Bollettino Interparrocchiale n.2 2011

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Bollettino Interparrocchiale n.2 2011
Anno LXXXVI
Poste It. s.p.a. Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) art. 1, c. 2, DCB Bl
Dicembre 2011 - n. 2
BOLLETTINO delle parrocchie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo in Sospirolo e di S. Stefano in Gron - 32037 Sospirolo (BL) - C.C.P. 10167328 - Tel. 0437/89168
Carissimi!
Mentre scrivo questo mio saluto, siamo a
metà Novembre. Si è appena conclusa una
bella edizione di “Spettacoli di Mistero”, che
ha portato tante novità nel centro di
Sospirolo.
. . .
Tra un mese poco più, saremo invitati a
celebrare un’altra Festa, che per noi Cristiani
è il “Mistero del Natale”.
Il significato del vocabolo ”mistero” nelle
due feste, è totalmente diverso. Diverso come
la notte dal giorno. Nella prima frase,
mistero è uguale a “ oscuro, inconoscibile,
inspiegabile, spesso dovuto a interventi
magici, paranormali..”. Nella seconda frase,
invece significa una realtà bella, piena di
luce, donata, di amore, di salvezza, di vita. La
Nascita di Gesù è MISTERO di Amore del
Padre per tutti noi.
. . .
L’augurio che faccio a tutti è che l’Evento del
Natale del Signore, tolga dal proprio cuore
tutto ciò che parla di paura, oscurità,
minaccia, ansia, superstizione…Natale sia
veramente MISTERO DI LUCE per tutti. Con la
Nascita di Gesù (il NATALE) l’uomo è
chiamato a diventare sempre più Figlio di
Dio! BUON NATALE A TUTTI!
. . .
Don Alfredo
Natale: diventare figli
n aspetto nuovo, racchiuso nel Natale di Gesù, su cui siamo invitati a riflettere quest’anno ,
è quello di imparare da Lui a diventare sempre più “figli e figlie”. Gesù si è sempre presentato come “FIGLIO” e un cristiano è tale, se diventa sempre più “figlio”, davanti a Dio ma anche davanti al suo prossimo, che diventa così vero “fratello”.
Vi invito a seguire una bella riflessione che ci ha tenuto don Rinaldo Ottone in un ritiro a Col Cumano, credo aiuti molti di noi a trovare serenità e sicurezza nella vita.
U
Il figlio riceve
Il figlio riceve: la vita, l’affetto, la parola,
l’educazione; anche i propri limiti (fisici [malattia], psicologici, spirituali…) da accettare e da
superare. La prima e la più fondamentale esperienza del diventare figlio è quella della nascita. Nel grembo materno avevamo tutto senza dover chiedere: nutrimento, idratazione, temperatura giusta… Quando siamo nati si è rotto
l’equilibrio. E abbiamo dovuto iniziare a chiedere: prima urlando, piangendo, pretendendo;
poi, grazie all’intervento amorevole dei nostri
genitori, abbiano imparato a chiedere nel modo
giusto, ringraziando. Però forse è rimasta la nostalgia del primo paradiso, dove tutto si avvera senza chiedere. Così, a volte, abbiamo bisogno di un complimento, di una carezza fatta
spontaneamente, ma pretendiamo che gli altri
riconoscano il nostro bisogno senza manifestarlo, come se ci vergognassimo di aver bisogno. Eppure quando siamo nati, siamo entrati
nell’economia del bisogno. E il bisogno è un educatore spirituale severissimo. Noi lo pensiamo
come qualcosa da tenere a bada, verso cui essere vigilanti; e, invece, magari lo ascoltassimo!
Anche perché se mangiamo troppo o beviamo
troppo, non siamo presi dal bisogno, tutt’altro,
lo insultiamo. Il goloso disonora il bisogno, tant’è vero che mangia anche quando è già sazio…
Che cosa dice il bisogno? Verità elementari. Anzitutto che non esisto soltanto io, ma esistono anche altre cose nel mondo. Gran parte
dei problemi della vita nasce dal non riconoscere
questo principio elementare.
Il bisogno, quando parla di me, parla sempre di qualcos’altro. Quando mi dice «ho fame»,
Continua a pag. 2
Sono nato, dice Dio
Sono nato di NOTTE perché tu creda
che io posso ILLUMINARE qualsiasi realtà.
Sono nato PERSONA perché tu
non abbia mai a VERGOGNARTI di essere te stesso.
Sono nato da MARIA
perché anche tu ti senta onorato
di avere una MADRE.
Sono nato come figlio di GIUSEPPE
perché tu capisca che è vero PADRE
colui che dona amore e protezione
Sono nato PERSEGUITATO perché tu sappia
accettare le difficoltà per amor mio.
Sonno nato nella SEMPLICITÀ
perché tu smetta di essere complicato.
Sono nato UMILMENTE,
perché tu possa evitare ogni orgoglio.
Sono nato nel NASCONDIMENTO,
perché tu possa evitare ogni esibizione.
Sono nato come un BAMBINO,
perché imparassi ad essere come i bambini.
Sono nato per la TUA VITA
per PORTARE tutti alla casa del Padre.
Bollettino interparrocchiale
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Continua da pag. 1
significa che io desidero il pane. Il bisogno mi
dice che le cose che sono fuori di me, sono buone. E questo a volte suona quasi come un insulto per noi: «possibile che esistano cose buone fuori di me?».
Per certi versi il bisogno è la terapia al vero
cancro dell’anima, che è l’invidia (in-videre, cioè
non vedere o non sopportare di vedere). Per cui
se vedo uno più bravo di me, più intelligente di
me, più buono di me, me ne risento, perché –
mi domando – è possibile che vi sia del buono
al di fuori di me? Perfino più di me?
Eppure devo ammettere che io non avrei la
vita se non ricevessi cose al di fuori di me.
E il bisogno è il linguaggio della nascita, non
solo perché è iniziato nel momento nel quale siamo nati, ma perché, ogni volta che si manifesta, il bisogno ci ricorda questa elementare realtà: noi non esisteremmo se continuamente non
ricevessimo.
Si potrebbe dire che ricevere è bello. Ma non
è scontato. Ricevere è qualcosa di ambivalente; per esempio, la vita c’è stata imposta, così
pure il corpo, i genitori, i fratelli, la famiglia,
il nome… Quindi, non è scontato accettare le
cose che riceviamo. Accade che noi, mentre siamo molto attenti ai bisogni degli altri, rischiamo di dimenticarci dei nostri: gli altri hanno bisogno, ma io non ho bisogno
Non si può resistere vicino una persona che
sa soltanto dare e non sa ricevere. Si rischia di
sentirsi inutili, privi di valore, annullati, inesistenti. Nelle relazioni affettive questo atteggiamento può provocare forme gravi di dipendenza o di disagio profondo.
Essere figlio significa sentire che la nostra
vita dipende da quello che continuamente riceviamo. Non si tratta soltanto di una condizione tipica ed esclusiva dell’uomo e del mondo:
c’è in Dio chi genera da sempre e chi da sempre è generato, cioè non esisterebbe se da sempre non avesse ricevuto la vita. Ciò significa che
è divino dare, ma è altrettanto divino ricevere.
Ricevere non è soltanto il sintomo della nostra fragile natura umana, ma è uno dei tratti
per cui siamo stati fatti a immagine e somiglianza del Figlio che dà sempre e riceve.
Così, mentre imparo, non dimostro semplicemente il limite creaturale di uno che non
sa tutto, ma assomiglio al Figlio, che non ha vergogna di ricevere. Molto bene se offro il mio aiuto a qualcuno, è divino se aiuto, come il buon
samaritano; ma è altrettanto divino se l’aiuto
lo ricevo, se mi lascio aiutare.
Nel capitolo V del Vangelo di Giovanni, riscontriamo una concentrazione altissima della parola “Figlio”. Il brano è diviso in due parti: nella prima Gesù guarisce uno che da 38 anni
è paralitico; nella seconda Gesù pronuncia un
lungo discorso in cui parla di sé come Figlio.
Gesù ha appena guarito in giorno di sabato e
motiva la sua violazione della legge con queste parole: «Il Figlio da sé non può fare nulla se
non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli
fa, anche il Figlio lo fa» (v. 19). Gesù ha guarito un malato imitando il modo di agire del Padre: «Da me, io non posso far nulla» (v. 30). Do
la vita perché l’ho ricevuta, offro me stesso perché così ho imparato dal Padre.
Il Vescovo ha dato “La nota” alla diocesi!
“Dare la nota” per uno studente… significa punizione! “Dare la nota” al marito che va
al Supermercato, significa dargli l’elenco delle cose da comperare. “Dare la nota” ad un coro,
significa mettere tutti i cantori in armonia tra
di loro… È quest’ultimo il significato che ha la
NOTA PASTORALE per la Diocesi. Ora siamo
chiamati ad ACCORDARCI alla nota fondamentale che il Vescovo ci ha dato. Come in una
grande orchestra, ogni strumento suona sulla
base della nota data dal Direttore, così chi vuole partecipare alla PASTORALE diocesana, è
chiamato ad accordarsi con i suggerimenti della NOTA Pastorale diocesana. Il titolo di questa Nota è: SANI E VALVI!. Ecco come ce la presenta lo stesso Vescovo:
…voglio subito spiegare il titolo di questa Nota pastorale. È di due parole che, nella nostra terra, possono suonare come parole di saluto e anche come espressione familiare per dire la gioia di cammini superati: “Sani e salvi!”.
Le Note degli scorsi anni – una con il titolo “Su ali di aquila” e l’altra “Sul palmo della mano” – hanno ripreso testualmente le parole dai libri biblici che abbiamo scelto. Anche “Sani e salvi!” è presente e con molta insistenza nel libro di Tobia che è stato scelto
insieme al tema di quest’anno 2011-12.
La Nota pastorale è divisa in tre parti:
1. La lettera di una famiglia al vescovo accompagnata dalla mia risposta;
2. La lettera di Dio al suo popolo: il libro
di Tobia, proposto con alcune sottolineature
che aiutano a sentirlo come una parola che
contribuisce a farci vivere la nostra figliolanza
inserendola nel progetto di Dio;
3. La lettera di una figlia di oggi che provoca la nostra riflessione su come nasce un
senso di figliolanza anche verso i genitori di
sangue.
Parte integrante, per i contenuti di quest’anno, sono le schede sui temi “lavoro e festa” che interrogheranno la nostra Chiesa sul-
la storia che
stiamo vivendo
per stare, da
cristiani, dentro le vicende
della nostra
terra nella
crisi che stiaNota pastorale
mo vivendo.
per la Diocesi di Bel
luno-Feltre
Essa non ha
dimensioni
solo economiche e finanziarie, ma
è crisi della società nel suo insieme, con aspetti politici e di relazioni che raggiungono le nostre comunità. Ci prepariamo, con questi sussidi, all’incontro mondiale delle famiglie a Milano nel prossimo maggio 2012, al quale parteciperà il Santo Padre.
Per le nostre diocesi del Triveneto, nella
prossima primavera ci sarà anche il Convegno “Aquileia 2” al quale stiamo preparandoci da più di un anno.
Sospirolo - Gron
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lo CRONACA
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L’A
delle COMUNITÀ
Quando nasce un bimbo
La nascita di un bimbo è sempre anche un evento che rallegra l’intera Comunità, sia civile che religiosa! Come Parrocchia,
manifestiamo la nostra partecipazione alla nascita di un bim-
✔ 1. Tutto inizia con
LA MAMMA IN
ATTESA! E’ invitata alla FESTA
DELLA VITA che
ogni anno si celebra la PRIMA DOMENICA DI FEBBRAIO. E’ il primo contatto! Molto importante.
✔ 2. Nel GIORNO DELLA NASCITA, il
papà o i nonni telefonino al PARROCO il quale
SUONERA’
LE
CAMPANE A FESTA
PER SALUTARE LA NASCITA. (n° ci cell.
32925338621).
✔ 3. All’ALBERO DELLA VITA che si
trova in Chiesa,
viene appeso IL
FIOCCO CON IL
NOME E LA DATA
DI NASCITA. ( Entrando in Chiesa ormai è un’abitudine
dare un’occhiata all’Albero della Vita per
vedere le novità e dire una preghiera per
chi è nato…!)
✔ 4. Appena il BIMBO
può uscire di casa,
è bene (se lo si
vuol Battezzare)
chiedere al PARROCO di ACCOGLIERLO tra i CATECUMENI, così riceve l’UNZIONE e entra tra
coloro che sono in attesa di NASCERE
NEL BATTESIMO.(E’ una specie di CONCEPIMENTO nella Chiesa). In quell’occasione il Parroco può scrivere i dati nel
registro e parlare del Battesimo che può
essere fissato con comodo.
bo, in tanti modi. Li richiamo. Così le nuove mamme e papà,
possono conoscerli meglio e capirne il significato.
Ecco i vari momenti di cammino con la comunità:
✔ 5. LA PRIMA DOMENICA DI FEBBRAIO i nati durante
l’anno
VENGONO PORTATI IN CHIESA
PER LA FESTA DELLA VITA. C’è anche la consegna ad ogni
Bambino della PRIMULA DELLA VITA
come segno di gioia di tutta la Comunità. A chi non può essere presente viene fatta recapitare a casa. Le Primule all’inizio della Messa sono disposte sull’altare, ognuna col nome del piccolo.
Non è necessario che i bimbi siano già
battezzati: il fiore è per rutti coloro che
sono nati.
✔ 6. IL BATTESIMO:
viene sempre celebrato di DOMENICA
NELLA
MESSA DELLA
COMUNITA’: anche questo indica che
SIAMO UNA GRANDE
FAMIGLIA!
✔ 7. IL BATTESIMO E’ SEMPRE ANNUNCIATO ALLA COMUNITA’ attraverso gli
Avvisi, perché SIA PRESENTE E ACCOLGA IL NUOVO FIGLIO DI DIO ( non
voglio neanche pensare che qualcuno sapendo che’è il Battesimo cambia orario
di Messa, per non perdere tempo! Eppure succede…)
✔
8. NEL GIORNO
DEL BATTESIMO
la FAMIGLIA DEL
BIMBO ha il posto principale I
PADRINI E LE
NONNE sono chiamate a celebrare alcuni riti significativi. Alle
nonne viene affidato l’offerta del pane
e del vino per la Messa: quanto lavoro
per arrivare a questo momento di gioia! Ai Padrini viene affidato un piccolo gesto di augurio al bambino: prendendo le sue manine gli augurano di fare
tanto del bene e prendendo i suoi piedini gli augurano di camminare su
strade buone e sicure! I Padrini mi aiutano anche nell’asciugare, nel tenere il
libro, nel darmi il Crisma, ecc.!
✔ 9. Sarebbe una bella cosa poter organizzare un piccolo RINFRESCO PARROCCHIALE dopo il Battesimo: abbiamo le Sale, il tempo, le possibilità… ma
forse ancora poca convinzione che il
BATTESIMO E’ LA NASCITA IN UNA
COMUNITA’ non in una famiglia anche
se grande… Ne riparleremo con calma.
Intanto qualcosa è stato detto. Spero non
aver seminato confusione.
DON ALFREDO
Bollettino interparrocchiale
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A Cereda... con i pirati!!!
…..ed eccomi ancora qua a raccontarvi
come abbiamo vissuto l’ormai appuntamento
fisso della nostra parrocchia, ovvero il mitico
ed inimitabile campeggio a Passo Cereda,
quest’anno improntato sul tema “ I pirati dei
Caraibi - ”.
Tutto è cominciato un bel pomeriggio del
19 giugno, quando un gruppo di 83 bambini
dai 6 ai 10 anni è arrivato alla colonia feltrina di Passo Cereda. Subito notarono qualcosa di strano………..non trovarono come al solito gli animatori ad aspettarli con le loro magliette rosse…..ma trovarono dei veri e propri
pirati ad accoglierli!!!! E per una settimana,
anche i bambini lo sono stati!!
Già il primo giorno si sono trovati davanti
ad una missione: appena divisi per squadre,
sono stati legati con una corda alle caviglie e
tutti insieme hanno dovuto cercare delle piccole pergamene dentro delle bottigliette contenenti il colore del loro fazzolettone e il nome
del loro animatore capo.
Eh già, quest’anno abbiamo vissuto ed osservato ( grazie anche al film che abbiamo potuto vedere ogni sera ) la vita di questi uomini.
Uomini che cercano e amano la libertà e che
scelgono una vita da pirata, fatta di avventure, di viaggi e di tesori da scovare.
Il tema si è basato sostanzialmente sulla parabola dei talenti, in particolare sulla capacità di riconoscere i propri talenti, come metterli
a frutto e condividerli con gli altri. All’inizio della settimana è stato consegnato
ad ognuno un doblone d’oro, da conservare con
Cereda: foto ricordo 2011
cura fino alla fine del campeggio. Ed è stato
spiegato che però ne mancava uno….grande è
stata la curiosità dei bambini al pensiero di dove
potesse essere.
Il mistero fu svelato l’ultimo giorno, durante la festa con i genitori, quando i ragazzi
uno ad uno hanno portato il loro doblone gelosamente custodito inserendolo in un doblone più grande….e così è stato scoperto il doblone mancante!!Così come nella parabola il
padrone chiamava i servi a restituire i talenti, anche i bambini sono stati chiamati a restituire il loro doblone e a metterlo al suo posto in modo da ristabilire il tesoro iniziale.
Ogni anno il nostro campeggio si arricchisce sempre di più, grazie al gruppo di animatori che lo portano avanti, ragazzi tra i 15
e i 25 anni che con grande entusiasmo organizzano da soli una settimana di attività
sempre nuove e stimolanti. Ragazzi che ormai
hanno formato un gruppo forte e solido,
sono diventati amici e hanno un’immensa voglia di rendere unico il soggiorno ai bambini.
Ragazzi che fanno questo campeggio CON IL
CUORE.
E meritano un ENORME ringraziamento da
parte di tutta la comunità, perché senza di loro
il “campeggio di Cereda” non esisterebbe…sono
loro il motore che lo porta avanti!!!!
Un grazie di cuore anche ai collaboratori:
Paolo Verdi, il nostro chef ormai da diversi anni;
Ornella Pauletti e Livia Dorigo, le indispensabili ancelle dello chef; Lucia Di Donè , per la sua
presenza in qualità di “mamma tuttofare” e suo
21.06.2011, primo giorno d’estat
e…in congelatore!
figlio Giuseppe De Zanet, presente ad ogni necessità; Anna Menegolla per l’aiuto nell’organizzazione pre-campeggio; Agostino Mares e famiglia per il trasporto del materiale; tutti i collaboratori che in qualche modo ( chi per le pulizie, chi per la cucina ecc….) hanno apportato
il loro contributo per la riuscita di questo campeggio. Un ringraziamento particolare e doveroso a mio marito, Denis Caviola, che passa una
settimana delle sue ferie a Cereda per supportarmi e per sopportare le mie ansie ( è dura avere la responsabilità di 83 bambini!!!!!).
Grazie infine a Don Alfredo, che ci da la
possibilità tutti gli anni di garantire ai bambini di Sospirolo e Sedico una vacanza così bella ed entusiasmante!!!
Arrivederci al prossimo anno…con una novità!! Il campeggio non si farà più a giugno,
ma dal 2 all’8 settembre!!! E sono sicura che
sarà ancora più bello!!!!!!!!!!
SARA VEDANA
Da che pulpito!…l’attenzione è grande!..
ma anche l’equilibrio!
Quest’anno abbiamo vissuto anche l’esperienza
del Gemellaggio con un Campeggio di Vicenza!
Sospirolo - Gron
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GMG a MADRID (17 - 22 agosto 2011)
Sono i primi di agosto quando io e mio fratello pensiamo che sarebbe stato bello andare
alla giornata mondiale della gioventù a Madrid…
Tiziano però insiste e mi dice: “Anche se mancano pochi giorni, perché non provi a sentire se
c’è ancora posto? Io vorrei andarci… ho ancora nel cuore e nella mente la GMG a Colonia in
Germania nel 2005!!!”.
E così, di fretta e furia comincio a pensare
che si può proprio fare, che si può proprio partire… ma, bisognava trovare due posti liberi!!!
La diocesi di Belluno-Feltre purtroppo ha già
chiuso le iscrizioni e così verifico in internet
qualche altra possibilità….diocesi di Vittorio Veneto o Udine… La diocesi di Vittorio Veneto ha
organizzato quattro corriere per il viaggio breve che va dal 17 al 22 agosto… e… miracolo, due
posti ancora liberi ci sono!!! Prenotiamo, inviamo le quote a tutta velocità... loro, ci confermano l’iscrizione e noi due siamo felicissimi!!! …anche con il lavoro, allungando di un
paio di giorni le ferie, ci si è potuti accordare…
Evviva!!!
Si prepara lo zainone enorme… con sacco
a pelo, cuscino, creme solari, poncho per la pioggia (e servirà!!) e tutto l’occorrente per dormire a Madrid nelle palestre e poi per la notte all’aperto a Cuatro Vientos.
Siamo partiti e siamo poi logicamente tornati, ma quell’esperienza meravigliosa ci accompagnerà a lungo nel cuore e nell’anima… abbiamo vissuto giorni veri e gioiosi, abbiamo conosciuto persone fantastiche e tutte con quella
luce speciale negli occhi… che sta a significare
che a qualche cosa di profondo e puro crede…
Per tutto il viaggio di andata siamo stati accompagnati dalla catechesi del Vescovo di
Vittorio e del Vicario generale… canti e lodi mattutine hanno intensificato l’attesa e ci hanno avvicinati ai due giorni di incontro con il Papa.
Il forte caldo ci ha messo alla prova tutti
quanti, nessuno escluso, ma siamo riusciti, aiutandoci, a resistere sotto quell’intenso sole, ben
39 gradi... a camminare e a condividere un ter-
Tamara e Tiziano unici sospirolesi a Madrid
reno di sola sterpaglia secca e di cavallette dello stesso colore, con più di un milione e mezzo di persone… Quella giornata intera e quella
notte all’Aerodromo di Cuatro Vientos abbiamo
condiviso e vissuto momenti che avevano il sapore di qualcosa di unico… solo chi ha già vissuto una GMG può sapere cosa si provi ed è difficile spiegarlo…
Nonostante si tratti di GMG ovvero della
Giornata Mondiale della Gioventù è stato bello osservare come fossero comunque presenti
persone di svariate età… sia religiosi che laici…
con paramenti e vestiti di ogni fattura e come
una moltitudine di bandiere colorate danzassero
ovunque gioiose nell’aria accompagnate da canti e musiche tra le più particolari.
E la stessa sera poi, dopo quell’improvviso
ed inaspettato temporale e la successiva Veglia
e Adorazione Eucaristica vissuta con il Papa Benedetto XVI, dormire sdraiati in quel prato… con
il naso all’insù a guardare quell’incantevole cielo stellato e sapere di condividere tutto questo
in uno spazio ristretto con quasi due milioni di
persone venute appositamente lì da ogni angolo
del mondo….ti fa sentire più che mai, parte di
un tutto, dotato di senso profondo all’interno
del quale si respira solo quiete e tranquillità dell’animo.
E come dice la nostra mitica corriera N.4:
“Ciao a tutti e viva la GMG”.
TIZIANO E TAMARA
FESTA degli ALPINI
Erano numerosi i presenti alla messa nella
chiesetta alle pendici del monte Sperone, il
14 agosto, vigilia dell’Assunta. Da oltre 40
anni, infatti, gli associati della sezione
“Medaglia d’Argento Arcangelo Panigas”
organizzano per ferragosto una festa
presso la chiesa da loro edificata nel 1970 e
dedicata alla Beata Vergine della Pace.
Alla celebrazione della messa, officiata dal
parroco Don Alfredo, oltre ai giovani e
meno giovani alpini, erano presenti il
sindaco di Sospirolo Renato Moro, il
vicesindaco Clara Da Rold, il presidente
della locale sezione Bruno Menegolla ed il
presidente della sezione bellunese dell’Ana
Arrigo Cadore.
A termine il consueto ritrovo conviviale
presso il grande tendone montato per la
cena comunitaria, con piatti tipici, molto
apprezzati e gustati tra canti di montagna.
dbd
Foto nella posa più classica per il grande campo medie dal 14 al 31 luglio: 26 ragazzi, 8 educatori, sul tema della vita attraverso la storia stellare di Esteban.
CAMPEGGIO A VAL MOREL 2011
Bollettino interparrocchiale
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Se ghe pense...
Le to’ man
L’ultimo libro di poesie di Rino Budel
Non lo conoscevo. Ci siamo incontrati per
caso davanti la Chiesa di Sospirolo. Rino Budel stava salutando un amico comune. Dopo
pochi minuti ho scoperto un appassionato di
storia locale, di tradizioni, usanze lingua, modi
di dire del passato. Ma soprattutto di poesie
e storielle in dialetto bellunese. Dalla sua auto
prende il suo ultimo libro che porta il titolo
“SE GHE PENSE…”. Me lo regala mentre mi
parla con entusiasmo e passione dei suoi progetti, delle sue poesie, del bisogno che c’è di
non lasciare perdere un grande capitale di sapienza e di cultura del passato. Rientrato in
canonica per pranzo, mi son letto prima quasi tutto il libro che avevo tra le mani. Ricordi, parole, immagini, sapori, suoni, atmosfera, volti, …dell’infanzia mi sono venuti alla
mente con una forte nostalgia e tanto timore che tutto scompaia sotto il tritatutto della
nuova mentalità. Un GRAZIE sincero e riconoscente al Sig. Rino quindi che con tenacia,
bravura e partecipazione anche affettiva,
combatte la buona battaglia nella difesa
dello spirito autentico della nostra cultura.
Ho scelto di pubblicare una delle poesie
che si trovano nel libro (assieme a racconti,
storie, tutte in rima ed a fotografie dell’epo-
ca). E’ pubblicato con il patrocinio della Provincia di Belluno, del Comune di San Gregorio
nelle Alpi, dell’Associazione “Bellunesi nel
Mondo”, Associazione Culturale Veses, Pro
Loco di S. Gragorio nelle Alpi, per le Edizioni VESES. La Prefazione è del “nostro” Paolo Piccolo. Rino Budel ha già pubblicato un
altro libro di poesie dialettali “Par no desmentegar”. Tutti e due i volumi si possono richiedere presso l’Autore o l’Editrice o in qualsiasi Cartoleria e Libreria del posto.
“Al neta camin”
Pagnussat Patrizio 36 anni, con impegno e dedizione ha riportato nel
suo paese natale, Sospirolo, un mestiere antico quasi scomparso: lo
Spazzacamino.
Sta facendo di questo mestiere una vera propria professione, portando
il suo nome alla Camera di Commercio e nell’Albo degli Artigiani la
propria ditta “ Al Neta Camin”.
Al giorno d’oggi, a disposizione dello Spazzacamino, esistono strumenti di misura e attrezzature molto sofisticate, che permettono all’operatore di intervenire quasi chirurgicamente, grazie anche a telecamere all’avanguardia che introdotte nel camino riescono ad individuare anche piccolissime crepe.
Patrizio per poter dare al cliente un servizio professionale e svolgere il proprio lavoro a regola d’arte, nel rispetto delle norme vigenti,
ha frequentato corsi di formazione tecnica tenuti dai più bravi Maestri Spazzacamini provenienti da tutta Italia, acquisendo così capacità teorica e pratica che metterà a disposizione di tutti gli abitanti
del Comune di Sospirolo e non solo.
La figura dello Spazzacamino è indispensabile al giorno d’oggi anche perché serve ad evitare il rischio d’incendi, il ritorno di fumi tossici e risolvere tutti quei problemi legati alla combustione e ai problemi di tiraggio della canna fumaria.
Quest’anno nel nostro comune sono stati 4/5 i casi d’incendio a canne fumarie trascurate e quindi
si consiglia di eseguire la pulizia della canna fumaria almeno una volta l’anno e di farla eseguire da
uno Spazzacamino professionista che usa materiale professionale. Patrizio a fine lavoro rilascia una
0 vardà tei ricordi
dei me ani passadi,
storie che `1 temp
no’ `1 à cancelà,
pensieri che torna
a momenti voladi,
scampadi coi dì
che mai pì tornerà!
Man che sui fèr
volar le paréa
con drett e `n revèrs
a far i calzhét,
o de nott a cusìr
te `n per de braghe
an tacón sui danòci
da `n sète sbregade.
I oci ò serà,
d’improviso ho sentì
le tò man lidiére
poiarse su mi,
ruvide, strupie,
con cai e tajole,
le ho conoseste
anca senzha parole
Man che à fatt lissia
e al foss resentà,
man che à moldest,
e i camp à sapà,
che sempre à compì
al proprio dover
e par la fameja
à fatt mili mestier.
L’era le man
che grant me à tirà,
me à custodì
e me à rincurà,
anca se prizhe,
de bombasa le era
quando al bisogn
le me à carezhà!
Man che a òlte
ò vist a dontarse
a domandar al Signor
de usar la pietà!
Man che `1 dolor
no’ `1 à risparmià
e i oci da lagreme
an dì me à sugà.
Al segn de la cross
le me à insegnà
e la sera `1 rosari
à tant sgranelà,
che da ogni mal
le me à sempre curà,
e me à benedì
... anca quando ò sbaglià!
Anca se vècie,
anca se strache,
queste par mi
‘l é le pì care,
adesso me acòrde,
adess le me manca,
adess olarìe
le man de me mare!
La madre e padre di Rino Budel davanti a casa.
dichiarazione di controllo e manutenzione del lavoro eseguito che serve da garanzia al cliente.
A disposizione degli utenti di internet c’è un suo
sito dove si potranno trovare spiegazioni tecniche e consigli pratici riguardo la combustione e
il funzionamento di una canna fumaria: [email protected]
RECAPITO: PAGNUSSAT PATRIZIO
Via Regolanova 137, Sospirolo BL cell 3931621957
mail [email protected]
Sospirolo - Gron
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“Diario del mio viaggio”
di PIETRO DE CIAN (1941-1946) - Terza puntata
La nostra situazione ritornava oscura, un
solo caccia scortava la nostra bella motonave Veniero stazzante dodici mila T. caricata al
massimo.
La nostra situazione ritornava oscura, un
solo caccia scortava la nostra bella motonave Veniero stazzante dodici mila T. caricata al
massimo.
Col calar della notte il mare aumentava ancor di più la sua perversa furia, l’acqua marina portata dal vento con forza tagliava la faccia grazia Dio non soffrivo il mal di mare, solo
tra i miei compagni che non si reggevano più
in piedi, così dovetti sbaffarmi tutta la santa
notte di guardia all’arma senza cambio. Di
quando in quando veniva il mio tenente dalla cabina per accertarsi del servizio.
Il giorno seguente passò più tranquillo il
mare si calmò alquanto, a forza di limoni si
tenne fermo lo stomaco, per la sera si decise
il turno di guardia, così finito il mio turno dalle otto alle dieci mi rannicchiai nel solito cantuccio; non tanto gradevole per il contatto di
acidi abbastanza seri; sfinito dal mare cattivo e dalla precedente notte insonne.
Ebbi appena il tempo d’assopirmi che, un
lungo segnale d’allarme subito accompagnato da persistenti raffiche di mitragliere mi fece
sobbalzare di colpo, col sangue scosso brancolando nel buio mi avvicinai subito al mio
posto di combattimento, il fuoco di sbarramento continuò per dieci minuti, parevano faville mandate da un tizzone scosso in tutti i
punti avvolto nelle più fitte tenebre.
Era un apparecchio ricognitore che subito si allontanò senza agire.
Il Com. cercava di infondere la calma col
rassicurarci che tra brevi ore si toccava terra,
invece nei marinai si percepiva dai loro gesti
insoliti che la faccenda si aggravava.
Difatti due ore dopo; mentre tutti dai nostri posti si scrutava nell’oscurità, muniti dei salvagenti, scalzi, semi nudi si udì un sordo lamento portato da vento, rotto dal continuo
squassarsi delle onde contro la nave, il caccia
ci dava l’allarmi avendo avvistato un sotto-
marino quel che successe fu in un baleno, la
nave diede una sterzata che pareva si capovolgesse, difatti grazie a quella veloce manovra si sottrasse per circa sei metri dal colpo mortale che l’avrebbe colpita a poppa, passando, il
siluro lasciava una leggera scia dileguandosi
nell’oscurità privo di una meta, un secondo con
uguale esito le toccò la stessa sorte.
Non ebbe però la stessa nostra fortuna una
nave petroliera che, in quel momento navigava
poco distante da noi con la stessa rotta perché si vide una grande esplosione accompagnata da alte fiammate che durò pochi minuti
poi tutto tornò tranquillo, anche le nuvole s’alleggerirono permettendo a qualche debole raggio di luna arrivasse fino a noi dando la possibilità di guardarsi l’un l’altro le nostre facce smorte e tremanti senza aver la forza di trasmettersi una parola.
1-12-1941
Finalmente dopo tanti sospiri, sul levar del
sole appariva nel lontano orizzonte una finissima linea fumosa, i marinai che più
d’ogni altro sanno distinguere e giudicare
quanto succede durante una navigazione, scoppiarono con calorose grida di “ terra in vista”,
difatti poco dopo si poteva scorgere un ondeggiamento prolungato di colline sabbiose.
La nostra gioia in quel momento era incontenibile, canti, risate, grida di siamo salvi, urli beffeggianti mandati ai mal tiratori.
Anche il mare aveva mutato la sua furia
in una leggerissima brezza. La nostra situazione
ritornava oscura, un solo caccia scortava la nostra bella motonave Veniero stazzante dodici mila T. caricata al massimo.
Col calar della notte il mare aumentava ancor di più la sua perversa furia, l’acqua marina portata dal vento con forza tagliava la faccia. Grazie a Dio non soffrivo il mal di mare,
solo tra i miei compagni che non si reggevano più in piedi, così dovetti sbaffarmi tutta la
santa notte di guardia all’arma senza cambio.
Di quando in quando veniva il mio tenente
dalla gabina per accertarsi del servizio.
Il giorno seguente passò più tranquillo, il
mare si calmò alquanto, a forza di limoni si
tenne fermo lo stomaco, per la sera si decise
il turno di guardia, così finito il mio turno, dalle otto alle dieci, mi rannicchiai nel solito cantuccio; non tanto gradevole per il contatto di
acidi abbastanza seri; sfinito dal mare cattivo e dalla precedente notte insonne.
Ebbi appena il tempo d’assopirmi che, un
lungo segnale d’allarme subito accompagnato da persistenti raffiche di mitragliere mi fece
sobbalzare di colpo, col sangue scosso brancolando nel buio, mi avvicinai subito al mio
posto di combattimento, il fuoco di sbarramento continuò per dieci minuti, parevano faville mandate da un tizzone scosso in tutti i
punti avvolto nelle più fitte tenebre.
Era un apparecchio ricognitore che subito si allontanò senza agire.
Il Com. cercava di infondere la calma col
rassicurarci che tra brevi ore si toccava terra,
invece nei marinai si percepiva dai loro gesti
insoliti che la facenda si agravava.
Difatti due ore dopo; mentre tutti dai nostri posti si scrutava nell’oscurità, muniti dei
salvagenti, scalzi, semi nudi, si udì un sordo lamento portato da vento, rotto dal continuo squassarsi delle onde contro la nave,
il caccia ci dava l’allarmi avendo avvistato
un sottomarino, quel che successe fu in un
baleno, la nave diede una sterzata che pareva si capovolgesse, difatti grazie a quella
veloce manovra si sotrò per circa sei metri
dal colpo mortale che l’avrebbe colpita a poppa. Passando il siluro lasciava una leggera
scia dileguandosi nell’oscurità privo di una
meta, un secondo con uguale esito le toccò
la stessa sorte.
Non ebbe però la stessa nostra fortuna una
nave petroliera che, in quel momento navigava
poco distante da noi con la stessa rotta perché si vide una grande esplosione accompagnata da alte fiammate che durò pochi minuti
poi tutto tornò tranquillo, anche le nuvole s’alleggerirono permettendo a qualche debole raggio di luna arrivasse fino a noi dando la possibilità di guardarsi l’un l’altro le nostre facce smorte e tremanti senza aver la forza di trasmettersi una parola.
3° puntata... continua
Bollettino interparrocchiale
8
FELICI ANNIVERSARI
40 ANNI DI MATRIMONIO
50 ANNI DI MATRIMONIO
VIEL GINO e MUSANNI RENATA
hanno festeggiato i 40 anni di vita matrimoniale il 31 ottobre 2011. A loro
giungano gli auguri più cordiali e fraterni perché possano gustare la gioia
della loro famiglia per tantissimi anni!
DAL PONT GIUSEPPE e LUCIANI MARIA
con tutti i loro familiari si sono ritrovati in Chiesa di Sospirolo domenica 18 settembre 2011 per festeggiare in Comunità il loro importante traguardo di vita
matrimoniale. Da tutti noi arrivino ai festeggiati i più calorosi auguri per tanti
anni ancora di vita coniugale nella salute e nella serenità. E’ questa anche una
bella occasione per manifestare loro tutta la nostra riconoscenza per il servizio
puntuale, generoso, costante a favore della nostra gente!
50 ANNI DI MATRIMONIO
50 ANNI DI MATRIMONIO
DALL’O’ GIANNI e BRAIDA PAOLA
hanno festeggiato i 50 di Matrimonio con una grande Festa organizzata dai figli,
nipoti, Alpini, Soci della Pro Loco, tantissimi Amici! Da tutta la Comunità Parrocchiale giungano ancora tanti auguri e tanta riconoscenza per le tantissime attenzioni avute in questi anni dal “tutto-fare-subito-con-sorriso” Gianni e Paola!
VITTORIO CASANOVA e LUISA ZANOLIN
Domenica 13 novembre tutta famiglia del Maestro, con parenti e amici, si è ritrovata
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo, per deporre ai piedi del Signore i 50 anni di
Matrimonio, quale dono riconoscente al Signore che li ha sostenuti e benedetti! Uniti
agli auguri del Santo Padre, arrivati durante la Messa, uniamo quelli di TUTTA LA COMUNITA’ che tanto ha ricevuto e riceve dalla sorgente del vostro Matrimonio!
55 ANNI DI MATRIMONIO
60 ANNI DI MATRIMONIO
CASANOVA ANTONIO e RIZZO BRUNA (Maras)
hanno festeggiato il prestigioso traguardo dei 55 anni di Matrimonio. Complimenti vivissimi da tutta la Comunità Parrocchiale!
BURLON ITALO e PASQUA LICIA
Domenica 13 novembre anche Italo e Licia con la loro grade famiglia e i tanti
amici e parenti, hanno voluto ringraziare il Signore con tanta riconoscenza e commozione. L’orologio della vita inesorabile avanza nel conto degli anni, ma non
può cancellare tanto amore e tanti doni ricevuti. Poter ritornare sui banchi della
propria chiesa, attorniati da tanto affetto e amicizia, credo sia un dono straordinario che cancella la fatica di tante giornate e dà speranza al futuro.
Un grande abbraccio per tanti anni ancora di serenità e salute!
Sospirolo - Gron
9
Quattro generazioni
Annunci di nascite
. . .
I nonni Mario e Paola Caldart annunciano l’arrivo di DELLA LUCIA VIOLA di Mauro e Federica da Frassenè Agordino
Da sinistra la bisnonna Luigia Feltrin i nonni Paola e Danilo Comiotto, (residenti a Carve di Mel) la mamma Elisa con Damiano. Da destra la bisnonna Adela Graells Ballonga i nonni Ugo e Luisa Vedana,
(residenti a Sospirolo) il papà Sante. La nuova famiglia abita a Ponte Mas in Sospirolo.
MATURITA’ 2011
I nonni Piccolotto Antonio e Casanova Luigia (Torbe) annunciano la nascita della nipotina PICCOLOTTO AURORA di Simone e
di Speranza Nadia, nata a Feltre il 29
Marzo 2011 e battezzata a Santa Giustina
il 28 Agosto 2011.
Anche quest’anno molti giovani
hanno raggiunto un importante
e impegnativo traguardo
scolastico: quello della maturità.
Alcuni continueranno gli studi,
altri già lavorano e altri ancora
stanno faticosamente cercando
lavoro.
A tutti auguriamo di realizzare i
loro sogni e obiettivi. Un doveroso
grazie va anche alle famiglie che
hanno permesso loro di
raggiungere questo traguardo.
Ci scusiamo se qualcuno è stato
involontariamente dimenticato, e
lo preghiamo di farcelo sapere.
CASANOVA Manuel da Torbe
Istituto Tecnico Industriale “Segato” – (Belluno)
LOTTO Denis da Rorei
Liceo Classico “Lollino” – (Belluno)
LOTTO Enrico da Rorei
Istituto Tecnico Industriale “Segato” – (Belluno)
LOVAT Alberto da Capoluogo
Istituto Magistrale “Catullo” – (Belluno)
MORO Federica da Piz-Camolino
Tecnico Servizi Sociali “Catullo” – (Belluno)
PIOGGIA Todoerto Fabio da S. Lorenzo
Istituto Agrario Vellai – (Feltre)
VIEL Alex da Oregne
Enaip – (Longarone)
VIEL Marvin da Torbe
Gestione Aziendale “Catullo” – (Belluno)
Auguri per i novant’anni
FRANCESCHET FEDERICO (il 10 ottobre)
con la moglie TISOI GIOVANNA (il 16 Ottobre)
hanno festeggiato insieme con grande gioia
i novant’anni, circondati dai figli, nipoti, pronipoti.
Anche TEGNER ALDO in solitaria, ma col tifo grande ed entusiasta
di tutta la sua grande famiglia, in novembre ha festeggiato il traguardo dei novant’anni.
Un caloroso augurio a tutti per la scalata alla vetta sempre più vicina dei cento!
Con l’affetto di tanti che vi vogliono bene e un po’ di salute che non vi manca,
arriverete a disputare lo sprint di una tappa importante, ma ormai alla vostra portata!
Bollettino interparrocchiale
10
Evviva la Classe 1951
Nell’anno del fatidico traguardo dei sessant’anni, noi, nati nel
Comune di Sospirolo, ci siamo ritrovati per una Gita ai laghi della
Carinzia. E’ stato bello rivederci, scambiarcinotizie sulle nostre
famiglie, ricordare l’asilo, le scuole,la Prima Comunione e… ridere di
niente! E’ stato altresì importante reincontrarci a breve distanza nella
bellissima chiesa di sospirolo per commemorare compatti, con la
celebrazione della Messa i meno fortunati di noi che
prematuramente hanno lasciato i loro cari.
La CLASSE 1951 e amici al seguito, al Lago di Klagenfurt domenica 9 ottobre 2011.
1. Lovat Diego, 2. Lanfranchini Tiziano, 3. Casanova Alfredo 4. De Zanet Romeo, 5. Lovatel Maria, 6. Vedana Mariarosa, 7. Paganin Erminia, 8. Triches Rina, 9. Cervo Francesca, 10. De Barba Piero, 11. Sogne Paolo, 12. Troian Gianni, 13. Delia De Bon, 14. Alpagotti Antonella, 15. Lotto Sandra, 16. Naldo Angelica, 17. Lotto Umberto, 18. Da
Rold Fiorentino, 19. Riposi Giuseppe, 20. Barp Luciana, 21. De Donà Livia, 22. Zonta Enzo, 23. Barattin Alba , 24. Buzzatti Teo, 25. Berton petruccia, 26. Cecon Maria Rosa,
27. Cadore Annalisa, 28. Brancaleone Vilma, 29. Schenal Anna, 30. Cuccione Mariuccia, 31. Mezzacasa Luisa, 32. Roni Zacli, 33. (Bacchetti Laura, non della classe 1951).
Evviva la Classe 1931
1. Tonet Franca, 2. Centelleghe Felice, 3. Rudatis Agnese, 4. Menegolla Emma, 5. Mezzacasa Agnese, 6. Bolzan Angela, 7. Cadore Ottavio, 8. Beati Gianfranco, 9. Canzoneri Carmela, 10. Vigne Irma, 11. Roccon Olivo Vittorio, 12. Selle Cesarina, 13. Poloni Rachele, 14. Facchin Lisetta, 15. Roldo Dario, 16. Vedana Giandomenico, 17. Giazzon Giulia, 18. Vigne Angelica, 19. Sacchet
Giandomenico, 20. Lise Antonietta, 21. Sogne Angela, 22. Monastier Elio , 23. De Donà Ida, 24. Da Rold Dina, 25. Don Pietro
Bez, 26. Caldart Maria, 27. Paganin Luigi.
Anche la classe del ’31 si è riunita
compatta per celebrare il
traguardo della SAGGEZZA degli
ottanta anni. Lo ha fatto in stile
tradizionale e solenne : prima di
tutto con la Santa Messa di
Ringraziamento per il Dono
della Vita. Celebrante atteso,
ascoltato, amato è stato Mons.
Piero Bez ( don Piero!) che
nell’Omelia non solo ci ha
ricordato Papa Woitila di cui
ricorreva la memoria proprio in
quel giorno ( 22 ottobre) , ma
anche l’onore e l’onere di portare
sulle spalle gli ottant’anni! Dopo
la Foto ricordo alle porte della
Chiesa, il pranzo comunitario al
Mas ha suggellato una
bellissima giornata da
incorniciare! A tutti gli
ottantenni di Sospirolo
giungano gli auguri più cordiali
e sinceri di tanta salute e tanta
serenità..e arrivedereci a tutti, per
i novanta!
Sospirolo - Gron
11
PELLEGRINAGGIO A LOURDES
Quest’anno il pellegrinaggio diocesano a
Lourdes si è svolto dall’ 8 al 14 settembre, e come
di consueto hanno partecipato anche diversi pellegrini delle parrocchie di Gron e Sospirolo. Il
tema spirituale proposto quest’anno dal Santuario e sul quale riflettere, era “pregare il Padre Nostro con Bernadette”.
Tutti concordano che questa è un’esperienza
da ripetere, perché ogni volta si porta a casa
qualcosa di diverso.
Colpisce sempre l’amicizia e la sintonia che
nasce tra i partecipanti, già durante il viaggio
in treno, anche se quest’anno è stato un po’ pesante perché c’è stato un ritardo di 4 ore sul previsto, ma la cosa importante è che alla fine tutto sia andato bene.
La Messa domenicale nella Basilica S. Pio
X, quest’anno è stata molto sentita perché il celebrante era proprio il nostro vescovo, monsignor Giuseppe Andrich.
Nella celebrazione degli anniversari, sono
stati festeggiati i nostri compaesani Giuseppe e
Maria Dal Pont per i loro 50 anni di matrimonio. Molto toccante è stata la Via Crucis animata
da una pellegrina che ha condiviso la “sua Via
Crucis” nelle varie stazioni.
Al termine del pellegrinaggio, come ricordo, c’e stato donato un cubo sulle cui facce è
scritto il Padrenostro.
La partecipante più piccola, Valentina Casanova ha raccontato la sua prima esperienza
a Lourdes:
“Per essere la prima volta è stato molto bello perché ho potuto vedere dal vivo ciò di cui
avevo tanto sentito parlare.
Il posto che mi è piaciuto ed entusiasmato
di più è stata la Grotta, avevo sempre desiderato vederla e poterla toccare. Quando ho appoggiato le mani sulla Grotta ho sentito
un’emozione forte nel cuore ed ero molto felice. Ero alloggiata con la nonna e la zia alla Salus e vedevo i barellieri e le sorelle aiutare le persone in difficoltà. A me piacerebbe tanto fare la
barelliera perché sarei a contatto con i nonni e
i malati e riuscirei meglio a trasmettere loro il
bene che gli voglio. Vorrei tanto rivivere questa
esperienza che tanto mi è piaciuta”.
Anche Angelo Tegner porta la sua ormai datata esperienza:
“Anche quest’anno sono andato in pellegrinaggio a Lourdes. Per la quattordicesima volta. Anche se ero un po’ incerto per la salute sono
partito e sono stato contento di avervi partecipato perché quando arrivi a Lourdes ricevi una
forza ed un entusiasmo che ti fanno dimenticare
tutti i tuoi guai e ti senti benissimo.
Questo è stato l’anno del “Padre Nostro”, una
preghiera che ti lega al Padre. Quando prego faccio mie le parole” sia fatta la tua volontà” che
mi aiutano molto a superare i problemi della vita.
Tra le altre frasi medito “liberaci dal male” che
è come un esorcismo e ci aiuta a diventare più
buoni, certo la dico con il cuore pensando a quello che dico. Sperando di poter ritornare il prossimo anno, se Dio lo vorrà, auguro a molte altre persone di fare questa bella esperienza di fede”.
Noi hospitalari abbiamo riflettuto su “Dio
Padre”, per cercare di capirLo un po’ di più, sono
stati proposti alcuni passaggi: il Signore ci dà
il padre terreno che ci genera, il padrino nel battesimo che ci accompagna, ed il padre spirituale
che ci guida alla Sua sequela...
Bernadette si raccomandava sempre di fare
“ogni cosa fatta bene”, perché così facendo daremo tanta gioia a nostro PADRE.
LUISAV
Lauree
LISE DENNY
Il 18/10/2011 all’Università degli studi di Udine ha
conseguito laLaurea Magistrale in Ingegneria Gestionale con la Tesi: “La PBS come strumento di
coordinamento interfunzionale nel settore automobilistico: il caso Ferrari S.p.A.” Vivissime felicitazioni da parte di tutta la Comunità di Sospirolo
che vede in Denny un testimonial dell’ingegno e
delle capacità umane dei nostri giovani!
TIBOLLA ALESSIA
di Carletto e Daniela Tomea, residente a Oregne –
Ai Casai, si è laureata presso l’Università di Trento
il 26 luglio 2011, in Mediazione Linguistica per le
Imprese ed il Turismo. Congratulazione da tutta la
Comunità e un vivo auspicio perchési aprano presto le porte di una carriera bella e piena di soddisfazioni!
Casanova Maria
con la figlia Oliva
e la nipotina
Valentina.
FAMA’ ISABELLA
Da sinistra: Vigne Silvana, Lise Gabriella, Dal Pont Giuseppe e Maria, Casanova Romeo, Lise Tiziana,
Luca Elvira, Bacchetti Lidia, la Maria, Tegner Angelo.
di Santo e Dall’o’ Maria residente a Belluno, si è
laureata in Scienze Infermieristiche, il 3 novembre
2011, all’Università di Padova, discutendo la tesi:
“RISCHIO CLINICO DA FARMACO IN EMODIALISI.
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO CON METODO
FMECA. Un plauso da tutta la Comunità per questo
traguardo raggiunto nonostante i tanti impegni
sia familiari che di lavoro! Un esempio per tutti noi!
Bollettino interparrocchiale
12
Laboriosità sospirolese
Nella nostra comunità molte sono ancora le persone dedite alla cura del proprio orto più o meno grande, mantenendo vive antiche tradizioni per gustare i frutti di una terra, che se ben curata sa essere sempre generosa.
A queste piccole attività, si accompagnano altre realtà di
una certa rilevanza, che in un periodo di crisi nel mondo del
lavoro, consentono in taluni casi di arrotondare il proprio
CARMEN E ANGELO - Pascoli
vino cotto e succhi di frutta
Ai Pascoli si può trovare il “vino cotto” che produce Angelo Lovat che lo aveva “scoperto” nel 2006
durante una visita a una fiera di prodotti agricoli e
che subito ha riprodotto.
Questo vino estratto da varie uve, clinto, americana e bacò, viene schiacciato con una pressa, e si
DINO DE CIAN - San Zenon
Kodinzon Agnese “la caramella bellunese”
Negli anni Ottanta con lo scopo di portar avanti
una tradizione locale, una parte dei prati di proprietà di Agnese e Pietro De Cian, sono stati trasformati in
un frutteto.
Il terreno è stato fatto analizzare per accertare che
avesse le caratteristiche adatte per una coltivazione di
meli, e gradualmente sono state piantate decine e decine di queste piante di diverse varietà tra cui: Jonagold, Red Delicious, Golden Delicious, Golden Orange,
reddito se non addirittura diventare l’unico sostentamento familiare.
Nel precedente bollettino, ci siamo soffermati sulle aziende
agricole dedite all’allevamento dei bovini e alla produzione
del latte con le varie attività connesse, sfalcio dei prati, cura dei campi. In questo numero l’attenzione si rivolge ad un
ulteriore aspetto della laboriosità dei sospirolesi.
leva ancora mosto dopo circa tre giorni, cioè prima
che la vinaccia inizi ad alzarsi, segno che il vino inizia a bollire. Si spina dal tino e senza aggiunta di zuccheri o altro si fa bollire per 5-10 minuti, si schiuma
e si imbottiglia bollente chiudendolo con i tappi a corona internamente plastificati. Per confezionare 500
bottiglie (circa 380 litri) ci vogliono tre giorni e mezzo senza il tempo che richiede la pulitura delle uve
che devono essere senza acini verdi, passiti o foglie.
Il vino cotto che è dolce e ha 5°, si presta con i dolci
ma è gradito anche a pasto. Si salva per circa sette
-otto anni. La compagna di Angelo, Carmen Olivier,
si occupa della frutta, mele, pere e pesche preparando
succhi con l’uso della centrifuga. Il succo denso che
ottiene, viene fatto bollire e imbottigliato bollente.
Si conserva per un paio d’anni. Con una parte della
frutta la Carmen prepara anche ottime marmellate
e ci tiene a dire che niente va sprecato. Quest’anno
c’è stata un’ottima produzione di uva “clinto”, insolitamente dolce che è stata trasformata in un’ottima
confettura. I prodotti non vengono venduti ma
sono per uso familiare.
Florina, Renetta Canada, Rosetta, Granny Smith, Imperatore Enova, Brina, Fuji e altre. Attualmente il frutteto impegna circa 7 mila metri di terreno. La raccolta di quintali di mele ha dato il via alla produzione di
Kodinze e Kodinzon. All’inizio Agnese, lo faceva per hobby, per il gusto di regalarli agli amici e conoscenti, poi
il figlio Dino ha deciso di sviluppare ulteriormente questa attività. Questo periodo, tra raccolta, pulitura, taglio, cottura e confezionamento delle mele, occupa gran
parte del tempo di Dino e Doretta, che lo fanno con molta passione.
Il Kodinzon viene ottenuto dall’essicazione della polpa di mele, mentre le Kodinze sono le mele tagliate a spicchi ed essiccate. Per fare mezzo chilo di pasta per il Kodinzon ci vogliono quattro chili di mele. Sono “merendine”
energetiche apprezzate sia dai bambini che dagli sportivi. Questi due prodotti sono venduti in vari negozi della provincia di Belluno.
Il Kodinzon dell’Agnese ha avuto l’onore di scalare alcune tra le più alte vette del mondo, fino a 8.000
metri in Tibet, Nepal, sul Kilimangiaro e altre parti del
mondo. Nel 1989 il medico-scalatore Giuliano De
Marchi lo ha utilizzato durante una scalata di una vetta himalayana del Tibet e il sindaco Moro durante
un’ascensione, sull’Himalaya.
GIUSEPPE DE DONÀ - Col Molin
vino e aceto di mele
Nel 1978 Bepi lascia la Svizzera dove ha lavorato per tanti anni e torna a casa a Col Molin dove lo
aspetta un nuovo lavoro: riassestare la sua campagna che è un po’ trascurata. Quattro ettari di terra
compreso il bosco e il prato.
La passione non manca e pian piano si prende
cura della terra e delle piante. Piante che lui stesso
prepara, dal seme alla piantina e agli innesti di cui
è particolarmente appassionato. Inizia con i semi delle mele da cui nascono delle piantine selvatiche, (che
fanno delle mele piccole ma mangiabili, dette “dolcetto”), che vengono “incalmate” con varie altre
qualità di mele. E così fa con peri, susini e peschi. Attualmente ci sono una quarantina di piante di varie
qualità di frutta ma in particolare meli.
Con le mele, circa una quindicina di quintali a stagione, gramolate e torchiate, viene ricavato il succo
da bere subito, ma lo scopo principale è ricavarne vino,
in parte da bere (vin de pon) e in parte per trasformarlo in aceto.
Per fare l’aceto al vino si aggiunge “la mare” e in
una damigiana da 20 litri già piena di aceto precedentemente preparato, vengono tolti 10 litri che si
sostituiscono con altrettanto vino. Si lascia fermo per
circa tre mesi, poi si leva “la mare” che si forma consumando le sostanze del vino, si pulisce e si toglie
quella morta. Questa operazione va fatta più volte.
Con l’altra frutta, susine, pere, kiwi ma soprattutto le bellissime pesche, l’instancabile Angelina,
moglie di Bepi, prepara dell’ottima frutta sciroppata e delle buone marmellate che Bepi e la Angelina,
con la loro consueta generosità, (oltre all’uso familiare), regalano ad amici e conoscenti.
Sospirolo - Gron
13
GIGLIOLA GAZ - Torbe
lavorazione frutta
Nel 2008 Gigliola ha rilevato dalla Marisa Fant il
frutteto che si trova nelle vicinanze della chiesa
parrocchiale di Sospirolo.
In questi anni la piantagione si è via via arricchita
fino a raggiungere il numero di cinquecento piante,
prevalentemente meli, alcuni di qualità antiche, ai
quali si aggiungono susini, peschi e peri. Parte del raccolto viene venduto direttamente e parte viene tra-
sformato in succhi, marmellate, Kodinze e Kodinzon.
Questo, per Gigliola è stato un anno fortunato per
la produzione dei fagioli gialet. I prodotti vengono
venduti prevalentemente nelle varie fiere autunnali e si possono trovare anche presso la latteria di Camolino.
Azienda “La collina delle mele”
tel. 340 2582598
WILLY HELBLING e LORENA MEZZACASA - Maras
coltivazione frutta e verdura biologica
L’azienda agricola si trova in località Maras di sotto, da qui il nome “La Marasota”.
E’ stata creata nel 2008 da due giovani volonterosi, Willy Helbling e Lorena Mezzacasa, per concretizzare il loro sogno di avere un’attività indipendente, all’aria aperta e a stretto contatto con la
natura.
Atualmente vengono coltivati circa 30.000 mq
di terreno, (si era partiti con una superficie di meno
di 10.000 mq), prevalentemente nel comune di Sospirolo e destinati ad aumentare.
L’azienda produce:
- fragole (da maggio a fine ottobre)
- frutti di bosco (mirtilli, lamponi, more, ribes, uva
spina e fragoline di bosco)
- ortaggi di stagione ( radicchio, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, cavoli, verze…)
- fagioli, in particolare fagiolo Lamon IGP e fagiolo
Gialet
- trasformati vari (confetture, sciroppi, succhi,
verdure in olio….)
La vendita in stagione viene effettuata sia di-
rettamente in azienda che nel mercato settimanale di Sedico e in altri mercati e fiere locali.
Inoltre vengono riforniti ristoranti e pasticcerie
della zona.
L’azienda pratica agricoltura biologica con certificazione ICEA dal 2009.
Non vengono usati cioè concimi chimici, diserbanti, insetticidi, pesticidi, né organismi geneticamente modificati.
Lo scopo principale è quello di tutelare la salute delle persone offrendo loro prodotti di stagione,
genuini e privi di residui chimici e di salvaguardare
l’ambiente usando la Terra nel rispetto dei suoi
equilibri e della sua fertilità. Inoltre viene data importanza alla coltivazione di varietà antiche locali e
alla salvaguardia della biodiversità.
L’azienda “La Marasota” è tra i soci fondatori di
Dolomiti Bio, associazione di recente costituzione, formata da produttori agricoli biologici della provincia
di Belluno.
Azienda “La Marasota”
tel. 3400737360
GABRIELLA MEZZACASA ZANOLLA - Campaz
coltivazione patata
Sono passati 10 anni da quando un giorno ho
ascoltato mio marito, che ha sempre avuto passione
di coltivare patate e, insieme abbiamo così deciso di provare, quasi per gioco, questa attività.
Poi, come succede un po’ in tutte le cose, la passione cresce proprio perché piano piano, si imparano
sempre cose nuove, particolari e interessanti.
Ora coltiviamo circa 3 ettari di patate. Naturalmente, sia per la miglior resa del prodotto che per un
buon utilizzo del terreno, è necessaria la rotazione delle colture. Per questo motivo oltre che patate, coltiviamo
mais, frumento e orzo. La patata viene seminata all’inizio della primavera. Noi lo facciamo con una seminatrice che dà subito una prima forma ai solchi. Dopo
circa 30 giorni, quando i primi germogli fanno capolino, rincalziamo di nuovo la terra passando tra le file,
in modo tale che le prime erbe infestanti vengano sradicate ed estirpate.
La pianta della patata cresce così rigogliosa ma,
prima di arrivare al raccolto, deve essere trattata con
prodotti rameici contro le malattie funginee, per la non
compromissione dei tuberi. In questa fase di attività
ci avvaliamo dell’esperienza e professionalità di personale qualificato della Cooperativa sementi di Brunico,
Cooperativa che ci fornisce anche, ogni anno, delle patate da seme cetificate.
La raccolta del prodotto è naturalmente la fase più
gratificante del nostro lavoro. Non solo perché è il risultato finale di tutta l’attività, ma anche perché ci vede
tutti impegnati come famiglia, come avveniva una volta, nei nostri paesi.
Quando si lavora nei campi, in armonia, in famiglia o con amici, anche le fatiche sotto il sole (che oggi
sono minori visto l’aiuto delle attrezzature specifiche),
vengono superate e alla sera si rientra a casa, stanchi,
sporchi ma contenti e sereni. Finito il raccolto, rimane
tutto il lavoro di scelta dei tuberi. Vengono divisi a seconda delle dimesioni e viene tolto lo scarto che noi destiniamo all’alimentazione dei maiali.
Così, il nostro lavoro, iniziato per caso e quasi per
gioco, ci ha portato invece ad avere un’ attività che è
importante fonte di reddito.
Azienda Agricola “Elisa”
tel. 0437 899142
Bollettino interparrocchiale
14
Centinaia di persone hanno invaso, domenica 13 novembre, il centro storico di Sospirolo in occasione di “Expo Misteri”, manifestazione organizzata dalla Pro Loco
“Monti del Sole” con il patrocinio del Comune
di Sospirolo e giunta quest’anno alla terza edizione. Erano presenti circa cinquanta espositori e una quindicina tra mostre, laboratori e
momenti d’incontro. Spazi pubblici e privati hanno accolto proposte diverse, ciascuna organizzata da singoli enti, associazioni o
semplicemente dagli abitanti che hanno messo a disposizione i propri cortili.
È stato così possibile visitare l’angolo delle "zoche" del vicino museo di San Gregorio,
l’esposizione “Habitat e fauna di bosco e acque” a cura della Riserva comunale di caccia
e associazione pesca sportiva Val Mis, il video corner con immagini della vecchia Sospirolo a cura delle Formiche Rosse e il “bosco in poesia”, installazioni a cura della locale terza media in un percorso itinerante nel
bosco comunale che ha reso omaggio a diversi
scrittori e poeti. Anche la collettiva di fotografia “Magie della natura” era dedicata al
tema del bosco, filone che ha caratterizzato
i misteri di quest’anno.
Ancora, tra le mostre, sono stati apprezzati i progetti di restauro delle chiese a cura
dell’architetto Mauro Vedana, “l’angolo della bellezza” con gli antichi strumenti di barbiere nel salone della parrucchiera e cantante Sue Ellen che si è esibita per tutta la giornata, la personale della pittrice Viviana Vazza al centro civico.
Tra gli eventi, molto partecipati i due incontri tra musica e riflessioni curati dal
Spettacoli di
mistero
proloco pedemontane
Agenzia di Sedico
Comune
Pro Loco
“Monti del Sole” di Sospirolo
Comitato Sospirolo
SOSPIROLO > 5 e 6 novembre 2011
E X P O
M I S T E R I
gruppo “Filosofando”, la rassegna di “veci mestieri e giochi di un tempo” del gruppo Per Pullir, il filò con i poeti dialettali del Zenpedon,
le visite guidate ai segreti delle tre chiese locali (con la mostra di arredi sacri a San Rocco), il percorso guidato nel bosco con l’esper-
Ricami, maglia e cucito
to forestale Michele Cassol; infine, sono proseguiti per tutta la giornata i laboratori di pasta e tortellini fatti a mano, di “far al formai”
con il casaro Luigi e le attività degli scout di
Sospirolo e Gron mentre il coro “Monti del
Sole” ha eseguito dei canti itineranti per i cortili.
Successo, infine, per la prima ex tempore rivolta a studenti di elementari e medie; i
ragazzi si sono divertiti a ritrarre angoli di Sospirolo con l’aggiunta di elementi leggendari. Il rogo della Vecia Cuca, curato dal Grest
di Sedico, ha concluso la giornata.
Dagli organizzatori il ringraziamento a tutti i volontari che, magari nell’anonimato, hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione.
Gli eventi parte di “Spettacoli di Mistero”,
iniziativa promossa da Regione Veneto e Unpli regionale, continuano con i quattro appuntamenti delle “leggende a cena”, appuntamenti culinari con letture e spettacoli nei ristoranti sospirolesi.
FB
Banchetto da lavoro “de Gianni scarper”
ndo”
Poesie di Gibran “gruppo Filosofa
Sospirolo - Gron
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Sospirolo
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Don Alfredo ha proposto in alternativa e
senza esitazioni “Gena Alta”. Anche se un pò
titubanti, visto che la strada è molto ripida e
faticosa, abbiamo accettato. Per via del tempo incerto c’era l’alternativa di celebrare la
Messa nella chiesetta di San Remedio, ma la
decisione di andare a Gena Alta era ormai stata presa e, muniti di scarponi, ombrelli e kway,
alle ore 9.00 ci siamo ritrovati per iniziare la
ripida salita. Lungo la strada abbiamo pregato
il Signore ringraziandolo per tutte le meraviglie del Creato che di solito sfuggono a chi
ha sempre fretta o viaggia in macchina.
26 GIUGNO - FESTA DI CORPUS DOMINI
Benedizione con il Santissimo davanti alla
chiesa di S.Rocco assieme ai bambini della Prima Comunione
29 GIUGNO
SOLENNITA’ DEI SS. PIETRO E PAOLO
La messa è stata celebrata da don Giuseppe
Minella che ha festeggiato il compleanno e il
57° dell’ordinazione sacerdotale. Hanno concelebrato don Alfredo, don Costantino da Roe,
don Giancarlo da Sedico e don Giacomo da
Paderno.
Al termine della messa c’è stato un momento conviviale sotto il tendone, organizzato
dal Comitato di San Piero.
Solennità dei ss. Pietro e Paolo
6 AGOSTO
MESSA DELLA TRASFIGURAZIONE
Sabato 6 agosto non è stato possibile celebrare la Trasfigurazione del Signore sul colle di
Santa Giuliana a causa di lavori in corso.
Alle 10.30 circa lasciando la strada e salendo per un sentiero siamo arrivati nei
pressi di Gena Alta e ci siamo fermati per la
celebrazione. Il posto era a misura per noi, l’altare è stato preparato su una catasta di legna,
lo scenario davanti a noi era proprio da Trasfigurazione, una nuvola aveva coperto la
cima del monte, ed un raggio di sole l’ha attraversata lasciando intravvedere tre punte, che
coincidenza!!, è stato davvero bellissimo.
Questa volta la trasfigurazione l’abbiamo
vissuta intensamente, e un po’ ci è dispiaciuto
lasciare il luogo per tornare a valle.
Grazie don Alfredo per le sue originali “sfide”! Grazie anche a Luciana e Francesco per
la loro accoglienza ed il gradito rinfresco.
LUISA E MIRELLA
10 AGOSTO - SAN LORENZO
La giornata era splendida e il posto è sempre incantevole. Molti sono i devoti a questo
Santo, venerato da più di mille anni nella nostra comunità! San Lorenzo parla di coraggio,
solidarietà, amore ai poveri, gioventù ardente di amore Alla Chiesa e a Dio, di servizio …
Uno dei sati che è entrato nel cuore e nella storia della chiesa. E poi la Chiesetta in suo onore si trova nel posto forse più bello di Sospirolo. Certo il più caratteristico e panoramico.
Grazie alle persone che la tengono in ordine
e vigilano sulla sua incolumità!
Festa di San Lorenzo
15 AGOSTO - BATTESIMO E COMUNIONE
dei 5 fratelli Meneghello e dei 3 fratelli Tsirogjannis. I fratelli Meneghello hanno raccontato le loro emozioni:
Niky: “Ho ricevuto sia il Battesimo che la
prima Comunione. Mi è piaciuto moltissimo
perché ero assieme ai miei amici, ai miei genitori e a tanta gente. Ero emozionato quando sono stato immerso con il viso nell’acqua.
Il momento più bello è stato quando in fila assieme ai padrini abbiamo recitato ognuno la
nostra preghiera. Io ho pregato per la Chiesa, il Papa e i Vescovi.
Con la Comunione mi sono sentito ancor
più vicino a Gesù. All`offertorio ho portato il
pane che avevamo preparato tutti assieme per
questo momento”.
Kevin: “Anch’io ho ricevuto il Battesimo
e la Comunione. Il momento più emozionante e anche divertente è stato quando don Alfredo mi ha immerso la faccia nel catino con
l’acqua benedetta. Il primo passo per avvicinarmi a Gesù. In fila sono salito all’altare per
leggere la preghiera che avevo preparato per
i poveri e gli ammalati.
Anche la Comunione è stata emozionante, è stato bello quando ho ricevuto il pane e
bevuto il vino. All’offertorio ho portato a don
Alfredo l’ampolla con il vino”.
Mattia: “Ho ricevuto il Battesimo e la Comunione. E’ stata una bella giornata che ho
passato con la mia famiglia e i miei amici. Il
mio battesimo è un dono che mi ha dato Gesù.
Quando don Alfredo mi ha messo la testa dentro l’acqua ho trattenuto il fiato per non bere,
poi ho asciugato il viso con un asciugamano
che ci è rimasto come regalo. Su ogni asciugamano era stampato il nostro nome. La mia
preghiera era rivolta ai nonni.
Il momento bello della Comunione è stato quando ho ricevuto Gesù. All’offertorio ho
portato all’altare l’ampolla con l’acqua”.
Bryan: “Ho ricevuto solo il Battesimo. E’
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ta Teresa. Nella Chiesetta del Mis ora ci sono
due Santi. Uno porta il nome di San REMEDIO
e l’altro San ROMEDIO. Il primo è un Vescovo francese che battezzò il Re di Francia Clodoveo, l’altro un eremita vissuto nella Val di
Non, famoso per l’orso che lo condusse a cavallo fino a Trento per incontrare San Vigilio.
Chi è il festeggiato del primo ottobre? I pareri sono discordi, ma la santità dei due grandi
uomini è certa. Questo ci interessa!… E le trippe di Fabrizio erano squisite! A Torbe la Messa è stata celebrata da don Giuseppe Minella
che poi si è fermato a festeggiare con i devoti di Santa Teresa. Molto ricco il programma
della Sagra e molto partecipata anche.
Battesimo e Prima Comunione dei 5 fratelli Meneghello e dei 3 fratelli Tsirogjannis.
stato bello trovarsi tutti assieme a incontrare
Gesù, e non mi ha dato fastidio entrare nell’acqua con il viso anche perché l’acqua non
era fredda. Mi è piaciuto stare assieme ai padrini e i miei genitori. La mia preghiera era
per la pace nel mondo. Poi tutti assieme abbiamo fatto la foto ricordo di questa giornata importante”. Abbiamo fatto anche una foto
con la nonna che aveva tanto desiderato vederci battezzati.
Kledy: ”Ho ricevuto solo il Battesimo perché sono il più piccolo. Non mi è piaciuto
quando don Alfredo mi ha messo la testa nell’acqua e mi ha premuto l’asciugamano in faccia. Mi è piaciuto, quando ho pregato per i
genitori e abbiamo fatto la foto-ricordo. Alla
fine abbiamo festeggiato tutti assieme in casa
incontro con un rinfresco”.
cuni importanti interventi per la sicurezza e
il mantenimento della storica e suggestiva
Chiesetta. Dopo la Benedizione c’è stato il consueto momento di festa con le numerose e generose persone che hanno avuto la soddisfazione di vedere premiato e riconosciuto il loro
impegno. Un grazie sincero a tutti.
17 SETTEMBRE – SANTA GIULIANA
È stata celebrata una messa di Ringraziamento per i lavori di restauro portati a termine durante l’estate. Sono stati realizzati al-
1 OTTOBRE
SAGRE DI SAN ROMEDIO E SANTA TERESA
Sia in Val del Mis che a Torbe si sono svolte le Sagre in onore di San Remedio e di San-
13 NOVEMBRE
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
È stata celebrata la messa di ringraziamento
per tutte le persone che coltivano la terra, sempre più trascurata: la seminano, la concimano
e la curano per farla fruttificare. E’ stata una celebrazione molto partecipata, il cui Vangelo sui
cinque talenti, sembrava essere scritto proprio
per questa ricorrenza. Il buon seme che è dentro ognuno di noi, necessita di essere coltiva-
23 SETTEMBRE – CONSIGLIO PASTORALE
NEL CONSIGLIO PASTORALE, si è deciso di:
1 - Iniziare l’anno catechistico domenica 9 ottobre. 2 - Riprendere il lavoro delle Commissioni: a) LITURGIA ogni primo lunedì del
mese, b) ANNUNCIO ogni secondo lunedì del
mese, c) CARITAS ogni terzo lunedì del
mese, d) Mettere al centro delle nostre preoccupazioni pastorali la famiglia in tutti i suoi
aspetti, e) Riprendere le gite per gli “over60”.
16 AGOSTO – FESTA DI SAN ROCCO
Quest’anno per la prima volta nella chiesetta di S. Rocco, sono stati benedetti i cani prima della messa.
Questa iniziativa è stata pensata da don Alfredo in quanto san Rocco è sempre accompagnato dal cane che è
presente anche sugli altari. Il Santo, nel suo peregrinare verso
Roma, si fermò per aiutare gli appestati, ammalandosi anch’egli
di peste. Scacciato dalla gente si rifugiò in una capanna nel bosco, qui
un cane lo trova e lo salva dalla
morte per fame portandogli ogni
giorno un tozzo di pane e leccandogli le ferite.
Al termine della celebrazione
è stato consegnato ai padroni un
nastro color marrone, come l’abito del Santo, da mettere attorno al
collo del proprio cane.
to perché possa fruttificare. Il Signore ci invita a non sotterrare i nostri doni, tenendoli nascosti, ma lavorare per farli fruttare, renderli operativi condividendoli anche con chi ci vive accanto. Questo messaggio del Vangelo ha dato
un senso anche ai due anniversari di matrimonio benedetti durante la messa: quello dei cinquant’anni di Vittorio Casanova e Luisa Zanolin da Oregne e i sessanta di Italo Burlon e Licia Pasqua da Sospirolo. Queste unioni durate
così tanti anni hanno dato il loro frutto con la
nascita e l’educazione data ai figli da cui poi
sono arrivati i nipoti e i pronipoti, una vita portata avanti cercando, nonostante le difficoltà,
di donare, aiutare e essere sempre presenti come
famiglia. Un bell’esempio per tutti.
Al termine della messa, c’è stata la benedizione dei mezzi agricoli così indispensabili per coloro che faticano tanto e a cui
va sempre la nostra riconoscenza. I prodotti agricoli raccolti verranno consegnati alla
Mensa dei poveri di Mussoi e alle suore della Certosa di Vedana.
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APERTURA ANNO CATECHISTICO
Con la S. Messa di domenica 9 ottobre
prende il via il nuovo anno catechistico. Un
buon numero di bambini e di ragazzi si ritrovano poi il mercoledì successivo per il primo incontro.
FESTA DEL RINGRAZIAMENTO
Domenica 13 novembre anche nella nostra
Parrocchia si tiene la giornata di Ringraziamento per i frutti della terra. È il momento di
ringraziare Dio e chi lavora la terra, perché
ognuno abbia di che cibarsi. È anche il mo-
mento di condividere un po’ dei nostri raccolti
con gli altri. Da anni, anche noi come le altre
parrocchie, doniamo il ricavato alle suore della Certosa di Vedana e ai frati Cappuccini di
Mussoi, che con la loro mensa vengono incontro al bisogno di tante persone.
Consiglio pastorale
Nel mese di giugno è stato eletto il nuovo Consiglio Pastorale della parrocchia di Gron. Lo
compongono: Elvio De Dea, Angelo Troian, Paola Carlin, Paola Garbin, Maria Teresa
Vedana, Fiorenzo Barp, Federica Bellei, Antonella Cassinandri, Chiara Croda, Gigliola Gaz.
NONNI E BISNONNI FESTEGGIATI A GRON
Il 23 ottobre la parrocchia di Santo Stefano in Gron ha festeggiato i nonni e i bisnonni della comunità. È un appuntamento che si
ripete da 27 anni, accolto sempre con partecipazione ed entusiasmo. Anche quest’anno l’instancabile gruppo di persone che si occupa dell’organizzazione ha riunito insieme per un momento solenne nella chiesa parrocchiale e di convivialità e gioco circa un centinaio di nonni e bisnonni.
Alla messa delle 11, con cantori e chierichetti , le nonne e i nonni hanno ringraziato il Signore per la vita donata, chiesto salute per gli anni a venire, pregato per gli ammalati e ricordato coloro che già vivono i Cristo Gesù. Nell’omelia il parroco don Alfredo ha evidenziato
l’importanza dei nonni come veri testimoni di Cristo. Sono loro ad
annunciare e a trasmettere a nipoti e pronipoti la fede e quei va-
lori cristiani che hanno guidato la loro vita.
Dopo la foto di rito davanti alla chiesa, la festa è continuata al
ristorante Bacchetti, dove… si mangia bene, soprattutto se si è
in buona compagnia! In una pausa del pranzo, il sindaco ha rivolto parole di ringraziamento, ha aggiornato i presenti sul nuovo progetto di ridefinizione della toponomastica comunale e
ha rassicurato sulla tempistica della consegna delle schede per
il censimento.
Una lotteria con ricchi premi, svoltasi in un clima molto gioioso ha
concluso la giornata. Grazie ancora a tutte e a tutti coloro che
hanno dedicato tempo ed energie per donare alla nostra comunità questi preziosi momenti di condivisione.
MTVedana
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Ragazzi e ragazze missionari di Gron si presentano
Nella nostra comunità tutti ci conoscono; le prime ragazze e i primi ragazzi missionari hanno ormai più di vent’anni, i nonni più … nonni, quelli che abbiamo cominciato a visitare nel 1998,
hanno ormai una ricca collezione di bigliettini augurali, angioletti, Gesù Bambini. Il gruppo si rinnova continuamente; ora è il nostro turno, frequentiamo il catechismo e siamo diventati ragazze e ragazzi missionari.
Abbiamo un programma ambizioso: andare
controcorrente che significa vincere il nostro
egoismo e la nostra pigrizia, guardare agli altri
più deboli, formarci nel rispetto delle persone e
dell’ambiente. Significa, soprattutto, cercare di
mettere in pratica il comandamento dell’amore
che Gesù ci ha lasciato.
Forse non facciamo grandi cose, ma crediamo
di farne una importantissima: è la preghiera che
sempre offriamo a Gesù per tutti i bambini del
mondo e per i nostri missionari.
Ci troviamo tutti insieme durante gli incontri di
catechismo, parliamo dei nostri coetanei che
sono meno fortunati di noi e pensiamo a quello che possiamo fare per aiutarli. Mettiamo insieme i nostri piccoli risparmi per Aiza, la nostra
sorellina filippina.
Tre o quattro volte l’anno, invece, l’incontro diventa domenicale e si apre alle nostre famiglie,
a qualche missionario che viene a farci visita.
Sono domeniche diverse nelle quali, oltre a condividere le nostre esperienze, il pranzo ed il gioco,
prepariamo qualche oggettino da offrire alle
nonne e ai nonni della parrocchia. A Natale andiamo nelle loro case con il nostro piccolo regalo, a Pasqua portiamo l’ulivo benedetto. A volte siamo un po’ irruenti, sappiamo che, forse,
portiamo un po’ di scompiglio, ma il sorriso che
ci accoglie ci fa capire che tutto ci è perdonato.
Incontriamo anche le nostre amiche e i nostri
amici “Colibrì di Insieme si può…”. Sono momenti
di festa, di gioco, ma anche di riflessione.
Sappiamo che non è facile andare controcorrente, ma noi abbiamo Gesù, un compagno d’eccezione. Stiamo bene insieme, per questo vi invitiamo ai nostri incontri: venite in tanti, compagni di scuola, amici di Sospirolo, insieme costruiremo un mondo migliore!
Tutti al lavoro
Facciamo festa a Gesù
Viva il Grest di Gron!!!
Il Grest di Gron, riuscitissimo anche quest’anno, ha coinvolto per tre settimane a cavallo fra luglio e agosto, una quarantina di ragazzi e ragazze e una moltitudine di animatori e animatrici più o meno giovani.
Ci ha guidato il motto “Vogliamo essere sempre i FORTISSIMI DAI LUNGHI CUCCHIAI”, cioè generosi, disponibili e attenti ai bisogni degli altri. Ci piace condividere questa bella storia, eccola qui:
Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: «Signore,
mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno». Dio condusse il sant'uomo
verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto
di cibo e raccoglierne un po', ma, poiché il manico del cucchiaio era più lungo del
loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant'uomo tremò alla
vista della loro miseria e delle loro sofferenze. Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno". Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì. La scena che
l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo. Il sant'uomo disse a Dio: «Non capisco!» E' semplice, - rispose Dio, - essi
hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire sé stessi....ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che
a loro stessi... Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura… La differenza la
portiamo dentro di noi.
MT Vedana
I lunghi cucchiai
I grestini davanti alla chiesa
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FOTO
STORICHE
A cura di Benito Cadore
Foto storica 1925
Siamo ai Lovat nei pressi del Casello vecchio, nel 1925.
Per festeggiare il piccolo nato,una bellafoto a tutti i
bimbi presenti. La Olvina ci ha dato anche i loro nomi.
Ne mancano due… riusciamo a darlo con l’aiuto di
qualcuno?
1. De Donà Olvina, 2. Troian Ida, 3. Troian Lina,
4. Troian Maria “NINI”, 5. Piaz Alba, 6. De Donà Elda
7. ??? 8. Troian Nella, 9. ???
Scuola di Gron
Benito Cadore, esperto ricercatore e scopritore di foto antiche, ci ha portato una bellissima foto di Scuola degli anni 1935-6. La Scuola è quella di Gron (appena dietro
la Chiesetta di Santo Stefano, ora disabitata). La maggioranza è del 1926, ma ce ne
sono di più giovani e di più anziani. Doveva essere la Quarta Elementare. La Maestra era la Sig. Cisno Norma, che con la Maestra Ferri e Bacchetti erano le storiche
Maestre degli anni 30\40. La fotografia ci è stata data da Caldart Mario, che la conserva come una reliquia e, anche se con qualche incertezza, riconosce ancora parecchi
dei suoi compagni di scuola. Alcune notizie poi ce le hanno fornite Croda Gioseppe
(Bepi) e Tegner Augusta (Gusteta). Molti dei presenti non ci sono più e il tempo ha
fatto dimenticare qualche nome.
Se qualcuno volesse aiutarci a ricordarlo, ci farebbe un grande dono. (Ascoltate il suggerimento di Benito: scrivete dietro la foto tutte le notizie che si conoscono, soprattutto il nome e cognome e la data)!
Abbiamo numerato tutti perché con gli anni sicuramente si dimenticano i volti.
1. ???, 2. Mezzacasa Metilde, 3. ???, 4. Tegner Augusta (Gusteta), 5. Brancaleone Lisa
( attualmente in Svizzera), 6. ???, 7. ???, 8. Caldart Sandra (?), 9. Croda Nella in Caldart, 10. Croda Bepi, 11. ???, 12. Riposi Teresa, 13. Fant Maria, 14. De Poi Luisa, 15.
???, 16. Fai Edvige, 17. Croda Ermenegilda (moglie di Mario Caldart), 18. Fai Claudio (Caio), 19. Caldart Mario, 20. ???, 21. Casanova Quinto, 22. Mezzacasa Giuseppe (Bepi del ’23), 23. ???, 24. Casanova Gino (papà di Santo), 25. ???, 26. Mezzacasa Bruno, 27. Nardin Luigi (Gigi Demenego, del’24), 28. ???, 29. Croda Gidio (del
’27), 30. Nardin Adone ( del 26), 31. ???, 32. Caldart Ernesto “Patacoi” (attualmente a Torino), 33. Maestra Cisno Norma.
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COMITATI FRAZIONALI
GRON - I Gos da Gron
GITA AL S.PELLEGRINO
Nemmeno la pioggia e il freddo li hanno
saputi fermare! Proprio così, i temerari Gos da
Gron non si sono persi d’animo nell’organizzare il consueto pic-nic estivo al passo San
Pellegrino, ospiti della malga Col de Mez, al
quale va un grande ringraziamento, che si è
tenuto domenica 17 luglio nonostante l’incessante pioggia del sabato e il freddo e i nuvoloni della domenica.
La partecipazione è stata comunque cospiqua, alla fine bastava un maglione in più al posto dell’ombrellone per il sole! I Gos si sono ritrovati nel primo pomeriggio del sabato per raggiungere la meta con i furgoni pieni di ogni cosa
ma appena arrivati li ha accolti una bella grandinata. Tra una chiacchera e l’altra sono riuciti comunque ad allestire il capannone necessario
per la domenica. Di sicuro chi ha dormito li la
notte non si dimenticherà l’avventura visto che
hanno dovuto condividere la “zona notte” con
5 maialini...immaginate che bella compagnia!!!
Alle 6 di mattina cominciano i primi movimenti
e senza accorgersene alle 8 la prima polenta era
Pic-nic estivo al passo San Pellegrino
già pronta. All’arrivo della corriera i vassoi dei
panini farciti sono spariti per poi cominciare la
“lotta” a prendere le tavole e allestire il necessario per trascorrere la giornata. A mezzogiorno tutti in fila per il rancio e nel pomeriggio per
l’anguria e le patate calde col formai...è proprio
vero che la montagna mette fame. Nonostante
tutto la giornata è trascorsa per il meglio e la
pioggia si è fatta vedere solo quando è stato ora
di mettere via baracca e burattini (ormai poteva aspettare ancora un po’!). Non resta che ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tale
giornata con la sua collaborazione e parteci-
pazione e un arrivederci al prossimo anno...con
il sole si spera!!!!
Intanto si avvicinano le festività natalizie e i Gos da Gron sono pronti a tenervi
compagnia con la tradizionale “Sagra de San
Stefen” che si terrà dal 23 al 26 dicembre
2011. I piatti importanti sono: baccalà, pasticcio di verdure, stinco e trippe anche da
asporto. Serate in compagnia dei TICKET,
musica con DIEGO BONATO, i ROCHING
CHAIR e infine READY MADE. Vi aspettiamo numerosi!
MONIA ARGENTA
OREGNE - Comitato San Tiziano in gita
La gita organizzata dal Comitato Festeggiamenti San Tiziano di Oregne prevedeva quest’anno
come mete la Val di Sole e la Val di Non. Il 5 giugno
2011, dopo aver raggiunto Trento, siamo saliti in un
particolare Trenino (ferrovia elettrica a scartamento ridotto, chiamata un tempo “Vacanonesa”) che collega la città con la frazione di Marilleva, transitando per Malè, capoluogo della Val di Sole, passando
attraverso la Piana Rotaliana. Dopo essere scesi a Cles
abbiamo visitato la Diga di Santa Giuliana (alta 90
metri) e ci siamo diretti verso il Santuario di San Romedio, che si trova in Val di Non. Questo piccolo e suggestivo luogo di culto è situato su un ripido sperone di roccia; è costituito da cinque chiesette collegate
fra loro da una scalinata che conta più di cento scalini in 100 metri di dislivello.
Nel pomeriggio abbiamo continuato il nostro
percorso nella Val di Non con la visita di Castel Thun,
fabbricato di origine medioevale da sempre destinato a sede principale della potente famiglia dei conti
Thun. Questo castello, ora di proprietà della Provincia
Autonoma di Trento, si trova nel comune di Ton; dopo
un restauro durato parecchi anni, è da poco aperto al
pubblico. La guida ci ha accompagnati attraverso i diversi piani del castello presentandoci i molti arredi, attrazione principale per i numerosi visitatori.
Nel tardo pomeriggio siamo partiti per il viaggio di ritorno; abbiamo fatto una piccola sosta con buffet
di panini, torte e bevande prima di far ritorno a casa. Fortunatamente il tempo è stato clemente; a Sospirolo invece ha piovuto tutto il giorno, noi la pioggia l’abbiamo presa solamente alla partenza e al ritorno!
Alessia Tibolla
Sospirolo - Gron
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MARAS - Sagra di san Bartolomeo
Omaggio di Maras ai Longobardi
Quest’anno la sagra di San Bartolomeo a
Maras, ha voluto evidenziare l'importanza storica del proprio luogo con un incontro dedicato ai Longobardi. La prima serata si è aperta con
la conferenza di Attilia Troian che ha illustrato in maniera puntuale e coinvolgente la storia del popolo longobardo, dalle origini all'ingresso in Italia nel 568, fino al suo declino. Il
maestro Paolo Piccolo, scrittore di montagna,
con la sua consueta abilità narrativa ha introdotto i partecipanti ai misteri del bosco, offrendo
loro anche due personali poesie sul tema degli
affetti e delle "voci del silenzio". Al termine della conferenza un nutrito gruppo composto da appassionati e tante famiglie
con bambini ha percorso, in notturna, il sentiero
di San Bartolomeo “dei Longobardi” che attraversa il luogo del ritrovamento della tomba di
“Rolfo”, fino ad inoltrarsi nel bosco sopra la frazione. Lungo il percorso sono stati ricostruiti per
l’occasione accampamenti dei guerrieri con dei
figuranti in costume Longobardo e non sono
mancati gli incontri notturni.
Due punti di ristoro hanno rifocillato i
partecipanti, uno su dai Pilotti dove c’è la
casa di montagna di Rosella e Fioretto, che
hanno offerto i tipici "panoiòt", e l'altro a fine
percorso, presso il capannone della sagra, con
tè e dolci per tutti.
Il venerdì sera è stato propostoo un menù
a base di pesce molto apprezzato dalle numerosissime persone giunte sul prato delle “Pesine” che da quest’anno presentava un’area coperta di oltre 500 metri quadrati.
La serata è stata allietata dalla musica dei
Murdock e i presenti hanno potuto assistere al
secondo torneo di calcio Ballila trofeo “Rotari” in memoria di uno dei più noti Re Longo-
bardi. Sin dalle prime ore del sabato mattina,
il paese si è animato per accogliere il Vesparaduno “Panoiot in Vespa” e per assistere alle prove libere dell’VIII Campionato Internazionale di
Corsa coi Caret” presso il Carettodromo delle Pesine, gara che contraddistingue da anni la sagra rendendola originale e fantasiosa.
Il sabato sera dedicato tradizionalmente al
Cenone di San Bartolomeo, ha visto gli abitanti
del paese destreggiarsi con i tradizionali giochi
a premi organizzati sotto il tendone ed è terminato dopo la mezzanotte con la terza edizione
di “Mister Panoiot”, assegnata ad un volontario dell’Associazione addetto alle Polente.
La mattinata della domenica è stata allietata dal ticchettare dei bastoncini del Nordic
Walking (disciplina sportiva di origine finlandese), di un numeroso gruppo di appassionati
SUSIN - Sagra di san Martin 2011
Quest’anno abbiamo organizzato la sagra di San Martin in modo inusuale rispetto alla sua tradizione, potremmo
definirla in scala ridotta sia come dimensioni che come durata. Infatti l’indisponibilità del consueto luogo dove si è sempre svolta questa manifestazione ha messo in pericolo la sua
realizzazione, rischiando di interrompere quello che ormai
è il consueto appuntamento di metà novembre a Susin di Sospirolo.
E’ stata una bella festa quella svoltasi sabato sera, festa
che ha permesso di salvaguardare quell’importantissimo patrimonio che è lo spirito di paese e i rapporti tra paesani e
persone di altre frazioni o Comuni. Abbiamo visto con
grande soddisfazione un pubblico felice che ha confermato i valori descritti prima e vogliamo
ringraziare quindi tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato a questo appuntamento.
Comitato San Martin
che ha attraversato vie, sentieri e boschi “sulle vie dei Longobardi”. Sotto il tendone è stata
celebrata la Santa Messa dal parroco di Meano, don Luigi, a cui hanno partecipato i donatori del sangue del gruppo ABVS sezione di Sospirolo, Sedico, Bribano e Mas Peron, che
dopo l’apprezzato pranzo, hanno chiuso la giornata con il Picnic del donatore. Il mercoledì,
giorno di San Bartolomeo patrono del paese, la
festa si è conclusa con la Santa Messa, sotto il
tendone, in onore del Santo e seguita da un rinfresco offerto a tutti i partecipanti.
Anche quest’anno è regnata l’armonia all’interno dello staff organizzatore, consentendo alle persone che si sono tanto impegnate per
la riuscita della manifestazione di divertirsi anche tanto,
DBD
Feste paesane
Alcune sagre non hanno la cronaca.
Un po’ perché i Comitati Frazionali non
ce l’hanno fatta pervenire; un po’ perché
le feste si sono svolte in una serena
normalità di festa, partecipazione, nelle
solite date. Eppure ci sarebbero da dire
tante cose sulla bellezza delle nostre
Sagre che portano un tocco di tradizione
e di novità ogni volta. Almeno una foto
per non dimenticarle credo sia doveroso
averle nel nostro giornalino e due righe
sull’aspetto religioso anche.
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VOLONTARIATO
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L’
“Mille Mani”: il nostro impegno per la scuola
Il Gruppo “Mille Mani” nasce alcuni anni
fa a Sospirolo con l’intento di contribuire concretamente alla crescita della Comunità.
La crisi che ha colpito la scuola con la riduzione dei finanziamenti è diventata per il
gruppo l’occasione importante per dare un sostegno economico alle attività scolastiche, attraverso l’allestimento del mercatino di San
Nicolò.
L’esordio è stato con la chiusura dell’anno scolastico 2005/2006 alla festa organizzata
dal Comitato Genitori in Valle del Mis, dove
con la vendita di oggetti artistici costruiti con
pazienza e fantasia da un gruppo di donne ha
permesso di raccogliere qualche centinaio di
euro interamente versati al comitato genitori per sostenere le attività scolastiche.
Da allora, in occasione delle feste di San
Nicolò e di Fine Anno Scolastico è stato un
susseguirsi di impegni e di successi delle iniziative intraprese.
La realizzazione delle varie attività è diventata un appuntamento fisso per i cittadini, che vengono a visitarci acquistando qualche oggetto, certi che, il loro contributo andrà a beneficio sia dell’asilo che delle scuole del nostro Comune.
Esposizione lavori di Mille Mani
Inizialmente la presentazione al pubblico dei lavori realizzati è stata fatta in un fine
settimana occupando una casetta, per poi crescere nel tempo fino all’ultima edizione con
10 giorni di esposizione occupando tre casette,
concludendo l’iniziativa con una passeggiata notturna in collaborazione con il Comitato Genitori con la partecipazione di decine e
decine di bambini e famiglie coinvolte.
Tutto questo ci ha permesso via via di acquistare una fotocopiatrice, due stampanti, una
lavagna magnetica porta blocco, un cesto di
palloni per la palestra, un televisore digitale e
lettore dvd, un impianto di amplificazione, scaffalature per le aule, materiale scolastico vario,
una radio con lettore cd, un plastificatore, qualche centinaio di libri, un computer.
Questi contributi hanno consentito, tra le
altre cose, l’apertura di un libretto postale destinato alla scuola materna, allo scopo di permettere l’organizzazione di gite e corsi di vario genere. Sono stati stanziati altresì contributi a favore del comitato Genitori.
In sei anni di attività, sono stati raccolti
migliaia di euro devoluti interamente a sostegno delle scuole materna, elementare e media del nostro Comune.
Anche quest’anno da venerdì 2 a domenica 11 dicembre 2011 saremo in piazza con
i lavori preparati in tante serate e nei ritagli
di tempo grazie alla disponibilità di numerose persone, desiderose di dare un aiuto concreto ai bambini ed ai ragazzi della nostra comunità.
Grazie di cuore a tutti i volontari che ci
hanno dato un valido aiuto ed ai paesani che
sicuramente con la loro presenza sapranno ancora una volta confermare i successi degli anni
scorsi.
ELEONORA E ANTONELLA
Comunità di Landris e i volontari sospirolesi
Il “Movimento Fraternità Landris” di Sedico è un’Associazione che si occupa della gestione dell’omonima comunità terapeutica, dove vengono ospitate persone con
problemi legati all’uso di sostanze legali (alcol), illegali
(droghe) o in situazioni di disagio sociale.
L’Associazione nasce nel 1979, grazie al lavoro di Don
Corrado Fioravanti e di un gruppo di volontari (in prevalenza del Comune di Sedico) che trasformò una casa
sul colle di Landris in un luogo di accoglienza per persone in difficoltà. Successivamente, con la guida di Vittorio Marelli, la casa è divenuta una vera e propria Co-
munità Terapeutica, accreditata dalla Regione per interventi su persone che necessitavano di programmi di
recupero, fino ad accogliere consumatori di alcol e in situazioni di disagio sociale.
Attualmente, l’Associazione gestisce la comunità terapeutica attraverso il lavoro di tre professionisti, che
sono in servizio dal lunedì al sabato, dalle 8:00 alle 20:00
e nelle giornate festive infrasettimanali.
I volontari costituiscono una risorsa importante di
questa comunità: a loro spetta principalmente il compito di offrire gratuitamente la propria presenza quando gli operatori non sono in servizio. A questo scopo,
sono organizzati dei turni che vanno, tutti i giorni, dalle 20:00 alle 23:00 (che sono aperti a persone di entrambi i sessi) e dalle 23:00 alle 8:00, riservati solo a volontari di sesso maschile. La domenica viene gestita interamente dai volontari, che provengono da vari paesi della provincia: Igne, Longarone, Belluno, S. Gregorio, Paderno, Sedico e numerosi sono anche i sospirolesi che dedicano parte del loro tempo libero in questo
servizio, sia nella copertura dei turni che in attività ricreative per gli ospiti: Maurizio, Angelo, Giuseppe, Teresa, Antonio, Elvio, Gianni, Giulia, Lorena.
Nel corso del 2010 don Cesare Larese, parroco di Sedi-
co e vicario foraniale, è stato nominato Presidente di
questa Associazione, in sostituzione di don Francesco
Cassol, che aveva guidato il “Movimento Fraternità” per
oltre un decennio. L’auspicio è che la sua nomina possa favorire un maggior radicamento di questa Associazione, nel territorio favorendo anche l’avvicinamento di nuovi volontari alla comunità.
L’attuale esigenza dell’Associazione è di trovare nuovi
volontari, far conoscere la comunità, l’Associazione stessa e diffondere una cultura del volontariato. Per fare il
volontario a Landris, non servono titoli di studio o preparazioni specifiche, basta aver voglia di donare un po’
del proprio tempo a chi ne ha bisogno. Naturalmente
si inizia gradualmente a conoscere questa realtà, passando qualche ora in comunità, assieme a un volontario “più anziano”, in genere ascoltando e chiacchierando con gli ospiti, in semplicità.
Noi volontari sospirolesi, che da anni conosciamo ed operiamo a Landris, saremmo ben lieti di condividere la nostra esperienza con quanti volessero conoscere questa
realtà o cimentarsi in un volontariato che, come diceva sempre il nostro amato don Francesco, tende la mano
agli ultimi, ai diseredati dalla società.
Lorena Mazzucco
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Sospirolo - Gron
AUSER - la visita all’abbazia di Follina
Continua l’attività del Circolo sia come
servizio Filo d’argento, sia negli incontri
pomeridiani a scadenza quindicinale, sia
come attività ricreativa con uscite di una
giornata.
La prima uscita ha avuto come meta
Follina con la visita all’Abbazia e alla
seteria e, dopo il pranzo, il Mulinetto della
croda e la Chiesa di San Pietro di Feletto
che custodisce importanti affreschi. La
seconda è stato un picn nic sull’Altopiano
del consiglio con la visita all’orto botanico
e al vicino villaggio cimbro. Entrambe
hanno riscosso grande successo e
partecipazione. Ci sono stati poi un
incontro conviviale al Peron ed una
castagnata. L’anno dovrebbe concludersi
con un pranzo proprio il 31 dicembre.
MARIA ZAPPAROLI: premiati fede e impegno
Domenica 20 novembre, festa di Cristo
Re, al termine della messa don Alfredo ha
premiato con la medaglia d’oro la quasi
novantenne Maria Zapparoli da Susin.
Una riconoscenza dovuta per l’impegno
trentennale di diffusione del settimanale
“L’Amico del Popolo”, che ha portato e
continua a portare le notizie di tutta la
provincia nelle famiglie di Susin.
All’infaticabile e combattiva Maria
giunga il GRAZIE di tutta la comunità
sospirolese, auspicando che la sua
concreta disponibilità e la sua forte fede,
sia di esempio per le nuove generazioni.
SARANNO FAMOSI
Il nostro Andrea, della serie “saranno famosi”, questa volta ci aiuta ad entrare con allegria nello spirito del Natale, aiutando Babbo Natale nella faticosa consegna dei regali! Attenti ai camini! Fateli pulire bene dal”neta camin” ora che ce l’abbiamo anche a Sospirolo!
Bollettino interparrocchiale
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“L’ora di pietra non dura un’ora, ma solo
un momento, qualche volta un minuto, qualche volta anche tre o quattro. A me piace tanto e la chiamo così perché tutto resta fermo
come impietrito. Non passa gente, non passano macchine, è come se il mondo si fermasse
senza fare il rumore della frenata.”
Così si legge nelle prime pagine dell’ultimo romanzo di Margherita Oggero. E’ la pro-
RECENSIONE
a cura di Denise De Zanet
L’ora di pietra di Margherita Oggero
tagonista che parla: si chiama Imma e ha trascorso la sua infanzia in un paesino non distante da Napoli, in cui l’unica legge che domina è quella della camorra. Successivamente
ad un fatto drammatico e sconvolgente che
la coinvolge, Imma è costretta a trasferirsi al
Nord, a casa di una zia, e lì vivrà senza farsi vedere da nessuno. L’unico contatto con la
realtà sembra essere una finestra da cui può
osservare il mondo.
Il racconto è caratterizzato da due storie
che si protraggono parallelamente e che inizialmente sembrano procedere in maniera indipendente. Da una parte Imma in prima persona racconta la sua quotidianità successivamente al trasferimento, svelando le sue emozioni e confrontandosi con i ricordi della sua
fanciullezza. Dall’altra, un racconto in terza
persona descrive le vicende di una famiglia
del sud in maniera molto minuziosa e realistica. E’ la storia della famiglia di origine di
Imma, narrata anche con alcune inflessioni
dialettali e che si svolge precedentemente al
fatto che ha costretto la giovane protagonista a fuggire da casa.
Le due storie, parallele e allo stesso tempo intrecciate tra loro, conducono sempre più
vorticosamente ad un finale che ha il compito non di meravigliare o emozionare in maniera
stupefacente il lettore, bensì semplicemente di
offrirgli uno scorcio drammatico ma reale di
una vita concreta; e la vita di Imma è una vita
che non si ferma mai, che non si conclude con
un lieto fine, ma con una scelta. Imma ci racconta la sua solitudine, il suo osservare il mondo da una finestra chiusa, il suo vedere scorrere la vita di una strada; ci rende partecipi di
quegli attimi di sospensione e di attesa che vive
quotidianamente. Ed è proprio nella sua prigione che Imma scopre altre prigioni, vissute
dai protagonisti di alcuni libri di cui si appassiona, e capisce che c’è un modo per
uscirne.
Ciò che colpisce è il fatto che anche libri
che raccontano storie ormai superate possano
rappresentare uno slancio per iniziare una nuova vita, per ritrovare sé stessi, per ridare vigore
alla propria forza morale e alla propria dignità. E, se ci pensiamo bene, anche in un Libro
a noi noto ci viene indicato di riflettere sui talenti che ci sono stati dati in dono. In una realtà spesso drammatica, difficile, problematica, cruda e sofferta, cosa dobbiamo farcene noi
dei nostri talenti? Gesù e Imma una risposta
forse ce la suggeriscono: scegliamo sempre la
dignità, la determinazione e il coraggio di portare avanti le nostre scelte. Forse così, anche
in una vita a volte soffocante, riusciremo comunque a sentirci interiormente liberi!
DENISE DE ZANET
(L’ora di pietra, di Margherita Oggero, 270 pag.
€ 15,72 - Mondadori 2011)
Io scrivo per te piccola Mia.
Scrivo per ricordare che tu sei arrivata di notte
mentre tutti dormivano, mentre io con la testa
appoggiata sul cuscino provavo a far passare
il tempo più in fretta.
Scrivo di te piccola Mia.
Scrivo sperando che le tue piccole mani diventino mani
forti e pronte a stringere altre mani con sincera solidarietà,
che i tuoi occhi possano brillare di gioia e non debbano ospitare
lacrime di dolore.
Nessuno a dirmi se il tuo vagito era uscito dalla
tua gola come un canto di gioia.
Scrivo per dirti di aprire il tuo cuore all’amore senza confini,
per dirti di aprire le porte della tua casa a quelli che hanno
avuto meno dite, a quelli che pensi diversi da te e non lo sono.
Nessuno, ma tu eri nell’aria come la rugiada che
prima del sole bacia i fili d’erba.
Io scrivo per te fiore di fine estate, per te che la vita
della mia vita ha contribuito a farti sbocciare.
Voglio raccontare di quanta infinita gioia hai riempito
il mio cuore. Voglio raccontare delle tue piccole mani,
dei tuoi tanti capelli, dei tuoi occhi ancora chiusi.
Del mio guardarti estasiato, incredulo di fronte alla tua
apparizione sul balcone del mondo.
Scrivo per te, che tu possa andare a testa alta con il vento a
scompigliarti i capelli, fiera di essere tu e nessuna altra.
Vai !Prima di arrivare in fondo alla mia strada voltati.
Vedrai il vento che passa tra le mie rughe e tra i miei capelli bianchi.
Voltati meraviglioso fiore di fine estate, e dimmi ciao prima di
arrivare in fonda alla mia strada.
Gabriele Galletti
Sospirolo - Gron
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FAMIGLIA
I cinque linguaggi dell’amore
“Vivere momenti speciali”
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stro matrimonio è importante così come
lo è il cibo.
Ma è difficile, bisogna organizzarsi bene!
Si, ma quante volte troviamo il tempo per
organizzare gli altri.
Significa che dovremo rinunciare ad alcune attività individuali? Forse.
Significa che faremo qualcosa che non apprezziamo in modo particolare? Sicuramente, ma saremo ricompensati dalla
gioia di stare insieme.
Ne vale la pena? Senza dubbio, perchè così
facciamo crescere il nostro amore.
-
E per me cosa ne ricaverò? La gioia di vivere con un coniuge che si sente amato
e di sapere che ho imparato a parlare il suo
linguaggio.
A questo punto forse ci è più chiaro che
l’amore si esprime non solo attraverso delle parole ma in modo particolare nello stare insieme. Con questa maggiore consapevolezza proviamo a prendere qualche
decisione per far crescere la nostra relazione.
GIANNI E RITA
(CONTINUA)
Iniziative di formazione
per fidanzati e sposi 2012
ITINERARI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO IN DIOCESI
(NB. Ogni itinerario richiede, di norma, 8 o più incontri settimanali)
ALLEGHE
Sede: Sala Parrocchiale
Data d’inizio: 15 aprile
Giorno: domenica ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0436 79123 - parrocchia di Arabba
ALPAGO
Sede: Sala parrocchiale di Farra d’Alpago
Data d’inizio: 20 gennaio
Giorno: venerdì ore 20.15
Info ed iscrizioni: tel. 0437 478009 o presso i parroci
BELLUNO
Date d’inizio:
14 gennaio - presso la parrocchia di Cusighe
Info ed iscrizioni: tel. 0437 30046; cell. 3331041598
14 aprile - presso il “Centro Famiglia” di Via F. Ostilio, 6
Info ed iscrizioni: tel. 0437 296456
6 ottobre - presso la Parrocchia di Mussoi
Giorno: sabato ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0437 941275
CADORE
Sede: Canonica di Tai di Cadore
Data d’inizio: 27 gennaio
Giorno: venerdì alle ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0435 32261; cell. 3384467351
CENCENIGHE
Sede: Canonica di Cencenighe
Data d’inizio: 13 ottobre
Giorno: venerdì ore 20.00
Info ed iscrizioni: tel. 0437 599018 - parrocchia di Falcade
CORTINA
Sede: Canonica di Cortina
Data d’inizio: in primavera
Giorno: martedì ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0436 5747
FELTRE
Sede: Seminario Vescovile, P. le B. Bernardino 3
Date d’inizio: 6 ottobre
Giorno: sabato ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0439 300305; cell. 3397601544
S. GIUSTINA
Sede: sala “Bertazzolo” (casa canonica)
Data d’inizio: 11 gennaio
Giorno: mercoledì ore 20.00
Info ed iscrizioni: tel. 0437 858125
S. STEFANO di CADORE
Sede: Canonica di S. Stefano
Data d’inizio: 24 febbraio
Giorno: venerdì ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0435 62265
SEDICO
Sede: Casa “Giovanni Conz”
Data d’inizio: 26 gennaio
Giorno: giovedì ore 20.30
Info ed iscrizioni: tel. 0437 852027
Stampa: Tip. Piave srl (BL)
Continuiamo quanto iniziato nel numero
precedente riguardo ai linguaggi dell’amore.
La volta scorsa abbiamo visto il linguaggio “Parole di rassicurazione” e abbiamo capito
quanto sia importante nel dialogo usare parole
di rassicurazione, gentili, umili.
Questa volta parliamo del linguaggio
“Vivere momenti speciali”, intendendo con
questa espressione la disponibilità di offrire
al nostro coniuge la nostra piena attenzione.
Che in fondo è quello che desideriamo tutti
quando ci sposiamo: che l’altro ci offra il suo
tempo, il suo ascolto, la sua apertura, fare delle cose insieme.
Anche quando siamo seduti vicino sul divano a guardare la televisione siamo vicini, ma
non è un momento speciale. Infatti, la nostra
attenzione è rivolta al programma e meno a
chi ci sta accanto. Il momento può diventare
speciale se ci mettiamo a parlare sul divano davanti al televisore spento godendoci la nostra
casa. A cosa serve altrimenti avere una bella
casa se non la viviamo insieme? Abbiamo fatto tanti sacrifici solo per mostrarla agli amici? A cosa serve avere una bella auto, tenerla sempre lucida ma usarla poco per noi due?
E’ un momento speciale, ad esempio,
quando il marito dice alla moglie: questa sera
non preparare la cena, ti porto fuori a mangiare, noi due soli, per stare insieme e parlarci.
Quante volte sentiamo dire: una volta andavamo…, facevamo…, trascorrevamo più
tempo insieme…Ora sembra che non ci sia più
tempo per far nulla.
Quello che ci neghiamo oggi, forse, ci
mancherà domani. I momenti speciali rimarranno sempre nella nostra memoria e
formeranno la nostra storia di sposi: un
viaggio, una passeggiata, un dialogo importante sono momenti che ci porteremo
sempre nel cuore. Facendo qualcosa con te
ti comunico che mi stai a cuore, che sono
felice di stare con te, che faccio con gioia
qualcosa che tu gradisci. Questo è amore,
e per molte persone questo è il modo in cui
si esprime meglio.
Qualcuno potrebbe obbiettare:
- Ma dove lo troviamo il tempo per queste
attività? Lavoriamo tutti e due!
In realtà lo possiamo trovare, così come
lo troviamo per il pranzo e la cena.
- Ma perché dovremo farlo? Perché il no-
Bollettino interparrocchiale
26
ell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
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Gemellaggio Sospirolo-Flores da Cunha
Sono in tanti a sentire forte il legame tra
Sospirolo e Flores da Cunha. Lo testimonia la
sala stracolma del centro civico, con circa 150
presenti che venerdì 16 settembre hanno assistito alla presentazione non ufficiale del gemellaggio con il paese brasiliano, nello stato
di Rio Grande do Sul. Due Paesi così distanti
geograficamente ma così vicini per legami storici e affettivi: una relazione che risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando ebbe origine l’emigrazione dei nostri antenati.
La serata è stata una sorta di anteprima alla
cerimonia che si terrà a Flores il 15 gennaio
2012 e che sancirà effettivamente il gemellaggio
tra i paesi. L’appuntamento è stato organizzato dal Comune di Sospirolo e dal Comitato promotore del gemellaggio, con il patrocinio
della Provincia di Belluno.
Sospirolo è particolarmente legata a Flo-
La sospirolese Elisa Poloni e la dott.ssa Daniela Perco
res per un rapporto che risale a fine Ottocento quando numerose famiglie furono costrette a emigrare in Brasile in cerca di fortuna. Erano tra queste le famiglie dei Caldart, Vedana,
Balvedi e dei Mioranza, i cui discendenti ancora oggi risiedono a Flores e con i quali, venerdì scorso, c’è stato un collegamento in streaming. Felicissimi della diretta, i rappresentanti
della famiglia (che capiscono e parlano per-
Gli anziani FAN FESTA
Con spirito giovane e tanta voglia di stare insieme, il 28 agosto scorso circa duecento
persone, molte con più di settant’anni, si
sono ritrovate per una giornata in allegria
nello spazio ricreativo presso gli impianti
sportivi di Gron.
Al mattino, presso la chiesa parrocchiale, è stata celebrata la messa e a pranzo numerosi volontari hanno contribuito alla migliore riuscita del momento conviviale. Agli
anziani ultrasettantenni è stato offerto il
pranzo ed è stato disponibile un servizio trasporto a chiamata. Il pomeriggio è stato allietato da Mario Sogne, insostituibile ed inimitabile intrattenitore del cabaret sospirolese che ha coinvolto e divertito gli ospiti con
divertenti barzellette e con il “gioco dei
pacchi”, ispirato alla trasmissione televisiva
“Affari tuoi”.
Una domenica all’insegna della spensieratezza, di piacevoli chiacchierate e di ricordi
di gioventù, occasione per rinsaldare vecchi legami personali, familiari e comunitari.
La manifestazione è stata organizzata dal
Comune di Sospirolo assessorato ai servizi
sociali, in collaborazione con l’Ana che ha
preparato il succulento pranzo, le parrocchie
di Sospirolo e Gron, la Pro loco, i vari comitati frazionali e Antonio Case che ha offerto frutta e verdura.
Un doveroso grazie a tutti per la riuscita dell’incontro con la speranza di ritrovarsi ancora tanti il prossimo anno.
Dbd
fettamente il dialetto bellunese) hanno così gioito nell’assistere alla presentazione.
Ospiti d’eccezione sono stati la professoressa Daniela Perco, direttrice del museo etnografico di Seravella ed esperta conoscitrice
della storia degli emigrati veneti, e il cantautore e musicista Giorgio Fornasier.
Daniela Perco ha affrontato in generale il
tema dell’emigrazione, spaziando in modo approfondito dalle cause che portarono alla
partenza fino all’arrivo, ai rapporti sociali, all’alimentazione, passando per il patrimonio orale e linguistico che le famiglie portarono con
sé dal Bellunese e ancora oggi conservano.
Fornasier ha allietato la serata, accompagnando il racconto con numerosi canti, alcuni musicati dallo stesso e legati alla tradizione contadina, sul tema dell’emigrazione, intervallati da divertenti aneddoti.
A fine serata, la sospirolese Elisa Poloni ha
portato la sua testimonianza sui primi contatti
della famiglia Mioranza col Brasile, spiegando il modo in cui queste memorie sono sopravvissute fino a oggi.
Il viaggio in Brasile si terrà nel gennaio
2012 e consentirà, a tutti coloro che lo vorranno, di partecipare alla cerimonia ufficiale
del gemellaggio con la città brasiliana che avrà
luogo a Flores da Cunha.
In occasione della cerimonia ufficiale,
sarà presentato il volume dal titolo “De Val del
Mis a Nova Veneza: historia da famiglia Mioranza”, pubblicazione realizzata in Brasile e riguardante la storia dei Mioranza, famiglia sospirolese che ancora oggi ha numerosi discendenti in terra brasiliana.
Presenti alla cerimonia il sindaco Renato
Moro e l’assessore provinciale con delega ai
flussi migratori, Ivano Faoro.
La serata è stata trasmessa da Veneto Globe su web tv e da Radio Conegliano, oltre che
su due radio di Flores, Radio Viva e Radio Pop
Show.
FB
Il numeroso pubblico
In festa sotto il tendone
Sospirolo - Gron
Quinta edizione della settimana senza TV, organizzata dalla Biblioteca Civica in collaborazione con la Pro Loco “Monti del Sole” e i vari
comitati frazionali. Tante sono le persone che hanno prestato la loro opera per far sì che la manifestazione avesse successo. A tutte queste persone va il nostro grazie di cuore! Anche quest’anno abbiamo cercato di
pensare a grandi e piccoli e abbiamo toccato varie frazioni. Si è cominciato
pensando ai più piccini (e non solo a loro) con il teatrino di Paolo Rech,
che con il suo spettacolo “Festa di compleanno” ha raccolto gli applausi di un nutrito pubblico.
Il teatrino di Paolo Rech, con il suo spettacolo “Festa di compleanno”.
Martedì è stata la volta della passeggiata in notturna in Val dei Salet, guidati da Ernesto Longo, in una suggestiva camminata condita da
notizie storiche ed aneddoti. Al termine ci aspettava un ricco rinfresco
offerto dagli abitanti di San Gottardo. Oltre un centinaio i partecipanti
più che soddisfatti.
Mercoledì sera è stata la volta di “In sandali di polvere”, spettacolo
di musica e poesia interpretato da Cristina Gianni, accompagnata da Candida Capraro e Daniela Dametto, presso la chiesetta di San Remedio in
Valle del Mis.
Giovedì sera tutti a ballare al ristorante da Bacchetti, balli e danze
popolari con Claudia Palma e i “DOIOPI’”, che hanno coinvolto tutti in
passi di danza.
Venerdì sera invece cena multietnica, ospiti del Centro Ricreativo Torbe, per preparare ed assaggiare piatti tipici dal Brasile alla Grecia, dai
paesi Arabi al Canada, dal Nord al Sud dell’Italia.
Sabato tutti a teatro con la compagnia “ I saranno famosi” del Circolo
Elisa di Santa Giustina. Una divertente commedia ricca di colpi di scena ha
strappato gli applausi del numeroso pubblico presente al Centro Civico. Il
comitato “ de san Piero” ha poi offerto un rinfresco alla compagnia.
E per finire in bellezza, domenica sera appuntamento a Moldoi, dove
nel parco dei Signori Zasso abbiamo assistito allo spettacolo “Cuore batticuore”, lettura di alcuni brani tratti dal libro di De Amicis, con intervalli musicali di Domenico e Valentina. Una serata fredda ma una splendida cornice per ricordare anche noi i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’appuntamento è per il 2012 con altre proposte ed altre belle località del
nostro territorio da ri-scoprire.
PAOLA CARLIN
Notizie dalla Biblioteca di Sospirolo
UNA SETTIMANA SENZA TV
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Dal maggio scorso la biblioteca civica è gestita da una
quindicina di volontari che sostituiscono la bibliotecaria,
Barbara De Poloni, in congedo per maternità. Il Comune
non può permettersi in questo momento di supportare
ulteriori spese, così diverse persone si sono sentite di offrire
il loro aiuto a titolo completamente gratuito per garantire
tutti i servizi solitamente offerti.
Continua così a funzionare il servizio di prestito libri, riviste
e dvd mentre il personale del Comune si occupa
dell’interprestito, scambio di volumi tra le diverse
biblioteche della Provincia, continuando a mantenere
dunque anche questo servizio, fondamentale ma più
impegnativo.
Il comitato della biblioteca è, come da tradizione, al lavoro
per assicurare le manifestazioni di Natale dopo il successo
della “Settimana senza tv” che si è svolta dal 22 al 28
agosto, organizzata al meglio dal gruppo di volontari con la
collaborazione dell’assessorato alle politiche giovanili,
comitati frazionali e Pro Loco. In programma c’erano ben
sette appuntamenti che spaziavano dal teatro alla cucina,
dalle danze alle letture animate fino alle passeggiate nei
luoghi più belli del paese.
Per agevolare il lavoro dei tanti nuovi bibliotecari, i giorni di
apertura sono stati ridotti a tre anziché sei con dei nuovi
orari. La biblioteca è ora aperta tutti i martedì e giovedì
dalle 16 alle 18,30 e il sabato dalle 9.30 alle 12.
FBrancaleone
MEMORIA AI CADUTI IN GUERRA
Il 4 novembre è un giorno importante per la storia d’Italia: si celebra la
data dell’armistizio che nel 1918, (termine della prima guerra mondiale),
pose fine alle ostilità tra l’Italia e l’Austria-Ungheria, concluse sul campo
con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Una vittoria frutto della
dedizione al sacrificio e all’unità del popolo italiano. Ma anche un evento
sanguinoso, che costò la vita a 689.000 italiani e a 1.050.000 tra mutilati e
feriti, cifre che devono far riflettere e meritano di essere ricordate.
Nella circostanza sono stati coinvolti anche i ragazzi delle scuole
medie accompagnati da alcuni insegnanti, che hanno partecipato alla
cerimonia civile in Piazza Lexy, assieme all’Amministrazione Comunale,
nella persona del vicesindaco Clara Da Rold, ad una rappresentanza degli
alpini e i vigili comunali. Nell’occasione è stata deposta una corona d’alloro
dinanzi al monumento dei Caduti del Lavoro.
Tutti i presenti si sono poi recati in processione presso il cimitero dov’è
stata deposta un corona d’alloro sul monumento ai Caduti in Guerra.
Alcuni ragazzi hanno letto le loro riflessioni sulle tragedie ed i lutti della
guerra che per loro fortuna hanno conosciuto solo sui testi scolastici. Don
Alfredo ha quindi impartito la benedizione ai Caduti, concludendo la breve
cerimonia con il canto dell’inno di Mameli. Nella propria sede, gli alpini
hanno poi preparato una castagnata per tutti.
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Bollettino interparrocchiale
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ll’AGRICOLTURA & NATURA
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a cura di Francesco Vedana e Nicola Cadore
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IL MUFLONE
La foto è stata scattata da Nicola nei pressi di Roncoi,
nell’ultima primavera e ritrae un muflone maschio
di circa quattro anni.
Il muflone vive in branchi, anche piuttosto numerosi, sia di soli maschi che di sole femmine, ma anche misti. I branchi maschili si formano in primavera e sono costituiti da giovani e adulti, visto che i maschi maturi oppure anziani vivono isolati. Il branco femminile è più numeroso e accoglie anche giovani maschi di un anno compiuto.
Il peso medio di un muflone adulto va dai 35kg delle femmine, ad un massimo di 50kg
dei maschi, con un’altezza di 75cm al garrese, la loro vita media va dai 14-15 anni. Il muflone è lungo da 90cm a 130cm.
Il mantello con il pelo ruvido è di colore bruno rossastro scuro.
Nei maschi sono presenti delle corna perenni a forma di spirale che possono misurare
fino a 75cm.
Il muflone non è una specie autoctona, infatti è stata importata da altre regioni.
I mufloni vecchi vengono allontanati da quelli giovani quando è finita la loro carriera
riproduttiva.
Il muflone è un animale diurno, che preferisce muoversi all’ alba e all’ imbrunire.
Nicola Cadore
Operazione restauro banchi
Si è conclusa bene, con grande soddisfazione di tutti,
l’OPERAZIONE restauro banchi nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo. E’ stata una bella prova della generosità, della fiducia e dell’unione di tutta la Comunità! Parecchi di coloro che
hanno partecipato all’ ”OPERAZIONE” lo hanno fatto nell’anonimato. Infatti la spesa finale è stata di molto superiore a quella prevista. Come sempre nei lavori di restauro, le cose
si complicano e le spese aumentano. Sicuramente però, senza la partecipazione concreta e certa dei 40 Adottanti non
avremmo potuto imbarcarci in una impresa del genere. Oltre al restauro dei banchi infatti c’è stato il restauro del pavimento in legno, l’aggiunta su ogni banco di un supporto nuovo, l’IVA (21%), le targhette, qualche trasporto in più...
La buona riuscita dell’operazione dei banchi, ci spinge
a tentare altre “imprese” e altri traguardi…Innanzitutto è stato affidato all’Architetto Mauro Vedana, il progetto di restauro
del soffitto della Chiesa. Attendiamo con impazienza la visione della proposta e anche la previsione della spesa. Poter
togliere il telone che da anni ormai sovrasta le nostre assemblee e richiama tristi giornate di minacce temute, sarebbe
dare respiro non solo alla struttura dell’edificio ma anche ai
nostri cuori. “ Noi ce la faremo” diceva il motto americano…”noi ce la faremo” dice la nostra buona volontà!
In un secondo momento si cercherà di restaurare le famose vecchie tele di cui parlava un articolo sull’ultimo bollettino. Almeno una all’anno, riusciremo a recuperarla? Se capiremo il valore e la bellezza di quello che abbiamo tra le mani
e quindi il dovere di custodire i tesori che ci hanno consegnato
i nostri vecchi, non avremo nessuna difficoltà a portare a termine altre “gloriose” operazioni.
Ecco l’elenco delle intestazioni messe su ciascun banco.
Resteranno per un secolo! A benedizione e riconoscenza di
tutta la comunità. Entrando in Chiesa, iniziando dal banco della parte destra:
20 - COMITATO SAN PIERO - SOSPIROLO
19 - In Ricordo di DE ZANET GOLIARDO e VIEL ROSA
18 - In Ricordo di LISE CANDIDO e MARIA LE FIGLIE
17 - Famiglia DE BONI REMO e VITTORIA
16 - Famiglia CASANOVA ANTONIO
15 - Il Ricordo di CENTELLEGHE FIORENZO
14a - In Ricordo di DE DONA’-VIEL EMMA
14 b - In Ricordo di MAMMA DANILA
13 - In Ricordo di FRESCURA FABIO
12 - In Ricordo di BARP MARIA, LISETTA e GABRIELLA
11 - In Ricordo di SOVILLA ATTILIO
10 - In Ricordo di ARGENTA GUIDO e ARRIGO
9 - Famiglia PICCOLIN
8 - In Ricordo di PIAZZA GIACOMO, La Famiglia
7 - Famiglia BRISTOT GIORGIO
6 - In Ricordo di ZANOLLA ANITA
5 - Famiglia VEDANA FRANCESCO e ENRICA
IN RICORDO DEI GENITORI
4 - In Ricordo di VEDANA PRIMO, RINA, SANTE
3 - Famiglia I. e B. DE ZANET
2 - Famiglia G .e F. DE ZANET
1 - In Ricordo dei GENITORI E SORELLA, SACCHET AURELIO
20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 -
COMITATO PASCOLI-VOLPEZ-ROSOLIN
Famiglia DE DEA ARCANGELO
Famiglia CAVIOLA EMILIO
Famiglia PRADE VALERIA
Famiglia P.L. e A.L.
In Ricordo di DE ZANET AMELIA
In Ricordo DEFUNTI CASTELLAN-CAVIOLA
Famiglia CADORE -DA ROLD, In Ricordo dei Defunti
1986-2011, MARIO E MILENA
In Ricordo di TRICHES DANIELE e LOVAT NELLA
PRO OMNIBUS P. P. PIO, CALDART PIA
In Ricordo di LISE BENIAMINO e MARES EMMA
Famiglia CAPRARO - DE ZANET
In Ricordo di GINO e ROBERTO CALDART
Famiglia BRANCHER PRIMO
Famiglia ZASSO
Il Ricordo di SOGNE DANIELE
In Ricordo di TROIAN CARLO
In Ricordo di POLONI GAETANO e FIORETTA
In Ricordo di DON MARIO MORETTI, LA SORELLA
Sospirolo - Gron
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L’A
A Moldoi, sopra Maras, si erge l’imponente
Villa Zasso. Costruita dalla famiglia Sandi a
cavallo tra il XVII e XVIII secolo, la villa è stata acquistata dal dott. Bortolo Zasso nel 1810.
Nonostante la notorietà dell’edificio, pochi
sanno che sulla facciata sud-ovest è disegnata un’antica meridiana. Il quadrante segna
le ore francesi, quindi la sua collocazione
potrebbe essere avvenuta dopo l’entrata in vigore di questo sistema orario che, in Italia, sustituì nel 1846 le vecchie ore italiche. E’ possibile che a volere l’orologio solare sia stato
il Cav. Carlo Zasso, figlio di Bortolo, uomo dai
molteplici interessi che abitò la villa nella
seconda metà del XIX secolo. La facciata
principale dell’edificio è rivolta verso sudest, una caratteristica comune a molte case di
Sopirolo poiché l’orizzonte di levante ha un
crinale basso che consente alle case così
orientate di ricevere sulla parete più importante la massima quantità di Sole disponibile. La meridiana si trova invece sulla parete
sud-ovest, con una “declinazione negativa” di
circa 48° rispetto alla direttrice ovest-est.
Figura 1. Il quadrante a ore francesi di villa Zasso a Moldoi.
Il quadrante è molto preciso. In figura 1
si vede la punta dell’ombra dello gnomone che
tocca la linea verticale delle ore 12. La foto
è stata scattata il 2 ottobre 2011 alle ore 13:02
di Tempo Medio dell’Europa Centrale (il tempo dell’orologio), ora che quel giorno coincideva esattamente col mezzogiorno locale di
Sospirolo. Va ricordato che il Tempo Medio
fu introdotto in Italia l’1 novembre 1893.
Prima di allora, anche gli orologi meccanici
indicavano l’ora solare e la loro regolazione
avveniva tramite l’ombra dello stilo di un
quadrante simile a quello di Villa Zasso a
Moldoi.
Nello scorso bollettino parrocchiale ho
parlato dell’origine dei mesi dell’anno, in que-
29
ASTRONOMIA
a cura di Giuseppe De Donà
Meridiane e calendario
sto numero cercherò di spiegare l’intricata sequenza dei giorni della settimana. La settimana è stata introdotta da Costantino I (274 – 337
d.C.) imperatore dal 306 d.C. In precedenza, nell’antica Roma, il mese aveva una suddivisione diversa. Cominciava con le Calende, seguivano le Nonae che iniziavano il V o VII
giorno del mese secondo la sua lunghezza, e
terminava con le Idus che cominciavano il
XIII o XV giorno anch’esse in funzione della
lunghezza del mese. Generalmente l’indicazione della data era definita contando i giorni che mancavano all’inizio di ognuno dei tre
periodi. Per esempio, il 2 aprile era il quarto
giorno prima delle none di aprile:
era simile a quello delle ore temporarie o
diseguali, così chiamate perché andavano
dall’alba al tramonto e viceversa, dividendo
il giorno e la notte in due periodi di 12 ore,
evidentemente diversi tra loro e variabili
con le stagioni e la latitudine. Il pianeta che
dominava la prima delle ore diurne assegnava il nome al giorno che comprendeva le
24 ore successive.
ante diem quartum Nonas Apriles
Nell’epoca di Cesare Augusto quel sistema era già stato in parte abbandonato a favore delle nundinae in cui i giorni erano già
raccolti in gruppi di otto ed erano associati
alle lettere da A a H in modo simile al sistema che definisce la lettera domenicale. Si
definisce lettera domenicale quella associata
alla domenica in un metodo che prevede la lettera A abbinata al primo giorno dell’anno e
le consecutive, fino a G, ai giorni successivi.
La settimana è di origine ebraica e la sua
lunghezza, di sette giorni, è quasi certamente di derivazione astronomica poiché il numero
sette è, pressappoco, la lunghezza di ognuna
delle fasi lunari. Sette è anche il numero degli astri noti nell’antichità: Luna, Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. I loro
nomi sono legati a quelli dei giorni della settimana, ma la sequenza: Luna-lunedì, Marte-martedì ecc. non ha una logica di immediata comprensione perché non appare legata a caratteristiche fisiche o orbitali come luminosità e periodi di rivoluzione. La spiegazione potrebbe avere un nesso con le distanze dei sette astri dalla Terra secondo le conoscenze derivanti dal modello tolemaico
dell’universo. Partendo dal più lontano, la
sequenza era Saturno, Giove, Marte, Sole,
Venere, Mercurio e Luna.
Secondo un’antica usanza che risale all’astronomia babilonese, gli astrologi dedicavano ogni ora del giorno e della notte a
uno dei sette pianeti. A questo esercizio fu
attribuito in epoca successiva la denominazione di sistema delle ore planetarie. Il sistema
Figura 2. Le ore planetarie e la stella a sette punte.
In figura 2 i pianeti sono stati disposti in
senso orario secondo la sequenza della distanza sopra indicata. Se la prima delle ore
diurne era dedicata a Saturno, il giorno prendeva il nome da quel pianeta. Proseguendo,
la seconda ora era dedicata a Giove, la terza a Marte e così via fino alla Luna. L’ottava ora era nuovamente dedicata a Saturno
che, dominava anche la quindicesima (8+7)
e la ventiduesima (15+7). Continuando, la
ventitreesima ora era dedicata a Giove, la
ventiquattresima a Marte e la venticinquesima, cioè la prima del giorno successivo
toccava al Sole che assegnava quindi anche
il nome al nuovo giorno. Dopo altre 24 ore
toccava alla Luna dominare la prima ora del
giorno, poi a Marte, Mercurio, Giove, Venere, ottenendo in tal modo la nota sequenza
dei giorni della settimana.. In figura 2 si noti come unendo tra loro i giorni nella successione così ottenuta: Sabato-Saturno, Domenica-Sole, Luna-Lunedì, ecc. si ricava una
stella a sette punte. Secondo alcuni, è la
stella e non l’ipotesi delle ore planetarie, la
connessione mistica nascosta all’origine della settimana. Ciò non ha grande rilevanza
perché ognuna delle ipotesi conduce inequivocabilmente all’altra.
Bollettino interparrocchiale
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Terza rassegna del
“PRESEPE POVERO MA BELLO”
SOSPIROLO NATALE 2011
Il Natale è alle porte: infinite sono le iniziative
per ricordare la nascita del Salvatore. per il terzo anno consecutivo vogliamo richiamare
l’attenzione sulla poverta’ scelta e voluta dal
signore, sulla solidarieta’ vissuta fin dall’inizio
con la gente più emarginata (pastori), ma anche l’invito ad ogni uomo di buona volontà nel
costruire un mondo di pace in terra, dando gloria a Dio che è nei cieli!
Tutti: adulti, anziani e bambini sono invitati a
partecipare al concorso ntitolato:
“MOSTRA DEL PRESEPE POVERO MA BELLO”
Un’esposizione di presepi, che verranno allestiti nella chiesa Parrocchiale di Sospirolo e saranno
fatti con materiali semplici, poveri appunto.
Le opere dovranno essere composte ad esempio con carta, cartone, pasta, riso, tappi di sughero, gusci di noce, pane, sassi, conchiglie, fili
di ferro, lana, stoffe, paglia, legno, tappi di bottiglia, creta e tutti quei materiali possibilmente non comperati in bottega ma riciclati da casa
propria. È un modo per dire no al consumismo
esasperato e per ritrovare negli oggetti del
quotidiano una poesia profonda. È lo spirito con
cui la Parrocchia invita i bambini e gli adulti a
festeggiare insieme, all’insegna di valori importanti, come la pace, la solidarietà, la semplicità, la nascita del Signore Gesù
Chi desidera partecipare alla rassegna, è pregato di ritirare la tavoletta e dare il proprio
nome, per avere poi un riconoscimento alla Premiazione
C’è tempo fino al 24 dicembre per dare vita al
proprio presepe.
Le opere devono essere portate e allestite in
chiesa entro la Vigilia di Natale. Resteranno
esposte in chiesa fino all’Epifania. Devono
poggiare su una base solida che la Parrocchia
fornisce a tutti i concorrenti.
La premiazione dei migliori presepi sarà effettuata il 6 gennaio 2012 al termine della Messa Parrocchiale.
Per informazioni sulla mostra e il regolamento dei presepi poveri, contattare la Parrocchia
o le Catechiste.
Sospirolo - Gron
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A Sospirolo c’è un
sentiero intitolato a Baden Powell, il fondatore del movimento scout. Un uomo la cui
educazione segnata dal rigore militare, dalla sensibilità per l’apertura agli altri e dall’amore per la natura, hanno dato origine
ad uno stile originale di formare i giovani e il cittadino.
Nel 2007 nel quadro delle iniziative per
il centenario dello scautismo, è stato scelto
di intitolare a Baden Powell il sentiero “drio
le rive” quello cioè che dal parcheggio del cimitero scende verso il grande tiglio e sbuca
poi sotto il parco giochi di Sospirolo. Dovrebbe essere un segno di come lo scautismo
è radicato nel nostro territorio, un segno importante per la nostra comunità. E’ un bosco nel quale i nostri lupetti sguazzano spesso, fanno esperienza di natura, vivono un po’
di avventura. Un sentiero per tracciare sentieri, diremo. Noi educatori per i nostri ragazzi, immaginiamo, sogniamo percorsi.
Sappiamo che le erbacce e i rovi alle volte
rendono difficoltoso un passaggio, che un terreno argilloso può velocemente diventare scivoloso anche se sembra un tratto tranquillo, che le improvvise salite “tagliano” le gam-
SCOUT
Un sentiero, un mistero
I lupetti hanno trascorso le loro vacanze di branco, cacciando nel territorio delle Ronce.
be. Non importa: tutti sanno che chi cammina
corre dei rischi… ma chi sta fermo non gode
di nessuna conquista!!
Il nostro gruppo ha deciso di camminare anche quest’anno, nonostante le difficoltà (è inutile nasconderlo, siamo in pochi… sempre di meno) un po’ per spirito di
contraddizione, un po’ per rispetto per chi
Campo estivo del reparto.
attende che si faccia la propria parte, ma
soprattutto perché crediamo nel “sentiero”
Baden Powell.
L’estate è stata intensa: un bel campo per
le guide e gli esploratori che come sempre,
si sono misurati con le tecniche e hanno sfidato le intemperie. La squadriglia Aironi ha
conquistato il “guidoncino verde” in campismo cioè un riconoscimento regionale per
aver progettato e realizzato un forno da campo e una sopraelevazione per la tenda rispettando le “regole” di una pioneristica tradizionale.
I lupetti hanno trascorso le loro vacanze di branco, cacciando nel territorio delle
Ronce flagellato dalle disoneste attività dello sceriffo di Nottingham, ma complici del
buon Robin distratto a dire il vero dall’avvenente lady Marion.
L’autunno è cominciato con la partecipazione alla manifestazione “spettacoli di mistero” promossa dalla Pro Loco. Abbiamo fatto ben poco, ma la scelta del tiglio del “nostro” sentiero come protagonista di alcune
iniziative, ci ha spinti ad approfondire e riassaporare la bellezza di quel bosco e riflettere sul nostro camminare nel terreno dell’educazione.
LA COMUNITÀ CAPISOSPIROLO-GRON 1
Chi fosse interessato alle nostre attività
può contattare Daniele o Noris.
Bollettino interparrocchiale
32
Chi se la sente?
È già da tempo che ne parlo. Non credo sia un vizio. L’ho imparato dai POVERI. Quindi credo sia una buona cosa. Anche se non capita e priva di plauso immediato. L’impresa a cui vi invito a prender parte è questa: RESTAURARE le TELE della nostra vecchia chiesa che da
anni deperiscono in soffitta! Lo so che ci sono un miliardo di scuse per
non farlo! Ma sono sicuro di una cosa: non conservare il PATRIMONIO
dei nostri padri, significa disprezzare e buttare nella polvere la VITA
di chi ci ha lasciato i suoi tesori! Tenere in ordine e valorizzare una immagine sacra pregata, amata, invocata, guardata per centinaia di anni
da tantissime persone semplici, povere e piene di difficoltà, E’ LA PROVA PIU’ VISIBILE di un’anima sensibile, riconoscente, ricca di amore…
Ho chiesto il permesso alla Curia Vescovile, alla della Sovrinten-
denza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico del Veneto, il permesso di poter restaurare tutte le tele e lo stendardo dei Battuti e del S. Sacramento. Avendo ricevuto il benestare, mi sono rivolta
ad una Restauratrice da loro approvata e le ho chiesto di fare subito un
primo intervento di pulitura e di conservazione e anche un PROGETTO
DI RESTAURO E DI SPESA DI TUTTE SEI LE OPERE. (Le potete visionare sullo scorso bollettino).
Ecco il perché del titolo di questa pagina: CHI SE LA SENTE?…
di sostenere la spesa di una delle sei opere? Può essere UN GRUPPO,
una FRAZIONE, una grande FAMIGLIA, una PERSONA che vuol lasciare un segno della sua Fede nella storia della Comunità. Pensateci bene. Mi fido della sensibilità dei SOSPIROLESI!
Questi sono in sintesi i progetti della restauratrice:
ANTONIO GABRIELI
“Madonna dei sette dolori”
GIOVANNI FOSSA
“Madonna con i Santi Giorgio, Antonio da
Padova,Bernardino da Siena,Vittore e Antonio
Abate”
Totale ore prev. per
l’intervento di restauro conservativo - 39.
Preventivo di spesa
per l’intervento da effettuare. Calcolando
un costo orario di Euro
25 orari, l’importo di
spesa risulta pari a euro 975 + 20% IVA. Sono
escluse le spese di documentazione fotografica. Salvo accordi diversamente presi con la
Committenza, si richiede un accontyo del 25%
a inizio lavori e il saldo alla consegna dell’opera. Detto preventivo ha valore di sei mesi
dalla data di presentazione.
Totale ore prev. per l’intervento di restauro
conservativo - 72.
Preventivo di spesa per
l’intervento da effettuare. Calcolando un
costo orario di Euro 25
orari, l’importo di spesa
risulta pari a euro 1800
+ 20% IVA. Sono escluse le spese di documentazione fotografica. Salvo accordi diversamente presi con la Committenza, si richiede un acconto del 25% a inizio lavori e il saldo alla consegna dell’opera. Detto preventivo ha valore di sei mesi dalla data di presentazione.
ANTONIO LAZZARINI
“Vergine col Bambino e i santi Rocco, Sebastiano e Antonio Abate con anime purganti”
Totale ore prev. per l’intervento di restauro conservativo - 74.
Preventivo di spesa per
l’intervento da effettuare.
Calcolando un costo orario di Euro 25 orari, l’importo di spesa risulta pari
a euro 1850 + 20% IVA.
Sono escluse le spese di
documentazione fotografica. Salvo accordi diversamente presi con la Committenza, si richiede
un accontyo del 25% a inizio lavori e il saldo
alla consegna dell’opera. Detto preventivo ha valore di sei mesi dalla data di presentazione.
STENDARDO PROCESSIONALE
“Madonna dei Battuti”
Totale ore prev. per
l’intervento di restauro conservativo - 40.
Preventivo di spesa
per l’intervento da effettuare. Calcolando
un costo orario di Euro
25 orari, l’importo di
spesa risulta pari a
euro 1000 + 20% IVA. Sono escluse le spese di documentazione fotografica. Salvo accordi diversamente presi con la Committenza, si richiede un accontyo del 25% a inizio
lavori e il saldo alla consegna dell’opera. Detto preventivo ha valore di sei mesi dalla data
di presentazione.
ANTONIO BETTIO
“Madonna di Loreto con i Santi Giovanni
Battista, Agata e confratelli battuti”
Totale ore prev. per l’intervento di restauro conservativo - 104.
Preventivo di spesa per
l’intervento da effettuare.
Calcolando un costo orario
di Euro 25 orari, l’importo
di spesa risulta pari a euro
2600 + 20% IVA. Sono escluse le spese di documentazione fotografica. Salvo accordi diversamente presi con la Committenza, si richiede un
accontyo del 25% a inizio lavori e il saldo alla
consegna dell’opera. Detto preventivo ha valore di sei mesi dalla data di presentazione.
NICOLÒ E STEFANI
“Vergine col Bambino e i Santi Daniele
e Agostino”
Totale ore prev. per
l’intervento di restauro conservativo
- 48.
Preventivo di spesa
per l’intervento da effettuare. Calcolando un
costo orario di Euro 25 orari, l’importo di spesa risulta pari a euro 1200 + 21% IVA. Sono
escluse le spese di documentazione fotografica.Salvo accordi diversamente presi con la
Committenza, si richiede un accontyo del 25%
a inizio lavori e il saldo alla consegna dell’opera. Il suddetto preventivo è valido per sei
mesi dalla data di stesura;trascorso tale tempo subirà i necessari aggiornamenti.
Tutti i dipinti sono custoditi nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo e facevano parte dell’arredo della vecchia chiesa della Pieve, che ora non esiste più. “CHI SE LA SENTE?” può
scegliere l’opera, i tempi per pagarla, e ha la possibilità di rendersi conto della modalità
di restauro, consultando il progetto in dettaglio e anche parlando con la Restauratrice,
Sospirolo - Gron
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STATISTICA PARROCCHIALE
BATTESIMI: SOSPIROLO
MAIELI CARLOTTA (Oregne), di
TSIROGIANNIS SPEFANO (Ore-
TSIROGIANNIS GIORGIA (Ore-
MENEGHELLO KLEDY (Oregne),
Daniele e di Ceol Alessia. Nata a Feltre
il 19 Febbraio 2011 e battezzata il 2 Ottobre 2011.
gne), di Nikolaus e di D’Incà Lara.
Nato a Belluno il 21 Aprile 2000 e battezzato il 15 Agosto 2011.
gne), di Nikolaus e di D’Incà Lara. Nata
a Belluno il 24 Aprile 2001, battezzata il battezzata il 15 Agosto 2011.
di Uris e Tessaro Serenella. Nato a Feltre il 11 Marzo 2005 ,battezzato il 15
Agosto 2011
MENEGHELLO BRIAN (Oregne), di
MENEGHELLO KEVIN (Oregne), di
MENEGHELLO MATTIA (Oregne),
MENEGHELLO NICKY (Oregne), di
Uris e Tessaro Serenella. Nato a Feltre
il 29 Aprile 2001,battezzato il 15 Agosto 2011
Uris e Tessaro Serenella. Nato a Feltre
il 7 Gennaio 2000 ,battezzato il 15 Agosto 2011
di Uris e Tessaro Serenella. Nato a Feltre il 27 Dicembre 2000.,battezzato il
15 Agosto 2011
Uris e Tessaro Serenella. Nato a Feltre
il 1 Febbraio 1999 ,battezzato il 15 Agosto 2011.
DE DONA’ JACOPO (Col Molin), di
VIEL ELEONORA SARA (Capo-
luogo), di Alessandro e di Granzotto
Carmen. Nata a Feltre il 4 Marzo 2011,
battezzata il 30 Ottobre 2011.
FUORI PARROCCHIA:VEDANA DAMIANO di Sante e Comiotto Elisa nato il 28
LOVATEL AURORA (Pascoli) di
Omar e di Triches Maria. Nato a Feltre
il 14 Maggio 2011, battezzato il 25 Settembre 2011.
Aprile 2011 e battezzato nella parrocchia di Mas-Peron il 16 Ottobre 2011.
Remo e di Burigo Ilenia, nata a Belluno il 18 Maggio 2011 e battezzata a Sospirolo il 27 Novembre 2011.
BATTESIMI: GRON
MARCON ELEONORA (Masiere),
SACCHET NICOLA ( Torbe), di Ro-
di Giovanni e di Casanova Alessandra.
Nata a Belluno il 20 Gennaio 2010,
battezzata il 3 Luglio 2011.
berto e di Fiabane Eleonora. Nato a Feltre il 16 Aprile 2011, battezzato il 24 Luglio 2011.
FUORI PARROCCHIA: DE POI RACHELE,
di Maurizio e di Milani Francesca. Nata
a Pordenone il 5 Ottobre 2010 e battezzata il 16 Aprile 2011.
DE LUCCA ALESSANDRO di Marco
e di De Cassan Katia, nato a Feltre il 02 Ottobre 2010 e battezzato il 29 Maggio 2011
nella Chiesa Parrocchiale in Paderno
Bollettino interparrocchiale
34
MATRIMONI: Sospirolo
VISENTINI CORINO e PAGANIN STEFANIA
(Susin), hanno celebrato il loro Matrimonio Religioso
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 20 Agosto 2011 e
hanno battezzato la loro figlia ANNACHIARA.
DE CIAN MICHELE (San Zenon) e BRANCHER
ALICE (Limana) hanno celebrato il loro Matrimonio
nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 21 Agosto
2011.
DE CASSAI WALTER (La Valle Agordina) e PAGNUSSAT LIDIA (San Zenon) hanno celebrato il
loro Matrimonio nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 27 Agosto 2011.
CAVIOLA DENIS (Pascoli) e VEDANA SARA
(Oregne) hanno celebrato il loro Matrimonio nella
Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 3 Settembre 2011.
PELLIZZARI PAOLO e ACHMAD AZIS WAHYUNIGSIH (Capoluogo) hanno celebrato il loro
Matrimonio Religioso nella Chiesa Parrocchiale di Sospirolo il 25 Settembre 2011.
FUORI PARROCCHIA: DE DONA’ FIORETTO (Pascoli)
e GARLET ELISA, hanno celebrato il Matrimonio
nella Chiesa Parrocchiale di Santa Giustina il 21 Maggio 2011.
MATRIMONI fuori parrocchia
DA RONCH SANDRINO e RIVOLTA VANIA
(Agordo), ) hanno celebrato il loro Matrimonio nella Chiesa Parrocchiale di Gron l’11 Giugno 2011.
Fuori Parrocchia:
DE LUCCA MARCO E DE CASSAN KATIA si
sono uniti in matrimonio il 29 Maggio 2011 nella
Chiesa Parrocchiale di San Lucano in Paderno.
FAI MICHELE (Sospirolo) e LOVAT STEFANIA
(Mussoi) hanno celebrato il loro Matrimonio nella Parrocchia di Santa Maria Immacolata di Mussoi (BL) il 2
Luglio 2011
DE POI MAURIZIO e MILANI FRANCESCA
hanno celebrato il loro Matrimonio il 16 Aprile
2011.
GIUSEPPE LOTTA e EUGENIA CALDART
sposi il 18 settembre 2011 in Baratili San Pietro (Oristano).
DE BONA CHRISTIAN (Sedico) e GARLET
MARTINA (S. Zenon) si sono uniti in Matrimonio nella Chiesa Parrocchiale di Mas-Peron il 27 Agosto 2011.
Sospirolo - Gron
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DEFUNTI: SOSPIROLO
DE DONA’ MARIA
VIGNE ANGELA
LIBRIZZI STELLA
TROIAN ERMES
(Pascoli) nata il 6 Luglio 1913 e deceduta il 13 Luglio 2011 a Meano. Vedova
di Sogne Vittorio.
nata il 11 Novembre 1910 e deceduta
il 25 Luglio 2011 a Sedico. Vedova di
Manto Vitalino.
(Susin) nata il 27 Luglio 1932 e deceduta il 6 Agosto 2011 a Susin. Vedova
di Visentini Aldo.
(San Zenon) nato l’8 Giugno 1946 e deceduto a San Zenon il 19 Agosto 2011.
Coniugato con De Zanet Ivana.
DE MIN GIANFRANCO
PIRVA DANUT
DE ZANET LIDIA
DALL’O’ GIOVANNA
(Paderno) nato il 10 Dicembre 1953 e
deceduto il 21 Agosto 2011 a Paderno.
(Romania-Capoluogo) nato il 20 Marzo 1965 in Romania e deceduto il 30
Agosto 2011° Belluno. Coniugato con
Pirva Livia Smaranda.
(Susin) nata il 13 Gennaio 1927 e deceduta a Susin il 18 Settembre 2011.
Vedova di Lise Remo.
(Maras) nata il 21 Ottobre 1925 e deceduta il 4 Ottobre 2011 a Meano. Coniugata con Casanova Egidio.
CASTELLAN NATALIA
DAL CASTEL GIULIA
(San Zenon) nata il 25 Dicembre 1926
e deceduta a Meano il 15 Ottobre
2011. Vedova di Pinali Giuseppe.
(Maras) nata il 16 Dicembre 1920 e deceduta il 23 Ottobre 2011 a Feltre. Vedova di Cadore Armando.
“
DEFUNTI PARROCCHIA DI GRON
BACCHETTI LUIGIA GIULIANA
(Piz) nata il 20 luglio 1920 e deceduta a
Belluno il 15 Settembre 2011. Vedova di
Brancaleone Mario.
FUORI PARROCCHIA SOSPIROLO:
MARCON COSTANZO NELLA
nata a Sospirolo il 13 Maggio 1925 e
deceduta ad Orange (Francia)il 22
Agosto 2011.
“
FONTANA LUCIANO
nato il 10 Dicembre 1944 e deceduto
il 13 Luglio 2011.
Ti chiedo la grazia di sapere,
nel tempo che mi dai,
ciò che vuoi che io faccia.
MICHEL QUOIST
”
Bollettino interparrocchiale
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OFFERTE
SOSPIROLO: PER CHIESA
SOSPIROLO: BOLLETTINO
(DAL 01/06 AL 31/10)
Nel Battesimo Mossa Martino i genitori; in occasione Matrimonio sposi Fai ; N.N. in memoria defunto De Salvador Bruno;in memoria propri defunti fam.Frezza – Lovat; in memoria defunti da Pioggia Paolo; in memoria defunta Barp Maria dalla fam.
Caviola; da Murer Flavia (VE); nel Battesimo di Marcon Eleonora i genitori; in memoria defunti Troian
Emanuele e Luisa dai figli; in memoria di Lovat Riccardo la moglie; in memoria defunta Burlon Vedana Sofia ; in memoria di Tomasi Gianni e Mioranza
Olga N.N.; in memoria dei defunti da Rosa Di Misa;
in memoria dei defunti di Troian -Tegner- Vigne; per
Sala Incontro un gruppo di MI; N.N. per la chiesa; per
la chiesa da Zapparoli Maria; in memoria defunta Pison Anna dai figli;dalla famiglia Luigi Bacchetti; in
memoria defunta De Donà Maria dal figlio Giovanni; Lovat Luigi; in memoria defunti Jannina e Michela;
in memoria defunte Rosa e Angelica; in memoria defunti Caldart- Checchi i familiari ; in memoria dei defunti di Castellan Liliana; in memoria defunto Lovatel Primo da Zia Nella; per pavimento chiesa da Nessenzia Albina; in memoria defunto Susana Carlo la
moglie; famiglia Meneghello in occasione Battesimo; in memoria defunti genitori da De Dea Mamante;in memoria Librissi Stella dai familiari;in
memoria di Ermes Troian le sorelle;Gruppo Alpini per
Assunta;in memoria defunto De Min Gianfranco la famiglia;in memoria di Zasso Carlo la moglie;in occasione matrimonio De Cassai- Pagnussat;in memoria
Barp Maria la figlia;per la chiesa N.N.;per matrimonio figlia i genitori Pagnussat;per chiesa Maras Michela Zanchi; in memoria di Troian Ermes la moglie;per matrimonio figlia Vedana Sara i genitori;in
memoria De Cesero Maria il marito;in memoria Zanolla Anita i genitori;in memoria di Zasso Carlo il figlio;in memoria Caldart Alvise e Rina i figli; per pavimento nuovo chiesa fratelli Adolfo e Chiara De Zanet;da Lovat Anna;in memoria di defunta Panigas Ines
e Giuseppe i figli;in memoria di Benigno Arcangelo
la famiglia;per 50’° matrimonio Famiglia Dal Pont Giuseppe e Maria;in memoria di Don Mario Moretti sorella Marcella; per Battesimo De Donà Jacopo i genitori; da Cadore- Trachsler Rina (CH);in memoria defunti della famiglia Olivotto;per matrimonio Pellizzari Paolo e Asa il papà Italo;nel funerale di De Zanet Lidia i figli; in occasione festa S:Remedio; in memoria di De Donà Augusto e Triches Mario da Matilde; in occasione Battesimo Visentini la famiglia; in
memoria defunto Lovat Orazio la famiglia; Caldart
Maria; Miglioli Maria; in memoria defunto De Donà
Vigile da Moro Dorina; da Antonio Balvedi (Brasile);
in memoria defunti di De Donà Olvina; in memoria
defunti Attilio, Elsa, Corrado e Danilo i familiari; nel
matrimonio dagli sposi De Cian Michele e Alice; N.N.
per chiesa S.Martino
(DAL 01/06 AL 31 /10)
Poloni Carlo e Augusta (CH); Pagani Luciano e
Dina (Feltre); Galletti Gabriele; da Vigne Albina
(GR); Troian Aldo (S: Gregorio); Di Molfetta Amelia
(MI); Righi Maria (MI); Lovat Marina (Orzes); Dall’O
Livia(Sedico); De Donà Ester (BL); Lovatel Flavio e Fausto(Sedico); Teo; fam. Rento Loris e Stefania (S.Giustina); Fontana Preda Federica Sedico; Clara e Renzo De Donà S. Giustina;Ida Da Rold (MI); Tibolla Sonia Germania; Sasset Marin Patrizia (Paderno);Cadore
Trachsler Rina (CH); Garlet Giuliana (CH); Gianni
Giuliana(CH); De Bacco Rambaldi Zaira; D.E.V. Zurigo; Moretti Enzo (Bribano);Canzoneri Petronilla; De
Donà Olvina.
GRON: PER CHIESA
(DAL 01/06 AL 31/10)
In memoria di Sogne Rosa il figlio Mauro; in memoria Vedana Bortolo e Zelia i figli; Matteo Collostide
in memoria defunta moglie Giuliana; in memoria defunta Mezzacasa Matilde i figli; in occasione suo 80°
compleanno da don Piero Bez; per funerale Irma Dal
Molin I figli; in memoria Dal Molin Irma da Sbardellotto Cossalter (Mel); in memoria Dal Molin Irma
Ottavio e Laura Cadore; in memoria De Dea Nella dal
figlio; in memoria di Riposi Pietro e Fagherazzi Maria da Doretta e Vito Dal Mas; in memoria di Mezzacasa Matilde le nipoti Lucia, Giustina e Dolores; in memoria Bacchetti Roberto i figli; in memoria Bacchetti
Giuliana i figli; per la chiesa da Piero; per la chiesa dalla classe 1951; in memoria defunto Riposi Angelo dalla moglie; in memoria di Dal Molin Irma i figli; per
la chiesa dalla classe 1931.
GRON: BOLLETTINO
(DAL 01/06 AL 31/10)
da famiglia Zen Roberto e Mezzacasa Dolores
(Zurigo); Picolotto Antonio; Sogne MariaGiulia (BS)
e Sogne Carolina (Lentiai).
Note di Redazione:
A tutti i collaboratori
del Bollettino interparrocchiale:
Vi informiamo che è stata creata una casella di
posta elettronica apposita per il bollettino.
Vogliate mandare il materiale (che potrete far
pervenire in qualsiasi momento dell’anno) per
i prossimi numeri a questo indirizzo:
[email protected]
Grazie per la preziosa collaborazione.
“INSIEME PER IL BENE”
BOLLETTINO
INTERPARROCCHIALE
DI SOSPIROLO - GRON (BL)
Direttore responsabile:
don Alfredo Levis
Responsabile ai sensi di legge:
don Lorenzo Dell’Andrea
Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 14/85
Stampa: Tipografia Piave srl – Belluno
Hanno collaborato:
Alessia Tibolla, Andrea Manfroi, Angelo Tegner,
Benito Cadore, Delia De Bon, Denise De Zanet,
Elvio De Dea, Federico Brancaleone, Gianni Piccolin, Gianni Troian, Lorena Mazzucco, Luigi Cadore, Luisa Vedana, Maria Teresa Vedana, Mario Sogne, Monia Argenta, Nicola Cadore, Paola Carlin, Pieranna Casanova, Rita Lovatel, Tamara e Tiziano Moretti, Valentina Casanova.
Il bollettino è pubblicato anche sul sito:
www.sospirologron.it
NB: Tutti gli articoli dovrebbero essere firmati. Quelli non firmati sono del Direttore.
Attenzione
All’interno del Bollettino
troverete questa volta anche il
CONTO CORRENTE POSTALE
per inviare una offerta di
sostegno alle spese di
Tipografia. SONO MOLTO
PESANTI per la nostra
Comunità! Il bilancio del
Bollettino Parrocchiale è in
rosso per parecchie migliaia di
Euro. Prima di cancellare gli
indirizzi di coloro che non
danno segni di gradirlo,
tentiamo questo mezzo di
finanziamento. L’intestazione è
PARROCCHIA SS.PIETRO E
PAOLO APOSTOLI di Sospirolo,
ma l’offerta verrà registrata
nella Parrocchia alla quale il
donatore appartiene. Vi prego
di riportare l’INDIRIZZO ESATTO
con il quale vi viene inviato il
giornale. Soprattutto
COGNOME E NOME esatti e
nell’ordine. Nella Causale basta
dire: offerta per il BollettinoGRON oppure SOSPIROLO, se si
è della Parrocchia di Sospirolo.
Grazie a tutti coloro che ci
aiuteranno. L’offerta è libera.