L`Idrocolonterapia (ICT) è una procedura medica che consiste in un
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L`Idrocolonterapia (ICT) è una procedura medica che consiste in un
IDROCOLONTERAPIA: UN IMPORTANTE PROCESSO RIABILITATIVO DELLA MOTILITA’ DEL COLON IDROCOLONTERAPIA: ANALISI DI 4 CASI CLINICI Dott. G. Miroglio Gastroenterologo – Endoscopia –Asti Cell. 336 819377 Email: [email protected] ABSTRACT IDROCOLONTERAPIA : UN IMPORTANTE PROCESSO RIABILITATIVO DELLA MOTILITA’ DEL COLON. Federica Aliffi* (IP), Simona Aliffi* (IP), Gianni Miroglio** * Dipartimento di Chirurgia Ospedale di Asti ** Gastroenterologo – Endoscopista – Asti L’Idrocolonterapia (ICT) è una procedura medica che consiste in un’irrigazione/lavaggio continuo del colon a circuito chiuso, che permette una pulizia completa del grosso intestino e riattiva i fisiologici movimenti intestinali. L’acqua che viene introdotta, prima fredda poi caldo tiepida, riabilita e riattiva le pareti coliche e ripristina progressivamente una corretta funzionalità del colon. Per una corretta ed efficace riuscita dell’ICT, si devono analizzare alcuni momenti fondamentali di tale procedura: FASE DIAGNOSTICA: è una fase molto delicata ed importante in cui il medico, attraverso un’attenta anamnesi del paziente, deve individuare l’esistenza di eventuali patologie, deve formulare una corretta diagnosi per poi offrire al paziente stesso, la risoluzione più adatta alla patologia riscontrata. Tra le più comuni indicazioni all’ICT troviamo tutta una serie di affezioni, alcune delle quali locali, quindi localizzate nella stessa sede dell’irrigazione, altre di tipo generale. Tra le patologie “locali” possiamo includere: - la disbiosi intestinale - la stitichezza - il meteorismo ribelle - la sindrome da intestino irritabile e le coliti - le parassitosi da Candida ELIMINAZIONE DI TUTTE LE SOSTANZE PUTREFATTIVE: Il lavaggio continuo a circuito chiuso contribuisce non solo a liberare il colon dal materiale fecale, ma anche ad eliminare tutte le sostanze putrefattive rilasciate dalle feci stagnanti . La presenza di una normale flora batterica all’interno dell’intestino è fondamentale per mantenere l’equilibrio delle funzioni organiche. Inoltre, la flora batterica serve a contenere lo sviluppo dei germi patogeni. Da ciò ne deriva che una variazione nella quantità e nella qualità della flora stessa lascia libero il campo allo sviluppo di agenti intestinali. Si viene dunque a creare un mancato equilibrio tra le diverse specie batteriche che sta alla base della disbiosi ( colonizzazione batterica del colon) , la condizione intestinale in cui vi è un alto grado di tossine in circolo. Questo aspetto e quello successivo del REIMPIANTO PROBIOTICO con reintegrazione di nuova flora batterica sono ormai conosciuti e molto studiati. A noi preme mettere in evidenza un aspetto ancora poco studiato, ma che chiarisce l’importante azione di RIABILITAZIONE FUNZIONALE DELLA MOTILITA’ DEL COLON. L’IDROCOLONTERAPIA può essere considerata come un BIOFEEDBACK con apprendimento, memoria e riproduzione comportamentale successiva. Il biofeedback è un condizionamento strumentale che permette di acquisire i riflessi condizionati ( Pavlov 1904) in modo attivo. La reazione da apprendere è immediatamente seguita da uno stimolo che premia o che punisce. Per tale motivo l’apprendimento operante diventa un importante metodo terapeutico. L’uso della tecnica del condizionamento operante, permette apprendimenti in misura assai maggiore sul Sistema Nervoso Autonomo. Si può modificare la secrezione salivare, la frequenza cardiaca, il tono della muscolatura intestinale, la secrezione dell’urina e l’irrorazione della parete gastrica. La tecnica di biofeedback prevede l’uso di strumenti per monitorare l’associazione stimolo - risposta. E’ una metodica non farmacologica, per apprendere un funzionamento involontario, e quindi modificarlo in caso di alterazioni patologiche. E così nell’idrocolonterapia l’acqua entra nell’intestino creando una pressione. Tale variazione di pressione viene recepita dai barorecettori del colon stimolandone i movimenti che procedono in senso oro-aborale durante la fase di svuotamento. La mente , stimolata dal fatto che nella fase di svuotamento si vedono i risultati, cioè la fuoriuscita dell’acqua e delle feci, apprende tale processo. Questo apprendimento genera una memoria che permette all’inconscio di ricordarlo e di riprodurlo in una fase successiva, in modo automatico. E’ molto importante quindi, “ascoltare” ciò che avviene nel nostro intestino durante la seduta, memorizzarne il processo ed adoperarsi al fine di rendere ancora più efficace il lavaggio intestinale. L’acquisizione di tali nozioni, si rileverà fondamentale per stimolare il fisiologico svuotamento intestinale, e riabilitare la motilità del colon nel caso di alterazioni motorie patologiche sia nel periodo che intercorre tra una seduta e l’altra, che successivamente. Inoltre va sottolineato come l’esecuzione di tale trattamento possa assumere anche un ASPETTO PSICOTERAPEUTICO. Il continuo e frequente ripetersi degli incontri ( una seduta a settimana), nonché l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra il paziente e l’operatore, che esegue la tecnica, può costituire un importante momento di confronto con significativi risvolti psicologici. Infatti, spesso durante le sedute di Idrocolonterapia, il paziente attraverso un colloquio confidenziale con l’operatore, riesce ad esternare aspetti importanti del proprio vissuto quali ansie, preoccupazioni, dolori, difficoltà propri della quotidianità, che sono i principali fattori responsabili dell’insorgenza della sintomatologia psicosomatica intestinale. E’ importante capire il significato di un evento nel contesto della storia personale del paziente; i cambiamenti interrompono l’armonia dell’esistenza e spesso procurano una certa tensione mentale per l’adattamento. Esempi comprendono eventi negativi quali la perdita di un congiunto, la separazione, il divorzio, la disoccupazione, la pensione, la vergogna, un importante intervento chirurgico; ma anche eventi lieti quali il matrimonio, la maternità, la crescita. I pazienti con sindrome da intestino irritabile hanno facilmente profili di personalità anormale, sono preoccupati per la loro salute e hanno paura delle malattie. L’ansia per la loro salute li porta a ricercare un aiuto medico negli operatori sanitari, i quali attraverso un’anamnesi approfondita riescono a valutare in modo olistico il paziente. Proprio dal confronto con l’operatore, la persona assistita, oltre ad ottenere un giovamento nel ripristino dei fisiologici movimenti intestinali, riesce a rilassarsi durante la seduta terapeutica, analizzando insieme all’operatore problematiche interiori fino ad allora represse , cercando pertanto di affrontare in autonomia la vita quotidiana, con maggiore serenità e sicurezza in sé. ABSTRACT IDROCOLONTERAPIA : ANALISI DI 4 CASI CLINICI. Federica Aliffi * (IP), Simona Aliffi * (IP), Gianni Miroglio ** *Dipartimento di Chirurgia – Ospedale di Asti **Gastroenterologo – Endoscopista – Asti L’idrocolonterapia (ICT) è una procedura medica che consiste in un’ irrigazione/ lavaggio continuo del colon a circuito chiuso, che permette una pulizia completa del grosso intestino e riattiva fisiologicamente i movimenti intestinali. Le più comuni indicazioni all’ICT sono rappresentate da: - la stitichezza - la disbiosi intestinale - il meteorismo ribelle - la Sindrome da Intestino Irritabile e le sintomatologie ad essa associate - la parassitosi da candida Per ottenere risultati soddisfacenti e ripristinare i movimenti intestinali è opportuno ripetere le sedute (lavaggi) per almeno 6-8 volte, con frequenza settimanale. Proprio il ripetersi di tale procedura consente la riattivazione e la rieducazione ad una regolare e corretta modalità di evacuazione. Sono stati analizzati diversi casi clinici, in cui ciascun paziente presentava con maggiore frequenza uno dei sintomi sopraccitati, tra le indicazioni alla metodica. Il reclutamento di tali pazienti è stato casuale, senza nessuna selezione, seguendo solamente i criteri della cronologicità. Nello specifico sono stati esaminati: 1° CASO CLINICO: Stipsi cronica grave (con l’utilizzo di lassativi da diversi anni con scarsi risultati) 2° CASO CLINICO: IBS (iritable bowel syndrome) con alvo alternato / flatulenza 3° CASO CLINICO: IBS con addominalgie 4° CASO CLINICO: IBS con diarrea I pazienti sono stati studiati per un periodo compreso tra le 6-8 settimane, valutando la fase diagnostica, precedente l’inizio del trattamento, i benefici e le difficoltà riscontrate durante i lavaggi, nonché i risultati ottenuti al termine delle sedute. Pertanto alla luce dei risultati ottenuti possiamo dire che tutti i quattro pazienti studiati hanno ottenuto dei buoni risultati terapeutici risolvendo completamente o parzialmente i sintomi da essi accusati.