Dicembre 2011 - La Residenza

Il nostro notiziario
ANNO II - N° 12 Dicembre 2011
ANNO III– N° 1 Gennaio 2012
Non posso essere sola, mi viene a visitare una schiera di ospiti,
non sono registrati, non usano la chiave, non han veste né nomi,
né climi, né almanacchi, ma dimore comuni,
proprio come gli gnomi, messaggeri interiori
ne annunciano l’arrivo, invece la partenza non è annunciata,
infatti non sono mai partiti.
Emily Dickinson
Alla Residenza,l’anno 2011 si concluso con tanti momenti di Festa,abbiamo avuto il cencentenario della Nostra Signora Montanelli,il 18 Dicembre,tante le persone che hanno omaggiato con la loro presenza Margarethe de Colins de Tarsienne,Il Sindaco di Malnate
Samuele Astuti,l’Assessore ai Servizi Sociali Filippo Cardaci ,IL Console Generale Austriaco Siegried Berka, e la Presidentessa dell’Austria Italia Clubs Ingrid De Mirinis
Tschirk,insieme alla nostra vicepresidente Erika Hofer Tenuzzo, la cara nipote Kristine
Eustace e l’onnipresente Mara e il Pastore Robert Maier.
Il giorno prima il 17 Dicembre è stato il giorno del Pranzo di Natale dove il Presidente
della Fondazione Alberto Fossati ha partecipato insieme alla vice presidente Erika Tenuzzo , portando gli auguri di tutto il consiglio erano insieme a noi anche i consiglieri Gugliemetti Annamaria e Rosmarie Lang.
La settimana prima di Natale abbiamo avuto la visita dei bambini dell’Asilo di Rovera
che come ogni anno ci hanno regalato un favoloso pannello a forma di albero di Natale
pieno di messaggi e frasi e pensierini da parte dei bambini e per concludere i Canta Vedano ci hanno deliziato con le loro canzoni Natalizie .
La direttrice
Antonella De Micheli
AUGURI
Ancora quest’anno ho portato mio marito per le feste di Natale alla Residenza e,
ormai come da anni, è stato bello ed emozionante.
Grazie, grazie di cuore a tutti : il personale, la direzione, gli ospiti ed i loro famigliari che hanno diviso con noi queste feste, nessuno escluso, perché se ha funzionato tutto a meraviglia è merito di ognuno e quindi auguro, anche a nome del presidente, Alberto Fossati, un sereno Anno Nuovo di salute e di pace.
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VIVERE A LUNGO O VIVERE MEGLIO ?
Alla Residenza si è festeggiata un’ospite che ha compiuto 100 anni e mi sono ricordata che anni fa dei ricercatori americani scoprirono un gene che era in parte responsabile dell’ invecchiamento.
Tolto questo gene dal DNA si potrebbe vivere molto di più.
Furono intervistate diverse persone aspettandosi risposte positive ma non fu così.
Vivere più a lungo tra malattia e dolori era una tortura, non un beneficio.
Io penso che sarebbe stato meglio e soprattutto più utile scoprire come fare per vivere sani.
Esistono nel mondo luoghi dove le persone vivono fino a 160 anni. In Caucaso ed
in Georgia, gli uomini sono grandi lavoratori fino a quell’età, dovuto forse al fatto
che si cibano di frutta e di verdura, molto raramente mangiano carni o formaggi,
non fumano e non bevono. Il loro stile di vita è, per noi occidentali, impensabile.
Questo è un esempio di come la vita, se trova condizioni idonee, può davvero prolungarsi al di là di ogni nostra aspettativa.
Se esistono popoli che riescono a vivere oltre i 100 anni, e se anche la medicina lo
conferma, allora è la nostra società che sta sbagliando il suo stile di vita.
Non sappiamo sfruttare l’aria fresca e pura, il sole, il riposo, non sappiamo più essere sereni anche nei momenti tristi.
Se riuscissimo a creare un giusto equilibrio tra tutti questi fattori, con un piccolo
sacrificio, avremmo una vita con un’energia che ci permetterebbe di vivere sì più a
lungo ma anche in buona salute.
L’ EPIFANIA
Siamo diventati tecnici ma le vecchie leggende nate da molto lontano allietano ancora i nostri bambini.
I Re Magi, personaggi sconosciuti, citati solo nel Vangelo di Matteo, erano provenienti dall’Oriente alla ricerca del neonato Re dei Giudei.
Persino Marco Polo narrò che dalla Persia partirono tre re per andare ad adorare il
neonato Bambino Gesù. Portavano tre doni : - oro, incenso, mirra- , da qui la tradizione di portare dolci e giocattoli ai bambini.
I tre Magi durante il loro viaggio, racconta la leggenda, videro una vecchietta e la
invitarono ad unirsi a loro : era la Befana.
La Befana declinò l’invito ma, poi ci ripensò e decise di seguirli. Non riuscendo a
trovarli e, non sapendo dove il Re dei Re era, non poteva dargli i suoi doni.
Da allora lascia a tutti i bimbi un dono, nella speranza che tra loro ci sia anche Gesù
Bambino.
Il culto dei Magi non è dimenticato. I loro resti furono trovati in India, portati a Costantinopoli, poi a Milano e Barbarossa li portò a Colonia dove si trovano a tutt’oggi.
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24 Febbraio Sig.ra Jean
Alla Residenza la
Serenità è di casa !
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Van Rentherghem