RSA in Lombardia 2006
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15-Province03.qxd 6-04-2007 9:28 Pagina 221 I territori provinciali - Sondrio La provincia di Sondrio è una delle più vaste della Lombardia e occupa un territorio interamente montuoso. È interessata da un ampio sistema di aree con diverso grado di tutela della natura e della biodiversità: il Parco Nazionale dello Stelvio, il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, 7 Riserve Naturali e 2 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale per una superficie complessiva di 107.000 ettari, che rappresenta il 20% della superficie delle aree protette regionali. Sul versante retico si sviluppa la più estesa area viticola terrazzata d’Europa, candidata ad essere riconosciuta patrimonio mondiale dall’Unesco per l’elevato valore paesaggistico, ambientale, storico ed economico. Le risorse idriche presenti sono abbondanti e non hanno subito pressioni capaci di comprometterne sostanzialmente la qualità. La provincia di Sondrio è moderatamente industrializzata a causa della morfologia e della mancanza di strade a rapido scorrimento; il turismo è considerato il settore trainante dell’economia. La conformazione del territorio rende la Valtellina un ambiente particolarmente favorevole al turismo invernale con piste per la discesa e lo sci di fondo. Il turismo estivo – legato all’escursionismo montano – vanta la presenza di rifugi alpini e della Strada dei vini e dei sapori, con strutture dedicate all’agriturismo; a ciò si somma la fruizione termale e sportiva. Sondrio Agricoltura Energia Industria Trasporti Rifiuti Aria Acqua 3.212 Superficie a destinazione agricola (%) ______________________________________________________________ 7 Superficie antropizzata (%) ________________________________________________________________________ 2 Popolazione al 31.12.2005 ____________________________________________________________ 179.767 Densità della popolazione (ab/km ) ______________________________________________________________ 56 Comuni con rete fognaria collettata a depuratore (%) ______________________________________________ 82 PIL pro capite (€, anno 2003) ___________________________________________________________ 18.582 Emissioni di GHG (kt, anno 2003)______________________________________________________________ 951 Densità di potenza degli impianti RTV+RB (W/km ) ________________________________________________ 25 Comuni con aree attrezzate (%) _________________________________________________________________ 41 Superficie di aree protette (%) ___________________________________________________________________ 29 Superficie a bosco (%) _________________________________________________________________________ 32 Superficie provinciale (km2)________________________________________________________________ 2 2 221 15-Province03.qxd 6-04-2007 9:29 Pagina 222 Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombardia 2006 Agricoltura Allevamenti zootecnici Il 67% circa della superficie provinciale è situato a quote superiori a 1.500 m s.l.m.; laddove il territorio si presta alla produzione vegetale, vengono coltivati uva da vinificare, mele, patate, granoturco nostrano e kiwi. La superficie a pascolo ammonta a 34.000 ha circa; la provincia conta 309 malghe ed oggi l’alpeggio può essere considerato un’azienda agricola in quota. Oltre alla funzione produttiva, l’alpeggio svolge anche alcune funzioni ambientali: conserva il paesaggio e la biodiversità animale e vegetale, e contribuisce a proteggere i versanti della montagna. L’annata agraria 2005 è stata caratterizzata dalla qualità delle produzioni. È risultata in flessione la produzione di uva da vinificare ma la qualità è stata considerata migliore rispetto a quella del 2004; è incrementata rispetto all’anno precedente la produzione delle mele; è rimasta stabile la produzione di patate, granoturco ibrido e nostrano ed è leggermente calata la raccolta di kiwi. Anche il quadro occupazionale relativo al settore agricolo è risultato particolarmente positivo (+31%) e caratterizzato dalla presenza di lavoratori indipendenti, supportati dai Consorzi Agrari e dalle iniziative promosse dalla Fondazione Fojanini. Il bestiame è invece risultato meno consistente rispetto all’anno precedente; il calo riguarda soprattutto i bovini ma nonostante ciò è rimasta stabile la produzione di latte destinato al consumo ed alla trasformazione; è leggermente incrementata la produzione del Bitto e del Valtellina Casera, formaggi che hanno ottenuto la DOP. La superficie forestale provinciale è di rilievo ed in alcune zone il rischio da incendio è piuttosto elevato. In provincia di Sondrio si riconoscono tre distretti geobotanici caratterizzati da tipi forestali differenti: il Chiavennasco (valle Nord-Sud e forte dislivello altitudinale; substrati acidi, clima sublitoraneo alpino); il Valtellinese (valle Est-Ovest con un versante marcatamente più caldo; substrati acidi; clima subcontinentale); il Bormiese-Livignasco (valli ad orientamento diverso; substrati carbonatici; clima continentale/sublitoraneo alpino). Superficie destinata a bosco – 2004 Superficie agraria per forma di utilizzazione – 2004 222 15-Province03.qxd 6-04-2007 10:03 Pagina 223 I territori provinciali - Sondrio Energia Consumi petroliferi L’area alpina della Valtellina e della Valchiavenna fornisce al mercato nazionale il 12% dell’energia idroelettrica attraverso 310 opere di captazione, 71 impianti di produzione, 500 km di condotte e canali, 800 km di elettrodotti e diverse dighe che possono accumulare alcune centinaia di milioni di metri cubi d’acqua. La provincia di Sondrio garantisce quasi la metà della produzione regionale di energia elettrica da idroelettrico, con una produzione annua media di 5,5 miliardi di kWh. Una seconda produzione di energia da fonte rinnovabile in provincia di Sondrio è garantita dalle centrali di teleriscaldamento e cogenerazione alimentate da biomassa di Tirano e Sondalo; le centrali – cui sono allacciati 671 fabbricati – vengono alimentate con il cippato consegnato dalle segherie locali, con il materiale derivante dalla manutenzione del verde urbano e con materiale proveniente dai boschi bruciati o bostricati. Consumi elettrici Industria Imprese La provincia presenta la densità produttiva più bassa della regione e pari a circa un cinquantesimo di quella della provincia di Monza e Brianza. In provincia di Sondrio, nel 2005, è proseguita la marginale erosione del numero di imprese manifatturiere ma si è consolidato il processo di qualificazione per i comparti legati alla filiera del legno e per l’agroalimentare, punte di qualità del sistema industriale di Valtellina e Valchiavenna. Si è registrata tendenza negativa per il comparto metalmeccanico. Le esportazioni del settore manifatturiero sono risultate in crescita di ben 19,5 punti percentuali, analogamente al segmento delle imprese artigiane nell’edilizia e nelle costruzioni. Si è notato un leggero segno negativo per il commercio mentre sono aumentate le imprese alberghiere e della ristorazione (+0,4%). L’incremento più significativo ha riguardato le attività immobiliari, l’informatica e la ricerca. Densità delle imprese – 2005 223 15-Province03.qxd 6-04-2007 9:29 Pagina 224 Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombardia 2006 Trasporti Parco veicolare L’indice di dotazione stradale della provincia di Sondrio è pari a poco più di un terzo di quello nazionale; per livello qualiquantitativo la rete stradale provinciale è penultima in Lombardia. Le principali infrastrutture per la viabilità ordinaria – il cui asse portante è la S.S. dello Stelvio – collegano la provincia con la Svizzera e con le province di Lecco, di Brescia e di Bolzano. Il parco veicolare della provincia di Sondrio è di modesta entità e cresce al ritmo relativamente costante del 2% annuo; dal punto di vista della composizione predominano le autovetture (72%), ma i veicoli per il trasporto merci (13%) e i motocicli (12%) sono più abbondanti rispetto ai rispettivi valori medi regionali e crescono ad un tasso annuo (5-6%) superiore a quello del parco provinciale nel suo complesso. Il servizio ferroviario regionale è costituito dalla linea Milano-Tirano e dal tronco minore Colico-Chiavenna. Tasso di motorizzazione Rifiuti Nell’anno 2005 la provincia di Sondrio ha prodotto 79.313 tonnellate di rifiuti urbani con una media pro capite di 1,21 kg/giorno, fra le più basse tra quelle delle province lombarde. In termini di sostenibilità ambientale, l’aumento dei quantitativi prodotti rispetto all’anno precedente (+1.082 t) è stato compensato quasi totalmente dall’incremento della raccolta differenziata, che ha raggiunto il valore del 38,8%. Lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati avviene in piccola parte nella discarica di Saleggio, che al 2005 presentava capacità residua di circa 25.000 m3; attraverso la captazione del biogas proveniente dalla discarica nel 2005 sono stati prodotti 2.600.000 kWh di energia, corrispondenti al risparmio di 600 tonnellate di petrolio equivalente. Parte del verde urbano raccolto viene termovalorizzato nelle due centrali alimentate da biomassa, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati per contrastare i cambiamenti climatici. Produzione di rifiuti urbani – 2005 224 15-Province03.qxd 4-05-2007 9:17 Pagina 225 I territori provinciali - Sondrio Aria Qualità dell’aria – 2005 A causa delle sue particolari caratteristiche orografiche, la provincia di Sondrio presenta emissioni distribuite in modo molto disomogeneo. Le principali emissioni di particolato fine provengono dalle maggiori aree urbanizzate del fondovalle valtellinese (Morbegno, Sondrio e Tirano) anche se aree urbane di minori dimensioni nella media Valtellina spiccano a causa prevalentemente della combustione non industriale e del trasporto su strada (Teglio, Sondalo). Nell’alta Valtellina, malgrado la bassa densità abitativa, sono di una certa rilevanza le emissioni associate al riscaldamento civile (Bormio, Valdisotto e Valdidentro). Il territorio è caratterizzato dall’utilizzo diffuso di combustibili solidi per il riscaldamento. Ne consegue che le emissioni riconducibili all’utilizzo di legna e similari risultano le più significative per la maggior parte degli inquinanti. In particolare, per quanto riguarda il particolato fine le stesse superano di due ordini di grandezza quelle relative al gasolio e all’olio combustibile, rispettivamente secondo e terzo per contributo alle emissioni di questo inquinante. La seconda sorgente in ordine di importanza per il particolato fine è il trasporto su strada. In questo ambito le maggiori emissioni vanno attribuite ai propulsori diesel e, in subordine, ai processi non legati alla combustione quali il sollevamento di polvere dal suolo o l’usura di freni e frizioni. Di minore rilevanza risultano infine le emissioni dei veicoli alimentati a benzina. Rispetto agli inquinanti convenzionali, le registrazioni testimoniano per il progressivo miglioramento della qualità dell’aria. Le concentrazioni di anidride solforosa, che hanno subito un forte calo nei primi anni ’90, negli ultimi cinque anni risultano sostanzialmente stabili; quelle di monossido di carbonio stanno nuovamente decrescendo da alcuni anni; quelle di biossido di azoto mostrano una continua tendenza al decremento. Le concentrazioni di ozono invece, pur presentando un profilo altalenante legato alla variabilità meteoclimatica dei mesi estivi, mostrano una tendenza al lieve ma costante incremento. PM10: fonti di emissione – 2003 PM10: densità emissiva – 2003 225 15-Province03.qxd 6-04-2007 9:30 Pagina 226 Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombardia 2006 Acqua Derivazione delle acque pubbliche Il 95% delle acque concesse in provincia è derivato per uso idroelettrico; le portate sono attribuibili prevalentemente a grandi derivazioni da corpi idrici superficiali. Le acque superficiali provinciali afferiscono a quattro sottobacini idrografici: il bacino del fiume Adda e quello del torrente Mera, appartenenti al bacino idrografico del Po; il bacino del torrente Spool (bacino idrografico del Danubio) e il bacino del torrente Reno di Lei (bacino idrografico del Reno). La situazione delle acque correnti superficiali nella provincia di Sondrio è in progressivo peggioramento: attualmente lo stato ambientale non può essere definito elevato per nessun corpo idrico sorvegliato attraverso la rete di monitoraggio regionale e la causa principale del fenomeno è riconducibile alla sempre più scarsa portata dei corsi d’acqua. Il fiume Adda, ad esempio, subito dopo le sorgenti incontra due sbarramenti in successione; altre interruzioni si trovano a Sernio, Chiuro e Ardenno. La qualità delle acque sotterrane, invece, si può considerare stabile nel tempo; non è stata riscontrata la presenza di sostanze pericolose. La depurazione delle acque reflue urbane soffre in parecchi casi di problemi strutturali determinati dal sottodimensionamento degli impianti, soprattutto delle strutture con potenzialità inferiore a 10.000 A.E. e in esercizio da molti anni. Le realtà produttive più significative presenti in provincia solo sporadicamente eccedono i limiti normativi e mai per sostanze pericolose: queste ultime (idrocarburi di origine petrolifera) vengono invece riscontrate nel 20% circa degli eventi inquinanti accidentali. Un’elevata percentuale di scarichi autorizzati è costituita infine da immissioni prive di apporti inquinanti (acque di raffreddamento indiretto, centri privati di pesca sportiva, troticolture e piscine). Il fenomeno dell’insufficiente diluizione degli scarichi a causa della progressiva diminuzione delle portate dei corpi recettori genera – soprattutto nei corsi d’acqua minori – situazioni di crescente degrado pur in presenza di immissioni conformi ai limiti di norma. Depurazione: conformità dei controlli - 2005 Qualità delle acque correnti (E. coli) – 2005 226