatto in sé che non il motivo
per cui Linetta era tornata allegra o quello per
12
Dialogo
Biblioteca
cui era stata triste, che poi è la stessa cosa...
Comunque... la malattia di Linetta era una
malattia d’amore.
Si era innamorata di un suo compagno di
classe da molto tempo, e lui non era per nulla
interessato a Linetta.
Si era innamorato, ahi lui!, di una
giovanissima mantide religiosa e l’aveva
corteggiata a lungo, con calma,
insistentemente. Poi aveva iniziato a scrivere
per lei poesie infinite ed aveva sempre più
spesso organizzato serenate al crepuscolo. Lei
però, la mantide, aveva dimostrato dapprima
indifferenza, poi clamorose cattive intenzioni.
A questo punto, l’innamorato di Linetta,
Osvaldo, aveva considerato la situazione per
bene e aveva deciso che la mantide Serafina
non era donna adatta a lui.
Aveva quindi cercato, come molti ometti,
consolazione altrove e aveva trovato le braccia
aperte di Linetta ad aspettarlo.
Dapprima era stata una situazione di puro
ripiego.
Linetta lo sapeva bene e accettava.
In seguito però Osvaldo aveva saputo
apprezzare la dolcezza della sua nuova amata
ed erano diventati una bella coppia affiatata.
L’ormai trascorsa tristezza di Linetta, quindi,
risaliva al periodo in cui Osvaldo pareva
irrimediabilmente perduto per la sua mantide.
Durante il nostro viaggio, avvincente,
istruttivo, utile per Cecilia, ma non per la
nostra causa pro Linetta, la situazione amorosa
si era evoluta e tutto era andato a posto.
Il babbo di Linetta aveva avuto ragione a
preoccuparsi relativamente del malanno di una
delle sue bimbe.
I mali d’amore sono sempre in agguato specie
all’età di Linetta. Ma nella maggior parte dei
casi, o si risolvono positivamente, o
svaniscono nel nulla come son nati.
È molto difficile che finiscano in tragedie.
La famiglia delle formiche alla menta era di
nuovo tutta felice ed avrebbe ospitato la fata
Cecilia per qualche giorno. Poi Cecilia sarebbe
ritornata a casa dalla sua tata Tina.
Cecilia però ora doveva aiutarmi a ritornare nel
giardino d’estate della gatta Rebecca.
Urgeva incontestabilmente una sua magia.
Cecilia decise che mi avrebbe aiutato
volentieri anche se, mi disse, sarei senza
dubbio riuscita a cavarmela da sola, se avessi
avuto a disposizione un poco più di tempo.
Mise la sua piccola mano sinistra sulla mia
testa, con l’indice azzurro - non vi ho detto
che Cecilia aveva gli indici e i mignoli di
entrambe le mani di un azzurro intensissimo e
le unghie delle suddette dita color
fucsia?...No?, beh, ora che lo sapete,
immaginatevela - con l’indice azzurro,
dicevamo, puntato ad oriente e disse una delle
solite e lunghissime parole magiche che qui è
inutile riportare perché tanto non
funzionerebbe.
Avevo già salutato i miei nuovi amici con la
forte promessa di rivederci il più presto
possibile.
I saluti mi rattristano infinitamente e in
genere cerco di tagliare corto. Anche in questa
occasione cercai di stringere all’osso i
convenevoli.
Mentre Cecilia mi premeva la sua mano sul
capo con il dito indice azzurro puntato sentii
un piacevole prurito al naso, avvertii un lieve
e quasi piacevole capogiro e allora chiusi gli
occhi.
Sentii un brivido caldo lungo la schiena e
sopra il capo. Riaprii gli occhi e mi ritrovai, a
dimensioni normali, davanti alla ormai famosa
pianta di rose canine rosse alquanto brutte.
Mi allontanai velocemente per raggiungere il
tavolo del tè, ma lì non c’era anima viva.
Probabilmente le mie amiche e Rebecca erano
indaffarate a cercarmi insieme ad altre mille
persone.
Mi diressi verso l’uscita del parco di Rebecca.
Era tempo di affrontare la situazione.
Mi immaginavo, con il terribile senso di vuoto
allo stomaco che ti affligge quando hai una
colpa da espiare e devi affrontare i tuoi
superiori, classiche scene da filmperlativu dove
enormi forze sono spiegate per la ricerca di un
minore scomparso: macchine della polizia,
ambulanza pronta perché non si sa mai,
curiosi che affondano il naso sotto le ascelle
di grassi uomini in divisa che fanno cordone
intorno a qualcosa; una mamma in lacrime
consolata da vicine che sono fiere della loro
parte nella vicenda; un babbo con il viso tirato
che maschera, male, la trepidazione; burberi
capi di polizia che fanno il terzo grado alle
ultime persone che hanno visto lo scomparso o
la scomparsa, che sarei io in questo caso.
Più mi avvicinavo a casa, più le mie gambe
diventavano pesanti; la salivazione era in
aumento, quasi come quella patologica che
colpisce i miei gatti quando gli spruzzo sul
collo la dose trimestrale di antipulci.
Un forte e opprimente senso di nausea mi
accompagnava, mano nella mano. Una paura
sconfinata di avere passato ogni misura, sul
serio questa volta, mi baciava con forza sulla
bocca.
Però non si vedeva proprio nessuno in giro.
Nessuno strano movimento. Nessun particolare
rumore.
Niente polizia. Nessuna ambulanza. Nessuna
scena strana.
13
Dialogo
Biblioteca
I vicini di casa mi salutavano come se nulla
fosse.
Incontrai Caterina, i suoi genitori e il suo
pestifero fratello: tutti mi salutarono serafici
mentre si slurpavano ciascuno un cono gelato
supergigante.
Accidenti, ma cosa stava succedendo?
Ero sparita da casa da più ore. Non ero
rincasata per l’ora di cena. Avevo rischiato
incontestabilmente la vita per una nobilissima
causa, avevo aiutato un’amica e,
accidentaccio, avevo risolto un superproblema
ad una fata, oh!, dico una fata...Riuscire ad
aiutare una fata non è certo cosa da tutti,
accipicchia! Avevo annientato una ciarlatana
Strizzasoldialtrui...
E nessuno mi cercava, nessuno mi salutava con
particolare e rinnovata stima, nessuno
piangeva per la mia prematurissima
scomparsaaaa!!!
Ah!, non ci sono più le mamme ed i babbi di
una volta.
I vicini di una volta. Le storie di una volta.
Ero ormai davanti alla porta di casa.
Non si percepiva nulla di mutato nell’ambiente
famigliare.
Billy, il cane vecchio e cieco del cortile,
appena sentì i miei passi avvicinarsi mi venne
incontro, seguendo la scia del mio odore a lui
conosciutissimo e scodinzolò mostrando una
giusta e apprezzabile dose di contentezza nel
percepire la mia presenza.
Ero profondamente contenta della sua reazione.
Visto e considerato che nessun umano si
preoccupava per me almeno avevo gli animali
dalla mia parte.
Anche i balestrucci che hanno il nido tra il
tubo del gas-metano e il davanzale della
finestra del primo piano della mia casa mi
salutarono.
Interrogai Billy.
Non aveva visto strani movimenti nel tardo
pomeriggio?
Il mio babbo e la mia mamma mi avevano
chiamato e cercato?
Nessuna trepidazione tra il vicinato per la mia
scomparsa?
Billy mi disse che tutto era stato
perfettamente tranquillo, che lui non aveva
sentito nessuno uscire quel pomeriggio da casa
mia, che non si era udito proprio nessun
raglio della mia mamma che mi chiamava, che
il mio babbo non era ancora rincasato: era una
volta ancora in ritardo, molto molto in ritardo.
Toccai la maniglia della porta. La mia mano
sudatissima abbasso la maniglia e aprì la
porta. Entrai. Nessuno in salotto. Nessuno in
cucina. La tavola superapparecchiata (questo
la mamma lo fa bene). Megainsalata
rigorosamente vegetariana, piatto di formaggi
e panini di soia artisticamente disposti.
Chiamai a viva voce la mamma, nessuna
risposta.
Arrivarono invece Yasmina e Samovar
litigandosi una lucertola morta fra i denti.
Chiesi a Yasmina come mai fosse già a casa e
non in giro a cercarmi, perché non mi avesse
aspettato nel giardino d’estate di Rebecca,
perché Caterina fosse tranquillamente a
passeggio con i suoi e non si fosse
preoccupata della mia scomparsa al momento
della seconda tazza di tè nel giardino della
gatta Rebecca...
Yasmina mi rispose seccata che era
arrabbiatissima circa il mio comportamento!
Rebecca la nobile le aveva fatto notare quanto
maleducata fossi stata a tornare a casa senza
avvertire esplicitamente.
Tornare a casa? Io??? Questo dunque
pensavano tutti.
Ecco perché Caterina si era comportata così
quando l’avevo incontrata prima. Aveva
pensato ad un mio volontario e premeditato
allontanamento per evitare la noblesse oblige
di Rebecca.
Sicuramente lei e Yasmina, alla seconda tazza
di tè erano tornate a casa ringraziando e
salameleccando e pensando che io me la fossi
data a gambe levate e fossi già a casa, magari
immersa in un bel libro o spiaccicata davanti
alla scatola delle immagini che t’incolla coi
suoi cartoni animati.
Ma la mamma...!!! La mia cara, dolce,
preoccuposa mamma con la sua chioma fluente
e la fissa per cyclette?
Perché non si era preoccupata?
Dove era ora?
Rumore della segreteria telefonica. Inserisco
audio...
“Ciao alle due donne della mia vita. Sono il
papi Paolo. È la terza volta che chiamo ma c’è
sempre la segreteria. Perché? Non volete essere
disturbate?
Non torno a cena. La riunione del pomeriggio è
slittata a stasera. Arrivo supertardi. Voi
mangiate pure. Un bacio.”
Clic, fine telefonata.
Che despota magnanimo, il mio papi Paolo.
Ecco perchè non si era preoccupato del mio
ritardo, perché non era tornato. Chiaro.
Ma la mammaaa!!! La mia dolce, cara,
preoccuposa e preoccupante mammina. Dove
diavolo si era cacciata? E come aveva osato
non preoccuparsi tantissimissimo per la sua
povera, indifesa, tenera bimba... che oggi
come oggi non si sa mai cosa può succedere,
con tutto quello che si sente, bla bla, con tutti
questi bruti in giro, blablabla...Ecco...si... le
14
Dialogo
Biblioteca
era sicuramente successo qualcosa. Se la mia
mamma non si era ancora preoccupata del mio
magistrale ritardo senza dubbio le era capitato
qualcosa di grave, gravissimo.
Dovevo sapere. Dovevo scoprire.
La mia dolce mamma, tanto buona e tanto
cara, che si preoccupa così tanto di me perché
mi vuole bene, che raglia e mi soffiasulcollo
appiccicosa e melensa solo perché è una vera
mamma. Mamma!!! Dove sei?!
Perlustrai la casa da cima a fondo.
Aprii la porta del bagno ad occhi chiusi perché
avevo paura di trovare la mamma gravemente
morta nella stanza di casa più di moda per le
disgrazie.
Poi dovetti bene o male aprirli ma non c’era
anima di mamma, ne’ viva, ne’ morta.
Andai giù in cantina e su, in solaio.
In entrambi i casi mi immaginai la mamma
trucemente impiccata a una trave qualsiasi per
la disperazione di non vedermi arrivare. Ma
non c’era.
Infine mi immaginai la mamma vagante per le
strade dei paesi limitrofi, senza il lume della
ragione attonita e basita per la mia misteriosa
sparizione...
Decisi di rintracciare il babbo per telefono.
Avrei chiamato il suo supercapo a casa e con
sangue freddo tipico di queste situazioni avrei
chiesto il recapito telefonico del luogo dove
era il mio babbo.
Avrei telefonato e aspettato che me lo
passassero; gli avrei riversato addosso una
valanga di parole, paroline e parolone. Il
babbo non avrebbe capito nulla.
Io mi sarei messa a piangere....
No. Prima occorreva che mi calmassi un poco.
La mia sdraio personale mi avrebbe aiutato a
meditare.
Ma dove accidenti erano Yasmina e Samovar. E
se loro avessero saputo qualcosa della
mamma?
Mammaaa! La mia dolce, cara,
preoccupantissima mamma.
Il giardino era fresco, ben diverso dal
pomeriggio, quando io l’avevo lasciato per
andare da Rebecca con Yasmina.
Camminai fino al gazebo rosa, dietro la quercia
del nonno.
La mia sdraio mi aspettava.
Con la mamma sopra.
Non era morta... solo molto molto
addormentata.
Si! La mamma Greta che non sta quasi mai in
giardino se non per curarlo e lamentarsi del
tempo che le fanno perdere queste cure da
pollice verde.
La mamma, che non si era mai sdraiata sulla
mia sdraio nè su nessun altra sdraio del
giardino, perchè:” Come faccio, non ho tempo,
devo fare questo...devo fare quello...”.
La mamma, che dopo dieci minuti senza
vedermi a tre metri di distanza da lei o dopo
due minuti senza sentire i miei rumori dietro
una parete di tre centimetri, ha le convulsioni
da ansia...
La mia mamma, che ama così tanto fare la
mammmaaa....
si era addormentata mentre io ero fuori di
casa, lontano dal suo udito, dalla sua vista e
dal suo olfatto.
La mia mamma si era addormentata, con me
fuori casa e il papà in ritardo.
La mia mamma si era addormentata con me
fuori, il babbo in ritardo, la cena fredda che si
raffreddava... e si era addormentata in
giardino, per lei luogo sacro di operosa fatica.
Anche la mia mamma aveva un lato umano.
Piansi dalla gioia.
Un moscone verde e blu si appoggiò sul suo
naso aquilino e la svegliò.
Fu un fulmine a ciel sereno.
Che ore erano? Dove ero stata? A che ora ero
tornata? Mi era successo nulla di grave? E di
meno grave? E il babbo? Non era ancora
tornato? Infarto o incidente?
Insomma ecco qui la mia mamma tornata
normale, anche più di prima.
Una innocente dormitina aveva rischiato di
trasfigurarmela.
Io avevo vissuto la mia avventura nell’angoscia
pura di farla troppo preoccupare e tutto,
proprio tutto, era scivolato via, liscio come
l’olio. Morfeo aveva consegnato al sonno la
mia mami soffiasulcollo e così non c’erano
state scene di panico.
“Mammotta, ti sei addormentata appena prima
che arrivassi a casa, mi ha detto Yasmi. Io ero
in perfetto orario, naturalmente. Non ti ho
disturbato. È così difficile vederti riposare in
giardino. Ha telefonato il babbo appena sono
rientrata, dice che farà tardi. Dice di non
preoccuparsi...
Sai mammina, mentre tu dormivi qui in
giardino, placida placida, io mi sono letta
tutto il libro che mi hai regalato la settimana
scorsa per il mio compleanno.
Sai quello che si intitola: Formiche alla
menta”.
La mia mamma sorrise e pensò che, in fondo in
fondo, ero una brava bambina. Anch’io sorrisi.
Allungai la mano sul tavolino di metallo blu di
fianco alla sdraio e mi versai una tazza di tè
freddo alla menta.
15
fine.
Dialogo
Dialogo sullo sport
L’asd artistica Gessate
Nasce ufficialmente nel settembre 2007 come
evoluzione della pre-esistente associazione
sportiva di ginnastica, attiva sul territorio sin
dalla fine degli anni 90.
Lo staff tecnico è composto da istruttrici isef
qualificate con un’esperienza pluriennale nel
settore che si avvalgono dell’aiuto di exginnaste.
Il successo dei corsi, le potenzialità delle
nostre atlete e la voglia di migliorare, hanno
portato quest’anno all’introduzione del corso
promozionale che parteciperà a gare di livello
regionale nel circuito uisp ed alla prosecuzione
dell’attività con i corsi base, avanzato, e di
psicomotricità per i più piccoli.
Durante l’anno è prevista la partecipazione a
gare intersocietarie di diverso livello,
manifestazioni sportive e stage, accanto
naturalmente al tradizionale saggio di fine
anno.
Altre informazioni:
• A gennaio apre il nuovo corso di GIOCO GYM rivolto ai bambini
più piccoli, che abbiano compiuto i 3 anni; si svolgerà con forma
monosettimanale, il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 16.50.
• Il 15 novembre si è svolta la 2° edizione della festa d’autunno,
manifestazione che ha visto tutte le atlete di ginnastica artistica
esibirsi in un susseguirsi di esercizi al corpo libero e percorsi con
materassini e trampolino.
• Il 22 dicembre si è svolta l’ultima lezione prima delle vacanze
natalizie alla quale hanno potuto assistere parenti ed amici.
• Il 7 marzo si svolgerà il 2° TROFEO ASD ARTISTICA GESSATE alla
quale parteciperanno tutti i corsi base.
• Il 24 gennaio alcune giovanissime atlete parteciperanno alla loro
prima gara a livello agonistico che si terrà a Buccinasco.
• Il 13 febbraio le atlete della squadra promozionale gareggeranno
a Rozzano per la prima dell’anno.
• Nostro sito: www.asdartisticagessate.com
• Nostro sponsor: Ventasun Benessere Gessate
Il Racketlon approda a Gessate
Sono stati i campi da tennis del Centro Sportivo
Romeo Bertini, in via Gramsci a Gessate, ad
ospitare il prestigioso appuntamento con il
mondo del Racketlon giovanile in data sabato
12 dicembre. Il racketlon, sport che trova la sua
massima diffusione nel nord-est europeo,
ultimamente ha iniziato a riscuotere un buon
successo anche sul suolo italiano e la disciplina
della racchetta dove gli atleti si affrontano
prima a ping-pong, poi a badminton, squash e
tennis.. I campi di Gessate, infatti, hanno avuto
l'onore di ospitare la prima tappa del circuito
provinciale under 13-16 modalità R3, che
prevede ciascun match composto da 3 sport:
ping pong, badminton (volano), e tennis. Tutte
le tappe del circuito provinciale, quindi a partire
da quella di Gessate, attribuiranno un punteggio
valevole per la classifica Juniores (sono dei
tornei beginner R3), dove i migliori accederanno
alle fasi regionali e successivamente a quelle
nazionali che si disputeranno con regolamento
R4 (con l’aggiunta dello squash). Il Circuito sarà
composto da quattro tappe che si svolgeranno
in prima fase su base provinciale. I migliori otto
16
Dialogo
Dialogo sullo sport
classificati di ogni fase accederanno al
successivo tabellone nazionale. Ogni set si
gioca all’11 senza cambio palla e il vincitore
dell’intero incontro è colui che somma il
maggior numero di punti totali. In caso di
parità al termine dei tre set il match dell’ultimo
sport verrà prolungato di un singolo punto
(Gummiarm Tiebreak). Nell’under 13 Rizzi
Edoardo (classe 1997-Tennista Piacentino che si
allena in Lombardia col team obiettivo sport),
alla prima partecipazione, vince la tappa
battendo in finale il liscatese Chiappella
Emanuele (classe 1996) per 52/36 mostrando
una superiorità media in tutte le discipline.
Terzo posto per il liscatese Manieri Luca sul
buraghese Sorrentino Riccardo (entrambi classe
1996). Da segnalare l’ottima prova del
cambiaghese Ravasini Niccolò che nonostante la
sua piccola età (classe 1999) ha conquistato un
ottimo 5° posto mettendo in fila svariati atleti
molto più grandi di lui. Cambiaghese anche la
miglior ragazza, Picarella Sara classe 1998.
Nell’under 16 si impone lo stesso rizzi Edoardo
che arrivato alla pari al tennis la spuntava sulla
testa di serie n° 1 Elli Flavio di Bellinzago
Lombardo con un rotondo 21-11. Flavio potrà
sicuramente rifarsi nelle prossime tappe
allenandosi a Badminton disciplina a lui
pressoché sconosciuta.Terza piazza per il
liscatese Vidori Riccardo che si è imposto sul
bellinzaghese Bonalumi Giacomo (+10). Da
segnalare fra coloro che hanno reso realizzabile
la manifestazione il vicecampione italiano,
nonché nazionale italiano Alessandro Rosso, lo
staff dei maestri obiettivo sport e i
rappresentanti della polisportiva Gessate a cui
va un doveroso ringraziamento.
17
Prossime tappe della fase provinciale il 6
Febbraio, 27 Marzo, 17 Aprile 2010
Info ed iscrizioni:
Luca Villa 3392301119,
Diego Bonati 3382923057
mail: [email protected]
http://obiettivosport.spaces.live.com/.
Dialogo
Le Associazioni Dialogano con noi
CARITAS PARROCCHIALE
La Caritas di Gessate è stata fondata il 6
dicembre 1985 da un gruppo di sedici persone.
Una volta al mese, la domenica pomeriggio, si
riunisce in casa parrocchiale.
Il numero dei partecipanti è rimasto quasi
invariato e in prevalenza le persone che
collaborano hanno più di settant’anni, alcune
più di ottanta!
Sono quindi gli anziani stessi che si mettono a
servizio dei loro coetanei, con le energie (spesso
poche) e le risorse che hanno a disposizione.
Rivolgiamo dunque un appello accorato a
quanti, più giovani di noi, hanno sensibilità e
un po’ di tempo da mettere a disposizione del
prossimo: se ciascuno mette un poco di sé, tutti
insieme possiamo fare molto di più… È
necessario e urgente che giovani e persone più
mature, con preparazione e buona volontà, si
dedichino allo studio e all’attuazione di nuove
modalità di servizio per la nostra comunità.
L’impegno caritativo di chi sceglie di aderire è
naturalmente sostenuto dalla Fede, dalla
preghiera, dalla riflessione e verifica
comunitaria.
Fin dall’inizio il settore privilegiato dell’attività
del gruppo sono stati gli ammalati e gli anziani,
ai quali da sempre vengono riservate le
attenzioni richieste dalle singole situazioni,
nella consapevolezza che anche i soggetti
cosiddetti deboli sono protagonisti e portatori
di risorse.
Si va periodicamente a trovare chi è solo e
sofferente; una visita speciale è riservata agli
ultranovantenni nel giorno del loro compleanno.
In occasione delle festività natalizie vengono
portati regali ai portatori di handicap del paese
e ai ricoverati nelle case di riposo, mentre tutta
la comunità è coinvolta nella consegna di un
messaggio augurale agli anziani e agli ammalati.
Una particolare attenzione è rivolta ai
concittadini assistiti nelle case di riposo e non
sono dimenticati quelli che si trovano in
residenze anche molto distanti dal paese.
Da parte di questi ultimi avvengono spesso
toccanti manifestazioni di affetto verso i
visitatori della Caritas e testimonianze di
nostalgia per la loro indimenticata Gessate.
Tutti gli anziani ricoverati, anche se “sono
curati e stanno bene”, quando ci accolgono,
hanno lo sguardo sereno e gioioso, ma
diventano tristi e commossi al momento del
distacco: finché le forze ce lo permetteranno
rimarremo sempre legati a loro con le visite
periodiche e la preghiera.
Con i giovani dell’Oratorio si effettua la raccolta
degli indumenti usati in occasione della “Due
Giorni Giovani e Servizio”.
In collaborazione con l’Amministrazione
Comunale, nella prima decade di settembre di
ogni anno, si organizza per gli anziani una gita
pellegrinaggio a un santuario mariano.
In novembre in sintonia con la Diocesi di Milano
si celebra la “Giornata della Carità” con una
mostra-mercato allestita a favore delle missioni,
istituti, comunità di accoglienza o altre
situazioni di bisogno. S’inviano inoltre offerte in
denaro alle popolazioni colpite da calamità e
alle missioni operanti nei paesi in via di
sviluppo.
Le forme ordinarie di finanziamento derivano dal
contributo degli aderenti e dalle offerte dei
parrocchiani anziani e ammalati.
I responsabili della Caritas
Ricordare: un dovere
verso le nuove generazioni
“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27
gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli
di Auschwitz, GIORNO DELLA MEMORIA, al
fine di ricordare la Shoah (sterminio del
popolo ebraico), le leggi razziali, la
persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subito la deportazione, la
prigionia, la morte, nonché coloro che, anche
in campi e schieramenti diversi, si sono
opposti al progetto di sterminio, ed a rischio
della propria vita hanno salvato altre vite e
protetto i perseguitati”.
Furono più di sei milioni gli ebrei uccisi.
Nei campi di concentramento erano rinchiusi
anche gli zingari, i disabili, gli omosessuali e
chiunque si opponeva al regime nazista, e
migliaia di loro vi trovarono la morte.
Dicono che comprendere è impossibile,
conoscere è necessario e che quando arriva la
conoscenza arriva la memoria. Far conoscere
quello che è successo per tenere viva la
memoria è un dovere di tutti.
18
Le Associazioni Dialogano con noi
Com’è possibile che un uomo, o un manipolo
di uomini, abbiano trascinato un intero Paese
nella follia delle persecuzioni e del
genocidio?
Forse la risposta è contenuta in questa
poesia scritta da un deportato nel campo di
Dachau:
Prima vennero per gli ebrei
E io non dissi nulla
Perché non ero ebreo.
Poi vennero per i comunisti
E io non dissi nulla
Perché non ero comunista.
Poi vennero per gli studenti
E io non dissi nulla
Perché non ero uno studente.
Poi vennero per i sindacalisti
E io non dissi nulla
Perché non ero del sindacato.
Infine vennero a prendere me
E non c’era più nessuno
che potesse parlare.
Difendendo la libertà degli altri di avere Fede,
tradizioni, idee diverse dalle nostre e
semplicemente di essere differenti da noi,
difendiamo la nostra Libertà.
Maria Teresa Bertini
Verso l’infinito e oltre...
In modo sintetico, vorremmo ripercorre con voi
i risultati di questi primi tre anni di vita
dell’Associazione musicale Harmonia.
La Scuola di Musica
La Scuola di Musica è ormai una realtà
consolidata, quasi un’istituzione di Gessate: in
questi anni abbiamo raggiunto la quota di circa
170 iscritti, tra giovani e adulti. È un risultato
ragguardevole, se si pensa al bacino di utenza di
una cittadina come Gessate. La maggior parte
degli studenti è iscritta ai corsi di pianoforte,
che godono quindi di buonissima salute, ma
molti sono iscritti anche ai corsi di chitarra
classica e moderna. Permangono costanti le
iscrizioni ai corsi di violino e di sax-clarinetto;
purtroppo però quest’anno non abbiamo potuto
avviare il corso di flauto traverso. Non ci
perdiamo certo d’animo: per il prossimo anno
scolastico vorremmo introdurre un corso di
violoncello e naturalmente ripristinare il corso di
flauto. Non dimentichiamo poi un altro fiore
all’occhiello della scuola, vale a dire i corsi di
propedeutica musicale per i bambini, corsi molto
apprezzati e frequentati. Un discorso a parte
merita la nostra scuola di perfezionamento, la
Master Class di Chitarra del maestro Enea Leone,
che anche quest’anno ha richiamato musicisti da
tutta Italia. Senza falsa modestia, la nostra
scuola sta raggiungendo risultati davvero buoni,
e ne sono la prova le frequenti vittorie dei nostri
allievi di chitarra e di pianoforte ai Concorsi
Musicali cui partecipano.
Divulgare la cultura musicale
La nostra associazione ha come finalità anche
quella di diffondere la cultura musicale: per
questo ogni anno realizziamo un corso di
cultura musicale, quest’anno gratuito, molto
interessante e rivolto a tutti, dai neofiti agli
esperti. Quest’anno i temi sono gli strumenti
musicali e, nel 2010, Chopin e Schumann.
Inoltre organizziamo anche incontri di
presentazione delle opere liriche del programma
scaligero. Ancora, siamo sempre presenti alle
feste cittadine come la Festa del Paese o la
Festa d’Autunno con iniziative volte ad
avvicinare le persone alla musica classica.
I Concerti
In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura
del Comune organizziamo i Concerti della
Primavera Musicale, che sono ormai una
tradizione di Gessate; da marzo all’estate
potrete assistere a cinque concerti “indoor” e
non solo di musica classica, ma di vari generi
musicali, ad esempio di tango, blues, musical
americano etc. Da un paio d’anni vi sarete
accorti dei bellissimi concerti che organizziamo
all’aperto nelle sere estive nel parco di villa
Daccò, concerti sempre di buona qualità nella
miglior “cornice” possibile a Gessate.
Discoteca
Vorremmo poi aprire ai gessatesi la nostra
imponente e straordinaria discoteca, basata
principalmente sui dischi in vinile della
Collezione Saporito. Stiamo procedendo con la
catalogazione dei dischi, mentre abbiamo
concluso la catalogazione dei Cd. Davvero ci
piacerebbe diventasse una abitudine per i
gessatesi che, così come per la lettura di un
buon libro si sa che c’è la biblioteca, per
ascoltare un buon disco di classica si sa che c’è
a disposizione la discoteca della associazione
musicale Harmonia.
Sergio Ferrario
19
Dialogo
Dialogo
Le Associazioni Dialogano con noi
CENTRO ANZIANI VILLA DACCO’
Al di là delle attività a ciclo annuale avviate ad
ottobre (ginnastica dolce, volontariato nelle
scuole, corsi su Personal Computer….) che
proseguono senza discontinuità,
anche per il 2010 il Centro
Anziani ha messo in campo una
nutrita programmazione di
eventi che testimoniano ancora
una volta l’importante funzione
sociale svolta sia nei confronti
degli associati che, più in
generale, della ormai vasta
comunità dei Gessatesi.
Il 15 gennaio verrà organizzato
il primo evento conviviale del
Pranzo di Natale il 12 dicembre a Salò.
2010. Come ogni anno ci si
ritroverà numerosi per l’ormai
irrinunciabile “trippa in
compagnia”, che una
antichissima tradizione locale
vuole associata alla ricorrenza
della festa di San Mauro,
patrono di Gessate.
Il 17 gennaio invece serata
culturale, con trasferimento in
Milano al Teatro degli
Arcimboldi, per assistere alla
commedia “Poveri ma Belli”.
Nel mese di febbraio prendono il via due
importanti iniziative: nuovi corsi base di word e
internet su Personal Computer, per i quali sono
ancora aperte le iscrizioni e il ciclo culturale
“Conoscere Paesi e Popoli del Mediterraneo”.
Quest’ultimo, del quale si prevede lo
svolgimento in un arco temporale di tre o
quattro anni, ci introdurrà alla conoscenza della
cultura, delle tradizioni e degli ambienti di vita
dei più importanti popoli che occupano la vasta
area del mediterraneo.
Il primo ciclo, che inizierà a febbraio,
interesserà la Turchia, la Grecia e la ex
Jugoslavia. Lezioni in aula su storia, arte e
letteratura di quei popoli si terranno tutti i
giovedì di febbraio-marzo e aprile in orari e con
modalità ancora da definire.
Una crociera a maggio con visite in quei paesi
concluderà ciclo. Le iscrizioni sono ancora
aperte.
Sempre a Febbraio, il giorno 7, appuntamento
nell’Aula Pluriuso della scuola elementare per la
Festa del tesseramento. Un pomeriggio di
incontro per ritrovarsi e socializzare anche con i
nuovi iscritti, per ballare e stare assieme in un
clima di apertura e di accoglienza reciproca.
Infine, marzo. Il giorno 7, in occasione della
Festa della Donna, pomeriggio danzante e
spuntino leggero nella sala refettorio della
scuola elementare.
Il giorno 26, Assemblea dei Soci con rinnovo del
Comitato di Gestione.
ASSOCIAZIONE ARCHÈ
AVIS COMUNALE
DI GESSATE
Si comunica a soci e
quanti volessero
iscriversi per la prima
volta, che l’Assemblea
generale 2009 si terrà
domenica 28 febbraio
2010 alle ore 10.00
presso la Sala
Matrimoni di Villa
Daccò.
Si è concluso il primo corso di degustazione organizzato dall’associazione Arché. Possiamo
dirci molto soddisfatti della riuscita dell’evento
sia per l’altissima e costante partecipazione,
sia per il clima conviviale che si è creato da subito. Hanno partecipato persone di tutte le
età, dai vent’anni in su. Questo ci ha dato
molta soddisfazione in quanto l’obiettivo dell'associazione, nata come associazione DI e PER
i giovani, è anche quello di essere promotrice
di attività che possano coinvolgere tutti i Gessatesi.
La modalità interattiva del corso e l’impostazione data da Paolo, il “nostro” esperto enotecnico, hanno favorito il clima familiare ed il
coinvolgimento diretto dei partecipanti. Non si
è trattato infatti di una serie di lezioni frontali
ma di momenti trascorsi come un gruppo di
amici e conoscenti che si ritrova insieme. Le
persone sono state parte attiva nella scoperta
del mondo del vino! I temi trattati sono stati
interessanti e l’abbinamento di pietanze diverse alla degustazione dei vini ha completato
l’opera. L’interesse di Gessate per questa iniziativa ci è sembrato veramente alto, basti pensare che ancor prima di stampare i volantini
avevamo terminato i posti a disposizione e numerose richieste di partecipazione ci sono arrivate anche a corso già avviato. La nostra
speranza è quindi di poter riproporre questa
esperienza in futuro.
Ma l'associazione Arché non si ferma qui. Con
l'inizio del 2010 abbiamo organizzato per voi
tre appuntamenti sulla neve rivolti come sempre a tutti: sabato 16 Gennaio al Monterosaski,
sabato 13 Febbraio a La Thuile ed infine sabato
20 Marzo al comprensorio della Via Lattea. Vi
aspettiamo numerosi come sempre.
20
Associazione Arché
http://archegessate.xoom.it
[email protected]
Dialogo
Dialogando LiberaMente
NOTTE SENZA ENERGIA ELETTRICA
Sono le 19.50. Finalmente a casa! Prima del
previsto in realtà, riuscirò a mangiare con
calma poi avrò tutto il tempo per studiare.
Prima di cucinare vado a lavare le mani ed
ecco il buio. Manca la corrente proprio questa
sera che sono a casa da sola!
Per prima cosa cerco la torcia elettrica e poi
vado dai vicini, l’elettricità manca anche a
loro, anzi manca in tutta la via. Non è la
prima volta che succede, stanno già
chiamando il numero verde. Discutiamo sul
fatto che un guasto non può ripetersi così
spesso, non è normale. Un mese fa la
corrente è mancata dalle cinque del
pomeriggio alle undici di sera.
Rientro in casa e guardo dalla finestra:
un’immagine fantastica. Mentre i grigi
lampioni della nostra via sono spenti, le luci
arancioni della strada parallela, nascosti dalle
case, colorano il cielo di un colore pallido
che è riflesso dal bianco della neve, gli alberi
del parco e una nebbiolina sottile danno un
tocco di magia e creano a un’atmosfera
irreale. C’è un silenzio incredibile, nessun
televisore, ma anche nessun
elettrodomestico, non c’è niente che fa
rumore!
Comincio ad avere fame, non posso usare il
micro-onde come avevo pensato di fare e
prima di accendere la cucina a gas devo
cercare i fiammiferi, di solito basta premere
un piccolo pulsante!
Recupero i fiammiferi, un accendino e alcune
candele profumate. Quindi preparo e consumo
la mia cena a lume di candela, lavo i piatti
con l’acqua fredda perché non “scatta” lo
scaldabagno.
Sarebbe meglio trovare anche delle batterie
di ricambio per la pila, così se quelle inserite
si scaricano, non resto al buio, sono sicura di
averle comprate non ma purtroppo non ci
sono! Allora decido di spegnere torcia e
candele e vado alla finestra. Un uomo passa
per strada si ferma e guarda verso di me,
sicuramente non può vedermi, ma chi è?
Perché osserva la mia casa? Mi sento quasi
una sentinella, accendo la pila e la punto
verso di lui, la luce si riflette nel vetro, non
lo vedo bene, però se ne va.
Abbasso le tapparelle e torna l’energia
elettrica. Per poco però, dopo alcuni minuti
sono ancora al buio. Forse sarebbe il caso di
andare a letto, invece accendo una candela e
prendo un libro e mi metto a leggere. Faccio
un po’ fatica anche perché la luce è poca, e
quando la avvicino per vedere meglio, la
fiamma comincia a muoversi forse a causa del
mio respiro. Le parole del libro sembrano
diventare vive, come prese dall’ansia di
essere lette; ho l’impressione di fare qualcosa
di straordinario: intorno a me il buio e il
silenzio, un piccolo lume come compagno
d’avventura; in questo modo leggeva la gente
nei secoli scorsi, almeno i pochi che lo
sapevano fare. Credo che osservando il fuoco
l’uomo ha cominciato chiedersi il significato
dell’esistenza. Mi manca un camino acceso
per sentirmi proprio nel passato e anche
perché qui comincia a fare un po’ freddo, il
termostato, infatti, è elettrico e la caldaia
non si accende.
Anche il forno è elettrico, cosa posso usare
per scaldarmi? Le borse dell’acqua calda! Sono
in ripostiglio, scaffale in alto a sinistra, posso
far bollire l’acqua e riempirle usando un
mestolo e un imbuto. Purtroppo le borse
dell’acqua calda non ci sono, siccome non le
usavo più le ho portate in cantina insieme allo
scaldino della nonna, (una piccola scatola di
metallo dove si mettevano dei lumini accesi e
che serviva per scaldare i piedi). Nel mio
appartamento non c’è fonte di calore che non
dipenda dall’energia elettrica, a parte le
candele e i fuochi della cucina a gas.
Quindi prendo un plaid, fa sempre più freddo,
allora decido di chiamare la società che ci
fornisce energia elettrica. Non è possibile
con il cordless, devo usare il vecchio
telefono. Esattamente come un mese fa
risponde un disco che m’informa che stanno
provvedendo a riparare il guasto e la corrente
tornerà alle “ore zero tre”, intendono le tre di
notte o mezzanotte e tre minuti? La prima
ipotesi e quella più probabile, quindi vado a
dormire.
Alle 2.17 le luci si accendono. Sono tornata
nel ventunesimo secolo! Il riscaldamento
tutti gli elettrodomestici funzionano,
soprattutto il congelatore che era quello che
mi preoccupava di più.
Adesso seduta comodamente al caldo nella
mia casa posso aprire finestre, porte e portali
e scoprire virtualmente com’è davvero il
mondo, posso comunicare con ogni angolo
del pianeta, posso far conoscere a moltissime
persone le mie idee; ma sono quasi le tre di
notte, spengo le luci e finalmente mi
addormento.
21
Una gessatese rimasta al buio
Festività religiose
Principali feste cristiane
Venerdì 1 Gennaio
Per la Chiesa ambrosiana
è l’Ottava del Natale
nella Circoncisione del
Signore
(la Chiesa di rito romano
festeggia ss. Maria
Madre di Dio)
Si festeggia anche la
Giornata mondiale della
Pace
Mercoledì 6 Gennaio
Epifania del Signore
Si festeggia la visita dei
Re Magi.
È anche la Giornata
mondiale dell’infanzia
missionaria
Domenica 10 gennaio
Battesimo di Gesù
Venerdì 15 gennaio
Festa di San Mauro, patrono di Gessate insieme
ai Santi Pietro e Paolo
Domenica 21 febbraio
Per Milano e la Diocesi
Ambrosiana è la I domenica di Quaresima con
Imposizione delle Ceneri
(nel rito romano si celebra il mercoledì delle
Ceneri)
Per i cattolici la Quaresima è il periodo di penitenza in preparazione
della Pasqua.
Dialogo
DIALOGO SULL’INFORMATICA
Verso un mondo
completamente online
Ormai la
connessione
alla rete
Internet
tramite banda
larga o ADSL è
presente in quasi
tutte le nostre case,
e questo sta
portando a creare un
numero sempre
maggiore di servizi
fruibili sul Web. Difatti,
se si pensa al numero
di programmi che
utilizziamo
frequentemente, molti di
essi non sono installati sui
nostri pc, ma vengono utilizzati direttamente
dal browser con cui accediamo a Internet. Ad
esempio quasi tutti i prodotti di Google sono
accessibili online, senza bisogno di installare
alcunché (come Google Maps, che permette di
vedere mappe e pianificare itinerari in tutto il
mondo, o Google Earth). La tendenza è quindi
verso un mondo in cui tutte le applicazioni che
servono potranno essere utilizzate direttamente
online: GoogleDocs permette ad esempio di
utilizzare fogli di testo o di calcolo o creare
presentazioni, replicando in buona parte le
funzionalità di Office (e sicuramente in futuro
verranno aggiunte anche ulteriori possibilità,
per raggiungere la completezza dei programmi
esistenti tuttora). Esistono poi diverse
applicazioni che permettono di tenere un
proprio album fotografico, come Flickr, oppure lo
stesso Facebook, che fra le altre cose offre
anche questo servizio. Molto più numerosi sono
i siti che permettono di memorizzare e
condividere video: ovviamente il più famoso e
diffuso è Youtube, ma anche Google lo permette
con il suo servizio GoogleVideo e inoltre ve ne
sono molti altri, più o meno conosciuti, ognuno
con le sue caratteristiche (Dailymotion, Veoh,
Megavideo…). Anche le enciclopedie e i
dizionari, che una volta si trovavano su cd (e su
carta ancor prima), sono ora accessibili dalla
rete: si pensi a Wikipedia (che non è
un’enciclopedia professionale, ma creata dagli
utenti stessi) o anche a Encarta di Microsoft o
alla famosissima Treccani, da pochi mesi
disponibile liberamente su Internet. Vi sono
infine innumerevoli servizi di archiviazione
online che permettono di tenere una copia di
tutti i propri dati salvata e accessibile da
qualunque postazione attraverso il Web: questo
servizio è di certo fra i più utili, poiché la
probabilità di perdere dei dati memorizzati
online è decisamente inferiore a quella di
perderli tenendoli memorizzati sui propri pc. Lo
sviluppo verso un mondo completamente online
è agevolato inoltre dalle maggiori possibilità di
connettersi alla rete Internet da qualunque zona
(ad esempio tramite reti Wi-Fi o tramite
cellulari) e la diffusione di dispositivi che
permettono di farlo. Per quanto riguarda la
diffusione delle reti Wi-Fi pubbliche, siamo
ancora piuttosto indietro, poiché solo in alcune
zone delle grandi città esse sono disponibili;
invece l’utilizzo di internet sui telefoni cellulari
è ormai una realtà consolidata (l’unico problema
rimane quello delle tariffe, decisamente più
elevate di quelle per l’adsl casalinga). Per
quanto riguarda i dispositivi che permettono la
connessione, invece, la tecnologia è già matura:
un esempio lampante sono i netbook, che
avrebbero una scarsa utilità in molti ambiti
proprio a causa della ridotta potenza (e spesso
della ridotta capienza), ma che invece non
hanno alcun problema quando si tratta della
navigazione su Internet e si rivelano quindi
ideali per questo compito (infatti essendo
piccolissimi e leggeri, possono essere sfruttati
comodamente per la navigazione sul Web
lontano da casa o dall’ufficio). Un mondo in cui
le applicazioni vengono utilizzate solo online
porta però a degli svantaggi, o per meglio dire,
a dei rischi. Infatti un primo problema è che vi
sono alcune zone in Italia che ancora non sono
raggiunte dall’Adsl o dalla banda larga, e
probabilmente non verranno raggiunte in breve
tempo (ad esempio piccoli paesi di montagna, o
comunque paesi abbastanza isolati). Un altro
problema è quello della disponibilità dei servizi:
infatti, se un guasto ad uno dei vari servizi
offerti online è comunque aggirabile sfruttando
magari un servizio concorrente in via
temporanea, un guasto alla linea causerebbe
l’impossibilità di utilizzare qualunque
applicazione. Detto questo, è quindi auspicabile
una combinazione dei due approcci: avere
l’opportunità di utilizzare tutto quello che serve
online, ma mantenere la possibilità di lavorare
anche offline.
22
Marco De Zorzi
Le Associazioni Contatti
ASSOCIAZIONE ARCHÈ
c/o Villa Daccò
www.arche.mrw.it – [email protected]
CENTRO ANZIANI VILLA DACCO’
c/o Villa Daccò
Tel: 0295382638
lunedì 15:00 17:00 - Giovedì 15:00 17:00
CIRCOLO LEGAMBIENTE
[email protected]
Tel. 0295382117, ore serali.
CIRCOLO VOLONTARIATO LEGAMBIENTE
SOLIDARIETÀ PROGETTO CERNOBYL
c/o Villa Daccò
Tel. 02 95781900 - 02 95382492
A.D.M.O. (Associazione Donatori Midollo Osseo)
Piazza del Municipio, 1
lunedì e giovedì dalle 20:30 alle 22:00
Tel. 0295781702
COMITATO PER LA MANIFESTAZIONE STORICA
ED IL PALIO DEL PANE SAGRA DELLA PACIARELA
c/o Villa Daccò
Tel./fax: 0295380202
[email protected]
www.manifestazionestorica.it
A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi)
Piazza Municipio, 1
Tel. 0295781262
ASSOCIAZIONE MUSICALE HARMONIA
Piazza Municipio, 1
Tel. 02 959299555
www.associazionemusicaleharmonia.org
CORALE SS. PIETRO E PAOLO
Via della Chiesa, 1
Tel. 0295781058
FONDAZIONE “GUIDO TRESOLDI”
P.zza del Municipio 1
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Via Badia 44
tel. e fax: 02 9578 0721
www.anagessate.it
GRUPPO ARTISTI GESSATESI “IL GELSO”
c/o Villa Daccò
Tel. 02-95780346
[email protected]
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI
Piazza del Municipio, 1
A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili)
c/o Villa Daccò
Sabato dalle 14:30 alle 16:00
ASSOCIAZIONE POLISPORTIVA GESSATE
Piazza Municipio, 1
Tel. 0295383864
[email protected] – www.polisportivagessate.eu
ASSOCIAZIONE ONLUS Sì.Vì. Children
“Un aiuto alla vita”
via Brianza 12/A
info@sìvìchildren.org
A.V.I.S.
Piazza del Municipio, 1
Tel. 0295781702
lunedì e giovedì dalle ore 20.30 alle ore 22.00.
BANCO DI SOLIDARIETÀ DELLA COMPAGNIA
DELLE OPERE “ENZO PICCININI”
via Badia 72
sabato dalle 15.00 alle 17.00
[email protected] – www.bancopiccinini.it
CARITAS PARROCCHIALE
“S. Vincenzo de Paoli”
Via della Chiesa, 1
Tel. 0295781058
CENTRO CULTURALE SAN MAURO
via Badia 74
www.centrosanmauro.it
L’Agenzia per la Formazione l’Orientamento e il Lavoro
(AFOL) Est Milano e il Centro per l’Impiego di Melzo si
trasferiscono in una nuova sede: da martedì 12
gennaio 2010 si trovano a Melzo in via Cristoforo
Colombo 8.
Recapiti ed orari di apertura al pubblico restano
invariati.
Cittadini ed imprese possono rivolgersi a:
AFOL Est Milano – Sede legale - centrale
Via Cristoforo Colombo, 8 – Melzo
tel. 02 95731258/ fax 02 95739586
GRUPPO COMUNALE VOLONTARI
DI PROTEZIONE CIVILE
Via Bergamo
giovedì alle ore 21
Tel.: 328 3605596
[email protected]
www.protezionecivilegessate.it
INSIEME PER CREARE
c/o Villa Daccò
MOTO CLUB GESSATE
Piazza del Municipio, 1
Martedì e venerdì dalle 21.00 alle 23.00
Tel./Fax 02-95781262
www.motoclubgessate.it
ORATORIO
SAN GIOVANNI BOSCO - Via IV Novembre 4
Tel./fax: 0295781030
www.oratoriogessate.it
PARROCCHIA SS PIETRO PAOLO
Via della Chiesa, 2
Tel. 0295781058
PATRONATO DEI PENSIONATI GESSATE
c/o Villa Daccò
F.N.P.-C.I.S.L.
mercoledì e venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00
Cell.3387168625
C.G.I.L.-S.P.I.
giovedì dalle 15.00 alle 17.00
Tel. 029510008
e-mail: [email protected]
Da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18;
Centro per l’Impiego di Melzo
Via Cristoforo Colombo, 8 – Melzo
tel. 02 95529711/ fax 02 95529729
e-mail: [email protected]
Da lunedì a giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.15 alle
15.30, venerdì dalle 9 alle 12.30;
Per informazioni, invitiamo a consultare il sito
www.agenziaestmilano.it
23
Dialogo
PUBBLICITÀ
SUL DIALOGO
Dal prossimo numero
del Dialogo sarà
possibile pubblicizzare
la propria attività
commerciale in appositi
spazi riservati sul
notiziario comunale.
Per informazioni
rivolgersi all’Ufficio
Segreteria – Affari
Generali del Comune di
Gessate.
Il calendario delle
attività è un piccolo ma
utile strumento per
ricordare tutte le
occasioni di interesse
pubblico che troppo
spesso rischiano di
rimanere dimenticate in
mezzo allo stress
quotidiano. Motivi di
spazio non ci
consentono di
pubblicarlo in questo
numero, per cui vi
invitiamo a consultarne
la versione online,
tramite la homepage del
comune di Gessate:
www.comune.gessate.mi
.it. Oppure scrivendo
una mail di richiesta a
dialogo.gessate@gmail.
com, sarete sicuramente
ricontattati.
Il tema del prossimo
numero del Dialogo
sarà “I cortili di
Gessate”, se siete
interessati a inviarci
i vostri articoli o a
porre delle domande
su questo argomento
scriveteci a
dialogo.gessate@
gmail.com
Dialogo
Dialogo InformUtile
Ufficio
Ragioneria e Tributi
Tel. 02959299557
ragioneria@comune.
gessate.mi.it
lun-sab.9.00-12.00
merc 16.00-18.30
IL COMUNE
Nuovi orari
Uffici Comunali
dal 4 gennaio 2010
Municipio
Piazza del Municipio 1,
tel. 029592991
[email protected]
Ufficio
Relazioni Comunali
Tel. 02959299262
[email protected]
lun-ven 9.00-12.00
merc 16.00-18.30
1° e 3° sab del mese
9.00-12.00
Ufficio Tutela Ambientale
Tel. 02959299262
tutela.ambientale@
comune.gessate.mi.it
lun-ven 9.00-12.00
merc 16.00-18.30
1° e 3° sab del mese
9.00-12.00
Ufficio Diritti Animali
Tel.02959299261
[email protected]
sab 9.00-12.00
Ufficio Polizia Locale
Tel. 02959299249
poliziamunicipale@
comune.gessate.mi.it
lun-sab.9.00-12.00
merc 16.00-17.30
Ufficio Anagrafe, Stato
Civile, Leva, Commercio
Tel. 02959299556
anagrafe@comune.
gessate.mi.it
lun-sab.9.00-12.00
merc 16.00-18.30
Ufficio
Segreteria e Protocollo
Tel. 02959299558
segreteria@comune.
gessate.mi.it
lun-sab 9.00-12.00
merc 16.00-18.30
Difensore Civico
Tel. 02959299231
merc 16.00-18.00
Ufficio Servizi Sociali,
Culturali, Sport,
Scuola e Tempo Libero
Tel. 02959299555
servizisociali@comune.
gessate.mi.it
lun, merc, giov, ven 9.0012.00 merc. 16.00-18.30
Assistente Sociale
lunedì 9.00-12.00
mercoledì 16.00-18.30
2° e 4° sab del mese solo
su appuntamento
Ufficio Edilizia Privata
ed Urbanistica
Tel. 02.9592992551
edilizia.urbanistica@
comune.gessate.mi.it
lun e giov 9.00-12.00
merc 16.00-18.30
Ufficio Lavori Pubblici
Tel. 029592992552
lavoripubblici@comune.
gessate.mi.it
lun e giov 9.00-12.00
merc 16.00-18.30
Biblioteca
Tel. 029592992554
[email protected]
lun 21.00-22.30
mar-ven 14.00-18.00
ven-sab 9.00-12.00
Piattaforma ecologica
Via Repubblica
lun-ven 14.00-17.00
sab 9.00-12.00 e 14.0017.00 orario invernale
Cimitero
Piazza 8 ottobre 2001
Lun-dom 8.00-17.00
orario invernale
Sportello Stranieri
Tel 02959299273
merc 16.00-18.30
ven 10.00-12.00
SERVIZI DI
PUBBLICA UTILITÀ
Brianza Acque Srl
c/o Municipio
mar 9.00-11.30
Call Center
tel.800005191
www.brianzacque.it
Pronto intervento
tel.800506300
E.On Energia Spa
Via Badia 58
Tel.0295380161
Pronto intervento
tel.840001122
www.eon-vendita.com
servizio.clienti@
eon-vendita.com
Lun-ven 8.30-12.30
lun, merc, gio 14.00-16.00
Enel
Viale Gavazzi, Melzo
Guasti tel.803500
Servizio clienti
tel.800900800
Posta
Via Aldo Moro
Tel.0295383329
Lun-ven 8.30-14.00
Sab 8.30-12.30
ATM
Tel.800808181
www.atm-mi.it
Carabinieri - 112
Via Trieste 131, Gorgonzola
Tel.029513278
Via Milano 80,
24
Cassano d’Adda
Tel.0363364935
Piazza della Pace
Tel.0295383125
Vigili del Fuoco - 115
Via Verdi 16, Gorgonzola
Tel.0295301377
Dr. Luigi Maria Sartirana
Via Padova 1
Tel.0295781309
SANITÀ
Dr.sa Angela Grande
Piazza della Pace
Tel.3477398246
Servizio Infermieristico
Piazza della Pace 7
lun, ven 8.30-9.00
mar, merc 11.00-12.00
gio 17.30-18.00
prelievi solo su appunt.
Dr.Giuseppe Buggisano
Piazza della Pace
Tel.328663236
MEDICI PEDIATRI
VOS
Piazza della Pace
Tel.0295781844
Lun-ven 9.00-12.00
Consultorio Familiare
Piazza della Pace 5
Centro Vaccinale
Via Don Gnocchi 2,
Gorgonzola
Tel.0292654637
Farmacia
Piazza della Pace 10
Tel.0295382704
Guardia Medica
Tel.848800804
ASL Milano 2
Centro Unico
Prenotazione
Tel.800278060
Ospedali
Melzo - Via Maffia 6/8,
Tel.02951221
Cernusco s/N - Via Uboldo
21, Tel.02923601
Dr.sa Lorenza Crippa
Piazza della Pace
Tel.0295380251
Dr.sa Maria Veronica
Cunietti
Piazza Corte Grande 19
Tel.0295382743
MEDICI VETERINARI
Dr. Armando Bianchini
Via Padova 1
Tel.0295383230
ISTRUZIONE
Asilo Nido Comunale
Via di Vittorio 4
Tel.0295387254
Scuola dell’Infanzia
Statale Olga Malvestiti
Via Salvo d’Acquisto
Tel.0295380380
Scuola dell’Infanzia
Paritaria Stefano
Lattuada
Via Repubblica 1
Tel.0295781120
MEDICI DI BASE
Dr.Abu Asbeh Ziad
Piazza della Pace 7
Tel.0295384263
Dr. Carlo Attilio Sala
Piazza della Pace
Tel.0295745430
Dr.sa Gabriela Goldstein
Scuola Primaria Statale
Armando Diaz
Viale Europa 2
Tel.0295781004
Scuola Secondaria
di 1° grado Statale
Cesare Beccaria
Viale Europa 1
Tel.0295781005