Sigma e Tamron per macro e viaggi
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Sigma e Tamron per macro e viaggi
Test MTF Sigma e Tamron per macro e viaggi In prova due obiettivi interessanti: il Sigma 150mm f/2.8 è un’ottica eccellente per la macro, ma anche per il ritratto, mentre il Tamron 18-270mm f/3.5-6.3 PZD offre una gamma di focali di ben 15x. Questo mese abbiamo messo sul banco di provadueobiettivimoltodiversichehanno delle caratteristiche originali; innanzitutto il Sigma ha una focale 150mm macro che va a colmare una lacuna nei corredi Canon e Nikon, e lo fa con un obiettivo di qualità eccellente. Tamron invece punta sulla fotografia di viaggio offrendo uno zoom dallo straordinario range di focali 15x; la novità rispetto al modello precedente è costituita dal motore autofocus ad ultrasuoni PZD che consente una notevole riduzione degli ingombri e del peso dell’obiettivo. Nuovo anche lo schema ottico. Sigma 150mm f/2.8 EX DG OS HSM Apo Macro Questo interessante obiettivo Macro Full 22 Frame, come la sigla DG sta ad indicare, va ad occupare uno spazio scoperto nella gamma delle focali macro: nel catalogo Canon infatti abbiamo un Macro100mm f/2.8 IS ed un Macro 180mm f/3.5, mentre in quello Nikon vi sono un Micro 105mm f/2.8 ed un Micro 200mm f/4. Giustificata quindi la scelta di Sigma di renderlo disponibile per gli innesti Canon e Nikon, oltre che ovviamente per la propria baionetta. La focale 150mm è un po’ più lunga dei classici 100mm macro e consente quindi di lavorare ad una distanza leggermente maggiore dal soggetto, facilitando il posizionamento di sorgenti luminose. E questo senza arrivare a focali troppo lunghe che presentanounaprofonditàdicampomolto limitata. A questo proposito avremmo gradito la presenza di un’apertura relativa minima inferiore a f/22; in talune applicazioni che richiedonograndeprofonditàdicampopotrebbe infatti risultare utile un diaframma f/32. Il Sigma inoltre, essendo dotato di una grande apertura relativa, f/2.8, si propone anche come medio tele da ritratto, poiché offre la possibilità di un’ottima separazione dei piani di ripresa con un eccellente sfuocato dello sfondo, reso tra l’altro in modo estremamente piacevole per la presenza di un diaframma a 9 lamelle. Questo Sigma 150mm f/2.8 è un obiettivo costruito in modo egregio. Dispone di un numero di lenti estremamente elevato per una focale fissa, ben 19 lenti raccolte in Per accelerare le operazioni autofocus è presente un limitatore della gamma delle distanze, che può essere impostata tra 38cm e 53cm e tra 53cm ed infinito. L’obiettivo è Full Time Manual Focus, ovvero permette di correggere manualmente la messa a fuoco automatica. Il Sigma 150mm f/2.8 è un obiettivo piuttosto pesante, per cui risulta utile l’attacco per il treppiede, orientabile a 360°. Sono presenti sia le scale delle distanze, in metri e piedi, che quella degli ingrandimenti. Il sistema di stabilizzazione ottica consente di utilizzare tempi superiori fino a 4 EV. 13 gruppi; due elementi, il secondo ed il quarto, sono realizzati in vetro a bassa dispersione SLD (Super Low Dispersion) per contenere le aberrazioni cromatiche. La messa a fuoco avviene tramite lo spostamento di gruppi interni (Interna Focus), e questo conferisce all’obiettivo un ottimo bilanciamento, in quanto la sua lunghezza rimanecostante;inoltrelapartefrontaledel barilotto non ruota e quindi possono essere facilmente utilizzati i filtri polarizzatori, chepossonoesseremontatisullafilettatura frontale da 72mm di diametro. Il motore autofocus è ad ultrasuoni HSM (Hyper Sonic Motor) e risulta veloce e silenzioso. Nel complesso si tratta di un obiettivo piuttosto voluminoso e pesante, quindi risulta indispensabile, soprattutto per le riprese macro, l’attacco per il treppiede, orientabile a 360° purtroppo privo degli stop per un preciso orientamento verticale ed orizzontale della fotocamera; è invece facilmente removibile per facilitare le riprese a mano libera. Per quest’ultimo impiego risulta utilissimo il sistema di stabilizzazione ottica, che consente di utilizzare tempi superiori fino a 4 EV senza che si verifichi mosso. Sono presenti due modalità di stabilizzazione, una che compensa tutte le vibrazioni, ed una in cui non vengono compensati i mo- 23 Schema ottico del Sigma 150mm f/2.8 EX DG OS HSM Apo Macro. vimenti orizzontali per rendere possibile il panning. La distanza di messa a fuoco minima, alla quale si raggiunge il rapporto di ingrandimento 1:1, è abbastanza elevata, 38cm e, come abbiamo detto, è utile in numerose situazioni di ripresa. Per accelerare le operazioni autofocus è presente un limitatore della gamma delle distanze,chepuòessereimpostatatra38cm e 53cm e tra 53cm ed infinito. Il deviatore è un po’ duro e non comodissimo, tuttavia la funzione è utile. Sono presenti sia le scale delle distanze, in metriepiedi,chequelladegliingrandimenti. L’obiettivo è Full Time Manual Focus, ovveropermettedicorreggeremanualmente la messa a fuoco automatica. A corredo vengono forniti un’elegante borsa semirigida rivestita in tessuto impermeabile nero, e ben due paraluci in plastica con attacco a baionetta, uno più grande per l’utilizzo su formato Full Frame, ed uno di diametro inferiore in grado di offrire una maggiore protezione per il formato APSC. Eccellente! Non c’è altro giudizio assegnabile ad un obiettivo di classe così elevata. La nitidezza alla massima apertura del diaframma è splendida, con una uniformità di resa sul fotogramma perfetta. Ottima la correzionedelladistorsioneemoltopreciso il diaframma alla sua massima apertura. E’ presenteunaleggeravignettatura,maentro limiti più che accettabili. Non ci sono obiettivi direttamente confrontabili, perché la focale 150mm come già detto è abbastanza anomala. Possiamo comunque dire che le prestazioni sono allineate con quelle di obiettivi famosi come il Canon 100mm f/2.8 Macro ed il Micro Nikkor 200mm f/2,8, obiettivi che sono il fiore all’occhiello delle rispettive case. Tamron 18-270mm f/3.5-6.3 Di II VC PZD Questo zoom, progettato per il formato ridotto APS-C, come la sigla Di II sta ad indicare, è caratterizzato da una gamma di focali davvero enorme: 15x. Prodotto per gli innesti Canon, Nikon e Sony, appartiene alla categoria degli zoom tuttofare, con una focale equivalente che va da circa 27mm, quindi quella di un medio grandangolare, ad addirittura più di 400mm, quindi al super-tele. Proprio per questa focale così lunga appare utilissima la presenza del sistema di stabilizzazione VC (Vibration Control), che consente di eseguire pose più lunghe fino a circa 4 EV rispetto a quelle eseguibili senza stabilizzatore, ovvero fino a circa 1/25s. Il sistema di stabilizzazione non è invece presente per Num. serie Costruzione Fuoco min. Innesto 11975886 19 elementi, 13 gruppi 0.38 m (1:1) Canon, Nikon, Sigma Filtri Diametro Lunghezza Peso ø 72 mm 79.6 mm 150 mm 1150 g su Canon 5D o Nikon D700 sulle Nikon digitali DX su Canon APS-C (1,6x) Giudizio: eccellente Giudizio: ottimo Giudizio: ottimo 5 4 6 5 4 3 8 11 16 22 32 Giudizio: ottimo 1,5 X (eq. 225) +10 % +5 % 0% -5 % -10 % 1 2 CENTRO -1 -1.5 2.8 8 7 6 5 4 3 11 16 22 32 +5 % 0% -5 % -10 % 1.4 2 2 CENTRO 1 .5 0 -.5 -1 -1.5 2.8 5.6 8 11 16 22 32 Giudizio: ottimo +5 % 0% -5 % -10 % BORDO Giudizio: ottimo 0 1 2 BORDO BORDO Giudizio: sufficiente 1.5 4 CENTRO Giudizio: ottimo 1 2.8 +10 % BORDO 0 BORDO ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 0 -.5 5.6 Giudizio: ottimo BORDO 1,5 X (eq. 225) 148 mm 1 .5 4 +10 % Giudizio: sufficiente 1.5 2.8 CENTRO Giudizio: buono 0 BORDO 2 BORDO 1,5 X (eq. 225) CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI CENTRO 148 mm 1.4 1,6 X (eq. 235) 5.6 1,6 X (eq. 235) 4 CENTRO BORDO Giudizio: sufficiente 1,6 X (eq. 235) 2.8 BARILOTTO CUSCINETTO 2 8 3 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 148 mm BARILOTTO CUSCINETTO 1.4 1,6 X (eq. 235) 6 7 9 BARILOTTO CUSCINETTO 7 8 10 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 8 9 ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 148 mm 9 10 1,5 X (eq. 225) 10 ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI DIAFRAMMA VIGNETTATURA DISTORSIONE NITIDEZZA - MTF Eccellente! Non c'è altro giudizio assegnabile ad un obiettivo di classe così elevata. La nitidezza alla massima apertura del diaframma è splendida con una uniformità di resa sul fotogramma perfetta. Ottima la correzione della distorsione e molto preciso il diaframma alla sua massima apertura. E' presente una leggera vignettatura, ma entro limiti più che accettabili. La resa è paragonabile a quella dei migliori obiettivi macro Canon e Nikon. Centro Studi Progresso Fotografico 150mm f/2.8 EX DG OS HSM Apo Macro SIGMA 1.5 1 .5 0 -.5 -1 -1.5 2.8 24 Num. serie Costruzione Fuoco min. Innesto sulle Nikon DX (1,5x) Filtri Diametro Lunghezza Peso 7 6 5 4 5 4 6 5 4 7 6 5 4 Giudizio: discreto 7 6 5 4 7 6 5 4 Giudizio: sufficiente 7 6 5 4 3 3 10 9 8 7 6 5 4 Giudizio: scarso 10 8 10 8 3 9 3 9 10 8 10 8 3 9 3 9 67,1 (eq. 107) 67,1 (eq. 102) 7 264 (eq. 402) Giudizio: discreto 10 8 2.8 4 5.6 8 11 16 22 32 APERTURA DEL DIAFRAMMA 4 3 9 2 5 33,5 (eq. 53) 6 1.4 6 127,8 (eq. 203) 33,5 (eq. 51) 7 Giudizio: scarso 7 10 8 Giudizio: sufficiente 8 3 9 10 9 19,1 (eq. 30) 8 Giudizio: discreto Giudizio: buono 10 9 128 (eq. 194) NITIDEZZA - MTF su Canon APS-C (1,6x) 264,4 (eq. 420) Giudizio: molto buono Giudizio: discreto 25 047787 16 elementi, 13 gruppi 0.49 m (1:3,8) Canon, Sony/Minolta, Nikon Dx ø 72 mm 74.4 mm 88 mm 450 g Le prestazioni sono sensibilmente migliorate rispetto al precedente modello, soprattutto sulle focali lunghe. Alla focale massima, pur dovendo assegnare un giudizio di "scarso" rileviamo valori critici solo nelle parti periferiche dell'immagine. La distorsione alla focale minima pur rimanendo elevata, risulta sensibilmente inferiore a quella del precedente modello. La vignettatura è più che accettabile. Sufficiente la precisione del diaframma. 19,1 (eq. 29) Centro Studi Progresso Fotografico TAMRON 18-270mm f/3.5-6.3 Di II VC PZD 3 10 9 8 7 6 5 4 1.4 2 2.8 4 5.6 8 11 16 22 32 APERTURA DEL DIAFRAMMA 3 ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 264 (eq.401) 19,1 (eq.29) ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 67,1 (eq.102) ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI DIAFRAMMA 0 0 1 2 1 2 1 2 -15 -15 -15 -5 % +10 % +5 % 0% -10 % -5 % CENTRO BORDO 3.5 5 CENTRO 15 10 5 0 -5 -10 15 4 5.6 5.6 8 8 11 11 16 10 5 0 -5 -10 16 15 10 5 0 -5 -10 6.3 8 11 16 22 APERTURA DEL DIAFRAMMA BARILE CUSCINO BARILE CUSCINO +10 % CUSCINO BARILE 264 (eq. 420) 67,1 (eq. 107) 19,1 (eq. 30) -10 % CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 0% 0 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI +5 % 0 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 264 (eq. 420) 67,1 (eq. 107) 19,1 (eq. 30) -10 % 22 22 19,1 (eq. 30) +10 % ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI 0% 67,1 (eq. 107) CUSCINO CUSCINO BARILE -5 % +5 % ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI CUSCINO BARILE 264 (eq.401) 67,1 (eq.102) 19,1 (eq.29) BARILE +10 % 264 (eq. 420) CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI DISTORSIONE sulle Nikon DX (1,5x) ERRORE DI APERTURA IN DIAFRAMMI CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 0 CADUTA DI LUCE AI BORDI IN DIAFRAMMI 264 (eq.401) 67,1 (eq.102) 19,1 (eq.29) VIGNETTATURA Giudizio: scarso su Canon APS-C (1,6x) Giudizio: sufficiente -5 % +5 % 0% +10 % -10 % +5 % 0% -10 % -5 % +10 % +5 % 0% -10 % -5 % Giudizio: buono BORDO CENTRO 0 BORDO Giudizio: sufficiente BORDO -15 -15 -15 3.5 5 4 5.6 BORDO CENTRO 5.6 8 8 11 11 16 16 6.3 8 11 16 22 APERTURA DEL DIAFRAMMA Centro Studi Progresso Fotografico TAMRON 18-270mm f/3.5-6.3 Di II VC PZD Giudizio: molto buono 1 2 1 2 1 2 Giudizio: sufficiente BORDO 15 10 5 -5 0 -10 15 22 10 5 -5 0 -10 15 22 10 5 -5 0 -10 26 PREZZI Sigma 150mm f/2.8 Apo Macro: € 710 Distribuzione: Mtrading, Via Cesare Pavese 31, 20090 Opera (MI). Tel: 02/57.60.44.35 www.m-trading.it Tamron 18-270mm f/3.5-6.3 Di II VC PZD: € 729. Distribuzione: Polyphoto, Via Cesare Pavese, 11/13 20090 Opera (MI). Tel. 02.53.00.21 www.tamron.it Il sistema di stabilizzazione VC (Vibration Control) consente di eseguire pose più lunghe fino a circa 4 EV. Questo Tamron 18-270mm si differenzia dalla versione precedente per il nuovo motore autofocus ad ultrasuoni PZD. Le deformazioni a frequenza supersonica di un cristallo piezoelettrico vengono utilizzate per far ruotare un piccolo rotore, che trasmette il movimento ai gruppi ottici di messa a fuoco; è un sistema estremamente veloce e silenzioso che consente una notevole riduzione degli ingombri e del peso dell’obiettivo. l’innesto Sony, in quanto queste fotocamere dispongono già di un sistema di stabilizzazione sul sensore. QuestoTamron 18-270mm può essere considerato come uno zoom ideale per i viaggi in quanto sostituisce praticamente ogni altroobiettivo.Ovviamenteaccettandoqualche inevitabile compromesso sulla qualità delle immagini. Questomodello,contraddistintodalcodice B008,segueunaprecedenteversionesiglata B003 rispetto alla quale si differenzia per la presenza di un nuovo motore autofocus ad ultrasuoni PZD. Le deformazioni a frequenza supersonica di un cristallo piezoelettrico vengono utilizzate per far ruotare un piccolo rotore, che trasmette il movimento ai gruppi ottici di messa a fuoco; è unsistemaestremamenteveloceesilenziosocheconsenteunanotevoleriduzionedegli ingombri e del peso dell’obiettivo. Non a caso il nuovo modello si presenta sensibilmentepiùcortodelprecedente,con la lunghezza che passa da 101mm a 88mm, ed è più leggero di ben 100grammi (da 550g a 450g). A questo risultato contribuisce anche l’utilizzo di un nuovo schema ottico che vede ridurre il numero di lenti da 18 a 16, sempre comunque raccolte in 13 gruppi con diaframma a 7 lamelle. La parte anteriore dello schema appare immutata, con una lente a bassa dispersione, 27 una a dispersione anomala ed una asferica ibrida, ovvero con uno strato plastico asferico deposto su una lente sferica tradizionale. I cambiamenti sono invece nella parte centrale e posteriore, dove spariscono due lenti tradizionali, ed appaiono, al posto di due lenti asferiche ibride, due più costose lenti asferiche in vetro stampato. La messa a fuoco è interna e di conseguenza la parte frontale dell’obiettivo non ruota, consentendo anche l’utilizzo dei filtri polarizzatori che possono essere montati sulla filettatura da 72mm. E’ possibile mettere a fuoco soggetti fino ad una distanza di 0,49 metri, alla quale con lafocale270mmabbiamouningrandimento quasi macro di 1:3,8. La ghiera, piuttosto piccola, riporta la scala delle distanze. Non è Full Time Manual Focus,quindiperpoterinterveniremanualmente sulla messa a fuoco occorre spostare l’apposita levetta sul corpo dell’obiettivo. La ghiera di controllo della zoomata è invece molto più larga; purtroppo tenendo l’obiettivo rivolto verso il basso, o verso l’alto, la ghiera tende a ruotare da sola. Anche per questo è presente una levetta per bloccare l’obiettivo in posizione retratta durante il trasporto. A corredo è fornito un paraluce in plastica sagomato a tulipano, ma nessuna custodia. Nonostante la riduzione nel numero di lenti e la notevole riduzione di lunghezza, le Schema ottico del Tamron 18-270mm f/3.5-6.3 Di II VC PZD. prestazioni ottiche sono sensibilmente migliorate rispetto al modello precedente, sia nelle focali grandangolari, dove ora viene raggiunto un lusinghiero giudizio di“molto buono”, ma anche sulle focali lunghe che più penalizzavano il modello precedente. Abbiamo quindi un livello di nitidezza più che sufficiente fino alla focale 128mm e, pur dovendo assegnare un giudizio di “scarso”alla focale massima, non possiamo nonrilevarecomequestomodellorimanga nettamente più usabile del precedente in quanto mostra valori critici solo nelle parti periferiche dell’immagine. La distorsione alla focale minima pur rimanendo elevata, intorno al 5% a barilotto, risulta sensibilmente inferiore a quella del precedente modello che superava il 6%. La vignettatura appare invece un po’meno corretta, non alla focale minima dove appare pressoché nulla, ma a quella massima; è comunque più che accettabile. Sufficiente la precisione del diaframma. Si tratta complessivamente di un risultato interessante che può suggerire di prendere in seria considerazione anche un’ottica da 15x, che fino ad ora difficilmente poteva essereritenutaaccettabilenelcorredodiun fotoamatoreattentoallaqualitàdelleimmagini. Non a caso è stato premiato da EISA come European Zoom Lens 2011-2012. Sergio Namias 27