magazine - Bea Beleza

Transcript

magazine - Bea Beleza
MAGAZINE
CAPELLI
MAKE UP
MAMMA COACH
Il colore non
fa più paura
Tutti i segreti del
contouring
Bambini in cucina?
Una nuova sfida educativa
spring/
summer/
2016
1#
2 0 1 6
COSÌ NATURALE
CHE SEMBRA
IL TUO!
Copertura 100% dei capelli
bianchi, massima luminosità
e riflessi autentici.
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Medavita SPA
SOMMARIO
06
MODA
Primavera/Estate 2016
18
TENDENZE CAPELLI
Primavera/Estate 2016
26
CONSULENZA
D’IMMAGINE
La miglior te stessa...
32
BLOOM
COLLECTION
SPRING SUMMET
MEDAVITA
60
AVRÒ DEI
CAPELLI FANTASTICI
Il colore non fa più paura
66
78
Contouring?
Si o no
Le difficoltà come vera risorsa
per il futuro
MAKE UP PUFF
MAMMA COACH
Stefano Banfo
Presidente Medavita SPA
Editoriale
Quante novità in casa Medavita!
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Innanzitutto state leggendo il primo numero di Medavita Magazine, il nuovo media creato
dal team Medavita per accompagnare il lancio dei nostri nuovi prodotti e presentare le
nostre collezioni di tagli e colori a cui affiancheremo interessanti servizi sui temi più
attuali della bellezza, del benessere e della moda.
Bambini in cucina
In questo numero parleremo soprattutto di Colore.
ATTUALITÀ
82
INTERVISTA A...
Lagooneyes.
Il mio sogno, la mia realtà
86
ARTE E CULTURA
Mail Art
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La vita è colore! I colori sono le vibrazioni delle natura che arrivano fino alla nostra anima
creando in noi le emozioni che sono il principale nutrimento della bellezza e del benessere.
Quante volte abbiamo riempito i nostri occhi con lo spettacolo cromatico del mare,
del cielo, delle montagne, dei tramonti e delle innumerevoli visioni offerte dalla natura
mentre la nostra anima vibrava in sintonia con i colori facendoci provare una meravigliosa
sensazione di benessere?
Il colore dei capelli è il primo colore che notiamo in una persona ed ha un ruolo
importantissimo nel determinare le nostre relazioni con gli altri: trasmette vibrazioni ed
emozioni che possono attrarre chi ci osserva comunicando bellezza naturale e benessere
interiore.
I ricercatori di Medavita hanno sviluppato Luxviva, l’innovativa colorazione permanente
che assicura l’intensità del naturale colore dei capelli grazie ad una copertura totale dei
capelli bianchi abbinata ad esclusivi principi attivi naturali nutrienti e protettivi la cui
azione cosmetica dona ai capelli lucentezza e setosità mai viste prima.
I VIAGGI DI VERA
E per chi ama il colore biondo Medavita ha creato Wonderplex, il prodigioso trattamento
protettivo da abbinare ogni volta che vuoi al decolorante o alla crema colorante per capelli
sempre morbidi : Forever Blonde!
Sardegna.
Oltre il mare
Ma le sorprese non finiscono qui!
La nostra collezione moda è ispirata allo stile “sartorial” che ha dominato le passerelle delle
collezioni primavera/estate dei maggiori stilisti italiani ed internazionali. Abiti colorati e
grandi stampe o ricami che abbiamo abbinato a tagli e colori di capelli in sintonia con il
dinamismo dei nostri tempi.
Vi invito quindi ad entrare nel mondo di Medavita iniziando una nuova esperienza di
bellezza e benessere naturali con la lettura del nostro Medavita Magazine.
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Medavita Magazine
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RIFLESSIONI SU UN
SISTEMA
A CORTO DI
IDEE
V
edo, voglio, compro…
e domani ricomincio. Il sistema sociale
ormai funziona così.
Lo si riscontra nella
tecnologia, con innovazioni all’or-
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Medavita Magazine
dine del giorno, capaci di rendere obsolete le proposte di un anno
prima. Lo si percepisce nella stessa
grande distribuzione, risoluta nello
sfornare con prontezza sconcertante innumerevoli, nuovi prodotti. Lo
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si vive ogni giorno nel mondo della
moda: ogni stagione presenta collezioni, fantasie, tagli, stili sempre più
improbabili e lontani, frutto di un
mix di déjàvu, accostati tra loro, con
l’unico obiettivo di offrire qualcosa
di nuovo. E la sensazione qual è?
Quella di trovarsi di fronte a copioni
visti e rivisti.
MA COSA È
SUCCESSO?
IL MERCATO
NON È PIÙ
IN GRADO DI
PRODURRE
NOVITÀ, OPPURE
SIAMO NOI AD
ESSERE DIVENTATI
ORMAI INCAPACI
DI PERCEPIRLE E
APPREZZARLE?
In questa società sempre più “veloce”, ciò che passa davanti ai nostri
occhi, in pochi battiti di ciglia, diventa già vecchio e scontato. E così,
in questo turbinio di “innovazioni” e proposte continue, non riusciamo
più ad apprezzare,
valorizzare… aspettare. Ricordate la
trepida attesa di una
foto a pellicola? Certamente il sistema era
molto più scomodo
rispetto ad oggi; ma
quanta soddisfazione
regalava il momento
della consegna delle
foto legate alle tanto
amate vacanze? Il sapore di questa attesa oggi
non esiste più. Vogliamo
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Medavita Magazine
tutto e subito, bruciamo qualsiasi
novità, perdiamo il gusto di assaporare ciò che ci circonda.
Tralasciando gli innumerevoli danni alla persona causati da tutto ciò,
concentriamoci esclusivamente sugli
effetti che una tale situazione può
provocare sul mercato: nulla ci appare più nuovo, tantomeno straordinario. Pretendiamo, perciò, continue
novità, senza concederci il tempo di
gustarle. Le osserviamo alla velocità
di uno scrolling di una pagina web.
Ci passano davanti e, come la vita
di una farfalla, esauriscono quasi in
quell’istante il loro potere. Così avviene nella moda: gli stilisti continuano
a sfornare capi che l’occhio velocemente e pigramente assorbe e accetta,
ma il cervello non assimila e rifiuta di
portare, se non dopo lunghi anni.
SIAMO
VITTIMA
DI UN GIÀ VISTO
CHE NON
INDOSSEREMO
MAI.
Continuiamo su questa
strada? Una moltitudine di esperti psicologi, terapeuti, critici saprebbe, senza
ombra di dubbio,
dire la propria.
E la moda? come
risponde? Rivede i
propri schemi, ormai
completamente distrutti dai nuovi sistemi di
comunicazione. Decide,
di dare un taglio al vecchio sistema, adattandosi
ai ritmi serrati ed alle richieste del cliente, ritornando, però, a presentare pochi
prodotti, ma giusti, pensati,
ragionati e al contempo subito
pronti per il mercato, in linea
con il nuovo modus sociale che
pretende immediatezza. Queste
sono le prime nuove strategie. L’e-
voluzione ancora ci è sconosciuta.
Ad ogni modo, quanto accade trova anche noi, gruppo editoriale di
Medavita Magazine, particolarmente concordi. Da anni ormai, nella
moda riscontriamo nuvole di proposte, suggerite da stilisti che in molti
casi sembrano solo disperati ricercatori di effetti speciali, che mai nessuno indosserà.
Ecco perché desideriamo aprire
questa nuova porta sul mondo della moda, sposando un leit motiv di
sicuro effetto, proposto per il 2016
da Peuterey. Ci sentiamo in pieno
accordo con quanto afferma, e di
questo “nuovo realismo” auspichiamo a gran voce, il prima possibile,
il ritorno.
“La moda, oggi, si è trasformata in
fiction. Promuove il sensazionale e lo
stravagante, e ha smesso di parlare
alla gente. Peuterey invoca un cam-
biamento. Crediamo che l’abbigliamento debba essere qualcosa di utile
e funzionale, giorno dopo giorno.
La realtà della vita quotidiana è molto più impegnativa di qualsiasi finzione: richiede lo sforzo supremo di
essere se stessi. (…) Invochiamo un
nuovo realismo, che metta il fashion
design al servizio dei clienti, non il
contrario.
Verità, onestà, utilità: questo è il nuovo lusso. Mentre la moda si avventura tra le favole, siamo sostenitori del
reality telling”.
Torneremo ai decenni del novecento che hanno fatto la storia, proponendo, senza fretta, mood definiti e
caratterizzanti, proprio perché non
inquinati dall’ansia di continue novità? Ancora non ci è dato saperlo, ma
certo il freno a mano va tirato. Solo
così sarà possibile ricominciare.
■
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I COLORI
Nell’attesa di un cambiamento prossimo, importante, epocale, ci addentriamo nell’intricato mondo delle
tendenze proposte per questa stagione, mantenendo come sempre una
particolare attenzione nei confronti
di proposte concrete, portabili, liberamente interpretate dalle donne di
tutto il mondo.
Parlando di moda, ciò che caratte-
rizza più di ogni altra cosa una stagione è senza dubbio il colore che la
contraddistingue. Per questo, già da
anni, ci affidiamo fedelmente all’ineguagliabile istituto Pantone, polo di
riferimento che suddivide la stagione
in 10 meravigliosi colori, carichi di
significato.
Parigi, il dolore della Siria, l’incubo
degli attentati, il flagello del bulli-
smo: il disordine sembra regolare,
come un macabro orologio svizzero,
la vita di tutti noi esseri umani. Parole chiave di questo anno appena
trascorso? Instabilità, insicurezza,
paura.
E il 2016? Vuole un po' di quiete,
dopo la tempesta che ha travolto tutto il mondo. Pantone propone, quindi, il colore dell’anno, quello capace
di infondere serenità, equilibrio, sicurezza. E per farlo si avvale di una
proposta dal sapore particolarmente
innovativo. Suggerisce due colori, fusi tra loro. Ebbene sì. I colori
per l’anno 2016, secondo l'autorità
indiscussa in materia, saranno due
nuance pastello: Rose Quartz, un
rosa delicato, e Serenity, un azzurro
cielo tenue e chic. I due colori fusi
insieme ricordano l’alba di una nuova speranza di vita.
Tutta la palette delle tonalità proposta per la stagione viaggerà sul leit
motiv della delicatezza, della calma,
del relax, della riflessione, per regalare al mondo una delle sensazioni
ad oggi più preziose: la tranquillità.
Ecco il passepartout dei colori della
prossima stagione:
Ralph
Lauren
Alexandra
Vanushina
FIESTA
gradazione di
rosso, privo della
vivacità presente
nelle passate
passerelle, ma che
comunque infonde
energia, fermento,
incoraggiando
lo spirito libero
all’esplorazione del
non conosciuto.
Un po' più soft dei
classici reds, ma
carico di carisma.
LIMPET
SHELL
ROSE
QUARTZ
un tono suadente ma
gentile che trasmette
compassione
e un senso di
compostezza.
Ci ricorda di
riflettere su
ciò che ci
circonda.
SNORKEL
BLUE
PEACH
ECHO
ispirato al blu
marittimo, al navy.
Questa gradazione
ci regala energia
e sorriso. Ci
apre immaginari
vacanzieri,
incoraggiandoci a
partire verso mete
inaspettate.
una nuance che
deriva dalla famiglia
degli arancioni;
rievoca amicizia,
regalando un
senso di calore
e un pizzico di
piacevolezza.
LILAC
GREY
mix di lillà e grigio.
In mezzo a tutte
queste nuance si
ricerca il basico, un
sottotono delicato
con un tocco di lillà
pronto a coccolarci.
BUTTERCUP
SERENITY
arioso come il cielo
Agatha Ruiz
una sfumatura
dell’acqua, pura
e fresca, chiara e
pulita. Suggerisce
trasparenza, ma
anche vitalità,
regalandoci con le
sue sfumature attimi
di assoluta pace.
un colore? un modo
di essere. Buttercup
è la goccia che
turba la calma di
questa palette; una
variazione sul tema
che ci illumina, ci
regala forza e ci
induce ad indossare
il nostro accessorio
più bello: il sorriso.
che si espande sopra
di noi. È il colore
della tranquillità;
dona sollievo,
serenità, ci
collega con
gli spazi
aperti e
sconfinati.
ICED
COFFEE
un colore di
transizione, una
sfumatura che
dona sobrietà, cha
avvolge con un
alone di sicurezza
tutte le nostre
emozioni. Richiama
la terra e le sue
qualità, abbinate
alla morbidezza ed
eleganza del caffè.
GREEN
FLASH
Moschino
invita chi lo
indossa ad
esplorare,
a spingersi
oltre. Irradia
con la sua
franchezza,
e si abbina al resto
della palette
in modo
inaspettato
e al contempo perfetto.
Questa tonalità brillante
ricorda la
natura selvaggia, anche nel
grigiore della
città.
Tony Ward
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Medavita Magazine
Ralph
Lauren
Ralph
Lauren
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Igor Gulyaev
Valentino
TESSUTI E FANTASIE
Zulfiya
Sulton
Alexander Wang
FORI E TRAFORI
La stagione primavera estate proclama il trionfo della rete, rivista e
adattata, realizzata in nuovi materiali
come il pvc o la plastica, o rivisitata in forature laser, intagli a fessura,
oblò, pizzi a rosoni e mille varianti di
trafori, impreziositi talvolta di pietre,
nastri o pizzi.
Se dovessimo dare una netta connotazione al primo ventennio del
secondo millennio, senza ombra di
dubbio questa si riassumerebbe in
due parole: tessuti e fantasie.
L’innovazione e la ricerca stilistica
hanno concentrato la massima attenzione su trame, materiali, texture e
accostamenti, inventandone davvero
di “tutti i colori”.
Ormai da anni, i classici canoni
dell’estetica sono stati sovvertiti, a favore di libere interpretazioni e concessioni ad accostamenti mai considerati possibili.
Divertiamoci, quindi, a scoprire i tessuti di tendenza per questa stagione,
e soprattutto ad inventare abbinamenti personali e divertenti, approfittando di un momento d’oro in cui
molto è concesso.
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Medavita Magazine
Elie Tahari
Dennis Basso's
SETA
LAMÉ
Tessuto di particolare carattere per
la stagione è la seta lamé, di nuance e colori pastello brillante, tonalità
di riferimento in quasi tutte le sfilate
della primavera estate 2016. Dagli
slip dress di Cèline, alle camicie in
stile yacht di Ralph Lauren, sino alla
moda-mania dei “pigiami”, la sensualità di questi tessuti apre le porte
ad una femminilità passionale, ma al
contempo delicata.
SE NON È “GREZZO”
NON LO VOGLIAMO
Per la stagione salgono in passerella, in tutto il loro splendore, le trame
filo grezze di lana, cotone e lino. L’effetto è sfilacciato, trasandato,
bucherellato ma con una precisione che non lascia nulla al caso. Il look è
perfetto se abbinato in contrasto a tessuti pregiati e preziosi. L’effetto cool
è garantito.
TULLE MON
AMOUR
Moschino
LAMINATO
MANIA
Pochette cangianti, occhiali
a specchio, zainetti dorati. La
stagione emana
dettagli di luce
abbaglianti e vistosi. Impossibile
non farsi notare!
Top, gonne, camicie, colletti ne sono
stati letteralmente conquistati.
Parliamo di ruches e volant, proposte in versione mini o maxi, conferiscono al più semplice dei look un
allure romantica e dal sapore incredibilmente sofisticato.
In tema di fantasie, non ci facciamo
mancare proprio niente, tantomeno
straordinari giochi di colore che sembrano spruzzati su abiti e accessori
casualmente. Sfumature sorprendenti e pennellate divertenti prendono il
sopravvento, regalando vitalità e solarità al più semplice degli abiti.
PETALI
ROMANTICI
Lungo, romantico, importante, delicato. Il tulle apre le porte ai sogni
principeschi di tante bambine ormai
cresciute. Offre una nuova immagine
di sé, abbinato a fantasie e colori inconsueti o sovrapposto a tessuti più
rigidi e seriosi.
VOLANO
VOLANT
STAMPE
“BOMBOLETTA
SPRAY”
RIGHE
IN RIGA
Le righe attraversano letteralmente
tuniche, camicie, maxi abiti, pantaloni e accessori, diventando regine
incontrastate della stagione con lo
stile yachting club, proposto non
solo in rigoroso blu.
Petali e corolle dalle
mille sfumature faranno
da padrone in questa primavera estate, non solo
poggiandosi su qualsiasi
forma di abito, ma anche
letteralmente sbocciando
su accessori, tubini, tessuti, sfoggiando tutta la loro
tridimensionalità. Fiori
belli da vedere e fiori belli
da toccare. Questa fantasia intramontabile, stando
alle ultime stagioni, non
finisce proprio di stupire
con i suoi effetti speciali.
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Marc
Jacobs
Agatha Ruiz
ACCESSORI
STELLE
E STRISCE
Cosa non potrà mancare nel
vostro guardaroba per la primavera estate? La fantasia
a stelle e strisce. Almeno per uno dei capi presenti
nel vostro armadio, cedete al
richiamo di una delle bandiere più famose del mondo.
Acquisterete in poche mosse
un look dal sapore international, very cool.
Dolce &
Gabbana
POIS
Divertenti, colorati, sobri,
femminili. I pois acquistano vite totalmente differenti,
a seconda del tessuto in cui
si posano e del colore che
li avvolge. Non rinunciate a
questa fantasia, abbinandola
audacemente e con carattere
a qualsiasi altra. È proprio il
caso di dirlo. Ora o mai più!
STAMPE
Le stampe continuano a vivere il
loro momento d’oro. Ritroviamo vere
e proprie cartoline
impresse su maxi
canotte o abiti, oppure un tripudio di
stampe logo sfacciatamente esagerate e
pronte a stupire anche le fashion victims
più allenate.
Dolce &
Gabbana
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PRINCIPESSA
MANIA
OCCHIALI TONDI
COME IL SOLE
Principessa per un giorno? Quest’anno il capo ed i capelli si decorano!
Ogni donna, come una vera regina,
acquista quel fascino etereo proprio
di uno stile “d’époque”, brillando
grazie a diademi, cerchietti,
tiare, bijoux.
Per resistere ai bagliori dei caldi
raggi estivi, gli occhiali da sole non
possono mancare! Mantengono il
loro primato le forme tonde, anni
’70, già viste nella scorsa stagione,
ma quest’anno irrinunciabili dettagli di stile. In alternativa, per non
sbagliare, l’imperativo è puntare su
formati maxi e vistosi, perché
no? impreziositi da glitter e cristalli.
PENDENTI
MUST HAVE
Una donna
senza
ACCESSORI
è come un
quadro senza
cornice.
Per questa
stagione i
riflettori sono
ancora puntati
sui dettagli:
generosi,
ricchi, vistosi,
intensi…
TUTTI DA
SCOPRIRE.
ACCESSORI
I LOVE
ZAINETTO
È proprio il caso di dirlo: il vero accessorio di tendenza per la primavera estate sarà lo zaino, pronto
quasi a sostituire il ruolo della borsa.
Le passerelle ce lo propongono non
più esclusivamente come accessorio
comodo e capiente, ma declinato in
mille versioni di tessuti e fantasie,
come un complemento fashion del
proprio look.
Grandi, fastosi, colorati, pendenti anche fino alle spalle. Oggi
gli orecchini si propongono abbinati
anche a borse, bracciali o collane.
Addio minimal. Benvenuto eccesso!
GLADIATORE
CATENE
Le catene hanno fatto capolino
su tutte le passerelle internazionali,
adornando abiti, borse, scarpe e
gioielli, sia nella versione oro che in
quella argento.
Desideri essere alla
moda? Scegli l’accessorio giusto,
adornato “nel
modo giusto”.
Balmain
Vero must have per
le scarpe di stagione
sarà lo stile gladiatore: lacci e laccetti
in camoscio, corda,
pelle laminata o traforata, alla caviglia o
sotto il ginocchio. I
sandali spopoleranno
tra le fashion victims,
ma anche una semplice pump tacco 12
sarà travolta da questa
tendenza ma con un
tocco più soft e glam,
arricchendosi di laccetti posizionati intorno alla caviglia.
SANDALI
SPORTIVI
Torna la classica ciabatta: comoda, sportiva e inaspettatamente glam
con le loro suole bi-texture, le fibbie,
i decori e un impareggiabile comfort.
SECCHIELLO
FIOCCHI…
NASTRI…
FOULARD
Da portare in vita,
attorno al collo, annodati, grandi, vistosi,
su braccia, spalle o
caviglie. La primavera
estate sarà all’insegna
di eleganti e femminili fiocchi. Mille tipologie da indossare in
altrettanti modi. Non
si avrà che l’imbarazzo della scelta.
INTRAMONTABILI
CAPPELLI
I cappelli non perdono la loro freschezza e attualità: estivi copricapi
di paglia, divertenti e colorati berretti baseball, copricapi
a tesa larga, dal sapore
bon ton o da marinaio, fino al cappello stile hollywood
per un effetto diva
d’altri tempi.
Le borse secchiello sono
molto popolari nelle collezioni di questa stagione:
modelli sbarazzini, giovanili ma dall’allure incredibilmente fashion.
Oggi, come gli zaini,
sono previsti in tantissime forme e colorazioni, anche in
versione mini.
Moschino
Medavita Magazine
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I MUST
HAVE
Ogni stagione propone certamente i suoi capi di tendenza. Al di là,
però, delle forme più in auge, ciò
che contraddistinguerà la primavera
estate 2016 sarà un diktat su tutti: la
sovrapposizione. Il segreto per
essere trendy e al passo con i tempi
consiste nel sovrapporre e, perché
PANTALONI…
ALLA CAVIGLIA
no, invertire i capi tra loro. Sfilano,
quindi, proposte di camicie a maniche corte, indossate sotto micro top,
o mini maglie portate sopra camicie
o t-shirt over. L'invito è giocare con
i capi, sovvertire i classici canoni,
osare, sperimentare e creare look
inediti.
Alexandra
Vanushina
Louis Vuitton
Tipici in estate, ma quest’anno un
vero e proprio tormentone saranno i pantaloni alla caviglia,
portati con l’orlo sfilacciato o definito, magari con risvolto finale, più
o meno marcato. Le proposte degli
stilisti, da Milano a New York, spaziano dai modelli “seconda pelle”
che evidenziano la silhouette a
quelli più morbidi, "ma sempre
aderenti, nella parte finale, alla
caviglia".
Anthony Vaccarello, Isabel
Marant.
Isabel
Marant
DALLA VITA IN GIÙ
ONLY SALOPETTE
Dior
Dsquared2
DALLA
VITA IN SU
REGGISENO A
VISTA
Il reggiseno, in perfetta linea
con il trend ispirato all’invertire, finalmente rivendica un po' di giusta
attenzione, stravolgendo i consueti canoni di stile. Stanco di passare
inosservato, si insinua baldanzoso tra top, balconcini, camicie, corpetti. L’effetto
sexy è assicurato.
Dolce & Gabbana, Roc h a s ,
Mugler,
Gucci.
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Medavita Magazine
VESTITI “BARE
SHOULDERS”
SPALLINE
A SBUFFO
Per questa primavera estate le spalle rivendicano una nuova attenzione. Top, camicie, vestiti le
svelano maliziosamente, rivelando
un look particolarmente femminile
e provocante. Non ci sono scuse. La
temperatura sarà anche dalla vostra:
preparatevi a scoprirle! Blugirl,
Dsquared2, Giorgio Armani.
Le spalle sono in primo piano in tutti
i sensi, o perché scoperte o perché
arricchite da stoffe importanti che
conferiscono volume e sostegno:
sbuffi, balloon, volant per maniche
più gonfie e vistose che mai.
IMPRESCINDIBILMENTE…
CHIODO
Si fa strada un pezzo unico sexy e
particolarmente amato: il body.
Evidenzia le forme
e sfoggia curve da
schianto anche in
città. In versione
sgambata per le più
audaci, o portato
sotto gonna o pantaloni per le più
morigerate.
Moschino,
Stella Jean.
La giacca di pelle o ecopelle torna anche per questa stagione in miriadi di versioni. Si presenta in forme
sempre più originali, con applicazioni, colori inconsueti, lavorazioni particolari. Da indossare assolutamente
con qualsiasi capo. Louis Vuitton,
Hermès, Diesel Black Gold.
BODY
Sportiva, chic, morbida, aderente.
Timidamente proposta nelle scorse
stagioni, per la primavera estate vive
un vero e proprio tripudio di declinazioni. La vedremo certamente passare, comoda ed elegante al contempo, per le strade cittadine.
Ermanno Scervino, Saint
Laurent, Philosophy di Lorenzo Serafini.
PANTAPALAZZO
PIGIAMI
DI GIORNO
La moda quest’anno ha deciso di
farci stare particolarmente comode e lasciarci uscire…in pigiama!
Ebbene sì. La scelta è per una morbidissima seta a tinta unita o in fantasia floreale, per non rinunciare alla
comodità ma in perfetta linea con le
tendenze più cool. Etro, Tommy
Hilfiger, Alexander Wang.
Per chi ama la comodità ci sono
anche tagli molto più morbidi e
confortevoli, stretti e alti in vita ma
molto larghi di gamba. Perfetti
per evidenziare il giro vita e al contempo camuffare qualche grammo di
troppo.
Cèline, Dries Van Noten,
Giorgio Armani.
■
GONNA A RUOTA
Alexander
Wang
Lunga fino alle caviglie, al ginocchio o cortissima: la tendenza per la
gonna a ruota della primavera
estate 2016 è giocare con le lunghezze. Perfetta da abbinare ad un micro
top e sandali o, in versione più lunga,
perfino con le sneakers.
Stella Jean, Dolce & Gabbana, Chanel.
VITA ALTA
La vita alta è il diktat dei nuovi pantaloni per la stagione. La primavera
ne propone alcuni modelli fascianti
e ancora più estremi, alti ben sopra
l’ombelico, anche valorizzati in vita
da un cinturone largo.
Philosophy
Chanel
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L
a stagione primaverile è certamente la
più adatta per pensare alla scelta di
nuovi look e in generale alla propria bellezza. Sarà
l’umore risollevato in attesa di
giornate lunghe e luminose; sarà
il pensiero di periodi di riposo
imminenti; fatto sta che, mai
come in questa stagione, l’attenzione per le nuove tendenze in
arrivo è alle stelle.
Spesso gli stilisti tendono a proporci tendenze a dir poco stravaganti, ritenendo indispensabile
che le fashion victims scoprano e
provino nuovi look. Non si considera, però, il fatto che spesso
anche un minimo cambiamento
possa generare incredibile entusiasmo. A volte la semplice introduzione di una frangia conferisce un aspetto nuovo e fresco,
senza bisogno di ulteriori innovazioni.
OGNUNO
DI NOI, QUINDI,
POTRÀ SCEGLIERE
ANCHE SOLO UN
PICCOLO
PARTICOLARE
TRA I NUMEROSI
TREND SUGGERITI,
PER SENTIRSI
STRAORDINARIAMENTE
ALLA MODA.
LE PROPOSTE,
PER QUESTA
STAGIONE, SONO
TANTE E VARIEGATE.
SI ORIENTANO
SU MOLTEPLICI
LOOK E
SODDISFANO
UN AMPIO
VENTAGLIO DI
ESIGENZE.
Abbiamo provato per voi ad individuare alcuni comuni denominatori:
CAPELLI NATURALI
PRIMAVERA
ESTATE
STRAORDINARIAMENTE
MODA…
… A PARTIRE DAI CAPELLI
18
Medavita Magazine
Lunghi, medi o corti, ma comunque
liberi. Il liscio piastra è ancora out, in
favore di leggeri movimenti, volumi
più o meno naturali, libere espressioni delle ciocche, non costrette e
irrigidite, ma fluide e ariose.
CAPELLI SCIOLTI
Il raccolto rimane, ma morbido e interpretato con ciocche semi libere. I
capelli si portano sempre più sciolti sulle spalle. Il gusto è semplice e
poco scenografico.
Diesel Black Gold
Juana Martin
Slava Zaitsev
CAPELLI
ADORNATI
a scendere dal podio. Lo ritroviamo
in tutte le sue varianti: wob (wavy
bob), lob (long bob) e shag bob.
L’imperativo per avere capelli alla
moda è quello di adornarli con
un’infinità di accessori: mollette,
foulard, forcine, cerchietti, evoluti in principesche piccole corone,
nastri, fasce e tutto ciò che la fantasia suggerisce.
CAPELLI CON
SFUMATURE
INTENSE E
MORBIDE
CAPELLI
MEDI
Indecise in merito alla lunghezza da
portare in questa primavera estate?
La verità sta ancora nel mezzo. Elegante e attuale, il taglio medio stenta
Valentin Yudashkin
Il colore vive un momento di particolare attenzione. Sono sempre due,
o più di due, le nuance che giocano
insieme, creando effetti sfumati e
variegati tra i capelli. A parte alcuni casi specifici, le tonalità di colore
tornano ad essere portabili e particolarmente calde.
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Monique Lhuillier
MOVIMENTI
CAPELLI
NATURALI E
RIGA CENTRALE
DEFINITA
I capelli, sempre più sciolti, mantengono un aspetto naturale e morbido.
L’unico dettaglio pulito è la scriminatura, possibilmente al centro
della testa e ben definita e netta.
EFFETTO
SPIAGGIA MANIA
È proprio il caso di dirlo! Il look
effetto spiaggia è ormai un tormentone da molti anni. Le ciocche
sono spettinate ad arte come appena
alzate dal letto, o al termine di una
divertente giornata al mare. I boccoli
definiti e costruiti sono ancora per il
momento out.
AL DI LÀ DI
QUESTE
5 MACRO
TENDENZE,
SCOPRIAMO
INSIEME TUTTO
CIÒ CHE LA MODA
CAPELLI CI RISERVA
PER LA STAGIONE,
APPROFONDENDO
IL MONDO DEI
MOVIMENTI,
DEI TAGLI, DEI
RACCOLTI E DEI
COLORI PIÙ COOL
DELLA STAGIONE.
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Medavita Magazine
FRISÉ
ANCORA WET
La primavera propone volume e per
ottenerlo non c’è nulla di meglio del
frisé, che già da solo conferisce ai
capelli una tangibile corposità. L’effetto ondulato che regala può anche
essere riprodotto dall’esecuzione di
piccole trecce, lasciate asciugare e
poi sciolte.
Sarà per l’incredibile praticità, o per
l’allure particolarmente sexy che regala, ma l’effetto wet, ancora per
questa stagione, continua la sua ascesa come uno degli styling di maggiore
tendenza. È davvero perfetto per qualsiasi lunghezza, dal lungo fino ad arrivare al corto, regalando un look particolarmente adatto alle serate estive.
CAPELLI…
DI LATO
Desideri portare i tuoi capelli lunghi
e fluenti, senza perderti in impegnative acconciature? Se la risposta è affermativa, limitati ad un solo, veloce
gesto fashion: portali su un lato,
fermando l’altro, rimasto scoperto,
con alcune forcine dello stesso colore dei tuoi capelli e un po' di lacca.
Sarai di estrema tendenza ma limitando al massimo i minuti davanti
allo specchio.
VOLUMI E
COTONATURE
Parola chiave della primavera estate
è volume. Indifferentemente, sia su
radici che su lunghezze, i tuoi capelli
dovranno prendere il volo, selvaggi
e spavaldi. Via libera anche a cotonature importanti, pronte a combattere contro la forza di gravità.
Yulia Kosyak
OGNI RICCIO
UN CAPRICCIO...
E la moda lo sa. Per questo continua
a sostenere, a perfetto braccetto con
volume e movimenti liberi, look ricci o mossi, estremamente voluminosi
ed elastici.
Nicole Miller
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Slava Zaitsev
TAGLI
RACCOLTI
Francesco
Scognamiglio
IRRESISTIBILMENTE
FRANGIA
Altro inarrestabile must, già da qualche anno, è la frangia. La stagione
la propone naturale, sbarazzina, lunga, tendenzialmente folta e piena. In
alternativa si suggerisce un effetto “a
tendina”, pronto a lasciare scoperta
la parte centrale della fronte.
Slava Zaitsev
Luke Leandro Cano
ONLY LOB
Esiste una lunghezza veramente
trendy suggerita dalla stagione? Il
lungo gli sta facendo una concorrenza spietata, ma ormai, parlando
di moda, possiamo dire che abbia
sbaragliato davvero qualsiasi avversario. Il lob, long bob, ovvero il
caschetto alle spalle, ormai si trova
senza esclusioni sulla testa di tutte.
Anche le inguaribili sostenitrici del
lungo hanno ceduto alla forbice per
sperimentarne l’ebbrezza, almeno
per una volta.
CASCHETTO CON
FRANGIA
TRECCIA
A ELICA
L’ha proposto Taylor Swift e ancora
non sappiamo se diventerà tendenza,
ma i presupposti ci sono tutti, visto
il particolare seguito che, da sempre,
hanno i suoi look. È un caschetto
perfetto e definito, portato appena
sotto le orecchie, rigorosamente con
frangia piena e liscia. È uno dei pochi casi in cui fino ad ora si sia notato l’effetto liscio, anche se parliamo sempre di un liscio leggermente
bombato, anni ’60.
La treccia ancora non ha esaurito la
sua forza travolgente e rimane una
delle tendenze più amate tra i raccolti. Per la stagione, la proposta più
nuova è la treccia a elica, realizzata partendo da una coda. Per le più
tradizionali, ad ogni modo, la versione base, a tre ciocche, rimane di
estrema attualità.
SCALATO
ALLA FARRAH
FAWCETT
Anche la coda, nelle sue mille varianti, si rivela un must per la primavera estate. Vista la particolare ascesa
della frangia, la tendenza le vede accoppiate in un mix irresistibile.
Uno dei tagli di maggior grido della
stagione, e non solo, è sicuramente il
mood anni ’70, alla Farrah Fawcett: i
capelli sono lunghi, la riga è centrale, la frangia è presente ma morbida
e irregolare, con il caratteristico effetto a tendina; il taglio è scalato per
conferire al look leggerezza e movimento.
CORTO SHAGGY
Il corto rimane una tendenza. Per
questa stagione si propone ancora
più estremo con evidenti rasature,
ma sempre valorizzato da un ciuffo
frangia con il quale giocare e costruire look diversi.
Imperativo della stagione è dato dal
movimento anche su ciocche corte,
valorizzato dallo stesso taglio “arruffato”, scompigliato, scalato, spettinato, in una parola shaggy.
CODA E FRANGIA
Andres Sarda
RACCOLTI…
INTRECCIATI
Gli intrecci sono sulla cresta dell’onda. La stagione ne propone singoli,
a coppie, distribuiti su tutta la capigliatura, oppure perfino arrotolati su
loro stessi, come supporti di meravigliose acconciature.
Zulfiya Sulton
Goga Nikabadze
TOP KNOT
Lo chignon alto torna di grande
attualità, particolarmente sfoggiato
dalle star sul red carpet, quanto nella
vita di tutti i giorni. In una versione
più easy, la tendenza lo vede, posizionato su una chioma lasciata sciolta e libera, dare vita ad un attualissimo semi raccolto.
Ketione
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Medavita Magazine
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COLORE
BLONDE
AMBITION
BRONDE, RONZE
E ORA BROUX
Il colore vive un momento di particolare attenzione, dovuto soprattutto
alla creazione di tonalità personalissime, costruite su misura sui capelli
delle donne, unendo due o tre sfumature insieme, e creando effetti unici
e vibranti. Dopo l’unione del castano con il biondo e del biondo con il
rosso, la stagione alle porte propone
il broux: un castano intenso che si
accende di sfumature ramate o profondamente rosse (brown e rouge).
Il nuovo mix valorizza qualsiasi tipo
di carnagione, basterà giocare con la
tonalità di rosso più adatta.
È LETTERALMENTE
ESPLOSA UNA BLONDE
MANIA!
Che siano schiariture, balayage,
effetti moda o assoluti, il mito del
Biondo rimane imperturbabile nel
mondo degli Hair Fashion trends.
MammySize
E oggi si può essere bionde in assoluta sicurezza grazie a
WONDERPLEX di MEDAVITA.
L'esclusivo sistema protettivo che assicura massima protezione della fibra
durante il processo di schiaritura.
Il capello rimane morbido e
luminoso, protetto e riparato in profondità.
WONDERPLEX,
FOREVER BLONDE.
HAIR
CONTOURING
ROSSO RAME
Il rosso rame, direttamente dalla passata stagione, detiene il suo
primato. Da quello dorato, alle
tonalità più accese, conferisce
alla donna che lo porta un tocco
di sensualità e femminilità senza
precedenti.
GRIGIO MANIA
Continua a spopolare tra le celebrity,
ma non solo: sbirciando su instagram,
scopriamo un interessante numero di
sostenitori del grigio tra i capelli.
E il fenomeno sembra non voler trovare pace. Le nuance grigie, dalle più
chiare alle più scure, colorano i capelli per creare look dal forte impatto
che non passeranno certo inosservati.
Anna Sui
Di contouring si parla molto in tema
di trucco già da molti anni. Esso mira
a definire e scolpire le forme del viso,
attraverso un sapiente uso di creme
più chiare o scure. Perchè non lavorare con le stesse logiche, utilizzando il
colore dei capelli e le diverse tonalità?
In una stagione caratterizzata dall’associazione di diversi colori, abbinati
insieme, nasce l’hair contouring:
tecnica di colorazione per capelli che
agisce sulla chioma per ricreare l’ovale del viso, considerato forma perfetta
per eccellenza, attraverso l’uso di toni
di colore diversi. Niente come questa
tecnica può essere più in linea per valorizzare al meglio la bellezza di ogni
singola donna. Siamo certi che l’hair
contouring per questo motivo avrà
un proseguo davvero luminoso.
■
L’innovativa colorazione permanente che assicura l’intensità del naturale colore dei capelli
grazie ad una copertura totale dei capelli bianchi abbinata ad esclusivi principi attivi naturali nutrienti e
protettivi la cui azione cosmetica dona ai capelli lucentezza e setosità mai viste prima.
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Medavita Magazine
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Medavita SPA
Consulenza d’immagine
a cura di Marzia Nardi
Hair stylist e consulente d’immagine
• • •
i piace riflettere sulla bellezza e sull’unicità di ognuno di
noi.
Amo guardare la gente, in particolare le donne, e percepirne i tratti, i punti di forza, le scelte di stile. È fantastico
osservare come ogni individuo possieda una propria straordinaria bellezza, alle volte esibita, in certi casi velata; talvolta consapevole,
spesso inconsapevole!
Uno splendido sorriso, occhi come gioielli, capelli meravigliosi, incarnato prezioso… in ognuna di noi c’è un potenziale di bellezza in attesa solo di essere
liberato!
Quando parliamo della nostra immagine, ci riferiamo ad un insieme di forme
e colori: la forma del nostro viso, del corpo e le linee dei capi che indossiamo;
il colore degli occhi, della pelle, dei capelli e le tonalità che prediligiamo per
sentirci belle!
Perché, che ci crediate o no, il colore ha il potere di farci apparire più belle, più
riposate, più giovani o, al contrario, più stanche, più segnate, meno luminose.
Ma partiamo dall’inizio.
Color me beautiful
la miglior…
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Medavita Magazine
Già negli anni ’50 e ’60, a Hollywood, con l’avvento del cinema a colori, compresero come il
colore avesse il potere di donare importanza scenica alle attrici. Robert Door, famoso costumista
dell’epoca, aveva iniziato ad utilizzare dei cartoncini colorati che accostati al viso delle attrici
permettevano di scegliere i colori più adatti da
utilizzare per crearne gli abiti. Successivamente, con l’aiuto di Carol Jackson, crearono quello
che ancora oggi si chiama “color me beautiful”
o tradotto volgarmente “colorami bella” dando
vita alla professione del consulente d’immagine.
Quando si parla di colore, è indispensabile precisarne la natura. Il colore che vediamo è contenu-
Ognuna di noi ha
una gamma di
colori specifici che
la premiano e la
illuminano; colori che,
accostati al nostro viso,
sprigionano un potere
magico, come se
fossimo una stazione
radio che, sintonizzata
sulla giusta frequenza
colore, diffonde la
migliore delle melodie.
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La risposta nelle stagioni…
Nello studio del colore, il metodo Munsell (The Munsell color system, 1921)
classifica i colori tenendo conto di tre
fondamentali parametri:
LA CHIAREZZA O
LUMINOSITÀ
quanto è chiaro o scuro un colore, bianco o nero ma anche verde chiaro o scuro, rosso chiaro o scuro etc.
LA QUALITÀ
CROMATICA
la tipologia di colore (rosso, blu, viola,
etc), ma anche se il colore è caldo, di
matrice gialla, o freddo, di matrice blu.
Per ogni colore esiste sia la versione
calda che fredda.
IL GRADO DI
SATURAZIONE O
BRILLANTEZZA
È un colore brillante o pastello? È un
colore saturo, pieno brillante o soffice,
morbido, delicato?
to nella luce, ed è il potere di un oggetto di assorbire alcune frequenze
e di rifletterne una. Il vaso rosso, ad
esempio, assorbe tutte le frequenze
colore, e riflette solo la rossa, tanto
da portarci a definirlo, appunto, rosso.
Anche noi stessi rispondiamo a questa legge della natura, assorbendo alcune frequenze colore e riflettendone altre. Se accostiamo al nostro viso
quei colori che tendiamo a riflettere,
diventiamo luminose e distese; se, al
contrario, ci accostiamo i colori che
assorbiamo, questi ultimi tenderanno ad appesantire i nostri tratti.
Lo so; fin qui ci siamo, ma certamente vi starete domandando: come faccio a capire quali sono i colori che
devo accostare al mio viso? Indubbiamente esistono delle figure professionali chiamate consulenti d’immagine che attraverso un test delle
cromie, che ad oggi si esegue con
circa 60 teli colorati, sono in grado
di accompagnarvi verso la scelta dei
vostri colori amici, ma voglio provare
a spiegarvi ancora qualcosa.
PRIMAVERA
La donna primavera rievoca un’e-
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Medavita Magazine
I CONSULENTI
D’IMMAGINE
HANNO
CLASSIFICATO
QUATTRO
MACRO
TIPOLOGIE
CROMATICHE,
IDENTIFICATE
CON LE
STAGIONI:
PRIMAVERA,
ESTATE,
AUTUNNO,
INVERNO.
Se ci pensate, ognuna di queste stagioni ricorda in natura colori molto
diversi. Vediamo quali sono e proviamo ad identificare le tipologie di
donne che vi appartengono.
splosione di natura e colore: le sfumature dei fiori, il verde brillante dei
prati, l’azzurro intenso del cielo. In
primavera il mondo si tinge di colori
saturi e brillanti. Le donne che appartengono a questa stagione hanno
capelli dalle tonalità naturali, che
variano dal biondo grano al rame,
alle volte castano medio con riflessi caldi dorati o ramati. Evidenziano
occhi che spaziano dal verde acqua,
turchese o topazio o nocciola e una
pelle dall’invidiabile radiosità pesca
o tendente alle lentiggini. Le donne
primavera spesso sono premiate dalla
scelta di colori chiari (medio chiari)
caldi e brillanti. Scelgono l’oro per i
gioielli, il bianco burro, il blu navy al
posto del nero, il marrone dorato, il
verde brillante, il corallo, il salmone e
l’arancio. Sono, invece, penalizzate da
tutti i colori freddi e pastello.
Primavere famose?
Charlize Theron, Kate Hudson,
Nicole Kidman.
ESTATE
La donna estate esibisce colori bruciati dal sole intenso, soffici e pastellati. Le donne appartenenti a
questa stagione hanno capelli dai
riflessi naturali/cenere, da castano
chiaro a biondi. Spesso nell’infanzia
sono chiarissime, successivamente
scuriscono con un effetto grigiastro
(“topo” come piace dire a voi!). Gli
occhi possono essere da azzurri a
grigio verdi, ma non si esclude la
variante verde nocciola. La pelle, da
chiarissima a media, con sottotono
rosa confetto o avorio, ha spesso un
aspetto fresco e delicato. Sono donne
premiate dalla scelta di colori chiari
(medio chiari) freddi e pastello.
Scelgono l’argento/oro bianco per i
gioielli, il bianco soft o il beige come
neutro chiaro e il blu scuro al posto
del nero; optano per il beige, il cacao, l’azzurro, la lavanda e il grigio
perla. Sono invece penalizzate da
tutti i colori caldi e brillanti.
Estati famose le ritroviamo in
p ri m
avera
estate
Michelle Pfeiffer, Jennifer Aniston,
Uma Thurman.
AUTUNNO
Chi di voi non si è mai incantato di
fronte alla spettacolare immagine di
un bosco autunnale? Con i suoi colori caldi e soffici: l’arancio zucca, i
rossi mattone, i verde scuro, l’autunno ci apre una nuova palette di colori scuri, caldi e morbidi. Le donne
appartenenti a questa stagione hanno capelli naturali, da medi a scuri,
con riflessi caldi, dorati, caramello o
ramati. Gli occhi nocciola, topazio,
verdi o marroni sono sempre caratterizzati da una radiosità ambrata.
L’incarnato da chiaro a medio, a volte è lentigginoso, con sottotono ambrato dorato.
Sono donne premiate dalla scelta di
colori da medio a scuri, caldi e soft.
Scelgono l’oro per i gioielli, il bianco burro e il cammello come neutri,
raramente reggono il colore nero al
quale devono prediligere il blu; privilegiano, infine, il cammello, il marrone, il giallo ocra, il verde pino e la
terracotta. Sono penalizzate, quindi,
da tutti i colori freddi e brillanti.
Tra le star, ricordiamo donne autunno
di spicco come Julia Roberts,
Julianne Moore, Cindy Crawford.
INVERNO
L’inverno è contraddistinto dal freddo, dalla neve e dal ghiaccio che fa
brillare tutti i colori. Avete mai notato come la neve rifletta la luce e
illumini tutto ciò che la circonda?
L’inverno è una stagione caratteriz-
a u t u nno
inverno
zata da colori scuri, freddi e brillanti. Le donne appartenenti a questa
stagione presentano capelli naturali,
di una tonalità media o scura, anche
molto scura, priva di qualsiasi riflesso dorato ramato. Gli occhi marrone
scuro, neri, nocciola o grigio verdi,
ma anche zaffiro o verde smeraldo
(variante denominata Biancaneve),
accompagnano normalmente un incarnato diafano, dalle tonalità avorio. Pensiamo, per farci un’idea a
Megan Fox o Dita Von Teese.
L’incarnato, da chiaro a medio, tende spesso ad una tonalità olivastra e
comunque con sottotono rosa confetto, beige freddo. Sono donne premiate dalla scelta di colori da medi
a scuri, freddi e brillanti. Scelgono
l’argento/oro bianco per i gioielli,
il bianco ottico e il nero ma anche
il blu; sposano altresì il verde smeraldo, il bordeaux, il viola o il blu
china. Al contrario, sono penalizzate
da tutti i colori caldi, morbidi e pastello.
Inverni famosi? Monica Bellucci,
Anne Hathaway, Liv Tyler.
Da quanto detto è chiaro come sia
possibile apparire al meglio, optando
per le giuste scelte colore. Rimango
comunque fermamente convinta che
la bellezza sia qualcosa che brilla da
dentro. È nei gesti, nei modi, nelle
intenzioni. È quella sensazione che
provi quando ti guardi allo specchio
e ti senti bene non solo perché ti vedi
bella, ma perché sai, in cuor tuo, di
essere la miglior “te stessa”.
■
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WONDERPLEX
FOREVER
BLONDE
Hai sempre desiderato una splendente
chioma dorata, o dalle sfumature del
ghiaccio, ma senza rinunciare a capelli
sani, morbidi, pieni di vita, in una parola
meravigliosi?
Da oggi puoi avere tutto,
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schiariture,
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• mèches,
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futuro, senza compromettere la performance del servizio e il
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spring / summer 2016
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Medavita Magazine
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ANASTASIA
Curladdict:
Shampoo elasticizzante
e Maschera elasticizzante
Solarich:
Filler ristrutturante
protettivo pre e doposole
e DD Cream
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Medavita Magazine
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Medavita Magazine
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ANASTASIA
Curladdict:
Shampoo elasticizzante,
Maschera elasticizzante,
Mousse disciplinante forte
Solarich:
Filler ristrutturante
protettivo pre e doposole
Huile d’Étoile:
Olio aureo
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Medavita Magazine
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Medavita Magazine
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DANIELA
Nutrisubstance:
Shampoo sostantivante
nutritivo e Maschera
sostantivante nutritiva
Solarich:
Filler ristrutturante
protettivo pre e doposole
Luxviva:
Cera matt leggera
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Medavita Magazine
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DANIELA
Nutrisubstance:
Shampoo sostantivante
nutritivo e Maschera
sostantivante nutritiva
Solarich:
Filler ristrutturante
protettivo pre e doposole
Curladdict:
Fluido modellante forte e
Crema disciplinante media
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Medavita Magazine
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TATIANA
Hairchitecture:
Shampoo volumizzante,
Mousse volumizzante
radice media,
Lacca gas forte
Hydrationique:
Fluido cationico
Solarich:
Filler ristrutturante
protettivo pre e doposole
spring / summer 2016
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Medavita Magazine
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TATIANA
Hairchitecture:
Shampoo volumizzante
Hydrationique:
Fluido cationico
Solarich:
Filler ristrutturante
protettivo pre e doposole
Lotion Concentrée
Homme:
Gel medio
Cera crystal spray
estrema
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Medavita Magazine
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spring / summer 2016
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Medavita Magazine
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GABRIEL
Lotion Concentrée
Homme:
Shampoo anticaduta
uomo, Crema gel leggera
Hydrationique:
Fluido cationico
Hairchitecture:
Crema gel volumizzante,
Mousse leggera
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Medavita Magazine
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Medavita Magazine
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JEFF
Requilibre:
Shampoo
sebo-equilibrante
Lotion Concentrée
Homme:
Gel medio,
Gel lucido estremo
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Medavita Magazine
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1 COLORE
IL COLORE È IDENTITÀ: esprime personalità, è
un modo per comunicare chi siamo, per lanciare
messaggi. In più, deve rendere la nostra chioma
bellissima in tutti i sensi:
INTENSO E VIBRANTE
2RIFLESSI
PROFONDI
3 COPERTURA
100% DEI
ALLA VISTA
grazie all’intensità e profondità dei riflessi;
AL TATTO
CAPELLI BIANCHI
4ALTISSIMA COSMETICITÀ
5ELEVATO
RISPETTO
grazie all’estrema morbidezza, setosità
e pettinabilità;
ALL’OLFATTO
grazie ad una profumazione dalle note al
contempo lievi e persistenti.
DELLA CUTE E DEI
CAPELLI
E il capello deve essere sano, curato, nel suo pieno
fulgore.
Il colore permanente autoprotettivo Luxviva è
l’innovativa colorazione che assicura l’intensità del
naturale colore dei capelli, grazie ad una copertura
totale dei capelli bianchi abbinata ad esclusivi
principi attivi naturali nutrienti e protettivi.
6ALTO POTERE
TRATTANTE
DELLA FIBRA
7TENUTA
LONG LASTING
8FEDELTÀ ALLA
CARTELLA
COLORI
UN MIX DI STRAORDINARI ATTIVI DONA
AI CAPELLI LUCENTEZZA E SETOSITÀ
MAI VISTE PRIMA.
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1 Amino
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per la fibra
del colore e ripara
dai danni UV
Azione protettiva
Medavita Magazine
(semi di girasole)
•
•
58
2 Helianthus
annuus
•
Azione protettiva e
3 Gomma
di guar
Proprietà filmogene
•
e condizionanti per
la fibra
4 Speciale
molecola
lucidante
Colore brillante
Morbidezza e
•
•
5 Speciale
molecola
blocca odore
Ridotta esalazione
•
ammoniacale
pettinabilità
antiossidante
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Avrò dei capelli fantastici
a cura di Tamara Rosso Duva
Haircare consultant Medavita
• • •
L
il
COLORE?
non fa più paura!
60
Medavita Magazine
a colorazione ha radici profonde nella storia. Quella che
siamo abituati a conoscere
oggi non è altro che una forma
più evoluta di una prassi molto antica, diffusa in luoghi diversi,
ma caratterizzata da scopi comuni:
distinguersi dalle altre tribù e prendersi cura di sé per piacere agli altri.
Nel neolitico veniva usata la terra
d’ocra, gialla e rossa. Ovidio testimonia che le donne romane portavano
capelli di colori diversi, tra i quali
primeggiava il celeste. La migliore
scuola, ad ogni modo, fu quella delle
donne etrusche: le diverse incursioni
romane al nord scatenarono tra le
donne il desiderio del colore biondo.
Perciò dalla Gallia e dalla Germania,
il capitale umano riforniva abbondantemente Roma di capelli biondi,
trattati con calce viva per schiarirli
ancor di più e creare le primordiali
parrucche ed extension. Per coprire
i capelli bianchi, a quel tempo, venivano utilizzate formule con sali di
rame, d’argento e piombo. Durante
il Rinascimento, per realizzare il famoso rosso tiziano (biondo ramato),
i capelli venivano lavati di frequente
con liscivia e asciugati al sole; oggi
noi diremmo “sbiaditi e scoloriti”.
Beatrice Sforza, per schiarire i capelli, usava una mistura di grano,
bile di bue, radici di noci e zafferano. Insomma è chiaro che un intero
libro non basterebbe per raccontare
cosa le donne e anche gli uomini non
siano stati disposti a fare per tingere i capelli; è altrettanto innegabile
quanto tale rito ancestrale sia rimasto invariato nei millenni e nei secoli.
LA LISCÌVIA
popolarmente denominata lisciva, è una soluzione alcalina contenente di solito idrossido di sodio, comunemente chiamato soda caustica, oppure idrossido
di potassio; può essere ottenuta anche come miscela di sapone e carbonato,
perborato o perossido di sodio. Si tratta di un detersivo naturale a bassissimo
impatto ambientale.
61
Da sempre così richiesto, il settore
dei coloranti per capelli, nel tempo, ma in particolare nell’ultimo
secolo, è andato incontro a continui
progressi in termini qualitativi, ma
altrettanto quantitativi. Il mercato
della colorazione per capelli oggi
rappresenta circa l’8% del valore totale della produzione da parte delle
industrie cosmetiche. Del resto, ai
giorni nostri, ancora più di ieri, questi prodotti aiutano a sentirsi più giovani, attraenti, sensuali, contribuendo ad aumentare la stima in se stessi
e facilitando i rapporti interpersonali. Tutto questo a patto di un’assoluta osservanza di norme e condizioni
che, rispetto ai secoli scorsi, si sono
rese tassative.
Le colorazioni devono rispettare
criteri severi sia per quanto riguarda l’aspetto chimico e tecnologico
dei procedimenti produttivi – al
fine di ottenere molecole sempre
più di elevata purezza – sia per
ciò che concerne il profilo tossicologico. Per garantirne la massima
bellezza e salute, oltre ai coloranti,
questi cosmetici sono stati arricchiti con sostanze idratanti, protettive
e nutrienti, così che, a fine trattamento, il capello risulti non solo
colorato, ma anche morbido, lucido
e setoso.
Secondo le statistiche ufficiali, le
colorazioni per i capelli sono utilizzate da oltre il 60% delle donne. Le
motivazioni sono molteplici: c’è chi
le usa per coprire i capelli grigi, chi
per soddisfare un’esigenza di cambiamento, chi per dare vivacità alla
chioma. La frequenza media di
utilizzo? Almeno 6-8 volte l’anno.
I coloranti per capelli, sono ormai
sempre più utilizzati anche dagli
uomini (stando ai dati li usano fra
il 5 e il 10%). Si tingono i capelli per
mascherare i segni dell’invecchiamento o per acquistare nuovo fascino.
62
Medavita Magazine
Vediamo insieme come oggi
si presenta il mondo del colore.
Le colorazioni si suddividono in tre categorie principali,
in base alla resistenza ai lavaggi e alla durata della colorazione.
COLORAZIONI
TEMPORANEE
Le colorazioni temporanee, o riflessanti, si utilizzano non tanto per
modificare la colorazione dei capelli,
quanto per conferire effetti speciali come l’aggiunta di brillantezza al
colore, la rimozione del tono giallastro dai capelli grigi, o l’aumento
dell’intensità del colore stesso. La
loro durata è di circa una settimana e
vengono eliminati con un lavaggio. Il
colorante è costituito da molecole di
grandi dimensioni, acide e solubili in
acqua, che non penetrano attraverso la cuticola ma si depositano sulla
superficie dei capelli. Si applicano
sotto forma di gel, mousse, spray, sui
capelli lavati e tamponati.
COLORAZIONI
SEMI PERMANENTI
Le colorazioni semi permanenti o colorazioni dirette, sono, invece, molecole colorate a basso peso molecolare. Sono impiegate in presenza di un
agente alcalino che rende il capello
più permeabile e permette la diffusione della molecola attraverso la
corteccia, ovvero la parte più interna
del capello. Si applicano per 10-14
minuti e poi si risciacquano. Il colore
permane per 4-6 settimane. Si possono utilizzare per ravvivare il colore
naturale, per modificare e coprire i
primi capelli bianchi e per conferire
riflessi intensi e diversi dal colore naturale. Sono consigliate a chi ha una
bassa percentuale di capelli bianchi e
non vuole ancora vincolarsi con una
ricrescita netta del colore. Non permettono, però, di schiarire il proprio
colore, dal momento che non contengono ossidanti.
COLORAZIONI
PERMANENTI O AD
OSSIDAZIONE
Tra i prodotti per la colorazione dei
capelli, i più largamente impiegati sono i coloranti ad ossidazione,
detti anche colorazioni permanenti.
Grazie a queste, è possibile ottenere
colori molto vicini a quelli naturali. La naturalezza, la lucentezza la
vastissima gamma delle tonalità li
rendono molto popolari e adoperati. Sono perfetti per coprire grandi
percentuali di capelli bianchi, grazie alla presenza dell’ammoniaca
che permette agli agenti coloranti
di entrare più in profondità, o per
schiarire i pigmenti naturali per
poter ricolorare il capello come si
desidera.
In generale tutti i prodotti di colorazione odierni sono strutturati
nell’ottica di un pieno rispetto della
materia dei capelli e del risultato
desiderato. Ecco perchè, oggi molto più di ieri, è possibile applicare
colorazioni su capelli che hanno
subito anche altre tipologie di trattamento, come decolorazioni, permanenti, decapaggi; inoltre, i pigmenti coloranti hanno una capacità
di penetrazione nel capello molto
più intensa, garantendo un risultato duraturo. Di conseguenza, le
colorazioni più all’avanguardia non
lasciano fastidiose tracce sui capelli
e rispettano ai massimi termini l’equilibrio della cute.
63
Lo sviluppo della ricerca scientifica
applicata alla cosmesi ha permesso di elaborare nuove colorazioni
meno dannose per i capelli, la cute
e per l’organismo. Ricorrere al fai
da te, acquistando prodotti di scarsa
qualità, realizzati in paesi in cui non
esiste alcuna forma di controllo sulla
produzione, può essere anche oggi
rischioso e danneggiare seriamente i
nostri capelli e la cute.
Medavita, attraverso la sua cultura di
ricerca scientifico-formulistica, ha voluto contraddistinguersi anche nella colorazione, proponendo un
COLORE RICCO DI ATTIVI,
DALLA COPERTURA
ECCELLENTE E I RIFLESSI
INTENSI, PROFONDI ED
ESTREMAMENTE LUMINOSI,
CHE RISPETTA LA CUTE E I
CAPELLI.
Il processo di ossidazione si svolge,
quindi, direttamente
ALL’INTERNO DEL
CAPELLO,
garantendo così una maggiore
copertura e tenuta.
Insomma mai come oggi colorarsi i capelli non è più un
gesto obbligato e necessario
per soddisfare delle esigenze
sociali,
MA UN VERO
E PROPRIO
TRATTAMENTO
DI BELLEZZA
CHE SI PRENDE
CURA DEI NOSTRI
CAPELLI, NEL PIENO
RISPETTO DELLA
LORO SALUTE.
COADIUVANTE
NELLA TUTELA
DEL CAPITALE
COLORE.
COLORI
VIVI, VIBRANTI,
PIÙ A LUNGO.
Girasole (Helianthus annuus),
Amino Concentrée.
■
Il nuovo colore
di Medavita, è un'innovativa colorazione permanente che assicura l’intensità
del naturale colore dei capelli grazie ad
una
COPERTURA TOTALE DEI
CAPELLI BIANCHI
abbinata ad esclusivi
PRINCIPI ATTIVI NATURALI
NUTRIENTI E PROTETTIVI
la cui azione cosmetica dona ai capelli
lucentezza e setosità mai viste prima.
È arricchito con Amino Concentrée (attivo di Medavita), un complesso di tre
aminoacidi puri che si ancorano selettivamente nei punti di rottura della
cheratina e la riparano e con seme di
Girasole e gomma di Guar per contrastare i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento della fibra, e nutrire i capelli. Un’altra caratteristica che lo rende
davvero speciale è l’ossidazione ritardata. Tale processo rallentato permette
al COLORE
DI ENTRARE
ALL’INTERNO DELLA FIBRA
CON MAGGIORE EFFICACIA,
SENZA DANNEGGIARE
LA CUTICOLA.
64
Medavita Magazine
L’AMMONIACA… QUESTA
SCONOSCIUTA.
L’ammoniaca è una sostanza volatile, utilizzata per aprire le squame del
capello e schiarire il colore naturale, garantendo al pigmento la possibilità di
fissarsi all’interno del fusto capillare e regalare una colorazione duratura. A
causa della sua volatilità, elemento positivo, d’altra parte, perché garantisce la
non permanenza all’interno dei capelli, presenta un odore pungente, difficile
da coprire, che spesso contribuisce a creare intorno a sé un alone di particolare
scetticismo.
I vantaggi dell’ammoniaca nelle colorazioni per capelli sono molti: i pigmenti
della colorazione, per essere fissati in modo permanente all’interno dei capelli,
necessitano di trovare una materia “ospitale” che consiste in un capello con
le squame, ovvero il rivestimento esterno, aperte. L’ammoniaca è il prodotto
ideale per raggiungere questo scopo. I prodotti per la colorazione che la
contengono, inoltre, risultano avere proprietà eccellenti per la brillantezza,
la copertura dei capelli bianchi e la durata del colore. A causa della sua
volatilità, si può effettivamente percepire durante l’applicazione un odore un
po’ particolare, ma al contempo ciò evita che i capelli rimangano sottoposti alla
sua azione per lungo tempo, rischiando di “aprirsi” più del necessario e quindi
compromettendo in modo evidente la loro salute. Il livello del pH e l’apertura
delle cuticole dei capelli si va, infatti, normalizzando nel corso del processo di
evaporazione dell’ammoniaca.
Quanto detto, ci porta a capire come tale sostanza sia ingiustamente indicata
come preoccupante nelle colorazioni per capelli. Anche il suo campo di
applicazione è ampio. A dispetto di ciò che si pensi, è una sostanza molto
ben tollerata, presente in cospicue quantità, in natura, in molte forme. Si trova
nell’aria, nelle acque, nel suolo, in liquidi di piante e di animali, e anche nel
corpo umano.
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Make Up Puff
a cura di Marina Iaconfcic
Make up artist
• • •
È
proprio il caso di dirlo;
tutti parlano di contouring: bloggers, youtubers,
pagine web dedicate al
make up.
Le aziende di trucco hanno lanciato sul mercato un'infinità di prodotti
per realizzarlo: polveri, pencil set,
palette e kit professionali.
Pare si tratti di una grande novità,
alla portata di tutti; ma è davvero
così?
In realtà il contouring non è un’innovazione; è sempre esistito, anche se si
è reso trend solo negli ultimi anni.
Kim Kardashian, modella e personaggio televisivo statunitense, ne ha
fatto il suo cavallo di battaglia, e il
suo bel viso, scolpito da contouring
e highlighting, ne è diventato il modello portavoce. Digitando su youtube “contouring Kim Kardashian”, vi
apparirà un video che è stato capace
di superare, in un solo anno, 30 milioni di visualizzazioni. Incredibile!
Al di là della moda, il contouring è
sempre stato una tecnica di make
up. Se ne è fatto largo uso in ambito
cinematografico, fin dagli anni ’20,
epoca in cui il trucco doveva essere
particolarmente “pesante” a causa
delle pellicole in bianco e nero, senza definizione e sgranate. I chiaro
scuro, creati ad arte, dovevano caratterizzare le espressioni dei volti ed
erano, quindi, parte integrante del
personaggio (pensate all'espressionismo tedesco); dovevano essere marcatamente evidenti e creare contrasto, proprio per evitare che il volto si
perdesse nella luce. Discorso analogo
vale anche per il make up teatrale: a
teatro è indispensabile vedere i tratti
del viso, anche da lontano.
Nell’introdurre questa tecnica, iniziamo, intanto, con il chiamarla con
il proprio nome in italiano: trucco
correttivo o, meglio ancora, luci e
ombre o chiaroscuro. Quest’ultimo
termine sarà certamente familiare a
coloro che disegnano o dipingono; le
regole sono le stesse. Aprite un libro
AL DI LÀ DELLA
MODA, IL
CONTOURING È
SEMPRE STATO
UNA TECNICA DI
MAKE UP. SE NE
È FATTO LARGO
USO IN AMBITO
CINEMATOGRAFICO,
FIN DAGLI ANNI’20
IL CONTOURING
Il contouring consiste nella
creazione dei contorni, ridefiniti
con ombreggiature. L’highlighting,
invece, si riferisce all’illuminazione
di alcune parti del viso. Contouring
più highlighting danno origine
allo sculpting. Per praticità di
espressione, però, si tende ad
utilizzare unicamente il termine
contouring.
66
Medavita Magazine
67
IL CONTOURING
E LE BASI
GLI STRUMENTI DEL CONTOURING
Per realizzare il contouring é fondamentale la scelta dei pennelli. Di regola
andrebbe utilizzato un pennello con la punta piatta e larga, dalle setole
corte, perfetto per scolpire le zone e ridisegnare i volumi. Anche un pennello
angolare da fondotinta potrebbe fare al caso vostro. In linea di massima per
il contouring si consigliano pennelli non troppo grandi. Tenete presente che si
necessita di definizione e precisione. Scolpire il viso con il make up richiede
molta accuratezza. Anche nel caso in cui optaste per l’utilizzo di prodotti in
polvere, vale la stessa regola: scegliete pennelli da blush angolari e non troppo
grandi. Per la terra il discorso si equivale. Non si dovrebbero mai usare quei
“pennelloni" grossi e informi che selvaggiamente si agitano sul viso, alzando
una nuvola di terra; quest'ultima serve, infatti, per scolpire!
Nel caso decidessimo di usare
prodotti fluidi o cremosi per il
contouring, sarà indispensabile
realizzare una base di fondotinta
sempre fluido o cremoso,
assolutamente non in polvere, per
evitare di ottenere una poltiglia
impossibile da sfumare. Nel caso,
invece, utilizzassimo le polveri o la
terra, allora la base potrà essere
realizzata con le texture preferite.
ll correttore/illuminante, un must
della base, in questo caso può
essere tralasciato, perché sarà
l’highlighting a svolgere lo stesso
lavoro, ma con risultati ancora più
evidenti.
di make up e uno di tecnica di disegno per ritrattistica, e scoprirete che
sempre di contouring si parla.
Il parallelo con il mondo dell’arte
ci aiuta anche a comprendere che
questa metodologia non è così semplice come sembra, in particolare
perché ogni viso necessiterebbe di
un contouring realizzato su misura.
I prodotti da usare dovranno essere
scelti con molta cura e altrettanta attenzione sarà richiesta per sfumarli.
Ricordate che l'effetto Kardashian
risulta molto bello in fotografia o in
video, ma nella vita reale rischiereste
di sembrare un mascherone da circo.
IL MIO CONSIGLIO
È DI LASCIARE IL
CONTOURING PIÙ
COMPLESSO ALLE
CELEBRITIES E
DEDICARCI AD UN
CONTOURING BASE,
ALLA PORTATA DI
TUTTI.
68
Medavita Magazine
Partiamo, quindi, con la scelta dei
prodotti. Ricordate che abbiamo
bisogno principalmente di un prodotto scuro e uno chiaro; la via
di mezzo la otterremo fondendoli e
sfumandoli insieme. Le più esperte
potranno anche dilettarsi con prodotti cremosi o fluidi, ma attenzione,
le principianti o le frettolose dovranno optare per le polveri.
È fondamentale partire su una base
già pronta, perché l'incarnato dovrà
essere liscio e uniforme. Quando
parliamo di base già pronta, s’intende una dose di fondotinta, preceduta da crema ed eventuale primer.
É importante scegliere un prodotto
sottile che dia un effetto naturale ma
che regali anche una buona copertura. Applicatelo come siete abituate: poco prodotto, sfumato con un
pennello per fondotinta, dal centro
del viso verso l'esterno, procedendo
a piccoli tocchi e piccole zone, in
modo da far aderire il prodotto e coprire ogni piccola imperfezione.
Per creare l’effetto chiaroscuro, è
consigliabile usare due diverse tonalità di fondotinta e un correttore, oppure due polveri minerali di diverso
colore o ancora, giocare di correttore/illuminante per i punti highlighting, e di terra per il contouring.
Con il colore più scuro, si tracciano
delle linee nette sulle zone da snellire, incavare o smussare:
»» sotto lo zigomo, dalla punta
dell'orecchio verso le labbra;
»» nella parte alta della fronte, partendo dall'attaccatura dei capelli.
Vi consiglio di non scurire troppo
le tempie. Esse necessitano di
luce, perché solo in questo caso
conferiscono all'occhio un piacevole effetto lifting naturale;
»» in corrispondenza della piega
dell'occhio e verso il sopracciglio;
»» nella zona centrale, subito sotto
il labbro inferiore, per un effetto
labbra carnose;
»» nella parte inferiore della punta del
naso, e i contorni del dorso del naso.
Le zone devono essere proprio de-
lineate con dei tratti di colore; per
questo é importante usare un pennello con una punta ben tagliata e
sottile. Dopo aver tracciato le zone
scure, si passerà ad applicare il prodotto chiaro (l'highlighting) nelle
aree che si desidera enfatizzare ed
illuminare:
»» all’altezza dello zigomo;
»» nella parte centrale del mento;
»» sotto al punto più alto del sopracciglio;
»» nell’angolo interno dell'occhio e
sotto gli occhi;
»» sul dorso del naso;
»» sull’arco di cupido (solco, sotto il
naso, che si collega alle mucosa
delle labbra);
»» nelle pieghe naso geniene (due
pieghe che si formano ai lati del
naso e vanno a circondare le
labbra come due parentesi);
»» sulla parte centrale della fronte;
Queste ultime aree saranno ovviamente più ampie rispetto a quelle
da scurire e, di conseguenza, anche
il pennello potrà essere un po' più
largo.
A questo punto, con le dita, una spugnetta o un altro pennello, dovrete
sfumare le due tonalità, prestando
attenzione a fonderle, ma non troppo, perché l’obiettivo é quello di lasciare in evidenza le parti scure.
Una volta soddisfatte del risultato ottenuto, potrete fissare il tutto con un
velo di cipria.
Queste chiaramente sono linee guida
per un viso regolare. Per un contouring perfetto, dovreste adattare tutti
pennello punta
piatta, larga e
setole corte
(1)
questi consigli alle vostre proporzioni del viso, modificandoli in base a
ciò che vorreste camuffare o esaltare.
Allora, cosa ne pensate? Vi sembra
facile? Questi brevi accenni di base
possono certamente regalare interessanti spunti per migliorare il nostro
make up. Il contouring completo
“alla Kardashian”, per intenderci, non è per nulla facile; porta via
molto tempo e richiede una buona
dose di manualità. È innegabile, ad
ogni modo, che sia davvero in grado
di fare miracoli! Potreste pensare di
adottarlo per una serata importante
o per un servizio fotografico, ma siete
davvero convinte di voler stravolgere
a tal punto i vostri tratti? Tutte uguali, con gli zigomi prorompenti e le
guance scavate?
Vi lascio al proposito, due citazioni
su cui riflettere:
(2)
pennello
angolare da
fondotinta
viso
LUNGO
viso
O
SQUADRAT
"L'ASSENZA DI
DIFETTI NELLA
BELLEZZA È DI PER
SÉ UN DIFETTO"
H. HAVELOCK ELLIS
"NON MI PIACE LA
BELLEZZA DI SERIE;
NON C’È BELLEZZA
SENZA QUALCHE
STRANEZZA”
KARL LAGERFELD.
viso
RETTANGOLARE
viso
TRIANGOLARE
INVERTITO
viso
O
ROTOND
viso
A DIAMANTE
viso
A CUORE
viso
TRIANGOLARE
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69
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70
Medavita Magazine
Medavita SPA
71
Attualità
a cura della Redazione
• • •
BAMBINI IN CUCINA?
UNA NUOVA SFIDA EDUCATIVA
CORSI DI CUCINA PER BAMBINI:
PARLIAMO DI UN TREND TRA I PIÙ ORIGINALI DEGLI ULTIMI ANNI.
CE LO CONFERMANO LE NUMEROSE TRASMISSIONI DI CUCINA,
GIÀ PARTICOLARMENTE ORIENTATE AI PICCOLI CONCORRENTI,
E CE LO TESTIMONIA ANCHE BARBARA GAMBAROTTO,
UNA DELLE SOCIE FONDATRICI DI BABI’S CAKE,
LABORATORIO DI CAKE DESIGN.
72
Medavita Magazine
”S
empre più bambini,
oggi, sono informati e
particolarmente interessati al mondo della
cucina. Un po' coinvolti dagli adulti, un po' entusiasmati dalla televisione, finalmente
cucinare sta diventando un hobby
davvero universale.
La mia stessa attività è nata come
laboratorio di cake design, per creare dolci su misura in occasione di
eventi speciali privati o aziendali.
Fin dall’inizio, però, insieme alla
mia socia Barbara Milan, abbiamo
compreso che un trend importante
sarebbe stato quello dei corsi, da subito particolarmente richiesti. Mai
avremmo pensato, ad ogni modo,
che i nostri migliori allievi sarebbero
diventati proprio i bambini.
I corsi di cucina”, ci racconta, “si
sono presto riempiti, ottenendo subito un buon successo. Ma le attività che hanno riscosso, e tutt’oggi conseguono più consenso, sono
proprio quelle rivolte ai più piccoli.
Abbiamo organizzato diversi tipi di
laboratori, concentrandoci in particolare su dolcetti e piccola pasticceria, per poi dedicarci alla nostra
specialità: le decorazioni. Ad ogni
corso seguiva spesso una seconda
edizione, e i bambini si dimostravano incredibilmente entusiasti e al
contempo interessati. Da qui nacque l’idea dei summer lab, laboratori creativi di cucina, della durata
di 4 settimane o meno, a seconda
delle esigenze, organizzati nel periodo estivo, per insegnare ai bimbi ad approcciarsi al mondo della
cucina in modo facile, sicuro, divertente ma soprattutto responsabile”.
BARBARA MI
RACCONTA
CON DOVIZIA DI
PARTICOLARI E
GLI OCCHI UN PO'
SOGNANTI, CARICHI
DI PASSIONE PER IL
PROPRIO LAVORO,
UNA GIORNATA TIPO
AL SUMMER LAB
DI CUCINA.
“L’orario di entrata dei bambini è
fino alle 9. Mentre si aspettano a
vicenda, i neo arrivati si cambiano,
indossano il grembiule, gli zoccoletti, indispensabili per entrare nel
laboratorio operativo; si legano i
capelli e indossano con un certo orgoglio i cappelli da chef. La prima
cosa che imparano è che il laboratorio è la cucina, e come tale richiede assoluto rispetto, attenzione ed
estrema pulizia. Con i giorni, quindi, la vestizione diventa un rito consapevole e obbligato. Entrando in
un laboratorio di cucina, si rendono
conto di avvicinarsi ad un ambiente
professionale che richiede il rispetto
di regole ben precise e una spiccata
capacità organizzativa. A fine settimana, tale sarà la considerazione
verso il luogo, che in autonomia si
toglieranno e metteranno il cappello da chef, rispettivamente all’uscita e all’entrata del laboratorio.
Una volta definite le regole, ci sediamo tutti insieme e organizziamo
la giornata. Comunico loro i pasti e
le merende che con le proprie mani
prepareranno nel corso della mattinata.
73
Descrivo gli ingredienti necessari,
i passaggi per effettuare le diverse ricette, e quando è tutto chiaro,
entriamo insieme in laboratorio.
Ognuno ha un compito prestabilito, che varierà di giorno in giorno,
in modo tale da consentire il raggiungimento di alcuni principali
obiettivi di apprendimento:
1
utilizzare la bilancia e pesare
diverse tipologie di ingredienti;
Oltre a ciò, i bambini impareranno
a portare avanti un lavoro dall’inizio alla fine, vedere dove c’è da pulire, organizzare il piano di lavoro,
coordinarsi all’interno del gruppo,
rispettando regole, spazi e soprattutto persone”.
Il summer lab incentiva all’autonomia. Per questo Barbara ha
scelto di abituarli ad apparecchiare,
sparecchiare e lavare i propri piatti,
nonostante la presenza in laboratorio
di una lavastoviglie. “È incredibile
come i bambini rispondano positiva-
mente e con entusiasmo, arricchendo
il bagaglio personale di tante, piccole, grandi vittorie”.
Mentre la prima fase della giornata
richiede una maggiore dose di concentrazione, attenzione e diligenza, impegnando i bambini a livello
mentale; dopo mangiato, a seguito di
un’oretta di svago e gioco, possono
occuparsi di qualcosa di educativo,
ma che permetta alla creatività di
avere libero sfogo.
“Ci dedichiamo ad attività artistiche, sempre applicate al mondo
2
rompere e sbattere un uovo;
3
usare l’impastatrice e i diversi
strumenti;
4
riconoscere gli attrezzi da cucina e
maneggiarli con consapevolezza;
5
grattugiare il formaggio;
6
utilizzare il coltello per tagliare i
cibi;
7
regolare il fornello a seconda delle
temperature desiderate;
8
posizionare correttamente un
coperchio;
9
apparecchiare la tavola;
10
lavarsi il proprio piattino;
74
Medavita Magazine
della cucina” prosegue,
“come decorare biscotti,
modellare con la pasta di
zucchero, dipingere con i
colori alimentari. Al termine della giornata, i piccoli
cuochi e cake designer possono portare a casa i loro
capolavori e godere dei
complimenti e della stima
dei loro cari”.
La giornata termina alle
16.00. Barbara racconta che
nelle prime ore in laboratorio, i bambini sono molto spesso chiusi e riservati,
ma davvero in poco tempo,
anche grazie a un continuo
coinvolgimento e allo spirito collaborativo che permea l’intera giornata,
emergono i caratteri, le emozioni e
uno straordinario desiderio di condivisione.
Si vivono anche momenti particolarmente spassosi: “Con le uova, i
bimbi si divertono da matti. Anche quando ce ne sono solo tre da
rompere, tutti spingono per poterlo
fare, tanto che spesso mi trovo a
far rompere più uova del necessario, conservandole poi per lavori
successivi. A volte capita qualche
Babi’s Cake nasce dall’amicizia di
Barbara & Barbara, amiche unite
dalla passione per la pasticceria e il
Cake Design: anima intraprendente e
cuore creativo si fondono nell’obiettivo
comune di offrire ai clienti un servizio
personale, per rendere unici e deliziosi
i vostri momenti speciali.
www.babiscake.com
piccolo guaio, come le brioches
bruciate in forno perché troppo
impegnati a giocare, impasti messi in freezer, invece che in frigo, o
qualche uovo finito per terra, ma
il valore che ho scoperto nel summer lab supera qualsiasi piccolo
disagio.
I bambini comprendono l’impor-
tanza delle materie prime,
riscoprono la ricchezza di
un prodotto fatto a mano,
in un’epoca caratterizzata
da cibi precotti o sughi in
scatola. Ho visto anche un
approccio diverso nei confronti del cibo da parte di
bimbi dichiarati dai genitori inappetenti. L’idea di
assaggiare un piatto realizzato con le proprie mani,
supera il classico rifiuto
della pietanza.
E non è finita! I bambini
tornano a casa entusiasti
e propositivi: la cucina
può diventare un nuovo
piacevole momento da
condividere tra genitori e figli.
E poi, perché no? Mi rivolgo alle
mamme dei maschietti. Un laboratorio di cucina è anche un’importante educazione per gli uomini
del futuro. Pensate che i bambini
rappresentano circa il 30% dei
nostri partecipanti. E il trend è in
continua crescita. Educando fin
da piccoli al riconoscere il mondo
della cucina come luogo non etichettato dall’esclusiva femminile,
daremo una mano anche alle donne del futuro!”
75
E finisce così il nostro viaggio in un
mondo che sa di cose semplici, sapori
riscoperti, valori acquisiti attraverso
un’esperienza unica e ricca di insegnamenti preziosi da regalare ai propri bambini.
Mamme! Proviamoci! seguiamo il
suggerimento di Barbara e chiudendo l’occhio su un po' di farina caduta
a terra, o burro schiacciato sotto la
sedia, iniziamo a realizzare qualcosa
di buono con i nostri bimbi.
Volete iniziare già da subito? ecco
qui una veloce ricetta per voi, suggerita da Babi’s Cake.
DONA NUOVA VITA
ALLA TUA CUTE CON IL
PEELING
DETOSSINANTE
CUTIS PURA,
a base di Anice stellato giapponese.
Frolla per biscotti
ricetta del famoso pasticciere Luca Montersino
SUBITO PER TE
IL TRATTAMENTO
IN OMAGGIO!
Ingredienti:
500 gr di farina 00 • 300 gr di burro a temperatura ambiente
(tirarlo fuori dal frigo mezz'ora prima di usarlo)
200 gr di zucchero a velo o semolato • 80 gr di tuorli • 1 pizzico di sale
bacche di vaniglia (una piccola punta)
Attenzione! vietata la vanillina • buccia di limone grattugiata
preparazione:
Disponete la farina a fontana sulla spianatoia; unite lo zucchero, il burro morbido a pezzetti, i tuorli, il sale, la buccia grattugiata del limone e i semini della bacca di vaniglia. Impastate bene il tutto velocemente fino a compattare il
composto; formate una palla e fatela riposare in frigorifero almeno 30 minuti
coperta con carta domopack (per diminuire i tempi di raffreddamento, fate
raffreddare la frolla già stesa). Per un buon risultato, tutti gli ingredienti devono
essere a temperatura ambiente. Una volta pronta la frolla, potete utilizzarla per
formare dei biscotti con dei simpatici coppapasta.
Infine, tutto in forno a 170 gradi.
Appena diventano dorati… sono pronti!
sull’acquisto di
Trattamento intensivo
anticaduta Lotion Concentrée
e Shampoo trattante
anticaduta
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Per cuoio capelluto normale, con sebo o con forfora.
76
Medavita Magazine
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Tutto iniziò nel corso del primo anno
della scuola primaria.
mamma coach
Storia di una mamma e del suo bambino
a cura della Redazione
Primaentare:
elem
• • •
“Signora, Tommaso non riesce
proprio a rimanere seduto più di 10
minuti, ma si deve portare pazienza;
non è semplice abituarsi al passaggio asilo-scuola”.
LE DIFFICOLTÀ COME
VERA
RISORSA
Seconda
elementa
re:
“Signora, suo figlio disturba in classe
di continuo; si butta per terra, si lancia sui muri, cinguetta per la classe;
non porta a termine i lavori, a tratti
evidenzia atteggiamenti aggressivi e
tende ad avere comportamenti poco
consoni. Suggeriamo di approfondire perché, a nostro parere, il tutto
potrebbe essere dovuto a delle
difficoltà di autoregolazione”.
PER IL
T
ommaso è sempre stato un bimbo delizioso.
Fin da piccolo s’intratteneva con tutti i vicini, sorridente, cordiale,
spontaneo. Nel periodo della scuo-
78
Medavita Magazine
la d’infanzia, si è subito dimostrato
molto creativo -adorava disegnare
e progettare fantasiosi lavoretti- e
particolarmente affettuoso con le
maestre. Ciò che amava sopra ogni
cosa erano le costruzioni. Dedicava
ore intere nel seguirne pedissequamente le istruzioni, con una attenzione e cura dei particolari tale che
mai avrei potuto immaginare cosa
mi sarebbe stato detto in seguito su
di lui.
Difficoltà di autoregolazione? Non
avevo mai sentito parlare di tutto ciò.
Cominciai a navigare su internet, acquistare libri, informarmi per tentare
di comprendere meglio. Le maestre
mi descrivevano un bambino che
non riconoscevo e ciò sconcertava
non poco.
“Il Disturbo da deficit di attenzione/
iperattività (DDAI) è un disturbo
evolutivo dell’autocontrollo di origine neurobiologica che interferisce con
79
risor
il normale sviluppo psicologico del
bambino e ostacola lo svolgimento
delle comuni attività quotidiane (…)
il disturbo riguarda l’autocontrollo,
in quanto il bambino molto spesso
non riesce ad orientare i propri comportamenti rispetto a quanto atteso
dall’ambiente esterno”.
Questo leggevo. E di seguito si profilava un elenco di comportamenti
scorretti da far rabbrividire qualsiasi
genitore o educatore.
Sono consapevole del fatto che
nella vita ci possano essere davvero
moltissimi problemi e che questo,
tra tanti, non sia certamente il più
grave, ma vi assicuro che da mamma non è stato facile accettare il
fatto che il proprio bimbo potesse
avere un disagio, o comunque delle difficoltà in più rispetto a quelle
normali della crescita. Non è stato
facile pensare che ci fosse un’area
del suo cervello non debitamente
sviluppata; non è stato semplice immaginare i problemi futuri;
non è stato per nulla piacevole
rendersi conto che avrebbe avuto
una strada lunga e certamente più
difficoltosa rispetto a quella di altri
bambini.
Inizialmente pensi sia tutta colpa
tua: questa è la cosa più difficile
da razionalizzare. Temi che la causa possa essere stata la tua incapacità di madre, un trauma subito,
insomma qualcosa sopraggiunto
dall’esterno; temi e forse speri…
perché una causa esterna, così
come è arrivata, potrebbe anche
andarsene. E invece no! È necessario capire che non c’è una causa. È così e basta. E tu devi solo
accettare e iniziare a rimboccarti
le maniche. Non è certo nascondendo la testa sotto la sabbia che
si risolvono i problemi. Quando ci
si nasconde tutto accade lo stesso,
senza darci la possibilità di intervenire, scegliere, agire, tentare,
lottare con le unghie e con i denti
per assicurare tutta la normalità
possibile al tuo bambino.
80
Medavita Magazine
sa
competenze
a
i
m
o
n
o
t
u
a
stru
me
nti
futuro
E NEL
FRATTEMPO
CHE PENSI,
PROVI,
SPERIMENTI,
I PROBLEMI
AVANZANO:
TERAPEUTI E
MAESTRI TI
DICONO CHE SARÀ
SEMPRE PEGGIO.
EVVIVA, TI DICI!
E, CON L’ACQUA
ALLA GOLA,
NUOTI,
PUNTANDO
TUTTO SOLO
SU DI LUI:
TUO FIGLIO!
Il tempo passa. Giorni semplici si
alternano ad altri in cui le preoccupazioni si accavallano; arrivano
momenti in cui ti sembra di aver
fallito su tutti i fronti, e poi, ad un
certo punto: la quiete. Allora pensi:
forse si sono sbagliati tutti! altro che
disturbi di autoregolazione! ma poi
di nuovo, dall’alto della nuvola in
cui ti sei rifugiata, si ritorna giù, in
un turbinio di paure, speranze, illusioni, delusioni.
Ti rendi conto che insegnanti e terapeuti avevano avuto ragione: era
sempre più difficile, e l’impegno
richiesto sempre più incalzante con
l’avanzare del percorso scolastico.
Ma quando il gioco si fa duro, i duri
giocano davvero: vado a scuola, faccio corsi, leggo, mi informo, sperimento e cerco sempre nuove strategie per aggirare l’ostacolo. Del resto
è risaputo: anche in casi molto più
gravi di questo, quando manca un
senso, si supplisce con l’altro. Tommaso aveva solo bisogno di capire
cosa avesse in meno degli altri e sviluppare, quindi, le strategie giuste,
utilizzando la sua brillante testolina
e il bagaglio immenso di qualità in
suo possesso.
A scuola mi hanno consigliato di dichiarare nero su bianco la situazione del bambino e aderire, in quanto
genitore, alla stesura di un piano
didattico personalizzato, preparato dagli insegnanti per il bambino.
Questo dà la possibilità agli educatori di adottare alcuni piccoli accorgimenti e strategie mirate per “aggirare gli ostacoli” e raggiungere gli
obiettivi di apprendimento preposti. A volte il semplice posticipare il
momento di una verifica determina
una resa totalmente diversa da parte di Tommaso. I momenti di stanchezza mentale, infatti, che spesso
lo colpiscono rischiano di compromettere in modo totale l’esito di
una prova. Anche la possibilità di
usare valvole di sfogo rispetto allo
stress del tempo scolastico, come
il disegno o l’alternanza di compiti
diversi, garantisce risultati davvero
sorprendenti. Insomma, si tratta in
sostanza di piccoli accorgimenti,
che determinano, però, esiti spesso
diametralmente opposti. La stesura
del piano didattico consente, inoltre, a futuri insegnanti di contestualizzare da subito la situazione del
bambino, senza erroneamente catalogarlo tra i bambini cosiddetti svogliati… come in particolare modo
un tempo si soleva dire. Spesso non
ci si sofferma abbastanza a capire quanto l’inserimento in questa
stupidissima categoria possa essere
deleterio per l’autostima raggiunta
in età adulta.
Sono passati tre anni da quel responso. I problemi sono risolti?
Assolutamente no! Tommaso vive
molti alti e bassi, ma ho deciso che
questi saranno solo delle interessanti sfide da affrontare e vincere.
Nulla di più.
Sono certa che mio figlio da grande
avrà cosi tanti strumenti a disposizione nel suo “cassettino personale
degli attrezzi” - così ho definito il
suo bagaglio di competenze- che
sarà in grado di affrontare e risolvere brillantemente qualsiasi situazione. Non avrà più bisogno di me
a quel punto, perché avrò lavorato
sempre per la sua autonomia e per
fare in modo che tali sue difficoltà
possano diventare esclusivamente
un’ incredibile e inesauribile risorsa.
■
81
Intervista a...
Maria Luisa De Bin
creatrice del progetto Lagooneyes
a cura della Redazione
• • •
82
Medavita Magazine
I L
M I O
L A
M I A
“M
i
chiamo
Maria Luisa De Bin
e sono nata
a Pieve di
Cadore”. Inizia così l’intervista ad
una donna semplice, concreta e incredibilmente solare. Fin dal primo
momento ti sembra di averla sempre conosciuta.
“Ho frequentato la scuola di ottica e
optometria a Pieve di Cadore. I miei
hanno suggerito lo stesso percorso a
me e a mio fratello, confidando nel
fatto che ciò avrebbe garantito un
futuro lavorativo dalle certe prospettive. In effetti, in parte fu così. Mio
fratello aprì un negozio di Ottica a
Conegliano, ancora oggi attivo. Per
anni lavorai con lui, non sentendomi
mai, però, di fare il grande passo e
condividere la società. Sono sempre
stata una donna molto istintiva, e
qualcosa mi diceva che non sarebbe
stata quella la strada giusta. Nonostante ciò, lavorai insieme a lui
quasi vent’anni, arricchendo il mio
bagaglio professionale e personale
delle tante esperienze che la vita
ogni giorno regala.
A dispetto del tempo e delle certezze
costruite, non smetteva di prendere
forma dentro me, in modo sempre
più definito e chiaro, un desiderio,
una consapevolezza: sentivo che c’era ancora qualcosa… anzi molto, in
serbo ad aspettarmi.
La svolta arrivò una mattina. Intenta a leggere il giornale, mi colpì un
trafiletto che promuoveva un bando
di Confartigianato, dedicato alle
future donne imprenditrici. Mi sentii chiamata in causa! In brevissimo
tempo decisi di trasferirmi a Venezia… volevo davvero un cambiamento importante per la mia vita,
a partire dalla scelta di un posto
meraviglioso in cui vivere; cercai la
location giusta per l’apertura della
mia nuova attività di ottico, e mi
lanciai. Con un negozio grande! bello! accattivante! ma soprattutto…
con tanti sogni.
La vita, però, è alimentata da desideri, ma spesso pilotata da realtà
ben differenti. Ecco perché diverse
vicissitudini mi obbligarono successivamente a ridimensionarmi”.
Luisa continua a raccontare il suo
percorso.
NEL SUO RIVELARSI,
RIMANGO COLPITA
DALL’INCREDIBILE
CAPARBIETÀ
CON LA QUALE
HA SEMPRE
AFFRONTATO
ANCHE LE
DIFFICOLTÀ,
RIUSCENDOLE A
TRASFORMARE
PERFINO IN
OPPORTUNITÀ.
“Se ho imparato una cosa nella mia
vita è che tutto ciò che accade, e che
inizialmente ci può colpire, anche
pesantemente, deve essere sempre riposizionato, rivalutato, guardato da
una nuova prospettiva e incanalato
in qualcosa di positivo. Vi faccio un
esempio? In quegli anni da impren-
ditrice, dovetti affrontare parecchie
problematiche: anche se piccolo ottico, davo fastidio ad alcuni ‘grandi’
della zona che si accordarono per
togliermi la possibilità di vendere
marchi importanti e richiesti. Fu lì
che pensai: e perché non produrre
in proprio occhiali di ottima qualità,
ma a prezzo particolarmente competitivo, data l’assenza di una marca
specifica? Detto. Fatto. E quest’idea
mi regalò introiti davvero insperati.
Altro esempio? Ricordo un particolare periodo a Venezia in cui l’acqua
alta mi disturbò particolarmente
(probabilmente a causa dell’infelice
posizione del mio negozio). Sopportare continue giornate penosamente
vuote, e per di più in mezzo all’umidità, credetemi, non è stato per nulla
facile. Anche in quel caso, però, la
mia naturale propensione al positivo mi indicò l’idea giusta. Decisi di
vendere nel mio piccolo negozio di
ottica tanti stivali, di tante taglie.
Proprio così, stivali per l’acqua alta.
Non potete nemmeno capire gli affari che questa scelta alimentò.
Quando le soluzioni in apparenza
non ci sono, le creo io! questo mi
ha salvata! non potete immaginare
quante volte!”
E intanto continuo ad ascoltare,
83
rapita da un punto di vista capace
di aprire la strada alle ‘possibilità’,
quelle che tanti di noi, nella società
odierna, purtroppo stentano a vedere, quelle che fanno la differenza tra
chi ce la fa e chi si arrende. E quasi
mi scordo dell’obiettivo principale
della mia intervista: parlare di un
particolare oggetto ideato e creato
proprio da Maria Luisa.
“Nonostante la mia esperienza da
imprenditrice”, prosegue, “ancora
sentivo di non aver trovato la mia
strada. Avevo un fuoco dentro, una
tensione che non trovava sbocco e
che continuava ad autoalimentarsi:
volevo lasciare qualcosa di bello!
qualcosa di importante.
Non sono uno scienziato. Lo so!
nemmeno un medico, ma volevo
creare qualcosa di mio, di grande,
qualcosa che mi rendesse orgogliosa.
Fu proprio nell’estate del 2013 che
arrivò quell’idea che forse, senza
saperlo, avevo inseguito per tutta
la vita. Quella notte fu magia. Un
turbinio di immagini, idee, pensieri
si accavallarono nella mia mente:
perché non creare un occhiale veneziano?
Presi la carta, una qualsiasi, la
prima che mi capitò tra le mani.
E poi la matita. Scrivevo veloce,
inseguendo quel pazzo schizzo che
prendeva forma nella mia mente e
poi tra le mie dita. Ne ero consapevole: non sono nessuno… né una
designer, né una tecnica… ma scrivevo, scrivevo, euforica, convinta, e
come per magia - quasi mi è sembrata tale - prese vita Lagooneyes:
il mio modello di occhiale.
Lagooneyes è un occhiale da vista
o da sole che parla! che è vivo, perché è come se si muovesse anche
quando rimane fermo. Le sue aste,
infatti, rappresentano il ferro della gondola (o dolfin), simbolo per
eccellenza di Venezia, che nel fluire delle acque si muove di un moto
perpetuo. Definirei Lagooneyes un
occhiale vitale! rappresenta, inoltre,
una città. Quando lo indossi puoi
essere anche nell’ultimo pezzo di
terra di questo mondo, ma tutti sa-
pranno ciò che rappresenti”.
Maria Luisa iniziò, quindi, a lavorare al suo progetto, credendoci
ogni giorno un po' di più. Non fu
semplice, però, portarlo a termine.
Le difficoltà tecniche, dovute anche alla mancanza di competenze
specifiche, rallentarono l’avanzare
dei lavori ad ogni passo. Trascorse
mesi interi alla ricerca di aziende
produttrici di occhiali, disposte a
credere quanto lei in quel progetto e soprattutto a darle una mano,
compensando le sue difficoltà.
“Devo dire che nella vita ci vuole
anche un po' di fortuna, e quella
arrivò” mi racconta, “grazie all’incontro con Paolo Beraldo, scultore
con pregresse capacità tecniche, e
soprattutto un istintivo come me.
Prese a cuore il mio progetto e… mi
aiutò a portarlo a termine, supplendo alle mie mancanze.
Finalmente quello schizzo tracciato
in un foglietto qualunque, una notte
di estate è diventato realtà. Lagooneyes è qui tra le mie mani. Non
so certo dove mi porterà, ma tante
strade si stanno aprendo, tra le quali
la più importante: la strada dei miei
sogni. Posso finalmente dire di avere lasciato al mondo la mia piccola
opera d’arte.
Il tempo farà il resto.
L’IMPORTANTE È
CONTINUARE A
PENSARE: CE LA
POSSO FARE!”
13 ATTIVI
VEGETALI
DI ESTREMA
VITALITÀ
E POTENZA.
UN CONCENTRATO
DI NATURA
CHE DÀ VITA
AI CAPELLI.
Arnica (Arnica montana),
Cannella (Cinnamomum zeylanicum),
Canfora (Camphora),
Aloe (Aloe ferox),
Calamo (Acorus calamus),
Mirra (Commiphora myrrha),
Noce moscata (Myristica fragrans),
Achillea (Achillea millefolium),
Farfara (Tussilago farfara),
China (Cinchona succirubra).
■
MARIA LUISA DE BIN
www.lagooneyes.com
[email protected]
84
Medavita Magazine
WWW.MEDAVITA.IT - Seguici su
Medavita SPA
85
Arte e cultura
a cura di Anna Piratti
Artista visiva italiana
• • •
CARTOLINA INTERATTIVA per il compleanno di un’amica. Il testo è scritto sulla linguetta al limite del filo che viene incastrato sotto
la decorazione e riporta il testo: ‘Bevo il tè pensando a te’
•
A
R
T
•
L’
Alcune cartoline della mia collezione, spedite agli amici: a sinistra CARTOLINA DA BERE, tisane e cartoncino, per una
coppia di amici che inauguravano il loro nuovo appartamento (Ph: di ©annapiratti per il progetto #beingPerpetua www.
perpetua.it) a destra LETTERA, pennarello su spugnetta per un’amica fissata con le pulizie di casa
LA DIDATTICA DELL’ ARTE SECONDO
86
Medavita Magazine
Arte Postale o Mail
Art è un movimento
artistico internazionale, indipendente.
Nasce ufficialmente a
New York nel 1962, quando l’artista Ray Johnson fonda la New York
Correspondence School of Art. A
dire il vero i mail artisti ritengono
che l’Arte Postale sia iniziata quando, nella leggenda, Cleopatra spedì
sé stessa a Giulio Cesare arrotolata
in un tappeto!
CHE COSA
SIGNIFICA
MAIL ART E
CHI SONO
I MAIL ARTISTI?
Chiunque può diventare un/una mail
artista poiché con Mail Art si intende lo scambio di opere di
piccole dimensioni come cartoline, biglietti, buste o lettere eseguite completamente a
mano che circolano appoggiandosi al sistema postale e
non al sistema dell’arte, costituito da
fiere, gallerie, esposizioni, musei.
Un’opera d’arte postale per realizzarsi ha bisogno di un mittente, di
un destinatario e di una buona dose
di generosità: ciò che viene spedito
resta di proprietà del ricevente. Gli
scambi possono essere a tema oppure no, possono avvenire all’interno
di un gruppo circoscritto di artisti o
essere del tutto sporadici.
Proprio per la sua natura indipendente, riesce difficile stabilire quanto
il movimento si sia diffuso dagli anni
’60 ad oggi, ma pare che i paesi più
attivi siano la Francia, gli Stati Uniti e
la nostra Italia. Ebbene sì, forse non
ce ne rendiamo conto, ma c’è ancora nel nostro paese chi si scrive alla
“vecchia maniera”.
Mi sono appassionata a questo movimento molti anni fa e ho intrecciato un proficuo scambio di lettere e
biglietti con uno scrittore di Berlino,
Georg, il quale scriveva in italiano
con deliziosi errori di ortografia che
rendevano le sue opere postali dei
rari, autentici e involontari “giochi
di parole”.
Poi un giorno mi è capitato di sostituire un collega insegnante. Propongo ai miei alunni di 11 anni di
preparare una cartolina da disegnare
87
e spedire a qualcuno. Mi si è aperto
davanti un territorio del tutto inesplorato... Emblematica è stata la
cartolina di un ragazzino che riportava il seguente indirizzo: “per mio
zio – Vicenza”; l’indirizzo, così ingenuamente trascritto, mi ha permesso
di capire l’importanza pedagogica
della Mail Art. Ho costruito un laboratorio dedicato: gli alunni hanno
imparato come si scrive l’indirizzo, le
varie abbreviazioni (c/o, Sig. Sig.na,
Sig.ra etc), il significato di CAP (codice di avviamento postale), perché e
quando è importante scrivere la località, il comune o specificare lo stato, nel caso in cui la cartolina viaggi
all’estero. Hanno imparato il valore
dei francobolli e come il peso e le
dimensioni determinino il prezzo.
Insomma abbiamo preso l’argomento per le corna e scoperto che esiste
un sistema per cui altri esseri umani
ricevono, smistano e recapitano ogni
messaggio.
ANNA PIRATTI
è un’artista visiva, si è diplomata
in pittura all’Accademia di Belle
Arti di Venezia. Le sue espressioni
artistiche comprendono dipinti,
opere digitali e installazioni site
specific, realizzate con il preciso
intento di coinvolgere attivamente
i passanti.
Si occupa di formazione presso
istituti pubblici, privati, aziende e
musei.
Attualmente vive e lavora a
Bruxelles a seguito del progetto
europeo EYE, che promuove gli
scambi e la mobilità dei giovani
imprenditori in Europa.
www.annapiratti.com
ALLA FINE LA
DOMANDA DEI
RAGAZZI ERA
SEMPRE LA STESSA:
“SIAMO SICURI CHE
ARRIVI?”
Che cosa avreste risposto al mio posto?
Siamo sicuri che una cartolina fatta
a mano, disegnata e scritta con cura,
corredata da opportuni francobolli e
magari profumata arrivi a destinazione? Non abbiamo certo un avviso
di ricezione immediata, non abbiamo la singola spunta grigia di invio,
la doppia spunta grigia di avvenuto
recapito e la doppia spunta azzurra
di lettura, come in alcuni sistemi di
messaggistica per smartphone.
Nessuna conferma.
Nonostante l’incertezza, però, la cartolina arriverà; magari tardi, forse
sgualcita. Arriva come arriva; ma
arriverà!
Ciò che la Mail Art ci insegna, oggi
più che mai, è il saper aspettare.
I risultati sono eccezionali. Ve ne racHo descritto il suono sporco - inquinamento sonoro - della strada che, entrati
in teatro, va via via dissipandosi. (Elena 16 anni)
88
Medavita Magazine
PER SAPERNE
DI PIÙ IN MERITO
AL PROGETTO
MAIL ART O
ALL’ORGANIZZAZIONE
DI WORKSHOP
MIRATI:
[email protected]
Mail Art durante i corsi di formazione con ragazzi e adulti
89
Cartolina realizzata da Stefano 11 anni
conto uno su tutti: la mamma di un
ragazzino chiede di potermi parlare.
Mi vuole dire che ha ricevuto la cartolina di suo figlio sul posto di lavoro
(bravo lui a scoprire l’indirizzo!) con
il seguente testo: “Cara Mamma, so
che hai spesso mal di testa, spero
che questa cartolina sia come una
medicina per te. Ti voglio bene. Tobia”. La signora era molto commossa e io con lei.
La Mail Art è dunque principalmente un atto di fiducia; è un rischio.
La posta nasce come sistema per
metterci in contatto a distanza gli uni
con gli altri. Oggi sembra un mezzo
superato dal momento che siamo
costantemente connessi con i mezzi
digitali. Per questo motivo un messaggio su carta, lento a farsi, lento a
spedirsi, assume uno straordinario valore emotivo e materiale e sembra avanguardia.
COMBATTERE
LA CADUTA
DEI CAPELLI
MASCHILE
CON LE SOLE
FORZE DELLA
NATURA.
NEL 73%
DEI CASI
FUNZIONA.
Serenoa repens, Moringa (Moringa
pterygosperma),
Curcuma (Curcuma zedoaria),
Lotion Concentrée Naturalis Essentiae.
E ALLORA
MAIL ART SIA!
I mail artisti ritengono che l’Arte Postale sia
iniziata quando, nella leggenda, Cleopatra
spedì sé stessa a Giulio Cesare arrotolata in
un tappeto!
Ph di ©annapiratti per il progetto
#beingPerpetua www.perpetua.it
90
Medavita Magazine
VI INVITO
A CORRERE IL
RISCHIO
DI DIVENTARE
ARTISTI
POSTALI.
Non serve alcuna capacità nel disegno o nella pittura. Basta un indirizzo a cui spedire il vostro messaggio e
la pazienza di aspettare.
■
WWW.MEDAVITA.IT - Seguici su
Medavita SPA
91
I viaggi di Vera
a cura di Vera Citton
Scrittrice
• • •
...OLTRE
IL MARE
C
he cosa può essere la
Sardegna oltre al suo
mare che, in alcuni
tratti, ricorda l’oceano zanzibarino? Che
cosa può essere oltre alle sue lingue
di sabbia simili alle calette multicolori di Minorca? Che cosa può essere
oltre alle coloratissime buganville
che richiamano alla memoria l’azzurra Santorini?
In quest’isola nel cuore del Mediterraneo ho trovato, inaspettatamente,
echi di molti altri viaggi ma, soprattutto, la schietta e sincera accoglienza
di quanti, superata la diffidenza iniziale, mi hanno accolto con profonda
fierezza nella loro terra. La Sardegna
è, di fatti, ricca di paradossi – si erge
in mezzo all’acqua ma è arsa dalla
siccità – e contrasti; i paesaggi brulli
della Barbagia si alternano ai bassi
vigneti delle colline di Dorgali e la
verdeggiante pineta dell’oasi di Bidderosa, famosa per i fenicotteri, cede
d’un tratto il passo alla frastagliata
battigia di ciottoli bianchi e scogli
color bruciato levigati dal vento.
Ma, oltre a tutto questo, che cos’è?
Vi propongo dunque di scardinare il
binomio mare-sole per aprirci a nuovi e inattesi orizzonti.
LA BANDIERA DEI
QUATTRO MORI
La bandiera ufficiale sarda, la
cui origine medievale è tuttora
controversa, è storicamente
legata alla dominazione
spagnola. Essa infatti è composta
dalla croce rossa di San Giorgio
e dalla testa di quattro mori
bendati che rappresentano i 4 re
saraceni sconfitti dagli aragonesi,
in Spagna.
92
Medavita Magazine
93
i nuraghi... alte e
mastodontiche torri
coniche costruite
in pietra a secco.
SARDEGNA: TERRA
DEI NURAGICI
Duemila anni prima dell’avvento
della cristianità, qui si sviluppò e
fiorì la civiltà nuragica, civiltà che
si estinse nei secoli successivi senza
un apparente motivo. Per certo i nuragici erano un popolo di abilissimi
navigatori e commercianti – tessevano affari con Greci, Iberici, Fenici ed
Etruschi – ma, soprattutto, seppero
dare vita a una società fortemente strutturata che, per molti aspetti,
rappresentò uno straordinario esempio di stato moderno e democratico.
Oggigiorno, ciò che rimane del loro
fulgido passato sono, a parte pochi
manufatti in bronzo e molti interrogativi, i nuraghi. La Sardegna è
infatti costellata da circa settemila
94
Medavita Magazine
camento alle sue radici, che si manifesta nella sua scrittura essenziale
e onesta, ci ha regalato una perla
letteraria senza tempo: Canne al
vento. Canne al vento, pubblicato
cent’anni fa e forse tra i suoi romanzi
più conosciuti, si svolge nell’immaginario paese di Galte, lambito dal
fiume Cedrino. E Galte, alias Galtellì,
paese abbarbicato sulle pendici del
monte Tuttavista, vale il piacere di
una visita.
Il raccolto centro storico è simile a
una matassa dove, in pochi centinaia
di passi, si raggiunge la cattedrale di
San Pietro, che conserva al suo interno un interessante ciclo di affreschi,
la chiesa di Santa Maria delle Torri,
dov’è custodito un crocefisso ligneo
grondante struggimento, la chiesa di
Santa Croce, risalente al Quattrocento e… la casa che ospitò Grazia e che
l’ispirò nella stesura del suo capolavoro. Il modesto edificio conserva, al
suo interno, le stanze così come le
vide la Deledda e sono riconoscibili,
tanto per fare degli esempi, la nicchia, il pozzo, la cucina e la camera
da letto descritti nelle sue intramontabili pagine. Salite le scale che con-
nuraghi, cioè da alte e mastodontiche torri coniche costruite in pietra
a secco, il cui versatile uso (da magazzino a bastione di avvistamento)
le rendeva il fulcro della vita sociale. Ma in che lingua comunicavano?
Erano davvero un popolo pacifico
o, come sostengono alcuni storici,
un popolo estremamente bellicoso,
suddiviso in tribù rivali che si contendevano la supremazia di territori
angusti e scoscesi?
ducono al secondo piano, l’occhio indugia di fronte a una finestra che, un
tempo, dava sulla strada sterrata che
conduceva a San Pietro. Lì, ci si può
sedere sul medesimo seggiolino di
marmo dov’era solita sedersi Grazia.
Ed è così che mi piace immaginarla:
assorta nel suo altrove incorporeo
mentre l’umanità dei suoi personaggi
sfilava, sulla bianca strada polverosa,
davanti ai suoi occhi.
SARDEGNA: A CASA
È solamente dopo essere scesa dalla magnifica rocca di Posada che ho
ritrovato il mio accordo di famigliarità. Ritornando alla macchina, ho
incrociato una vecchietta curva e
claudicante che, col fazzoletto nero
calcato in testa, avanzava con misurata calma sorretta da una giovane
donna.
Mi sono spostata per cederle il passo,
lei mi ha guardata e mi ha, semplicemente, sorriso: “Buongiorno”.
Mi sono riconosciuta nel suo sguardo: in quel momento – e solo allora
– mi sono sentita come a casa.
■
GRAZIA
DELEDDA
fu insignita del Premio Nobel
per la letteratura nel 1926 con la
seguente motivazione:
“Per la sua potenza di scrittrice,
sostenuta da un alto ideale, che
ritrae in forme plastiche la vita
quale è nella sua appartata isola
natale e che con profondità e con
calore tratta problemi di generale
interesse umano.”
SARDEGNA: TERRA DI
GRAZIA DELEDDA
Prima di essere italiana, Grazia Deledda è sarda e, prima ancora di
essere sarda, ella è un’innamorata
della sua terra. Lo struggente attac-
95
HUILE
D’ÉTOILE
LO SPLENDORE
DELLE STELLE.
LA RICCHEZZA
DEGLI OLI PIÙ
PREZIOSI.
Olio di Sacha Inchi
Olio di Moringa
Olio di Cipero Dolce
Olio di Semi di Lino
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Medavita Magazine
Medavita SPA
97
Editore:
Medavita SpA
Responsabile Editoriale:
Giorgia Frasson
Direzione Artistica:
Medavita
Fotografia:
Andrew O'Toole, Carlo Battilocchi
Progettazione Grafica:
Valentina Tomba
per Studio Idee Materia www.inmateria.net
Hanno collaborato a questo numero:
Vera Citton, Maria Luisa De Bin, Barbara Gambarotto,
Marina Iaconfcic, Marzia Nardi, Anna Piratti, Tamara Rosso Duva
Fashion Collection SS 2016 Medavita:
Ideatori e creatori:
Team Tecnico Stilistico Medavita
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Medavita Magazine
UNA
STORIA
DI
AMORE
PER I
CAPELLI.
UNA
STORIA
DI
AMORE
PER LA
NATURA.
UNA
STORIA
VERA.
Produttori:
Bookin’ di Vittorio Masciarelli
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PV3989 - Pubblicazione di Marzo 2016
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