Quando la pubblicità sovverte gli equilibri

Transcript

Quando la pubblicità sovverte gli equilibri
www.power-gender.org
Quando la pubblicità sovverte gli equilibri
Inviato da Eva Panitteri
martedì 14 luglio 2009
Ultimo aggiornamento martedì 14 luglio 2009
GIOVANI - Come fosse nuovo, anno dopo anno, torna (quasi stupito) il dibattito sull'eccessiva sessualizzazione
dell'immagine delle ragazze usata a fini commerciali, e sui suoi effetti, che negli adolescenti si stanno manifestando in
comportamenti che evidenziano una pericolosa distorsione nella percezione della realtà. L'uso del corpo femminile in
versione super-sexy, che lo sfruttamento commerciale arriva a spingere ai limiti del porno-soft, ridisegna comportamenti
e ruoli sociali su vecchi modelli e mai sopiti stereotipi, spostando pericolosamente gli equilibri, ed esacerbando le
relazioni e le interazioni tra la sfera femminile e quella maschile. Quest'erotizzazione innaturale e precoce, analizzata già
nel 2007 da uno studio della American Psychological Association, viene ripresa nel 2009 dal saggio The Porning of
America di Carmen Sarracino e Kevin Scott: "gli studi dimostrano che i bambini più esposti a incessanti stimoli sessuali
crescono con una rigida visione di genere: maschi dominatori e ragazze sottomesse".
RAGAZZI «Per i maschietti, i messaggi sottolineano insensibilità e machismo, e insegnano a giudicare le coetanee
paragonandole a modelli tanto artificiali quanto impossibili. I giovanissimi imparano anche che il sesso è violento. Che
apparenza fisica e acquisto del prodotto giusto sono sinonimi di successo. Temi cui la giornalista Loredana Lipperini ha
dedicato Ancora dalla parte delle bambine (Feltrinelli), raccogliendo il testimone del noto saggio firmato negli anni
’70 da Elena Gianini Belotti.»
RAGAZZE «Magazine come Cioè o Ragazza moderna, destinati alle teenagers, entrano anche nelle case di bambine di
nove anni. E con essi entrano le immagini di uomini muscolosi, rigorosamente a petto nudo, con l’invito: 'Ritaglia,
stacca e incolla i sexy boys che preferisci'. Entrano i consigli per abbigliarsi da perfetta gothic Lolita o allungare le ciglia; i
test per scoprire se sei una fashion girl o quanto il tuo lui è micio o macho. Conferma la psicologa dell’età evolutiva
Anna Oliverio Ferraris, autrice di La sindrome Lolita (Rizzoli): "Le riviste sono ricche di messaggi che sottolineano
l’importanza di presentarsi sessualmente attraenti per stuzzicare l’interesse dei maschi"».
La parola d'ordine deve essere, allora, vigilare. Per spiegare. Rimettere in prospettiva. Ridimensionare. Ed in certi casi
educare e rieducare. Perché quando comportamenti palesemente aggressivi e violenti vengono sdoganati
stemperandone la gravità nella bugia del 'semplice gioco' abbiamo la certezza che intervenire per una mediazione sia
l'unico strumento possibile e responsabile.
http://www.power-gender.org
Realizzata con Joomla!
Generata: 16 March, 2017, 01:31