Listed`attesa,7casediriposononbastano

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Listed`attesa,7casediriposononbastano
savona valbormida
IL SECOLO XIX
DOMENICA
5 GIUGNO 2011
19
LE RETTE VARIANO DAI 1.100 AI 2.000 EURO AL MESE, POCHE LE CONVENZIONI CON LA ASL
BARDINETO
VILLA ABETI
55 POSTI
CALIZZANO
OSPIZIO SUAREZ
68 POSTI
CARCARE
CASA DEI NONNI
37 POSTI
MILLESIMO
CASA LEVRATTO
44 POSTI
CAIRO
RESIDENZA BACINO
25 POSTI
CENGIO
CASA SCAPOLI
48 POSTI
A Villa degli Abeti 55 posti letto
di cui 10 in convenzione. Le rette vanno da 1.350 a 1.500 euro
al mese a seconda del fatto che
l’anziano sia autosufficiente o
non. Lista d’attesa di 10 persone
Ospizio Suarez Calizzano: 68
posti letto di cui 15 in convenzione. Rette da 1.250 a 1.565 euro al mese con un supplemento
di circa 200 euro per i non autosufficienti. 8 posti liberi
Casa dei Nonni: 37 posti letto di
cui 10 in convenzione con qualche
posto ancora libero per autosufficienti e non. Rette da 54 a 62 euro
al giorno per i privati e 45 euro in
convenzione
Casa di riposo Levratto: 44 posti di
cui 7 in convenzione. Lista d’attesa
solo per le donne, mentre c’è disponibilità per gli uomini. Rette da
1.100 a 1.300 euro mensili con agevolazioni per i residenti
Residenza protetta Bacino: con
25 posti letto di cui 20 in convenzione è l’unica in città. La
retta, non differenziata, è di 50
euro al giorno e la lista d’attesa
conta 18 persone
Casa Scapoli: 48 posti letti di cui
solo 6 in convenzione. Rette differenziate tra residenti e non, autosufficienti e non, camere singole e
doppie con tariffe dai 46 ai 64 euro. Dieci persone in attesa
Liste d’attesa, 7 case di riposo non bastano
La situazione più critica a Cairo: il capoluogo della Valle progetta la realizzazione di una seconda struttura
LUISA BARBERIS
CAIRO. La crisi morde, soprattutto in Valbor-
mida dove una dopo l’altra tutte le grandi industrie se non hanno chiuso sono entrate in difficoltà lasciando le famiglie con scarsi stipendi e
altrettanto misere pensioni, eppure per trovare
un posto nelle case di riposo gli anziani fanno la
fila.
In Valbormida non c’è pace nemmeno negli
anni del riposo e, al di là di rette che oscillano tra
i 46 e i 64 euro al giorno - dai 1.100 ai più di 2.000
euro al mese - il dato che balza agli occhi è che
nonostantelapopolazionenonsiatuttacomposta da giovincelli solo due strutture su 7, la Casa
dei Nonni di Carcare e la Suarez di Calizzano
hanno qualche posto libero mentre le restanti 5
contanolisted’attesapiuttostolunghevistoche
il calcolo del tempo necessario affinchè si liberi
unpostononèstimatoingiorniomesimainbase al numero delle persone che fanno richiesta
per entrare nella struttura e che mediamente
sono una decina per ogni realtà.
Tempi non proprio immediati quindi ma che,
ancheinunepocaincuilamodaèquelladiassumere una badante in casa, fanno pensare che
l’offertadelleresidenzeprotettesiainsufficiente rispetto alla domanda dei cittadini. Di peggio
c’è che, nonostante le emergenze sociali aumentino di giorno in giorno, a non crescere mai
sono i posti in convenzione con l’Asl 2 che, anche quando non sono risolutivi aiutano comunque le famiglie a far fronte alle rette da pagare
per far assistere genitori e parenti anziani spesso non autosufficienti.
L’allarme si leva dal territorio con i sindaci e i
responsabilidellestrutturecheadognioccasione tornano in carica con l’Asl per ottenere maggiori posti in convenzione. È il caso del sindaco
di Cengio Ezio Billia che nel suo comune ha la
Casa Scapoli, una struttura inuagurata da pochi
anni dove, nonostante sulla carta fossero previsti 25 posti in convenzione, oggi ce ne solo 6, talmente pochi da spingere il primo cittadino a
chiedere di alzare il tetto ad almeno 15 letti per
far fronte alle tante domande, piuttosto che
quello del direttore della Casa dei Nonni di Carcare Riccardo Olivero che, con 10 posti convezionati su 37, allarga le braccia di fronte alle numerosissime richieste che arrivano al suo indirizzo e chiede un aiuto in più da parte dell’Asl. Il
caso limite, almeno numericamente, è quello di
ALLA BORMIOLI
DI ALTARE:
65 POSTI
Casa di riposo Aleramo Bormioli: 65 posti, nessuna convenzione con l’Asl. Rette da
1.200 a 1.260 euro. Lista d’attesa di 6 persone
Cairo dove gli oltre 13 mila abitanti della città
possono contare su una sola struttura: la storica
Baccino di via Borreani Dagna che con i suoi 23
posti letto, di cui 20 in convenzione, rette non
differenziate a seconda degli ospiti e fissate a 50
euro giornalieri, è sempre piena e con una lista
d’attesa di 18 persone di cui 8 richieste avanzate
di recente.
Una disparità numerica che non è passata
inosservata agli occhi di una Cairo che da anni
sta lavorando per diventare sempre più una città all’avanguardia e sempre meno un paesone di
provincia e che quindi ha spinto i vertici della
struttura ad interrogarsi sulla necessità di una
seconda casa per gli anziani cairesi. A spiegarlo
è il presidente della fondazione Baccino proprietaria degli immobili Giorgia Ferrari: «Sono
stati fatti degli studi per ricavare qualche posto
in più all’interno dell’attuale edificio che, essendostorico,nonsiprestaadessereingrandito
in modo consistente e che ci ha quindi spinto ad
iniziare ad interrogarci per realizzare in futuro
una seconda struttura in aggiunta all’attuale».
Se Cairo, vista la scarsa disponibilità, dà la
precedenza agli anziani residenti in città, chi
non trova posto si dirotta verso i Comuni limi-
trofi: Cengio piuttosto che Millesimo che a loro
volta hanno adottato tariffe agevolate per venireincontroairesidenti.IlComunediMillesimo
per la casa di riposo Levratto, 44 posti di cui 7 in
convenzione, versa 140 mila euro l’anno: un salasso per un paese di 3.500 abitanti. Un capitolo
a parte è quello della casa di riposo Bormioli di
Altare che, con ben 65 posti letti, non ha convenzioni con l’Asl perché gestita dalla Fondazione Bormioli che ha scelto di mantenere rette
abbordabili,trai1.200e1.265euroalmese,dando ricovero a nonni che, soprattutto da Savona,
salgono il Cadibona per trovare serenità e riposo.
In un mondo complicato come è quello delle case di riposo c’è poi il caso dell’Alta Valbormida
che,traBardinetoeCalizzanocontalestrutture
più grandi con 55 posti a Villa degli Abeti e 68 alla Suarez di cui 8 liberi, e nonostante rette basse
separagonateconaltrerealtàspessovienescartata dai valbormidesi perché poco servita dai
mezzi pubblici, difficile e costosa da aggiungere
specie in inverno. In tempi di crisi, diventano
quindi punto d’approdo per lombardi, piemontesi, genovesi e rivieraschi in trasferta per risparmiare qualcosina.