Alla donna non e dato il Ministero

Transcript

Alla donna non e dato il Ministero
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
LA GIUSTA CONDOTTA CRISTIANA
CAPITOLO 3
Alla Donna non è dato il Ministero
INDICE
1) ALLA DONNA NON È DATO IL MINISTERO
2) STUDIO STORICO - MOVIMENTI ADERENTI AL MINISTERO DELLA DONNA
3) IL RUOLO DELLA DONNA NELLA CHIESA
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
1
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
ALLA DONNA NON È DATO IL MINISTERO
P
remettendo che non abbiamo nulla contro la figura della donna all'interno della
Chiesa, essendone ella parte integrante, e che il nostro rispetto verso chi cerca
di fare qualcosa per Dio non viene meno, esaminiamo alla luce della Bibbia la
storia del ministero femminile. Alcune sette eretiche dei primi secoli della riforma
protestante, soprattutto gnostiche (e dunque non mi riferisco al Movimento Portante
Protestante Evangelico nella Piena Visione Biblica) vollero affidare l'esercizio del
Ministero a delle donne; tale innovazione fu subito rilevata e criticata dai Servitori, i
quali la giudicarono come inaccettabile.
Tutto questo ha preso forma attraverso il movimento femminista nella nostra cultura
contemporanea che vede i ruoli maschili e femminili alterati, portando la donna anche
a ruoli antimorali, come i mass media ci trasmettono.
Le Scritture (che il mondo contesta come arcaiche) stabiliscono un ruolo che non è
politicamente corretto, ma ogni vero Figlio di Dio, aldilà degli ideali umani, deve
sapersi far condurre dalla Volontà Divina e non dal pensiero umano rivoluzionario.
Sapendo a monte che chi non adempie la Scrittura ed ubbidisce ad essa si formalizza
nell'anti-Chiesa, anti-Scrittura e anti-Cristo, ci sentiamo bisognosi di comprendere
bene le Scritture per non cadere nella bestemmia del manipolare il Corpo-Parola di
Cristo, divenendo dunque bestemmiatori. Molta gente pensa che la bestemmia
consista soltanto nel dire parole sconce a Dio, ma è bestemmia anche quando
manipoliamo gli insegnamenti Divini.
Partiamo dal modo in cui si giustificano il pastorato e il dottorato femminile;
solitamente queste sono le affermazioni:
Le donne possono esercitare il pastorato e il dottorato perché:
Miriam, la sorella nubile di Mosè, fu anche profetessa e cantrice-musicista
(Esodo 15:20);
Debora era profetessa (Giudici 4);
alla nascita di Gesù furono due le persone che lo riconobbero, un uomo e
una donna, Simeone e Anna, profetessa figlia di Fanuel (Luca 2);
l’Evangelista Filippo aveva quattro figlie vergini che profetizzavano (Atti
21:8-9);
Febe era diaconessa (Romani 16:1).
Già ad un primo esame, pur privo dell’approfondimento che seguirà, si mette in
risalto il fatto che anche un credente con poche basi Bibliche può dedurre che questi
versi sono privi di fondamento, in quanto si parla di Donne che Profetizzarono o
esercitarono un diaconato o cantarono per Dio, ma tutto ciò non le inquadra in un
Pastorato o Sacerdozio. Riguardo alla figura di Miriam, sappiamo che ai suoi tempi vi
erano Mosè ed Aaronne per il Sacerdozio-Pastorato; idem al tempo di Anna era
Simeone preposto al Sacerdozio. Febe era diaconessa e non Pastoressa; le figlie di
Filippo profetizzavano e non è scritto che avessero Chiese ma erano sottoposte, come
dice la Parola, ai Ministri.
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
2
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
Qualsiasi credente noterà immediatamente che in nessuno di questi versi è
evidenziato un Ministero, ma si parla solo di Doni e di Diaconato che noi
riconosciamo, in conformità con le Scritture, anche per le donne. Partendo da una
giusta analisi storica, notiamo che la donna, nel Vecchio Patto, non era mai chiamata
al Ministero Sacerdotale o Profetico come avvenne per molti Patriarchi, Giudici e
comunque Ministri del Vecchio Patto; vi ricordo che Dio aveva scelto i Leviti, i
Sacerdoti e i Profeti per insegnare le sue Leggi ad Israele, infatti è scritto: “Essi
insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua Legge a Israele” (Deuteronomio 33:10;
Esodo 29; eccetera; vedi inoltre i Libri Profetici e le Epistole, scritte da Ministri
Uomini).
Alla donna non è stato mai dato di insegnare o di intervenire nelle sinagoghe,
addirittura le donne nel Tempio avevano il Cortile delle donne; per questa ragione
Paolo riconferma tale ordine ereditato dalla Legge ed approvato da Cristo.
La stessa Debora usata col Dono di Profezia fu costituita sotto il Dono per rendere
ridicoli gli uomini di quel tempo e comunque non fu investita di un Ministero o
Sacerdozio (quest’ultimo, come ben sappiamo, era solo per la discendenza di
Aaronne e il Ministero Profetico per i Profeti Uomini, di cui sono pervenuti i
Rotoli; difatti non esiste in tutta la Bibbia né un Libro Profetico, né un'Epistola
Dottorale emessa da una donna). Si può quindi parlare di eccezione e nei limiti dei
Doni di 1Corinzi 12:9, e dunque nella giusta forma Biblica. Sappiamo anche che Dio
permise la vittoria a Debora per mettere in ridicolo gli uomini che in quel tempo
vivevano nel timore, ma oggi noi non viviamo nel timore! Se in una Chiesa non ci
sono uomini valorosi in grado di servire Dio e danno spazio alla donna per il
Pastorato, quella è una Chiesa morta e priva di autorità, come mediteremo di seguito!
Le donne potevano (e possono anche oggi) accedere ai Doni come ad esempio quello
Profetico o quello Canoro-Musicale, come avvenne per le sopracitate Debora o
Miriam. Si precisa che, per comprendere ciò, bisogna fare a monte distinzione tra
"Dono Profetico" e "Ministero Profetico"; sono entrambi raggi dell'Unico Spirito
Santo, ma il Ministero Biblicamente va solo agli uomini, anticamente chiamati
Profeti e Veggenti. Dico questo perché spesso si parla di Debora, Miriam o delle
figlie di Filippo, o ancora di Anna, senza considerare che esse non furono Pastore,
Dottore, Sacerdote, Profeti-Ministri-Veggenti, eccetera. Le donne citate esercitarono
un Dono di Profezia come contemplato in 1Corinzi 12 e non un ministero come in
Efesini 4; il Primo è un dono distribuibile alla Chiesa, il secondo un Ministero
che viene affidato solo a Uomini Speciali:
1Corinzi 12:9 e ad un altro fede, nel medesimo Spirito; e ad un altro doni
delle guarigioni, per lo medesimo Spirito; e ad un altro l'operar potenti
operazioni; e ad un altro profezia; e ad un altro discernere gli spiriti...
Efesini 4:11 Ed Egli stesso ha dati gli uni Apostoli, e gli altri Profeti, e gli
altri Evangelisti, e gli altri Pastori, e Dottori;
Efesini 4:12 per lo perfetto adunamento dei santi, per l'Opera del Ministero,
per l'edificazione del Corpo di Cristo...
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
3
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
1Corinzi 12 è differente rispetto a Efesini 4; è evidente che esistano Doni e
Ministeri, due Carismi diversi dove il Ministero è superiore al Dono, in quanto il
Ministero include oltre tutto il Governo.
Si nota che i 5 Ministeri di Efesini 4 sono espressi al maschile e non al femminile;
infatti si trova "Pastore, Dottore" e non "Pastoressa o Dottoressa", termini
altamente antibiblici.
Le donne che profetizzavano, quindi, esercitavano un Dono. Ribadisco che il Dono
di Profezia è differente da quello di Insegnamento, e dal Ministero; Paolo fa una
differenza chiara tra Ministero e Dono:
Romani 12:6 Ora, avendo noi Doni differenti, secondo la grazia che ci è stata
data, se abbiam Profezia, profetizziamo secondo la proporzion della fede;
Romani 12:7 se Ministerio, attendiamo al Ministerio; parimente il Dottore
attenda all'insegnare;
Romani 12:8 e colui che esorta, attenda all'esortare; colui che distribuisce,
faccialo in semplicità; colui che presiede, con diligenza; colui che fa opere
pietose, con allegrezza.
1Corinzi 12:4 Or vi sono diversità di Doni; ma non vi è se non un medesimo
Spirito.
1Corinzi 12:5 Vi sono ancora diversità di Ministeri; ma non vi è se non un
medesimo Signore.
Se i Doni e i Ministeri fossero la medesima cosa non andrebbero distinti, ma il
Dottore Paolo in questi versi li differenzia per sottolineare che procedono dallo
Stesso Spirito, ma sono differenti e necessari per la Chiesa nelle loro forme
diverse.
Quello di confondere il profetizzare con l’insegnare è un altro errore; non cadete in
esso! Paolo non ha detto: ‘Non permetto alla donna di profetizzare’, perché questo
sarebbe andato contro le parole di Gioele: “Le vostre figliuole profetizzeranno”
(Gioele 2:28), ma ha detto una cosa differente, e cioè: “Non permetto alla donna di
insegnare” (1Timoteo 2:12).
Ora in questi ultimi versi noi notiamo chiaramente che non si fa riferimento a DonneMinistre, né pastoresse, né dottoresse; non esistono tali funzioni femminili in alcuna
parte della storia e nella Bibbia, né nel Vecchio Testamento, né nel Nuovo
Testamento. Dall'anno zero ad oggi non ci sono testimonianze di Donne-Ministre, ad
eccezione dei movimenti nati negli ultimi secoli che stanno traviando le Scritture; se
Dio le avesse volute tali lo avrebbe indicato in modo chiaro come fece per le varie
missioni Apostoliche dei 12 (Matteo 10) ed in seguito dei 70 (Luca 10), ed ancora
nel Nuovo Patto dopo Pentecoste, ma non esiste alcun riferimento Biblico relativo
al ministero femminile.
Voglio ribadire che Paolo (così come tutta la Bibbia) ci mostra che i Dottori-Apostoli
che si occupano dell'insegnamento e della cura Ministeriale sono gli uomini Ministri
che Dio si sceglie e, preciso, non tutti gli uomini, ma solo alcuni prescelti e
predestinati da Dio:
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
4
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
Atti 2:42 Or erano perseveranti nella Dottrina degli Apostoli, e nella
comunione, e nel rompere il pane, e nelle orazioni.
Atti 11:26 Ed avvenne che per lo spazio di un anno intero, essi si
radunarono nella Chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo; e i discepoli
primieramente in Antiochia furono nominati Cristiani.
1Corinzi 3:6 Io ho piantato, Apollo ha adacquato, ma Iddio ha fatto
crescere.
Giovanni 15:16 Voi non avete eletto Me, ma io ho eletti voi; e vi ho costituiti,
acciocché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente;
acciocché qualunque cosa chiederete al Padre nel mio Nome, Egli ve la dia.
Precisando che donne pie sono state sempre al fianco dei Ministri di Dio,
nondimeno è giusta cosa gettare Luce sul Ruolo della donna nella Chiesa, che
dico a priori, può accedere ai servizi di diaconia, può esercitare i Doni dello
Spirito, può esercitare le funzioni canoro-musicali, ma non le è concesso di
esercitare i 5 Ministeri.
Nel suo Ministero Gesù non si fa accompagnare soltanto dai Dodici, ma anche da un
gruppo di donne del quale non si vede costituzione Ministeriale come Apostole o
Ministre:
Luca 8:2 Ed anche certe donne, le quali erano state guarite da spiriti
maligni, e da infermità, cioè: Maria, detta Maddalena, della quale erano
usciti sette demoni;
Luca 8:3 e Giovanna, moglie di Cuza, procurator di Erode; e Susanna, e
molte altre; le quali gli ministravano, sovvenendolo delle lor facoltà.
Con riferimento agli Atti degli Apostoli, vediamo che alcune donne hanno avuto un
ruolo importante in certe comunità giudaico-cristiane e nelle altre comunità di
estrazione pagana; si nota ad esempio come Febe e altre donne sono indicate come
aiuto diaconale.
La stessa Maria (madre terrena di Gesù), le altre donne che accompagnavano
Gesù, la Samaritana (Giovanni 4), Priscilla (Atti 18; Romani 16:3; 1Corinzi
16:19; 2Timoteo 4:19), Febe (Romani 16:1), sono donne al fianco del Ministero,
ma mai troviamo che queste donne furono costituite tra i Dodici Apostoli e quindi
introdotte nei Ministeri di Efesini 4.
La comunità apostolica è rimasta fedele all'atteggiamento di Gesù; alcune donne
gravitavano nella cerchia di coloro che si riunirono per la Santa Cena, che furono
testimoni oculari della Resurrezione, presenti all'Ascensione, nella Pentecoste; queste
donne furono presenti in alcuni di questi avvenimenti e Maria stessa era presente
(Atti 1:14). Eppure, non è lei o non sono le altre donne ad essere designate per
entrare nel Collegio dei Dodici al momento dell'elezione che porterà alla scelta di
Mattia: vengono presentati due discepoli, e non una donna:
Atti 1:23 E ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, il quale era
soprannominato Giusto, e Mattia.
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
5
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
Nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo discese su tutti, uomini e donne, e tuttavia
l'annuncio dell'adempimento delle profezie in Gesù fu proclamato da «Pietro e gli
Undici» e non da donne (Atti 2).
Costoro e Paolo, pur uscendo ad annunziare l'Evangelo ai Gentili, non persero
tale convincimento e non si fecero corrompere dal culto sacerdotale femminile
idolatrico presente in quei secoli nei riti pagani, ma anzi nelle stesse Epistole si
evidenzierà che gli stessi pagani debbono sottostare agli Insegnamenti del Maestro e
dunque non debbono dare esercizio Ministeriale alle donne, anche se queste, come
abbiamo visto, possono essere introdotte ai Doni.
Ecco le Epistole Universali scritte per la Chiesa-Sposa, precisando che Paolo
scrisse ai Corinzi e a Timoteo non per esprimere una prescrizione locale o Ebraica,
ma altresì le Epistole sono a carattere Universale e in modo particolare indirizzate a
noi Gentili, in quanto gli Ebrei già dal principio esercitano questa differenziazione tra
uomini e donne:
1Corinzi 14:34 Tacciansi le vostre donne nelle radunanze della Chiesa,
perciocché non è loro permesso di parlare, ma debbono esser soggette, come
ancora la Legge dice.
1Corinzi 14:35 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor
propri mariti in casa; perciocché è cosa disonesta alle donne di parlare in
Chiesa.
Il versetto 34, intanto, riconferma un decreto di Legge immutato ereditato nel
Vecchio Patto e non abolito da Cristo; indica le Radunanze della Chiesa
Universale. Dice che alle donne non è permesso di parlare; "permesso" significa
"concedere, dare permissione" (come in Matteo 19:8), mentre "parlare" significa
"dire, sostenere, affermare, discorrere, discutere, eccetera". "Tacciano" è nel
Greco σιγάω (leggi “sigào”) che significa "fare assoluto silenzio, non emettere
neanche un suono".
Il versetto 35 ci dice inoltre che le donne devono "essere sottomesse". Sotto-messo
viene dalla parola Greca ὑποτάσσω (leggi “hupotàsso”, traduci "rango-sotto") che
è un termine militare che significa "assoggettassi a, ubbidire, essere sotto
ubbidienza". È la stessa parola usata in: Efesini 5:21-24; Tito 2:5, 9; 1 Pietro 2:18;
3:1.
Perciò il versetto 35 ci dice che le donne "devono essere sottomesse", che
rappresenta il caratteristico ruolo dato alle donne da Dio. Questo non è un nuovo
concetto sviluppato dall'Apostolo Paolo, dato che Paolo fa appello all'ampio principio
Biblico che si trova in Genesi 3:16 "ed egli dominerà su di te."; ciò si riferisce
quindi all'aspetto del "ruolo" della donna con riguardo all'uomo.
Il Versetto 35 ci dice anche che è vergognoso per le donne parlare in Chiesa; la
parola greca αἰσχρός (leggi “aiscròs”) tradotta con "vergognoso o improprio" nel
greco significa anche "brutto, sgradevole, disgustoso, disonorevole, indecoroso,
ignobile".
Quindi da questi due versetti ci vengono date chiare istruzioni da Dio sul fatto che le
donne che si considerano Cristiane non devono parlare (predicare o insegnare) nelle
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
6
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
assemblee. Quello che le Scritture ci dicono è che la donna che parla nelle assemblee
vìola un principio Biblico, perché questo infrange il ruolo dato da Dio alle donne che
sarebbe di assoggettamento all’uomo; per questo le Scritture dicono che è vergognoso
per la donna parlare nelle assemblee, perché rigetta il ruolo datole da Dio.
Paolo non scrisse solo ai Corinzi, ma attraverso Timoteo trasmette anche alle altre
Chiese Gentili tale prescrizione:
1Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini facciano orazione in ogni
luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione.
1Timoteo 2:9 Simigliantemente ancora che le donne si adornino d'abito
onesto, con verecondia e modestia; non di trecce, o d' oro, o di perle, o di
vestimenti preziosi;
1Timoteo 2:10 ma come si conviene a donne che fanno professione di servire
a Dio per opere buone.
1Timoteo 2:11 La donna impari con silenzio, in ogni soggezione.
1Timoteo 2:12 Ma io non permetto alla donna d'insegnare, né d'usare
autorità sopra il marito; ma ordino che stia in silenzio.
1Timoteo 2:13 Perciocché Adamo fu creato il primo, e poi Eva.
1Timoteo 2:14 E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta,
fu in cagion di trasgressione.
In questo contesto, dobbiamo notare che la parola "donna" è nel Greco γυνή (leggi
gunè”) che indica proprio la "donna", designando specificatamente gli esseri umani
di sesso femminile; gli "uomini" sono esclusi dal significato, in quanto chiamati con
altro termine che li indica quali uomini.
Nel versetto 8 Dio ci dice che vuole che gli uomini in ogni luogo preghino; se Dio
avesse voluto usare una parola per includere i due sessi, Egli avrebbe potuto usare la
parola ἄνθρωπος (leggi “ànthropos”, ossia essere umano, sia uomo che donna)
come ha fatto nel versetto uno; qua nel verso 8, invece, usa la parola ἀνήρ (leggi
“anèr”) che è sessualmente specifica, significando uomini e solo uomini.
Difatti, ripeto, quando egli parla di pregare per gli esseri umani, sia uomini che
donne, dice:
1Timoteo 2:1 Io esorto dunque, innanzi ad ogni cosa, che si facciano
preghiere, orazioni, richieste, e ringraziamenti per tutti gli uomini.
Qui "tutti gli uomini" è dato appunto con il termine ànthropos per indicare sia il
sesso maschile che quello femminile.
Ma nel verso 8, come abbiamo visto, usa il termine gunè, rivendicando così la
titolarità della Conduzione della Preghiera affidata agli uomini come conduttori e
non alle donne:
1Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini facciano orazione in ogni
luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione.
Ciò significa che in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo in cui ci si raduna per
pregare, dove possono anche essere presenti donne, gli uomini devono condurre la
preghiera; loro devono essere i Conduttori Principali e le donne sono espressamente
escluse dal condurre; possono, se invitate dal conduttore, pregare ad alta voce.
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
7
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
In questo passaggio l'istruzione data alle donne è che “si vestano in modo
decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti
costosi” e che il loro obiettivo sia quello di far piacere a Dio, e che “imparino in
silenzio, con ogni sottomissione” il che, di nuovo, sottolinea la sottomissione intesa
da Dio per il ruolo della donna.
Dunque si nota come l'Apostolo non fa errori, ma quando vuole riferirsi agli uomini
identifica questi e dà le direttive specifiche, idem quando si rivolge alle donne le
identifica specificatamente; dal contesto è chiaro come Paolo sta dettagliando ancora
una volta, come in Corinto, i Ruoli.
Dopo le Scritture ci dicono: "Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare
autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio". Insegnare è usato nel senso
ufficiale. La donna non deve insegnare nell'assemblea, come abbiamo già visto.
Ella non deve avere autorità (né dominare) sugli uomini, ma deve rimanere in
silenzio.
A questo punto Paolo ci rivela la ragione principale per cui la donna non può
esercitare il Ministero, ed ecco le due ragioni per le quali è proibito alla donna di
parlare in assemblea:
1° RAGIONE = 1Timoteo 2:13 Perciocché Adamo fu creato il primo, e poi
Eva.
2° RAGIONE = 1Timoteo 2:14 E Adamo non fu sedotto; ma la donna,
essendo stata sedotta, fu in cagion di trasgressione.
Aldilà del punto primario predestinativo secondo il quale Dio ha creato prima di
tutte le cose un Progetto nel quale ha formato dei Ranghi, cioè dei Gradi, degli
Ordinamenti specifici, questi versetti testimoniano di nuovo il ruolo della Donna
così come prestabilito da Dio dall'inizio della creazione, ruolo per il quale non era
mai stato previsto che la donna potesse avere autorità sull'uomo; e ad un punto ciò era
assolutamente impossibile dato che l'uomo esisteva prima della donna.
Appresso, la seconda ragione, le Scritture dicono: “E non fu Adamo ad essere
sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione”; tutte
le donne sono incluse in questa caduta.
Precisiamo che al fine della salvezza l'uomo e la donna sono in uguaglianza, ma ciò
non significa che non ci siano dei ranghi; difatti, anche in Cielo tra le Creature Celesti
esistono i ranghi ossia ci sono Angeli, Arcangeli, Cherubini e Serafini. Come
abbiamo esaminato a proposito dell’essere sottomesse, il termine sotto-messo viene
dalla parola Greca ὑποτάσσω (leggi “hupotàsso”) che si può tradurre "rangosotto". In Cielo, quindi, ci sono i ranghi e anche i Doni e i Ministeri sono distribuiti
secondo il Rango Divino.
Paolo, avendone ricevuta Piena Luce e Rivelazione, affronta queste tematiche
riprendendo la cultura religiosa Ebraica e anche in 1Corinzi 11, affrontando
l'importanza del velo e della sottomissione della donna nella vita religiosa e civile,
afferma per lo Spirito:
1Corinzi 11:3 Ma io voglio che sappiate, che il capo d'ogni uomo è Cristo, e
che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Iddio.
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
8
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
La cosa che si evince è che la donna, aldilà del Governo nella Chiesa, già sin dalla
vita domestica deve riconoscere che non le è dato il Comando-Autorità, ma anzi deve
sottostare al proprio marito.
A conclusione, dunque, Dio comanda che quando uomini e donne sono radunati
per motivi di preghiera, insegnamento e predicazione, in tutti i luoghi e tempi,
devono essere gli uomini a condurre e non le donne; idem il Governo della
Chiesa è affidato agli uomini. È antilogico e antispirituale che in una radunanza
l'uomo resti seduto e una donna lo capeggi insegnando, quando il capo della donna è
l'uomo e questa deve imparare in silenzio.
È espressamente proibito alle donne insegnare o predicare o usare autorità sugli
uomini; la ragione di ciò ha a che fare con il ruolo che Dio ha assegnato ad esse e
non è né culturale né temporale ma Biblico. Non è stato l'Apostolo Paolo ad
originare questi ruoli distinti, ma Dio stesso stabilì questi ruoli sin dall'inizio.
Quando le donne si tolgono dal ruolo dato loro da Dio e si pongono alla guida di
riunioni d'insegnamento e predicazione o di ogni altra attività, specialmente in
presenza di uomini quando si è riuniti per lo studio della Parola di Dio, esse lo fanno
senza autorità Biblica e Divina.
Quando le donne esercitano autorità sopra gli uomini, soprattutto in campo spirituale,
lo fanno in violazione delle Scritture.
È abbastanza chiaro questo verso a svelare che non i credenti nominali ma i facitori
della Parola saranno salvati, del resto troviamo:
Giacomo 1:22 E siate facitori della Parola, e non solo uditori; ingannando
voi stessi.
Rammemoriamo che i tempi scorrono ma Dio resta lo stesso e tiene ai suoi
ordinamenti anche se passano i secoli, contrariamente alla tesi modernista secondo
cui Dio, l’Antico dei giorni, debba diventare moderno:
Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso Ieri, ed Oggi, e in Eterno.
La donna non dovrebbe addirittura porre domande sulla Bibbia in Chiesa, ma
dovrebbe andare a casa e chiedere al marito, e se questi non sa la risposta dovrebbe
documentarsi lui col Ministro e di seguito dare la risposta alla moglie, in quanto ella è
a lui assoggettata:
Efesini 5:24 Ma altresì, come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le mogli
debbono esser soggette ai lor mariti in ogni cosa.
1Corinzi 14:35 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor
propri mariti in casa; perciocché è cosa disonesta alle donne di parlare in
Chiesa.
Concludiamo come concluse Paolo parlando del Velo:
1Corinzi 11:13 Giudicate fra voi stessi: è egli convenevole che la donna
faccia orazione a Dio, senza esser velata?
1Corinzi 11:16 Ora, se alcuno vuol parer contenzioso, noi, nelle Chiese di
Dio, non abbiamo una tale usanza.
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
9
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
Se qualcuno vuole distorcere le Scritture deve rendersi conto che Dio aveva già
previsto l'ascesa della figura biblica della profetessa corrotta, prevedendo che
ella addirittura sarebbe stata manifestata nel Vecchio Patto e infine nel Nuovo
Patto in Apocalisse, e dunque tutte le Pastoresse o Dottoresse si conformano nei
seguenti versi:
1Re 16; 18; 19; 21; 2Re 9 Izebel la donna perfida che curava la religione, la
falsa profetessa...
Apocalisse 2:20 Ma ho contro a te alcune poche cose, cioè: che tu lasci che la
donna Iezabel, la quale si dice esser profetessa, insegni, e seduca i miei
servitori, per fornicare, e mangiar dei sacrifici degl'idoli.
Come notate in questo verso finale il falso Ministero Dottorale-Profetico genererà
falsa Dottrina-Visione, generando la morte di sé e dei membri della sua radunanza
ottenebrata. Fuggite da qualsiasi Chiesa dove vi è come Pastore una donna o dove la
moglie del Pastore o altre sono state legalizzate come Pastoresse, Dottoresse,
Apostole.
IL RUOLO DELLA DONNA NELLA CHIESA
Preciso intanto che la donna, all'interno della Chiesa, prende l'aspetto di una mamma;
ella è cordiale e piena d'amore, ha il giusto approccio di accoglienza, di sostegno e di
esempio di moralità. Precisando ciò, essa va rispettata ed amata dal marito come
scritto:
Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, siccome ancora Cristo ha amata
la Chiesa, e ha dato Sé Stesso per lei;
Colossesi 3:19 Mariti, amate le mogli, e non v'inasprite contro a loro.
La donna può essere un buon aiuto nell'evangelizzare; dal punto di vista di sostegno
Ministeriale, prendiamo questo esempio:
Atti 18:26 E prese a parlar francamente nella sinagoga. Ed Aquila, e
Priscilla, uditolo, lo presero con loro, e gli esposero più appieno la Via di
Dio.
Alcuni erroneamente dicono che Priscilla qui insegnava: Priscilla, avendo come
insegnante Paolo, sapeva bene che, mentre il marito predicava, lei poteva pregare e i
suoi accenni, dietro il consenso del marito, potevano solo spingere ulteriormente nella
“evangelizzazione della Via-Gesù”.
Qui, difatti, essi non insegnarono ma evangelizzarono: "esposero più appieno la Via
di Dio."; si evince una "azione evangelistica", dove marito e moglie resero
testimonianza del Ministero Evangelistico di Cristo e di Paolo.
La donna allora può evangelizzare?
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
10
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
Certo che sì! È sempre preferibile che abbia al fianco un Ministro; può comunque
raccontare la sua esperienza con Cristo come fece la Samaritana che non fu investita
da Ministero, ma come tutte le discepole poté dire ciò che Cristo le aveva annunziato.
La donna può profetizzare, o esercitare taluni Doni, tra cui anche l'aspetto
canoro, di musicista e il diaconato, sotto il discernimento e il Governo di un
Ministro che controlla che tutto sia conforme alla Parola (1Corinzi 12):
Debora era profetessa (Giudici 4);
Miriam, la sorella nubile di Mosè, fu anche profetessa e cantrice-musicista
(Esodo 15:20);
alla nascita di Gesù furono due le persone che lo riconobbero, un uomo e
una donna, Simeone e Anna, profetessa figlia di Fanuel (Luca 2);
l’Evangelista Filippo aveva quattro figlie vergini che profetizzavano (Atti
21:8-9);
Febe era diaconessa (Romani 16:1).
Voglio precisare, relativamente al fatto che vi furono donne come Febe e le donne al
fianco di Gesù che esercitarono il diaconato, che al diacono non è dato il Ministero di
Dottore; quest’ultimo non è contemplato tra i requisiti diaconali. Il diacono, sia esso
uomo o donna, non è costituito in questo ufficio per insegnare la Parola di Dio,
ma per adempiere servizi d’assistenza in seno alla Chiesa; tra i requisiti che deve
avere non c’è quello di atto ad insegnare (1Timoteo 3:8-13). Quindi Febe, quale
diaconessa di quella Chiesa, assisteva ma non insegnava; che assisteva è confermato
dallo stesso Paolo che raccomandandola ai santi di Roma dice loro:
Romani 16:1 Or io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa
della Chiesa che è in Cencrea.
Romani 16:2 Acciocché voi l'accogliate nel Signore, come si conviene ai
Santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocché ella
è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora.
Per quanto riguarda Evodia e Sintiche, di cui Paolo dice ai Filippesi che avevano
lottato assieme a lui per l’Evangelo (Filippesi 4:2-3), non è scritto che elle avevano
insegnato la Parola ai santi con lui; sarebbe stato un controsenso perché Paolo non
permetteva alla donna d’insegnare. Vi ricordo che si lotta per l’Evangelo in molte
maniere e non solo predicando ed insegnando la Parola: si lotta assistendo i
ministri del Vangelo, si lotta pregando, si lotta digiunando, e in altre maniere
ancora. L’errore che fanno alcuni è quello di pensare che tutti coloro che
collaboravano con Paolo erano atti ad insegnare e a predicare, e quindi anche le
donne che collaboravano con lui. Questo è un errore.
C'è un altro ruolo al quale credo Biblicamente per la donna, se quest’ultima è
Spirituale, ossia ella è una buona moderatrice per le altre donne, precisando che
secondo i versi che seguono la donna attempata può ammaestrare la giovane donna
nella moralità Biblica. Preciso a monte che qui non dice di insegnare la Dottrina
Biblica Strutturata, ma la moralità Biblica, e dunque come le donne debbono
comportarsi nella vita ordinaria:
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
11
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
Tito 2:3 Parimente, che le donne attempate abbiano un portamento
convenevole a santità; non siano calunniatrici, non serve di molto vino, ma
maestre d'onestà.
Tito 2:4 Acciocché ammaestrino le giovani ad esser modeste, ad amare i lor
mariti, ed i loro figliuoli;
Tito 2:5 ad esser temperate, caste, a guardar la casa, ad esser buone,
soggette ai propri mariti; acciocché la Parola di Dio non sia bestemmiata.
STUDIO STORICO - MOVIMENTI ADERENTI AL MINISTERO
DELLA DONNA
N
on bisogna andare lontano per notare che il popolo Ebraico, da secoli, tiene al
decoro della donna e alla compostezza; a questa non è stato mai dato di
insegnare o di intervenire nelle sinagoghe, addirittura le donne nel Tempio
avevano il Cortile delle donne. Paolo riconferma tale ordine ereditato dalla Legge ed
approvato da Cristo, simile alla stessa prescrizione del Velo che la donna deve
indossare nel momento del Culto e al comando della Chioma lunga:
1Corinzi 14:34 Tacciansi le vostre donne nelle radunanze della Chiesa,
perciocché non è loro permesso di parlare, ma debbono esser soggette, come
ancora la Legge dice.
1Corinzi 11:1-16 - Il Velo e la chioma della donna.
La figura della donna insegnante o pastoressa è sempre stata pressoché inesistente
nelle Chiese Protestanti e Riformate, in quanto antiscritturale. Per le donne non
sposate c'era sempre possibilità di partecipazione nell'ambito sociale e caritativo, ma
l'ambito liturgico e ufficiale rimaneva riservato agli uomini. Questa figura sta
sorgendo in Italia soltanto negli ultimi 50 anni con la critica di molti uomini
colonne della Fede.
Questa situazione non fu molto diversa nemmeno nel periodo della Riforma, anche se
molte donne aderirono al movimento Protestante; famoso è l’esempio di Argula Von
Grumbach che, basandosi sulla dottrina luterana che dichiara il sacerdozio
universale di tutti i credenti, prese posizione pubblicamente a favore della dottrina
luterana con volantini pubblicati in 30.000 copie. La sua proposta di discutere
pubblicamente la nuova dottrina con i professori dell'università di Ingolstadt non
venne accolta, così scrisse 8 lettere e motivò la sua posizione con citazioni dalla
Bibbia. Come madre di quattro figli, nel 1530 ciò era piuttosto particolare; suo marito
perse la sua posizione di governatore.
In seguito, col passare degli anni, le donne cominciarono a chiedere maggior spazio
nelle chiese; all’interno dei movimenti evangelici, tuttavia, si limitarono a partecipare
a studi teologici, basti pensare al movimento di Parham (che era una delle due
figure centrali per lo sviluppo e la diffusione del Risveglio Pentecostale che ebbe
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
12
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
come apice Azusa Street nel 1906) che nella sua scuola teologica accettava le
donne come auditrici tuttavia senza introdurle al Ministero.
Nel 1700 la Chiesa Metodista, nel 1800 l'Anglicanesimo, nel 1900 la Chiesa
Valdese e dunque alcune Chiese Libere Riformate e Protestanti, hanno
introdotto, dunque in tempi recenti, la figura della donna al Ministero,
contrariamente a quanto ordinato nelle Scritture.
L’ordinazione delle donne, nelle chiese evangeliche in Europa, è un fatto recente; in
Germania è stata approvata alla fine degli anni 1950 (nella chiesa luterana della
Baviera addirittura negli anni 1970, e in quella di Schaumburg-Lippe solo nel 1991).
Nel 1997 i luterani della Lettonia, i quali avevano introdotto l’ordinazione delle
donne al ministero pastorale nel 1957, l’hanno nuovamente abolita, cedendo alle
pressioni della chiesa ortodossa che minacciava di non collaborare più con una chiesa
il cui corpo pastorale era composto anche da donne.
La più grande denominazione protestante degli Stati Uniti, la Convenzione
Battista del Sud, che aveva accettato il pastorato femminile, nel 2000 ha nuovamente
vietato l’ordinazione delle donne al ministero pastorale.
Nella Chiesa d'Inghilterra, nel 1966 si aprì un dibattito sul tema; e nel 1975 il Sinodo
generale decise che non sussistevano impedimenti di carattere fondamentale per la
nomina di donne-vescovo nel Regno unito. La comunione anglicana ha introdotto
l’ordinazione delle donne nel 1994 (suscitando, contrariamente a quanto spesso
ripetuto, solo un modesto esodo di preti che hanno abbandonato la chiesa anglicana
per protesta) e gli anglicani degli Stati Uniti hanno eletto per la prima volta un
primate donna; investito espressamente della questione, il Sinodo il 20 novembre
2012 ha votato però contro la nomina di vescovi-donna.
Il cattolicesimo romano, malgrado sia stato contrario fino a tempi recenti tanto
che la possibilità esistente in alcune chiese protestanti di ordinare vescovi donna
è stata considerata un ostacolo al dialogo ecumenico con la Chiesa cattolica, si
sta inoltrando, pian piano, nel sacerdozio femminile; in tempi recenti il vescovo
cattolico svizzero ha ordinato prete la diaconessa Marlies Dellagiacoma,
responsabile della cura pastorale della diaspora cattolica cristiana del Ticino, terza
donna ad essere ordinata prete in Svizzera dopo Denise Wyss nel 2000 e Anne-Marie
Kaufmann nel 2005.
APPROFONDIMENTO TEMA
NELLA RACCOLTA STUDI: “LA GIUSTA CONDOTTA CRISTIANA”
TITOLO: VEDI TUTTI I TEMI CORRELATI:
Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina:
http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=176:la-condottacristiana-della-donna-e-delluomo
NELLA RACCOLTA STUDI: “LA NUOVA NASCITA”
Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina:
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
13
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale
La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3
Alla Donna non è dato il Ministero
http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=31:come-si-figlidi-dio
NELLA RACCOLTA STUDI: “LA SPOSA-CHIESA-TEMPIO”
Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina:
http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=216:la-sposachiesa-tempio
NELLA RACCOLTA STUDI: “AVVERTIMENTI E CONCLUSIONI”
Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina:
http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=186:introduzioneavvertenza-credo-apostolico
Palermo, 22/03/2014
Dio vi Benedica
Vostro conservo in Cristo
Pastore Zanca Piero
Ultimo aggiornamento 08/01/2015
Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected]
14