Dialogo gennaio/febbraio 2010
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Dialogo gennaio/febbraio 2010
Anno XXIX • n. 1 • Gennaio-Febbraio 2010 L a v o c e d e i g e s s a t e s i Edito dal Comune di Gessate Autor. Trib. Milano n.112 dem 23/3/1981 Stampa: Imago Media s.r.l. - Dragoni (CE) Distribuzione: San Giorgio Servizi S.r.l. Cernusco sul Naviglio (MI) La legge urbanistica regionale 12 del 2005 e lo sviluppo sostenibile del territorio sono un tema di grande attualità. Entro il 31 marzo 2010 tutti i comuni lombardi sono tenuti ad approvare i loro piani di governo del territorio, strumenti indispensabili per ridare ordine allo sviluppo di paesi e città dopo anni di leggine di carattere transitorio che hanno consentito, o perfino fomentato, il disordine. […] È una materia ostica al cittadino normale? Sì, dal punto di vista tecnico è certamente complessa, serve l’aiuto di urbanisti seri e capaci. Però, attenzione, è anche una materia affascinante in quanto mette in relazione l’uomo con il suo territorio, determina i servizi essenziali, ridisegna le città e i suoi spazi di socializzazione. È difficile individuare un corpo più “politico” di questo nelle attività amministrative di un comune. Tutte le forze politiche che vogliono andare oltre gli slogan della centralità della persona, della comunità a misura del bambino, e così via, hanno un’occasione unica per dare concretezza ai loro buoni propositi. Per ottenere questo obiettivo è necessario trasformare l’obbligatoria partecipazione pubblica da un adempimento formale ad uno sostanziale. Questo è un modo per riguadagnare la sintonia con i cittadini. www.comune.gessate.mi.it – [email protected] Editoriale Giuseppe Adamoli Consigliere Regionale IN QUESTO NUMERO: Il piano di governo del territorio Gruppi Consigliari Biblioteca Dialogo sullo Sport Le Associazioni Dialogano con noi Dialogando LiberaMente Dialogo sull’Informatica Le Associazioni Contatti 1 8 11 16 18 21 22 23 Il nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Gessate Un nuovo quadro normativo Il 2005 ha segnato una svolta nella gestione dell’urbanistica nella nostra Regione. Infatti, con la Legge Regionale n° 12 del marzo 2005 il Consiglio Regionale, riunendo in un unico testo le disposizioni in materia di governo del territorio, ha introdotto importanti novità nel campo della pianificazione urbanistica. Novità che hanno messo i Comuni nella necessità di intervenire in modo radicale sulla strumentazione in vigore, con conseguenti cambiamenti non solo di carattere formale o procedurale. Scompare infatti dalla scena l’istituto del PRG (il Piano Regolatore Generale definito dalla Legge 1150 del 1942, riarticolato e arricchito di contenuti dalla Legge Regionale 51 del 1975,) che viene sostituito dal Piano di Governo del Territorio (PGT). Non si è trattato di un mero cambio di denominazione; si tratta invece di una radicale modifica dei contenuti e della prassi di uno strumento ormai tanto profondamente radicato nella consuetudine dei cittadini, da doversi oggi faticare non poco a farne entrare lo “spirito di novità”, non solo presso cittadini e amministratori pubblici, quanto addirittura presso le categorie professionali ed imprenditoriali direttamente segue a pag. 2 Dialogo Il piano di governo del territorio segue da pag. 1 Anno XXIX • n. 1 Gennaio-Febbraio 2010 Edito dal Comune di Gessate Autor. Trib. Milano n.112 dem 23/3/1981 La redazione Direttore responsabile Matteo Magnifico Redazione: Comune di Gessate Ufficio socio-culturale Piazza del Municipio Tel. 02.959299555 Capo redattore: Marianna Calenti Segretaria di Redazione Flora Leoni Redattori: Walter Visconti Giuseppe Baffo Maria Teresa Bertini Contattaci all’indirizzo dialogo.gessate @gmail.com Hanno collaborato: Gaetano Sirimarco Massimo Rotta Roberta Zanella Davide Sangalli Prestampa e Stampa: IMAGO MEDIA s.r.l. Dragoni (CE) Tel. 0823.866710 Distribuzione: San Giorgio Servizi S.r.l. Cernusco sul Naviglio (MI) copie 3.700 Stampato su carta ecologica operanti nel settore edilizio. La legge lombarda infatti, raccogliendo un’esigenza di cambiamento dei contenuti del PRG da tempo presente nel dibattito disciplinare (si pensi al modello proposto dall’Istituto Nazionale di Urbanistica con il “Piano Strutturale” per le scelte di lungo periodo e il “Piano del Sindaco” per il programma degli interventi a breve...) ha imboccato la via del rinnovo radicale di questo strumento che per tanti anni è stato il riferimento per il controllo degli sviluppi urbani, denominandolo, appunto, Piano di Governo del Territorio, a sua volta articolato in più atti, ciascuno con ruoli e ricadute normative diverse. L’intento fondamentale consiste nella volontà di rimuovere alcuni fattori di scarsa efficienza del vecchio strumento (rigidità di applicazione, scarsa adattabilità alle esigenze delle comunità e dei singoli, motivazione delle scelte ecc. ...) per ottenere risultati rispetto ad obiettivi di adattabilità e flessibilità del Piano al mutare delle esigenze dei cittadini e degli operatori, alla volontà di dare maggior peso alle decisioni pubbliche nella fase di realizzazione delle opere, migliorando nello stesso tempo la trasparenza dei procedimenti ed introducendo nuovi criteri per il rispetto di parametri di risparmio del consumo di suolo e una maggior attenzione ai valori di ambiente e di paesaggio. Il nuovo PGT si compone di tre distinti strumenti: • Il Documento di Piano, destinato a contenere e rappresentare gli obiettivi e le strategie territoriali che ciascuna amministrazione comunale si pone, ne segue la scadenza temporale (cinque anni) potendo inoltre essere modificato in qualsiasi momento. I contenuti del DP non producono tuttavia effetti diretti sulle destinazioni d’uso del suolo, in quanto l’efficacia delle previsione di piano è rimandata all’adozione di specifici Piani Attuativi, corredati dei necessari accordi convenzionali fra promotori e Amministrazione. • Il Piano dei Servizi, che ha il fine di assicurare alla comunità la dotazione di aree per attrezzature pubbliche tenendo conto degli sviluppi previsti, esercita effetti vincolanti laddove specificamente indicato ed è in qualsiasi momento modificabile. Il P. di S. rappresenta, in altre parole, il quadro della programmazione della città pubblica ed è finalizzato a mettere in luce le azioni che i Comuni intendono compiere per indirizzare gli investimenti e gli sviluppi della città. • Il Piano delle Regole, delegato a normare le trasformazioni sulle parti di “città costruita” , con disposizioni che generano effetti vincolanti sul regime di aree e immobili, senza termini temporali di validità, pure essendo anch’esso modificabile in qualsiasi momento. La Legge lombarda introduce anche altre importanti novità, come l’applicabilità generalizzata ed estensiva di meccanismi di “perequazione” e di “compensazione”, comportanti la trasferibilità dei diritti edificatori e la loro “libera commercializzazione” in cambio della cessione gratuita di aree da destinare a servizi alla pubblica amministrazione, l’ampio spazio attribuito alla sussidiarietà nel campo della dotazione e della erogazione dei servizi, e l’altrettanto ampio spazio concesso alla “negozialità” tra i proponenti degli interventi e l’Amministrazione comunale per la definizione dei contenuti della pianificazione attuativa. La fase di lettura dei temi urbanistici In questo rinnovato quadro legislativo l’Amministrazione di Gessate si appresta a varare il proprio PGT, inteso come atto di programmazione delle proprie scelte in campo territoriale per il quinquennio a venire, avendo già condotto un approfondito lavoro di predisposizione della fase di documentazione e di raccolta delle istanze da parte delle categorie sociali e dei cittadini in chiusura del precedente mandato. L’analisi e l’interpretazione del territorio, condotte rilevando sia le qualità positive e le potenzialità della struttura territoriale esistente, sia i suoi fattori di criticità, confrontati con la composizione sociale ed economica dalla popolazione, delle sue attività e delle sue attese, ha consentito di mettere a fuoco una articolata serie di obiettivi generali, destinati ad essere tradotti nelle decisioni di ordine territoriale e ambientale. Così, accanto alla considerazione della compattezza e della razionalità dell’attuale insediamento di Gessate, alla diffusa qualità dei tessuti residenziali, alla equilibrata dotazione di servizi primari, all’ottima accessibilità data dalla presenza di una linea di trasporto pubblico metropolitano, sono emersi i temi di una configurazione urbana basata sull’accostamento di lotti costruiti, estranei ad una organica visione della città pubblica, con carenze nelle relazioni fra spazi e servizi di uso collettivo, con gravi problemi di viabilità generati dalla mancata gerarchizzazione della rete e dalla sovrapposizione di flussi di 2 Il piano di governo del territorio mobilità di transito in conflitto con le funzioni urbane. Tutto ciò rimane attualmente governato dal vigente PRG, adottato nel ’98 ed impostato su valutazioni di crescita e di espansione che, nel corso degli ultimi anni hanno portato al sostanziale esaurimento delle aree con destinazione sia produttiva sia residenziale, senza una corrispondente realizzazione degli interventi che il PRG prevedeva sul complesso delle infrastrutture sovracomunali, in particolare di quelle di viabilità. Sono rimaste inedificate soltanto le aree che il PRG ipotizzava di sviluppare in corrispondenza della stazione MM, per le quali le proposte avanzate dagli operatori non hanno trovato il consenso e l’accordo con l’Amministrazione, preoccupata di non varcare i confini di una dimensione locale ancora non adeguata ad accoglierle, specie per la scelta del tipo di funzioni da insediare con cui venivano proposte. I passi avanti compiuti dai programmi di intervento sulle infrastrutture di mobilità, primo fra tutti quello della Tangenziale Est Esterna, che porta con sé quale “opera connessa” la variante di Villa Fornaci della Padana superiore, unito al finanziamento da parte della Provincia di Milano del primo tratto del tracciato della provinciale Masate-Pessano (SP 216), fortemente sostenuta e voluta dall’Amministrazione di Gessate insieme all’avvio della realizzazione della variante alla Provinciale 176 ad ovest di Gessate, possono oggi far considerare maturo l’avvio di progetti che portino, con la riqualificazione dell’intero nodo di interscambio di Gessate, al consolidamento, attorno alla stazione MM di una nuova realtà urbana integrata sia con il centro abitato attuale sia con la dimensione di livello metropolitano in cui il territorio di Gessate si trova a confrontarsi. Tuttavia questo non può avvenire al di fuori di una organica revisione dell’insieme del Piano e di nuove regole e procedure partecipate che l’Amministrazione comunale intende varare con il PGT. • Riorganizzare, rafforzandolo, il sistema dei servizi pubblici e degli spazi di uso collettivo. • Adeguare l’organizzazione della mobilità urbana in funzione del nuovo assetto infrastrutturale previsto dai livelli sovralocali. Traducendo questi obiettivi nei contenuti del piano si deduce una valutazione della dimensione demografica complessiva del comune limitata alla soglia di 10.500 abitanti teorici (a fronte dei circa 8.300 reali a fine 2008) garantendo in tale modo la conservazione del sostanziale equilibrio che si registra già oggi nella dotazione dei servizi di base. Ciò significa quindi porre precisi limiti all’espansione urbana ed esercitare un miglior controllo sulla componente già costruita del centro urbano, con particolare riferimento alla normativa sul recupero nel nucleo di antica formazione. Lo stesso discorso va fatto relativamente alle attività produttive per le quali potranno essere previsti solo limitati completamenti, essendo le aree con destinazione industriale ormai pressoché completate, nella consapevolezza del ruolo di attrattore di addetti già ora esercitato dal Comune di Gessate. Nuove funzioni economiche potranno insediarsi esclusivamente per attività terziarie direzionali nei comparti di prevista trasformazione in prossimità della stazione MM, a servizio di un bacino di utenza di scala metropolitana. Il complesso dei servizi pubblici, organizzato nel cuore del centro urbano, può ancora ricevere miglioramenti nella dotazione e nel livello di integrazione delle funzioni e delle aree pubbliche, contribuendo a rafforzare il ruolo e l’immagine stessa della zona centrale del paese. In particolare potranno essere dilatati e migliorati gli spazi verdi aperti all’uso pubblico, contribuendo a qualificare l’immagine di “città giardino” che già ora trasmette buona parte del centro urbano, grazie anche alla tipologia a ville che tanto spazio ha dedicato ai giardini e al verde privato. Lo spostamento del traffico di attraversamento sulla nuova viabilità esterna dovrà inoltre permettere di modificare drasticamente il regime della circolazione e la regolamentazione della sosta lungo le strade urbane, dando maggior spazio alla ciclo-pedonalità. I tratti di strada recuperati alla dimensione locale, con in primo piano la via Badia e il tratto di Padana superiore a Villa Fornaci dovranno risentire dei benefici dell’eliminazione del traffico di transito per rafforzare il proprio ruolo di centralità e di offerta di spazi commerciali. Il sistema degli obiettivi Già in chiusura del precedente mandato, nel presentare i risultati della fase di analisi del nuovo PGT, l’Amministrazione aveva annunciato di volere impostare la pianificazione del territorio secondo tre fondamentali obiettivi: • Non consentire alcuna nuova espansione, in particolare ad indirizzo residenziale, al di fuori di quanto previsto dal PRG attualmente vigente, sia in termini di dimensione sia in termini di occupazione di suolo. 3 Dialogo Dialogo Il piano di governo del territorio L’elemento che unisce fra di loro le logiche e le azioni del piano è tuttavia rappresentato dalla qualificazione dell’ambiente, urbano e rurale del comune. La massima attenzione verrà infatti riservata alle modalità di realizzazione della nuova viabilità e all’inserimento ambientale e paesaggistico delle opere (prima fra tutte la variante della Padana superiore a Villa Fornaci), senza trascurare l’impegno nella tutela delle aree inserite nel Parco Locale del Rio Vallone e il “corridoio” ecologico lungo il corso della Martesana. consenta l’apertura all’uso pubblico di buona parte del giardino, e l’insieme delle aree prossime alla stazione MM, resa ancor più accessibile e chiamata a nuovi ruoli di rango metropolitano dalla realizzazione della TEM e dalla modifica della viabilità lungo il tracciato della Padana Superiore fra Gorgonzola e la rotatoria di Bellinzago. A nord della stazione viene confermato l’indirizzo, già delineato dal Documenti di Inquadramento delle politiche urbanistiche approvato dall’Amministrazione nel 2004, per la formazione di una “nuova centralità” urbana, dotata di funzioni pubbliche e private di rango sovracomunale, con limiti all’offerta insediativa residenziale a favore di attività economiche, prevalentemente direzionali e ricettive/alberghiere. Parallelamente all’intervento a nord della stazione MM il Documento di Piano indica la necessità del coerente inquadramento degli interventi sul versante sud, dove devono essere riorganizzate le funzioni dell’interscambio gomma-ferro sia private, sia pubbliche. In relazione alle opere che interesseranno l’interscambio viene inoltre proposta una riserva per la collocazione di possibili ulteriori funzioni di scala sovralocale, esclusivamente di iniziativa e di interesse pubblico, sulle aree ad ovest della prevista variante alla SS 11, coinvolgendo le aree e gli immobili della cascina Trombettina, in considerazione delle eccezionali condizioni di accessibilità in cui le stesse verranno a trovarsi. Il Documento di Piano mantiene l’indicazione dell’uso pubblico sulle aree libere lungo il margine orientale dell’abitato, in gran parte già di proprietà comunale, col fine di salvaguardare un prezioso patrimonio di verde e di mantenere nello stesso tempo una riserva di risorse, preziosa per i futuri possibili fabbisogni della comunità. Tutto il corridoio di aree e di spazi accessori che accompagna il tracciato della nuova SS 11 da Gorgonzola a Villa Fornaci sarà oggetto di un intervento di riambientazione e di ricomposizione del paesaggio, con il fine di consolidare una sorta di parco lineare lungo il naviglio e a favorire la “ricucitura” del complesso Villa Fornaci-Bellinzago lungo l’asse della vecchia Padana superiore recuperato all’uso urbano, potenzialmente arricchibile con nuove funzioni attrattive commerciali e terziarie. In considerazione delle caratteristiche di compattezza e continuità della organizzazione urbana di Gessate, i cui servizi e i cui punti di attrazione sono tutti praticamente alla portata di spostamenti ciclo-pedonali, il DP indica gli interventi utili per dare continuità ai percorsi ciclabili protetti, mettendoli in relazione con le I contenuti del Documento di Piano Il Documento di Piano raccoglie ed esprime attraverso indicazioni sul territorio gli obiettivi che l’Amministrazione si prefigge, dettando gli indirizzi per le localizzazioni e per i contenuti delle trasformazioni che il PGT intende promuovere. In primo piano si pone l’assetto della rete di mobilità, il cui schema si adegua al recepimento del tracciato della TEM (Tangenziale Esterna Milanese), modificato dal riposizionamento della viabilità di accesso, posta ora a sud dell’asse stradale, con il fine di salvaguardare l’integrità del territorio agricolo ad ovest dell’abitato di Gessate. Il disegno si completa, oltre che con la variante della SS 11 a Villa Fornaci, con il nuovo tracciato della SP 176 lungo il versante occidentale dell’abitato, collocato ad una distanza adeguata all’esigenza sia di tutelare il fronte urbano, sia di estinguervi ogni possibile aspettativa di ulteriore espansione. Sul versante dalla tutela del contesto territoriale e ambientale viene confermato il ruolo strategico delle aree agricole che circondano il nucleo urbano, stabilizzandone la destinazione d’uso e applicando specifici indirizzi di salvaguardia delle caratteristiche di naturalità (morfologia del suolo, idrografia superficiale, vegetazione permanente ecc.) col fine di conservarne la peculiarità dei connotati di paesaggio, con particolare riferimento al grande “corridoio” lungo il corso del Rio Vallone. In corrispondenza dei laghi presso l’ex fornace Cerini/Uberti viene proposto il consolidamento di un’area attrezzata per migliorare l’accoglienza e l’accesso ai percorsi nel territorio del parco, basata sull’offerta di attrezzature sportive e ricreative che includano il recupero degli immobili esistenti e consentano la riqualificazione ambientale dei laghi e delle rive degli specchi d’acqua. Gli ambiti di trasformazione riguardano principalmente il complesso dei rustici, della villa e del parco Sartirana, per i quali viene ipotizzato un intervento di recupero che 4 Il piano di governo del territorio due “dorsali” intercomunali lungo il Naviglio Martesana e lungo il canale Villoresi. Conferenza” del 21 dicembre, è destinata a concludere l’iter antecedente l’adozione del Piano. Concluso l’iter partecipativo con la risposta alle osservazioni e ai contributi che perverranno, la proposta di Piano sarà portata all’esame del Consiglio nel corso del mese di febbraio 2010 per l’adozione, cui seguirà la fase istituzionale della pubblicazione e delle osservazioni dei cittadini per poter concludere l’iter con l’approvazione del provvedimento entro l’estate prossima. Le tappe per l’adozione del PGT La proposta di Piano, nelle sue linee generali, ha già avuto il via libera dalla Giunta ed è stata depositata e pubblicata su sito internet del Comune (www.comune.gessate.mi.it). E’ stata inoltre oggetto di confronto in più occasioni con le categorie sociali, anche in applicazione dalla procedura di VAS (la Valutazione Ambientale Strategica alla quale partecipano tutti gli Enti e le forme associative interessate territorialmente, richiesta dalle normative comunitarie) che, con la “Seconda ALLA PROSSIMA PUNTATA Il Piano dei Servizi e il Piano delle Regole. 5 Dialogo Dialogo Il piano di governo del territorio - riflessioni L’anima di un paese Ogni Gessatese custodisce la memoria delle vicende che accompagnarono la ricostruzione della torre campanaria della chiesa dei SS. Pietro e Paolo (ora della Madonna Addolorata) avvenuta nel periodo tra il 1788 ed il 1791. Il ricordo luminoso di quanto allora accadde è qui riportato anche a beneficio dei tanti che negli ultimi anni hanno scelto di venire ad abitare in questo “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.” Cesare Pavese, “La luna e i falò” “Il suo paese era di là dalla montagna, e qua risentiva la primitiva impressione di essere ancora forestiero. Quello e non altro era il suo paese. Una volontà di vita percorreva il suo sangue, e un desiderio di dissolversi nella sua terra.” Corrado Alvaro,“L’uomo nel labirinto”1 paese. L’allora chiesa parrocchiale era stata ricostruita nella prima metà del seicento ed ulteriormente ampliata ed abbellita nel periodo 1753-1755 con la costruzione dell’attuale facciata: “A quei tempi si trattava forse della chiesa più bella e una delle più grandi di tutta la zona”2. Successivamente si rese necessario abbattere il vecchio e pericolante campanile e si avviò tra mille difficoltà, anche burocratiche, la costruzione del nuovo. Infatti, la raccolta e l’utilizzo dei capitali necessari, resi particolarmente difficili dai rigidi controlli dell’amministrazione statale, ritardavano sine die l’inizio dei lavori. Fino a quando, stanchi di aspettare, “i Gessatesi presero l’iniziativa e si radunarono in assemblea generale decidendo di favorire in ogni modo l’opera di ricostruzione del campanile”. A questo scopo, “gli uomini avrebbero garantito assistenza gratuita sia per la manodopera che per il trasporto dei materiali” e “addirittura si decise di innalzare a livelli superiori al necessario la tassa personale”, lasciando inalterata quella prediale che colpiva soprattutto i ricchi possidenti. La maggior parte della popolazione di Gessate a quei tempi conduceva, in circostanze spesso drammatiche, un’esistenza misera e precaria, ancorata ad un’economia prevalentemente agricola in mano a poche famiglie aristocratiche. In queste condizioni, la determinazione di tutta una comunità di voler erigere, a costo di qualunque sacrificio fisico ed economico, la nuova torre campanaria, non può che destare commozione ancora oggi: “per quegli uomini la cosa indispensabile era che ci fosse un’opera 1 Il romanzo è contenuto nel volume “Il mare” disponibile in biblioteca. Federico Bertini, “Gessate un popolo e la sua storia”, Comune di Gessate, 1998. Le citazioni virgolettate si riferiscono al capitolo IV (Le antiche chiese) e soprattutto al bellissimo e palpitante capitolo XVII (L’anima di un popolo) a cui si rimanda per approfondimenti 2 6 Il piano di governo del territorio - riflessioni Questa mia esperienza potrebbe essere comune agli altri neo-gessatesi che nel primo decennio di questo terzo millennio hanno contribuito trasferendosi qui a Gessate ad un’impennata del numero dei residenti6, ad un forte incremento del numero delle nascite7, ad una sostanziale modificazione della stessa struttura della popolazione. Questo rilevante fenomeno ha originato ripercussioni tangibili sul traffico stradale che è andato aumentando, sulle scuole che hanno dovuto ingrandirsi per l’aumento degli alunni, sul necessario adeguamento degli altri servizi atti a farvi fronte. Forse non si è indagato abbastanza invece su quelli che sono o potrebbero essere gli effetti di questa situazione sull’identità locale di una comunità, dove l’una accanto all’altra, convivono due o più realtà non ancora ben amalgamate: quella costituita da tutti coloro che da generazioni vivono in questo paese e quella o quelle formate da quanti, come nel mio caso, vi sono appena arrivati. È forse questa la vera sfida che abbiamo dinanzi, quella di costruire insieme l’anima di un paese più grande, che vuole conservare le sue forti radici ed insieme accudire e far crescere come un solo fiore tutti i germogli del proprio futuro. attraverso la quale, non solo tutti potessero percepire l’identità locale che in essa si voleva esprimere, ma dalla quale la Croce sovrastasse tutta la comunità”. Da quando questa storia mi è entrata nel cuore, guardo al campanile dell’Addolorata3 con occhi diversi: ogniqualvolta vi passo accanto, a piedi o in auto, immagino quelle duecento famiglie, che allora erano tutta Gessate, dedicare a quest’opera il loro tempo più prezioso, ogni loro speranza, anche la più semplice e umile, di vita terrena ed ultraterrena. Nella medesima tensione verso l’assoluto, avverto netta la sensazione che anch’io possa riconoscermi nel profilo di questa costruzione rivolta verso il cielo, senza che a ciò mi sia di ostacolo la mia ancor breve permanenza in questa comunità, il ricordo di altri campanili che da bambino cercavo di scalare con gli occhi, le memorie indelebili di un altro paese in cui ho vissuto il tempo eterno4 dell’infanzia e dell’adolescenza. Non a caso chi, come me, “arriva deve sempre imparare a conoscere e onorare ciò che la psicologia del profondo chiama il «genius loci», lo spirito del luogo”5 al fine di poter sviluppare un sentimento vero di appartenenza nei riguardi della nuova realtà, verso una tradizione nobile e per nulla superata che richiede di essere alimentata giorno dopo giorno, goccia su goccia, affinché non si esaurisca. Gaetano Sirimarco 3 Ricordo che è ancora possibile contribuire economicamente al restauro della Chiesa dell’Addolorata. L’intervento promosso dalla Parrocchia riguarda il rifacimento del tetto, la realizzazione del cunicolo di areazione ed il restauro della facciata. È una buona occasione per rivivere oggi questa splendida pagina della storia gessatese. 4 “L’orologio” di Carlo Levi contiene una poetica riflessione sull’eternità di ogni attimo vissuto da bambini. Il libro è disponibile in biblioteca 5 Claudio Risè, Il Mattino del 21/12/2009, pag.1 6 Non sarà certo una novità, ma a Gessate il numero dei residenti è passato da 5.374 all’01/01/2000 a 8.410 al 30/06/2009. Si tratta di un incremento di oltre il 50% in meno di dieci anni 7 Nel bilancio demografico gessatese i nati complessivi nel 2002 sono stati 71, nel 2008 hanno raggiunto quota 144. 7 Dialogo Dialogo Gruppi Consigliari Tre grandi obiettivi per il territorio dove viviamo Il Piano di Governo del Territorio (PGT), voluto dalla Legge Regionale 12/2005, è lo strumento, di natura strategica e insieme operativa, cui è affidata la regia delle politiche urbanistiche della città, ponendo in risalto le connessioni tra pianificazione e sostenibilità ambientale, gli obiettivi di qualità e di verifica paesaggistica delle previsioni di trasformazione e i rapporti che dovranno instaurarsi tra gli strumenti di pianificazione sul piano economico, sociale, culturale della città. Il PGT è un nuovo strumento che va a sostituire il vecchio PRG (Piano Regolatore Generale), la cui elaborazione rappresenta un lungo processo di conoscenza, analisi ed elaborazione di soluzioni per il governo del territorio nella sua accezione più ampia. Il PGT infatti non è soltanto uno strumento di urbanistica, ma un contenitore dove le analisi tecniche, economiche, sociali e culturali si completano a vicenda e interagiscono con le esigenze e i problemi dei cittadini gessatesi. I grandi obiettivi che l’Unione Democratica si è data per costruire il nuovo strumento di governo del territorio, tesi in maniera sinergica al miglioramento della vivibilità e della qualità dell’ambiente urbano, sono così riassumibili: • conferma delle dimensioni demografiche non consentendo nuova espansione al fuori di quanto già contenuto nel PRG vigente, • potenziamento e razionalizzazione del sistema dei servizi pubblici e degli spazi di uso collettivo, • riorganizzazione della rete della mobilità urbana in funzione del nuovo assetto infrastrutturale previsto a scala sovra-locale. È allo scopo di raggiungere tali obiettivi che l’Amministrazione di Gessate, con il PGT, mette a punto un sistema di strategie e di azioni che coinvolgono tutte le componenti del territorio e le interazioni che avvengono tra queste. La scelta di confermare le dimensioni demografiche di Gessate si propone come soluzione di differenti problematiche, derivanti dalle scelte urbanistiche del PRG che l’attuale amministrazione si trova a dover gestire, relative all’erosione del suolo agricolo a scapito di quello urbanizzato, alla riduzione della qualità paesistica urbana e della qualità ambientale degli spazi aperti, al sovraccarico dei servizi alla cittadinanza. Questo obiettivo è perseguito dal piano attraverso azioni volte al consolidamento del patrimonio edilizio esistente mediante la promozione del recupero dei centri storici e del miglioramento delle condizioni energetiche degli edifici pubblici e privati. La rapida crescita del numero di residenti di Gessate avvenuta nell’ultimo quinquennio guida le scelte del PGT in relazione al sistema dei servizi verso azioni di potenziamento e di razionalizzazione della città pubblica composta da strutture e spazi ad uso della collettività. Tale strategia è supportata da azioni rivolte in particolare all’aumento della fruibilità e dell’accessibilità ai servizi e alla realizzazione di una rete in cui le funzioni e gli spazi pubblici si integrino grazie anche ad un sistema dei percorsi di mobilità lenta con caratteristiche di alta qualità, continuità e sicurezza; alla realizzazione di questo sistema locale concorre con forza la presenza della stazione della metropolitana a cui si connette un sistema di accessibilità ad ambiti con valenza sovra-locale come il Parco del Rio Vallone. Inoltre l’amministrazione, attraverso il potere di negoziazione che il PGT ha in sé, intende governare le trasformazioni del territorio guidando le scelte dell’operatore privato in direzione del massimo interesse pubblico raggiungibile, in termini di cessioni di aree e di immobili e di realizzazione di interventi che accrescano la qualità urbana. Il terzo grande obiettivo del PGT riguarda il tema della mobilità: il piano si trova a dover recepire la previsione sovra-ordinata del tracciato della tangenziale est esterna, oltre alla variante, a sud, della Strada Statale n. 11 e, a nord, della Strada Provinciale n. 216. Questa riorganizzazione della mobilità esterna al nucleo urbano rappresenta al contempo una opportunità per limitare fortemente il traffico di attraversamento che attualmente congestiona il territorio di Gessate su più direttrici e un fattore di attenzione in relazione alla compatibilità degli interventi con il territorio e alle dinamiche che le nuove infrastrutture produrranno. A proposito dei fattori di criticità, l’Amministrazione introduce con il PGT azioni volte alla salvaguardia degli spazi aperti sui quali ricadranno i nuovi assi viari e alla realizzazione di interventi per la separazione del traffico locale da quello di attraversamento. 8 Dialogo Gruppi Consigliari Quale sarà la Gessate dei prossimi anni? Vivere o abitare? Il Piano di governo del territorio (PGT), un nuovo strumento urbanistico introdotto in Lombardia dalla legge regionale n.12, si compone di 3 atti distinti: • documento di piano definisce il quadro generale della programmazione urbanistica anche in base a proposte pervenute da cittadini o da associazioni di cittadini: è triste rilevare che nulla di tutto ciò si sia realizzato a Gessate. • piano dei servizi definisce le strutture di interesse pubblico di cui il Comune necessita e “strategicamente” è sempre presentato all’atto stesso dell’adozione del PGT. Anche la nostra Amministrazione ha scelto di percorrere questa strada: ad oggi si ignorano i contenuti di questo importante documento. • piano delle regole definisce la destinazione d’uso delle aree del territorio comunale (in questo assomiglia un po’ al vecchio PRG), quanto costruire, come costruire e quali sono le destinazioni non ammissibili. Analizzando nel dettaglio i contenuti del documento di piano possiamo affermare che si tratta comunque di scommesse, con un buon margine di rischio. I nuovi cittadini di Gessate, oltre alla qualità del manufatto immobiliare, all’ecosostenibilità dell’intervento, al risparmio energetico delle nuove costruzioni guarderanno al rapporto tra volumetrie edificate, aree verdi e servizi. Fatte queste premesse, il PGT si presenta oggi come “l’orizzonte delle possibilità più che come una fotografia puntuale delle future realizzazioni”. Và comunque riconosciuto al nuovo strumento urbanistico un impianto solido e ben articolato, nel disegnare una sintesi delle diverse funzioni in un mix di ambiti strategici, ambiti di trasformazione e aree verdi. Risulta però difficile per un cittadino che “vive” a Gessate (e per vivere si intende qualcosa in più del semplice abitare) credere che tutti gli interventi proposti nel documento di piano possano essere sempre e comunque migliorativi e forieri solo di segni positivi sulle tabelle di valutazione. È di certo positivo il recupero delle aree del vecchio nucleo abitativo, è positiva la volontà di curare la qualità delle costruzioni, il rapporto verde/edificato, i servizi infrastrutturali, gli standard qualitativi. Condividiamo la necessità di migliorare la viabilità come precondizione del recupero della centralità cittadina. Ed è proprio questo il punto dove emergono le debolezze che viziano questo PGT. Gli interventi proposti continuano a non essere in grado di risolvere il problema viabilistico e questo ancor più se si considerano gli interventi d’interesse sovracomunale che a breve insisteranno sul nostro territorio. Certo non è facile interfacciarsi con interlocutori come Provincia e Regione che hanno scarsa propensione ad affrontare temi che li costringono ad “esborsi” economici. Di questi tempi tutti, ma a torto, si sentono costretti al risparmio, soprattutto quando si tratta di migliorare la rete delle infrastrutture. Si parla dunque di grandi opere solo in previsione dell’indotto che sapranno muovere, mai in termini di reali ricadute sui cittadini. Questo trattamento è purtroppo riservato anche a noi Gessatesi, costretti come siamo fra la Padana 11, la provinciale 176 e “segregati” dalla nuova TEM. Se andiamo ad osservare nel dettaglio i nuovi assi viari disegnati nel PGT è evidente quanto poco possano fare in termini di “alleggerimento” del traffico in transito nel nostro Comune. Queste opere non appaiono mai adeguatamente interconnesse con gli assi viabilistici d’interesse sovracomunale: la variante nord della provinciale Masate-GessatePessano termina sul nostro territorio e manca del collegamento con Pessano e la relativa provinciale per Agrate; la “tangenzialina” ovest finisce con ricondurre tutto il traffico sull’area a sud della metropolitana, senza risolvere il problema della congestione di quest’area. Bisogna ad ogni modo tenere in conto che è ben difficile programmare interventi viabilistici sul nostro territorio senza avere ad oggi certezze di quello che Provincia e Regione andranno a fare. Cosa dunque si chiede a questa Amministrazione? Rivedere il disegno degli assi viabilistici nell’intento di individuare soluzioni innovative in grado di “tenere in scacco” anche quegli attori che così poca propensione hanno nel mettere mano al portafogli. Solo così sarà possibile dare organicità all’intera rete viaria e ridare vivibilità al nostro territorio. Facciamo dunque in modo che d’ora in avanti si lavori nell’unica direzione utile, che è quella di risolvere il problema una volta per tutte. Il nostro Gruppo non mancherà certo di fornire tutto il supporto possibile. Questo obiettivo deve però essere perseguito da tutti i partecipanti al Consiglio Comunale: dobbiamo fare tesoro della volontà di condivisione e partecipazione che sembra ora finalmente aleggiare nella Sala Consigliare. La posta in gioco è alta, tutti devono fare la loro parte, ancora una volta lontani dalle logiche di partito, solo ed unicamente per il bene dei Gessatesi. 9 Dialogo Gruppi Consigliari All’Amministrazione Leoni mancano i soldi IL bilancio del Comune di Gessate da qualche anno è in difficoltà. Le uscite sono notevolmente superiori alle entrate cioè si sta spendendo più di quello che si potrebbe. Poiché però il Bilancio Comunale non può essere in passivo, in qualche modo lo stesso deve essere riportato in pareggio. L’amministrazione Leoni, per far quadrare il bilancio, da diversi anni, utilizza per le spese correnti gli oneri di urbanizzazione. Nel bilancio del 2009 gli oneri di urbanizzazione destinati alle spese correnti sono stati 721.000 euro e per il 2010 sono previsti 630.000 euro. Cosa significa questo? Gli oneri di urbanizzazione sono i soldi che i costruttori versano al Comune per poter costruire una casa: (oneri primari) per fare strade, fognature, acqua, piste ciclabili, …. (oneri secondari e costo di costruzione) per fare scuole, asili, punti di ritrovo, centro per anziani,…. Per intendersi per costruire un appartamento di 80 mq si versano al Comune circa 11.000 € di oneri di urbanizzazione. Questo significa che a Gessate nel 2009 sono stati costruiti circa 65 appartamenti solo per pagare le spese correnti del Comune. Significa che se non fossero stati costruiti questi 65 appartamenti al Comune sarebbero mancati 721.000 € e quindi si sarebbero dovute tagliare le spese (per fare un esempio della dimensione questo corrisponde circa ai costi di 15 dipendenti). Significa che l’Amministrazione Leoni, per sopravvivere, sarà costretta a far costruire sempre più case. Significa che i soldi che si sarebbero dovuti destinare alle strutture pubbliche (scuole, asili, biblioteca, parchi, piste ciclabili, centro anziani …..) vengono usati per altri scopi e quindi nel tempo Gessate sarà sempre più misera. L’utilizzo degli oneri per alcune spese correnti non è di per sé illegale (i Comuni infatti possono far ricorso agli oneri come misura straordinaria ed in situazioni particolari); quando però questo modo di operare diventa continuativo e nella entità di cui si è detto sopra allora c’è veramente da preoccuparsi. Ci sono possibilità per uscire da questa situazione? Dal punto di vista teorico ne vediamo due: A) Aumentare le tasse ai cittadini. B) Organizzare i servizi ai cittadini in modo più efficiente, riducendo i costi e gli sprechi, senza indulgere in favori ad “amici”, favorendo invece la partecipazione dei cittadini e delle loro organizzazioni secondo il principio della sussidiarietà. Noi osserviamo che l’attuale Amministrazione ha già iniziato a praticare l’ipotesi A, aumentando le tariffe scolastiche e temiamo che nei prossimi mesi anche altre tasse e contributi saranno aumentati. Al contrario abbiamo l’impressione che non ci sia nessuna volontà di perseguire l’ipotesi B, la sola che pian piano, potrebbe portare ad una soluzione stabile del problema. Un esempio su tutti è l’assegnazione della nuova Farmacia Comunale il 27 novembre scorso alla Società FAR.COM. Il Sindaco ha detto che la gestione della nuova Farmacia doveva essere pubblica, perché i privati non lo fanno bene. Il Sindaco ha detto che la sola Società pubblica adatta era la FAR.COM e nessun altra. Noi avevamo chiesto che venissero valutate anche altre proposte, magari con un bando di concorso dove, fissando i parametri di qualità del servizio, si potevano ottenere condizioni più favorevoli. Non è stato fatto nessun bando, non si è voluto confrontare l’offerta della FAR.COM con altre proposte. Ancora una volta la trasparenza e quindi l’efficienza non sono state neanche prese in considerazione. 10 Dialogo Biblioteca “Formiche alla menta” cinque. Così rieccoci in marcia. Questa volta in tre. Mi accorgo ora che non vi ho descritto bene Cecilia. A dir la verità non vi ho dipinto neppure la cuginastra ma tanto, indubbiamente, fate meglio voi, con la vostra fantasia, che non io con la mia penna...Voi impegnatevi solo a pensare il peggio..si, ok.,...così va bene...Siete proprio bravi. Peggio di così non si può. Ma torniamo a Cecilia. Ho solo sciorinato alcuni dolci aggettivi, ma chissà voi come ve la immaginate? Piccola e dolce sì, come ho già detto. Ma bionda o mora? E gli occhi? E i suoi vestiti? Cecilia era una fata del sopratipo anticonformista. Non rientrava cioè nella tipologia classica, almeno per quanto concerneva il suo aspetto esteriore. Non era bionda. I suoi capelli erano neri come la pece. Non aveva i capelli lunghi e raccolti sulla nuca. Aveva un grazioso caschetto cortissimo e una frangetta sbarazzina. Non era vestita di chiaro e in lungo. Indossava una salopette lilla, enorme sopra una T-shirt gialla, enorme. Non calzava ai piedi belle e scomode scarpine d’oro a punta. Aveva un paio di anfibi neri con stringhe lilla disegnate a pois neri. Nessuna bacchetta magica. Polvere di fata nemmeno l’ombra. Era incantevole. Dopo una buona mezz’ora di cammino arrivammo nei pressi di un laghetto azzurro. Ci invitava a fare un bel bagno rilassante. Cedemmo alle sue lusinghe e restammo a mollo per dieci buoni minuti, cercando di ritemprarci nel corpo e nella mente. Dopo il bagno dormimmo un poco e, accidenti, quando ci svegliammo eravamo circondate da un gruppo di termiti battagliere che volevano farci la festa. Ci presero, legarono, imbavagliarono, incappucciarono. Tutto secondo le regole del sequestro di persona. Ci trasportarono in luogo segretissimo. Ci furono riti iniziatici vari, canti e urla. Ci fu tranquillamente detto che saremmo state servite al capo, come cena, la sera stessa. Accidenti!!! La cena a casa mia. Controllai le ore: non mancava molto al telegiornale. È questa l’ora più probabile dell’arrivo del mio babbo a casa, quando è in ritardo. Si avvicinava inesorabilmente l’ora della cena. Senz’altro la mamma aveva già urlato venti volte: “Racheleeee!!!, dove sei?” Senz’altro era già uscita a cercarmi sei o sette volte. Senz’altro aveva già fatto il giro della collinetta due o tre volte (nel frattempo aveva bruciato la cena, ammesso e non concesso che avesse deciso di prepararla questa sera). Aveva chiamato la mamma di Caterina per allarmare un poco anche lei. Aveva interpellato con un energico terzo grado le vicine e i vicini, e la mamma ha un concetto molto ampio di vicinato... Aveva già ampiamente stressato il babbo, ammesso e non concesso che non fosse ancora in viaggio sul metrò, su tutto quello che mi era sicuramente capitato con una dovizia di particolari macabri da far invidia a Stefano Re. Aveva anche telefonato, “per puro caso” ad una sua amica il cui marito è appuntato alla stazione dei carabinieri della zona, raccontandole “distrattamente” del mio ritardo, ed esagerando sicuramente in anticipo l’ora in cui mi ero allontanata... risultato: vedevo già l’ alfetta blu scuro dell’Arma dinanzi a casa. E io ero qui in mezzo a termiti fameliche. Anche con la sua superfantasia, la mamma mai si sarebbe concessa questa ipotesi. L’ora di cena del capo delle termiti si avvicinava e in parallelo anche quella della cena a casa mia. Che fare? Provai a dire ad una sentinella che ci guardava a vista che le mie due amiche ed io eravamo colpite da una brutta malattia contagiosa e che il loro capo l’avrebbe contratta qualora si fosse cibato di noi. Con un ghigno feroce la truce mi disse che il loro capo ci avrebbe mangiato solo perché ultimamente non si trovavano i suoi bocconi preferiti, i famosissimi pipistrelli nani lebbrosi. Figurarsi il fisico di ferro del capaccio. 11 Dialogo Biblioteca Dovevamo fuggire e presto. Eravamo mute e tristi e meditavamo sulla nostra triste sorte - forse questa frase l’avrete già letta da qualche altra parte, in genere è seguita da “quando… “ con un accenno accentato di suspense nell’aria, e in effetti anche la nostra storia continua così …quando sembrò verificarsi un terremoto. Ci fu uno scossone violento, e subito un altro ed un altro ancora. Le termiti urlavano, scappavano in ogni direzione, si schiacciavano, calpestavano i piccoli e i vecchi... scena straziante da folla in panico. Noi eravamo impossibilitate a muoverci e temevamo di essere travolte dal cadere delle strutture o risucchiate dall’aprirsi di voragini. Dopo dieci lunghi secondi lo smottamento della terra fu così violento che il palo attorno al quale eravamo legate fu lanciato verso il cielo come fosse un fiammifero - e forse le sue dimensioni reali erano proprio quelle ma per me, rimpicciolita, sembrava un palo eeenorme. La fortuna volle che il palo, anziché trasportarci con sé e regalarci senza dubbio una morte violenta da schianto, ci lasciò lì a terra con le corde ormai sciolte attorno ai polsi e...libere. Il terremoto, seppi poi, era stato causato dal cane dei padroni della gatta Rebecca, anche lui rigorosamente di razza, levriero afgano maschio adulto. Salta di qua, salta di là, aveva fatto quel pandemonio. Peccato per le termiti, ma bene per noi che, scampato l’ennesimo pericolo, potevamo procedere verso casa. Era inesorabilmente arrivata l’ora di cena. Argentina si sentiva molto in colpa ed io mi sentivo un verme. La mamma avrebbe giustamente iniziato a preoccuparsi: già lo stava facendo da ore, conoscendola. Ma ora avrebbe raggiunto il suo massimo. Mi immagino la sua ansia, lei che va in agitazione se sente una sirena d’ambulanza e sa che sono fuori, magari in casa di un‘amica. Dovevo tornare e in fretta. Arrivammo stanche e trafelate alla porta della città delle formiche alla menta, Afidia. Chiamammo un taxi - hanno degli strani maggioloni giallo senape che fanno servizio di trasporto pubblico superveloce nella città dove abita Argentina. A dire il vero hanno un sacco di altre cose incredibili che sarebbe interessante ricordare insieme ma non c’è tempo. Devo correre nella storia per arrivare a casa il più presto possibile. Il taxi fece una corsa mozzafiato. Ci portò di filato in Via Menta al n° 10. Sul balcone stava la famiglia di Argentina a godersi il fresco della sera. Appena videro la mamma le due bimbe di Argentina le corsero incontro con un sorriso smagliante e il loro babbo aspettò che la dolce consorte si fosse avvicinata e la sollevò da terra facendole fare una giravolta da sogno. Immaginatevi: scena ed inquadratura tipiche da lieto fine di film da cassetta natalizio. Comunque... Si... signori e signore, avete letto bene. Tutte e due le bimbe corsero incontro alla mamma felici. Anche Linetta rideva. Linetta la Triste si era rimessa a sorridere. Poiché c’era fra di noi una persona nuova, che papà e bimbe alla menta non avevano mai visto prima, parlo della nostra fatina con il caschetto e anfibi con il fiocco, ci furono le debite presentazioni di rito. Raccontammo chi era Cecilia e come l’avevamo conosciuta e perché l’avevamo invitata a seguirci nel nostro viaggio di ritorno. Tutto molto in fretta perché ci premeva molto molto sapere come mai Linetta non fosse più triste. Forse, a pensarci bene, ci interessava molto di più il fatto in sé che non il motivo per cui Linetta era tornata allegra o quello per 12 Dialogo Biblioteca cui era stata triste, che poi è la stessa cosa... Comunque... la malattia di Linetta era una malattia d’amore. Si era innamorata di un suo compagno di classe da molto tempo, e lui non era per nulla interessato a Linetta. Si era innamorato, ahi lui!, di una giovanissima mantide religiosa e l’aveva corteggiata a lungo, con calma, insistentemente. Poi aveva iniziato a scrivere per lei poesie infinite ed aveva sempre più spesso organizzato serenate al crepuscolo. Lei però, la mantide, aveva dimostrato dapprima indifferenza, poi clamorose cattive intenzioni. A questo punto, l’innamorato di Linetta, Osvaldo, aveva considerato la situazione per bene e aveva deciso che la mantide Serafina non era donna adatta a lui. Aveva quindi cercato, come molti ometti, consolazione altrove e aveva trovato le braccia aperte di Linetta ad aspettarlo. Dapprima era stata una situazione di puro ripiego. Linetta lo sapeva bene e accettava. In seguito però Osvaldo aveva saputo apprezzare la dolcezza della sua nuova amata ed erano diventati una bella coppia affiatata. L’ormai trascorsa tristezza di Linetta, quindi, risaliva al periodo in cui Osvaldo pareva irrimediabilmente perduto per la sua mantide. Durante il nostro viaggio, avvincente, istruttivo, utile per Cecilia, ma non per la nostra causa pro Linetta, la situazione amorosa si era evoluta e tutto era andato a posto. Il babbo di Linetta aveva avuto ragione a preoccuparsi relativamente del malanno di una delle sue bimbe. I mali d’amore sono sempre in agguato specie all’età di Linetta. Ma nella maggior parte dei casi, o si risolvono positivamente, o svaniscono nel nulla come son nati. È molto difficile che finiscano in tragedie. La famiglia delle formiche alla menta era di nuovo tutta felice ed avrebbe ospitato la fata Cecilia per qualche giorno. Poi Cecilia sarebbe ritornata a casa dalla sua tata Tina. Cecilia però ora doveva aiutarmi a ritornare nel giardino d’estate della gatta Rebecca. Urgeva incontestabilmente una sua magia. Cecilia decise che mi avrebbe aiutato volentieri anche se, mi disse, sarei senza dubbio riuscita a cavarmela da sola, se avessi avuto a disposizione un poco più di tempo. Mise la sua piccola mano sinistra sulla mia testa, con l’indice azzurro - non vi ho detto che Cecilia aveva gli indici e i mignoli di entrambe le mani di un azzurro intensissimo e le unghie delle suddette dita color fucsia?...No?, beh, ora che lo sapete, immaginatevela - con l’indice azzurro, dicevamo, puntato ad oriente e disse una delle solite e lunghissime parole magiche che qui è inutile riportare perché tanto non funzionerebbe. Avevo già salutato i miei nuovi amici con la forte promessa di rivederci il più presto possibile. I saluti mi rattristano infinitamente e in genere cerco di tagliare corto. Anche in questa occasione cercai di stringere all’osso i convenevoli. Mentre Cecilia mi premeva la sua mano sul capo con il dito indice azzurro puntato sentii un piacevole prurito al naso, avvertii un lieve e quasi piacevole capogiro e allora chiusi gli occhi. Sentii un brivido caldo lungo la schiena e sopra il capo. Riaprii gli occhi e mi ritrovai, a dimensioni normali, davanti alla ormai famosa pianta di rose canine rosse alquanto brutte. Mi allontanai velocemente per raggiungere il tavolo del tè, ma lì non c’era anima viva. Probabilmente le mie amiche e Rebecca erano indaffarate a cercarmi insieme ad altre mille persone. Mi diressi verso l’uscita del parco di Rebecca. Era tempo di affrontare la situazione. Mi immaginavo, con il terribile senso di vuoto allo stomaco che ti affligge quando hai una colpa da espiare e devi affrontare i tuoi superiori, classiche scene da filmperlativu dove enormi forze sono spiegate per la ricerca di un minore scomparso: macchine della polizia, ambulanza pronta perché non si sa mai, curiosi che affondano il naso sotto le ascelle di grassi uomini in divisa che fanno cordone intorno a qualcosa; una mamma in lacrime consolata da vicine che sono fiere della loro parte nella vicenda; un babbo con il viso tirato che maschera, male, la trepidazione; burberi capi di polizia che fanno il terzo grado alle ultime persone che hanno visto lo scomparso o la scomparsa, che sarei io in questo caso. Più mi avvicinavo a casa, più le mie gambe diventavano pesanti; la salivazione era in aumento, quasi come quella patologica che colpisce i miei gatti quando gli spruzzo sul collo la dose trimestrale di antipulci. Un forte e opprimente senso di nausea mi accompagnava, mano nella mano. Una paura sconfinata di avere passato ogni misura, sul serio questa volta, mi baciava con forza sulla bocca. Però non si vedeva proprio nessuno in giro. Nessuno strano movimento. Nessun particolare rumore. Niente polizia. Nessuna ambulanza. Nessuna scena strana. 13 Dialogo Biblioteca I vicini di casa mi salutavano come se nulla fosse. Incontrai Caterina, i suoi genitori e il suo pestifero fratello: tutti mi salutarono serafici mentre si slurpavano ciascuno un cono gelato supergigante. Accidenti, ma cosa stava succedendo? Ero sparita da casa da più ore. Non ero rincasata per l’ora di cena. Avevo rischiato incontestabilmente la vita per una nobilissima causa, avevo aiutato un’amica e, accidentaccio, avevo risolto un superproblema ad una fata, oh!, dico una fata...Riuscire ad aiutare una fata non è certo cosa da tutti, accipicchia! Avevo annientato una ciarlatana Strizzasoldialtrui... E nessuno mi cercava, nessuno mi salutava con particolare e rinnovata stima, nessuno piangeva per la mia prematurissima scomparsaaaa!!! Ah!, non ci sono più le mamme ed i babbi di una volta. I vicini di una volta. Le storie di una volta. Ero ormai davanti alla porta di casa. Non si percepiva nulla di mutato nell’ambiente famigliare. Billy, il cane vecchio e cieco del cortile, appena sentì i miei passi avvicinarsi mi venne incontro, seguendo la scia del mio odore a lui conosciutissimo e scodinzolò mostrando una giusta e apprezzabile dose di contentezza nel percepire la mia presenza. Ero profondamente contenta della sua reazione. Visto e considerato che nessun umano si preoccupava per me almeno avevo gli animali dalla mia parte. Anche i balestrucci che hanno il nido tra il tubo del gas-metano e il davanzale della finestra del primo piano della mia casa mi salutarono. Interrogai Billy. Non aveva visto strani movimenti nel tardo pomeriggio? Il mio babbo e la mia mamma mi avevano chiamato e cercato? Nessuna trepidazione tra il vicinato per la mia scomparsa? Billy mi disse che tutto era stato perfettamente tranquillo, che lui non aveva sentito nessuno uscire quel pomeriggio da casa mia, che non si era udito proprio nessun raglio della mia mamma che mi chiamava, che il mio babbo non era ancora rincasato: era una volta ancora in ritardo, molto molto in ritardo. Toccai la maniglia della porta. La mia mano sudatissima abbasso la maniglia e aprì la porta. Entrai. Nessuno in salotto. Nessuno in cucina. La tavola superapparecchiata (questo la mamma lo fa bene). Megainsalata rigorosamente vegetariana, piatto di formaggi e panini di soia artisticamente disposti. Chiamai a viva voce la mamma, nessuna risposta. Arrivarono invece Yasmina e Samovar litigandosi una lucertola morta fra i denti. Chiesi a Yasmina come mai fosse già a casa e non in giro a cercarmi, perché non mi avesse aspettato nel giardino d’estate di Rebecca, perché Caterina fosse tranquillamente a passeggio con i suoi e non si fosse preoccupata della mia scomparsa al momento della seconda tazza di tè nel giardino della gatta Rebecca... Yasmina mi rispose seccata che era arrabbiatissima circa il mio comportamento! Rebecca la nobile le aveva fatto notare quanto maleducata fossi stata a tornare a casa senza avvertire esplicitamente. Tornare a casa? Io??? Questo dunque pensavano tutti. Ecco perché Caterina si era comportata così quando l’avevo incontrata prima. Aveva pensato ad un mio volontario e premeditato allontanamento per evitare la noblesse oblige di Rebecca. Sicuramente lei e Yasmina, alla seconda tazza di tè erano tornate a casa ringraziando e salameleccando e pensando che io me la fossi data a gambe levate e fossi già a casa, magari immersa in un bel libro o spiaccicata davanti alla scatola delle immagini che t’incolla coi suoi cartoni animati. Ma la mamma...!!! La mia cara, dolce, preoccuposa mamma con la sua chioma fluente e la fissa per cyclette? Perché non si era preoccupata? Dove era ora? Rumore della segreteria telefonica. Inserisco audio... “Ciao alle due donne della mia vita. Sono il papi Paolo. È la terza volta che chiamo ma c’è sempre la segreteria. Perché? Non volete essere disturbate? Non torno a cena. La riunione del pomeriggio è slittata a stasera. Arrivo supertardi. Voi mangiate pure. Un bacio.” Clic, fine telefonata. Che despota magnanimo, il mio papi Paolo. Ecco perchè non si era preoccupato del mio ritardo, perché non era tornato. Chiaro. Ma la mammaaa!!! La mia dolce, cara, preoccuposa e preoccupante mammina. Dove diavolo si era cacciata? E come aveva osato non preoccuparsi tantissimissimo per la sua povera, indifesa, tenera bimba... che oggi come oggi non si sa mai cosa può succedere, con tutto quello che si sente, bla bla, con tutti questi bruti in giro, blablabla...Ecco...si... le 14 Dialogo Biblioteca era sicuramente successo qualcosa. Se la mia mamma non si era ancora preoccupata del mio magistrale ritardo senza dubbio le era capitato qualcosa di grave, gravissimo. Dovevo sapere. Dovevo scoprire. La mia dolce mamma, tanto buona e tanto cara, che si preoccupa così tanto di me perché mi vuole bene, che raglia e mi soffiasulcollo appiccicosa e melensa solo perché è una vera mamma. Mamma!!! Dove sei?! Perlustrai la casa da cima a fondo. Aprii la porta del bagno ad occhi chiusi perché avevo paura di trovare la mamma gravemente morta nella stanza di casa più di moda per le disgrazie. Poi dovetti bene o male aprirli ma non c’era anima di mamma, ne’ viva, ne’ morta. Andai giù in cantina e su, in solaio. In entrambi i casi mi immaginai la mamma trucemente impiccata a una trave qualsiasi per la disperazione di non vedermi arrivare. Ma non c’era. Infine mi immaginai la mamma vagante per le strade dei paesi limitrofi, senza il lume della ragione attonita e basita per la mia misteriosa sparizione... Decisi di rintracciare il babbo per telefono. Avrei chiamato il suo supercapo a casa e con sangue freddo tipico di queste situazioni avrei chiesto il recapito telefonico del luogo dove era il mio babbo. Avrei telefonato e aspettato che me lo passassero; gli avrei riversato addosso una valanga di parole, paroline e parolone. Il babbo non avrebbe capito nulla. Io mi sarei messa a piangere.... No. Prima occorreva che mi calmassi un poco. La mia sdraio personale mi avrebbe aiutato a meditare. Ma dove accidenti erano Yasmina e Samovar. E se loro avessero saputo qualcosa della mamma? Mammaaa! La mia dolce, cara, preoccupantissima mamma. Il giardino era fresco, ben diverso dal pomeriggio, quando io l’avevo lasciato per andare da Rebecca con Yasmina. Camminai fino al gazebo rosa, dietro la quercia del nonno. La mia sdraio mi aspettava. Con la mamma sopra. Non era morta... solo molto molto addormentata. Si! La mamma Greta che non sta quasi mai in giardino se non per curarlo e lamentarsi del tempo che le fanno perdere queste cure da pollice verde. La mamma, che non si era mai sdraiata sulla mia sdraio nè su nessun altra sdraio del giardino, perchè:” Come faccio, non ho tempo, devo fare questo...devo fare quello...”. La mamma, che dopo dieci minuti senza vedermi a tre metri di distanza da lei o dopo due minuti senza sentire i miei rumori dietro una parete di tre centimetri, ha le convulsioni da ansia... La mia mamma, che ama così tanto fare la mammmaaa.... si era addormentata mentre io ero fuori di casa, lontano dal suo udito, dalla sua vista e dal suo olfatto. La mia mamma si era addormentata, con me fuori casa e il papà in ritardo. La mia mamma si era addormentata con me fuori, il babbo in ritardo, la cena fredda che si raffreddava... e si era addormentata in giardino, per lei luogo sacro di operosa fatica. Anche la mia mamma aveva un lato umano. Piansi dalla gioia. Un moscone verde e blu si appoggiò sul suo naso aquilino e la svegliò. Fu un fulmine a ciel sereno. Che ore erano? Dove ero stata? A che ora ero tornata? Mi era successo nulla di grave? E di meno grave? E il babbo? Non era ancora tornato? Infarto o incidente? Insomma ecco qui la mia mamma tornata normale, anche più di prima. Una innocente dormitina aveva rischiato di trasfigurarmela. Io avevo vissuto la mia avventura nell’angoscia pura di farla troppo preoccupare e tutto, proprio tutto, era scivolato via, liscio come l’olio. Morfeo aveva consegnato al sonno la mia mami soffiasulcollo e così non c’erano state scene di panico. “Mammotta, ti sei addormentata appena prima che arrivassi a casa, mi ha detto Yasmi. Io ero in perfetto orario, naturalmente. Non ti ho disturbato. È così difficile vederti riposare in giardino. Ha telefonato il babbo appena sono rientrata, dice che farà tardi. Dice di non preoccuparsi... Sai mammina, mentre tu dormivi qui in giardino, placida placida, io mi sono letta tutto il libro che mi hai regalato la settimana scorsa per il mio compleanno. Sai quello che si intitola: Formiche alla menta”. La mia mamma sorrise e pensò che, in fondo in fondo, ero una brava bambina. Anch’io sorrisi. Allungai la mano sul tavolino di metallo blu di fianco alla sdraio e mi versai una tazza di tè freddo alla menta. 15 fine. Dialogo Dialogo sullo sport L’asd artistica Gessate Nasce ufficialmente nel settembre 2007 come evoluzione della pre-esistente associazione sportiva di ginnastica, attiva sul territorio sin dalla fine degli anni 90. Lo staff tecnico è composto da istruttrici isef qualificate con un’esperienza pluriennale nel settore che si avvalgono dell’aiuto di exginnaste. Il successo dei corsi, le potenzialità delle nostre atlete e la voglia di migliorare, hanno portato quest’anno all’introduzione del corso promozionale che parteciperà a gare di livello regionale nel circuito uisp ed alla prosecuzione dell’attività con i corsi base, avanzato, e di psicomotricità per i più piccoli. Durante l’anno è prevista la partecipazione a gare intersocietarie di diverso livello, manifestazioni sportive e stage, accanto naturalmente al tradizionale saggio di fine anno. Altre informazioni: • A gennaio apre il nuovo corso di GIOCO GYM rivolto ai bambini più piccoli, che abbiano compiuto i 3 anni; si svolgerà con forma monosettimanale, il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 16.50. • Il 15 novembre si è svolta la 2° edizione della festa d’autunno, manifestazione che ha visto tutte le atlete di ginnastica artistica esibirsi in un susseguirsi di esercizi al corpo libero e percorsi con materassini e trampolino. • Il 22 dicembre si è svolta l’ultima lezione prima delle vacanze natalizie alla quale hanno potuto assistere parenti ed amici. • Il 7 marzo si svolgerà il 2° TROFEO ASD ARTISTICA GESSATE alla quale parteciperanno tutti i corsi base. • Il 24 gennaio alcune giovanissime atlete parteciperanno alla loro prima gara a livello agonistico che si terrà a Buccinasco. • Il 13 febbraio le atlete della squadra promozionale gareggeranno a Rozzano per la prima dell’anno. • Nostro sito: www.asdartisticagessate.com • Nostro sponsor: Ventasun Benessere Gessate Il Racketlon approda a Gessate Sono stati i campi da tennis del Centro Sportivo Romeo Bertini, in via Gramsci a Gessate, ad ospitare il prestigioso appuntamento con il mondo del Racketlon giovanile in data sabato 12 dicembre. Il racketlon, sport che trova la sua massima diffusione nel nord-est europeo, ultimamente ha iniziato a riscuotere un buon successo anche sul suolo italiano e la disciplina della racchetta dove gli atleti si affrontano prima a ping-pong, poi a badminton, squash e tennis.. I campi di Gessate, infatti, hanno avuto l'onore di ospitare la prima tappa del circuito provinciale under 13-16 modalità R3, che prevede ciascun match composto da 3 sport: ping pong, badminton (volano), e tennis. Tutte le tappe del circuito provinciale, quindi a partire da quella di Gessate, attribuiranno un punteggio valevole per la classifica Juniores (sono dei tornei beginner R3), dove i migliori accederanno alle fasi regionali e successivamente a quelle nazionali che si disputeranno con regolamento R4 (con l’aggiunta dello squash). Il Circuito sarà composto da quattro tappe che si svolgeranno in prima fase su base provinciale. I migliori otto 16 Dialogo Dialogo sullo sport classificati di ogni fase accederanno al successivo tabellone nazionale. Ogni set si gioca all’11 senza cambio palla e il vincitore dell’intero incontro è colui che somma il maggior numero di punti totali. In caso di parità al termine dei tre set il match dell’ultimo sport verrà prolungato di un singolo punto (Gummiarm Tiebreak). Nell’under 13 Rizzi Edoardo (classe 1997-Tennista Piacentino che si allena in Lombardia col team obiettivo sport), alla prima partecipazione, vince la tappa battendo in finale il liscatese Chiappella Emanuele (classe 1996) per 52/36 mostrando una superiorità media in tutte le discipline. Terzo posto per il liscatese Manieri Luca sul buraghese Sorrentino Riccardo (entrambi classe 1996). Da segnalare l’ottima prova del cambiaghese Ravasini Niccolò che nonostante la sua piccola età (classe 1999) ha conquistato un ottimo 5° posto mettendo in fila svariati atleti molto più grandi di lui. Cambiaghese anche la miglior ragazza, Picarella Sara classe 1998. Nell’under 16 si impone lo stesso rizzi Edoardo che arrivato alla pari al tennis la spuntava sulla testa di serie n° 1 Elli Flavio di Bellinzago Lombardo con un rotondo 21-11. Flavio potrà sicuramente rifarsi nelle prossime tappe allenandosi a Badminton disciplina a lui pressoché sconosciuta.Terza piazza per il liscatese Vidori Riccardo che si è imposto sul bellinzaghese Bonalumi Giacomo (+10). Da segnalare fra coloro che hanno reso realizzabile la manifestazione il vicecampione italiano, nonché nazionale italiano Alessandro Rosso, lo staff dei maestri obiettivo sport e i rappresentanti della polisportiva Gessate a cui va un doveroso ringraziamento. 17 Prossime tappe della fase provinciale il 6 Febbraio, 27 Marzo, 17 Aprile 2010 Info ed iscrizioni: Luca Villa 3392301119, Diego Bonati 3382923057 mail: [email protected] http://obiettivosport.spaces.live.com/. Dialogo Le Associazioni Dialogano con noi CARITAS PARROCCHIALE La Caritas di Gessate è stata fondata il 6 dicembre 1985 da un gruppo di sedici persone. Una volta al mese, la domenica pomeriggio, si riunisce in casa parrocchiale. Il numero dei partecipanti è rimasto quasi invariato e in prevalenza le persone che collaborano hanno più di settant’anni, alcune più di ottanta! Sono quindi gli anziani stessi che si mettono a servizio dei loro coetanei, con le energie (spesso poche) e le risorse che hanno a disposizione. Rivolgiamo dunque un appello accorato a quanti, più giovani di noi, hanno sensibilità e un po’ di tempo da mettere a disposizione del prossimo: se ciascuno mette un poco di sé, tutti insieme possiamo fare molto di più… È necessario e urgente che giovani e persone più mature, con preparazione e buona volontà, si dedichino allo studio e all’attuazione di nuove modalità di servizio per la nostra comunità. L’impegno caritativo di chi sceglie di aderire è naturalmente sostenuto dalla Fede, dalla preghiera, dalla riflessione e verifica comunitaria. Fin dall’inizio il settore privilegiato dell’attività del gruppo sono stati gli ammalati e gli anziani, ai quali da sempre vengono riservate le attenzioni richieste dalle singole situazioni, nella consapevolezza che anche i soggetti cosiddetti deboli sono protagonisti e portatori di risorse. Si va periodicamente a trovare chi è solo e sofferente; una visita speciale è riservata agli ultranovantenni nel giorno del loro compleanno. In occasione delle festività natalizie vengono portati regali ai portatori di handicap del paese e ai ricoverati nelle case di riposo, mentre tutta la comunità è coinvolta nella consegna di un messaggio augurale agli anziani e agli ammalati. Una particolare attenzione è rivolta ai concittadini assistiti nelle case di riposo e non sono dimenticati quelli che si trovano in residenze anche molto distanti dal paese. Da parte di questi ultimi avvengono spesso toccanti manifestazioni di affetto verso i visitatori della Caritas e testimonianze di nostalgia per la loro indimenticata Gessate. Tutti gli anziani ricoverati, anche se “sono curati e stanno bene”, quando ci accolgono, hanno lo sguardo sereno e gioioso, ma diventano tristi e commossi al momento del distacco: finché le forze ce lo permetteranno rimarremo sempre legati a loro con le visite periodiche e la preghiera. Con i giovani dell’Oratorio si effettua la raccolta degli indumenti usati in occasione della “Due Giorni Giovani e Servizio”. In collaborazione con l’Amministrazione Comunale, nella prima decade di settembre di ogni anno, si organizza per gli anziani una gita pellegrinaggio a un santuario mariano. In novembre in sintonia con la Diocesi di Milano si celebra la “Giornata della Carità” con una mostra-mercato allestita a favore delle missioni, istituti, comunità di accoglienza o altre situazioni di bisogno. S’inviano inoltre offerte in denaro alle popolazioni colpite da calamità e alle missioni operanti nei paesi in via di sviluppo. Le forme ordinarie di finanziamento derivano dal contributo degli aderenti e dalle offerte dei parrocchiani anziani e ammalati. I responsabili della Caritas Ricordare: un dovere verso le nuove generazioni “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, GIORNO DELLA MEMORIA, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Furono più di sei milioni gli ebrei uccisi. Nei campi di concentramento erano rinchiusi anche gli zingari, i disabili, gli omosessuali e chiunque si opponeva al regime nazista, e migliaia di loro vi trovarono la morte. Dicono che comprendere è impossibile, conoscere è necessario e che quando arriva la conoscenza arriva la memoria. Far conoscere quello che è successo per tenere viva la memoria è un dovere di tutti. 18 Le Associazioni Dialogano con noi Com’è possibile che un uomo, o un manipolo di uomini, abbiano trascinato un intero Paese nella follia delle persecuzioni e del genocidio? Forse la risposta è contenuta in questa poesia scritta da un deportato nel campo di Dachau: Prima vennero per gli ebrei E io non dissi nulla Perché non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti E io non dissi nulla Perché non ero comunista. Poi vennero per gli studenti E io non dissi nulla Perché non ero uno studente. Poi vennero per i sindacalisti E io non dissi nulla Perché non ero del sindacato. Infine vennero a prendere me E non c’era più nessuno che potesse parlare. Difendendo la libertà degli altri di avere Fede, tradizioni, idee diverse dalle nostre e semplicemente di essere differenti da noi, difendiamo la nostra Libertà. Maria Teresa Bertini Verso l’infinito e oltre... In modo sintetico, vorremmo ripercorre con voi i risultati di questi primi tre anni di vita dell’Associazione musicale Harmonia. La Scuola di Musica La Scuola di Musica è ormai una realtà consolidata, quasi un’istituzione di Gessate: in questi anni abbiamo raggiunto la quota di circa 170 iscritti, tra giovani e adulti. È un risultato ragguardevole, se si pensa al bacino di utenza di una cittadina come Gessate. La maggior parte degli studenti è iscritta ai corsi di pianoforte, che godono quindi di buonissima salute, ma molti sono iscritti anche ai corsi di chitarra classica e moderna. Permangono costanti le iscrizioni ai corsi di violino e di sax-clarinetto; purtroppo però quest’anno non abbiamo potuto avviare il corso di flauto traverso. Non ci perdiamo certo d’animo: per il prossimo anno scolastico vorremmo introdurre un corso di violoncello e naturalmente ripristinare il corso di flauto. Non dimentichiamo poi un altro fiore all’occhiello della scuola, vale a dire i corsi di propedeutica musicale per i bambini, corsi molto apprezzati e frequentati. Un discorso a parte merita la nostra scuola di perfezionamento, la Master Class di Chitarra del maestro Enea Leone, che anche quest’anno ha richiamato musicisti da tutta Italia. Senza falsa modestia, la nostra scuola sta raggiungendo risultati davvero buoni, e ne sono la prova le frequenti vittorie dei nostri allievi di chitarra e di pianoforte ai Concorsi Musicali cui partecipano. Divulgare la cultura musicale La nostra associazione ha come finalità anche quella di diffondere la cultura musicale: per questo ogni anno realizziamo un corso di cultura musicale, quest’anno gratuito, molto interessante e rivolto a tutti, dai neofiti agli esperti. Quest’anno i temi sono gli strumenti musicali e, nel 2010, Chopin e Schumann. Inoltre organizziamo anche incontri di presentazione delle opere liriche del programma scaligero. Ancora, siamo sempre presenti alle feste cittadine come la Festa del Paese o la Festa d’Autunno con iniziative volte ad avvicinare le persone alla musica classica. I Concerti In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune organizziamo i Concerti della Primavera Musicale, che sono ormai una tradizione di Gessate; da marzo all’estate potrete assistere a cinque concerti “indoor” e non solo di musica classica, ma di vari generi musicali, ad esempio di tango, blues, musical americano etc. Da un paio d’anni vi sarete accorti dei bellissimi concerti che organizziamo all’aperto nelle sere estive nel parco di villa Daccò, concerti sempre di buona qualità nella miglior “cornice” possibile a Gessate. Discoteca Vorremmo poi aprire ai gessatesi la nostra imponente e straordinaria discoteca, basata principalmente sui dischi in vinile della Collezione Saporito. Stiamo procedendo con la catalogazione dei dischi, mentre abbiamo concluso la catalogazione dei Cd. Davvero ci piacerebbe diventasse una abitudine per i gessatesi che, così come per la lettura di un buon libro si sa che c’è la biblioteca, per ascoltare un buon disco di classica si sa che c’è a disposizione la discoteca della associazione musicale Harmonia. Sergio Ferrario 19 Dialogo Dialogo Le Associazioni Dialogano con noi CENTRO ANZIANI VILLA DACCO’ Al di là delle attività a ciclo annuale avviate ad ottobre (ginnastica dolce, volontariato nelle scuole, corsi su Personal Computer….) che proseguono senza discontinuità, anche per il 2010 il Centro Anziani ha messo in campo una nutrita programmazione di eventi che testimoniano ancora una volta l’importante funzione sociale svolta sia nei confronti degli associati che, più in generale, della ormai vasta comunità dei Gessatesi. Il 15 gennaio verrà organizzato il primo evento conviviale del Pranzo di Natale il 12 dicembre a Salò. 2010. Come ogni anno ci si ritroverà numerosi per l’ormai irrinunciabile “trippa in compagnia”, che una antichissima tradizione locale vuole associata alla ricorrenza della festa di San Mauro, patrono di Gessate. Il 17 gennaio invece serata culturale, con trasferimento in Milano al Teatro degli Arcimboldi, per assistere alla commedia “Poveri ma Belli”. Nel mese di febbraio prendono il via due importanti iniziative: nuovi corsi base di word e internet su Personal Computer, per i quali sono ancora aperte le iscrizioni e il ciclo culturale “Conoscere Paesi e Popoli del Mediterraneo”. Quest’ultimo, del quale si prevede lo svolgimento in un arco temporale di tre o quattro anni, ci introdurrà alla conoscenza della cultura, delle tradizioni e degli ambienti di vita dei più importanti popoli che occupano la vasta area del mediterraneo. Il primo ciclo, che inizierà a febbraio, interesserà la Turchia, la Grecia e la ex Jugoslavia. Lezioni in aula su storia, arte e letteratura di quei popoli si terranno tutti i giovedì di febbraio-marzo e aprile in orari e con modalità ancora da definire. Una crociera a maggio con visite in quei paesi concluderà ciclo. Le iscrizioni sono ancora aperte. Sempre a Febbraio, il giorno 7, appuntamento nell’Aula Pluriuso della scuola elementare per la Festa del tesseramento. Un pomeriggio di incontro per ritrovarsi e socializzare anche con i nuovi iscritti, per ballare e stare assieme in un clima di apertura e di accoglienza reciproca. Infine, marzo. Il giorno 7, in occasione della Festa della Donna, pomeriggio danzante e spuntino leggero nella sala refettorio della scuola elementare. Il giorno 26, Assemblea dei Soci con rinnovo del Comitato di Gestione. ASSOCIAZIONE ARCHÈ AVIS COMUNALE DI GESSATE Si comunica a soci e quanti volessero iscriversi per la prima volta, che l’Assemblea generale 2009 si terrà domenica 28 febbraio 2010 alle ore 10.00 presso la Sala Matrimoni di Villa Daccò. Si è concluso il primo corso di degustazione organizzato dall’associazione Arché. Possiamo dirci molto soddisfatti della riuscita dell’evento sia per l’altissima e costante partecipazione, sia per il clima conviviale che si è creato da subito. Hanno partecipato persone di tutte le età, dai vent’anni in su. Questo ci ha dato molta soddisfazione in quanto l’obiettivo dell'associazione, nata come associazione DI e PER i giovani, è anche quello di essere promotrice di attività che possano coinvolgere tutti i Gessatesi. La modalità interattiva del corso e l’impostazione data da Paolo, il “nostro” esperto enotecnico, hanno favorito il clima familiare ed il coinvolgimento diretto dei partecipanti. Non si è trattato infatti di una serie di lezioni frontali ma di momenti trascorsi come un gruppo di amici e conoscenti che si ritrova insieme. Le persone sono state parte attiva nella scoperta del mondo del vino! I temi trattati sono stati interessanti e l’abbinamento di pietanze diverse alla degustazione dei vini ha completato l’opera. L’interesse di Gessate per questa iniziativa ci è sembrato veramente alto, basti pensare che ancor prima di stampare i volantini avevamo terminato i posti a disposizione e numerose richieste di partecipazione ci sono arrivate anche a corso già avviato. La nostra speranza è quindi di poter riproporre questa esperienza in futuro. Ma l'associazione Arché non si ferma qui. Con l'inizio del 2010 abbiamo organizzato per voi tre appuntamenti sulla neve rivolti come sempre a tutti: sabato 16 Gennaio al Monterosaski, sabato 13 Febbraio a La Thuile ed infine sabato 20 Marzo al comprensorio della Via Lattea. Vi aspettiamo numerosi come sempre. 20 Associazione Arché http://archegessate.xoom.it [email protected] Dialogo Dialogando LiberaMente NOTTE SENZA ENERGIA ELETTRICA Sono le 19.50. Finalmente a casa! Prima del previsto in realtà, riuscirò a mangiare con calma poi avrò tutto il tempo per studiare. Prima di cucinare vado a lavare le mani ed ecco il buio. Manca la corrente proprio questa sera che sono a casa da sola! Per prima cosa cerco la torcia elettrica e poi vado dai vicini, l’elettricità manca anche a loro, anzi manca in tutta la via. Non è la prima volta che succede, stanno già chiamando il numero verde. Discutiamo sul fatto che un guasto non può ripetersi così spesso, non è normale. Un mese fa la corrente è mancata dalle cinque del pomeriggio alle undici di sera. Rientro in casa e guardo dalla finestra: un’immagine fantastica. Mentre i grigi lampioni della nostra via sono spenti, le luci arancioni della strada parallela, nascosti dalle case, colorano il cielo di un colore pallido che è riflesso dal bianco della neve, gli alberi del parco e una nebbiolina sottile danno un tocco di magia e creano a un’atmosfera irreale. C’è un silenzio incredibile, nessun televisore, ma anche nessun elettrodomestico, non c’è niente che fa rumore! Comincio ad avere fame, non posso usare il micro-onde come avevo pensato di fare e prima di accendere la cucina a gas devo cercare i fiammiferi, di solito basta premere un piccolo pulsante! Recupero i fiammiferi, un accendino e alcune candele profumate. Quindi preparo e consumo la mia cena a lume di candela, lavo i piatti con l’acqua fredda perché non “scatta” lo scaldabagno. Sarebbe meglio trovare anche delle batterie di ricambio per la pila, così se quelle inserite si scaricano, non resto al buio, sono sicura di averle comprate non ma purtroppo non ci sono! Allora decido di spegnere torcia e candele e vado alla finestra. Un uomo passa per strada si ferma e guarda verso di me, sicuramente non può vedermi, ma chi è? Perché osserva la mia casa? Mi sento quasi una sentinella, accendo la pila e la punto verso di lui, la luce si riflette nel vetro, non lo vedo bene, però se ne va. Abbasso le tapparelle e torna l’energia elettrica. Per poco però, dopo alcuni minuti sono ancora al buio. Forse sarebbe il caso di andare a letto, invece accendo una candela e prendo un libro e mi metto a leggere. Faccio un po’ fatica anche perché la luce è poca, e quando la avvicino per vedere meglio, la fiamma comincia a muoversi forse a causa del mio respiro. Le parole del libro sembrano diventare vive, come prese dall’ansia di essere lette; ho l’impressione di fare qualcosa di straordinario: intorno a me il buio e il silenzio, un piccolo lume come compagno d’avventura; in questo modo leggeva la gente nei secoli scorsi, almeno i pochi che lo sapevano fare. Credo che osservando il fuoco l’uomo ha cominciato chiedersi il significato dell’esistenza. Mi manca un camino acceso per sentirmi proprio nel passato e anche perché qui comincia a fare un po’ freddo, il termostato, infatti, è elettrico e la caldaia non si accende. Anche il forno è elettrico, cosa posso usare per scaldarmi? Le borse dell’acqua calda! Sono in ripostiglio, scaffale in alto a sinistra, posso far bollire l’acqua e riempirle usando un mestolo e un imbuto. Purtroppo le borse dell’acqua calda non ci sono, siccome non le usavo più le ho portate in cantina insieme allo scaldino della nonna, (una piccola scatola di metallo dove si mettevano dei lumini accesi e che serviva per scaldare i piedi). Nel mio appartamento non c’è fonte di calore che non dipenda dall’energia elettrica, a parte le candele e i fuochi della cucina a gas. Quindi prendo un plaid, fa sempre più freddo, allora decido di chiamare la società che ci fornisce energia elettrica. Non è possibile con il cordless, devo usare il vecchio telefono. Esattamente come un mese fa risponde un disco che m’informa che stanno provvedendo a riparare il guasto e la corrente tornerà alle “ore zero tre”, intendono le tre di notte o mezzanotte e tre minuti? La prima ipotesi e quella più probabile, quindi vado a dormire. Alle 2.17 le luci si accendono. Sono tornata nel ventunesimo secolo! Il riscaldamento tutti gli elettrodomestici funzionano, soprattutto il congelatore che era quello che mi preoccupava di più. Adesso seduta comodamente al caldo nella mia casa posso aprire finestre, porte e portali e scoprire virtualmente com’è davvero il mondo, posso comunicare con ogni angolo del pianeta, posso far conoscere a moltissime persone le mie idee; ma sono quasi le tre di notte, spengo le luci e finalmente mi addormento. 21 Una gessatese rimasta al buio Festività religiose Principali feste cristiane Venerdì 1 Gennaio Per la Chiesa ambrosiana è l’Ottava del Natale nella Circoncisione del Signore (la Chiesa di rito romano festeggia ss. Maria Madre di Dio) Si festeggia anche la Giornata mondiale della Pace Mercoledì 6 Gennaio Epifania del Signore Si festeggia la visita dei Re Magi. È anche la Giornata mondiale dell’infanzia missionaria Domenica 10 gennaio Battesimo di Gesù Venerdì 15 gennaio Festa di San Mauro, patrono di Gessate insieme ai Santi Pietro e Paolo Domenica 21 febbraio Per Milano e la Diocesi Ambrosiana è la I domenica di Quaresima con Imposizione delle Ceneri (nel rito romano si celebra il mercoledì delle Ceneri) Per i cattolici la Quaresima è il periodo di penitenza in preparazione della Pasqua. Dialogo DIALOGO SULL’INFORMATICA Verso un mondo completamente online Ormai la connessione alla rete Internet tramite banda larga o ADSL è presente in quasi tutte le nostre case, e questo sta portando a creare un numero sempre maggiore di servizi fruibili sul Web. Difatti, se si pensa al numero di programmi che utilizziamo frequentemente, molti di essi non sono installati sui nostri pc, ma vengono utilizzati direttamente dal browser con cui accediamo a Internet. Ad esempio quasi tutti i prodotti di Google sono accessibili online, senza bisogno di installare alcunché (come Google Maps, che permette di vedere mappe e pianificare itinerari in tutto il mondo, o Google Earth). La tendenza è quindi verso un mondo in cui tutte le applicazioni che servono potranno essere utilizzate direttamente online: GoogleDocs permette ad esempio di utilizzare fogli di testo o di calcolo o creare presentazioni, replicando in buona parte le funzionalità di Office (e sicuramente in futuro verranno aggiunte anche ulteriori possibilità, per raggiungere la completezza dei programmi esistenti tuttora). Esistono poi diverse applicazioni che permettono di tenere un proprio album fotografico, come Flickr, oppure lo stesso Facebook, che fra le altre cose offre anche questo servizio. Molto più numerosi sono i siti che permettono di memorizzare e condividere video: ovviamente il più famoso e diffuso è Youtube, ma anche Google lo permette con il suo servizio GoogleVideo e inoltre ve ne sono molti altri, più o meno conosciuti, ognuno con le sue caratteristiche (Dailymotion, Veoh, Megavideo…). Anche le enciclopedie e i dizionari, che una volta si trovavano su cd (e su carta ancor prima), sono ora accessibili dalla rete: si pensi a Wikipedia (che non è un’enciclopedia professionale, ma creata dagli utenti stessi) o anche a Encarta di Microsoft o alla famosissima Treccani, da pochi mesi disponibile liberamente su Internet. Vi sono infine innumerevoli servizi di archiviazione online che permettono di tenere una copia di tutti i propri dati salvata e accessibile da qualunque postazione attraverso il Web: questo servizio è di certo fra i più utili, poiché la probabilità di perdere dei dati memorizzati online è decisamente inferiore a quella di perderli tenendoli memorizzati sui propri pc. Lo sviluppo verso un mondo completamente online è agevolato inoltre dalle maggiori possibilità di connettersi alla rete Internet da qualunque zona (ad esempio tramite reti Wi-Fi o tramite cellulari) e la diffusione di dispositivi che permettono di farlo. Per quanto riguarda la diffusione delle reti Wi-Fi pubbliche, siamo ancora piuttosto indietro, poiché solo in alcune zone delle grandi città esse sono disponibili; invece l’utilizzo di internet sui telefoni cellulari è ormai una realtà consolidata (l’unico problema rimane quello delle tariffe, decisamente più elevate di quelle per l’adsl casalinga). Per quanto riguarda i dispositivi che permettono la connessione, invece, la tecnologia è già matura: un esempio lampante sono i netbook, che avrebbero una scarsa utilità in molti ambiti proprio a causa della ridotta potenza (e spesso della ridotta capienza), ma che invece non hanno alcun problema quando si tratta della navigazione su Internet e si rivelano quindi ideali per questo compito (infatti essendo piccolissimi e leggeri, possono essere sfruttati comodamente per la navigazione sul Web lontano da casa o dall’ufficio). Un mondo in cui le applicazioni vengono utilizzate solo online porta però a degli svantaggi, o per meglio dire, a dei rischi. Infatti un primo problema è che vi sono alcune zone in Italia che ancora non sono raggiunte dall’Adsl o dalla banda larga, e probabilmente non verranno raggiunte in breve tempo (ad esempio piccoli paesi di montagna, o comunque paesi abbastanza isolati). Un altro problema è quello della disponibilità dei servizi: infatti, se un guasto ad uno dei vari servizi offerti online è comunque aggirabile sfruttando magari un servizio concorrente in via temporanea, un guasto alla linea causerebbe l’impossibilità di utilizzare qualunque applicazione. Detto questo, è quindi auspicabile una combinazione dei due approcci: avere l’opportunità di utilizzare tutto quello che serve online, ma mantenere la possibilità di lavorare anche offline. 22 Marco De Zorzi Le Associazioni Contatti ASSOCIAZIONE ARCHÈ c/o Villa Daccò www.arche.mrw.it – [email protected] CENTRO ANZIANI VILLA DACCO’ c/o Villa Daccò Tel: 0295382638 lunedì 15:00 17:00 - Giovedì 15:00 17:00 CIRCOLO LEGAMBIENTE [email protected] Tel. 0295382117, ore serali. CIRCOLO VOLONTARIATO LEGAMBIENTE SOLIDARIETÀ PROGETTO CERNOBYL c/o Villa Daccò Tel. 02 95781900 - 02 95382492 A.D.M.O. (Associazione Donatori Midollo Osseo) Piazza del Municipio, 1 lunedì e giovedì dalle 20:30 alle 22:00 Tel. 0295781702 COMITATO PER LA MANIFESTAZIONE STORICA ED IL PALIO DEL PANE SAGRA DELLA PACIARELA c/o Villa Daccò Tel./fax: 0295380202 [email protected] www.manifestazionestorica.it A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi) Piazza Municipio, 1 Tel. 0295781262 ASSOCIAZIONE MUSICALE HARMONIA Piazza Municipio, 1 Tel. 02 959299555 www.associazionemusicaleharmonia.org CORALE SS. PIETRO E PAOLO Via della Chiesa, 1 Tel. 0295781058 FONDAZIONE “GUIDO TRESOLDI” P.zza del Municipio 1 ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI Via Badia 44 tel. e fax: 02 9578 0721 www.anagessate.it GRUPPO ARTISTI GESSATESI “IL GELSO” c/o Villa Daccò Tel. 02-95780346 [email protected] ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI Piazza del Municipio, 1 A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) c/o Villa Daccò Sabato dalle 14:30 alle 16:00 ASSOCIAZIONE POLISPORTIVA GESSATE Piazza Municipio, 1 Tel. 0295383864 [email protected] – www.polisportivagessate.eu ASSOCIAZIONE ONLUS Sì.Vì. Children “Un aiuto alla vita” via Brianza 12/A info@sìvìchildren.org A.V.I.S. Piazza del Municipio, 1 Tel. 0295781702 lunedì e giovedì dalle ore 20.30 alle ore 22.00. BANCO DI SOLIDARIETÀ DELLA COMPAGNIA DELLE OPERE “ENZO PICCININI” via Badia 72 sabato dalle 15.00 alle 17.00 [email protected] – www.bancopiccinini.it CARITAS PARROCCHIALE “S. Vincenzo de Paoli” Via della Chiesa, 1 Tel. 0295781058 CENTRO CULTURALE SAN MAURO via Badia 74 www.centrosanmauro.it L’Agenzia per la Formazione l’Orientamento e il Lavoro (AFOL) Est Milano e il Centro per l’Impiego di Melzo si trasferiscono in una nuova sede: da martedì 12 gennaio 2010 si trovano a Melzo in via Cristoforo Colombo 8. Recapiti ed orari di apertura al pubblico restano invariati. Cittadini ed imprese possono rivolgersi a: AFOL Est Milano – Sede legale - centrale Via Cristoforo Colombo, 8 – Melzo tel. 02 95731258/ fax 02 95739586 GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Via Bergamo giovedì alle ore 21 Tel.: 328 3605596 [email protected] www.protezionecivilegessate.it INSIEME PER CREARE c/o Villa Daccò MOTO CLUB GESSATE Piazza del Municipio, 1 Martedì e venerdì dalle 21.00 alle 23.00 Tel./Fax 02-95781262 www.motoclubgessate.it ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO - Via IV Novembre 4 Tel./fax: 0295781030 www.oratoriogessate.it PARROCCHIA SS PIETRO PAOLO Via della Chiesa, 2 Tel. 0295781058 PATRONATO DEI PENSIONATI GESSATE c/o Villa Daccò F.N.P.-C.I.S.L. mercoledì e venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 Cell.3387168625 C.G.I.L.-S.P.I. giovedì dalle 15.00 alle 17.00 Tel. 029510008 e-mail: [email protected] Da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; Centro per l’Impiego di Melzo Via Cristoforo Colombo, 8 – Melzo tel. 02 95529711/ fax 02 95529729 e-mail: [email protected] Da lunedì a giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.15 alle 15.30, venerdì dalle 9 alle 12.30; Per informazioni, invitiamo a consultare il sito www.agenziaestmilano.it 23 Dialogo PUBBLICITÀ SUL DIALOGO Dal prossimo numero del Dialogo sarà possibile pubblicizzare la propria attività commerciale in appositi spazi riservati sul notiziario comunale. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Segreteria – Affari Generali del Comune di Gessate. Il calendario delle attività è un piccolo ma utile strumento per ricordare tutte le occasioni di interesse pubblico che troppo spesso rischiano di rimanere dimenticate in mezzo allo stress quotidiano. Motivi di spazio non ci consentono di pubblicarlo in questo numero, per cui vi invitiamo a consultarne la versione online, tramite la homepage del comune di Gessate: www.comune.gessate.mi .it. Oppure scrivendo una mail di richiesta a dialogo.gessate@gmail. com, sarete sicuramente ricontattati. Il tema del prossimo numero del Dialogo sarà “I cortili di Gessate”, se siete interessati a inviarci i vostri articoli o a porre delle domande su questo argomento scriveteci a dialogo.gessate@ gmail.com Dialogo Dialogo InformUtile Ufficio Ragioneria e Tributi Tel. 02959299557 ragioneria@comune. gessate.mi.it lun-sab.9.00-12.00 merc 16.00-18.30 IL COMUNE Nuovi orari Uffici Comunali dal 4 gennaio 2010 Municipio Piazza del Municipio 1, tel. 029592991 [email protected] Ufficio Relazioni Comunali Tel. 02959299262 [email protected] lun-ven 9.00-12.00 merc 16.00-18.30 1° e 3° sab del mese 9.00-12.00 Ufficio Tutela Ambientale Tel. 02959299262 tutela.ambientale@ comune.gessate.mi.it lun-ven 9.00-12.00 merc 16.00-18.30 1° e 3° sab del mese 9.00-12.00 Ufficio Diritti Animali Tel.02959299261 [email protected] sab 9.00-12.00 Ufficio Polizia Locale Tel. 02959299249 poliziamunicipale@ comune.gessate.mi.it lun-sab.9.00-12.00 merc 16.00-17.30 Ufficio Anagrafe, Stato Civile, Leva, Commercio Tel. 02959299556 anagrafe@comune. gessate.mi.it lun-sab.9.00-12.00 merc 16.00-18.30 Ufficio Segreteria e Protocollo Tel. 02959299558 segreteria@comune. gessate.mi.it lun-sab 9.00-12.00 merc 16.00-18.30 Difensore Civico Tel. 02959299231 merc 16.00-18.00 Ufficio Servizi Sociali, Culturali, Sport, Scuola e Tempo Libero Tel. 02959299555 servizisociali@comune. gessate.mi.it lun, merc, giov, ven 9.0012.00 merc. 16.00-18.30 Assistente Sociale lunedì 9.00-12.00 mercoledì 16.00-18.30 2° e 4° sab del mese solo su appuntamento Ufficio Edilizia Privata ed Urbanistica Tel. 02.9592992551 edilizia.urbanistica@ comune.gessate.mi.it lun e giov 9.00-12.00 merc 16.00-18.30 Ufficio Lavori Pubblici Tel. 029592992552 lavoripubblici@comune. gessate.mi.it lun e giov 9.00-12.00 merc 16.00-18.30 Biblioteca Tel. 029592992554 [email protected] lun 21.00-22.30 mar-ven 14.00-18.00 ven-sab 9.00-12.00 Piattaforma ecologica Via Repubblica lun-ven 14.00-17.00 sab 9.00-12.00 e 14.0017.00 orario invernale Cimitero Piazza 8 ottobre 2001 Lun-dom 8.00-17.00 orario invernale Sportello Stranieri Tel 02959299273 merc 16.00-18.30 ven 10.00-12.00 SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ Brianza Acque Srl c/o Municipio mar 9.00-11.30 Call Center tel.800005191 www.brianzacque.it Pronto intervento tel.800506300 E.On Energia Spa Via Badia 58 Tel.0295380161 Pronto intervento tel.840001122 www.eon-vendita.com servizio.clienti@ eon-vendita.com Lun-ven 8.30-12.30 lun, merc, gio 14.00-16.00 Enel Viale Gavazzi, Melzo Guasti tel.803500 Servizio clienti tel.800900800 Posta Via Aldo Moro Tel.0295383329 Lun-ven 8.30-14.00 Sab 8.30-12.30 ATM Tel.800808181 www.atm-mi.it Carabinieri - 112 Via Trieste 131, Gorgonzola Tel.029513278 Via Milano 80, 24 Cassano d’Adda Tel.0363364935 Piazza della Pace Tel.0295383125 Vigili del Fuoco - 115 Via Verdi 16, Gorgonzola Tel.0295301377 Dr. Luigi Maria Sartirana Via Padova 1 Tel.0295781309 SANITÀ Dr.sa Angela Grande Piazza della Pace Tel.3477398246 Servizio Infermieristico Piazza della Pace 7 lun, ven 8.30-9.00 mar, merc 11.00-12.00 gio 17.30-18.00 prelievi solo su appunt. Dr.Giuseppe Buggisano Piazza della Pace Tel.328663236 MEDICI PEDIATRI VOS Piazza della Pace Tel.0295781844 Lun-ven 9.00-12.00 Consultorio Familiare Piazza della Pace 5 Centro Vaccinale Via Don Gnocchi 2, Gorgonzola Tel.0292654637 Farmacia Piazza della Pace 10 Tel.0295382704 Guardia Medica Tel.848800804 ASL Milano 2 Centro Unico Prenotazione Tel.800278060 Ospedali Melzo - Via Maffia 6/8, Tel.02951221 Cernusco s/N - Via Uboldo 21, Tel.02923601 Dr.sa Lorenza Crippa Piazza della Pace Tel.0295380251 Dr.sa Maria Veronica Cunietti Piazza Corte Grande 19 Tel.0295382743 MEDICI VETERINARI Dr. Armando Bianchini Via Padova 1 Tel.0295383230 ISTRUZIONE Asilo Nido Comunale Via di Vittorio 4 Tel.0295387254 Scuola dell’Infanzia Statale Olga Malvestiti Via Salvo d’Acquisto Tel.0295380380 Scuola dell’Infanzia Paritaria Stefano Lattuada Via Repubblica 1 Tel.0295781120 MEDICI DI BASE Dr.Abu Asbeh Ziad Piazza della Pace 7 Tel.0295384263 Dr. Carlo Attilio Sala Piazza della Pace Tel.0295745430 Dr.sa Gabriela Goldstein Scuola Primaria Statale Armando Diaz Viale Europa 2 Tel.0295781004 Scuola Secondaria di 1° grado Statale Cesare Beccaria Viale Europa 1 Tel.0295781005