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presenta SALVIAMO I TALENTI Premio Attilio Corsini – 4a edizione RASSEGNA TEATRALE DI GIOVANI TALENTI Dal 13 settembre al 6 ottobre 2012 al Teatro Vittoria avrà luogo la rassegna “SALVIAMO I TALENTI - Premio a Attilio Corsini”, giunta alla 4 Edizione, per promuovere progetti teatrali di grande qualità i cui protagonisti sono giovani registi, attori e autori. Quattro sono gli spettacoli scelti nel panorama delle cosiddette “cantine”, o come vengono definiti all’estero “teatri off”. Per tradizione in America e in Inghilterra, questi teatri sono sempre visitati dai produttori, che vi attingono nuove risorse e nuovi talenti da proporre sui palcoscenici maggiori. In Italia negli anni Settanta c’era molta attenzione per queste realtà, dalle cantine sono partiti verso luminose carriere attori e registi come Carmelo Bene, Nanni, Kusterman, Leo De Berardinis, Gigi Proietti, Antonio Calenda e molti altri. Purtroppo oggi questo miracolo accade sempre più di rado; come invertire la rotta? Da questa domanda è nata l’idea di dare ai talenti nascosti del nostro teatro l’opportunità di una maggiore visibilità. I quattro spettacoli verranno rappresentati per 3 giorni ciascuno e concorreranno per aggiudicarsi il Premio Attilio Corsini. La giuria sarà composta dal pubblico stesso che, dopo aver assistito a tutti e quattro gli spettacoli, sceglierà il suo preferito. Insieme alla giuria del pubblico ci sarà anche una giuria di addetti ai lavori: produttori, registi, direttori di doppiaggio, direttori di teatro5 affinché, oltre a dare il loro parere di esperti, abbiano l’occasione di conoscere dei nuovi talenti che potrebbero così trovare delle opportunità di lavoro. Lo spettacolo vincitore sarà prodotto dalla Compagnia Attori & Tecnici e verrà inserito nel cartellone 2012/2013 del Teatro Vittoria. Perché la rassegna possa raggiungere realmente il suo obiettivo di costituire una vetrina per gli artisti di talento ancora sconosciuti e possa essere nello stesso tempo una opportunità di stimolo per la creatività, è necessario un grande coinvolgimento del pubblico, cui è demandato l’importantissimo compito di scegliere il suo Teatro e il Teatro di domani. Tutti coloro che assisteranno a tutti gli spettacoli avranno diritto a far parte della giuria che sceglierà lo spettacolo vincitore del Premio Attilio Corsini. Per agevolare una partecipazione che sia la più ampia possibile, il costo dell’abbonamento per i quattro spettacoli sarà di soli 20 euro e darà diritto a far parte della giuria. Tra gli spettatori che comporranno la giuria verrà sorteggiato un abbonamento in omaggio per la stagione 2012/2013 del Teatro Vittoria. L’amore per il teatro va coltivato. E i ragazzi vanno iniziati a condividere la passione per il palcoscenico. Per questo vi proponiamo di aderire al progetto “Adotta un giovane a teatro” in occasione della quarta edizione della Rassegna Salviamo i Talenti – Premio Attilio Corsini. Il meccanismo è semplice: chi acquista un secondo abbonamento alla rassegna da regalare a un under 35 – figlio, nipote, conoscente – lo pagherà solo 16 euro. Naturalmente, nulla vieta che ne acquistiate un terzo o, perché no, addirittura un quarto. E se non avete un giovane al quale fare questo dono, ci pensiamo noi, sorteggiando da una lista di studenti delle scuole superiori. Partecipando ad “Adotta un giovane a teatro” otterrete due risultati: porterete ad assistere ad uno spettacolo qualcuno che altrimenti non verrebbe e al tempo stesso sosterrete una compagnia di giovani artisti. Chi ama la cultura, la incoraggia! La direttrice artistica Viviana Toniolo abbonamento 4 spettacoli Abbonamento “ADOTTA UN GIOVANE A TEATRO” (acquistabile dal 2° abbonamento) ingresso posto unico numerato Biglietto ridotto fino 25 anni Biglietto ridotto per persone diversamente abili e accompagnatore 20 € 16 € ORARIO SPETTACOLI 7€ 5€ giovedì e sabato ore 21 venerdì ore 17 2€ Per informazioni e prenotazioni Teatro Vittoria / Piazza S. Maria Liberatrice, 10 / 00153 Roma botteghino tel. 06.5740170 – 5740598 / www.teatrovittoria.it – [email protected] Ufficio Stampa Teatro Michele Lella - [email protected] 1 13-14-15 settembre 2012 DON GIOVANNI o della pazienza di Sganarello da Molière con Carlo Calderone, Massimiliano Aceti, Federico Horaldo Lima Roque, Cristina Mugnaini, Vittoria Faro, Carlotta Mangione, Chiara Mancuso , Alessandro Cosentini,Turi Moricca, Dimitri Galli Rohl , regia Giacomo Settis Bisordi combattimenti Francesco Manetti / scenografia Bruno Buonincontri e Giacomo Settis Bisordi / luci Sergio Ciattaglia / costumi Bartolomeo Giusti / foto di scena Matteo Linguiti Jean Baptiste Poquèlin prima di mutare il proprio nome mutò professione, quella del padre: non più tappezziere ma drammaturgo e attore celato dallo pseudonimo Molière. Il suo Don Giovanni nell’allestimento di undici allievi ANAD -un regista e dieci attori- va a caccia di mutande di donna. Nel '600 quelle si chiamavano braghesse, indossate soltanto da uomini e prostitute. Le donne per bene andavano in giro senza. Il Don Giovanni di Molière scomparve per due secoli e tornò quando le mutande erano innominabili in pubblico e soltanto alle bambine innocenti era dato esibirle. Col Can Can le mutande divennero quelle che conosciamo: indumento destinato al contatto con le parti intime, custode dei nostri segreti, nell’accezione latina secrètum, secrezioni. Nascondere ciò che secerniamo; questa l’ipocrisia contro cui Don Giovanni si scaglia assieme al fido Sganarello, lotta disperata annotata nel famoso catalogo, una lista di segreti mutati in verità scomode che è meglio fingere di non sapere. 20-21-22 settembre 2012 SEMPRE INSIEME (Toujours Ensemble) di Anca Visdei versione italiana di Mariella Fenoglio e Roberto della Casa regia Matteo Alfonso con Barbara Alesse e Irene Villa disegno luci Sandro Sussi fonica Edoardo Ambrosio Due sorelle nella Romania di Ceaucescu. Una aspira a diventare scrittrice e l’altra attrice. La più grande, Alexandra, si compromette con l’opposizione al regime e le due sorelle decidono che le conviene andare all’estero. Da questo momento, la pièce procede in forma epistolare, con le due ragazze che si raccontano le reciproche esperienze. Attraverso l’affermazione del consumismo in Occidente e la repressione di un regime comunista sempre più duro, le due sorelle si confidano: la solitudine, la fame, la ricerca di un lavoro, ma anche i ragazzi, le feste e la scoperta dell’amore. 2 27-28-29 settembre 2012 CRONACHE D’UN UOMO D’AFFARI IN TEMPO DI GUERRA scritto e diretto da Roberto Pappalardo con Pio Stellaccio, Mario Merone, Roberto Pappalardo, Silvia Imperi, Maria Scorza costumi Stefania Pisano scene Antonio Merone Nell’Europa degli anni ’40, martoriata dalla Seconda Guerra Mondiale, un inquieto uomo d’affari, sfruttando le vigenti leggi razziali, riesce a procurarsi i capitali necessari per rilevare una fabbrica in fallimento. Impiegando mano d’opera ebrea a basso costo raggiungerà, nel corso di poco tempo, importantissimi traguardi economici e, per la prima volta nella sua vita, arriverà ad appagare la sua sete di successo. Nel momento più florido della sua carriera però, la situazione internazionale precipita. Si troverà così, sul finire del conflitto, di fronte alla scelta più difficile: salvare la sua posizione e il risultato del lavoro di anni o mettere al sicuro le centinaia di uomini e donne della sua fabbrica, strappandoli all’atroce realtà dei campi di concentramento. 4-5-6 ottobre 2012 CUOREDEBOLE di Enoch Marrella da un racconto di F.M. Dostoevskij con Enoch Marrella e Edoardo Ripani consulenza artistica Angelo Pavia / musica Angela Bruni / scena Selena Garau / disegno luci Mara Udina / assistenza tecnica Desi Gialuz Cuoredebole è la storia di due amici e colleghi che vivono sotto lo stesso tetto – Vassia Sciumkov ed Arkadi Ivanovic. La vigilia di capodanno Vassia annuncia all'amico Arkadi “Io prendo moglie”, ma una trama di ostacoli più mentali che reali – non ultimo il morboso rapporto di dipendenza con l’amico Arkadi – si frappone fra Vassia e la sua stessa felicità. Non solo il dolore quindi, ma la felicità stessa, in determinate condizioni di debolezza, può risultare ingestibile e addirittura insopportabile. È questo l’elemento paradossale che mi ha portato a riproporre oggi questa storia. Il Cuore debole è quello di Vassia Sciumkòv mentre Arkadi Ivanovic con il suo ‘sguardo quadrato’ diventa lo straordinario testimone di questa singolare vicenda per arrivare a comprendere qualcosa di estremamente complesso: l’altro, colui che ci sta di fronte; in questo caso specifico è Vassia, un uomo ossessionato da un idea così svalutata di sé da non riuscire a sentirsi degno della sua stessa felicità – nemmeno nel momento in cui essa sta per giungere. Questo tema, carissimo alla psicologia moderna, è sviluppato da Dostoevskij in questo racconto breve e si scatena in tutta la sua portata nel momento in cui si traduce in azione drammatica. 3