il nuovo paradigma della deumidificazione (e non solo…)

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il nuovo paradigma della deumidificazione (e non solo…)
IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE
(E NON SOLO…)
PARTE 1
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MOBY – IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE – PARTE 1
PARTE 1 : I PRINCIPI BASE DEL SISTEMA MOBY
Il MOBY è un sistema di pre-trattamento della materia plastica che utilizza l’azione contemporanea
dei raggi infrarossi e del vuoto.
Rispetto alle tecnologie attualmente presenti sul mercato per processi di semplice essiccazione e
deumidificazione spinta, ma anche cristallizzazione, super-clean e solid state polycondensation
(SSP), il MOBY apporta dei benefits che risiedono nell’impiego dei seguenti principi:
1. Tutti i corpi assorbono o riflettono una specifica lunghezza d’onda di raggi infrarossi. Dal
momento che l’acqua e le plastiche hanno il proprio spettro di assorbimento/riflessione, è
possibile focalizzare l’irraggiamento solo sull’acqua (massima deumidificazione) o solo sul
materiale (per processi di cristallizzazione o SSP del PET) o su entrambi. Il risultato è
un’ottimizzazione dell’energia erogata (Figura 1).
FIGURA 1 – L’azione dei raggi infrarossi
Tutti i corpi assorbono o riflettono una specifica
lunghezza d’onda di raggi infrarossi
Azione sull’acqua e sulla plastica: deumidificazione
Azione sull’acqua: semplice essiccazione
Azione sulla plastica: SSP (Solid State
Polycondensation)
MOBY – IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE – PARTE 1
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2. I raggi infrarossi riscaldano il materiale direttamente e in modo uniforme. Il sistema MOBY
espone tutto il materiale alla radiazione infrarossa, garantendo un riscaldamento diretto,
controllato e uniforme, sia della parte che della massa. Al termine del processo, il materiale
trattato si trova nella medesima condizione di temperatura e di umidità, cosa che si traduce in
avviamenti ciclo immediati e riduzione a zero degli scarti da deumidificazione.
3. Il vuoto garantisce la massima efficienza dei raggi infrarossi. Rispetto ad un irraggiamento in
aria, la resa dei raggi infrarossi sotto vuoto aumenta fino ad un 30%, consentendo di innalzare
la temperatura del materiale in minor tempo, con conseguente risparmio energetico e di
volumi. Inoltre, senza l’interferenza dell’aria, la radiazione mantiene la medesima lunghezza
d’onda dalla sorgente al materiale e può essere sfruttata in tutte le sue caratteristiche (Figura
2).
FIGURA 2 – Tipologie di riscaldamento a confronto
Tipo
Vantaggi
Svantaggi
Controllo del riscaldamento
Media efficienza
Flessibilità
Tempi lunghi
Conduzione
Controllo del riscaldamento
Bassa efficienza
Tempi lunghi
Alti costi di impianto
Frizione
Buona efficienza
Molta polvere
Scarso controllo della temperatura
Poca uniformità nel riscaldamento
Convezione
Dielettrico
(microonde)
IR
Buona efficienza
Riscaldamento selettivo
Riscaldamento selettivo
Ottima efficienza (il vuoto aumenta
l’efficienza degli IR)
Riscaldamento limitato all’interazione
dipolare
Alti costi di impianto
Scarso controllo delle microonde
Problemi di sicurezza
Bassa permeabilità della plastica agli IR
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MOBY – IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE – PARTE 1
4. Il vuoto è il “mezzo” più efficace di estrazione dei liquidi. L’ambiente sotto vuoto provoca la
migrazione dal materiale non solo dell’acqua, ma anche di eventuali altre sostanze
contaminanti (per esempio acetaldeide, cloroformio, benzofenone, ecc…). Il sistema MOBY
trova così impiego non solo per la deumidificazione, ma anche per il cosiddetto “super-clean”
del PET in processi di “bottle-to-bottle”.
5. Il vuoto è il miglior isolante termico in natura. Come un vaso di Dewar, il reattore non scambia
nessun calore con l’esterno, da cui è non solo isolato, ma indipendente: il sistema MOBY può
quindi operare indifferentemente in climi temperati o tropicali con la medesima efficacia.
6. Il vuoto abbassa il punto di ebbollizione dell’acqua. Operando con valori prossimi al vuoto
assoluto, il sistema MOBY è in grado di deumidificare già a partire da 80-85°C, riuscendo così
a trattare anche materiali con bassi punti di fusione.
7. Il vuoto impedisce l’azione dell’ossidazione. Il materiale al termine del trattamento non ha
subito nessun tipo di degradazione o invecchiamento e mantiene la medesima qualità iniziale.
Nel caso di materiali come il PA, è possibile innalzare la temperatura di trattamento oltre la
soglia consueta degli 80°C, evitando comunque fenom eni di ingiallimento.
8. Tutti i corpi nel vuoto cadono con la stessa velocità. Sfruttando una nota legge della fisica, il
sistema MOBY è in grado di gestire non solo granuli, ma anche scaglie, polveri, macinati di
filo, cascami tessili e qualunque altro tipo di granulometria, mantenendo salvi sia gli organi di
irraggiamento che di filtrazione.
FIGURA 3 – Il ruolo “chiave” del vuoto
Garantisce la
massima efficienza
dei raggi infrarossi
Blocca l’ossidazione
del materiale
Estrae l’acqua e i gli
eventuali contaminanti
presenti nel materiale
Abbassa il punto di
ebbollizione
dell’acqua
Preserva gli organi
di irraggiamento e di
filtrazione
Isola dall’ambiente
esterno
MOBY – IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE – PARTE 1
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Il MOBY è l’evoluzione di alcune tecnologie già esistenti sul mercato (IRD e “tumble-dryers”), di cui
raccoglie l’intelligenza parziale, integrandola in un sistema semplice nell’utilizzo, efficiente nelle
prestazioni, adattabile a qualunque materia prima e conveniente nel ritorno di investimento.
FIGURA 4 – Immagine del reattore con il coperchio aperto
Vedremo nel prossimo articolo come funziona il sistema MOBY, descrivendone gli organi principali
e la logica di processo.
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MOBY – IL NUOVO PARADIGMA DELLA DEUMIDIFICAZIONE – PARTE 1
TEST SUL MOBY
Il nostro laboratorio interno è provvisto di strumenti per la misurazione dell’umidità e della viscosità
intrinseca del polimero.
www.sbplastics.it
Per fare un test sul proprio materiale o semplicemente visionare il sistema MOBY, scrivere a
[email protected]
Tutto il materiale qui riprodotto è di proprietà della IRV SYSTEMS SRL con sede in via G. Marconi, 42 –
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