Trek dell`Epifania 2011
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Trek dell`Epifania 2011
escur CENTRO SPORTIVO ITALIANO Comitato Provinciale di Piacenza 29100 Piacenza - via San Giovanni 7 tel. 0523/335882 – fax 0523/300336 [email protected] www.csipiacenza.it onismo camminare in libertà Da Domenica 2 a Giovedì 6 gennaio 2011 Quest’anno proviamo a cambiare direzione, proponendo il Trek dell’Epifania non più in Liguria, secondo la tradizione, ma nelle Marche: nel Parco Naturale Regionale del Conero. Il Parco Regionale Naturale del Conero è un palcoscenico di rara bellezza che comprende un tratto di costa alta, oltre ad un’ ampia fascia collinare interna, caratterizzati da scorci panoramici e da tanta storia. Un’area in totale di 6011 ha ricadenti nei territori di Ancona, Camerano, Numana e Sirolo. Di sassi bianchi come la pietra del Conero sono le calette ricavate dal Monte Conero, l’ emergenza alta572 m. a picco sull’ Adriatico, unica nel suo genere da Trieste al Gargano. Le sue pendici orientali sul mare sono costituite da falesie calcaree e nella parte restante è dominato da vaste formazioni mediterranee e boschi misti. Originatosi a seguito di una lunga azione di sedimentazione marina iniziata nel Giurassico, il Monte Conero è emerso nel Pliocene, cinque milioni di anni fa. La presenza di cave dismesse, rende il Parco un ‘libro aperto’ sulla storia geologica della zona e sull’ intera successione stratigrafica dell’ Appennino umbro-marchigiano. Di particolare importanza è la cava di Massignano, divenuta sezione tipo mondiale per il passaggio Eocene/Oligocene, oggi attrezzata per le visite. Istituito nel 1987 per tutelare ricchezza e varietà di flora e fauna e di tesori culturali, il Parco Regionale del Conero vanta numerose peculiarità botaniche come l'euforbia arborescente, la violaciocca e il finocchio selvatico. Tra le specie di mammiferi la salvaguardia del territorio consente la presenza del tasso, volpe, puzzola, riccio, donnola. Ed anche se non autoctoni ma ormai adottati dall’area protetta, di cinghiali e caprioli. Punto noto di migrazione di rapaci, prezioso per chi ama il birdwatching, non di rado il Parco regala altresì lo spettacolo di aironi in volo o posati in punti di sosta. Partenza: in treno o mezzi propri, con arrivo ad Ancona previsto intorno alle 12.00- di domenica 2 gennaio. Dopo il pranzo è prevista una prima breve escursione. Difficoltà: Il trekking consiste in un soggiorno fisso in Albergo ed escursioni giornaliere alla portata di tutti con dislivelli massimi di 400 mt. Informazioni e prenotazioni: E’ indispensabile l’iscrizione entro il 10 dicembre 2009 in modo da fermare i posti in albergo in tempo utile. Ruggero Pierotti tel. 0523-867312 cell. 338-8576819 mail: [email protected] Base Primo Giorno: Domenica 2 gennaio Dopo aver pranzato e preso posto all’Albergo 3 Querce di Camerano (AN) si fa un Transfer in auto alla Piazzetta di Portonovo per una facile escursione ANELLO DI PORTONOVO (sentiero n 9) Tempo di percorrenza : ore 1,30 Difficoltà : facile Itinerario: dalla Piazzetta di Portonovo seguire il percorso che scende verso la spiaggia del molo, costeggiando il Lago Grande uno stagno naturale di acqua salmastra, dove si possono osservare , 1 in un rigoglioso canneto, varie specie di animali che vivono nelle zone umide come gli anatidi e i limicoli. Dal lago ci si sposta sulla spiaggia andando verso destra, si incontra l’imponente Fortino Napoleonico edificato all’inizio del XIX secolo e trasformato oggi in un prestigioso Hotel 4 stelle.Dopo pochi minuti si raggiunge una maestosa Torre di Guardia, edificata nel 1716. Proseguire sulla spiaggia fino all’ultimo stabilimento:qui, girando a destra, si lascia l’arenile e si giunge ad un cancello verde da dove si accede, nei periodi estivi, alla bellissima chiesa romanica di Santa Maria di Portonovo, risalente al 1034. Proseguendo la strada sulla sinistra,che costeggia un’altro stagno salmastro, il Lago Profondo, si sale inoltrandosi nella macchia mediterranea. Infine scendere sulla strada asfaltata verso la Piazzetta di Portonovo. Rientro in albergo per cena e pernottamento. Grotta del Mortarolo, continuando il sentiero si allarga in una strada sterrata.Scendere un breve tratto di strada asfaltata per poi riprendere il sentiero da cui si può osservare un’ ex cava, oggi utilizzta come teatro all’aperto, chiamato Teatro alle Cave. La traversata del Conero terminerebbe a Fonte d’Olio nei pressi della strada provinciale. Noi invece ritorniamo per il sentiero N. 5 chiamato STRADONE DI SAN LORENZO Tempo di percorrenza: ore 1 Difficoltà: facile Superata la Cava dimessa,si prosegue per una stradina che sbuca in una sterrata. Da qui si risale il fosso di S. Lorenzo immerso nella macchia mediterranea. Dopo aver incontrato tre cave si prende lo stradone di sinistra, si attraversa un canalone, si risale per un crinale e si raggiungere Piani di Raggetti. Scendendo sulle pendici occidentali del Monte Conero, si arriva ad intercettare il sentiero n.7 detto delle GROTTE ROMANE E CAVA NASCOSTA Tempo di percorrenza: Difficoltà: media Secondo Giorno: Lunedì 3 gennaio Transfer in auto all’abitato di Poggio S. Antonio per la TRAVERSATA DEL CONERO ( sentiero n.1 ) Tempo di percorrenza: 4 ore Difficoltà : Intermedia Itinerario : partendo dalla frazione Poggio( a fianco dell’ Osteria del Poggio) prendere la strada sterrata che salendo nel bosco arriva a Pian Grande, punto panoramico dal quale si può godere una bellissima vista su Portonovo.Da qui il percorso si biforca: sulla destra continua il sentiero principale che attraverso il bosco giunge a Pian Raggetti.Noi proseguiremo diritti(Variabile del Belvedere Nord) su di un piccolo sentiero che dopo aver superato uno spettacolare punto panoramico sul mare, sbocca su di una strada asfaltata che porta prima alla vetta del Monte Conero (572 m) e poi all’ex Convento dei Camandolesi oggi sede di un rinomato Hotel..Dall’ex convento dei Camandolesi il sentiero prosegue addentrandosi nel bosco fino ad un belvedere con vista sulla spiaggia delle Due Sorelle.Da qui, si discende attraverso ripidi tornanti fino ad arrivare alla deviazione per la ore 1,30 Si segue il sentiero sulla destra e si raggiunge uno spiazzo davanti ad una vecchia Cava nascosta. Si continua nel bosco fino ad arrivare davanti alle Grotte Romane Si tratta di cave in galleria, parzialmente riempite di detriti, che sfruttavano il LivelloMarchesini. A causa della sua ottima lavorabilita, questo orizzonte calcareo, che dai locali veniva impropriamente chiamato "travertino", ha probabilmente fornito i materiali lapidei per la costruzione di importanti opere e monumenti di Ancona (anfiteatro, Duomo etc). Dopo una obbligata visita alle grotte. Si scende poi nel bosco fino a raggiungere un punto panoramico con vista sulla valle del Betelico e sulle colline di Camerano con lo sfondo della dorsale appenninica. Si arriva ad una villetta e poi si segue una stradina per raggiungere la località del Poggio Sant’Antonio. Terzo Giorno: Martedì 4 gennaio Transfer a Sirolo fino al parcheggio della Piazza di S.Lorenzo PERCORSO DELLA FONTE D’ACQUA ( SENTIERO N. 14) DI CAPO 2 Tempo di percorrenza: ore 1 Difficoltà: facile Ci si dirige verso la Fonte di Capo d'Acqua scendendo verso il Fosso di S. Lorenzo. Prima di raggiungere il corso d'acqua, la strada attraversa un' ampia superficie semipianeggiante, pensile sul corso d'acqua dal quale è separata da una scarpata. La spianata rappresenta la sommità di un'antica conoide alluvionale che occupava l'intero impluvio. Nel tratto di strada che dalla superficie del terrazzo scende al corso d'acqua e lungo la sponda sinistra del canale affiorano depositi alluvionali ghiaiosi, sabbiosi e limosi. Le ghiaie sono costituite da ciottoli calcarei ben arrotondati dalla corrente fluviale, provenienti dalle pendici del Monte Conero. Il colmamento alluvionale del fondovalle risale alle fasi fredde del Pleistocene superiore, quando le variazioni climatiche conseguenti all'instaurarsi dell'ultima glaciazione provocarono la deforestazione e il denudamento dei versanti con abbondante produzione detritica e conseguente sovraccarico dei corsi d'acqua. Nell'Olocene, con il ritorno delle condizioni climatiche temperate, i fiumi approfondirono il loro corso incidendo verticalmente i precedenti depositi che rimasero terrazzati. Superato il Fosso di S. Lorenzo, il percorso risale attraversando un querceto. Al termine di un tratto piuttosto ripido, si prende una strada a destra e si giunge a una vecchia casa in prossimità della quale il percorso diventa pianeggiante. Si prosegue fino ad arrivare ad un gruppo di case; si svolta a sinistra dirigendosi verso la pineta. Si raggiunge Monte Colombo. Dalla Cima di Monte Colombo imbocchiamo il sentiero 15° SENTIERO DEI SASSI NERI Tempo di percorrenza: ore 1 Difficoltà: facile Dopo un breve tratto rettilineo si svolta a sinistra; superata una casa colonica si inizia a scendere all'interno della pineta. L'intero tratto in discesa attraversa serie di cumuli d frana e detriti che dal versante scendono verso i! mare. Giunti a un bivio si prende a destra, dopo aver attraversato un bosco si giunge a due ristoranti ( aperti solo nella stagione estiva ) dai quali e’ possibile accedere alla spiaggia. Camminando lungo la riva in direzione Sud, si arriva all’imbocco del sentiero n. 4: SENTIERO DELLA SPIAGGIA S. MICHELE. Tempo di percorrenza: ore 1 Difficoltà: facile Raggiunta la grotta Urbani, si risale un sentiero a scalette fino a raggiungere un piccolo bar. Si prosegue ancora sul sentiero del mare fino a raggiungere il Viale del Parco della Repubblica di Stirolo, per poi raggiungere il parcheggio di piazza S. Lorenzo. VARIANTE DI MONTE COLOMBO Tempo di percorrenza: ore 1 Difficoltà: facile Si segue un buon sentiero che poi sale alla sinistra di uno scavo che porta all’anticima di prati naturali. Si costeggia la pineta per poi addentrarla, fino ad un cancello da cui dobbiamo seguire una strada bianca, fino ad intersecare il sentiero n. 15 ANELLO DELLA PECORARA Tempo di percorrenza: ore 2 Difficoltà: facile Seguiremo solo un tratto di questo sentiero, imboccandolo a destra e seguendo il fianco destro della vallecola di Rio Pecorara.per poi immetterci nella Strada. Provinciale del Monte Conero che seguiremo fino a Fonte d’Olio. L’abbandoniamo subito dopo per seguire a sinistra la strada che va alle spiagge. Scendiamo a Villa Carlo e ci immettimo sulla strada proveniente dal Cimitero per poi seguire l’itinerario n. 3 : Quarto Giorno: Mercoledì 5 gennaio PERCORSO DEL BETELICO (Sentiero n. 16) Tempo di percorrenza: ore 2.00 Difficoltà: facile A Camerano, presso la chiesa di San Germano,ricostruita su una preesistente del IX 3 secolo, prendere la strada in direzione Poggio e dopo pochi metri svoltare a destra per Via Bagnolo.La si percorre tutta ; si entra in un suggestivo ambiente rurale che conserva inalterata ,da secoli,la sua antica bellezza. Il percorso attraversa tenere rocce mioceniche e plioceniche,sempre obliterate da manti di degradazione e detriti. Si ha una ottima panoramica sulla valle del Betelico e sulle pendici Sud-occidentali del Monte Conero. Ad un quadrivio,si prende a sinistra , si percorre la strada asfaltata fino ad incontrare una carrareccia sulla sinistra; si raggiunge il corso d' acqua che si costeggia per un lungo tratto. Sul lato sinistro si osservano superfici pianeggianti pensili ( terrazzi ) simili a quelle osservate nel fosso di San Lorenzo ( vedi itinerario 14 ). Limitati affioramenti mostrano l'origine alluvionale dei terrazzamenti; il colore rosato dei ciottoli indica chiaramente la loro provenienza dalle pendici Sud-occidentali del Monte Conero. Si raggiunge quindi un abitato " acquedotto " o meglio alla confluenza del Fosso del Condotto ,si prende a sinistra risalendo fino a raggiungere alcune cave inattive. Si osservano imponenti esposizioni di ghiaie provenienti dall' erosione dei calcari del rilievo del Monte Conero e depositate dall' azione torrentizia sulle sue pendici sotto forma di ampi ventagli di accumulo ( conoidi alluvionali ) il cui apice si incunea nelle vallecole alimentatrici. L'antica azione delle acque correnti e' testimoniata dal blando arrotondamento dei ciottoli e dalla disposizione ordinata delle ghiaie. Anche questi depositi , come gli importanti accumuli alluvionale di questa area, sono riferibili alle fasi piu' fredde del Pleistocene superiore. Sulla destra , il fronte di cava ha interessato, rendendole visibili, anche le marne e le marne calcaree della scaglia variegata che costituiscono la base di appoggio della copertura alluvionale. Il percorso si snoda su tornati tra coltivi ed uliveti ( continua la bellezza dei panorami , della campagna ) fino ad una deviazione che scende sulla destra ; si segue questo sentiero e dopo aver attraversato la cava si raggiunge Massignano. Percorrendo dapprima la strada asfaltata e successivamente una strada secondaria, si scende nuovamente al Betelico ricongiungendosi al tratto iniziale del percorso. Anziché risalire fino a San Germano, si continua sul sentiero n. 17. PERCORSO DEL BORANICO Si percorre un tratto della strada asfaltata fin sotto la zona denominata “Gradina”per entrare nel sentiero n. 18 ANELLO DELLA GRADINA Tempo di percorrenza: ore 2.50 Difficoltà: facile Arrivare fino ad un cartello con la dicitura "campo del diavolo" e da qui prendere per la sterrata. Giunti alla prima costruzione in rovina andare a sinistra e, vicino ad un fosso, inoltrarsi per un sentiero che ci porta fino all'apertura del "buco del diavolo". Si torna poi sul- la strada sterrata, si prosegue in discesa fino ad arrivare a case in rovina. Prendendo quindi una piccola stradina ripida a sinistra si arriva ad un'area con villini. Da qui si prosegue oltrepassando un ponte e si fa ritorno alla zona della Gradina e da qui a Camerano. Quarto Giorno: Giovedì 6 gennaio Sulla via del ritorno, prima di giungere ad Ancona, si potrebbe ancora sfruttare la mattinata per percorrere se praticabili, uno dei brevi sentieri della costa : 10) Sentiero del Trave Livello: Facile Tempo: 1h 11) Sentiero della Sardella Livello: Medio Tempo: 1.30h 12) Sentiero della Vedova Livello: Facile Tempo: 1h 13) Sentiero della Scalaccia Livello: Facile Tempo: 1.30h Abbigliamento: Zaino leggero, scarponcini da escursionismo, maglione o pile, mantella o ombrello (oppure giacca a vento). Ciabatte o scarpette da jogging per la sera in albergo. Non occorre sacco a pelo né asciugamano, sempre utile una torcia elettrica. Costo: Per cena/pernottamento e prima colazione in albergo 45 Eu/giorno (45x4) , Da aggiungere: le spese di viaggio e i pranzi al sacco. La sistemazione è in camere da 2 o 3 posti letto. Per i partecipanti al Trekking è obbligatoria la tessera del C.S.I. (copertura assicurativa) al costo di 10€. 4