Articolo: Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone, Notarius

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Articolo: Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone, Notarius
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K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
Rapporto Nazionale Giappone*
Indice
1. Storia
2. La legge notarile giapponese
3. Diritto civile (Introduzione)
4. Diritto dei beni
5. Diritto della famiglia
6. Diritto delle successioni
7. Diritto delle società
8. Diritto internazionale privato
9. Diritto fiscale
10. Conclusione
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1. Storia
1.1. La legge notarile del 1886
La legge notarile giapponese1 é stata emanata l' 11 agosto 1886, il regolamento notarile disciplinare2 é stato emanato il 30 agosto 1886.
La legge notarile si basa sulla legge notarile francese, la
legge Ventôse del 1803. Tuttavia, è anche stata influenzata dal diritto olandese in quanto l'olandese A. Rappard era
consulente al momento dell'elaborazione del progetto di
legge.
Le disposizioni principali riguardavano i temi seguenti:
Il notaio esercitava le Sue funzioni esclusivamente nella
circoscrizione giudiziaria del luogo del Suo ufficio notarile.
Le funzioni del notaio si limitavano alla preparazione di
atti notarili in materia civile. La legge notarile non
comportava regole concernente il contenuto dei atti notarili né le condizioni per la contestazione dei fatti.
Un magiorenne doveva essere presente al momento della preparazione dell’atto.
Una copia certificata dell'atto („grosse“), redatta al momento dell'atto stesso, doveva essere consegnata al creditore contro una somma determinata o una garanzia ecc.
1.2. La legge notarile del 1908
Il primo esame per l'accesso alla funzione notarile ebbe
luogo nel Giappone il 16 febbraio 1887. Nel mese di luglio
1989, furono nominati 116 notai. La legge relativa all'esecuzione in materia civile del 1898 permetteva al notaio di
datare gli atti privati. Nel 1908, questa prima legge notarile fu sostituita dalla legge notarile attuale (legge no 53 del
1908, in vigore fin dal 1909) che fu largamente influenzata dal diritto notarile prussiano. Questa legge ha conferito al notaio il potere di autenticare le firme di atti privati.
Al momento della modifica del Codice commerciale nel
1938, il legislatore ha introdotto l'obbligo di far rogare gli
statuti di società da un notaio (Art. 167 del Codice commerciale). Da allora in poi, il rogito fa parte delle funzioni
del notaio. La legge notarile fu modificata nel 1996 e il legislatore ha introdotto gli affidavits come nuova forma del
rogito concernente atti privati. Anche nei nostri giorni, dopo un gran numero di riforme, la legge notarile costituisce
la base principale tra le leggi che regolano la funzione notarile.
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Attualmente, il governo sta elaborando un progetto di
riforma per la deregolazione. Anche il diritto notarile dovrebbe essere soggetto a riforma concentrata su tre aspetti
maggiori :
Chiunque può essere designato notaio. Non bisogna essere fornito di laurea in giurisprudenza, una formazione
analoga è sufficiente.
I professori di università sono adesso membri dell'organizzazione notarile giapponese (NIHON KOSHONIN RENGOKAI) per rendre l'organizzazione più attiva.
I bilanci annuali dell'organizzazione notarile vanno pubblicati.
2. La legge notarile giapponese
2.1. Il diritto della funzione notarile
Il 1o aprile 2003, il Giappone contava 295 notariati con
521 notai. Il numero dei notai è, con riguardo alla popolazione giapponese, molto inferiore rispetto a quello in altri
paesi. Questo è dovuto a due fatti :
- I giapponesi sono poco cosapevoli dei loro diritti civili
e li esercitano raramente. (Tuttavia, la popolazione concosce sempre meglio i suoi diritti. Di conseguenza, il
numero dei testamenti redatti aumenta da un anno
all'altro. Oltracciò, la domanda di meccanismi alternativi di risoluzione dei conflitti (ADR) aumenta sempre
di più.
- Nel Giappone, il cancelliere (shihoshoshi) è anche responsabile del rogito. Una definizione talmente larga
della nozione di cancelliere è tipica per il Giappone.
Non esiste un istituto comparabile in altri Stati. Gli atti
di vendita di immobili sono rogati in primo luogo dai
cancellieri.
I notai sono nominati dal Ministero della Giustizia3
(Art. 11 legge notarile). In genere, possono diventare notai
tutte le persone che hanno superato l'esame di idoneità
per le funzioni notarili, esame che è organzizzato dal Ministero della Giustizia, e che sono stati praticanti notai per
sei mesi. Tuttavia, un tale esame non è ancora stato organizzato fino ad adesso.
Tuttavia l'interessato può anche essere nominato notaio
senza aver superato l'esame di idoneità e senza esser stato
praticante, se è giudice, procuratore oppure avvocato
(art. 13 legge notarile).
Inoltre, può essere nominato notaio chiunque abbia lavorato nel settore giuridico per una durata di alcuni anni
e che possieda una formazione universitaria comparabile
a quella del giurista (Art. 13 comma 2 legge notarile). Fin
dal mese di ottobre del 2002, i notai possono anche essere scelti tra il settore pubblico perché sembra ragionevole che ci siano più notai provenienti dal pubblico. Inoltre,
le candidature di persone che „esercitano un lavoro giuridico da molti anni e che hanno una formazione universitaria comparabile a quella dei giuristi“ saranno avantaggiati nel futuro. Per questa ragione, i cancellieri (shiho*
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a cura di KAZUAKI YAMAMOTO, notaio a Tokio.
Legge no. 2 del 1886
Regolamento del Ministero della Giustizia no. 2 del 1986
la pagina web del Ministero della Giustizia Giapponese:
http://www.moj.go.jp/ENGLISH/preface.html.
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shosi) o le persone che hanno una funzione giuridica in
una società possono anche diventare notai.
L'organizazzione notarile giapponese organizza già da sempre dei corsi introduttivi per i notai di nuova nomina. In base
al nuovo sistema di nomina dei notai che è stato introdotto in
agosto 2003, il Ministero della Giustizia e l'organizazzione
notarile giapponese or-ganizzano insime i corsi di perfezinamento per i neo-notai.
Il 1o aprile 2003, vi erano 521 notai, 367 dei quali esercitavano già una professione giuridica (148 giudici e 219
procuratori, vale a dire ca. 70% di tutti i notai) in Giappone. 154 notai non svolgevano invece prima una professione giuridica prima (sono circa 30% di tutti i notai).
I notai giapponesi devono dimettersi delle loro funzioni
all'età di 70 anni. Un gran numero di notai sono nominati
entro l'età di 58 e 62 anni ; lavorano solamente tra 8 e 10
anni come notai. Visto l’età dei notai, si propone spesso di
nominare anche notai più giovani.
Le funzioni dei notai sono sempre più importanti. I notai
devono adattarsi ai cambiamenti nella società e soddisfare
i bisogni nazionali e sociali.
2.2. L'organizzazione della professione
Nel Giappone, vi sono 50 organizzazioni notarili re-gionali, vale a dire un'organizzazione notarile per ciascun circondario di tribunale. L'organizzazione notarile giapponese (NIPPON KOSHONIN RENGOKAI) è l'organizzazione notarile a livello nazionale4.
L'organizazzione notarile nazionale si è proposta di sviluppare il sistema notarile et di migliorare i servizi e la formazione dei notai contattando e consultando le organizzazioni regionali ed i notai. L'organizzazione notarile giapponese si
compone di un presidente, di sei vicepresidenti, di 27 membri
del direttorio e di due sindaci. Alcuni degli amministratori sono eletti tra i membri del direttorio e il presidente è nominato
tra gli amministratori. Vi è una riunione dell'assemblea generale e tre riunioni del direttorio ogni anno.
L'organizzazione notarile giapponese istituisce i comitati
seguenti : i) un comitato per il diritto notarile, ii) un comitato
di pianificazione, iii) un comitato per il lavoro pubblico, iv)
un comitato internazionale v) un comitato per il diritto di rogito, vi) un comitato per le pubblicazioni e vii) un comitato
per gli atti elettronici. L'organizzazione notarile è membro
dell'UINL (Unione Internazionale del Notariato Latino) fin
dal 1977. Fin dal 1977, un vice presidente e due membri del
consiglio permanente dell'UINL sono stati nominati tra i
membri dell'organizzazione notarile giapponese.
2.3. Le attribuzioni dei notai in genere
A richiesta delle parti e dei terzi interessati, i notai esercitano le funzioni seguenti :
Rogano atti in materia civile.
Autenticano scritture private e statuti di società.
Datano gli atti privati (Art. 1 legge notarile).
Il notaio giapponese ha due funzioni principali. Da un
lato, deve impedire i contenziosi giuridici. Il rogito e l'autentica di scritture private costituiscono una prova sicura
dei diritti e contribuiscono ad evitare contenziosi.
Dall'altro, regola i conflitti già esistenti. Gli atti notarili sono „atti esecutori“ sotto certe condizioni. Gli atti
esecutivi sono titoli (Art. 22 legge sull'esecuzione forzata). Mentre altri titoli esecutivi richiedono un'azione e
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una decisione giuridica, gli atti esecutivi producono effetti esecutivi senza che occorra introdurre una procedura e
possono essere presentati nel caso di un'esecuzione forzata. Si tratta di una qualità importante dell'atto notarile.
Inoltre, gli atti notarili costituiscono una prova valida per
il diritto di pegno nel caso di vendite all'asta (Art. 181
legge sull'esecuzione forzata).
2.4. Gli atti notarili
2.4.1. Introduzione
Gli atti pubblici nel senso largo del termine sono tutti
gli atti rogati dai pubblici ufficiali che hanno il diritto di
rogare atti.
Gli atti notarili nel senso stretto del termine sono gli
atti rogati dal notaio. Si devono distinguere gli atti notarili che concernano atti giuridici e quelli que concernano
altri diritti privati (Art. 1 legge notarile). Gli atti notarili
che riguardano atti giuridici sono atti che comportano diversi contratti o disposizioni a causa di morte. Gli atti notarili che riguardano altri diritti privati sono gli atti che
provano i fatti costatati dal notaio.
Gli atti notarili sono rogati a richiesta delle parti. La legge
determina il contenuto degli atti. Per la preparazione dell'atto
notarile, il notaio considera le spiegazioni degli interessati ed
i documenti che provano un fatto giuridico (Art. 35 e 36 legge notarile).
In genere, il notaio roga l'atto nel suo ufficio. Tuttavia, se
l'una delle parti è inchiodata a letto, l'atto può anche essere rogato a casa del cliente. Le parti possono anche essere rappresentate per il rogito. Tuttavia, il rappresentante non può fare
un testamento. Prima del rogito, gli interessati devono provare la loro identità mediante il loro sigillo certificato e iscritto
o una prova simile.5 I rappresentanti devono presentare una
procura e provare la loro identità. Gli interessati o i loro rappresentanti devono essere presenti al momento del rogito. Il
notaio deve presentare e spiegare il contenuto del progetto
dell'atto (Art. 39 comma 1 legge notarile). Dopo, il notaio e
gli interessati oppure i loro rappresentanti devono firmare l'atto che sarà sigillato.
2.4.2. Gli atti notarili concernente atti giuridici
Gli atti giuridici seguenti sono spesso rogati dal notaio:
- il piano di rientro,
- il contratto di copravendita,
- il contratto di commodato,
- il contratto di locazione di terreni o di case,
- i contratti di vendita per corrispondenza,
- le donazioni,
- i contratti di garanzia,
- i contratti di cessione di crediti o di riconoscimento del
debito,
- il contratto di accollo di pagamento,
- il divorzio,
- gli obblighi alimentari,
i testamenti.
La locazione commerciale e la nomina di un tutore richiedono un atto notarile per produrre effetti.
4
5
Internet: http://www.koshonin.gr.jp/english/ekosho.htm.
In Giappone, la comune conferma - nello stesso modo in cui autentica firmeche un sigillo determinato è quello una persona determinata.
Il rappresentante può allora agire presentando questa conferma e il sigillo.
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Il notaio deve rifiutare di rogare l'atto se l'atto è illegale, invalido o annullabile a causa di un'incapacità (art. 26
legge notarile). Gli atti notarili ed i contratti devono contenere una prova autenticata dell'autorizzazione o del
consenso di un terzi implicato.
La tavola seguente mostra i numeri di atti notarili che
riguardano atti giuridici nel Giappone nel 2002 :
contratti di commodato
contratti di garanzia
riconoscimenti del debito
contratti di locazione
testamenti
contratti di compravendita
Altri atti giuridici
totale
41,783
9,427
180,368
36,418
64,007
2,992
42,776
377,770
2.4.3. Gli atti esecutivi
L'atto notarile è la prova del rogito. L'esattezza dell'atto rogato è presunta. Non bisogna provare i fatti dell'atto
rogato (Art. 228 comma 2 Codice di Procedura Civile
giapponese). Sotto certe condizioni, gli atti notarili costituiscono titoli esecutivi senza che occorra introdurre una
procedura. (Art. 22 comma 5 legge sull'esecuzione forzata). Tali atti notarili sono nominati „atti esecutivi“.
Gli atti esecutivi dipendono da due condizioni. La prima condizione è che l'atto contenga l'obbligo di pagare
una somma determinata di denaro o di costituire una garanzia. Questa condizione corrisponde a quella dell'art. §
794 comma 1 no. 5 del Codice di Procedura civile tedesco nella versione applicabile fino al 1998. Mentre i diritti garantiti dal contratto di commodato possono essere
soggetti ad un atto esecutivo, gli atti notarili che riguardano l'obbligo di cedere la proprietà di certi beni possono servire di prova ma non costituiscono un titolo esecutorio.
In altre parole:
L'atto notarile deve indicare una somma determinata di
denaro.
Il pagamento può dipendere di un termine o può riguardare un obbligo futuro.
Se l'atto contiente una clausola in virtù della quale il creditore può domandare interessi dipendenti da condizioni variabili, la condizione di una „somma determinata“ non si è
verificata.
Il diritto del fidefacente di essere liberato nei confronti dei
debitori principali sulla base del contratto di garanzia può
anche essere inserito in un atto esecutorio. Secondo la giurisprudenza, la somma non è „determinata“ se l'interessato richiede un'indemnità compensativa perché il debitore principale non paga. La condizione della somma „determinata“ si
verifica tuttavia, se l'interessato domanda la liberazione prima del nonpagamento. Secondo l'opinione della dottrina,
l'obbligo del debitore principale concerne sempre una somma „determinata“ ; sarebbe dunque sufficiente per proteggere il debitore.
La seconda condizione è che l'atto faccia prova della
volontà del debitore di sottoporsi all'esecuzione forzata
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immediata se non è capace di pagare. In altre parole : Il
debitore si sottomette al credito del creditore senza che
occorra introdurre una procedura. La nozione „immediata“ vuole dire „senza processo né decisione“. Secondo
questa opinione, è necessaria la dichiarazione di voler
sottomettersi all'esecuzione dell'atto. Questa opinione è
conforme a quella in Germania ed in Austria :
i) La dichiarazione di voler sottomettersi all'esecuzione
forzata costituisce un atto di procedura nei riguardi del
notaio.
ii) Ai sensi del Codice Civile, la giurisprudenza e la
dottrina hanno riconosciuto la nullità sulla base di un errore (art. 95 Codice Civile Giapponese) o di dolo o minaccia (art. 96 C.C. giapponese). L'apparenza di procura,
principio di diritto civile, non è stata riconosciuta (art.
109 e 110 C.C. giapponese).
2.4.4. I problemi ed il futuro degli atti esecutivi nel
Giappone
Il parlamento giapponese pensa che sia opportuno estendere il campo di applicazione dell'atto esecutivo ammettendolo anche per l'obbligo di cedere la proprietà di
beni mobili o di terreni. In Germania, gli atti esecutivi
non riguerdano che l'obbligo di pagamento. Questa limitazione è stata abrogata per le ragioni seguenti : i) per dare discarico ai tribunali ii) per riconoscere il rogito nelle
società; iii) per creare un equilibrio tra le parti contraenti
(parità delle armi); iv) nel rispetto di disposizioni comparabili di altri Stati europei.
Il Giappone condivide le stesse ragioni. Il sopraccarico dei tribunali è uno dei problemi maggiori. Le procedure durano spesso a lungo. Per rissolvere questo problema
è necessario limitare il numero dei processi che richiedono l'intervento di un giudice. Se l'oggetto da regolare non
riguarda opinioni divergenti delle parti, l'esecuzione di un
atto notarile può contribuire al discarico dei tribunali.
Occorre trasmettere un gran numero di domande giuridiche agli avvocati ed ai notai. Per questo, penso che i notai - nella loro qualità di motore principale della prevenzione di conflitti - abbiano una nuova missione in questo
ambito.
2.4.5. Certificato di fatti
Il certificato che costata fatti è un atto rogato dal notaio nel quale il notaio fa prova di fatti in seguito ad un sopralluogo. Il certificato di fatti può riguardare:
- la liquidazione;
- i processi verbali delle assemblee generali di società
- l'apertura e la chiusura di cassaforti in una banca;
- il sigillo del proprietario nel caso d'insolvabilità della
successione;
- l'inventario dell'eredità;
- un` invenzione;
- protesti.
Nel 2002, i notai hanno rogato 3161 atti che riguardavano fatti.
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2.4.6. Certificato di protesti
Il creditore può rivalersi sull’ emittente di un assegno o
di una cambiale con girata per incasso tacita se il debitore non paga. Per esercitare questo diritto, il creditore deve dar prova del mancato pagamento presentando un atto
notarile. Questo atto notarile è un protesto cambiario. Anche nel caso di un titolo di debito, il non-pagamento può
essere provato solamente mediante un atto di protesto.
2.5. Autentica di scritture private
Generalmente, il rogito significa che una persona giuridica di diritto pubblico rediga l'atto nell’ambito di una
procedura leggitima. L'autentica di firme significa che un
pubblico ufficiale fa prova della redazione di un documento scritto. L'autentica concerne un atto privato con
firma e sigillo della persona che ha redatto l'atto. Gli atti
privati senza firma né sigillo del loro autore non possono
essere autenticati. Gli atti privati autenticati sono per
esempio i mandati dell'avvocato, dichiarazioni, certificati e candidature. I contratti, la cessione e i documenti delle vendite possono anche essere autenticati. Nel 2002,
91,327 atti privati sono stati autenticati, tra loro 7,261 documenti stranieri.
Ai sensi della legge notarile, esistono tre modi di autentica di firme davanti al notaio:
Gli interessati firmano il documento davanti al notaio o
mettono il loro sigillo sul nome (Art. 58 legge notarile).
Al riguardo, si noti che in Giappone e´diffuso il sigillo
(„hanko“) fra i privati.
Gli interessati presentano al notaio un documento firmato e munito di sigillo e dichiarano davanti al notaio
che si tratta della loro firma o del loro sigillo (art. 58 legge notarile).
Un rappresentante presenta al notaio un documento firmato e munito di sigillo dagli interessati e conferma davanti al notaio che le firme e il sigillo sono quelli dei contraenti (Art. 31 e 60 legge notarile).
Benché il primo metodo comporti una accresciuta sicurezza giuridica per gli interessati, molte persone fanno
anche ricorso al terzo metodo. Talvolta, il rappresentante
legale di una società che ha firmato il documento non può
presentarsi davanti al notaio per ragioni di lavoro. In questo caso, un rappresentante riconosce, in nome dell'amministratore della società, la firma di quest'ultimo. Questo metodo è leggittimo perchè si presume che l'amministratore della società esprima la sua volontà di far riconoscere la sua firma o il suo sigillo affidando al rappresentante il mandato redatto dall'ufficio del contenzioso e il
certificato dell'autenticità del sigillo. Nella prassi, i notai
cercano di evitare errori nella procedura dell'autentica
domandando altre prove per l'autenticità della firma
dell'amministratore, oltre il mandato e il certificato
dell'autenticità del sigillo.
2.5.1. Affidavit
Il 1o gennaio 1998, il Giappone ha introdotto l'istituto
giuridico americano dell'affidavit. Da quel momento, il
notaio può ricevere una dichiarazione che sostituisce un
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giuramento (affidavit). La nuova disposizione della legge
notarile dice (art. 58 comma 2 legge notarile): Per autenticare un atto privato nella forma dell'affidavit, il notaio
attesta quanto segue :
Gli interessati giurano che il contenuto dei documenti è
esatto. Hanno firmato e apposto il sigillo al documento in
que-stione.
Gli interessati hanno riconosciuto che si tratta delle loro firme e del loro sigillo.
L'oggettivo dell'affidavit è di certificare certi eventi e
fatti. I documenti che fanno prova di un atto giuridico
possono anche essere redatti nella forma dell'affidavit.
Generalmente, gli atti privati possono essere redatti da
rappresentanti. Visto che l'affidavit deve essere ricevuto
dal notaio, i rappresentanti non hanno la possibilità di richiederlo. L'originale dell'affidavit è redatto in doppio
esemplare. L'uno sarà consegnato agli interessati, l'altro è
depositato dal notaio (art. 58 comma 2 legge notarile). Se
le parti presentano solo un originale dell'atto soggetto
all'affidavit (particolarmente nel caso di un formulario
che sarà utilizzato in un paese straniero), il notaio rilascia
una copia senza firme ; gli interessati firmano anche la
copia che sarà depositata dal notaio. Se il documento è
redatto in una lingua straniera, il notaio può richiedere
una traduzione in giapponese. Se il notaio è in grado di
capire il testo straniero, non bisogna far tradurre il documento in giapponese. Anche se gli interessati presentano
un giuramento scritto, il testo di quest'ultimo deve essere
letto ad alta voce. Se l'uno degli interessati giura sapendo
che il contenuto dell'affidavit è falso, può essere condannato ad una ammenda del massimale di 100.000 Yen (ca.
800 €) (art. 60 comma 5 legge notarile).
Ai sensi della legge intesa a impedire la violenza coniugale e sulla protezione della vittima6, il tribunale circoscrizionale può adottare misure di protezione dei coniugi se unodi essi dall'altro. In questo caso, il notaio riceve
un affidavit nel quale il coniuge descrive la nature della
violenza (verbale o fisica) o della minaccia (art. 12 violenza fisica o verbale della legge sull'impedimento di violenza coniugale e sulla protezione della vittima).
2.5.2. Autentica di scritture private al fine di utilizzarle in un paese straniero
I documenti che serviranno all'estero, come p.e. un
contratto, una domanda ad un'autorità pubblica o la prova di certi fatti devono essere autenticati. Il metodo più
semplice è quello di far autenticare la firma o il sigillo sul
documento da un'autorità pubblica. Per l'autentica, bisogna rispettare le tappe seguenti: interessato, notaio, ufficio del contenzioso, Ministero degli Affari esteri, l'ambasciatore straniero nel Giappone, Stato straniero.
Anzitutto, gli interessati si rivolgono al notaio per far
autenticare il documento. Di seguito, ricevono un certificato sull'autentica dal direttore dell'ufficio del contenzioso. Poi, il Ministero degli Affari esteri autentica il certificato del direttore dell'ufficio dei contenziosi. Il sistema
vige in particolare per le ambasciate e i consoli nel Giap6
legge no 31/2001, una traduzione inglese inufficiale si tova su
internet : http://www.gender.go.jp/dv/sv.pdf.
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pone che possono confermare un certificato del Ministero degli Affari esteri.
L'8 maggio 1970, il Giappone ha ratificato la Convenzione del 5 ottobre 1961 che sopprime la legalizzazione
degli atti pubblici esteri. Il 27 luglio è entrata in vigore.
Lo scopo di questa Convenzione è di semplificare le procedure e di rendere superflue le legalizzazioni consolari.
In Giappone, le autorità competenti ad apporre l’apostille sono il servizio degli affari consolari e dell'emigrazione e il dipartimento degli affari consolari e dell'emigrazione del Ministero degli Affari esteri a Osaka. Prima
del 1o marzo 2003, era competente dell'autentica della
firma e del sigillo del notaio il direttore dell'ufficio del
contenzioso. In seguito, un ufficiale del Ministero degli
Affari esteri legalizzava la firma e il sigillo del direttore
dell'ufficio del contenzioso (legalizzazione indiretta).
Dopo il 1o marzo 2003, il Ministero degli Affari esteri
autentica direttamente la firma e il sigillo del notaio.
L'autentica dal direttore dell'ufficio del contenzioso serve
solamente da elemento complementare, se l'autorità competente decide sul riconoscimento dell'apostilla.
2.6. Legalizzazione di statuti di società
Per costituire una società anonima o una società a responsabilità limitata, il fondatore oppure i soci devono
redire gli statuti e farli autenticare da un notaio (art. 165
e 167 Codice commciale). Gli statuti di una società in nome collettivo o di una società in accomandità non vanno
autenticati, e lo stesso vale per gli statuti di associazioni
industriali. Se l'autentica è richiesta, gli statuti devono essere autenticate prima di essere iscritti nel registro commerciale.
Una società straniera nella sua qualità di fondatrice o
socio accomandante può costituire una società anonima
giapponese o una società a responsabilità limitata. Si devono presentare allora i documenti seguenti :
Copia certificata dell'iscrizione nel registro commerciale o certificato di un'autorità straniera,
autentica di firma da un notaio al luogo dell'iscrizione,
statuti di società con le firme dai rappresentanti organici.
Gli stranieri possono diventare amministratori di una
società giapponese senza riserve. Il notaio dell'ufficio del
contenzioso nella circoscrizione del quale la società è
iscritta, deve autenticare gli statuti. Se, nella circoscrizione, esistono due o più notai, ognuno dei notai nella circoscrizione è competente dell'autentica degli statuti. Tuttavia, se sono autenticati da un notaio la cui sede è situata
altrove, l'autentica è considerata nulla. Il notaio deve rinunciare all'autentica degli statuti, se questi contengono
clausole illeggittime oppure se sono nulle perché l'uno
dei soci tenuti personalmente (responsabilità limitata o illimitata) non aveva la capacità d'agire (art. 62 comma 3
frase 4 e art. 60 e 25 legge notarile).
Nel 2002, 86.851 società erano iscritte.
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2.7. Costatazione del momento della presentazione di
un atto privato
Il notaio costata il momento della presentazione di un
atto privato sigillando l'attato datato (art. 5 comma 2 della legge sull'esecuzione in materia civile). La costatazione ufficiale del momento della presentazione prova che
l'atto era già redatto al momento della costatazione. Riveste allora un'importanza particolare. Ai sensi del Codice
Civile, la costatazione del momento della presentazione
dell'atto produce effetti nei rapporti con i terzi nei casi seguenti :
La cessione del credito del creditore ad un terzo non è
privilegiata se il debitore non è stato informato e se non
ha acconsentito (art. 467 comma 2 Codice Civile). Tuttavia, una società può cedere crediti in denaro, se fa immatricolare la cessione dall'ufficio dei contenziosi. In questo
caso, la cessione è privilegiata.
Il privilegio di terzi non è riconosciuto se i terzi non
sono stati informati e se non hanno consentito facendo
certificare la data sul documento della costituzione in pegno o della costituzione di garanzie reali su diritti immobiliari. (art. 364, 376 e 499 Codice Civile).
La novazione non è privilegiata nei rapporti con i terzi, se non si basa su documenti la cui data è stata costatata ufficialmente.
La data di 1.333.991 documenti è stata costatata nel
2000.
2.8. La legalizzazione elettronica
L'associazione notarile giapponese ha inaugurato il sistema notarile elettronico il 15 gennaio 2002. La prima
legalizzazione di statuti di società ha avuto luogo il 1o
aprile 2002. Le caratteristiche di questo sistema sono le
seguenti :
Non esite un'autorità competente delle certificazioni. Il
sistema coopera con il dipartimento dei contenziosi civili del Ministero della Giustizia nella sua qualità di trusted third party (TTP) et utilizza i rogiti fatto dal dipartimento dei conctenziosi civili.
Il dipartimento dei contenziosi civili del Ministero della Giustizia chi, passando per il governo IT, coopera con
le altre auorità governative responsabili dell'autentica, rilascia certificati elettronici alle società iscritte nel registro commerciale. Il registro commerciale serve all'identificazione delle persone che richiedono certificati.
Alcuni notai nominati dal Ministero della Giustizia
possono autenticare scritture private per via elettronica
(sistema notarile ellettronico). Allegano ai documenti le
costatazioni ufficiali della data et memorizzano i dati in
questione nel ordine delle richieste degli interessati.
L'associazione dei notai non ha risorse proprie, né in
termini di staff né intermini di risorse patrimoniali, per
questo sistema, ma incarica una società della realizzazione tecnica e del mantenimento (società A).
I risultati sono le seguenti :
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Solo le società che hanno ricevuto un certificato dal dipartimento dei contenziosi civili hanno il diritto di utilizzare il sistema notarile elettronico, ma non le persone private.
Il notaio fa l’autentica elettronica dopo aver verificato
se il contenuto del documento elettronico, presen-tato su
dischetto o via internet, corrisponde ai requisiti di legge.
La verifica è un compito importante del notaio. Quando
un interessato deve costatare l'identità di un altro interessato oppure l'esistenza di una società o di una delega, è
sufficiente rinviarlo al dipartimento del contenzioso civile per far costatare la validità dell'atto elettronico.
La domanda che resta è di sapere se la data costatata
per via elettronica, la cui posizione dipende dall’ordine
cronoligico, dipende anche dall'ordine nel quale i certificati della data arrivano presso la società A (vale a dire la
società responsabile della realizzazione tecnica e del
mantenimento).
La confidenzialità delle informazioni negli atti privati
autenticati e immagazinati rappresenta anche un gran
problema giuridico visto che gli impiegati (responsabili
per la realizzazione tecnica) delle società private non devono ottemperare disposizioni di riservatezza. E' dunque
difficile perseguirli se violano una legge.
Visto che il sistema elettronico non è ancora molto conosciuto nel Giappone, è utilizzato raramente. Nel 2002,
gli interessati hanno fatto ricorso a questo sistema solamente 48 volte.
2.9. La tariffa notarile
2.9.1. La tariffa del rogito
La tariffa dipende del valore dell'atto giuridico in questione (vedi la tavola seguente)7:
valore
Tariffa
sotto 1.000.000 Yen
5.000 Yen8
più di 1.000.000 Yen - 2000.000 Yen
7.000 Yen
più di 2.000.000 Yen - 5.000.000 Yen
11.000 Yen
più di 5.000.000 Yen - 10.000.000 Yen
17.000 Yen
più di 10.000.000 Yen - 30.000.000 Yen
23.000 Yen
30.000.000 Yen - 50.000.000 Yen
29.000 Yen
più di 50.000.000 Yen - 100.000.000 Yen
43.000 Yen
La redazione di un certificato che prova fatti costa
11.000 Yen per ora.
2.9.2. L'autentica di scritture private
Principalmente, la tariffa dell'autentica di scritture private è di 11.000 Yen9.
2.9.3. L'Affidavit
La tariffa dell'affidavit ammonta dappertutto a 11.000
Yen.
2.9.4. L'autentica di statuti di società
La tariffa dell'autentica di statuti di società ammonta a
50.000 Yen per una società.
87
2.9.5. Tariffa per il sistema notarile elettronico
La redazione di un atto elettronico costa 11.000 Yen ;
la memorizzazione dei dati 300 Yen. Bisogna pagare 700
Yen per ricevere informazioni sulla data certificata e il
contenuto di un atto.
3. Diritto civile (Introduzione)
3.1. Il codice civile del 1871
Il diritto francese e il diritto olandese hanno influenzato il diritto giapponese all'epoca Meiji. Per modernizzare il paese, abbandonare la disugvaglianza e preservare l'indipendenza nel Giappone, il governo Meiji introdusse un Codice Civile moderno nel 1871. Boissonade,
un professore all'università di Grenoble, ha elaborato un
progetto per questo primo Codice Civile giapponese. Visto che il Codice Civile fu largamente influenzato dal diritto francese, non era adatto ai bisogni della società giapponese. Il dibattito al riguardo è durato fino al 1897.
3.2. Il Codice Civile del 1899
Il governo Meiji ha introdotto un nuovo Codice Civile
che basa sul Coidice Civile tedesco per permettere l'entrata in vigore immediata. Questo Codice Civile è entrato in vigore il 16 luglio 1899. Anche se molti giuristi ritengono che il diritto giapponese ha conosciuto molte influenze dal diritto anglo-americano o romano, non si possono negare i punti comuni con il diritto francese e tedesco.
Il Codice Civile si compone di 5 libri:
- Parte Generale,
- Diritto dei beni,
- Diritto delle obbligazioni,
- Diritto della famiglia10 e
- Diritto delle successioni.
Il Codice Civile si basa allora sul sistema dei pandetti.
Tuttavia il diritto delle obbligazioni e il diritto dei beni
sono nell'ordine inverso comparato al diritto tedesco.
4. Diritto dei beni
4.1. Principi del diritto dei beni
Il diritto giapponese conosce tre principi in materia di
diritto dei beni che gli altri sistemi giuridici non conoscono:
- La qualità di proprietario di un immobile dipende
dall'imposta e non dalla funzione dell'immobile.
- La concezione della proprietà si basa sul diritto
dell'Europa continentale.
- Il diritto giapponese fa la differenza tra la proprietà di
terreni e la proprietà di immobili costruiti.
7
8
9
10
Internet: http://www.koshonin.gr.jp/english/ekosho.htm.
1,000,000 Yen corrispondono a circa 9.250 US-$ oppure 8.000 euro.
5,000 Yen corrispondono a circa 46 US-$ oppure 40 Euro.
11.000 Yen corrispondono a circa 100 $ oppure circa 90 €.
Una traduzione inglese del Libro sul diritto della famiglia (quarto libro del Codice Civile) si trova in Internet: http://www.crnjapan.
com/japan-law/laws/en/book4_relatives.html.
88
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
Queste particolarità sono alla base di quanto segue : In
primo luogo, e contrariamente ad altri paesi nei quali esiste l'economia di mercato, i terreni sono affittati per costruire immobili. In secondo luogo, il diritto giapponese
non fa la differenza tra l'affitto di abitazioni e l'affitto di
terreni agricoli. Le stesse regole si applicano a ambedue
i tipi di affitto. Il Giappone non ha neanche introdotto la
teoria della Common Law secondo la quale i diritti di godimento degli immobili fanno parte del diritto di proprietà. Inoltre, applica dei principi del diritto delle obbligazioni all'affitto di terreni per costruire immobili. In terzo
luogo, il diritto giapponese fa una distinzione tra la proprietà del terreno e la proprietà dell'immobile costruito.
Non esiste un legame tra loro. Visto che un tale sistema
giuridico è molto raro, l'attenzione si concentra sui terreni, ma non abbastanza sui contratti d'affitto di immobili
costruiti.
4.2. Contratto di compravendita di immobili
Il diritto giapponese non distingue tra il contratto consensuale e il contratto reale. E’ possibile stendere questi contratti senza rispettare nessuna formalità. La proprietà del terreno passa direttamente dal venditore all'acquirente al momento della conclusione del contratto a
meno che i contraenti non abbiano stabilito una condizione sospensiva. Contrariamente al diritto tedesco, il trasferimento della proprietà non richiede il mutuo consenso
dei contraenti (Auflassung). Occorre trascrivere il terreno
venduto nel registro fondiario per evitare una doppia vendita doloso.
La maggior differenza tra il diritto giapponese e il diritto
degli Stati dell'Europa del Sud è che le vendite di terreni non
richiedono l'intervento di un notaio. A questo riguardo, il diritto giapponese è diverso dai sistemi giuridici europei, anche se è fondato su loro.
Secondo me, sarebbe desiderabile una riforma: Gli interessati dovrebbero far redigere un atto notarile sulla vendita
del terreno e trascriverlo. Questo punto di vista può essere
giustificato con la prassi giuridica degli altri Stati europei
(per esempio la Germania) e con l'importanza della vendita
e della trascrizione di immobili. Rispetto al principio della
libertà contrattuale e l'importanza della trascrizione come
prova del trasferimento della proprietà, bisognerebbe avere
regole legali che prevedano l'intervento del notaio per testimoniare la volontà dei contraenti di procedere alle pubblicitá. Il numero di litigi concernente l'iscrizione si ridurebbe in
seguito ad una riforma legislativa. Le controversie potrebbero essere regolate più velocemente.
4.3 La Locazione di immobili
4.3.1. L'affitto di immobili costruiti
Il Codice Civile contiene regole generali concernente i
contratti di affitto (art. 601 - 622 Codice Civile giapponese). Altre regole si trovano nella legge sull'affitto di immobili di 1921 che è stata modificata nel 1921 e nel 1966
per finalmente essere sostituita dalla legge sull'affitto di
terreni e di immobili costruiti del 4 ottobre 1991. Questa
legge ha conosciuto modifiche con la legge del 15 dicembre 1999 con effetto dall'inizio dell'anno 2001.
Diversi altri sistemi giuridici fanno una distinzione tra
le abitazioni e i locali commerciali. Inoltre, esistono si-
Notarius International 1-2/2003
stemi giuridici che distinguono la locazione (solo diritto
di utilizzo) e l'affitto (al diritto d'utilizzo si aggiunge il diritto di ritirare il prezzo della locazione). Il diritto giapponese non conosce questa differenza.
L'affitto può essere prolungato ad una durata indeterminata, anche se i contraenti hanno convenuto su una durata di meno di un anno. In altre parole, il contratto è considerato essere concluso per una durata indeterminata
(art. 29 comma 1 legge sull'affitto di terreni e di immobili costruiti).
Non esiste un limite per la durata del contratto. Se il
locatore non rifiuta il prolungamento per ragioni legittime, il contratto sarà prolungato sotto le stesse condizioni
in virtù della legge. Se il contratto è prolungato in virtù
della legge, sulla base di quanto sopra, è considerato concluso a durata indeterminata. Se la durata è indeterminata e se il locatore permette di sciogliere il contratto, il
contratto termina dopo sei mesi. (art. 27 legge sull'affitto
di terreni e di immobili costruiti). Nella prassi, i contraenti stipulano spesso una durata di 2 a 3 anni.
Le regole concernente l'affitto di immobili costruiti stipulano quanto segue :
1) Le parti contraenti possono concludere un contratto di
locazione a durata determinata (la durata può anche
essere inferiore ad un anno), come nel caso del sistema esistente.
2) Se i contraenti concludono un contratto di locazione
la cui durata supera un anno, il locatore non può far
valere la scadenza del termine se non ne ha informato
il locatario almeno sei mesi prima della scadenza del
termine.
3) Tali contratti non sono validi che se sono stati conclusi per scritto o da un notaio in un atto.
4.3.2. La Locazione di fondi
4.3.2.1 Il diritto di locazione
Per proteggere il locatario che vuole costruire un immobile su un fondo, il diritto giapponese prevede diverse
disposizioni di protezione. La durata del contratto di locazione to cocnluso per costruire un immobile è fissata a
30 anni (art. 3 legge sulla locazione di fondi et di immobili costruiti). Un'altra disposizione prevede il prolungamento del contratto per une durata di 20 anni (oppure di
10 anni per un secondo prolungamento). Non è possibile
stipulare una durata più breve. Anche se le parti contraenti non hanno stipulato niente al riguardo, la legge presume che le parti volevano prolungare il contratto alle
stesse condizioni per la durata dell'immobile (art. 5 della
legge sulla locazione di terreni e di immobili costruiti). Il
prolungamento del contratto più essere rifiutato con effetto immediato sulla base di un scioglimento giustificato
(Art. 6 legge sulla locazione di terreni e di immobili costruiti). Queste disposizioni legislative possono essere
modificate mediante stipulazione contrattuale solo se le
parti concludono un contratto d'affitto a durata determinata o un contratto di locazione commerciale o se fanno
ricorso ad altri casi speciali in virtù dell'art. 23 legge sulla locazione di terreni e di immobili costruiti.
Notarius International 1-2/2003
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
4.3.2.2 Contratti d'affitto a durata determinata
89
L'entrata in vigore della legge sulla locazione di terreni
e di immobili costruiti ha permesso diversi usi dei terreni (Art. 22). Il sistema permette allora di concludere un
contratto d'affitto di una durata di più di 50 anni sotto le
condizioni seguenti:
- Il locatore non può prolungare il contratto dopo la
sca-denza del termine del contratto.
- La durata del contratto non può essere prolungata.
- Non è possibile fare una offerta per la vendita dell'immobile costruito.
Queste disposizioni eliminano le disposizioni meno
chiare della vecchia legge che richiedeva l'esistenza di ragioni giustificate. Ai sensi dell'art. 22, il terreno deve essere reso senza immobile. Questo facilita al locatore la
planificazione del terreno dopo la scadenza del termine.
Al contempo, il sistema protegge gli interessi del locatore. Da un alto, l'affitto deve durare più di 50 anni, dall'altro, il contratto deve essere concluso per scritto o davanti ad un notaio.
obbligatorio deve evitare conflitti e far costatare senza
equivoco i diritti reciprochi delle parti.
La divisione può essere realizzata da tutti i proprietari
solamente di comune accordo. L'atto notarile non può essere redatto che se tutte le parti nell'immobile possono essere identificate. L'atto di divisione deve contenere quanto
segue :
- Le limitazioni del condominio (Art. 4 comma 2 legge
sulla proprietà di abitazioni in un immobile).
- Le limitazione del terreno (Art. 5 comma 1 legge sulla
proprietà di abitazioni in un immobile).
- L'annulazione della stipula secondo la quale una vendita di parti dell'immobile è vietata. (art. 22 comma 1 legge sulla proprietà di abitazioni in un immobile).
- La divisione del diritto d'uso dell'immobile.
- Le limitazioni dei locali comuni (Art. 67 comma 1 e 2
legge sulla proprietà di abitazioni in un immobile).
I rapporti giuridici che nascono di seguito alla dichiarzione di divisione devono essere iscritti nel registro commerciale.
4.3.2.3 L'affitto commerciale
4.5. Garanzie reali su immobili
L'affitto commerciale, un nuovo istituto nel diritto giapponese (l'art. 24 legge sull'affitto di terreni e di immobili
costruiti), deve anche garantire le diverse forme d'uso del
terreno. Il locatore è proprietario dell'immobile per un periodo di 10 a 20 anni. Le caratteristiche possono essere riassunte come segue:
- Non è possibile prolungare il contratto.
- La durata del contratto non può essere prolungata per
effettuare operazioni di manutenzione dell'immobile.
- La proprietà dell'immobile costruito non può essere acquistata.
- Il contratto è soggetto ad un atto notarile.
4.5.1. L'ipoteca
4.4. Il condominio
4.5.2. Altre garanzie sulla proprietà
In Giappone, l'istituto della proprietà di abitazioni si basa sul modello tedesco a favore dei privati. Il principio fondamentale è la libertà per quanto riguarda la divisone
dell'immobile in abitazioni. La legge sulla proprietà di
abitazioni in un immobile di 1962 ha completato il principio prevedendo che certe parti dell'immobile appartengono obligatoriamente alla proprietà comune. Il condominio
può essere composto di abitazioni e di uffici. Il terreno è
proprietà commune. Il diritto civile definisce la nozione di
„condominio“. Ciononostante, non è possible vendere la
sua proprietà nell'immobile indipendentemente dal diritto
d'uso della proprietà comune sul terreno. Questo è in contradizione con il principio del diritto civile secondo il quale non esiste un legame tra la proprietà del terreno e la proprietà dell'immobile.
Per rissolvere i problemi concernente la proprietà di abitazioni, il legislatore ha introdotto l'atto notarile obbligatorio (Art. 32 legge sulla proprietà di abitazioni in un immobile). I problemi concernavano dappertutto i casi nei quali
il venditore voleva creare rapporti giuridici determinati tra
l'abitazione e il terreno perché la costituzione di diritti ha
effetti importanti sui rapporti giuridici. Il rogito notarile
4.5.2.1 Cessione a titolo di garanzia
La garanzia reale più utilizzata per garantire un mutuo è
l'ipoteca sul terreno del debitore o su quello di un terzo.
L’iscrizione dell'ipoteca fa nascere la garanzia. Il contratto
di mutuo e la costituzione di una garanzia reale si fanno in
genere nello stesso atto notarile. Se il debitore non rispetta
i suoi obblighi di pagamento, i contraenti possono determinare la natura dell'esecuzione dell'obligazione.
Al momento dell'esecuzione della garanzia reale, il creditore è privilegiato per quanto riguarda la somma iscritta,
gli interessi per due anni e il danno che risulta dal ritardo
(art. 374 Codice Civile del Giappone).
La cessione a titolo di garanzia è il trasferimento della
proprietà per garantire un prestito. Esistono due tipi di cessione a titolo di garanzia : In primo luogo la liquidazione :
Il debito è estinto con la vendita dell'oggetto della garanzia. Il debitore che ha costituito la garanzia, riceve il resto
del prezzo. In secondo luogo la „liquidazione fittiva“. Il
creditore può ritenere la proprietà dell'oggetto della garanzia, ma deve pagare la differenza tra il valore di questo oggetto e il valore del debito garantito. Per questa ragione,
l'atto notarile deve indicare chiaramente la natura della liquidazione.
4.5.2.2 Garanzia per un’iscrizione provisoria nel libro fondiario
Sono possibili le misure seguenti per trasferire la proprietà al creditore e per pagare il debito (il prestito):
Se le parti stipulano l'esecuzione in natura sotto una certa condizione sospensiva, il debitore del prestito deve prima essere messo a dimora.
90
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
Se si riservano il diritto di pagare il debito in natura o
di vendere la cosa, possono far valere questo diritto.
Tuttavia, il fatto che il creditore poteva essere titolare
della proprietà anche se il valore del prestito garantito era
inferiore al valore dell'oggetto della garanzia, rappresentava un grande svantaggio per i debitori. Anche se i metodi di quanto sopra erano d'uso, sono stati completati
dalla legge di 1978:
Al momento dell'avveramento della condizione sospensiva o se l'una delle parti esercita il diritto che si è riservato, il creditore deve comunicare al debitore il valore
stimato dell'oggetto della garanzia e il valore delle obbligazioni garantiti entro un termine preciso. Scaduto il termine di due mesi dopo la comunicazione, la proproprietà
dell'oggetto della garanzia passa al creditore (art. 2 comma 1 della legge sull'iscrizione di garanzie provisorie).
Se il valore dell'oggetto della garanzia (p.e. il valore del
terreno) è minore di quello del credito garantito, il credito si estingue fino a concorrenza del valore dell'oggetto
della garanzia, quando il termine del pagamento è scaduto; il resto del debito è sempre esigibile.
Se il valore dell'oggetto della garanzia (p.e. il valore del
terreno) è superiore a quello della garanzia garantita, il
creditore deve restituire al debitore la differenza in più
dopo scadenza del termine di pagamento del debito.
4.5.2.3 Imprese date in pegno
Il pegno su un’azienda è un diritto di ga-ranzia contrattuale introdotto dalla legge sulle imprese date in pegno
del 1958. Questo istituto garantisce il pagamento di debiti e costituisce un diritto di garanzia su tutti gli oggetti di
valore dell'impresa nel loro stato attuale. Visto che il valore degli oggetti di una società può variare secondo l'attività commerciale, l'insieme degli oggetti serve come
garanzia. La particolarità di questo istituto è che l'oggetto della garanzia può essere determinato unicamente al
momento in cui il diritto di garanzia è esercitato. Il pegno
deve essere oggetto di rogito (Art. 3 della legge sulle imprese date in pegno).
5. Diritto della famiglia11
Ai sensi della vecchia versione del Codice civile giapponese, il nucleo famigliare („ie“), che dipende dalla linea
paterna, era l'isituto famigliare principale della società
giapponese. I rapporti giuridici tra coniugi ou tra genitori e
figli erano regolati dalle regole dell' „ie“. P.e. la famiglia
della linea paterna doveva consentire al matrimonio.
Attualmente, l'art. 24 della Costituzione giapponese
emanata dopo la seconda guerra mondiale, dice : „Il matrimonio richiede solamente il consenso reciproco dei coniugi. Si basa sull'aiuto reciproco e garantisce gli stessi diritti
alla moglie e al marito. Per quanto riguarda la scelta del futuro coniuge, il regime matrimoniale, il diritto delle successioni, la determinazione del domicilio, il divorzio e altre domande sul matrimonio e la famiglia, il legislatore ha
emanato leggi sulla base della dignità del particolare e
dell'ugualianza tra i sessi“. Il sistema dell' „ie“ ha dunque
conosciuto una modificazione importante.
Notarius International 1-2/2003
5.1. Conclusione del matrimonio
La conclusione del matrimonio si basa sul consenso reciproco dei coniugi che presentano una domanda al riguardo all'ufficiale dello stato civile. Gli uomini hanno il
diritto di sposarsi all'età di 18 anni, le donne all'età di 20
anni. Il matrimonio è vietato ai parenti stretti. Il matrimonio di un minore richiede il consenso dei genitori oltre la
dichiarazione di volontà del minore. Il matrimonio obliga i coniugi a vivere insieme e a sostenersi reciprocamente (art. 752 Code Civile giapponese).
Prima del matrimonio, i rapporti della coppia devono
essere conformi al buon costume e i coniugi devono rispettare la castità.
Il costo della vita deve essere ripartito tra i coniugi. I
coniugi hanno la possibilità di regolare l'amministrazione
del loro patrimonio sulla base del principio della Common Law „baron et femme“. Una tale disposizione deve
essere iscritta prima della conclusione del matrimonio.
Nella prassi, i coniugi scelgono spesso il regime della separazione dei beni (bessan sei). I beni di un coniuge sono
allora la sua proprietà esclusiva. Se i rapporti patrimoniali non sono chiari, la legge presume la comunità dei beni
(art. 762 Codice Civile giapponese).
I coniugi portano obbligatoriamente lo stesso cognome.
Il matroimonio termina con la morte di uno dei coniugi o con il dovorzio. Esistono due tipi di divorzio : Il divorzio di consenso mutuo o il divorzio giudiziario. Il divorzio giudiziario si basa su ragioni giustificate determinate dalla legge in materia. Il numero dei dovorzi è in aumento in Giappone. Secondo le statistiche, 0,21% dei
matrimoni sono stati sciolti nel 2000.
5.2. Il matrimonio bianco
Nel Giappone, il matrimonio spesso non è immediatamente trascritto. Molti coniugi vivono insieme senza aver
formalizzato il loro matrimonio. Si tratta di un matrimonio bianco. In giapponese, queste coppie sono chiamate
„naien“. Visto che il matrimonio bianco non fa nascere
diritti, gli sposi si vedono confrontati a conseguenze giuridiche difficili. Tuttavia, certi effetti si producono anche
per il matrimonio bianco. Per esempio, un coniuge può
domandare il risarcimento del danno, se l'altro rompe il
rapporto. Le coppie „naien“ hanno diritto alle stesse prestazioni sociali che i coniugi.
5.3. I rapporti giuridici tra genitori e bambini
5.3.1. I minori ed i loro genitori
I genitori hanno il diritto e l'obbligo di occuparsi dei loro figli e di educarli. La potestà spetta a ambedue i genitori se il figlio è leggittimo e solo alla madre se il figlio è
naturale. Se, nell'ultimo caso, il padre riconosce la paternità e se conclude un contratto con la madre, ha il diritto
di esercitare la patria potestà anche lui (Art. 819 comma
11
Una traduzione inglese del Libro sul diritto della famiglia (aurto libro
del codice civile) si trova in Internet : http://www.crnjapan.com/japan-law/laws/en/book4_relatives.html.
Notarius International 1-2/2003
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
4 Codice Civile). I bambini addottati sono soggetti alla
patria potestà dei genitori adottivi (Art. 818 comma 2 Codice Civile).
5.3.2. Maggiorenni
I figli che vivono independentemente dai loro genitori
devono contribuire al mantenimento degli altri membri
della famiglia. I membri della famiglia, compreso i nonni, devono mantenere gli altri membri della famiglia che
non sono capabili di provvedere ai loro bisogni. I membri della famiglia regolano di comune accordo la natura
delle prestazioni. Tuttavia, se un accordo comune non è
possibile, i tribunali (sezione famigliare) decidono della
natura della prestazione al luogo dei membri della famiglia (Art. 877 comma 2 Codice Civile).
5.4. Il tutore
Una nuova legge sulla tutela è entrata in vigore il 1o
aprile 2000. Questa legge doveva tener conto dell'invecchiamento della società giapponese e dell'aumento del
numero di persone fisicamente handicappate. Ha introdotto per esempio il diritto dell'auto-determinazione o
della nomalizzazione. Esistono due tipi di tutori:
- La tutela legale
- La tutela dativa
La nomina di un tutore deve essere rogata da un notaio
ai sensi del regolamento sulla tutela dativa del 1999. Il regolamento prevede un rapporto giuridico simile a quello
del mandato. Il tutore ha il compito di occuparsi del patrimonio e di compiere gli atti giuridici di tutti i giorni.
Un tale contratto è spesso concluso quando il mandante
ha perso una parte delle sue capacità mentali. Ogni atto
giuridico può essere oggetto di un mandato previsto che
concerna l'amministrazione del patrimonio, la locazione
dell'appartamento o una convenzione concernente la cura
di una persona.
6. Diritto delle successioni
6.1. Introduzione
All'epoca Meiji, al momento dell'introduzione del sistema famigliare patriarcale, il legislatore ha anche introdotto, in materia di successioni, il sistema della Katoku.
Il figlio primogenito ereditava l'insieme del patrimonio e
tutti i diritti ; gli altri figli non ricevevano niente.
Dopo la seconda guerra mondiale, il sistema della Katoku fu abrogato in seguito ad una modificazione legislativa. Furono anche abrogate la possibilità di ereditare prima della morte della persona in questione e la surrogazione nei diritti che risultavano dello statuto. Adesso, l'eredità è divisa tra il coniuge superstite ed i figli. Tuttavia, la
differenza tra i figli leggittimi ed i figli naturali non fu
abandonata. I figli naturali ereditano solo la metà della
parte del figlio leggittimo (Art. 900 comma 4 Codice Civile giapponese).
Nel 1980, il legislatore ha aumentato la quota ereditaria del coniuge superstite e ampliato i doveri di pagamento comprensivo dei coeredi. Le caratteristiche fondamentali di questa modifica sono le seguenti:
91
- La ristrutturazione del sistema della filiazione ;
- La ripartizione per stirpi
- L'introduzione di un sistema di pagamenti compensati
vi
- La riorganizzazione della ripartizione dell'eredità
- La riorganizzazione della riserva.
La devoluzione successoria è regolata in primo luogo
dal testamento. In difetto di testamento, la devoluzione
successoria è regolata dalla legge.
6.2. La devoluzione successoria legale
Prima della modifica delle legge nel 1962, i discendenti erano eredi legali di primo ordine. Dopo la modifica della legge, i soli eredi di primo ordine sono i figli.
(Art. 887 comma 2 e 3 Codice Civile del Giappone). Visto che il sistema successorio accetta la devoluzione successoria a titolo gratuito, i figli il patrimonio dei loro genitori.
Se tutti i figli muoiono prima dell'apertura della successione, i nipoti ereditano per stirpe (per stirpes). La
massa ereditaria non e`dunque ripartita a testa. Se tutti gli
eredi di una stirpe sono morti, la successione è devoluta
agli ascendenti. Se non ci sono ascendenti, l'eredità è devoluta ai fratelli e alle sorelle del defunto e, in mancanza,
ai figli di loro. Il coniuge ed i genitori nella loro qualità
di eredi possono sempre surrogare nei diritti del defunto
(art. 890 Codice Civile).
6.3. Quote legali
Le quote legali dei figli, dei discendenti, dei fratelli e
delle sorelle e del coniuge sono regolate come segue :
Se il defunto lascia coniuge e figli, il coniuge riceve la
metà dell'eredità ed i figli l'altra metà.
Se il defunto lascia un coniuge e nipoti o altri discendenti di secondo grado o di un grado ancora più allontanato, il coniuge riceve 2/3 ed i discendenti dividono tra
loro il terzo restante.
Se il defunto lascia coniuge e fratelli e sorelle, il coniuge riceve ¾ dell'eredità mentre i fratelli e le sorelle dividono tra loro il quarto restante.
Se il coniuge lascia due o più figli, altri discendenti o
fratelli e sorelle, ciascuno tra loro ottiene la stessa quota.
Tuttavia, i figli naturali ereditano la metà della quota dei
figli legittimi.
6.4. Effetti giuridici della devoluzione successoria
L'erede subentra in tutti i diritti ed obblighi che appartengono all'eredità. Ne fanno eccezione da un lato il patrimonio intransmissibile via devoluzione ereditaria e
dall'altro gli atti famigliari, gli atti concernente tempi e
gli atti genealogici che sono devoluti alla persona che
amministra gli atti.
Se il passivo è superiore all'attivo dell'eredità, l'erede
può rinunciare all'eredità entro un termine di 3 mesi davanti al tribunale (Art. 915 ss. Codice Civile). Inoltre,
l'erede ha la possibilità di accettare l'eredità sotto la condizione che non entri nel passivo che fino a concorrenza
del valore dell'attivo. Se l'erede non rinuncia all'eredità e
92
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
se non l'accetta sotto una condizione, è tenuto personalmente dei debiti dell'eredità (Art. 920 Codice Civile).
6.5. Testamenti
Nel Medioevo, il diritto giapponese ha introdotto la devoluzione ereditaria testamentaria. La devoluzione ereditaria legale interveniva solo in via subordinata se la morte subentra senza che ci si aspettasse. Anche oggi, la devoluzione ereditaria testamentaria è privilegiata in confronto alla devolzione ereditaria legale.
Il testatore può prendere disposizioni relative all'eredità e al suo trasferimento. Può anche costituire legati.
Il testamento è un atto unilaterale del testatore. Ai sensi della legge, il testamento richiede certe formalità. Esistono tre titpi di testamenti :
i)
il testamento olografo,
ii)
il testamento notarile,
iii)
il testamento mistico.
Il testamento notarile viene redatto davanti al notaio
che prende atto delle disposizioni orali del testatore. Nondimento, il testatore ha la possibilità di presentare al notaio un progetto di testamento scritto. Le dichiarazioni
orali sono sempre richieste. Sono dispensabili solo nel
caso in cui il testatore non può parlare per ragioni fisiche.
In seguito ad una modifica della legge nel dicembre
1992, sono anche ammissibili il linguaggio con cenni e la
comunicazione per scritto (Art. 969 comma 2 Codice Civile). Se il testatore non può venire all'ufficio del notaio
perchè è ammalato o debole, il notaio può venire nell'appartamento del testatore.
Il numero dei testamenti notarili è in aumento. L'eredità può dunque essere distribuita secondo la volontà del testatore e si possono evitare conflitti futuri. Qui sotto vedi
i numeri dei testamenti negli anni scorsi:
1998:
54.973
1999:
57.710
2000:
61.255
2001:
63.804
2002:
64.007
6.6. Il legato
Il testatore può anche legare beni di valore a persone
che non sono eredi. Si tratta allora di legati.
Le disposizioni del Codice Civile giapponese relative
alla devoluzione ereditaria legale possono essere modificate per testamento. Tuttavia, esistono certi limiti. Per
esempio, gli eredi legittimari possono domandare una
certa quota dell'eredità in virtù della legge. Una disposizione testamentaria che non rispetta la riserva è sempre
nulla. Ma l'erede leggittimario può sempre domandare
l'annullamento della disposizione nella misura in cui infrange il suo diritto alla riserva. Deve esercitare questo
diritto entro un termine di un anno dalla ripartizione
dell'eredità o dei legati. L'ammontare della riserva si determina come segue :
Notarius International 1-2/2003
1/3 dell'eredità se ci sono solo ascendenti.
In tutti gli altri casi, la riserva ammonta a 2/3 dell'eredità (Art. 1028 Codice Civile).
6.7. Esecuzione testamentaria
Dato che i testamenti notarili sono atti pubblici, possono essere eseguiti senza autorizzazione giudiziaria (Art.
1004 comma 2 Codice Civile).
Mentre i testamenti olografi ed i testamenti mistici richiedono un'autorizzazione giudiziaria, il testamento notarile è eseguito in seguito ad un'iscrizione.
6.8. Registro dei testamenti
Un registro dei testamenti è stato introdotto in occasione del centesimo anniversario del notariato giapponese.
Serve all'amministrazione dei dati concernente i testamenti (giorno della redazione, nome del testatore e del
notaio, numero dell'atto). Ogni persona che ha un interesse giuridico in un testamento determinato (per esempio
un erede presuntivo) può domandare se il testatore ha redatto un testamento notarile. Fino ad adesso, più di
789.000 testamenti sono stati iscritti (maggio 2003) e più
di 12.000 domande su testamenti sono state poste. Ciononostante, il registro dei testamenti non è ancora regolato
da una legge. L'iscrizione dipende dunque dalla volontà
del testatore. Benché un tel registro dei testamenti non sia
perfetto, il comitato notarile del governo giapponese ha
presentato un progetto di legge nella materia.
6.9. Donazioni mortis causa
La Causa mortis donatio produce effetti solo al momento della morte del donatore; la proprietà non è trasferita prima. Da un lato, la donazione mortis causa è un
contratto speciale, dall'altro, si assomiglia a un legato.
L'art. 554 Codice Civile giapponese prevede che è sottomessa alle regole concernente la devoluzione ereditaria.
Le caratteristiche di una donazione mortis causa sono le
seguenti :
La presenza personale non è richiesta. La donazione
può anche essere fatta da un rappresentante.
Il trasferimento della proprietà può anche essere immatricolato provisoriamente e dunque garantire la priorità
del trasferimento reale.
7. Diritto delle società12
7.1. Associazioni e fondazioni di diritto civile
Le società possono essere costituite unicamente nelle
forme previste dalla legge (Art. 33 Codice Civile giapponese). Il diritto giapponese fa una distinzione tra le società d'utilità pubblica, le società d'utilità privata e le società che si situano tra questi due tipi. Le società d'utilità
pubblica, che sono p.e. costituite a fini scientifici o religiosi, richiedono l'autorizzazione dell'autorità governativa competente (Art. 34 Codice Civile). Le società d'utili-
12
Un articolo sulle modifiche del diritto delle società giapponesi si trova in Internet: http://www.moj.go.jp/ENGLISH/CIAB/jc101-1.html.
Notarius International 1-2/2003
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
tà privata possono essere costituite liberamente su rispetto del Codice Commerciale (Art. 35 Codice Civile). Per i
tipi misti, vedi paragrafo 7.3 qui sotto.
7.2. Le società commerciali
Le società di capitali giapponesi sono classificate in società in nome collettivo, società in accomandità, società
anonime e società a resposabilità limitata (Art. 23 Codice di Commercio e legge sulle società a responsabilità limitata). La costituzione di una società anonima o di una
società a responsabilità limitata richiede il rogito notarile
degli statuti. Una società non può essere socio di un'altra
società la cui responsabilità è illimitata. (Art. 55 Code di
Commercio Giapponese). Visto che le società hanno vantaggi fiscali, le piccole imprese unipersonali sono spesso
costituite su forma di una società anonima o di una società a responsabilità limitata.
7.2.1. Società in nome collettivo
Se il patrimonio della società non è sufficiente per pagare i debiti di una società in nome collettivo ciascuno
dei soci è tenuto personalmente dei debiti della società. In
questo caso, la responsabilità è illimitata (Art. 55 Codice
di Commercio giapponese).
7.2.2. Società in accomandità
La società in accomandita si compone di soci la cui responsabilità è illimitata e di soci la cui responsabilità è limitata (Art. 146 Codice di Commercio giapponese). I soci la cui responsabilità è limitata non sono tenuti dei debiti che fino a concorrenza dei loro apporti (Art. 157 Codice di Commercio). Gli acomandanti non possono essere né amministratore né direttore della società in accomandita (Art. 157 Codice di Commercio).
7.2.3. Società anonima (kabushiki kaisha)
Il capitale sociale della società anonima (kabushiki kaisha - kk) ammonta a almeno 10 millioni di Yen13 (Art.
168 - 4 Codice di Commercio). Tuttavia, la legge sulla
costituzione di nuove imprese permette di liberare il capitale minimale entro un termine di cinque anni. Per questa ragione, la società può essere cosituita con un capitale iniziale di solo un Yen.
Gli organi della società anonima giapponese sono : gli
azionari, il direttorio, il consiglio di amministrazione, i
rappresentanti e un sindaco. Il consiglio di amministrazione si compone di almeno due membri. Prende tutte le
decisioni concernente l'amministrazione della società e il
C.E.O. si occupa degli atti giuridici della società.
Nel 2002, la legge sulle disposizioni d'eccezione del
Codice di Commercio è stata modificata. Una società il
cui capitale aumenta a più di 500 millioni di Yen può nominare un comitato di almeno 3 membri del consiglio di
amminitrazione responsabili di tutte le domande importanti concernente il patrimonio. Il Consiglio di amministrazione può delegare il suo potere decisivo a questo comitato. (Art. 1 - 3 della legge relativa alle disposizioni
d'eccezione del Codice di Commercio). I conti di una società anonima il cui capitale ammonta a più di 500 mil-
93
lioni di Yen vanno verificati da almeno 3 sindaci interni e
inoltre da una società di sindaci (Art. 2 comma 1 e Art. 18
comma 1 della legge sulle disposizioni d'eccezione del
Codice di Commercio).
7.2.4. La società a responsabilità limitata (yugen kaisha - yk)
Una società a responsabilità limitata giapponese (yugen kaisha - yk) deve avere un capitale sociale di almeno 3 millioni di Yen14. La legge sulla costituzione di nuove imprese prevede la possibilita di costituire il capitale
entro un termine di cinque anni. La società a responsabilità limitata ha due organi : l'assemblea generale e l'amministratore. Non ha un direttorio o un sindaco interno.
7.3. La società ibrida
La legge sulle società che si situano tra le società d'utilità pubblica e quelle d'utilità privata, la società ibrida, è
stata emanata nel giugno 2001 con effetto dal 1o aprile
2004. Queste società ibride servono agli interessi comuni
dei loro membri, però, i benefici eventuali sono ripartiti
tra i membri. A questo riguardo, si distinguono dalle società d'utilità pubblica e le società d'utilità privata.
Da un lato esistono società ibride di responsabilità limitata. I soci di questa società non sono tenuti personalmente al profitto dei creditori della società. Dall'altro, esistono società ibride di responsabilità illimitata. I soci sono
tenuti personalmente dei debiti della società. Gli statuti
della società ibrida vanno rogati da un notaio.
7.4. Le società di avvocati
Dal 1o aprile 2004, in seguito ad una rifoma della legge sugli avvocati, gli avvocati hanno il diritto di costituire società professionali. La costituzione di queste società
garantisce un'offerta costante di servizi giuridici di qualità. Non richiede un'autorizzazione da un'autorità qualsiasi. Solo gli avvocati hanno il diritto di diventare soci di
una società di avvocati. La costituzione di questa società
va iscritta nei registri.
7.5. Il registro commerciale e il certificato sull'iscrizione
Ai sensi della legge sul registro commerciale è competente dell'iscrizione nel registro commerciale l'ufficio
nella cui circoscrizione si trova la sede sociale15 (Art. 1
legge sul registro commerciale). Il registro comprende diverse sezioni per le società in nome collettivo, le società
in accomandità, le società anonime, le società a responsabilità limitata e le società straniere (Art. 6 legge sul registro commerciale).
La società è iscritta su domanda degli interessati o d'ufficio (Art. 14 legge sul registro commerciale). La domanda va presentata per scritto (Art. 17 comma 1 legge sul
registro commerciale) ed i sigilli richiesti devono essere
13
14
15
10 millioni di Yen corrispondono a circa 90.000 $ o 80.000 €.
3 millioni di Yen corrispondono a circa 270.000 $ o 240.000 €.
Internet: http://www.moj.go.jp/ENGLISH/CIAB/ciab-01.html
94
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
presentati al registro ciommerciale in anticipo (Art. 20 al.
1 legge sul registro commerciale). Gli interessati possono
domandare una conferma del sigillo quando presentano il
sigillo al registro commerciale (Art. 12 comma 1 legge
sul registro commerciale). Ognuno ha la facoltà di consultare il registro commerciale contro pagamento di un
importo determinato e di farsi rilasciare una copia del registro o un certificato sull'iscrizione (Art. 10 comma 1 e
Art. 11 comma 1 legge sul registro commerciale).
Se una società straniera vuole condurre un affare in
Giappone, deve nominare un rappresentante in Giappone
; quest'ultimo va iscritto nel registro commer-ciale (Art.
479 Codice commerciale). La società è considerata come
una società giapponese se rispetta questa formalità. Il
rappresentante della società straniera rap-presenta la società straniera al momento dell'iscrizione nel registro
commerciale nel Giappone (Art. 103 legge sul registro
commerciale).
8. Diritto internazionale privato
8.1. Introduzione
Il diritto internazionale privato giapponese è regolato
nella cosidetta legge Hôrei (più precisamente negli articoli 3 - 34 Hôrei). Altre norme di conflitto si trovano nella legge applicabile alle obbligazioni alimentari e la legge sulla legge applicabile alla forma delle disposizioni testamentarie.
8.2. Diritto delle obbligazioni
Gli interessati hanno la facoltà di scegliere la legge applicabile alle obbligazioni (Art. 7 comma 1 Hôrei). La libertà contrattuale è un principio che vale anche nel diritto internazionale privato. Se la volontà del dichiarante
non è chiara, la legge applicabile è collegata alla legge
dello Stato in cui l'atto produce effetti (Art. 7 comma 2
Hôrei). La capacità d'agire è collegata alla legge dello
Stato che regola l'esistenza degli interessati.
Ci sono relativamente pochi problemi per quanto riguarda la legge applicabile. I problemi sono i seguenti :
I crediti pecuniari sono regolati dalla legge dello Stato
nel quale ha luogo il pagamento. La validità della promessa di adempire un'obbligazione dipende di una certa
quantità d'oro fissata dalla legge applicabile alle obbligazioni. Il pagamento differito è anche sottomesso al diritto delle obbligazioni applicabile.
La condizione e gli effetti giuridici del diritto di evitare una frode della legge e del diritto del debitore di sottomettersi all'esecuzione forzata (come effetto nei riguardi dei terzi) sono collegati alla legge applicabile alle
obbligazioni e al contempo, per la protezione dei terzi, alla legge applicabile all'annulamento o ai diritti ed obbligazioni tra creditore e terzi.
Come descritto qui sopra, l'opinione dominante ritiene
per le condizioni e gli effetti giuridici di una cessione di
crediti la legge applicabile al credito cessato. Secondo
me, la legge applicabile deve dipendere dall'art. 7 che regola la semplice cessione di crediti. Bisogna rispettare
certi disposizioni speciali per proteggere il debitore per-
Notarius International 1-2/2003
chè gli effetti giuridici tra il creditore ed i terzi siano regolati dalla legge dello Stato in cui il debitore è domiciliato (art. 12 Hôrei).
Le condizioni dell'annullamento del credito sono sottomesse alla legge applicabile alle obbligazioni. La prescrizione a lungo termine dipende anche dalla legge applicabile alle obbligazioni. Le condizioni e gli effetti di
un'imputazione al credito sono sottomessi alla legge applicabile alle obbligazioni. Il contratto sulla compensazione è invece definito dall'art. 7 Hôrei.
8.3. Diritto della famiglia
I diritti e le obbligazioni in una famiglia sono regolati
dalla legge dello Stato del quale i membri della famiglia
hanno la cittadinanza. Le condizioni della conclusione
del matrimonio dipendono dalla legge nazionale degli interessati (Art. 13 comma 1 Hôrei). La forma della conclusione del matrimonio è invece collegata alla legge dello
Stato nel quale ha luogo la conclusione del matriomonio
(art. 13 comma 2 Hôrei).
Se gli sposi sono cittadini dello stesso Stato, gli effetti del matrimonio sono collegati alla legge di questo Stato. Se i coniugi hanno nazionalità diverse, si deve applicare la legge della residenza abituale comune. Se hanno
la loro residenza abituale in Stati diversi, viene applicata,
in subordine, la legge dello Stato con il quale gli sposi
hanno altrimenti il legame più stretto (Art. 14 Hôrei).
Le obbligazioni alimentari sono regolate dalla legge
dello Stato in cui l'avente diritto ha la sua residenza abituale (Art. 2 della legge sulle obbligazioni alimentari).
8.4. Successioni
La legge applicabile alle successione è collegata alla
legge dello Stato del quale il defunto aveva la nazionalità (Art. 26 Hôrei). Le condizioni e gli effetti di disposizioni testamentarie sono regolati dalla legge nazionale
del testatore al momento della redazione del testamento
(Art. 27 comma 1 Hôrei). L'annullamento di un testamento è regolato dalla legge nazionale del testatore al
momento dell'annullamento (Art. 27 comma 3 Hôrei).
Le disposizioni a causa di morte sono valide per quanto riguarda la loro forma se corrispondono alle formalità
richieste o dalla legge dello Stato dove il testamento è
stato redatto o dalla legge nazionale del testatore al momento della morte o dalla legge della sua ultima residenza abituale (Art. 2 della legge sulla legge applicabile alla
forma delle disposizioni testamentarie).
Visto che il diritto giapponese applica il rinvio, un rinvio dalla legge nazionale dell'interessato al diritto giapponese è accettato. In questi casi, viene applicato il diritto giapponese.
8.5. Diritto delle società
Le associazioni sono costituite tra persone fisiche. Possono avere la personalità giuridica sulla base del regolamento. Dato che l'attività dell'associazione e della fondazione si esercitano sempre più a livello internazionale,
nascono sempre più conflitti internazionali. Secondo
l'opinione dominante, si deve per primo verificare se la
Notarius International 1-2/2003
K. Yamamoto, Rapporto Nazionale Giappone
società in questione ha la personnalità giuridica per applicare allora la legge applicabile alla costituzione della società anche alla struttura interna, vale a dire ai diversi organi, alla natura, ai diritti ed ai rapporti tra la persona giuridica ed i soci e ai diritti e obblighi dei soci. Secondo me,
sarebbe meglio applicare la legge dello Stato dove l'amministrazione principale della società è situata in quanto
esistono legami stretti tra la società e questo Stato. La
questione di sapere se la società ha acquistato certi diritti o deve rispettare certi obblighi è collegata alla legge applicabile ai diritti ed obblighi.
9. Diritto fiscale
Anche se le imposte più importanti sono l'imposta sul
reddito, per quanto riguarda le persone fisiche, e l'imposta sugli enti collettivi, per quanto riguarda le persone
giuridiche, questo rapporto nazionale si concentra sulle
imposte che sono importanti per gli atti notarili, vale a dire l'imposta sull'acquisto di terreni e l'imposta sulle successioni.
9.1. L'imposta sull'acquisto di terreni e imposta di
registro
Il compratore di un immobile o di un fondo deve pagare l'imposta sull'acquisto di terreni. L'imposta è fissata
sulla base del valore del terreno al momento dell'acquisto. Il tasso è di 3 %.
L'imposta di registro e la tassa di licenza sono state introdotte per soddisfare i bisogni pecuniari del governo
giapponese dopo la guerra tra il Giappone e la Cina nel
1896. In seguito alla riforma del sistema fiscale nel 1967,
occorre pagare anche tasse di licenza che si assomigliano
all'imposta di registro. Il nome di questa tassa è stato modificato : Si parla adesso di imposta di registro e di licenza. Questa imposta è fissata sulla base del valore del terreno al momento dell'iscrizione del terreno.
9.2. L'imposta sulle successioni e sulle donazioni
L'imposta sulle successioni fu introdotta nel 1905. Visto che il diritto delle successioni si basava sul sistema
della famiglia partriarcale (katoku), il patrimonio degli
ascendenti fu sottomesso all'imposta sulle successioni.
Questo tipo di imposta connobbe una modifica nel 1947,
al momento dell'abrogazione del sistema della famiglia
95
patriarcale. Dal 1947 in poi, l'imposta sulle successioni fu
fissata sulla base del patrimonio trasferito. Secondo la
raccomandazione di Scharp per gli Stati Uniti nel 1950,
l'imposta sulle successioni fu fissata su rispetto del patrimonio degli eredi e del valore dell'eredità. Tuttavia, questo sistema fiscale aveva per conseguenza gravami fiscali molto diversi, secondo la ripartizione della massa ereditaria. Dal 1958 in poi, l'importo globale dell'imposta
sulle successioni è fissato su rispetto dell'eredità, del numero degli eredi legittimi e le loro quote.
9.3. Imposta di bollo
L'imposta di bollo fu introdotta nel 1899. Ha conosciuto una riforma globale nel 1967. Il contribuente deve apporre una marca da bollo che nomina la somma corrispondente all'imposta di bollo sul documento imposabile.
Per esempio, si deve apporre una marca di bollo di 200
Yen sull'atto notarile che porta sul pagamento di un debito.
10.Conclusione
Il notariato giapponese ha una storia di più di 120 anni.
Si è costantemente sviluppato tenendo conto del diritto in
evoluzione nel mondo intero ma mantenendo al contempo le caratteristiche proprie del diritto giapponese. L'importanza del notariato nel Giappone sta crescendo con la
coscienza dell'importanza di evitare litigi e di proteggere
i diritti legali. Il sistema notarile segue l'esempio del sistema anglo-americano che si concentra sulla protezione
giuridica successiva, la prova testimoniale e l'interrogatorio in contradditorio. Negli ultimi anni, il diritto giapponese porta sempre di più lo sguardo sui sistemi germanici che si concentrano sulla prevenzione di conflitti e la redazione di documenti scritti dagli interessati. L'associazione notarile giapponese vuole allargare le attribuzioni
del notaio e rendere il notariato pubblico tenendo conto
dei bisogni pubblici.
I notai sono coinvolti nella globalizzazione. L'uno degli obiettivi più importanti è dunque la cooperazione dei
notariati a livello internazionale. I notai giapponesi sostengono pienamente le attività dell'Unione Internazionale del Notariato Latino che vuole realizzare una riconoscenza ed un'esecuzione di atti notarili nonché un sistema
elletronico di atti a livello internazionale.
Notarius International 1-2/2003
K. Yamamoto, National Report Japan
Notaries are greatly influenced by the current globalization movement, and the focus is now on international
cooperation among notaries. Notaries in Japan give full
support to the activities of International Union of the Latin Notariat (UINL), to the aims for the mutual execution
of notarial deeds and to the construction of the electronic
deeds system in the international arena.
51
11.2. Books in English, French and German
P.-C. SCHENCK, Der deutsche Anteil an der Gestaltung
des modernen japanischen Rechts- und Verfassungswesens, Stuttgart ( Franz Steiner) 1997.
J. M. RAMSEYER/M. NAKAZATO, Japanese Law An economic approach, Chicago (University of Chicago Press)
1998.
M. OTSUKA/I. OTSUKA/E. NAKATANI, Tax Law in Japan,
The Hague (Kluwer Law International) 2001.
H. ODA, Japanese Law, Oxford (Oxford University
Press) 1999, 2nd edition.
M. DEAN, Japanese Legal System Text and Materials,
London (Cavendish Publishing Ltd.) 1997.
H. MENKHAUS (ed.), Das Japanische im japanischen
Recht, München (Iudicium) 1994 = Monographien Bd. 5.
MINISTRY OF FINANCE, An outline of Japanese Taxes,
1993.
Y. YANAGIDAA/D. H. FOOTE/E. ST. JOHNSON/J. M.
RAMSEYER/H. T. SCOGIN, Law and Investment in Japan
Cases and Materials, Cambridge (Havard University
Press) 1994.
DEUTSCH-JAPANISCHE JURISTENVEREINIGUNG E.V., Zeitschrift für Japanisches Recht, Hamburg (EDP) 2002, Heft
14.
T. AWAJI/S. DANDO/T. FUKASE/Y. HIGUCHI et. al., Etude
de Droit Japonais, Cahors (Imprimerie France Quercy)
1989.
T. AWAJIAI/A. BELLENGER/S. HARADA/I. KITAMURA et.
al., Etudes de Droit Japonais, Cahors (Imprimery France
Quercy) 1999, volume 2.
H. P. MARUTSCHKE, Einführung in das japanische
Recht, JuS Schriftenreihe, München (Beck) 1999.
K. FUJIKURA, Japanese Law and Legal Theory, Legal
Cultures 9, Hants (Dartmouth Publishing Company Ltd.)
1996 = The International Library of Essays in Law & Legal Theory.
11.2.1. Translations of Japanese Statutes
11.2.3. Real Estate Law
O. KLIESOW/U. EISELEM/M. BÄLZ, Das japanische
Handelsgesetz, Köln (Heymanns) 2002 = Japanisches
Recht Bd. 34.
A. ISHIKAWA/I. LLEETSCH, Das japanische Handelsrecht in deutscher Übersetzung, Köln (Heymanns) 1988
= Japanisches Recht Bd. 22.
A. ISHIKAWA/I. LEETSCH, Das japanische BGB in deutscher Sprache, Köln (Heymanns) 1985 = Japanisches
Recht Bd. 15.
K. VOGT, Japanisches Bürgerliches Gesetzbuch in der
Fassung der Novelle vom 22.12.1947, Tokio (Selbstverlag), 3. Aufl. 1956
H.P. MARUTSCHKE, Die Entwicklung des Grundeigentumsrechts im modernen Japan und die Landpachtgesetzgebung der zwanziger Jahre, Köln (Heymanns) 1993 =
Japanisches Recht Bd. 27.
H. P. MARUTSCHKE, Übertragung dinglicher Rechte
und gutgläubiger Erwerb im japanischen Immobiliarsachenrecht, Tübingen (Mohr Siebeck) 1997.
11.
Bibliography
11.1. Books in Japanese
The following books are all written in Japanese:
11.1.1. Notaries Manuals and Formbooks
JAPAN NATIONAL NOTARIES ASSOCIATION, Preparation
and the form of notarial deed, 3rd edition, 1988;
JAPAN NATIONAL NOTARIES ASSOCIATION, Preparation
and the form the notarial deed (will), 1996;
JAPAN NATIONAL NOTARIES ASSOCIATION, Preparation
and the form of the notarial deed (leasehold, family and
golf course membership), 1997;
JAPAN NATIONAL NOTARIES ASSOCIATION, Questions and
answers concerning the authentication of articles of incorporations, 2003;
JAPAN NATIONAL NOTARIES ASSOCIATION, Questions and
answers concerning the authentication of documents in a
foreign language, 1998.
11.1.2. Literature about Notary Law
N. IWAMOTO, Description of the Notary Law, 1981;
N. YOSHII, Legal Aspects of the notarial deeds and the
authentication, 2nd edition, 2003.
11.2.2. Japanese Law in General
H. BAUM/U. DROBNIG (ed.), Japanisches Handels- und
Wirtschaftsrecht, Berlin (de Gruyter) 1994 = RiWV
Bd.13.
G. BAUMGÄRTEL, Grundprobleme des Privatrechts,
Köln (Heymanns) 1985 = Japanisches Recht Bd. 18.
11.2.4. Family Law
J. WESTHOFF, Das Echo des IE, Nachwirkungen des
Haussystems im modernen japanischen Familienrecht,
München (Iudicium), 1999.
W. HUMBERT-DROZ, Das Ehescheidungsrecht in Japan,
Köln (Heymanns) 1985 = Japanisches Recht Bd. 20.
B. R. MEYER, Wandel und Kontinuität im japanischen
Adoptionsrecht, Köln (Heymanns) 1995 = Japanisches
Recht Bd. 30.
52
K. Yamamoto, Rapport National Japon
Notarius International 1-2/2003
M. SCHMIDT, Die Reform des japanischen Internationalen Privatrechts, Köln (Heymanns) 1992 = Japanisches
Recht Bd. 26.
influencée par le droit néerlandais, étant donné que le
néerlandais A. Rappard était conseiller au moment de
l'élaboration du projet de loi.
Les dispositions principales portent sur les points suivants:
- Le notaire exerçait sa fonction uniquement dans la
circonscription judiciaire du lieu de son étude.
- Les fonctions du notaire se limitaient à la préparation
d'actes notariés en matière de droit civil. La loi notariale ne contenait pas de règles concernant le contenu
des actes notariaux ni les conditions pour la constatation des faits.
- Un majeur devait être présent au moment de la préparation de l'acte.
- Une copie certifiée de l'acte („grosse“), qui était rédigée en même temps que la minute était délivrée au
créancier contre une somme déterminée ou une garantie etc.
11.3. Internet Sources in English
1.2. La loi notariale de 1908
Japanese legal resources available on the internet are
listed by Stanford University (USA) on its Japan guide:
http://jguide.stanford.edu/directory/cat_listing_level_3_category_43_L1_9_L2_0_L3_0_L4_0_L5_0_L6_0.
lasso (or go the general site first: http://jguide.stanford.edu)
The Japanese National Notaries Organisation may
be found on the internet: http://www.koshonin.gr.jp/english/ ekosho.htm
Some information in English about the Japanese legal
system may also be found on the homepage of the Ministry of Justice: http://www.moj.go.jp/ENGLISH/ preface.html
Le premier examen d'aptitude aux fonctions de notaire
eut lieu au Japon le 16 février 1887. En juillet 1989, 116
notaires furent nommés. La loi relative à l'exécution en
matière de droit civil de 1898 permettait au notaire de dater les actes sous seing privé. En 1908 cette première loi
notariale fut remplacée par la loi notariale actuelle (loi no
53 de 1908, en vigueur depuis 1909) qui est largement influencée par le droit notarial prussien. Cette loi a déléguée au notaire le pouvoir de certifier les signatures d'actes sous seing privé.
Lors de la modification du Code de commerce en 1938,
le législateur a introduit l'obligation de faire authentifier
les statuts de sociétés par un notaire (Art. 167 du Code
de Commerce). Dès lors, l'authentification d'actes notariés a fait partie de la fonction notariale. La loi notariale
a été modifiée en 1996 et le législateur a introduit les affidavits (certificats) comme nouvelle forme de l'authentification d'actes sous seing privé. Même aujourd'hui, après
différentes réformes, la loi notariale est la base principale parmi les lois qui règlent la fonction notariale.
Actuellement, le gouvernement élabore un projet de
réforme pour la déréglementation. Le droit notarial est
censé faire l'objet d'une réforme qui porte notamment sur
trois aspects essentiels:
- Toute personne a le droit d'être élue notaire. Elle ne
doit pas forcément avoir la qualité du juriste, une formation semblable suffit.
- Les professeurs d'universités sont maintenant membres du conseil d’administration de l’Union Nationale
du Notariat Japonais (Nihon Koshonin Rengokai) pour
rendre l'organisation plus active.
- Les bilans annuels de l'organisation notariale doivent
être publiés.
11.2.5. Succession Law
MORI/SATO, in: FERID/FIRSCHING/DÖRNER/HAUSMANN,
Internationales Erbrecht, Japan (updated in 2001);
B. NENNINGER, Grundzüge des japanischen Familienund Erbrechts, MittRhNotK (= Mitteilungen der Rheinischen Notarkammer) 1995, 81-96;
P. SCHMIDT, Grundzüge des japanischen Erbrechts,
ZEV 1996, 290;
P. SCHMIDT, Die Entwicklung des japanischen Erbrechts nach dem Zweiten Weltkrieg, Köln (Heymanns)
1993 = Japanisches Recht Bd. 28.
11.2.6. Corporations
11.2.7. Private International Law
Rapport National Japon*
Table des matières
1. Histoire
2. La loi notariale japonaise
3. Droit civil (Introducion)
4. Droit des biens
5. Droit de la famille
6. Droit des successions
7. Droit des sociétés
8. Droit international privé
9. Droit fiscal
10. Conclusion
page
52
53
58
58
61
62
63
65
66
66
1. Histoire
1.1. Les lois notariales de 1886
La loi notariale japonaise1 fut promulguée le 11 août
1886, l'ordonnance notariale disciplinaire2 fut promulguée le 30 août 1886.
La loi notariale reposait sur la loi notariale française, la
loi Ventôse de 1803. Cependant, elle avait largement été
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rédigé par KAZUAKI YAMAMOTO, notaire à Tokio.
loi no 2 de 1886
ordonnance du Ministère de la Justice no 2 de 1986