Conventi senza frati, le celle diventano camere d`hotel
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Conventi senza frati, le celle diventano camere d`hotel
restauro e recupero “Conventi senza frati, le celle diventano camere d’hotel” A Parma l’ex convento dei Cappuccini può diventare una struttura ricettiva con un intervento di restauro e adattamento delle celle in camere funzionali all’ospitalità alberghiera DI arch. Giancarlo Marzorati di particolare interesse progettista B orgo Santa Caterina : il complesso offre lo spunto al nome del borgo dal Convento che fin dal 1300 ospitava le suore agostiniane di clausura (Santa Caterina d’Alessandria). Molte le vicissitudini storiche succedutesi nei secoli non solo nella vita monastica ma altresì per le intemperanze del tor- rente Parma con le alluvioni e conseguenti demolizioni e ricostruzioni di argini. La chiesa adiacente che ospita affreschi del Guercino, ha avuto utilizzo manifatturiero (fabbrica di stoviglie quando il convento, nei primi ottocento, ospitava un magazzino di carbone). Nel 1877 l’avvento dei Cappuccini che acquistano la Chiesa e parte del Convento occupandoli qualche anno dopo a seguito di restauri. Nel 1961 si inaugura ala est per ospitare la Curia Provinciale dei Cappuccini e la Biblioteca Adeodato Turchi. Ai giorni nostri i Cappuccini pochi e molto anziani abbandonano a malincuore il convento cedendolo a privati. I frati negli anni settanta contavano più di 5.500 e nel 2007 soltanto 2.466 e così le antiche celle, i giardini, i chiostri e gli orti costruzioni & materiali 4 / 2014 9 si trasformano in camere d’hotel. Erano costruiti con le offerte della gente e ciò rende ancor più doloroso l’abbandono. Certo queste pietre e questi intonaci sono impregnati di storia e di sentimenti che non possono essere cancellati e neppure violentati. Il progetto di riuso deve necessariamente partire dalla discreta testimonianza dei luoghi e non può che adattarsi ai valori architettonici e ambientali esistenti. Questa descrizione conferma la morfo- 10 4 / 2014 costruzioni & materiali logia degli ambienti delle murature e delle aperture di facciate ricavando spazi funzionali alla nuova vita di ospitalità rivolta a persone che sensibilmente apprezzano e partecipano alla suggestione del luogo. Una posizione eccezionale nella città in prossimità del centro cittadino che di storia e testimonianza del passato è ricco e fiero. Il progetto quindi si inserisce nell’esistente ottenendo camere e servizi funzionai alla vita alberghiera con un’atmosfera che introduce in un’oasi pur inserita nella caotica e vivace quotidianità che la circonda. Il torrente ormai domato nelle sue impertinenti piene dallo scolmatore realizzato a monte non costituisce più una minaccia ma anzi una qualità aggiuntiva alla “pace” sobria e confortevole del convento. La proposta comprende spazi di accoglienza anche per automezzi nell’interrato di parte del giardino, della formazione di una SPA oltre alla riconversione dell’esistente refettorio in sala da pranzo. Il benessere che si vuole offrire deve estendersi anche alla qualità del soggiorno sfruttando il chiostro certamente mantenuto in luogo comune di incontro, di meeting, di accoglienza e di confort per gli ospiti. La nuova funzione che si succede alle diverse che la storia testimonia non vuole cancellare il passato ma anzi valorizzarne i contenuti e i sentimenti che qui rivivono. n costruzioni & materiali 4 / 2014 11