NEWSLETTER 1 - 2014 Aprile 2014

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NEWSLETTER 1 - 2014 Aprile 2014
NEWSLETTER 1 - 2014
Aprile 2014
Tirando le somme e guardando al futuro
Il 2013 per la raccolta fondi non è stato un anno facile, il settore non profit si è trovato ad affrontare una
fase impegnativa a causa della persistente crisi economica che ha colpito famiglie e imprese. Chi si è
trovato costretto a pensare a una “spending review” personale ha in molti casi dovuto, suo malgrado,
diminuire o rimandare il proprio contributo di solidarietà alle organizzazioni non profit.
Desidero quindi dire grazie a tutti voi che nonostante le difficoltà e le incertezze avete continuato ad
offrirci il vostro aiuto rendendo così possibile la realizzazione di numerosi progetti a sostegno
dell’Ospedale e della Scuola di Ostetricia di Kalongo.
2013: ecco come abbiamo impiegato
i fondi raccolti
Grazie ai vostri contributi, nel 2013 abbiamo
potuto destinare all’Ospedale e alla Scuola
265.000 Euro. Questa cifra rappresenta circa
il 23% dell’attuale fabbisogno delle due
istituzioni che sosteniamo.
4% 6%
Ecco come sono stati utilizzati:
Personale distaccato
Costi correnti
49%
1%
2%
38%
Strumentazione e macchinari
Ristrutturazione edifici
Scuola di Ostetricia
Missione Volontari
La quota più rilevante è stata destinata al finanziamento del fabbisogno corrente
dell’Ospedale (medicinali, energia, gasolio e salari del personale locale) e del costo del personale
espatriato a Kalongo, che in questo momento storico esercita un ruolo chiave nel processo di
riorganizzazione post bellica dell’Ospedale. Oltre al Direttore Generale Stefano Santini e al nostro
referente in loco e Chief Accontant Francesco Castoro, dallo scorso mese di ottobre si sono aggiunte
due figure di grande esperienza, italiana e ugandese, estremamente importanti per l’Ospedale: il
dr. Erik Domini, ginecologo, che si è occupato nei sei mesi passati della riorganizzazione del reparto
materno-ginecologico, e l’architetto Mario Castelli, responsabile per i progetti strutturali finanziati dalla
Fondazione, di cui leggerete nelle prossime pagine.
Tre studentesse della Scuola di Ostetricia hanno inoltre potuto conseguire il Midwifery Certificate
grazie alle borse di studio finanziate dalla Fondazione.
L’attività della Fondazione non si esaurisce tuttavia nella raccolta fondi e nella loro destinazione ai vari
progetti. Uno dei compiti principali, a cui dedichiamo energia e impegno, consiste nella ricerca di
partnership con istituzioni attraverso cui inviare a Kalongo “professionalità”, per promuovere
conoscenza e sviluppo di competenze. Nel 2013, abbiamo avviato la collaborazione con IDEA Onlus,
associazione di medici infettivologi con la quale è stato messo a punto un programma di attività
clinica e di formazione del personale. La prima missione a Kalongo è stata realizzata lo scorso mese di
febbraio dal prof. Alberto Biglino, medico infettivologo di Asti e docente presso la facoltà di medicina
dell’Università di Torino, nonché presidente di IDEA Onlus. Ha visto il suo inizio anche la partnership con
Università Campus Bio Medico di Roma attraverso il progetto di ricerca “Skin to Skin” realizzato a
Kalongo nel mese di marzo da due studentesse specializzande in pediatria.
Infine, è proseguita con successo la collaborazione con la SDA Bocconi che ha garantito nello scorso
anno due internship di 8 settimane presso l’Amministrazione dell’Ospedale.
Come ricorderete, abbiamo voluto dedicare il 2013 in particolare al sostegno della salute delle donne,
che in Africa, nei contesti rurali sottosviluppati, ricoprono un ruolo centrale per la sopravvivenza e la
cura della famiglia. Grazie a due importanti iniziative realizzate lo scorso anno, 2.500 future madri
potranno beneficiare quest’anno del programma di visite prenatali “Gravidanza Sicura” e 1.500 donne
potranno accedere ad un parto assistito in Ospedale.
Grazie di cuore a tutti voi che con il vostro sostegno infondete nuova energia al nostro lavoro.
Giovanna Ambrosoli
UBI PROGRAMMA GRAVIDANZA SICURA
Grazie al SOCIAL BOND “BANCA POPOLARE DI BERGAMO – UBI COMUNITA’ PER LA FONDAZIONE
DR. AMBROSOLI MEMORIAL HOSPITAL”, emesso nel periodo 15 ottobre - 22 novembre 2013 ed
interamente collocato, sono stati raccolti 25.000 Euro, destinati al “Programma Gravidanza Sicura”
per la lotta alla mortalità materna e neonatale nell’area di riferimento dell’Ospedale di Kalongo.
Il programma “Gravidanza Sicura” consiste nel fornire alle future mamme un supporto medico e di
“counselling” psicologico per portare a termine la gravidanza in modo sicuro per loro e per il nascituro,
riducendo le complicazioni e le possibili cause di morte materna e fetale, quali infezioni ed emorragie intra
e post-partum. E’ attuato in stretta sinergia con le linee guida varate nel 2010 dal governo ugandese
per la tutela della salute materna e neonatale e implementato dal personale medico-ostetrico del
Dr. Ambrosoli Memorial Hospital.
Prevede le seguenti azioni rivolte alle mamme in attesa:
• Informazioni e servizio di counselling su nutrizione, protezione da infezioni sessuali, igiene pre e post-partum.
• Informazioni su metodi anticoncezionali e pianificazione familiare.
• Vaccinazione antitetanica.
• Informazioni riguardanti preparazione al parto ed eventuali emergenze connesse.
• Analisi e trattamento di gestosi, sifilide e infezioni urinarie.
• Uso di zanzariere trattate con insetticida.
• Profilassi e trattamento della malaria.
NOTIZIE DA KALONGO
CURARE LA MALARIA:
UNA BATTAGLIA SENZA SOSTA
Ogni anno all’Ospedale di Kalongo vengono ricoverati
oltre 4.000 bambini, dei quali il 50% con diagnosi di
malaria, ancora oggi una delle principali cause di morte in
Africa.
I dati lo confermano: secondo l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, dei circa 216 milioni di casi di malaria stimati
nel mondo, l’81% è registrato nella regione sub sahariana;
i casi mortali sono concentrati nella fascia di età 0-5 anni
(86% dei decessi) e nei gruppi a rischio (donne in
gravidanza), soggetti ad una molteplicità di infezioni.
Il trattamento della malaria varia a seconda della gravità e
delle condizioni del bambino. Nelle forme più severe di
grave anemia, di disidratazione per diarrea o di altre forme di coinvolgimento cerebrale,
l’ospedalizzazione è obbligatoria; il trattamento può richiedere anche delle trasfusioni, da sempre un
aspetto critico per l’Ospedale date le condizioni di oggettiva difficoltà di reperimento tempestivo di
sacche di sangue necessarie.
Come ci ha informato il dr. Stefano Santini, direttore del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, il trattamento
ospedaliero include la somministrazione di farmaci specifici come Coartem (o chinino endovena a
seconda della gravità) e altre terapie dal costo spesso non sostenibile per una famiglia alle prese con
questa malattia. “Al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital il “Case Fatality Rate” (la percentuale di bambini
deceduti sul totale dei malati) è inferiore all’1%! Questo significa che quando i bambini vengono
ricoverati il livello dell’assistenza fornita è adeguato e assicura oltre il 99% di cura”.
Per questo è importante raccogliere fondi, per permettere ai bambini di essere ricoverati e curati!
La Fondazione e l’Ospedale sono tutti i giorni in prima linea per fronteggiare quest’emergenza in una
corsa senza sosta.
Hanno risposto al nostro appello per raccogliere fondi a favore di questo bisogno Aiuta con PIC e gli
ipermercati Bennet con la raccolta punti on line 2014.
LIGHTS ON AFRICA 2014: SERATA D’ECCEZIONE A COMO PER I BAMBINI DI KALONGO
Grande affluenza per il nuovo appuntamento con Lights on Africa, che si è svolto il 13 marzo a Como.
L’evento solidale, organizzato dal Gruppo Artsana attraverso l’iniziativa Aiuta con PiC di PiC Solution
ha coinvolto oltre 1.500 persone. Sono stati così raccolti 35.400 euro, che andranno a garantire
cure antimalariche per 1.770 piccoli pazienti del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital.
Al Concerto in Duomo, eccezionalmente aperto fuori orario per l’occasione, si sono esibiti
la Soprano Lucrezia Drei e il Tenore Marco Ciaponi, vincitori del prestigioso Concorso
AsLiCo, accompagnati dal Quartetto d’archi e arpa ‘Le Cameriste Ambrosiane’, in un
concerto che ha intrecciato le più celebri Ave Maria della storia dell’opera e del suggestivo
repertorio sacro sette e ottocentesco, con intonazioni su musiche di W. A. Mozart,
G. Rossini, G. Donizetti, C. Gounod, P. Mascagni e G. Verdi.
Un sentito Grazie al Vescovo della Diocesi di Como Mons. Diego Coletti e al Capitolo della
Basilica Cattedrale per aver concesso l’utilizzo della splendida cornice del Duomo, al
Comune di Como per il patrocinio all’iniziativa, e per la sentita partecipazione delle autorità
intervenute e al Teatro Sociale di Como per il contributo artistico.
IN PARTENZA LA COSTRUZIONE
DELLA CASA DEI VOLONTARI
Molti di voi ricorderanno che abbiamo iniziato nel 2012 a
raccogliere fondi per la CASA DEI VOLONTARI. Questo progetto
nasceva dall’esigenza di disporre di una struttura di accoglienza
all’interno dell’Ospedale in grado di ospitare i tanti volontari
qualificati (medici, ostetrici, amministrativi e tecnici) che ogni
anno si rendono disponibili a contribuire professionalmente per
sostenere l’Ospedale e la Scuola di Ostetricia.
Rispetto all’edificio originario, il progetto è stato recentemente
modificato e ampliato per consentire non solo permanenze
brevi di team di volontari in missioni mediche specialistiche e di
training del personale locale, ma anche permanenze di lungo
periodo.
Da un unico edificio quindi, si è passati ad un vero e proprio
“compound”, ovvero un’area di servizio per l’Ospedale, con un
conseguente aumento della capacità ricettiva.
I lavori per la realizzazione della prima fase del progetto sono
iniziati proprio in questo mese di aprile con le opere di bonifica e
recinzione del terreno (nella foto l’area dove sorgerà il sito) per
consentire la realizzazione di solide fondamenta, poiché il
terreno è di natura argilloso e non compatto. Siamo ora pronti
per iniziare i lavori per la costruzione del blocco centrale,
costituito da 6 stanze “self contained”, una zona living e servizi.
I costi per complessivi 90.000 Euro verranno coperti attraverso
l’impiego dei fondi già raccolti grazie all’evento Wine for Life 2012
promosso da Banca Akros, ai contributi di molti amici della
Fondazione e a finanziamenti da noi richiesti. Il termine di questa
prima fase dei lavori è previsto per la fine del 2014.
La seconda e conclusiva fase del progetto è programmata per il
2015 e prevede la costruzione di 3 appartamenti indipendenti e
di un “Meeting Hut” per incontri.
Chi fosse interessato a partecipare alla sottoscrizione per permetterci di
completare la parte restante del progetto può donare il proprio contributo
attraverso:
- Bonifico bancario su conto Banca Akros IBAN: IT22W 03045 01600 000010104007
- Conto corrente postale intestato a Fondazione Dr. Ambrosoli: n° 8758230
- Causale: Casa dei Volontari
I VOLONTARI RACCONTANO...
IN MISSIONE CON ESTER, SERAFINO E VALTER
“Quest'anno ho deciso di accompagnare mio marito Serafino nel suo
30esimo viaggio in Africa, 26 dei quali a Kalongo! All'inizio ero un po'
scettica, ma alla fine il viaggio si è rivelato bellissimo sotto molti aspetti.
A Kalongo ho potuto finalmente vedere i suoi lavori di falegnameria fatti
negli anni. Me li ha mostrati con gioia e soddisfazione, contento di aver
lavorato con amore per i poveri di Kalongo.
Kalongo è conosciuta da tutti per il suo Ospedale. E’ in piena savana e se
alzi gli occhi vedi solo savana. Il reparto Maternità con i suoi 2.700 parti
all’anno circa è sempre affollato! Tante sono le mamme con i loro bambini
di pochi giorni avvolti in coperte che siedono fuori dall'Ospedale! Tante le
mamme con pancioni che aspettano di partorire, accompagnate quasi sempre da uno o più familiari
che con borse, fagotti, contenitori, sostano nei cortili dell'Ospedale! Possiamo quindi immaginare
come poi l'Ospedale si popoli di giorno e di notte!
Questa realtà non mi era sconosciuta: mio marito me l’aveva raccontata mostrandomi le foto, ma
vedere personalmente tutto ciò mi ha toccato il cuore e commosso profondamente. Non è uno
scherzo gestire un Ospedale così grande! Molte volte ho pensato con riconoscenza ai sacrifici
sostenuti da padre Giuseppe durante i suoi 32 anni di vita a Kalongo e ai 21 passati da padre Egidio,
succeduto a padre Giuseppe negli anni terribili della guerra civile, affrontando disagi e difficoltà di
ogni genere. Allora come oggi, l'aiuto dei volontari è stato ed è provvidenziale! Per questo, il ruolo
della Fondazione nel raccogliere volontari competenti e preparati professionalmente, è così
importante.
Durante la mia permanenza - quasi un mese - ho incontrato diversi volontari: Francesco Castoro
all’Ospedale da molti anni; la dottoressa chirurgo giapponese inviata per 4 mesi dalla Croce Rossa
Internazionale, che fino al 2016 assicurerà medici volontari all’Ospedale.
Il prof. Alberto Biglino, primario ad Asti e docente universitario a Torino che ha donato una settimana
del suo prezioso tempo per fare lezioni a medici e infermiere di Kalongo sull'uso degli antibiotici.
C'erano anche due volontarie, Giulia e Costanza, future pediatre mandate dal Campus Biomedico di
Roma, che per due settimane hanno lavorato e insegnato in Ospedale. Con loro è nata una bella
amicizia! Infine c'erano Valter, elettricista che come ogni anno durante il suo periodo di volontariato a
Kalongo si è dato enormemente da fare con l’impianto elettrico e i generatori di corrente, e Serafino,
il “falegname di Kalongo” che anche quest'anno ha arricchito la maternità di nuove strutture.
Lo spirito di padre Giuseppe, la sua testimonianza e l'eredità che ci ha lasciato spero continuino a
vivere in tutti coloro che in un modo o nell'altro lavorano nell’Ospedale da lui fondato.
Mi auguro che il suo motto “DIO E' AMORE E IO SONO IL SUO SERVITORE NELLE PERSONE CHE
SOFFRONO” continui ad abitare Kalongo e creare ponti di solidarietà e pace con l’Italia. Serafino dice
sempre che conoscere padre Giuseppe, un santo, gli ha cambiato la vita!
Il nostro ringraziamento va a
tutti in particolare ai padri
comboniani della Missione di
Kalongo e di Mbuya (Kampala),
ai medici, ai volontari e a tutti
coloro che ci hanno permesso
di vivere un'esperienza così
forte e così entusiasmante.
Ester e Serafino
Kalongo, 25 marzo 2014
GIULIA E COSTANZA “INCONTRANO” KALONGO
Grazie alla Fondazione Ambrosoli abbiamo avuto il privilegio di partire
per Kalongo e di vivere un’esperienza di volontariato presso il
Dr. Ambrosoli Memorial Hospital. Tutto è nato in un pomeriggio dello
scorso mese di Novembre, quando Suor Carmel Abwot, la direttrice
della Scuola di Ostetricia, nel programma delle sue visite in Italia, è
passata anche nella nostra Università per raccontarci della Scuola e
dell’opera della Fondazione. Siamo state letteralmente travolte dalle
parole e dalla testimonianza di una donna carismatica e forte al punto
da sembrarci surreale!
Siamo partite da Roma. L’emozione e la gioia erano grandi. Dapprima abbiamo raggiunto la
Missione comboniana di Mbuja (Kampala) dove abbiamo trascorso la nostra prima notte africana,
poi il mattino seguente siamo partite alla volta di Kalongo a bordo del piccolo aeroplano privato tra
preghiere e sottofondi musicali, pensieri e desideri, speranza e curiosità. Lo splendore di quel
paesaggio e l’accoglienza dopo l’atterraggio, ci hanno riempito il cuore. Con gli occhi luccicanti di
gioia per la gente che accorreva assieme ai bambini curiosi di vedere chi fossero i nuovi visitatori
bianchi, detti “munù”.
Ad accoglierci c’erano Francesco e Jenevieve, due tra le più splendide persone che abbiamo avuto
il piacere di incontrare. “Incontro”, questa è una parola chiave del nostro soggiorno a Kalongo. Sono
state due settimane in cui gli incontri hanno arricchito il nostro modo di vivere. Ci siamo confrontate
con una cultura a noi sconosciuta, con modi di vivere lontani dai nostri, con mentalità anni luce
distanti, condividendo le stesse emozioni: sorridere dinanzi ad una cosa buffa, piangere durante gli
addii. Per il periodo della nostra permanenza abbiamo soggiornato presso la Guest House dei
missionari comboniani: Padre Guido e Padre Ezio che qui vivono, sono due fari nel buio di Kalongo.
La caparbietà, l’amore e la semplicità con cui gestiscono e affrontano povertà e disagi, ci hanno
permesso di riflettere.
Conquistare con dolcezza la fiducia dei pazienti e dei parenti dei malati in Ospedale, ridere e
scherzare con le mamme tra i reparti e gli “accampamenti” sui prati, parlando una lingua fatta di canti
e balli, ci faceva quasi dimenticare tutto il resto. Trascorrevamo le nostre giornate in Ospedale, in
particolare nel reparto di maternità. Grazie alla collaborazione con Suor Carmel e le sue brillanti
studentesse, abbiamo portato avanti un progetto di ricerca in ambito neonatologico. I nostri occhi
hanno visto tanti “pancioni”, tanti espressivi occhi di mamma e neonati; i nostri cuori hanno condiviso
la paura di un parto complesso, la gioia di una vita che nasce; la nostra mente ha ammirato la
competenza e la preziosa preparazione delle ostetriche che rappresentano una risorsa enorme e
nello stesso tempo una speranza. Abbiamo sperimentato a volte le naturali difficoltà legate alla
differente gestione del lavoro in reparto o in un progetto di ricerca. Nonostante ciò, giorno dopo
giorno, siamo riuscite a portare a termine l’obiettivo: abbiamo valutato 50 neonati e rispettive madri
dando inizio ad un percorso di collaborazione con suor Carmel e la Scuola di Ostetricia da lei diretta.
Quel che abbiamo ricevuto è sicuramente molto più di quanto siamo riuscite a trasmettere.
Abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di poterci mettere in discussione nel profondo, abbiamo
imparato ad apprezzare ciò che abbiamo e a vedere il futuro come un’opportunità da cogliere per
mettersi a servizio del prossimo.
Kalongo, Giulia e Costanza
20 Marzo 2014
UN MESE A KALONGO PRESSO IL DR. AMBROSOLI MEMORIAL HOSPITAL
Il tutto è cominciato circa nove mesi fa leggendo il
resoconto dell’esperienza di Matteo su un bollettino
parrocchiale che normalmente mettevo subito in disparte.
Matteo lavora per la Caritas in un Ospedale del Sud Sudan e
descriveva le difficoltà ad affrontare problemi tecnici
specifici inerenti le apparecchiature medicali. Grazie a
questo iniziale approccio sono entrato in contatto con la
Fondazione Ambrosoli.
Il mio primo contributo è stato essenzialmente un supporto
a distanza via mail riguardante il lay-out di reparti
dell’Ospedale e l’identificazione di nuove apparecchiature
mediche da acquistare. Poco a poco però è maturato in me
il desiderio di un contributo più concreto. Ho pianificato
quindi di poter assentarmi per un mese dal mio lavoro e
sono partito alla volta di Kalongo con il mio bagaglio di
conoscenze ed esperienza.
Sono partito con un progetto, questo è stato importante! Il mio era pianificare e implementare un
sistema inventariale per le attrezzature dell’Ospedale. Senza un obiettivo sarebbe stato facile
lasciarsi trascinare nel vortice delle emergenze continue e seguire solo quelle. Anche per me è stato
un poco così, infatti, per un’apparecchiatura da catalogare, etichettare e inserire nel database ne
trovavo un’altra da riparare. Ora il sistema è installato, da completare, ma soprattutto da tenere vivo.
Non ho catalogato solo apparecchi, anche uomini e donne che vivono e lavorano a Kalongo, questi
sono entrati nel mio database personale, eccoli qui elencati, quelli con un nome, li ricorderò tutti: Alex,
Amiceto, Bosko, Diana, Didier, Ezio, Francesco, Guido, Jenevieve, John Paul, Josephine, Joseph,
Kao, Mari, Maria Assunta, Mario, Noriko, Patient, Pamela, Susan e Stefano. Poi ci sono tanti volti di
bambini, donne ed uomini di Kalongo, ricorderò anche quelli grazie alle fotografie scattate durante la
mia permanenza.
Da ultimo non potrò scordarmi nemmeno di Mister Oret. E’ qui raffigurato, lo vedevo ogni mattina
uscendo dalla mia stanza per recarmi a lavorare in Ospedale.
Kalongo, Ing. Gianpiero Porro
20 aprile 2014
GRAZIE A ...
CRISTINA MALTESE CACCIA per la strumentazione ginecologica donata all’Ospedale di Kalongo in memoria del
padre dr. Paolo Maltese, medico ginecologo.
LOREDANA COMPARIN per la strumentazione ortopedica appartenuta al marito dr. Gianni Aldo De Donato, e che lei
e la sua famiglia hanno voluto donare all'Ospedale in sua memoria.
ERIK DOMINI, ginecologo di Asti, per la donazione di un lettino ginecologico.
SIMONETTA GALBIATI PALUMBO, nostra attivissima volontaria e cuoca sopraffina, che organizzando una cena
prelibata per i suoi amici ha raccolto 1.000 Euro per l’Ospedale.
ALESSANDRA VILLANI, cardiologa e preziosa collaboratrice della Fondazione, che ha donato un pulsiossimetro per
l'Ospedale.
DE NORA NEXT che ha donato alla Fondazione un macchinario per la disinfezione dell’acqua, modello SolarMac7, da
destinare al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo. Questo macchinario ideato per i paesi in via di sviluppo,
funziona ad energia solare, e permetterà la produzione di una soluzione disinfettante a base di ipoclorito che potrà
essere utilizzata a Kalongo per la sanificazione dell’acqua. De Nora Next è la business unit di Industrie De Nora che
sviluppa sistemi nei settori Agricoltura, sicurezza alimentare, acqua, pulizia e disinfezione e che ha nella propria
missione l’obiettivo di sviluppare tecnologie sostenibili, dedicate al miglioramento della nostra vita e di quella del pianeta
che ci ospita. (www. denoranext.com)
LARES ET URBS, associazione presieduta dal Dott. Giulio Bernini che con l’iniziativa “Basta un libro per salvare la vita”
ha deciso di donare il ricavato della vendita del libro “in carrozza con il Cardinale Duca” scritto da Gregorio Grande alla
borsa di studio per una studentessa della Scuola di Ostetricia di Kalongo. (www.lareseturbs.it)
IN EVIDENZA
LISA SPA, azienda tessile di Veniano (CO) che fornirà tessuti per le uniformi delle studentesse della Scuola di Ostetricia
di Kalongo. (www.lisaspa.it)
NUOVO SITO DELLA FONDAZIONE AMBROSOLI
E’ online il nuovo sito della Fondazione! Una nuova interfaccia
moderna e accessibile, disponibile sul sito:
www.fondazioneambrosoli.it
Clicca sul nostro nuovo sito per vedere le novità!
IPERMERCATI BENNET Raccolta Punti 2014
Fino alla fine dell’anno con 500 dei tuoi punti Bennet Club potrai
donare 5,00 Euro contribuendo alle cure antimalariche dei bambini
ricoverati al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo in Uganda.
Per info: Visita il sito www.bennet.com
Fondazione Dr. Ambrosoli
Memorial Hospital Kalongo (Uganda) - Onlus
[email protected] www.fondazioneambrosoli.it
Codice Fiscale: 95055660138
IBAN: IT 25 M 05216 10900 000000000750
Credito Valtellinese Via Sant'Elia, 3 - Como
C/C postale n°8758230
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