Alla donna non e dato il Ministero
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Alla donna non e dato il Ministero
Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero LA GIUSTA CONDOTTA CRISTIANA CAPITOLO 3 Alla Donna non è dato il Ministero INDICE 1) ALLA DONNA NON È DATO IL MINISTERO 2) STUDIO STORICO - MOVIMENTI ADERENTI AL MINISTERO DELLA DONNA 3) IL RUOLO DELLA DONNA NELLA CHIESA Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 1 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero ALLA DONNA NON È DATO IL MINISTERO P remettendo che non abbiamo nulla contro la figura della donna all'interno della Chiesa, essendone ella parte integrante, e che il nostro rispetto verso chi cerca di fare qualcosa per Dio non viene meno, esaminiamo alla luce della Bibbia la storia del ministero femminile. Alcune sette eretiche dei primi secoli della riforma protestante, soprattutto gnostiche (e dunque non mi riferisco al Movimento Portante Protestante Evangelico nella Piena Visione Biblica) vollero affidare l'esercizio del Ministero a delle donne; tale innovazione fu subito rilevata e criticata dai Servitori, i quali la giudicarono come inaccettabile. Tutto questo ha preso forma attraverso il movimento femminista nella nostra cultura contemporanea che vede i ruoli maschili e femminili alterati, portando la donna anche a ruoli antimorali, come i mass media ci trasmettono. Le Scritture (che il mondo contesta come arcaiche) stabiliscono un ruolo che non è politicamente corretto, ma ogni vero Figlio di Dio, aldilà degli ideali umani, deve sapersi far condurre dalla Volontà Divina e non dal pensiero umano rivoluzionario. Sapendo a monte che chi non adempie la Scrittura ed ubbidisce ad essa si formalizza nell'anti-Chiesa, anti-Scrittura e anti-Cristo, ci sentiamo bisognosi di comprendere bene le Scritture per non cadere nella bestemmia del manipolare il Corpo-Parola di Cristo, divenendo dunque bestemmiatori. Molta gente pensa che la bestemmia consista soltanto nel dire parole sconce a Dio, ma è bestemmia anche quando manipoliamo gli insegnamenti Divini. Partiamo dal modo in cui si giustificano il pastorato e il dottorato femminile; solitamente queste sono le affermazioni: Le donne possono esercitare il pastorato e il dottorato perché: Miriam, la sorella nubile di Mosè, fu anche profetessa e cantrice-musicista (Esodo 15:20); Debora era profetessa (Giudici 4); alla nascita di Gesù furono due le persone che lo riconobbero, un uomo e una donna, Simeone e Anna, profetessa figlia di Fanuel (Luca 2); l’Evangelista Filippo aveva quattro figlie vergini che profetizzavano (Atti 21:8-9); Febe era diaconessa (Romani 16:1). Già ad un primo esame, pur privo dell’approfondimento che seguirà, si mette in risalto il fatto che anche un credente con poche basi Bibliche può dedurre che questi versi sono privi di fondamento, in quanto si parla di Donne che Profetizzarono o esercitarono un diaconato o cantarono per Dio, ma tutto ciò non le inquadra in un Pastorato o Sacerdozio. Riguardo alla figura di Miriam, sappiamo che ai suoi tempi vi erano Mosè ed Aaronne per il Sacerdozio-Pastorato; idem al tempo di Anna era Simeone preposto al Sacerdozio. Febe era diaconessa e non Pastoressa; le figlie di Filippo profetizzavano e non è scritto che avessero Chiese ma erano sottoposte, come dice la Parola, ai Ministri. Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 2 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero Qualsiasi credente noterà immediatamente che in nessuno di questi versi è evidenziato un Ministero, ma si parla solo di Doni e di Diaconato che noi riconosciamo, in conformità con le Scritture, anche per le donne. Partendo da una giusta analisi storica, notiamo che la donna, nel Vecchio Patto, non era mai chiamata al Ministero Sacerdotale o Profetico come avvenne per molti Patriarchi, Giudici e comunque Ministri del Vecchio Patto; vi ricordo che Dio aveva scelto i Leviti, i Sacerdoti e i Profeti per insegnare le sue Leggi ad Israele, infatti è scritto: “Essi insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua Legge a Israele” (Deuteronomio 33:10; Esodo 29; eccetera; vedi inoltre i Libri Profetici e le Epistole, scritte da Ministri Uomini). Alla donna non è stato mai dato di insegnare o di intervenire nelle sinagoghe, addirittura le donne nel Tempio avevano il Cortile delle donne; per questa ragione Paolo riconferma tale ordine ereditato dalla Legge ed approvato da Cristo. La stessa Debora usata col Dono di Profezia fu costituita sotto il Dono per rendere ridicoli gli uomini di quel tempo e comunque non fu investita di un Ministero o Sacerdozio (quest’ultimo, come ben sappiamo, era solo per la discendenza di Aaronne e il Ministero Profetico per i Profeti Uomini, di cui sono pervenuti i Rotoli; difatti non esiste in tutta la Bibbia né un Libro Profetico, né un'Epistola Dottorale emessa da una donna). Si può quindi parlare di eccezione e nei limiti dei Doni di 1Corinzi 12:9, e dunque nella giusta forma Biblica. Sappiamo anche che Dio permise la vittoria a Debora per mettere in ridicolo gli uomini che in quel tempo vivevano nel timore, ma oggi noi non viviamo nel timore! Se in una Chiesa non ci sono uomini valorosi in grado di servire Dio e danno spazio alla donna per il Pastorato, quella è una Chiesa morta e priva di autorità, come mediteremo di seguito! Le donne potevano (e possono anche oggi) accedere ai Doni come ad esempio quello Profetico o quello Canoro-Musicale, come avvenne per le sopracitate Debora o Miriam. Si precisa che, per comprendere ciò, bisogna fare a monte distinzione tra "Dono Profetico" e "Ministero Profetico"; sono entrambi raggi dell'Unico Spirito Santo, ma il Ministero Biblicamente va solo agli uomini, anticamente chiamati Profeti e Veggenti. Dico questo perché spesso si parla di Debora, Miriam o delle figlie di Filippo, o ancora di Anna, senza considerare che esse non furono Pastore, Dottore, Sacerdote, Profeti-Ministri-Veggenti, eccetera. Le donne citate esercitarono un Dono di Profezia come contemplato in 1Corinzi 12 e non un ministero come in Efesini 4; il Primo è un dono distribuibile alla Chiesa, il secondo un Ministero che viene affidato solo a Uomini Speciali: 1Corinzi 12:9 e ad un altro fede, nel medesimo Spirito; e ad un altro doni delle guarigioni, per lo medesimo Spirito; e ad un altro l'operar potenti operazioni; e ad un altro profezia; e ad un altro discernere gli spiriti... Efesini 4:11 Ed Egli stesso ha dati gli uni Apostoli, e gli altri Profeti, e gli altri Evangelisti, e gli altri Pastori, e Dottori; Efesini 4:12 per lo perfetto adunamento dei santi, per l'Opera del Ministero, per l'edificazione del Corpo di Cristo... Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 3 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero 1Corinzi 12 è differente rispetto a Efesini 4; è evidente che esistano Doni e Ministeri, due Carismi diversi dove il Ministero è superiore al Dono, in quanto il Ministero include oltre tutto il Governo. Si nota che i 5 Ministeri di Efesini 4 sono espressi al maschile e non al femminile; infatti si trova "Pastore, Dottore" e non "Pastoressa o Dottoressa", termini altamente antibiblici. Le donne che profetizzavano, quindi, esercitavano un Dono. Ribadisco che il Dono di Profezia è differente da quello di Insegnamento, e dal Ministero; Paolo fa una differenza chiara tra Ministero e Dono: Romani 12:6 Ora, avendo noi Doni differenti, secondo la grazia che ci è stata data, se abbiam Profezia, profetizziamo secondo la proporzion della fede; Romani 12:7 se Ministerio, attendiamo al Ministerio; parimente il Dottore attenda all'insegnare; Romani 12:8 e colui che esorta, attenda all'esortare; colui che distribuisce, faccialo in semplicità; colui che presiede, con diligenza; colui che fa opere pietose, con allegrezza. 1Corinzi 12:4 Or vi sono diversità di Doni; ma non vi è se non un medesimo Spirito. 1Corinzi 12:5 Vi sono ancora diversità di Ministeri; ma non vi è se non un medesimo Signore. Se i Doni e i Ministeri fossero la medesima cosa non andrebbero distinti, ma il Dottore Paolo in questi versi li differenzia per sottolineare che procedono dallo Stesso Spirito, ma sono differenti e necessari per la Chiesa nelle loro forme diverse. Quello di confondere il profetizzare con l’insegnare è un altro errore; non cadete in esso! Paolo non ha detto: ‘Non permetto alla donna di profetizzare’, perché questo sarebbe andato contro le parole di Gioele: “Le vostre figliuole profetizzeranno” (Gioele 2:28), ma ha detto una cosa differente, e cioè: “Non permetto alla donna di insegnare” (1Timoteo 2:12). Ora in questi ultimi versi noi notiamo chiaramente che non si fa riferimento a DonneMinistre, né pastoresse, né dottoresse; non esistono tali funzioni femminili in alcuna parte della storia e nella Bibbia, né nel Vecchio Testamento, né nel Nuovo Testamento. Dall'anno zero ad oggi non ci sono testimonianze di Donne-Ministre, ad eccezione dei movimenti nati negli ultimi secoli che stanno traviando le Scritture; se Dio le avesse volute tali lo avrebbe indicato in modo chiaro come fece per le varie missioni Apostoliche dei 12 (Matteo 10) ed in seguito dei 70 (Luca 10), ed ancora nel Nuovo Patto dopo Pentecoste, ma non esiste alcun riferimento Biblico relativo al ministero femminile. Voglio ribadire che Paolo (così come tutta la Bibbia) ci mostra che i Dottori-Apostoli che si occupano dell'insegnamento e della cura Ministeriale sono gli uomini Ministri che Dio si sceglie e, preciso, non tutti gli uomini, ma solo alcuni prescelti e predestinati da Dio: Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 4 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero Atti 2:42 Or erano perseveranti nella Dottrina degli Apostoli, e nella comunione, e nel rompere il pane, e nelle orazioni. Atti 11:26 Ed avvenne che per lo spazio di un anno intero, essi si radunarono nella Chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo; e i discepoli primieramente in Antiochia furono nominati Cristiani. 1Corinzi 3:6 Io ho piantato, Apollo ha adacquato, ma Iddio ha fatto crescere. Giovanni 15:16 Voi non avete eletto Me, ma io ho eletti voi; e vi ho costituiti, acciocché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; acciocché qualunque cosa chiederete al Padre nel mio Nome, Egli ve la dia. Precisando che donne pie sono state sempre al fianco dei Ministri di Dio, nondimeno è giusta cosa gettare Luce sul Ruolo della donna nella Chiesa, che dico a priori, può accedere ai servizi di diaconia, può esercitare i Doni dello Spirito, può esercitare le funzioni canoro-musicali, ma non le è concesso di esercitare i 5 Ministeri. Nel suo Ministero Gesù non si fa accompagnare soltanto dai Dodici, ma anche da un gruppo di donne del quale non si vede costituzione Ministeriale come Apostole o Ministre: Luca 8:2 Ed anche certe donne, le quali erano state guarite da spiriti maligni, e da infermità, cioè: Maria, detta Maddalena, della quale erano usciti sette demoni; Luca 8:3 e Giovanna, moglie di Cuza, procurator di Erode; e Susanna, e molte altre; le quali gli ministravano, sovvenendolo delle lor facoltà. Con riferimento agli Atti degli Apostoli, vediamo che alcune donne hanno avuto un ruolo importante in certe comunità giudaico-cristiane e nelle altre comunità di estrazione pagana; si nota ad esempio come Febe e altre donne sono indicate come aiuto diaconale. La stessa Maria (madre terrena di Gesù), le altre donne che accompagnavano Gesù, la Samaritana (Giovanni 4), Priscilla (Atti 18; Romani 16:3; 1Corinzi 16:19; 2Timoteo 4:19), Febe (Romani 16:1), sono donne al fianco del Ministero, ma mai troviamo che queste donne furono costituite tra i Dodici Apostoli e quindi introdotte nei Ministeri di Efesini 4. La comunità apostolica è rimasta fedele all'atteggiamento di Gesù; alcune donne gravitavano nella cerchia di coloro che si riunirono per la Santa Cena, che furono testimoni oculari della Resurrezione, presenti all'Ascensione, nella Pentecoste; queste donne furono presenti in alcuni di questi avvenimenti e Maria stessa era presente (Atti 1:14). Eppure, non è lei o non sono le altre donne ad essere designate per entrare nel Collegio dei Dodici al momento dell'elezione che porterà alla scelta di Mattia: vengono presentati due discepoli, e non una donna: Atti 1:23 E ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, il quale era soprannominato Giusto, e Mattia. Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 5 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero Nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo discese su tutti, uomini e donne, e tuttavia l'annuncio dell'adempimento delle profezie in Gesù fu proclamato da «Pietro e gli Undici» e non da donne (Atti 2). Costoro e Paolo, pur uscendo ad annunziare l'Evangelo ai Gentili, non persero tale convincimento e non si fecero corrompere dal culto sacerdotale femminile idolatrico presente in quei secoli nei riti pagani, ma anzi nelle stesse Epistole si evidenzierà che gli stessi pagani debbono sottostare agli Insegnamenti del Maestro e dunque non debbono dare esercizio Ministeriale alle donne, anche se queste, come abbiamo visto, possono essere introdotte ai Doni. Ecco le Epistole Universali scritte per la Chiesa-Sposa, precisando che Paolo scrisse ai Corinzi e a Timoteo non per esprimere una prescrizione locale o Ebraica, ma altresì le Epistole sono a carattere Universale e in modo particolare indirizzate a noi Gentili, in quanto gli Ebrei già dal principio esercitano questa differenziazione tra uomini e donne: 1Corinzi 14:34 Tacciansi le vostre donne nelle radunanze della Chiesa, perciocché non è loro permesso di parlare, ma debbono esser soggette, come ancora la Legge dice. 1Corinzi 14:35 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor propri mariti in casa; perciocché è cosa disonesta alle donne di parlare in Chiesa. Il versetto 34, intanto, riconferma un decreto di Legge immutato ereditato nel Vecchio Patto e non abolito da Cristo; indica le Radunanze della Chiesa Universale. Dice che alle donne non è permesso di parlare; "permesso" significa "concedere, dare permissione" (come in Matteo 19:8), mentre "parlare" significa "dire, sostenere, affermare, discorrere, discutere, eccetera". "Tacciano" è nel Greco σιγάω (leggi “sigào”) che significa "fare assoluto silenzio, non emettere neanche un suono". Il versetto 35 ci dice inoltre che le donne devono "essere sottomesse". Sotto-messo viene dalla parola Greca ὑποτάσσω (leggi “hupotàsso”, traduci "rango-sotto") che è un termine militare che significa "assoggettassi a, ubbidire, essere sotto ubbidienza". È la stessa parola usata in: Efesini 5:21-24; Tito 2:5, 9; 1 Pietro 2:18; 3:1. Perciò il versetto 35 ci dice che le donne "devono essere sottomesse", che rappresenta il caratteristico ruolo dato alle donne da Dio. Questo non è un nuovo concetto sviluppato dall'Apostolo Paolo, dato che Paolo fa appello all'ampio principio Biblico che si trova in Genesi 3:16 "ed egli dominerà su di te."; ciò si riferisce quindi all'aspetto del "ruolo" della donna con riguardo all'uomo. Il Versetto 35 ci dice anche che è vergognoso per le donne parlare in Chiesa; la parola greca αἰσχρός (leggi “aiscròs”) tradotta con "vergognoso o improprio" nel greco significa anche "brutto, sgradevole, disgustoso, disonorevole, indecoroso, ignobile". Quindi da questi due versetti ci vengono date chiare istruzioni da Dio sul fatto che le donne che si considerano Cristiane non devono parlare (predicare o insegnare) nelle Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 6 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero assemblee. Quello che le Scritture ci dicono è che la donna che parla nelle assemblee vìola un principio Biblico, perché questo infrange il ruolo dato da Dio alle donne che sarebbe di assoggettamento all’uomo; per questo le Scritture dicono che è vergognoso per la donna parlare nelle assemblee, perché rigetta il ruolo datole da Dio. Paolo non scrisse solo ai Corinzi, ma attraverso Timoteo trasmette anche alle altre Chiese Gentili tale prescrizione: 1Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini facciano orazione in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione. 1Timoteo 2:9 Simigliantemente ancora che le donne si adornino d'abito onesto, con verecondia e modestia; non di trecce, o d' oro, o di perle, o di vestimenti preziosi; 1Timoteo 2:10 ma come si conviene a donne che fanno professione di servire a Dio per opere buone. 1Timoteo 2:11 La donna impari con silenzio, in ogni soggezione. 1Timoteo 2:12 Ma io non permetto alla donna d'insegnare, né d'usare autorità sopra il marito; ma ordino che stia in silenzio. 1Timoteo 2:13 Perciocché Adamo fu creato il primo, e poi Eva. 1Timoteo 2:14 E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu in cagion di trasgressione. In questo contesto, dobbiamo notare che la parola "donna" è nel Greco γυνή (leggi gunè”) che indica proprio la "donna", designando specificatamente gli esseri umani di sesso femminile; gli "uomini" sono esclusi dal significato, in quanto chiamati con altro termine che li indica quali uomini. Nel versetto 8 Dio ci dice che vuole che gli uomini in ogni luogo preghino; se Dio avesse voluto usare una parola per includere i due sessi, Egli avrebbe potuto usare la parola ἄνθρωπος (leggi “ànthropos”, ossia essere umano, sia uomo che donna) come ha fatto nel versetto uno; qua nel verso 8, invece, usa la parola ἀνήρ (leggi “anèr”) che è sessualmente specifica, significando uomini e solo uomini. Difatti, ripeto, quando egli parla di pregare per gli esseri umani, sia uomini che donne, dice: 1Timoteo 2:1 Io esorto dunque, innanzi ad ogni cosa, che si facciano preghiere, orazioni, richieste, e ringraziamenti per tutti gli uomini. Qui "tutti gli uomini" è dato appunto con il termine ànthropos per indicare sia il sesso maschile che quello femminile. Ma nel verso 8, come abbiamo visto, usa il termine gunè, rivendicando così la titolarità della Conduzione della Preghiera affidata agli uomini come conduttori e non alle donne: 1Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini facciano orazione in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione. Ciò significa che in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo in cui ci si raduna per pregare, dove possono anche essere presenti donne, gli uomini devono condurre la preghiera; loro devono essere i Conduttori Principali e le donne sono espressamente escluse dal condurre; possono, se invitate dal conduttore, pregare ad alta voce. Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 7 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero In questo passaggio l'istruzione data alle donne è che “si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi” e che il loro obiettivo sia quello di far piacere a Dio, e che “imparino in silenzio, con ogni sottomissione” il che, di nuovo, sottolinea la sottomissione intesa da Dio per il ruolo della donna. Dunque si nota come l'Apostolo non fa errori, ma quando vuole riferirsi agli uomini identifica questi e dà le direttive specifiche, idem quando si rivolge alle donne le identifica specificatamente; dal contesto è chiaro come Paolo sta dettagliando ancora una volta, come in Corinto, i Ruoli. Dopo le Scritture ci dicono: "Non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sull’uomo, ma ordino che stia in silenzio". Insegnare è usato nel senso ufficiale. La donna non deve insegnare nell'assemblea, come abbiamo già visto. Ella non deve avere autorità (né dominare) sugli uomini, ma deve rimanere in silenzio. A questo punto Paolo ci rivela la ragione principale per cui la donna non può esercitare il Ministero, ed ecco le due ragioni per le quali è proibito alla donna di parlare in assemblea: 1° RAGIONE = 1Timoteo 2:13 Perciocché Adamo fu creato il primo, e poi Eva. 2° RAGIONE = 1Timoteo 2:14 E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu in cagion di trasgressione. Aldilà del punto primario predestinativo secondo il quale Dio ha creato prima di tutte le cose un Progetto nel quale ha formato dei Ranghi, cioè dei Gradi, degli Ordinamenti specifici, questi versetti testimoniano di nuovo il ruolo della Donna così come prestabilito da Dio dall'inizio della creazione, ruolo per il quale non era mai stato previsto che la donna potesse avere autorità sull'uomo; e ad un punto ciò era assolutamente impossibile dato che l'uomo esisteva prima della donna. Appresso, la seconda ragione, le Scritture dicono: “E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione”; tutte le donne sono incluse in questa caduta. Precisiamo che al fine della salvezza l'uomo e la donna sono in uguaglianza, ma ciò non significa che non ci siano dei ranghi; difatti, anche in Cielo tra le Creature Celesti esistono i ranghi ossia ci sono Angeli, Arcangeli, Cherubini e Serafini. Come abbiamo esaminato a proposito dell’essere sottomesse, il termine sotto-messo viene dalla parola Greca ὑποτάσσω (leggi “hupotàsso”) che si può tradurre "rangosotto". In Cielo, quindi, ci sono i ranghi e anche i Doni e i Ministeri sono distribuiti secondo il Rango Divino. Paolo, avendone ricevuta Piena Luce e Rivelazione, affronta queste tematiche riprendendo la cultura religiosa Ebraica e anche in 1Corinzi 11, affrontando l'importanza del velo e della sottomissione della donna nella vita religiosa e civile, afferma per lo Spirito: 1Corinzi 11:3 Ma io voglio che sappiate, che il capo d'ogni uomo è Cristo, e che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Iddio. Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 8 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero La cosa che si evince è che la donna, aldilà del Governo nella Chiesa, già sin dalla vita domestica deve riconoscere che non le è dato il Comando-Autorità, ma anzi deve sottostare al proprio marito. A conclusione, dunque, Dio comanda che quando uomini e donne sono radunati per motivi di preghiera, insegnamento e predicazione, in tutti i luoghi e tempi, devono essere gli uomini a condurre e non le donne; idem il Governo della Chiesa è affidato agli uomini. È antilogico e antispirituale che in una radunanza l'uomo resti seduto e una donna lo capeggi insegnando, quando il capo della donna è l'uomo e questa deve imparare in silenzio. È espressamente proibito alle donne insegnare o predicare o usare autorità sugli uomini; la ragione di ciò ha a che fare con il ruolo che Dio ha assegnato ad esse e non è né culturale né temporale ma Biblico. Non è stato l'Apostolo Paolo ad originare questi ruoli distinti, ma Dio stesso stabilì questi ruoli sin dall'inizio. Quando le donne si tolgono dal ruolo dato loro da Dio e si pongono alla guida di riunioni d'insegnamento e predicazione o di ogni altra attività, specialmente in presenza di uomini quando si è riuniti per lo studio della Parola di Dio, esse lo fanno senza autorità Biblica e Divina. Quando le donne esercitano autorità sopra gli uomini, soprattutto in campo spirituale, lo fanno in violazione delle Scritture. È abbastanza chiaro questo verso a svelare che non i credenti nominali ma i facitori della Parola saranno salvati, del resto troviamo: Giacomo 1:22 E siate facitori della Parola, e non solo uditori; ingannando voi stessi. Rammemoriamo che i tempi scorrono ma Dio resta lo stesso e tiene ai suoi ordinamenti anche se passano i secoli, contrariamente alla tesi modernista secondo cui Dio, l’Antico dei giorni, debba diventare moderno: Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso Ieri, ed Oggi, e in Eterno. La donna non dovrebbe addirittura porre domande sulla Bibbia in Chiesa, ma dovrebbe andare a casa e chiedere al marito, e se questi non sa la risposta dovrebbe documentarsi lui col Ministro e di seguito dare la risposta alla moglie, in quanto ella è a lui assoggettata: Efesini 5:24 Ma altresì, come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le mogli debbono esser soggette ai lor mariti in ogni cosa. 1Corinzi 14:35 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor propri mariti in casa; perciocché è cosa disonesta alle donne di parlare in Chiesa. Concludiamo come concluse Paolo parlando del Velo: 1Corinzi 11:13 Giudicate fra voi stessi: è egli convenevole che la donna faccia orazione a Dio, senza esser velata? 1Corinzi 11:16 Ora, se alcuno vuol parer contenzioso, noi, nelle Chiese di Dio, non abbiamo una tale usanza. Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 9 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero Se qualcuno vuole distorcere le Scritture deve rendersi conto che Dio aveva già previsto l'ascesa della figura biblica della profetessa corrotta, prevedendo che ella addirittura sarebbe stata manifestata nel Vecchio Patto e infine nel Nuovo Patto in Apocalisse, e dunque tutte le Pastoresse o Dottoresse si conformano nei seguenti versi: 1Re 16; 18; 19; 21; 2Re 9 Izebel la donna perfida che curava la religione, la falsa profetessa... Apocalisse 2:20 Ma ho contro a te alcune poche cose, cioè: che tu lasci che la donna Iezabel, la quale si dice esser profetessa, insegni, e seduca i miei servitori, per fornicare, e mangiar dei sacrifici degl'idoli. Come notate in questo verso finale il falso Ministero Dottorale-Profetico genererà falsa Dottrina-Visione, generando la morte di sé e dei membri della sua radunanza ottenebrata. Fuggite da qualsiasi Chiesa dove vi è come Pastore una donna o dove la moglie del Pastore o altre sono state legalizzate come Pastoresse, Dottoresse, Apostole. IL RUOLO DELLA DONNA NELLA CHIESA Preciso intanto che la donna, all'interno della Chiesa, prende l'aspetto di una mamma; ella è cordiale e piena d'amore, ha il giusto approccio di accoglienza, di sostegno e di esempio di moralità. Precisando ciò, essa va rispettata ed amata dal marito come scritto: Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, siccome ancora Cristo ha amata la Chiesa, e ha dato Sé Stesso per lei; Colossesi 3:19 Mariti, amate le mogli, e non v'inasprite contro a loro. La donna può essere un buon aiuto nell'evangelizzare; dal punto di vista di sostegno Ministeriale, prendiamo questo esempio: Atti 18:26 E prese a parlar francamente nella sinagoga. Ed Aquila, e Priscilla, uditolo, lo presero con loro, e gli esposero più appieno la Via di Dio. Alcuni erroneamente dicono che Priscilla qui insegnava: Priscilla, avendo come insegnante Paolo, sapeva bene che, mentre il marito predicava, lei poteva pregare e i suoi accenni, dietro il consenso del marito, potevano solo spingere ulteriormente nella “evangelizzazione della Via-Gesù”. Qui, difatti, essi non insegnarono ma evangelizzarono: "esposero più appieno la Via di Dio."; si evince una "azione evangelistica", dove marito e moglie resero testimonianza del Ministero Evangelistico di Cristo e di Paolo. La donna allora può evangelizzare? Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 10 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero Certo che sì! È sempre preferibile che abbia al fianco un Ministro; può comunque raccontare la sua esperienza con Cristo come fece la Samaritana che non fu investita da Ministero, ma come tutte le discepole poté dire ciò che Cristo le aveva annunziato. La donna può profetizzare, o esercitare taluni Doni, tra cui anche l'aspetto canoro, di musicista e il diaconato, sotto il discernimento e il Governo di un Ministro che controlla che tutto sia conforme alla Parola (1Corinzi 12): Debora era profetessa (Giudici 4); Miriam, la sorella nubile di Mosè, fu anche profetessa e cantrice-musicista (Esodo 15:20); alla nascita di Gesù furono due le persone che lo riconobbero, un uomo e una donna, Simeone e Anna, profetessa figlia di Fanuel (Luca 2); l’Evangelista Filippo aveva quattro figlie vergini che profetizzavano (Atti 21:8-9); Febe era diaconessa (Romani 16:1). Voglio precisare, relativamente al fatto che vi furono donne come Febe e le donne al fianco di Gesù che esercitarono il diaconato, che al diacono non è dato il Ministero di Dottore; quest’ultimo non è contemplato tra i requisiti diaconali. Il diacono, sia esso uomo o donna, non è costituito in questo ufficio per insegnare la Parola di Dio, ma per adempiere servizi d’assistenza in seno alla Chiesa; tra i requisiti che deve avere non c’è quello di atto ad insegnare (1Timoteo 3:8-13). Quindi Febe, quale diaconessa di quella Chiesa, assisteva ma non insegnava; che assisteva è confermato dallo stesso Paolo che raccomandandola ai santi di Roma dice loro: Romani 16:1 Or io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della Chiesa che è in Cencrea. Romani 16:2 Acciocché voi l'accogliate nel Signore, come si conviene ai Santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocché ella è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora. Per quanto riguarda Evodia e Sintiche, di cui Paolo dice ai Filippesi che avevano lottato assieme a lui per l’Evangelo (Filippesi 4:2-3), non è scritto che elle avevano insegnato la Parola ai santi con lui; sarebbe stato un controsenso perché Paolo non permetteva alla donna d’insegnare. Vi ricordo che si lotta per l’Evangelo in molte maniere e non solo predicando ed insegnando la Parola: si lotta assistendo i ministri del Vangelo, si lotta pregando, si lotta digiunando, e in altre maniere ancora. L’errore che fanno alcuni è quello di pensare che tutti coloro che collaboravano con Paolo erano atti ad insegnare e a predicare, e quindi anche le donne che collaboravano con lui. Questo è un errore. C'è un altro ruolo al quale credo Biblicamente per la donna, se quest’ultima è Spirituale, ossia ella è una buona moderatrice per le altre donne, precisando che secondo i versi che seguono la donna attempata può ammaestrare la giovane donna nella moralità Biblica. Preciso a monte che qui non dice di insegnare la Dottrina Biblica Strutturata, ma la moralità Biblica, e dunque come le donne debbono comportarsi nella vita ordinaria: Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 11 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero Tito 2:3 Parimente, che le donne attempate abbiano un portamento convenevole a santità; non siano calunniatrici, non serve di molto vino, ma maestre d'onestà. Tito 2:4 Acciocché ammaestrino le giovani ad esser modeste, ad amare i lor mariti, ed i loro figliuoli; Tito 2:5 ad esser temperate, caste, a guardar la casa, ad esser buone, soggette ai propri mariti; acciocché la Parola di Dio non sia bestemmiata. STUDIO STORICO - MOVIMENTI ADERENTI AL MINISTERO DELLA DONNA N on bisogna andare lontano per notare che il popolo Ebraico, da secoli, tiene al decoro della donna e alla compostezza; a questa non è stato mai dato di insegnare o di intervenire nelle sinagoghe, addirittura le donne nel Tempio avevano il Cortile delle donne. Paolo riconferma tale ordine ereditato dalla Legge ed approvato da Cristo, simile alla stessa prescrizione del Velo che la donna deve indossare nel momento del Culto e al comando della Chioma lunga: 1Corinzi 14:34 Tacciansi le vostre donne nelle radunanze della Chiesa, perciocché non è loro permesso di parlare, ma debbono esser soggette, come ancora la Legge dice. 1Corinzi 11:1-16 - Il Velo e la chioma della donna. La figura della donna insegnante o pastoressa è sempre stata pressoché inesistente nelle Chiese Protestanti e Riformate, in quanto antiscritturale. Per le donne non sposate c'era sempre possibilità di partecipazione nell'ambito sociale e caritativo, ma l'ambito liturgico e ufficiale rimaneva riservato agli uomini. Questa figura sta sorgendo in Italia soltanto negli ultimi 50 anni con la critica di molti uomini colonne della Fede. Questa situazione non fu molto diversa nemmeno nel periodo della Riforma, anche se molte donne aderirono al movimento Protestante; famoso è l’esempio di Argula Von Grumbach che, basandosi sulla dottrina luterana che dichiara il sacerdozio universale di tutti i credenti, prese posizione pubblicamente a favore della dottrina luterana con volantini pubblicati in 30.000 copie. La sua proposta di discutere pubblicamente la nuova dottrina con i professori dell'università di Ingolstadt non venne accolta, così scrisse 8 lettere e motivò la sua posizione con citazioni dalla Bibbia. Come madre di quattro figli, nel 1530 ciò era piuttosto particolare; suo marito perse la sua posizione di governatore. In seguito, col passare degli anni, le donne cominciarono a chiedere maggior spazio nelle chiese; all’interno dei movimenti evangelici, tuttavia, si limitarono a partecipare a studi teologici, basti pensare al movimento di Parham (che era una delle due figure centrali per lo sviluppo e la diffusione del Risveglio Pentecostale che ebbe Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 12 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero come apice Azusa Street nel 1906) che nella sua scuola teologica accettava le donne come auditrici tuttavia senza introdurle al Ministero. Nel 1700 la Chiesa Metodista, nel 1800 l'Anglicanesimo, nel 1900 la Chiesa Valdese e dunque alcune Chiese Libere Riformate e Protestanti, hanno introdotto, dunque in tempi recenti, la figura della donna al Ministero, contrariamente a quanto ordinato nelle Scritture. L’ordinazione delle donne, nelle chiese evangeliche in Europa, è un fatto recente; in Germania è stata approvata alla fine degli anni 1950 (nella chiesa luterana della Baviera addirittura negli anni 1970, e in quella di Schaumburg-Lippe solo nel 1991). Nel 1997 i luterani della Lettonia, i quali avevano introdotto l’ordinazione delle donne al ministero pastorale nel 1957, l’hanno nuovamente abolita, cedendo alle pressioni della chiesa ortodossa che minacciava di non collaborare più con una chiesa il cui corpo pastorale era composto anche da donne. La più grande denominazione protestante degli Stati Uniti, la Convenzione Battista del Sud, che aveva accettato il pastorato femminile, nel 2000 ha nuovamente vietato l’ordinazione delle donne al ministero pastorale. Nella Chiesa d'Inghilterra, nel 1966 si aprì un dibattito sul tema; e nel 1975 il Sinodo generale decise che non sussistevano impedimenti di carattere fondamentale per la nomina di donne-vescovo nel Regno unito. La comunione anglicana ha introdotto l’ordinazione delle donne nel 1994 (suscitando, contrariamente a quanto spesso ripetuto, solo un modesto esodo di preti che hanno abbandonato la chiesa anglicana per protesta) e gli anglicani degli Stati Uniti hanno eletto per la prima volta un primate donna; investito espressamente della questione, il Sinodo il 20 novembre 2012 ha votato però contro la nomina di vescovi-donna. Il cattolicesimo romano, malgrado sia stato contrario fino a tempi recenti tanto che la possibilità esistente in alcune chiese protestanti di ordinare vescovi donna è stata considerata un ostacolo al dialogo ecumenico con la Chiesa cattolica, si sta inoltrando, pian piano, nel sacerdozio femminile; in tempi recenti il vescovo cattolico svizzero ha ordinato prete la diaconessa Marlies Dellagiacoma, responsabile della cura pastorale della diaspora cattolica cristiana del Ticino, terza donna ad essere ordinata prete in Svizzera dopo Denise Wyss nel 2000 e Anne-Marie Kaufmann nel 2005. APPROFONDIMENTO TEMA NELLA RACCOLTA STUDI: “LA GIUSTA CONDOTTA CRISTIANA” TITOLO: VEDI TUTTI I TEMI CORRELATI: Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina: http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=176:la-condottacristiana-della-donna-e-delluomo NELLA RACCOLTA STUDI: “LA NUOVA NASCITA” Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina: Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 13 Il Credo Apostolico – Formazione Ministeriale La Giusta Condotta Cristiana-Capitolo 3 Alla Donna non è dato il Ministero http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=31:come-si-figlidi-dio NELLA RACCOLTA STUDI: “LA SPOSA-CHIESA-TEMPIO” Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina: http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=216:la-sposachiesa-tempio NELLA RACCOLTA STUDI: “AVVERTIMENTI E CONCLUSIONI” Clicca l’ultimo rigo del Collegamento Internet per aprire la pagina: http://www.lalucedelmondo.com/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=186:introduzioneavvertenza-credo-apostolico Palermo, 22/03/2014 Dio vi Benedica Vostro conservo in Cristo Pastore Zanca Piero Ultimo aggiornamento 08/01/2015 Pastore Zanca Pietro/Chiesa Cristiana Evangelica Int. Pen./www.lalucedelmondo.com/[email protected] 14