prog.SONO UN GRANDE!

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prog.SONO UN GRANDE!
Associazione non profit
La mela e il seme
per l’educazione di bambini e ragazzi al “ben-essere”
e per la prevenzione del disagio giovanile
SONO UN GRANDE!!!!
Progetto per l’accrescimento dell’autostima
di bambini e ragazzi in situazioni di disagio
Condotto da
dott.sa Francesca Taibbi
psicologa e psicoterapeuta
dott.sa Cristina Pedroni
psicologa
Motivazione
Questo progetto nasce dall’esperienza di tre anni di collaborazione con
l’Associazione onlus A Piccoli Passi di Milano impegnata nell’ambito dell’affido
e dell’assistenza doposcuola a ragazzi in difficoltà.
All’interno del gruppo di ragazzi delle medie, prevalentemente extra-comunitari,
che La mela e il seme ha creato in un ottica di aiuto allo studio e organizzazione
di attività ricreative, abbiamo riscontrato forti manifestazioni di disagio, autolesionismo, problemi relazionali e comportamentali, tossico-dipendenze e altro.
Riteniamo fondamentale fornire a questi ragazzi strumenti utili a rinforzare il
senso profondo del proprio valore e della propria unicità, fortemente lesi dalle
difficoltà di inserimento nel contesto socio-culturale italiano e da quelle di
ordine economico e affettivo che spesso si aggiungono alle normali
inquietudini del periodo adolescenziale.
Accrescere l’autostima di questi bambini e ragazzi rappresenta, secondo noi, un
obiettivo importante perché possano scoprire e attivare le loro risorse per
affrontare le difficoltà con più fiducia, e coltivare la speranza di un futuro
migliore.
In un’ottica di prevenzione del disagio giovanile è evidente la necessità di un
intervento educativo già dalla scuola primaria.
Proponiamo pertanto un progetto che ha come obiettivo l’accrescimento
dell’autostima, e delle competenze emotivo-relazionali, articolato in 8 incontri,
sia per ragazzi del gruppo medie sia per bambini di terza, quarta e quinta
elementare.
Premessa
L’autostima è una componente fondamentale per lo sviluppo della salute
mentale emotiva e fisica di un individuo.
A seconda del livello di mancanza di autostima, di fronte ad un insuccesso, un
individuo può passare da un pacato senso di scoraggiamento ad un sentimento
radicale e ineluttabile di mancanza di valore. Allo stesso modo può manifestare
leggeri segni di sfiducia solo in alcune aree della sua esistenza oppure stati di
ansia, stress o depressivi veri e propri, così come comportamenti inadeguati
dalla passività all’aggressività.
Fin dai primi anni di vita un rapporto di accettazione pone le basi per una
solida e stabile autostima in età adulta. Per questo è importante mettere i
bambini il più presto possibile nelle condizioni di maturare un’equilibrata
visione di se stessi, dandogli strumenti che li aiutino a sviluppare l’accettazione
dei propri limiti e la consapevolezza dei propri talenti e risorse.
I concetti legati al sé, non sono fissati una volta per tutte nella personalità, essi
mutano nel corso della vita attraverso fattori come il confronto sociale e
l’interpretazione dei ruoli. L’adolescenza rappresenta un momento delicato in
cui l’individuo comincia a confrontarsi oltre che con gli adulti (genitori,
insegnanti) anche con il gruppo dei pari. Rappresenta un processo di
trasformazione sia a livello corporeo sia a livello cognitivo. In questa fase si
sperimenta in pieno la propria unicità e irripetibilità. Questo si esplicita
contemporaneamente alla sensazione di appartenenza e di comunanza con gli
altri. Emblematica risulta a tale riguardo la continua ricerca di conferme
rispetto alla propria identità. Il processo di costruzione della personalità si
fonda appunto sulla graduale conoscenza di sé stessi e sull’autostima.
L’adolescente se aiutato e accompagnato a riconoscere e gestire le proprie
emozioni conquista una maggiore fiducia in sé stesso.
Obiettivo
Contribuire a:
- stimolare la consapevolezza emotiva: esplorare, riconoscere, nominare,
comunicare e gestire positivamente le proprie emozioni
- rinforzare l’autostima: scoprire la propria individualità e unicità, riconoscere
le proprie risorse e il proprio valore, e accettare con serenità i propri limiti
- affinare le capacità relazionali: sperimentare la relazione empatica, imparando
a comunicare ed esprimere i propri bisogni nel rispetto di quelli altrui,
sviluppando capacità di ascolto e comprensione verso gli altri e di gestione
costruttiva dei conflitti
- sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo (classe, scuola, famiglia), e il
concetto di interdipendenza e di responsabilità individuale, civica e sociale.
Attività
Le attività che proponiamo riguardano tutti i nuclei esperienziali:
comunicazione, linguaggio, identità, azione, ragionamento, e avranno un
approccio ludico-relazionale.
Saranno privilegiate attività in grado di destare interesse e partecipazione, quali
quelle espressivo-creative, che danno la possibilità di mettere in mostra la
propria individualità e dare spazio ad emozioni e sentimenti che altrimenti
verrebbero repressi o deviati verso condotte più problematiche. Attraverso
questo tipo di approccio è possibile scoprire le potenzialità di ciascuno e dare
loro uno spazio di sviluppo.
Tempi e fasi di realizzazione
Il progetto prevede due cicli di 9 incontri di due ore ciascuno, di cui uno rivolto ai
ragazzi del gruppo medie ed uno rivolto ai bambini di terza, quarta e quinta
elementare.
Entrambi gli incontri si terranno un sabato mattina al mese, da ottobre a maggio, e
saranno condotti da una psicologa e un’educatrice.
Il progetto prevede 25 partecipanti per ogni gruppo.
dott.sa Francesca Taibbi
Laureata in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, nel 1998 si è abilitata all’esercizio
della professione di psicologo e nel 2003 ha conseguito la specializzazione in Psicoterapia. Ha
frequentato diversi corsi inerenti la clinica e la psicologia dello sviluppo e ha maturato
un’esperienza decennale nei progetti con i minori.
A partire dal 1997 ha collaborato con diverse cooperative e associazioni in qualità di
psicologo, anche nel ruolo di coordinamento, in progetti con i minori a rischio (L. 285 e
216/91) e per la prevenzione della devianza minorile in realtà difficili della provincia di
Palermo (Bagheria, Partinico). Ha lavorato anche con minori disabili, coordinando un centro
per accoglienza disabili in provincia di Palermo (San Cipirello). Ha svolto la sua attività in
diversi centri estivi scolastici a Palermo e a Milano, fra cui uno all’interno della Fondazione
Don Gnocchi. Ha collaborato, inoltre, a ricerche per la prevenzione della dispersione
scolastica a Palermo e a un progetto di ricerca-azione sul comportamento prosociale dei
minori in una scuola materna di Buccinasco, finanziato dalla Regione Lombardia.
dott.sa Cristina Pedroni
Laurea in Psicologia presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Attualmente
frequenta la Scuola di Psicoterapia della Famiglia di Mara Selvini Palazzoli. Ha seguito diversi
corsi inerenti la psicologia clinica e lo sviluppo dell’apprendimento.
Per molti anni ha collaborato con il CBM (Centro del Bambino Maltrattato e Cura della Crisi
Familiare) e attualmente continua a lavorare con enti e associazioni che si occupano di
minori svantaggiati sia dal punto di vista dell’apprendimento che da quello familiare.
Conduce uno sportello di ascolto “Porte aperte alle donne e al quartiere” a Quarto Oggiaro
in qualità di tirocinante specializzando ed è attualmente tutoring di rete nell’ambito del
progetto “Spazi di relazione per lo sviluppo locale”.